max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

dicembre: 2008
L M M G V S D
« nov   gen »
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura

Archivio di dicembre 2008

lunedì, 29 dicembre 2008

LA MORTE DI HAROLD PINTER E IL TEATRO OGGI

Come è noto, il 24 dicembre è morto Harold Pinter: drammaturgo, regista teatrale, attore teatrale britannico. Ha scritto per teatro, radio, televisione e cinema. I suoi primi lavori sono considerati fra i capolavori del teatro dell’assurdo.
Come ha sostenuto Alessandra Serra in “Harold Pinter, Teatro” (Einaudi): «Le prime rappresentazioni delle opere di Harold Pinter furono massacrate dai critici. Ad eccezione di Harold Hobson, scrissero tutti che era un autore eccentrico, inaccettabile, incomprensibile, che non aveva nulla da dire. Oggi forse è l’autore [vivente] più rappresentato al mondo ma, come dice egli stesso, «Adesso sono diventato comprensibile, accettabile, eppure le mie commedie sono sempre le stesse di allora. Non ho cambiato una sola battuta!». »
Nel 2005 gli fu tributato il Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: “nelle sue opere scopre il precipizio che si nasconde sotto i discorsi oziosi di ogni giorno e entra con forza nelle stanze chiuse dell’oppressione”.
Di seguito troverete due articoli: il primo, pubblicato dal settimanale “Panorama”; il secondo, firmato da Paolo Petroni per l’ “Ansa”. Troverete anche quattro risposte di Pinter a quattro domande (fonte: Il Giornale).

Vi invito a dire la vostra per ricordare Pinter e le sue opere (se ne avete voglia).
Tra le varie citazioni attribuite al Premio Nobel appena deceduto, ho trovato questa (mi sembra particolarmente interessante): “non dimenticate che la terra ha circa cinquemila milioni di anni, come minimo. Chi può permettersi di vivere nel passato?”
Già! Chi può permettersi di vivere nel passato? Che ne dite?

Poi – visto che Pinter era un uomo… “da palcoscenico” – vi invito a discutere proprio sul teatro.
Che rapporti avete con il teatro? Lo amate? Lo detestate? Vi lascia indifferenti?
Il teatro vi sembra in crisi? Qual è la vostra percezione?

Segue una domanda provocatoria…
Ritenete che il teatro abbia dignità uguale, inferiore o superiore alla narrativa e alla poesia?
A voi la parola… rinnovandovi gli auguri per il nuovo anno.

Massimo Maugeri
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI   126 commenti »

martedì, 23 dicembre 2008

IL DIFFICILE RUOLO DEI TRADUTTORI (laboratorio di traduzioni)

laboratorio-di-traduzioniNel corso del dibattito, questo post si è trasformato in una sorta di spazio/laboratorio dedicato alla traduzione letteraria animato da Francesca Giulia Marone e altri volontari.
(Massimo Maugeri)

————————————————

Tradurre non è un mestiere facile. Tutt’altro.
Ed è anche un mestiere che si svolge nell’ombra. A volte in pieno buio. Eppure la traduzione di un libro è fondamentale.
Lo sappiamo bene: una buona traduzione è capace di valorizzare un romanzo (e di restituirlo “integro” al lettore che lo legge in una lingua differente rispetto a quella originale), una cattiva traduzione può ucciderlo (il romanzo, ma a volte anche il lettore… nel senso che può uccidere la sua voglia di leggere).
Nonostante ciò il traduttore è spesso visto come un addetto ai lavori “secondario”, che non deve mai superare la soglia del “dietro le quinte”.
Ma è davvero giusto che sia così? Ed è davvero così? Secondo voi?
Ne parliamo con la scrittrice e traduttrice Gaja Cenciarelli che ci offre un articolo già pubblicato su La poesia e lo spirito. Contestualmente ne discutiamo con gli autori (tutti traduttori) del volume “Il mestiere di riflettere- Storie di traduttori e traduzioni” (Azimut, 2008, pagg. 276, euro 12,50) curato da Chiara Manfrinato: Federica ACETO, Susanna BASSO, Rossella BERNASCONE, Emanuela BONACORSI, Rosaria CONTESTABILE, Federica D’ALESSIO, Riccardo DURANTI, Luca FUSARI, Daniele A. GEWURZ, Giuseppe IACOBACI, Eva KAMPMANN, Chiara MARMUGI, Anna MIONI, Daniele PETRUCCIOLI, Laura PRANDINO, Anna RUSCONI, Lisa SCARPA, Denise SILVESTRI, Andrea SIROTTI, Paola VALLERGA, Isabella ZANI.
“Traduttore, traditore, recita un vecchio adagio”.
Noi traduttori non ci sentiamo affatto traditori, però. Semmai traditi, delle volte.
Dietro buona parte dei libri che fanno bella mostra di sé nelle vetrine e sugli scaffali delle librerie ci siamo noi: noi con il nostro lavoro quotidiano, col nostro fare talvolta la guerra e talvolta l’amore con il romanzo di turno.
Già, perché la nostra è una vita agrodolce, una vita segnata dall’invisibilità, condizione che a volte ci sta a pennello e altre volte ci sta un po’ stretta. Bene che ci vada, siamo un nome che fa capolino da un frontespizio.

Anticipo qui alcune domande di Gaja Cenciarelli, estrapolate dal pezzo che potrete leggere di seguito:
- Chi scrive, vive con maggiore insofferenza la traduzione?
- Chi traduce, costretto a ritmi incredibilmente serrati, costretto comunque a trascurare la propria scrittura, non sviluppa forse un profondo rapporto di odio-amore nei confronti della traduzione o questo è indipendente dalle passioni del traduttore?
- Quanti «libri inutili» si traducono?
- Quante ore si passano a cercare, a scegliere, a meditare su «parole inutili» di cui non rimarrà nulla?
- Come può, uno scrittore che traduce, non soffrire di questa «inutilità»?
- E come può a un traduttore – pur non essendo scrittore – risultare tollerabile l’indifferenza con cui viene trattato dagli «addetti ai lavori»?

Gaja Cenciarielli mi aiuterà ad animare e a moderare questo post.
Ospite speciale sarà Katharina Schmidt, traduttrice tedesca (dall’italiano) di opere di autori noti tra cui Niccolò Ammaniti e Roberto Mistretta (spero che Katharina riesca a intervenire nonostante i numerosi impegni per darci la sua testimonianza dalla Germania). In fondo al post potrete leggere la prefazione del libro “Il mestiere di riflettere”, firmata dalla curatrice.

Massimo Maugeri
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, SEGNALAZIONI E RECENSIONI   973 commenti »

sabato, 20 dicembre 2008

ROLAND BARTHES E ETICA DI UN AMORE IMPURO, Alessandro Savona

Roland Barthes (Cherbourg 1915 – Parigi 1980) è stato uno dei maggiori esponenti della nuova critica francese di orientamento strutturalista (approfondimenti qui e qui).
Ce ne parla Alessandro Savona nel suo articolo “L’altro Barthes”.
Savona, peraltro, è autore del romanzo “Etica di un amore impuro” (Perrone, 2008), libro che presenta connessioni con Barthes e che, di seguito, è recensito da Simona Lo Iacono e Maria Rita Pennisi.
Propongo un dibattito sulla figura di Barthes e su questo romanzo di Alessandro Savona.
Simona Lo Iacono, Maria Rita Pennisi e lo stesso Savona mi aiuteranno a coordinarlo e a moderarlo.

Partendo dal bellissimo – e ossimorico – titolo del libro di Alessandro Savona, ne approfitto per porvi una domanda: quand’è che, a vostro avviso, un amore può definirsi… impuro?

Infine vi lascio questa citazione: la letteratura non permette di camminare ma permette di respirare. (Roland Barthes: da Letteratura e significazione, in Saggi critici)

Massimo Maugeri
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, SEGNALAZIONI E RECENSIONI   103 commenti »

martedì, 16 dicembre 2008

8 DOMANDE SU SCRITTORI E POLITICA, parte II

na-moravia-un-secolo.JPGEcco la seconda parte del post “8 domande su scrittori e politica”, proposto in collaborazione con il trimestrale Nuovi Argomenti fondato nel 1953 da Alberto Carocci e Alberto Moravia.
Come ricorderete alcuni scrittori contemporanei sono stati invitati a rispondere a otto domande sul tema “letteratura e politica”. In particolare: Rossana Campo, Paola Capriolo, Angelo Ferracuti, Giuseppe Genna, Nicola Lagioia, Valerio Magrelli, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Valeria Parrella, Antonio Pascale, Claudio Piersanti, Elisabetta Rasy, Roberto Saviano, Antonio Scurati, Walter Siti.

Nel post precedente vi avevo proposto le prime quattro domande del “questionario”. Di seguito troverete le altre.
Vi invito a dare la vostra risposta, poi – nei prossimi giorni – inserirò le risposte fornite dagli scrittori interpellati, infine vi chiederò di individuare – tra le risposte degli scrittori – quella con cui vi sentite più in linea (o che sembra a voi più congeniale) spiegandone le ragioni.
Come ho già scritto nel post precedente, si tratta – per certi versi – di una sorta di gioco che offre una possibilità di confronto su un tema interessante.
Ed ecco le quattro nuove domande…

- Chi sono oggi gli Indifferenti nella società e nella cultura?

- Le forze politiche sembrano abbandonare progressivamente progetti legati a ideali e programmi di ampio respiro. Simmetricamente nei cittadini cresce la disaffezione per il dibattito politico. Per uno scrittore l’abbandono della res publica è un dato da cui partire o una degenerazione cui opporsi?

- La politica insegue sempre più esclusivamente il consenso, eppure governare a volte è anche fare scelte impopolari. Potrebbe indicare quali sono secondo lei tre cose da fare, impopolari ma giuste, anzi necessarie per il nostro paese?

- Che cosa succede se uno scrittore va al governo?

A voi la parola!

Massimo Maugeri

————————-

AGGIORNAMENTO DEL 17 DICEMBRE 2008

Aggiorno il post inserendo una recensione – inviatami da Salvo Zappulla – del volume “Politica, le idee contano ancora?” di Giuseppe Matarazzo – Orazio Mezzio (Rubbettino editore).
Naturalmente giro la domanda anche a voi:
A vostro avviso, in politica… le idee contano ancora?
Invito Giuseppe Matarazzo e Orazio Mezzio a partecipare al dibattito generale e a quello relativo al loro libro (rispetto al quale Salvo Zappulla mi darà una mano ad animare e moderare il post).
Massimo Maugeri
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI   237 commenti »

venerdì, 12 dicembre 2008

LA NECESSITÀ DI SCRIVERE PER LE CLÈZIO, Premio Nobel per la Letteratura 2008

Il 10 dicembre, a Stoccolma, si è celebrata la cerimonia della consegna del Premio Nobel per la Letteratura attribuito – com’è noto – a Jean-Marie Gustave Le Clézio (ne abbiamo discusso qui).
Su Repubblica del 9 dicembre 2008 (cfr. pag. 43, sezione “Cultura”) è stato pubblicato una parte del discorso che Le Clézio ha tenuto il sabato prima – sempre a Stoccolma - durante una conferenza (l’intero discorso è disponibile sul sito del Nobel).
Vi propongo di seguito il testo, giacché contiene spunti molto interessanti (che integrano il post sul “perché scrivere” che avevo pubblicato in seguito al contributo di Ferdinando Camon).
In effetti il testo di Le Clèzio comincia con la seguente domanda: Perché si scrive?

Vi anticipo alcuni passaggi che potrebbero fornire lo spunto per una discussione. Naturalmente vi invito a leggere l’intero pezzo (dato che leggere solo alcune frasi estrapolate da un testo può essere fuorviante).

Dice Le Clèzio:

- Se si scrive, significa allora che non si agisce. Che ci si sente in difficoltà alle prese con la realtà, che si sceglie un altro mezzo per intervenire, un altro modo di comunicare, una distanza, un tempo per riflettere.

- Lo scrittore non ha più la presunzione di credere che potrà cambiare il mondo, che con i suoi racconti e i suoi romanzi potrà dare origine a un modello di vita migliore. Più semplicemente, vuole essere testimone… quando nella maggior parte dei casi altro non è che un semplice spettatore.

- Agire: è questo che lo scrittore vorrebbe più di ogni altra cosa. Agire, piuttosto che testimoniare. (…) E tuttavia, in quello stesso istante, una voce rivela allo scrittore che ciò non sarà possibile, che le sue parole sono soltanto parole che il vento della società disperderà, che i sogni altro non sono che chimere.

- Con quale diritto pretendere di essere migliori? Spetta effettivamente allo scrittore cercare soluzioni? (…) Come potrebbe mai agire lo scrittore, se altro non sa che ricordare?

- La letteratura non è qualcosa di arcaico che sopravvive e al quale dovrebbero sostituirsi logicamente le arti dell’ audiovisivo, e più di ogni altra cosa il cinema. È una strada complessa, difficile da percorrere, ma che io credo sia ancora più necessaria oggi che ai tempi di Byron o di Victor Hugo.

- Lo scrittore, il poeta, il romanziere sono creatori. Ciò non significa che inventano la lingua, ma che la adoperano per creare bellezza, pensieri, immagini. Ecco perché di loro non si può fare a meno. Il linguaggio è l’invenzione più straordinaria del genere umano, perché precede ogni cosa, rende partecipi tutti. (…) Gli scrittori, in certa qual misura, ne sono i custodi. Quando scrivono i loro romanzi, i loro poemi, le loro opere per il teatro, fanno vivere il linguaggio. Non utilizzano le parole: al contrario, sono al servizio del linguaggio.

E adesso… a voi.
Cosa ne pensate? Qual è il “passaggio” con cui vi sentite più in linea? E quello con cui siete in disaccordo?
(Ammesso che ci sia)

Massimo Maugeri
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI   234 commenti »

martedì, 9 dicembre 2008

MICHELANGELO LA GRANDE OMBRA. Incontro con Filippo Tuena

michelangelo_buonarroti_statua.JPGParliamo di Michelangelo. Il grande Michelangelo Buonarroti. L’occasione ce la fornisce la ri-pubblicazione del libro di Filippo Tuena “Michelangelo la grande ombra” (Fazi, pagg. 313, euro 12).
Tuena – nel libro - si è interessato alla parte finale della vita di Michelangelo, ponendosi (e ponendo) le seguenti domande:
Perché Michelangelo, ormai anziano e malato, declinò i continui inviti di Cosimo de’ Medici a fare rientro a Firenze? Era trattenuto a Roma dagli obblighi di lavoro per il papa o era altro a impedirgli il ritorno in patria? .
Un romanzo che, come ha sostenuto Paolo Di Stefano sulle pagine del Corriere della Sera “ha il dono di essere insieme godibile e denso di tutte le inquietudini e le disillusioni che segnarono il glorioso autunno del Rinascimento”.
Ce ne parla in maniera più approfondita Renzo Montagnoli: di seguito potrete leggere la recensione al libro e un’intervista rilasciata dallo stesso Filippo Tuena.
A voi chiedo di discutere della vita e delle opere di Michelangelo. Vi siete mai soffermati a riflettere sulle opere di Buonarroti? Sulla loro importanza?

E naturalmente vi invito a interagire con Filippo Tuena (che parteciperà alla discussione), mentre Renzo Montagnoli mi aiuterà a moderarla e ad animarla.
Massimo Maugeri

(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, SEGNALAZIONI E RECENSIONI   193 commenti »

mercoledì, 3 dicembre 2008

I CUCCIOLI DELLA PICCOLA EDITORIA E HISTORICA di Francesco Giubilei

Esiste un’età giusta per diventare editori?
È questa la domanda che mi è venuta in mente pensando al caso di Francesco Giubilei.
Francesco ha appena sedici anni e dirige con passione una piccola casa editrice – Historica – nata con il supporto de Il Foglio letterario di Gordiano Lupi.

Di seguito potrete leggere: lo stralcio di un interessante articolo pubblicato l’11 ottobre da Mirella Serri su Tuttolibri (l’articolo per intero lo trovate qui), l’intervista che Francesco Giubilei ha rilasciato a Laura Costantini e la recensione della Costantini a un libro Historica firmato da Sabrina Campolongo (e intitolato “Il muro dell’apparenza”).
Ci tengo, però, a citare gli altri due libri pubblicati da Historica-Il Foglio:
Le colpe dei padri” di Lauraetlory,
La questione di Jekill e Hyde” di Barbara Gozzi

Laura Costantini mi aiuterà a animare e moderare il post.
Sono invitati a partecipare: lo stesso Francesco Giubilei, Sabrina Campolongo, Loredana Falcone, Barbara Gozzi e Gordiano Lupi.

Esiste un’età giusta per diventare editori?

Massimo Maugeri
(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, SEGNALAZIONI E RECENSIONI   221 commenti »

Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

*********************
Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

*********************

"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

*********************

*********************

*********************

*********************

OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

*********************

OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

*********************

RATPUS va in scena ratpus

*********************

Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

*********************

"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

letteratitudine-su-rai-letteratura

letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

letteratitudine-chiama-mondo

letteratitudine-chiama-scuola

Categorie

contro-la-pedofilia-bis1

Archivi

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
 
 

Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009