max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

novembre: 2018
L M M G V S D
« ott   dic »
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
2627282930  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura

Archivio di novembre 2018

giovedì, 29 novembre 2018

FELICE ALL’INFINITO di Elena Mearini

Per GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo del nuovo libro di Elena MeariniFelice all’infinito” (Giulio Perrone editore), illustrazioni di E. Racca


* * *

Elena Mearini si occupa di narrativa e poesia, conduce laboratori di scrittura in comunità e centri di riabilitazione psichiatrica.

Nel 2009 esce il suo primo romanzo Trecentosessanta gradi di rabbia.
Altri libri pubblicati: Undicesimo comandamento. Uccidi chi non ti ama (perdisapop 2013), A testa in giù (Morellini editore 2015), Bianca da morire (Cairo editore 2016), È stato breve il nostro lungo viaggio (Cairo editore 2017).

Il protagonista di questo romanzo per ragazzi di Elena Meraini è il giovanissimo Felice, che – per la verità – avrebbe motivi per essere infelice, dato che subisce atti di bullismo. Vive tra la passione per le stelle e l’affetto di nonna Lea… ma sarà la buona cucina a fare la differenza.

Abbiamo chiesto all’autrice di raccontarci qualcosa su questo nuovo libro e sul suo protagonista…

* * *

«”Felice all’infinito” è un’avventura attraverso l’amore perduto e quello riconquistato», ha detto Elena Mearini a Letteratitudine. «Un viaggio in cui il giovanissimo protagonista supera la violenza e il rifiuto salendo a bordo di quella meravigliosa navicella che si chiama Passione.
Felice, dodicenne, è un ragazzino fragile nel corpo e nell’anima, capace di percepire le forme più sottili e lontane del creato come le stelle, alle quali si rivolge per raccontarsi e raccontare. In loro riconosce ciò che manca all’uomo, ossia la capacità di non sottrarsi luce a vicenda ma di cooperare per generarla.
Felice è attratto da questo cielo che produce amore e si sente invece estraneo a una terra che l’amore pare voglia demolirlo e calpestarlo.
A scuola i compagni lo chiamano l’Alieno per via del suo corpo esile e del suo sguardo rapito da un altrove di magia e sogno. Diventa vittima di scherzi neri, cattivi, diventa il cestino in cui i compagni buttano tutta la loro rabbia, il loro vuoto, il loro smarrimento di creature senza orizzonte.
In verità, i cosiddetti “ bulli” della classe invidiano quel cielo che abita gli occhi di Felice, un cielo che ha infinte scorte di orizzonte.
Costretto all’isolamento, messo da parte, spinto all’angolo, Felice trova qualcosa di diverso e più efficace della resa.
Non si sottrae alla vita ma comincia invece a scoprirla davvero per la prima volta attraverso la cucina e il cibo. (continua…)

Pubblicato in GIOVANISSIMA LETTERATURA   Commenti disabilitati

lunedì, 26 novembre 2018

OMAGGIO A BERNARDO BERTOLUCCI

Ricordiamo il grande regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano Bernardo Bertolucci scomparso oggi, 26 novembre 2018, all’età di 77 anni.

Nel 1988 ricevette l’Oscar al miglior regista per il film “L’ultimo imperatore”.


Proponiamo di seguito due video (la premiazione all’Oscar nel 1988 e un’intervista nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia del 1994), vari approfondimenti e una nota biografica

* * *

Bernardo Bertolucci (Parma, 16 marzo 1941 – Roma, 26 novembre 2018) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.

Tra i registi italiani più rappresentativi e conosciuti a livello internazionale, ha diretto film di successo come Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Il tè nel deserto, Novecento e L’ultimo imperatore, che gli valse l’Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura non originale.

Nel 2007 gli fu conferito il Leone d’oro alla carriera alla 64ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2011 la Palma d’oro onoraria al 64º festival di Cannes.

* * *

Approfondimenti su: la Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, Il Giornale, Il Fatto Quotidiano, Il Mattino, Il Sole24Ore, Ansa

* * *

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE CINEMA, OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI   Commenti disabilitati

lunedì, 26 novembre 2018

LetteratitudineNews: dal 20 al 25 novembre 2018

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 20 al 25 novembre 2018 (clicca sui link per aprire le pagine)

* * *


GIORNATA CONTRO VIOLENZA DONNE 2018: l’intervento del Presidente Mattarella

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE: 25 novembre 2018

PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI 2018

CLASSIFICA: dal 12 al 18 novembre 2018 – segnaliamo “Quando inizia la nostra storia” di Federico Rampini

NAVIGANTI DELLE TENEBRE di Carlo Mazza: incontro con l’autore

FESTIVAL LEI 2018

CALABRIA NOIR FESTIVAL 2018

PREMIO MARTOGLIO 2018: i vincitori

PREMIO SCERBANENCO 2018: la cinquina finalista

* * *

© Letteratitudine

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

domenica, 25 novembre 2018

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE: 25 novembre 2018

L’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

(continua…)

Pubblicato in Senza categoria   Commenti disabilitati

mercoledì, 21 novembre 2018

GRÉGOIRE DELACOURT con “La donna che non invecchiava più” (DeA Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

Grégoire Delacourt con “La donna che non invecchiava più” (DeA Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

[Ringraziamo Francesca Ilardi per il servizio di interpretariato]

* * *

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

Ospite della puntata: lo scrittore francese Grégoire Delacourt autore del romanzoLa donna che non invecchiava più (DeA Planeta – Traduzione di Tania Spagnoli). Abbiamo discusso del romanzo con l’autore grazie al servizio di traduzione svolto da Francesca Ilardi.

Come è nato il romanzo? Perché in esergo ha scelto di inserire una citazione tratta da una canzone di Georges Moustaki (intitolata “Sarah”)? Che tipo di donna è Betty, la protagonista della storia? Cosa puoi dirci sul rapporto di Betty con i suoi genitori? E sulla famiglia attuale di Betty? Che tipo di rapporto ha con suo marito André e con suo figlio Sebastian? Quand’è che Betty si accorge che il suo processo di invecchiamento si è praticamente interrotto? E come vive inizialmente questa consapevolezza? Quali sono i problemi con cui deve confrontarsi? Che relazione c’è fra il personaggio Betty e il Dorian Gray di Oscar Wilde?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Grégoire Delacourt nel corso della puntata

* * *

La donna che non invecchiava piùLa scheda del libro

Ci sono quelle che non invecchiano mai perché se ne sono andate troppo presto. Ci sono quelle che invecchiano senza patemi, perché sono troppo impegnate a godersi la vita. Ci sono quelle disposte a tutto pur di apparire più belle, più magre, più sexy, pur di negare l’ineluttabile e restare aggrappate a ciò che il tempo si ostina a volerci strappare. E poi c’è Betty.
Betty che, misteriosamente, smette di invecchiare appena compiuti i trent’anni – la stessa età della madre al tempo della sua tragica e prematura scomparsa. Sul volto di Betty gli anni scorrono innocui e trasparenti come acqua. Sarà forse lo sguardo intenso e innamorato di suo marito a tenere lontane le rughe? A scongiurare gli effetti dei giorni che inesorabili scivolano tra le dita? Man mano che la sua anomalia si fa più evidente, la vita un tempo tranquilla di Betty comincia a vacillare. Perché un volto senza età è un volto senza storia, senza ricordi, senza passioni. Uno specchio vuoto in cui, presto o tardi, gli altri cessano di riconoscersi. La donna che non invecchiava più è un romanzo manifesto pieno di poesia e di saggezza sull’ultimo vero tabù dei nostri tempi, la vecchiaia. Un inno appassionato alla forza e alla bellezza delle ragazze di ogni età.

* * *

Grégoire Delacourt è pubblicitario di professione e l’autore di racconti e romanzi, tutti pubblicati in Francia da JC Lattès. Il suo maggior successo, Le cose che non ho ha superato il milione di copie vendute nel mondo ed è diventato un caso letterario internazionale.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

La colonna sonora della puntata: “Sarah” di Georges Moustaki; “Who wants to live forever” dei Queen; “When I’m Sixty Four” dei Beatles

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 20 novembre 2018

LetteratitudineNews: dal 12 al 19 novembre 2018

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 12 al 19 novembre 2018 (clicca sui link per aprire le pagine)

* * *

UN ALFABETO NELLA NEVE di Davide Brullo (recensione)

TORINO PICCOLA di Mariolina Bertini (incontro con l’autrice)

CLASSIFICA: dal 5 all’11 novembre 2018 – segnaliamo “Vincoli. Alle origini di Holt” di Kent Haruf

VOLO DI PAGLIA di Laura Fusconi (un esordio letterario)

L’IDEA CHE UCCIDE di Antonio Di Grado (recensione)

PIANTO DI PIETRA. La Grande Guerra di Giuseppe Ungaretti (un estratto)

* * *

© Letteratitudine

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

mercoledì, 14 novembre 2018

EVELINA SANTANGELO con “Da un altro mondo” (Einaudi) in radio a LETTERATITUDINE

Evelina Santangelo con “Da un altro mondo” (Einaudi), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

* * *

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

Ospite della puntata: Evelina Santangelo con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo – intitolato “Da un altro mondo” (Einaudi) – e delle tematiche in esso affrontate.

* * *

Come nasce il tuo rapporto con la scrittura? Puoi raccontarci qualcosa dei tuoi inizi? Dal punto di vista della lettura quali sono stati i tuoi punti di riferimento letterari? Come nasce questo tuo nuovo romanzo? Come mai il romanzo è dedicato «A chi non è arrabbiato»? Cosa ti ha spinta a conferire a questa storia alcuni connotati fantastici (parlando di fantasmi)? Perché hai scelto di ambientare la storia con riferimento temporale lievemente spostato in avanti (nel 2020)? Chi è Khaled, questo un ragazzino presumibilmente siriano, arrivato in Europa con il fratello e la promessa di un lavoro? Cosa puoi dirci di lui? E Karolina, che è alla ricerca affannosa e struggente del figlio Andreas, che tipo di donna è? Che ruolo ha, nell’economia della storia, questo trolley rosso da cui Khaled non si stacca mai? Può essere considerato alla stregua di un personaggio letterario? Cosa puoi dirci sul maresciallo Vitale e su Orso, altri personaggi letterari presenti nel romanzo? Potresti raccontarci qualcosa sulla fase propedeutica alla scrittura del romanzo (le ricerche, i viaggi intrapresi sui luoghi narrati)?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Evelina Santangelo nel corso della puntata

* * *

Il libro

Forse, per toccare il cuore della realtà, bisogna parlare di fantasmi. Forse ha senso trovare – oltre a una lingua, uno sguardo, una voce – una via diversa. È quello che ha fatto Evelina Santangelo in questo romanzo unico, feroce e contemporaneo, in cui i destini dei vivi e dei morti s’incrociano senza rumore. Cosí come le esistenze di chi cova la rabbia e di chi la subisce. Perché «il mistero dei bambini viventi» chiama in causa il nostro mondo e lo interroga con una forza politica rara: quella della letteratura quando ha il coraggio d’immaginare il presente e il futuro.

Le impronte sul mare sono le piú crudeli. A parte chi le lascia nessun altro le vede. Ora l’acqua vibra spinta dal vento in piccole onde bianche, a migliaia, verso il largo: e mentre si aspetta l’arrivo dell’anticiclone, strane apparizioni sconvolgono l’Europa. Ma a noi è dato seguire il destino di poche persone. Una donna, un ragazzo e un bambino. Da quando suo figlio è scomparso, Karolina è una madre disarmata, fa scorrere i giorni persa nell’attesa. Sistema il letto di Andreas come se lui dovesse rientrare a casa la sera, ma non lo vede da molto tempo, e sa che nel suo computer ruggiscono filmati estremisti che fanno tremare. Khaled è un ragazzino forse siriano, arrivato in Europa con il fratello e la promessa di un lavoro. Ora è rimasto solo e non ha piú niente di cui aver cura, a parte quel trolley rosso che non molla mai. Lí dentro tiene il suo segreto. Tra sbarchi di clandestini in massa e pattuglie della polizia che presidiano il Paese, una nuova inquietudine infesta i sonni della gente: torme di bambini evanescenti che occupano lo spazio in silenzio, con uno sguardo che fa paura. «Il mistero dei bambini viventi», lo definisce qualcuno. Ma tutti i personaggi del romanzo di Evelina Santangelo sono spiriti nascosti, fiammate bianche che arrivano dai roghi piú profondi. E hanno da raccontarci qualcosa d’importante che la forza della letteratura fa detonare, pagina dopo pagina, verso un finale sorprendente. Perché alla fine Da un altro mondo è anche un romanzo d’amore, di quel genere di amori che travalicano i confini ordinari dell’amore.

* * *

Evelina Santangelo è nata a Palermo. Presso Einaudi ha pubblicato nel 2000 la raccolta di racconti L’occhio cieco del mondo (con cui ha vinto i premi Berto, Fiesole, Mondello opera prima, Chiara, Gandovere-Franciacorta), i romanzi La lucertola color smeraldo (2003), Il giorno degli orsi volanti (2005), Senzaterra (2008), Cose da pazzi (2012), Non va sempre cosí (2015) e Da una altro mondo (2018). Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori e Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero, 2000 e 2004), Principesse azzurre 2 (Oscar Mondadori, 2004) e Deandreide (Rizzoli Bur, 2006). Con il racconto Presenze ha partecipato all’antologia L’agenda ritrovata. Sette racconti per Paolo Borsellino (Feltrinelli, 2017). Ha anche tradotto Firmino di Sam Savage, Rock’n'roll di Tom Stoppard, e curato Terra matta di Vincenzo Rabito.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

La colonna sonora della puntata: “Eleanor Rigby” dei Beatles; “A Trick of the Tail” dei Genesis; “Eleanor Rigby”, versione di Aretha Franklin.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 13 novembre 2018

OMAGGIO A STAN LEE

graphic-novel-e-fumettiIl nuovo post della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” lo dedichiamo a un Grande del mondo dei fumetti: Stan Lee, pseudonimo di Stanley Martin Lieber (New York, 28 dicembre 1922 – Los Angeles, 12 novembre 2018): fumettista, editore, produttore cinematografico e televisivo statunitense, noto per essere stato presidente e direttore editoriale (Editor in Chief) della casa editrice di fumetti Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato moltissime storie.

* * *

di Massimo Maugeri

Stan Lee è un inventore di mondi, più o meno allo stesso modo in cui lo fu Walt Disney. La maggior parte dei più celebri supereroi sono nati dalla sua vena creativa e immaginifica. Giusto per fare qualche nome: Spiderman (altresì noto come L’Uomo Ragno), I Fantastici Quattro, Hulk, Thor, Iron Man, gli X-Men. Personaggi materializzatisi sulla carta dalle penne talentuose di disegnatori del calibro di Steve Ditko (padre grafico di Spiderman), John Romita Sr, Gene Colan… ma soprattutto grazie al contributo e alle illustrazioni di Jack Kirby (che può essere considerato, a tutti gli effetti, come vero e proprio co-fondatore dell’universo Marvel avendo fornito identità visiva a moltissimi dei supereroi immaginati da Lee).
Stan Lee ebbe un grande merito (un’intuizione) che, probabilmente, primeggia sugli altri: quello di aver conferito una “complessità umana” a questi esseri dotati di superpoteri… perché si può essere superuomini, ma il fatto di possedere qualità superiori non  sempre semplifica la vita; anzi, semmai è al contrario; perché, come ripete tra sé – come un mantra – il giovane Peter Parker (l’alter ego di Spiderman), “da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Parliamo dunque (per utilizzare un altro celebre slogan) di “supereroi con superproblemi” (anche “esistenziali”, come si accennerà più avanti). Per molti di loro, in effetti, questi superpoteri costituiscono una sorta di maledizione. È il caso de “La Cosa” dei Fantastici Quattro: un uomo (Ben Grimm) trasformatosi in una mostruosità difficilmente definibile (da qui il nome “La Cosa”); o quello di Bruce Banner (l’alter ego di Hulk) che – ogni volta che si trasforma – perde del tutto il controllo di sé, come se un’altra entità prendesse possesso del suo corpo. E poi ci sono i perseguitati, i mutanti (come gli X-Men), che rappresentano i diversi, coloro che vanno combattuti perché ritenuti pericolosi per il genere umano, per i cosiddetti normali. Loro ci sono proprio nati con questa maledizione che qualcuno chiama superpotere: una mutazione genetica che li ha marchiati sin dalla nascita. Per altri, l’acquisizione dei superpoteri deriva da un incidente: un ragno radioattivo pizzica Peter Parker (e nasce Spiderman), due uomini e due donne – nel corso di una missione spaziale – subiscono una sovraesposizione ai raggi cosmici (ed ecco I Fantastici Quattro). Certo, la casistica è varia. Qualcuno, per esempio – ed è il caso di Tony Stark, alter ego di Iron Man -, ha come superpotere un’ingente quantità di denaro che gli consente di costruirsi un’armatura supertecnologica (in tal senso Tony Stark è la risposta della Marvel al Batman della Dc Comics) capace di tenere a bada anche problemi di natura cardiologica. Qualcuno (come Capitan America) diventa supereroe per scelta. Qualcun altro viene da mondi diversi dal nostro, come Thor (figlio di Odino, che però acquisisce anche un’identità umana).
In generale quasi tutti questi superuomini desiderebbero una vita normale. E però, dato che una vita normale non si può avere, tanto vale usare questi poteri speciali per il bene dell’umanità.
Ma c’è dell’altro. Al di là delle precedenti considerazioni, infatti (oltre cioè alle difficoltà connesse alla gestione dei superpoteri), gli eroi di Stan Lee vivono problematiche comuni a tutti gli esseri umani (intrise di gioie e dolori, di successi e insuccessi, di relazioni sentimentali più o meno travagliate) in un filone narrativo senza soluzione di continuità di modo che la storia contenuta in ogni singolo fumetto diventi anello di congiunzione tra i fatti narrati nelle “puntate precedenti” e quelli di cui si racconterà in quelle future (cosa che oggi può esser considerata come “normale” ma che, allora, quando nacque l’universo Marvel, ebbe un impatto rivoluzionario sul pubblico dei lettori).
Negli ultimi vent’anni, poi, l’universo Marvel è divenuto ancora più “reale” grazie all’evoluzione degli effetti speciali nel mondo del cinema (famosi i “cameo” di Stan Lee in quasi tutti i film della Marvel).

Muore il grande Stan Lee, dunque… ma rimangono i suoi supereroi… i quali – grazie a Hollywood – non sono mai stati così “vivi” (e noti al grande pubblico) come in questi ultimi anni.

* * *

* * *

* * *

Approfondimenti su: la Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Sole 24Ore, La Stampa, Il Messaggero, Il Giornale, Ansa

* * *

(Di seguito: approfondimenti da Wikipedia Italia) (continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI, OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI   Commenti disabilitati

lunedì, 12 novembre 2018

LetteratitudineNews: dal 5 all’11 novembre 2018

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 5 all’11 novembre 2018 (clicca sui link per aprire le pagine)

* * *


IL PREMIO GONCOURT 2018 VA A NICOLAS MATHIEU

CLASSIFICA: dal 29 ottobre al 4 novembre 2018 – segnaliamo “The outsider” di Stephen King

ITALIA PAESE OSPITE ALLA NON/FICTION BOOK FAIR DI MOSCA

ETICA FESTIVAL: LIBERTÀ E RESPONSABILITÀ NELL’EDITORIA. Elisabetta Sgarbi in dialogo con Stefano Malosso

LA CASA DEGLI SGUARDI di Daniele Mencarelli: incontro con l’autore

LIBRIAMOCI 2018: 437 mila studenti coinvolti

LUNA BAROCCA di Santa Franco

* * *

© Letteratitudine

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

mercoledì, 7 novembre 2018

CHIARA FENOGLIO con “Gli strumenti umani” di VITTORIO SERENI (Il Saggiatore) in radio a LETTERATITUDINE

Chiara Fenoglio con “Gli strumenti umani” di Vittorio Sereni (Il Saggiatore), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

* * *

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

Ospite della puntata: Chiara Fenoglio con cui abbiamo discusso della raccolta di poesie “Gli strumenti umani” di Vittorio Sereni (Il Saggiatore – Chiara Fenoglio ha scritto l’introduzione del volume).

Nella seconda parte della puntata Chiara Fenoglio ha letto qualche poesia tratta da “Gli strumenti umani”.

* * *

Chi è stato Vittorio Sereni? Nell’ambito della produzione poetica di Sereni che ruolo occupa “Gli strumenti umani”? Quali sono “Gli strumenti umani” a cui fa riferimento Sereni? C’è una relazione tra quest’opera di Sereni e le esperienze delle neoavanguardie e quelle del Gruppo 63? Quali sono le sensazioni contrastanti (suscitate da “Gli strumenti umani”) già segnalate a suo tempo da Cesare Garboli? Come è strutturato “Gli strumenti umani”? Cosa possiamo evidenziare su ciascuna sezione dell’opera?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Chiara Fenoglio nel corso della puntata

* * *

Il libro (“Gli strumenti umani”)
La carrucola nel pozzo, la spola della teleferica nei boschi. I minimi atti, l’opaca trafila delle cose mute che cadono nel mondo, come una lenza buttata a vuoto nei secoli, un amo a precipizio nei millenni. Sono infiniti gli strumenti umani, e sono cosa da poco, sono cosa da nulla. La loro storia ingombra la vita dell’uomo, ma nella parabola dell’esistenza (visibile e invisibile) dura appena pochi istanti, lo scampolo di tempo che separa una curva di montagna dalla svolta successiva. Poi la memoria li inghiotte, il paesaggio li trascolora in una fotografia già vecchia, già perduta.

È questo, tra i molti, il sentimento che anima Gli Strumenti umani di Vittorio Sereni, terza raccolta di uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, che ne segnò il ritorno editoriale, dopo il silenzio quasi ventennale da Diario d’Algeria. Una geografia esistenziale, quella puntellata dai versi degli Strumenti umani, in cui è necessario muoversi con passo bustrofedico, con il garbo dell’ospite indiscreto, eppure con la gioia ardente di chi scopre qualcosa che d’improvviso sente familiare da sempre. Una poesia sospesa tra l’erranza della materia e la rivelazione del vuoto, continuamente forata dai disvelamenti e dalle epifanie, dai segreti umbratili delle scorze dure che compongono il pianeta. E dai riverberi di una eco letteraria che si fa approssimazione e presenza nella lingua di Sereni, evocando oscuramente i purgatori di Dante e le rime in morte di Laura, la melma nera di Montale e la noja leopardiana, di cui Gli strumenti umani non sono la somma, ma la infiorescente decomposizione, stretta nella vite di una sizigia immortale.

* * *

Vittorio Sereni - uno dei più grandi poeti del Novecento – è nato a Luino nel 1913 e morto a Milano nel 1983. Il Saggiatore ha pubblicato “Gli immediati dintorni” (2013), “Stella variabile” (2017) e “Gli strumenti umani” (2018).

Chiara Fenoglio – saggista, critico letterario e docente – collabora con La Lettura (supplemento culturale de Il Corriere della Sera). Oltre a numerosi saggi in riviste nazionali e internazionali, ha pubblicato le monografie “Un infinito che non comprendiamo. Leopardi e l’apologetica cristiana dei secoli XVIII e XIX” (Premio Tarquinia-Cardarelli opera prima di critica letteraria) e “La divina interferenza. La critica dei poeti nel Novecento.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

La colonna sonora della puntata: “Poesia” di Riccardo Cocciante; “Bluemoon”, versione di Frank Sinatra; “While my guitar gently weeps” dei Beatles.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

mercoledì, 7 novembre 2018

PREMIO STREGA RAGAZZE E RAGAZZI quarta edizione: le cinquine finaliste

Nel nuovo appuntamento di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, segnaliamo le cinquine finaliste della quarta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi: categorie + 6 e + 11

Premio Strega Ragazze e Ragazzi - Home

* * *

Sono state selezionate le due cinquine finaliste alla quarta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti Benevento – organizzatori del Premio Strega – con il Centro per il libro e la lettura (Cepell), istituto autonomo del MiBAC nato nel 2007 con il compito di divulgare in Italia la cultura del libro e della lettura, e con BolognaFiere-Bologna Children’s Book Fair, il maggior evento fieristico di settore a livello internazionale.

Il Comitato scientifico, presieduto da Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci, e composto da Flavia Cristiano (Centro per il libro e la lettura), Fabio Geda (scrittore), Nicoletta Gramantieri (Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Bologna), Laura Giaretta (Scuola elementare Marco Polo, Rosà), Martino Negri (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Elena Pasoli (Bologna Children’s Book Fair) e Paola Saoncella(Libreria Biblion, Granarolo), ha scelto i dieci libri che si contenderanno il premio tra i 66 titoli proposti quest’anno dagli editori, dopo una prima selezione di 12 titoli per ciascuna delle due categorie di concorso, una destinata a lettrici e lettori dai 6 ai 10 anni (+6) e una a lettrici e lettori dagli 11 ai 15 anni (+11).

L’annuncio è stato dato oggi nella libreria Ibs+Libraccio di Roma. Sono intervenuti Fabio Geda, scrittore e membro del Comitato scientifico, Romano Montroni, presidente del Centro per il libro e la lettura, Elena Pasoli, Exhibition Manager Bologna Children’s Book Fair e Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.

I libri finalisti e le motivazioni del Comitato scientifico: (continua…)

Pubblicato in GIOVANISSIMA LETTERATURA   Commenti disabilitati

martedì, 6 novembre 2018

LUCCA COMICS AND GAMES 2018: intervista a Marco Galli

Dal nostro inviato all’edizione 2018 di Lucca Comics and Games, Furio Detti.

Intervista a Marco Galli

* * *

«Sono un impuro! (come autore)»: Marco Galli ci racconta del volume per Diabolo edizioni, di noir, di western, e di altre novità al termine di cinque giorni di fuoco a Lucca Comics.

* * *

di Furio Detti

(Lucca, 04 novembre 2018) – Intervistiamo per Letteratitudine Marco Galli, autore di Èpos (Stigma), Oceania Boulevard (Coconino), character designer per “La Gatta Cenerentola” di M.A.D Entertainment, “Nella camera del Cuore si nasconde un elefante” (Coconino) e altro ancora che ci parla di noir, ispirazione e pazienza, di un volume curato per Diabolo Edizioni e dei suoi nuovi progetti dopo il periodo buio della malattia.

Furio Detti per Letteratitudine – Hai lavorato nell’ambito dei cartoni animati e come tale sei stato premiato e hai lavorato con temi del noir fra le altre cose. Ti chiediamo come autore se per te è difficile far convivere queste due esperienze, soprattutto considerata la “seriosità” del genere noir presso il pubblico.

Marco Galli – Io ho lavorato nei cartoon come art director e character design per Gatta Cenerentola della M.A.D Entertainment… naturalmente occorre capire sull’altro fronte che cosa fare del noir e della sua serietà o “seriosità” – sempre per riprendere la vostra espressione. Io penso prima di tutto a Tarantino che lo ha destrutturato oncia per oncia, o al Godard di Alphaville. Allora si tratta di capire che cosa fare di questo genere così codificato. D’altronde la serietà di un genere letterario o fumettistico è un confine molto labile; l’importante è che il prodotto sia di qualità per fattura e confezione, per il resto si può giocare veramente su tutta la linea. Anzi, io lavoro nel noir, ho fatto più di un libro a fumetti noir ma sempre giocando con la decostruzione del genere. A me interessa questo.

LETT- Che novità ci porti a Lucca 2018?

MG – Io sono qui con Diabolo Edizioni a presentare “Materia Degenere“, un volume a fumetti di cui faccio il curatore. Sono cinque racconti di autrici molto giovani formate all’accademia di Bologna (meno male!) e provenienti dall’autoproduzione. Non ho scritto i testi, ma ho fornito a queste ragazze dei racconti di genere, permettendo loro di destrutturarli. In sostanza ho fatto un editing che spero non invasivo, ho dato il feedback, e ho coordinato. Speriamo di aver offerto ai lettori un volume molto fresco, bello.

LETT – Com’è il noir al femminile?

MG – Diciamo che qua c’è un racconto noir ma anche una varietà di generi. In “Materia Degenere” abbiamo la fantascienza, il western, c’è un po’ di tutto. Non solo noir. A parte la celebre femme fatale come soggetto caratteristico, abbiamo avuto anche illustri autrici di genere…

LETT – A partire dalle sorelle Giussani di Diabolik. (continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI   Commenti disabilitati

martedì, 6 novembre 2018

LetteratitudineNews: dal 29 ottobre al 4 novembre 2018

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 29 ottobre al 4 novembre 2018 (clicca sui link per aprire le pagine)

* * *

LA SCOPA DI DON ABBONDIO di Luciano Canfora (recensione)

STORIA DI DUE DONNE E DI UNO SPECCHIO di Edoardo Zambelli

CLASSIFICA: dal 22 al 28 ottobre 2018 – segnaliamo “L’assassinio del Commendatore. Vol. Primo. Idee che affiorano” di Haruki Murakami (Einaudi)

BOOKCITY MILANO 2018

PREMIO GRAN GUINIGI 2018: i vincitori

MARYSE CONDÉ vince il New Academy Prize in Literature 2018

CARLO CARABBA è il nuovo responsabile di narrativa italiana in HarperCollins Italia

STATI GENERALI DELLA LETTERATURA DEL SUD 2018: La storia, le storie

* * *

© Letteratitudine

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

domenica, 4 novembre 2018

LUCCA COMICS AND GAMES 2018: Showcase con Leo Ortolani

Dal nostro inviato all’edizione 2018 di Lucca Comics and Games, Furio Detti.
Incontro con Leo Ortolani, uno dei più noti fumettisti italiani (celebre in particolare per la serie Rat-Man).

* * *

Spazio-Trans-Dimensionale o… Cinzia come spinoff per Bao.
Showcase con Leo Ortolani

* * *

di Furio Detti

(Venerdì 2 novembre, Lucca) – Comics and Games… Appuntamento fisso di queste edizione: la pioggia. Nonostante il disagio dovuto al maltempo la sala è gremita. Ortolani si accomoda e subito “rompe il ghiaccio” con una battuta “fatemi le domande a voce alta, non sono vecchio, ma non sento più tanto bene”. Una risata, qualche altra battuta e lo showcase comincia. Ho assistito a molti showcase, ma è raro che venga utilizzato uno strumento digitale, solitamente l’artista ha a disposizione pennarelli, chine e fogli, stavolta è una Cintiq quella con cui si esprimerà Leo, o, come dice il presentatore “Il primo incontro fra un geologo e una Cintiq”.

Introdotto e intervistato dal suo editor per la Bao edizioni viene presentata “Cinzia” la graphic novel in uscita l’otto novembre prossimo venturo.

Ci sono molti personaggi dell’universo Rat-Man che potrebbero funzionare senza la sua architettura narrativa, ma Cinzia sicuramente è quello migliore, quello che ha tre dimensioni “e per Cinzia la terza dimensione è MOLTO importante” cit. Cinzia, nato come personaggio di una gag breve cresce e si evolve. Per Ortolani è un personaggio gioioso, con tanta voglia di vivere, positivo.
Leo ci dice “quando parlo di lei voi pensate alla dimensione del pene”, ma Cinzia non è solo questo, è un personaggio entusiasta a cui la natura ha dato un corpo nel quale non si sente felice, ma in modo onesto e giocoso risponde allo svantaggio reagendo sempre con grande positività.

Nel volume sarà presente anche Tamara, l’amica, e, in questo caso, la cosiddetta spalla comica.

Il volume è anche una sorta di musical e la cosa simpatica – afferma l’editor – è che non è stato necessario pagare i diritti delle varie canzoni citate perché sono citate con la pronuncia figurata. C’è moltissima musica, ma l’editore ha tirato il classico “sospiro di sollievo” quando si è accorto dell’escamotage che Ortolani ha utilizzato in parte inconsapevolmente. Citazioni continue di cantanti famosi e gruppi noti in ambientazioni divertenti e inedite.

Leo parla del fatto che nel progetto di un film a cartoni animati su Rat-Man avrebbe voluto che Cinzia ballasse un lento sulle note di un famosissimo pezzo e questo progetto lo ha portato a sviluppare la graphic novel perché gli piaceva l’idea del sottotesto musicale dei personaggi. C’è anche un pezzo “simil Disney” con un titolo evocativo sulla prestanza sessuale di Cinzia stessa. (continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI   Commenti disabilitati

sabato, 3 novembre 2018

LUCCA COMICS AND GAMES 2018: Press Cafè con DAVE MCKEAN

Dal nostro inviato all’edizione 2018 di Lucca Comics and Games, Furio Detti

* * *

Press Cafè con Dave McKean (Maidenhead, 29 dicembre 1963): fumettista, illustratore, regista e fotografo britannico, attività a cui alterna anche quella di musicista. I suoi lavori sono caratterizzati dalla commistione di varie tecniche quali disegno tradizionale, fotografia, collage, scultura e grafica computerizzata. È noto anche per la sua lunga collaborazione, che continua tuttora, con lo scrittore Neil Gaiman.

* * *

image“Io? l’appeso dei tarocchi. La Brexit? Una stupidaggine.”

Dave McKean artista visionario e polimorfo si sfoga su cinema, politica, Dylan Dog, fumetti inglesi e d’oltreoceano.

Un press cafe lucchese pieno di entusiasmo e forza, illusione e delusione.

* * *

di Furio Detti

Dave McKean ci parla del suo ultimo volume fotografico, uscito in occasione di questa Lucca Comics and Games 2018. Si tratta del volume fotografico intitolato “Apophania” (o “Apofania” in italiano), ossia “Illusione di significato”, una miscellanea assolutamente casuale dei suoi lavori, una selezione delle opere che più gli piacciono e tutte veicolanti l’idea che la giustapposizione di elementi casuali provoca nel nostro cervello un significato, un senso. A volte la confusione che crea tale senso è casuale; altre volte è solo apparente, è voluta e punta in una direzione specifica. Dave McKean ha cercato di includervi opere inedite in Italia.

Passando a Sandman Universe, McKean rivela un po’ nettamente che non ci sarà una collaborazione con Neil Gaiman e che semmai si sta dedicando a ridisegnare le copertine delle serie a cui ha lavorato. Gli piacerebbe proprio realizzare delle cover per così dire “normali”, standard, specialmente considerando la consuetudine in uso di questi tempi.

imageRievocando i tempi di “Casi violenti” e il fumetto inglese del periodo, McKean spiega che la sensazione dell’epoca era interessante, c’era una nuova energia che stava esplodendo. Allora in Inghilterra, dove viveva, c’era un gruppo di creatori come Alan Moore – il quale ha preso la sceneggiatura del fumetto e le ha fatto fare un rivoluzionario salto di qualità; in Inghilterra c’erano autori di talento, sul fronte disegnatori, ma sul lato delle storie e sceneggiature la qualità non c’era, il livello era anzi piuttosto mediocre, mediamente; Alan Moore ha cambiato tutto questo – continua McKean – “All’epoca sentivo di far parte di questo gruppo di autori innovativi. C’erano infatti alcune serie e alcuni fumetti che hanno agito esattamente come semi negli autori, artisti, studenti di belle arti, giornalisti e altri professionisti del settore. Poi sono passati gli anni e sembrò a ognuno che non fosse successo assolutamente niente e invece, proprio adesso, proprio in questo periodo, tali semi stanno sbocciando, stanno portando alla fioritura di piante meravigliose. Non è successo allora, è adesso che sta accadendo! Guardatevi intorno, andate a giro per gli stand di Lucca, ci sono tantissimi stili, tantissime storie, tantissime idee, tutte fantastiche, assolutamente straordinarie. Proprio ora stiamo vivendo un’età dell’oro dei Comics e se in qualche modo sono stato uno di quei seminatori, possi dirmi già molto contento.” Gli piacciono in particolare le storie in grado di raccontare visivamente, ma è la sceneggiatura a essere la chiave di una buona opera: “Ci sono tantissimi libri bellissimi ma privi di una storia stimolante, avvincente. Dobbiamo puntare a fumetti che abbiano per soggetto storie vere, semplici, concrete, che parlino di persone reali e di esperienze concrete: la vita, la morte, crescere i figli, innamorarsi, e che ci siano artisti capaci di coinvolgere. Ammiro anche molto i volumi che cercano di spiegarmi la politica e i problemi del tempo, e anche i libri di scienza che cercano di spiegare i fenomeni naturali o le cose come sono. C’è una nuova generazione di scrittori scientifici in questo momento, come Simon Singh, e ce ne sono un paio interessati a realizzare delle graphic novel. Come un’opera che ho letto recentemente a Losanna, di cui non ricordo bene autore e titolo, ma che era relativa alle camminate o passeggiate nei boschi e aveva un apparato visivo assolutamente interessante. Due anni fa ho realizzato un volume con lo scienziato Richard Dawkins, intitolato ‘The Magic of Reality’, la magia della realtà, che tratta il mondo con questa impostazione scientifica e in cui ho infilato alcuni fumetti“. (continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI   Commenti disabilitati

giovedì, 1 novembre 2018

CRISTINA LÓPEZ BARRIO con “Nebbia a Tangeri” (DeA Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

Cristina López Barrio con “Nebbia a Tangeri” (DeA Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

* * *

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

Ospite della puntata: la scrittrice spagnola Cristina López Barrio con cui abbiamo discusso del suo romanzo “Nebbia a Tangeri” (DeA Planeta – Traduzione di Iaia Caputo).
Ringraziamo Rossana Ottolini per il servizio di interpretariato (italiano/spagnolo).

Come nasce “Nebbia a Tangeri“? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione? Perché, tra le altre, ha scelto di inserire anche questa citazione (di Osacr Wilde) “La vita tiene lo specchio all’arte”? Che tipo di donna è Flora Gascòn, la protagonista della storia? Come la racconteresti ai nostri ascoltatori?
Cos’è che colpisce particolarmente Flora dell’uomo con cui ha passato insieme una notte il 12 dicembre del 2015 in un hotel di Madrid al punto da spingerla a cercarlo?
A un certo punto la storia si infittisce per via di un romanzo… che si intitola ‘Nebbia a Tangeri’ scritto da Bella Nur e che ha come protagonista un uomo che si chiama Paul Dingle scomparso a Tangeri il 24 dicembre del 1951. Cos’altro può accennarci Cristina su questo mistero?
La letteratura, i libri, possono influire sulla nostra vita?
Nel romanzo il lettore si imbatte in due voci narranti: quella in terza persona di Flora e quella in prima persona di Marina Ivanovna (protagonista di ‘Nebbia a Tangeri’ di Bella Nur). Chi è Marina Ivanovna? Cosa puoi raccontarci di questo personaggio?
Che tipo di esperienza è stato scrivere dando un taglio diverso a queste due voci (Flora e Marina)?
Che tipo di città è Tangeri? Possiamo considerare questa città come uno dei personaggi del romanzo?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Cristina López Barrio nel corso della puntata

* * *

Il libro

Nebbia a TangeriUn libro, “Nebbia a Tangeri”, e un nome, Paul Dingle, scarabocchiato su un taccuino. Sono gli unici indizi che Flora ha a disposizione per ritrovare l’uomo misterioso che, incontrato per caso in un bar di Madrid, le ha regalato emozioni che credeva sopite per sempre. Perché adesso che lo sconosciuto sembra sparito nel nulla, smettere di desiderarlo è come smettere di respirare: semplicemente impossibile. Così la prudente Flora si lascia tutto alle spalle e parte alla volta di Tangeri, per cercare l’autrice del romanzo e scoprire chi è davvero Paul Dingle, personaggio di carta e insieme protagonista in carne e ossa della notte che le ha stravolto la vita. Coinvolgente, esotico e pieno di svolte inattese, Nebbia a Tangeri è la storia di un doppio amore proibito che si snoda tra passato e presente. Per raccontare, attraverso un romanzo nascosto tra le pagine di un altro romanzo, la vertigine del desiderio e i misteri più profondi del cuore.

Cristina López Barrio è nata a Madrid. Laureata in Legge, ha fatto l’avvocato per tredici anni prima di decidere di dedicarsi unicamente alla scrittura. Il suo La casa degli amori impossibili è stato un successo internazionale pubblicato in 22 paesi. Nebbia a Tangeri, a lungo ai primi posti delle classifiche spagnole, è stato finalista del Premio Planeta 2017.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

La colonna sonora della puntata: musiche algerine.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

giovedì, 1 novembre 2018

LUCCA COMICS AND GAMES 2018: intervista ad Astrid Lucchesi

Dal nostro inviato all’edizione 2018 di Lucca Comics and Games, Furio Detti

* * *

Francesco, il santo della libertà. (O come liberarsi dalle catene se si è una fumettista)

“La Conversione di Francesco” di Astrid per Kleiner Flug, novità in singola 2018, dopo il volume a più mani “Dante Alighieri”

* * *

di Furio Detti

(Lucca, 31 ottobre 2018) – Per Letteratitudine intervistiamo Astrid Lucchesi, in arte semplicemente Astrid, autrice della novità lanciata da Kleiner Flug in occasione di Lucca Comics&Games 2018: “La Conversione di Francesco”, fumetto dedicato ai primi anni di vita del Santo d’Italia.

Furio Detti per LETTERATITUDINE – Ci ha colpito, per prima cosa e per cominciare questa intervista, il netto cambio di stile, nel segno, nella colorazione, nell’impaginazione a metà della storia per raccontare la trasformazione di Francesco nel santo che diventerà. Complimenti: come ti è venuta l’idea di questo stratagemma tecnico al servizio della narrazione?
ASTRID – Il cambiamento non è stato affatto pianificato né ragionato, ma è coinciso con un cambio di stile avvenuto naturalmente nella mia evoluzione artistica a metà dell’opera. Quest’anno sono stata a un workshop a Grosseto con Enrique Fernandez, autore che mi piace molto, e che fra i tanti suggerimenti e consigli mi ha soprattutto fatto capire che i miei lavori migliori erano quelli dove io disegnavo più di getto, in maniera più spontanea. Si vede bene che nella prima parte del fumetto io seguo un tratto elaborato, colorato, chiaroscurato, ma molto controllato, studiato, forse raffinato. In realtà ottenere quel risultato mi affaticava e sentivo, sotto sotto che quello stile non mi apparteneva. Era come quando ci si incaponisce su un’idea fissa e la si persegue con ostinazione a dispetto del disagio. A un certo punto ho aperto gli occhi. Ho iniziato a disegnare come mi sentivo e come mi piaceva, in modo che potessi divertirmi di più – cosa essenziale specialmente per noi fumettisti – e potessi sentirmi più libera, naturale. Mi sono quindi ritrovata a metà libro con questo cambiamento interiore. Anche per onestà volevo iniziare a disegnare come mi sentivo più a mio agio. A quel punto il dilemma: “Come continuo la storia? Devo cambiare stile o proseguire?”.
Rileggendo la vicenda mi sono accorta che il mio cambiamento era avvenuto quando, più o meno a metà, San Francesco incontra e bacia il lebbroso. Il momento più forte della sua gioventù, il salto,lo scatto che lo porta alla trasformazione spirituale. Allora mi sono detta che era giusto che il mio segno cambiasse e riflettesse questo mutamento. Ci stava proprio il mutamento di stile, imprevisto anche per me. (continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI   Commenti disabilitati

Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

*********************
Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

*********************

"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

*********************

*********************

*********************

*********************

OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

*********************

OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

*********************

RATPUS va in scena ratpus

*********************

Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

*********************

"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

letteratitudine-su-rai-letteratura

letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

letteratitudine-chiama-mondo

letteratitudine-chiama-scuola

Categorie

contro-la-pedofilia-bis1

Archivi

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
 
 

Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009