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lunedì, 28 maggio 2007

IL LIBRO DEL DECENNIO

Luigi Malerba, giornalista, sceneggiatore cinematografico e televisivo – nato a Berceto (Parma) nel 1927 – è considerato uno dei maggiori e più tradotti scrittori italiani del Secondo Novecento.

Luigi Malerba

Su Tuttolibri di sabato 26 maggio, in un’intervista rilasciata a Mirella Serri, ha fornito il suo personale elenco dei nuovi veri talenti della letteratura italiana: «Eccoli, sono tutti qui: Simona Vinci, Niccolò Ammaniti, Silvia Ballestra, Rossana Campo, Tiziano Scarpa, Aldo Nove». (…) «Da uno di loro dunque mi aspettavo il libro non dico del duemila ma del decennio. Sono ancora in attesa. Nessuno lo ha ancora scritto. Ma non ho perso le speranze».

E allora (con la speranza che le speranze di Malerba non si perdano del tutto) il gestore di questo blog vi propone uno dei suoi soliti vacui – ma si spera divertenti – giochini.

Intanto… siete d’accordo con Malerba?

E poi… chi sono, a vostro avviso, i nuovi veri talenti della letteratura italiana? Chi scriverà il libro del decennio che verrà? E ancora… chi ha scritto il libro del decennio trascorso?

Mica facile rispondere! O no?


Scritto lunedì, 28 maggio 2007 alle 22:18 nella categoria SONDAGGI, GIOCHI E SVAGHI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.

37 commenti a “IL LIBRO DEL DECENNIO”

Nota a margine:
Il giorno dopo la pubblicazione del suddetto articolo Malerba è stato abbondantemente punzecchiato dalle Vespe del Domenicale del Sole24Ore.

Postato lunedì, 28 maggio 2007 alle 22:25 da Massimo Maugeri


Ahi, ahi, ahi! E ridagli con Nove, Ammaniti, Ballestra, Scarpa e tutta l’allegra brigata tanto di moda una decina d’anni fa – ma ora sulla cresta dell’onda e’ rimasto Ammaniti solo perche’ s’e’ fatto furbo e ha cambiato stile scrittorio.
I cosiddetti ”Giovani Cannibali” erano un fuoco di paglia, direi. Uno dei tanti espedienti per rivivificare artificiosamente il panorama narrativo nostrano.
Solo gente come Malerba, che ha un bisogno estremo di farsi vedere per tirar su qualche copia in piu’, ancora ne parla.
E’ mooolto piu’ probabile che il ”libro del prossimo decennio” lo scrivano La Capria, Camilleri, Consolo, Montesano o De Luca, o anche Baricco o Pazzi, piuttosto che cadaveri camminanti come quelli citati da Malerba (il quale Malerba, oltretutto, ha scritto da poco un libro, ”Fantasmi romani”, che sembra essere un’opera resuscitata dalle atmosfere Sessantottesche capitoline, grazie a qualche improbabile ”alchimia del desiderio” propria di chi non abbia molta fantasia ne’ versatilita’, sia intellettuale che soprattutto narrativa).
Non ho altro da dire, in poche righe, ma potrei aggiungere qualche altra miriade di motivi per evitare di sperare troppo nei ”vecchi nuovi ragazzi” della Letteratura italiana. E per evitare di finanziare Malerba.

Sergio

Postato lunedì, 28 maggio 2007 alle 23:04 da Sergio Sozi


Quattro nomi (tre sono della mia città, cioè triestini, e uno di Pordenone): Roberto Weber, Mauro Covacich, Pino Roveredo e (da Pordenone) Tullio Avoledo.
E aggiungo un geniale e ancora inedito trentenne schivo e colmo di incredibili pudori che sto cercando di convincere a farsi vivo con il mondo dell’editoria, per riservatezza lascio solo le sue iniziali: N.G.

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 08:30 da luciano/il ringhio di Idefix


Ha ragione Sergio. Sempre gli stessi nomi.
Ma come si fà a stabilire qual’è il libro del secolo ? noi non ci saremo, e, con tutta la buona volontà, non possiamo mica leggere tutto.
O voi leggete solo perchè se ne parla?

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 09:20 da maggie


Ha ragione Sergio. Sempre gli stessi nomi.
Ma come si fà a stabilire qual’è il libro del secolo ? noi non ci saremo, e, con tutta la buona volontà, non possiamo mica leggere tutto.
O voi leggete solo perchè se ne parla?

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 09:21 da maggie


Scusate il lapsus.
Per me questo decennio è stato lungo un secolo.

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 09:27 da maggie


Beh, posso confessare una cosa? Non credo che qualcuno dei papabili possa scrivere il libro del decennio. Non ho letto nessuno dei loro libri: non mi hanno attirata e non ci sono riuscita. Sono d’accordo con Sozi: è molto più probabile che lo scrivano – o forse che l’abbiano già scritto – Camilleri, La Capria e la Mazzucco con la sua scrittura che io definisco modulare, molto brava strutturalmente e con dei magici tocchi di lirismo, che ci ha fatto conoscere il caro Luigi La Rosa.
Io tifo per i siciliani… Vorrei essere io!!! Scherzi e sogni a parte, Vincenzo Consolo. Silvana La Spina, di cui è uscito l’ultimo romanzo dopo anni di silenzio narrativo rotto da quel libro – La mafia spiegata ai miei figli – che esplorava i territori del saggio-intervista. La forza dirompente, la creatività linguistica di Silvana La Spina sono state purtroppo poco conosciute e apprezzate, anche per la poca promozione, per il carattere non sempre facile della scrittrice, che io stimo moltissimo e a cui ho imparato a voler bene. Se non fosse stato per lei, non avrei scoperto, probabilmente, di essere capace di scrivere romanzi e racconti oltre che poesia. Uno sbirro fimmina: leggetelo! Oltre naturalmente alla Creata Antonia e agli altri suoi romanzi, tutti Mondadori e Bompiani.
Abbiamo bisogno di credere nell’Italia, sempre più periferia culturale oltre che economica… Abbiamo bisogno di credere che abbiamo avuto la letteratura oltre che l’arte più bella del mondo, e che siamo capaci di scrivere una parola nuova non solo per i nostri ombelichi nazionali ma anche per il mondo. Voglio crederlo. A volte tutto mi sembra così autoreferenziale…

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 09:37 da Maria Lucia


E se facessi il nome di Margaret Mazzantini, per restare “al femminile”?

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 09:43 da Rosa Fazzi


aldo nove

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 10:05 da ilse


Gioco anch’io. Non so chi scriverà il libro cult del prossimo decennio ma sicuramente, non sarà uno scrittore, uno del mestiere e altrettanto sicuramente non sarà un romanzo.
Però il libro italiano, che più di ogni altro ha caratterizzato il decennio scorso c’è; e pur condividendo i pareri di Sergio Sozi, il libro è Superwoobinda di Aldo Nove. Pensate al sesso,alla sua presenza nella società, alle espressioni che in ogni campo ne derivano; pensate alla cronaca, alla politica, alla religione…pensate al nostro lessico comune, ai nuovi termini introdotti e di uso quotidiano. Poi pensate a questa globalizzazione, ai mercati, alle merci, al denaro. Non so se per merito o per caso, ma Superwoobinda è una felice sintesi. Personalmente non credo che l’autore scriverà un altro testo sorprendente, perché l’eccezionalità non si ripete mai ed è frutto di cose diverse che si incrociano. Prima di leggerlo lo tenni nascosto fra altri libri per un po’ di mesi (le prime righe mi toglievano il fiato). Dopo censurai la lettura al resto della famiglia. Di lui ho letto e amato anche Amore mio infinito.

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 12:11 da miriam ravasio


Per libro del decennio si intende a livello “artistico”, o un libro che sfonderà a livello internazionale tipo Il codice Da Vinci?
Nel secondo caso, con un bel po’ di fortuna lo vedremo entro la fine dell’anno ;-) ))

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 14:07 da Alessandro


Ah, ho dimenticato La Spina! Una grande!

Sergio

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 14:13 da Sergio Sozi


Il libro del decennio scorso per me è “Vita” di Melania Mazzucco.
E il libro del prossimo decennio? Magari potrà scriverlo uno degli scrittori che partecipano a questo blog. Perché no?
Massimo, ci sei?

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 15:10 da Elektra


applaudo e sottoscrivo l’intervento di miriam ravasio: aldo nove è di un altro livello; anche tiziano scarpa scrive cose interessanti ma è troppo contorto in intellettualismi asfittici; aldo nove invece ha questo dono di descrivere la melma e insieme illuminarti l’anima, bloccandoti il respiro

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 17:22 da ilse


il mio libro del decennio -anche se un decennio un po’ più indietro-, è “Diario di un millennio che fugge” di Marco Lodoli che per me resta, come livello di scrittura, il più alto di tutti (Malerba non lo cita per questione di età, essendo un pochino più grande degli altri?). Ho amato molto poi anche “Ti prendo e ti porto via” di Ammaniti e il primo di M. Mazzantini “Il catino di zinco”. Tra gli esordienti segnalo Rosella Postorino con “La stanza di sopra”, splendia scrittura in stile Duras.
Fermo restando che se “il più bello dei mari è quello che non navigammo”, il libro del decennio forse deve ancora venire…

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 17:36 da giovanna bandini


Ho letto l’intervista a Malerba e mi ha fatto ridere a più non posso.
Tra l’altro dice che lui legge i libri solo nella parte destra, così fa prima.
Ecco perchè gli piace Aldo Nove. Leggere una pagina sì e una no o leggere tutto fa poca differenza.
Ma perchè ci devono prendere così in giro? Ci sono ottimi scrittori italiani ma si chiamano: Erri De Luca, Antonio Tabucchi, Pino Cacucci, Giuseppe Culicchia… e molti altri. Luigi Carletti lo avete mai letto? Provate Alla larga dai comunisti (Baldini e Castoldi). E Francesca Mazzucato? Perchè anche malerba fa le marchette? In ogni caso non ho mai letto Malerba e penso che continuerò a non leggerlo, visti i suoi gusti letterari…
gordiano

Gordiano

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 18:03 da Gordiano Lupi


La dichiarazione relativa alla lettura limitata alla parte destra dei libri è stata “ripresa” dalle Vespe del Domenicale del Sole24Ore per punzecchiare Malerba.
Appena possibile riporterò uno stralcio della rubrica in questione.

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 22:22 da Massimo Maugeri


Dimenticavo…

Per Elektra:
Sono qui… però – da un punto di vista letterario – gli unici decenni con cui mi sento in grado di confrontarmi sono i bambini di età intermedia tra gli undici e i nove anni.

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 22:25 da Massimo Maugeri


Rispondo al sig. Gordiano Lupi.
E’ l’ultimo Malerba a non valere niente. Quando scriveva con Tonino Guerra il risultato era diverso… in senso migliorativo. Es. ”Storie dell’anno Mille”

Cordialmente
Sergio Sozi
P.S.
D’accordo su De Luca. E’ uno bravo.

Postato martedì, 29 maggio 2007 alle 22:31 da Sergio Sozi


Nell’intervista si dice anche “Questi scrittori non hanno fatto, dunque, il gran balzo necessario per avere un postodi privilegio nel Gotha della nostra narrativa, secondo il metro di un lettore-giudice unpo’ sdegnoso e molto particolare.”

Comunque: Franco Stelzer, ma se ne accorgeranno in pochi, perlomeno fino al prossimo secolo.

Postato mercoledì, 30 maggio 2007 alle 08:12 da Vincenzo


Per Gordiano Lupi e Sergio Sozi.
Sapevate che Erri De Luca è stato recentemente stroncato da un critico letterario importante? Non vorrei sbagliare, ma credo si tratti di Massimo Onofri.

Libro del decennio scorso: “Il viaggiatore notturno” di Maggiani.
Libro del prossimo decennio: sarà scritto da Roberto Saviano.

Postato mercoledì, 30 maggio 2007 alle 08:46 da Matteo


roberto saviano ha già scritto il libro di questo decennio; sì, il 2000 si apre dal punto di vista letterario con un ragazzo che ha meno di 30 anni e scrive pagine di un realismo e di una violenza letteraria che abbagliano!

Postato mercoledì, 30 maggio 2007 alle 09:15 da ilse


Il libro del decennio l’ho scritto io. Si intitola “Lucio in the sky with diamonds”, ma finché non cesserà la persecuzione del FUMER (Fronte Unito Megere Editoria per Ragazzi) nei miei confronti, solo pochi privilegiati potranno gustarne la lettura:-/

Postato mercoledì, 30 maggio 2007 alle 11:16 da Lucio Angelini


il libro da cercare è “Concavo.Convesso.Corsivo.” Lietocolle Libri

Postato mercoledì, 30 maggio 2007 alle 12:51 da Grunelleski


Per Matteo:
anche se De Luca fosse stato stroncato da Onofri, per me la sostanza non cambia: l’antipaticissimo (personalmente) scrittore partenopeo e’ uno dei migliori narratori di questi ultimi vent’anni. Non il solo, ma ”uno dei”. Nonostante la puzza sotto il naso e la spocchia.
Sergio Sozi

Postato giovedì, 31 maggio 2007 alle 00:05 da Sergio Sozi


Per Sergio Sozi: “lo scrittore partenopeo”, non scrive libri ma monologhi teatrali. E leggerli a volte mi crea problemi d’identità, mi rimbomba nella testa una voce da uomo. Il suo modo di scrivere ricorda quello della Fallaci ai tempi di “Lettera a un bambino mai nato”.”Uno dei”? non so, per i miei gusti è troppo anni settanta: di libro in libro questa è la verità.

Postato giovedì, 31 maggio 2007 alle 13:53 da miriam ravasio


Per Sergio Sozi: “lo scrittore partenopeo”, non scrive libri ma monologhi teatrali. E leggerli a volte mi crea problemi d’identità, mi rimbomba nella testa una voce da uomo. Il suo modo di scrivere ricorda quello della Fallaci ai tempi di “Lettera a un bambino mai nato”.”Uno dei”? non so, per i miei gusti è troppo anni settanta: di libro in libro questa è la verità.

Postato giovedì, 31 maggio 2007 alle 13:54 da miriam ravasio


forse, per il realismo e il coraggio, “gomorra” di saviano resta un caso unico nel panorama letterario (e non solo!)italiano (e non solo!) degli ultimi dieci anni (e non solo!)…a lui la palma degli ultimi dieci anni.
do anche ragione ad alessandro…quante volte, almeno ogni anno, sentiamo (esagerati) elogi nei confronti di qualche signor nessuno che avrebbe scritto il libro del decennio…anche quando il livello artistico è scarso!
per rispondere alla domanda:è più facile che passi per “libro del decennio” un’opera che magari è più famosa per il “giro” che ha saputo creare, piuttosto che per l’effettivo valore letterario (do you remember moccia?.
in alcuni casi (pochi negli ultimi anni!)però, libri che davvero hanno qualcosa da dire riescono pure a farsi sentire nel pelago delle innumerevoli pubblicazioni cartacee…il già citato “gomorra” può così “anche” vantare più di 500.000 copie vendute (sperando di non sbagliare i numeri)…
impossibile fare un pronostico sul miglior libro del prossimo decennio.

P.S:secondo me,fra le “giovani voci”, Valeria Parrella scrive molto bene…vedi i racconti inclusi in “per grazia ricevuta”…

Postato giovedì, 31 maggio 2007 alle 16:19 da maverick


ma cosa andate cercando. ma non li leggete i giornali? il libro del prossimo decennio è appena uscito in libreria. ce lo dice antonio d’orrico sul magazine del corriere di oggi. l’autore è un certo gaetano cappelli che, udite udite, non è altri che il philip roth italiano. il libro s’intitola “storia controversa dell’inarrestabile fortuna del vino aglianico nel mondo”, edito da marsilio.
a me quando un autore viene pompato da d’orrico mi comincia a stare sullo stomaco. effetto antipromozionale.
il roth italiano.
mavacca****!

Postato giovedì, 31 maggio 2007 alle 17:40 da veleno


Caro ”Veleno”,

su D’Orrico Lei ha ragione da vendere: spegniamolo evitandone la lettura. Salutare consiglio ai veri amanti del Sapere.

A Miriam:

Anche Omero ha una voce rimbombante, che ti entra dentro. Ecco perche’ lui e’ Omero e noi non siamo un cavolo (dico senza equiparare De Luca al Grande Cieco, Dio me ne scampi!)

Sergio Sozi

Postato lunedì, 4 giugno 2007 alle 00:34 da Sergio Sozi


in tutta sincerita` degli autori citati non credo siano i migliori nel panorama italiano.
Il piu` bravo, in un panorama piuttosto asfittico, mi sembra Sandro Veronesi. Anche se l`ultimo Veronesi mi sta un po` deludendo.
Quanto a De Luca ha uno stile delicato e sontuoso. Ma scrive piu` o meno sempre la stessa storia da cinque-sei libri a questa parte. personaggi stereotipati e ideologizzazione a go-go.` la morte della creativita` e della letteratura.

Postato lunedì, 4 giugno 2007 alle 07:58 da outwork110


Caro ”Outwork 110”,

certo, a proposito di De Luca, questa Sua osservazione sulla monotonia della politicizzazione in Letteratura e’ sacrosanta: a mia volta non sopporto gli autori impegnati. Pero’ anche, siccome io della ricerca stilistica faccio un criterio importante di valutazione, non si puo’ non ammettere l’estrema raffinatezza e complessita’, anche lirica, della scrittura di De Luca.
Su Veronesi concorderei limitatamente a ”La forza del passato”, visto che ”Caos calmo” non mi e’ piaciuto per nulla.

Saluti Cordiali

Sergio Sozi

Postato lunedì, 4 giugno 2007 alle 21:19 da Sergio Sozi


Di veronesi ci metterei anche Venite Venite B52 che mi e` sembrato il migliore che abbia scritto.

Postato venerdì, 8 giugno 2007 alle 08:42 da outworks110


“il più bello dei mari”

Il più bello è infatti Michele Mari: “Euridice aveva un cane”, “La stiva e l’abisso”, “Tu, sanguinosa infanzia”, “Rondini sul filo”, “Tutto il ferro della Torre Eiffel”.

Postato lunedì, 2 luglio 2007 alle 17:54 da Anonimo


“il più bello dei mari”

Il più bello è infatti Michele Mari: “Euridice aveva un cane”, “La stiva e l’abisso”, “Tu, sanguinosa infanzia”, “Rondini sul filo”, “Tutto il ferro della Torre Eiffel”.

Seguono Antonio Franchini e Vitaliano Travisan.

Postato lunedì, 2 luglio 2007 alle 17:55 da Marco Bertoli


Molto bello questo blog; la cosa mi solleva: in genere i blog sono solo conati di narcisismo intimista! E quindi tornerò.

http://essercidomani.blogspot.com

Postato giovedì, 19 luglio 2007 alle 00:17 da giulio


purtroppo da quei soliti nomi non verrà mai fuori un solo capolavoro, sono i soliti scrittori mediocri e di moda di tutte le epoche e poi abbondantemente e giustamente dimenticati. carta da macero.
io punto solo su Moresco e alberto marino Balducci che sta scrivendo una monumentale opera di cui è uscito fin’ora il primo libro; e poi non mi viene in mente più nessuno.
nella letteratura bisogna esagerare, rischiare, inventare, sperimentare…per ora vedo abbastanza poco, ma la speranza è tanta.
accontentiamoci di avere forse il più grande scrittore vivente Moresco.
aspetto commenti. confrontiamoci per la grande letteratura italiana!

Postato lunedì, 4 marzo 2013 alle 12:21 da Federico Schalmann



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