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Archivio di dicembre 2020

giovedì, 24 dicembre 2020

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

http://www.carloneworld.org/images/Speciale_Natale/gif_animate/buon_Natale/snowybridgebymindy-blank.gifCare amiche e cari amici,
vi auguro di cuore di trascorrere un sereno Natale e uno splendido capodanno.

Per qualche giorno non pubblicherò nuovi post. E come di consueto rimetto in primo piano questo “spazio” dedicato al Natale e al nuovo anno.

Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile e doloroso. Speriamo davvero che il 2021 possa offrire una luce diversa e nuove prospettive.

Ancora auguri! Buon Natale e felice anno nuovo a tutti!

Massimo Maugeri

(continua…)

Pubblicato in A A - I FORUM APERTI DI LETTERATITUDINE, EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, EXTRALETTERE E VARIE   495 commenti »

martedì, 22 dicembre 2020

LA BICICLETTA VERDE e LA CANDIDATA IDEALE

Diamo il benvenuto ad Alessandra Montesanto – critica cinematografica, docente e saggista – la quale, a partire da queste mese, inizia la sua collaborazione con Letteratitudine Cinema. In questa puntata ci occupiamo dei film “La bicicletta verde” e “La candidata ideale”

* * *

I (bi)sogni delle donne saudite

di Alessandra Montesanto

Il film "La bicicletta verde" di Haifaa Al-Mansour sui diritti delle donne  - Famiglia CristianaWadjda è un’adolescente, vive a Riyadh con i genitori, ama giocare con l’amico Abdullah, che possiede una bicicletta che le presta quando si trovano negli spazi aperti di una città costruita nel deserto; alle ragazze non è permesso usarla, così come alle donne, fino a pochi mesi fa non era permesso guidare l’automobile. La cultura araba ultratradizionalista impone alle figure femminili di indossare veli e lunghe tuniche nere, l’abaya quando sono in pubblico; impone loro di non parlare ad alta voce e di non condividere i pasti insieme agli uomini che non siano della famiglia e impone altre norme sociali che soffocano la vita quotidiana e la loro dignità. Wadida, però, sotto la tunica porta un paio di scarpe sportive di marca occidentale, ascolta musica methal e desidera tanto proprio una bicicletta di colore verde, verde come la tinta del Paradiso e altrettanto difficile da conquistare. Per riuscire a comprare l’oggetto (fin troppo semplice da considerare emblema di libertà), la ragazzina deve partecipare ad una gara di Corano, organizzata all’interno della scuola da lei frequentata e vincere il premio in denaro. Con la furbizia propria di una Sharazad contemporanea, la protagonista del film La bicicletta verde, uscito con successo nel 2012, otterrà il risultato sperato, ma la ricompensa sarà destinata ai bambini poveri palestinesi, in una doppia beffa all’estremismo religioso. (continua…)

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martedì, 22 dicembre 2020

LetteratitudineNews: dal 14 al 22 dicembre 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 14 al 22 dicembre 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

* * *

ALL WE ARE SAYING. L’ULTIMA GRANDE INTERVISTA di John Lennon e Yoko Ono (recensione)

CERCANDO BEETHOVEN di Saverio Simonelli: incontro con l’autore

MINA, IL POZZO E L’UOMO CHE RIPARA I RICORDI di Tea Ranno

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DI VERONA di Giulia Adami: incontro con l’autrice

LA GERMANIA TRA IL ’44 E IL ’47 NEI ROMANZI DI GILBERS: intervista all’autore

LA LETTURA: classifica di qualità 2020 – vince KENT HARUF con “La strada di casa” (NN)

TULLIO AVOLEDO racconta NERO COME LA NOTTE

IL VOLO DEGLI EXTRALISCIO: dal Giro d’Italia, a Venezia 77, al Festival di Sanremo 2021

ADDIO A JOHN LE CARRÈ

CLASSIFICA: dal 7 al 13 dicembre 2020 – questa settimana segnaliamo “L’appello” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)

CADERE, VOLARE di Clelia Lombardo: incontro con l’autrice

COMPLETAMENTE FALSO, PRATICAMENTE VERO di Aldo Mantineo

E QUALCOSA RIMANE di Nicoletta Bortolotti (recensione)

L’ABISSO – L’ORA DEI DANNATI di Luca Tarenzi: incontro con l’autore

IL CUORE ALTROVE di Rocco Malatacca

LA MILANESIANA 2020 a dicembre

PER UN’ALTRA STRADA di Mimmo Muolo (recensione)

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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giovedì, 17 dicembre 2020

SILVIA AVALLONE con “Un’amicizia” (Rizzoli) in radio a LETTERATITUDINE

SILVIA AVALLONE con “Un’amicizia” (Rizzoli), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

* * *

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

* * *

Ospite della puntata: la scrittrice Silvia Avallone con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Un’amicizia” (Rizzoli)

Silvia, come nasce “Un’amicizia”? Perché come epigrafe del libro hai scelto questa citazione tratta dal celebre romanzo di Jonathan Franzen, “Le correzioni” [«A cosa serve la vita?» / «Non lo so.» / «Neanch’io. Ma non credo che serva a vincere.»]? Chi è Elisa Cerruti, protagonista e voce narrante della storia? Cosa puoi dirci sul particolarissimo contesto famigliare in cui cresce Elisa? E Beatrice Rossetti, l’amica di Elisa diventata star dei social, come la descriveresti? Ci tratteggeresti anche il quadro famigliare di Beatrice? Ci parleresti del primo aneddoto importante che riguarda Elisa e Beatrice (e che ha a che fare con un paio di jeans)? In che modo Elisa si avvicina alla scrittura? Cosa puoi dirci, invece, sui luoghi del romanzo (Biella, la riviera Toscana, Bologna… luoghi che conosci molto bene)? Cosa puoi dirci sui vari riferimenti e agganci letterari di cui è zeppo il romanzo (su tutti Elsa Morante con il suo “Menzogna e sortilegio”)? Che rapporto hai con i social network? Quali sono, a tuo avviso, pro e contro?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Silvia Avallone nel corso della puntata.

* * *

La scheda del libro: “Un’amicizia” di Silvia Avallone (Rizzoli)

Se le chiedessero di indicare il punto preciso in cui è cominciata la loro amicizia, Elisa non saprebbe rispondere. È stata la notte in cui Beatrice è comparsa sulla spiaggia – improvvisa, come una stella cadente – con gli occhi verde smeraldo che scintillavano nel buio? O è stato dopo, quando hanno rubato un paio di jeans in una boutique elegante e sono scappate sfrecciando sui motorini? La fine, quella è certa: sono passati tredici anni, ma il ricordo le fa ancora male. Perché adesso tutti credono di conoscerla, Beatrice: sanno cosa indossa, cosa mangia, dove va in vacanza. La ammirano, la invidiano, la odiano, la adorano. Ma nessuno indovina il segreto che si nasconde dietro il suo sorriso sempre uguale, nessuno immagina un tempo in cui “la Rossetti” era soltanto Bea – la sua migliore amica. Elisa è una donna schiva, forse un po’ all’antica. Non ama le foto e i social, convinta com’è che chi siamo sia “infinitamente più interessante, e commovente, di quel che vorremmo a tutti i costi sembrare”. Ora però vuole mettersi in gioco, fare i conti con se stessa scrivendo: perché soltanto le parole possono restituirci la complessità delle storie che non mostriamo al mondo e che pure, silenziosamente, tutti ci portiamo dentro. Attraverso la sua voce, Silvia Avallone ci accompagna in questo romanzo potente e liberatorio, invitandoci a riflettere sul nostro presente e a domandarci: “La vita ha davvero bisogno di essere raccontata, per esistere?”.

* * *

Silvia Avallone è nata a Biella nel 1984 e vive a Bologna. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Per Rizzoli ha pubblicato Acciaio (2010, da cui è stato tratto l’omonimo film), Marina Bellezza (2013) e Da dove la vita è perfetta (2017), e in Francia, nel 2012, Le lynx. Scrive per il “Corriere della Sera”, “Sette” e “La Lettura”.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

lunedì, 14 dicembre 2020

LetteratitudineNews: dal 7 al 13 dicembre 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 7 al 13 dicembre 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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JOHN LENNON E IO: “Cetti Curfino” e “Woman is the Nigger of the World”

PAOLO ROSSI: Quanto dura un attimo (un brano del libro)

XY di Sandro Veronesi (recensione)

CLASSIFICA: dal 30 novembre al 6 dicembre 2020 – questa settimana segnaliamo “Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone” di Maurizio de Giovanni (Einaudi)

ANTEPRIMA: intervista a Giorgio Dell’Arti

QUEL TIPO DI DONNA di Valeria Parrella (recensione)

PREMIO SCERBANENCO 2020: vince Tullio Avoledo con “Nero come la notte” (Marsilio)

LE DIREZIONI DELL’ATTESA di Adelio Fusé: incontro con l’autore

AL PASSATO SI TORNA DA LONTANO di Claudio Panzavolta: incontro con l’autore

IL SUONO DELLA PAROLA 2020

PREMIO NATI PER LEGGERE 2020: i vincitori

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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giovedì, 10 dicembre 2020

ADDIO A PAOLO ROSSI, leggenda della Nazionale italiana di calcio

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/d/d3/Paolo_Rossi_Pallone_d%27oro.jpgDEDICHIAMO QUESTA PAGINA A PAOLO ROSSI (Prato, 23 settembre 1956 – Siena, 9 dicembre 2020)

Su LetteratitudineNews, le prime pagine dell’autobiografia di Paolo Rossi, scritta insieme alla moglie Federica Cappelletti, intitolata: “Quanto dura un attimo” (Mondadori)

Paolo Rossi è stato una vera e propria leggenda del calcio italiano. Campione del Mondo ai campionati spagnoli del 1982 e Pallone d’Oro proclamato nello stesso anno.

* * *

Paolo Rossi, mitico attaccante della Nazionale italiana di calcio, soprannominato Pablito, lo si ricorda principalmente per le sue prodezze e per i suoi gol al Mondiale 1982 dove, oltre a vincerlo, si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro (terzo italiano ad aggiudicarselo). Occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione. È risultato 12º nell’UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d’Europa dei cinquant’anni precedenti.

Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri detiene il record italiano di marcature nei Mondiali a quota 9 gol, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro.

[Fonte: Wikipedia Italia, a cui rinviamo per l'intera biografia]

* * *

Approfondimenti su: Ansa, La Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport, Il Corriere della Sera, la Repubblica, Il Giornale, RaiNews, Tuttosport

Alcune delle uscite su stampa e media internazionali: BBC, CNN, El Pais, Le Figaro,

Video consigliati su YouTube: (continua…)

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mercoledì, 9 dicembre 2020

METAFISICA DEL SOTTOSUOLO di Antonina Nocera

Il nuovo appuntamento della rubrica di Letteratitudine Saggistica Letteraria” è dedicato al volume Metafisica del sottosuolo” di Antonina Nocera (Divergenze). Di seguito, la recensione di Giuseppe Giglio.

* * *

“Metafisica del sottosuolo” di Antonina Nocera (Divergenze)

I fili della verità, tra Sciascia e Dostoevskij

di Giuseppe Giglio

La critica letteraria dovrebbe scaturire da un debito d’amore, scriveva George Steiner. E l’eco di quest’auspicio (per quel maestro un modo di essere, oltre che un desiderio) si avverte in sottofondo, come una frase musicale, leggendo Metafisica del sottosuolo, l’agile e limpido saggio che la giovane critica e comparatista Antonina Nocera ha licenziato per gli eleganti tipi di Divergenze, con una prefazione appassionata di Antonio Di Grado, oltre che una maieutica postfazione di Federico Fiore. Un viaggio molto intenso e ricco di spunti, questo della Nocera. E arditamente originale: nello scovare quei fili – «sorprendentemente sottili e al contempo resistenti come quelli della seta» – che uniscono le pagine di Leonardo Sciascia con quelle di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Così diversi, ma anche così simili, questi due magnifici scrittori e narratori: nel loro continuo esplorare l’animo umano, nel loro aperto interrogarsi sul mistero del vivere; diffidenti verso ogni comprensione totalizzante, sorretti invece dalla contraddizione e dal dubbio. Il primo sempre in cerca delle verità dell’uomo, dell’uomo così com’è. Il secondo per tutta la vita tormentato dalla «questione dell’esistenza di Dio» (precisa Dostoevskij in una lettera: preziosa, come molte altre sue, per ciò che di quel gigante custodisce).

E il lettore (da subito a proprio agio, nell’abitare questo libretto che si muta in conversazione: tra il siciliano, il russo e chi legge, appunto) ha modo di osservare come i due si incontrino sulle eterne questioni della verità e della fede, oscillando tra i limiti della ragione e le enormi possibilità di essa. (continua…)

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lunedì, 7 dicembre 2020

40 ANNI DALLA MORTE DI JOHN LENNON

40 ANNI DALLA MORTE DI JOHN LENNON (Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980)

* * *

Avevo 12 anni quando, la sera dell’8 dicembre 1980, John Lennon fu assassinato da Mark Chapman. L’ultimo album dell’ex-Beatle, “Double Fantasy“, era uscito poche settimane prima. Quella sera John e Yoko stavano rientrando alla loro residenza a palazzo Dakota, sulla 72ª strada, nell’Upper West Side a New York, di fronte al Central Park. Alle 22:51, questo folle omicida venticinquenne, colpì Lennon con quattro dei cinque colpi esplosi dalla sua pistola.
La corsa al Roosevelt Hospital fu inutile. Uno dei più grandi geni del XX secolo non avrebbe mai visto il giorno successivo, né quelli a venire.
La follia di Chapman stroncò la vita di John privando la sua famiglia di un marito e di un padre, cancellando un punto di riferimento per milioni di fan di tutto il mondo e negando all’intero pianeta la possibilità di poter fruire di altre geniali composizioni musicali che avrebbero potuto vedere la luce da quel momento in poi.
Il decesso fu dichiarato alle 23.07. L’artista di Liverpool aveva solo quarant’anni.

Devo tanto alla musica di John. I miei libri contengono molti riferimenti alle sue canzoni. Su tutti, “Cetti Curfino” (La nave di Teseo)… di cui propongo, qui in lettura, la postfazione del libro (dedicata, appunto, a John Lennon e a alla sua “Woman is the Nigger of the World”).

Nei possimi giorni, su LetteratitudineNews, conto di pubblicare un paio di articoli relativi ad alcuni dei libri su John Lennon usciti in occasione di questa triste e dolorosa ricorrenza.

Massimo Maugeri

* * *



(continua...)

Pubblicato in OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI   Commenti disabilitati

lunedì, 7 dicembre 2020

LetteratitudineNews: dall’1 al 6 dicembre 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dall’1 al 6 dicembre 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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ECONOMIA SENTIMENTALE di Edoardo Nesi (recensione e intervista)

LA TAVOLETTA DEI DESTINI di Roberto Calasso (recensione)

CLASSIFICA: dal 23 al 29 novembre 2020 – questa settimana segnaliamo “Io sono l’abisso” di Donato Carrisi (Longanesi)

IL DANNATO CASO DEL SIGNOR EMME di Massimo Roscia: incontro con l’autore

THE BEATLES nel numero di LINUS di dicembre

LA SAGOMA di Daniela Carmosino (recensione e intervista)

GIANLUCA MOROZZI racconta ANDROMEDA

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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venerdì, 4 dicembre 2020

ANTONIO FRANCHINI con “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani” (NN) in radio a LETTERATITUDINE

ANTONIO FRANCHINI con “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani” (NN), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: lo scrittore Antonio Franchini con cui abbiamo discusso del suo nuovo libro intitolato Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani” (NN).

Antonio, come nasce “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani”? Cosa dobbiamo intendere, intanto, per racconti postemigueiani? E perché questi tuoi racconti sono postemigueiani? Cos’è che ti lega, in particolare, a Hemingway e alla sua scrittura? Ci parleresti di Sergio Altieri, che hai ricordato nel racconto Grande fiume dai due cuori? Il racconto principale dell’antologia (lo troviamo citato anche nel titolo del libro) è “Il vecchio lottatore“: tu hai un’esperienza personale, diretta, con la lotta e con le arti marziali. Ti andrebbe di parlarcene? Chi è “il vecchio lottatore” del racconto? In quarta di copertina leggiamo, tra le altre cose, che questo libro è “per chi ha capito che nella lotta non serve lo “sguardo della tigre” ma la fissità inquietante dell’occhio della gallina… Che significa? Sei uno scrittore, ma sei anche un uomo di editoria. Hai diretto per tanti anni la narrativa italiana in Mondadori (dal 1991 al 2015); dal 2015 a oggi dirigi il comparto narrativa, saggistica e varia nel gruppo Giunti. Com’è cambiata l’editoria in questi ultimi anni?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Antonio Franchini nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani” di Antonio Franchini (NN)

Un uomo rivede tutte le paure della sua vita nella gara di corsa della figlia; Francesco Esente discende il fiume in canoa per onorare lo spirito dell’amico scomparso; un vecchio lot­tatore sale sul ring un’ultima volta e, con la certezza della sconfitta incisa nei muscoli, riscopre il prodigio del combattimento. I personaggi di questi racconti vanno alla ricerca dell’istante perfetto in cui l’esistenza prende sen­so e si misurano con voragini di ce­dimento e di abbandono. Tutti provano a opporsi alla morte, ad aggirarla, evocarla, sbeffeggiarla; e guardano con ammirazione chi è già riuscito nell’impresa, soldati di una storia scolpita nella terra e negli oggetti, uomini con alle spalle una vita dedi­cata alla propria afición, che sia la corrida, la pesca, la lotta, la letteratura, o una qualsiasi ossessione accarezzata per ingannare il vuoto.
A dieci anni dal suo ultimo libro, Antonio Franchini torna con un’ope­ra che scompone e ricompone l’im­maginario emingueiano; e con una lingua limpida e solenne rivela fragili­tà e paure dell’uomo contemporaneo, che solo quando smette di opporsi può trovare un proprio modo di stare al mondo, dove imperfezioni e sconfitte contano assai più di pregi e vittorie.

* * *

Antonio Franchini è nato a Napoli nel 1958. Ha esordito nel 1991 con Camerati. Quattro novelle sul diventare grandi (Leonardo). Del 1996 è Quando scriviamo da giovani (Sottotraccia), ri­pubblicato da Avagliano nel 2003. Con Marsilio ha pubblicato Quando vi ucciderete, maestro? (1996, edizione tascabile Universale Economica Feltrinelli 2019), Acqua, sudore, ghiaccio (1998), L’abusivo (2001, edizione tascabile 2009), Cronaca della fine (2003, edizione ta­scabile Universale Economica Feltrinelli 2019), Signore delle lacrime (2010), Memorie di un venditore di libri (2011). Per Mondadori è uscito Gladiatori (2005, nuova edizione Il Saggiatore 2016), per Gallucci il libro per bambini La principessa, la scimmia e l’elefante (2009). Vive a Milano e lavora nell’editoria.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Hemingway” di Paolo Conte; “Hemingway” dei Negrita.

(continua…)

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mercoledì, 2 dicembre 2020

IL CINEMA E LE VISIONI PERIFERICHE

Nella nuova puntata di Letteratitudine Cinema ci occupiamo di questo volume di Alessandra Montesanto dedicato al mondo del cinema con riferimento ai corti, film e documentari che hanno raccontato in presa diretta le periferie. Si intitola “Visioni periferiche. La narrazione dell’hinterland in Italia e nel mondo” (Ass. Multimage editore). Nicoletta Bortolotti ha intervistato l’autrice…

* * *

Visioni periferiche – La narrazione dell’hinterland in Italia e nel mondo: intervista ad Alessandra Montesanto

di Nicoletta Bortolotti

Varlam Šalamov, nella prefazione ai Racconti di Kolyma, sorta di monumentale documentario scritto sull’atroce quotidianità del Gulag, affermava che nessuna forma artistica può abolire il dolore, ma solo dare voce o, addirittura, restituire bellezza come estremo atto politico. È il medesimo presupposto dello straordinario e sconvolgente turismo cinematografico nelle periferie delle grandi metropoli narrato da Alessandra Montesanto, docente di Cinema e Linguaggio dei Mass-Media e responsabile dell’Associazione Per i Diritti umani. “Visioni periferiche – La narrazione dell’hinterland in Italia e nel mondo” è disanima appassionata e meticolosa di corti, film e documentari che hanno raccontato in presa diretta le periferie. E alla vigilia della controversa decisione di chiudere cinema e teatri a causa di Covid-19, ecco che il cinema stesso, arte di centro, rischia di mutarsi in arte periferica.

- Come valuti la chiusura dei cinema e dei teatri?
Credo sia stato ingiusto chiuderli, perché significa dare un ulteriore colpo al settore della Cultura, fin troppo bistrattato nel nostro Paese. La Cultura – e quindi anche il cinema e il teatro – è fondamentale per crescere come umanità e affossarla significa interrompere un processo di evoluzione individuale e sociale che, di conseguenza, porta alla desertificazione dei valori positivi.

- Le maggiori metropoli mondiali sono cresciute con un centro verticale e un hinterland orizzontale. Come il paesaggio esteriore condiziona quello interiore e come lo racconta il cinema? (continua…)

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martedì, 1 dicembre 2020

LetteratitudineNews: dal 23 al 30 novembre 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 23 al 30 novembre 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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HERVÉ LE TELLIER vince il Premio Goncourt 2020 con “L’anomalia” (uscirà a febbraio per La nave di Teseo)

LA DONNA DEGLI ALBERI di Lorenzo Marone (recensione)

PANTAGRUEL. (1) La filosofia del cibo e del vino

STORIA DEL GIALLO ITALIANO: intervista a Luca Crovi

CLASSIFICA: dal 16 al 22 novembre 2020 – questa settimana segnaliamo “Una terra promessa” di Barack Obama (Garzanti)

VITA NOVA al Salone Internazionale del Libro di Torino: il programma

MARADONA TRA I LIBRI: quando il calcio diventa letteratura

DONNE DELL’ANIMA MIA di Isabel Allende (recensione)

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE: 25 novembre 2020

I SEMI DEL CUNTO di Tea Ranno

PREMIO SCERBANENCO 2020: i cinque finalisti

ODIODIO di Andrea Salonia: incontro con l’autore

LA VERA STORIA DI MARTIA BASILE di Maurizio Ponticello: incontro con l’autore

PISA BOOK FESTIVAL: in diretta social dal 3 al 6 dicembre

QUARANT’ANNI DAL TERREMOTO IN IRPINIA: l’intervento del Presidente Mattarella e un libro (“Paesaggio con rovine” di Generoso Picone)

PREMIO BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA 2020: la premiazione

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

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"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

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OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

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OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

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RATPUS va in scena ratpus

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

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