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Archivio di aprile 2021

venerdì, 30 aprile 2021

ALESSIA GAZZOLA con “Un tè a Chaverton House” (Garzanti) in radio a LETTERATITUDINE

ALESSIA GAZZOLA con “Un tè a Chaverton House” (Garzanti), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA QUI

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Ospite della puntata: la scrittrice Alessia Gazzola. Con Alessia Gazzola abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Un tè a Chaverton House” (Garzanti).

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La scheda del libro: “Un tè a Chaverton House” di Alessia Gazzola (Garzanti)

Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l’Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un’antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi.
Alessia Gazzola è un idolo per i suoi lettori, per la stampa e per i librai. Dopo i bestseller della serie L’allieva, che è anche un grande successo televisivo, della serie di Costanza e del romanzo Lena e la tempesta, torna con un nuovo libro che fa sognare tra dolci fatti in casa, la magia di un’ambientazione che riporta al fascino del passato e un piccolo mistero di famiglia da risolvere. Entrate a Chaverton House e godetevi il viaggio.

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Alessia Gazzola (Messina, 1982) è laureata in Medicina e Chirurgia ed è specialista in Medicina Legale. Ha esordito nella narrativa con L’allieva nel 2011, cui sono seguiti Un segreto non è per sempre (2012), Sindrome da cuore in sospeso (2012), Le ossa della principessa (2014), Una lunga estate crudele (2015), Non è la fine del mondo (2016), Un po’ di follia in primavera (2016), Arabesque (2017) e Il ladro gentiluomo (2018), vincitore del premio Bancarella 2019.
Dai romanzi della serie L’allieva, tradotti in numerose lingue, è tratta la serie tv di successo in onda su RaiUno con Alessandra Mastronardi nei panni di Alice Allevi e Lino Guanciale nel ruolo di Claudio Conforti.
Collabora con i supplementi culturali di La Stampa e del Corriere della sera. Vive a Verona con il marito e le due figlie.
Con Questione di Costanza (2019) ha inaugurato la nuova serie di romanzi incentrati sul personaggio di Costanza Macallè. Dopo Lena e la tempesta, Alessia Gazzola torna in libreria con un nuovo romanzo intitolato “Un tè a Chaverton House” (Garzanti)

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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(continua…)

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giovedì, 29 aprile 2021

LetteratitudineNews: dal 21 al 28 aprile 2021

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 21 al 28 aprile 2021 (clicca sui link per aprire le pagine)

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LA TIGRE DI NOTO di Simona Lo Iacono (recensione)

“FRANCESCO DE GREGORI. I testi. La storia delle canzoni” di Enrico Deregibus

SALERNO LETTERATURA 2021

25 APRILE 2021: l’Intervento del Presidente Mattarella alla Cerimonia in occasione del 76° anniversario della Liberazione

LE MAGNIFICHE INVENZIONI di Mara Fortuna: incontro con l’autrice

CAMPIELLO GIOVANI: I CINQUE FINALISTI

CLASSIFICA: dal 12 al 18 aprile 2021 – questa settimana segnaliamo “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” di Guido Tonelli (Feltrinelli)

RIPARTE IL MAGGIO DEI LIBRI nel segno di DANTE

PISA BOOK FESTIVAL 2021: si riparte in presenza con varie novità

LA PAZIENZA DEL SASSO di Carmela Scotti: incontro con l’autrice

ALLE SOGLIE DEL TÉMENOS di Sebastiano Burgaretta

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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lunedì, 26 aprile 2021

OSCAR 2021: lo speciale

OSCAR 2021: I VINCITORI, LA SORPRESA, I COMMENTI

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La 93ª edizione dei premi Oscar si è tenuta a Los Angeles sia al Dolby Theatre che all’Union Station il 25 aprile 2021 (nella notte tra il 25 e il 26 per l’Italia), due mesi dopo rispetto a quanto originariamente previsto, a causa della pandemia di COVID-19.

Grande delusione per i candidati italiani. Si sperava di vincere nella categoria “Migliori costumi” (era candidato Massimo Cantini Parrini per il film “Pinocchio”) e “Migliore canzone originale” (era candidata Laura Pausini con la canzone “Io sì (Seen)”, per il film “La vita davanti a sé”). Niente statuette, purtroppo. Ma è stato certamente un gran riconoscimento aver ricevuto la candidature.

“Torno in Italia felice di aver vissuto un’esperienza irripetibile nata per un messaggio importante che condivido completamente”, commenta Laura Pausini, “e per la grande passione che dopo ventotto anni ho ancora per la musica che non è solo il mio lavoro, ma è la mia vita. Torno in Italia felice di riabbracciare la mia bimba che mi aspetta e con la quale festeggeremo di ritrovarci dopo la prima settimana di lontananza della nostra vita. Ma le racconterò il sogno di una notte… incredibile! Aver fatto parte di un progetto così speciale come The Life Ahead con Edoardo Ponti e Sophia Loren è stato per me uno dei regali più grandi che la vita potesse farmi. Aver cantato IO SI sul palco dell’Academy è un sogno che mai avrei potuto mai sperare si avverasse ancora di più in un’edizione così storica. Grazie @theacademy! Ringrazio Diane Warren, per la nostra canzone e per tutti i traguardi raggiunti, primo fra tutti il Golden Globe, è stata un’esperienza incredibile lavorare insieme! Grazie a Bonnie Greenberg e Niccolò Agliardi! Grazie Palomar, grazie Netflix, mi sono sempre sentita a casa con voi”.

A proposito di candidature: ne aveva fatto incetta il film “Mank”, con dieci nomination. I premi che è riuscito a portare a casa sono stati solo nelle sezioni “Migliore fotografia” e “Migliore scenografia”. Come nelle previsioni, grande successo intorno al film “Nomadland” di Chloé Zhao: “Miglior Film”, “Miglior regista” (Chloé Zhao), “Miglior attrice protagonista” (Frances McDormand, piuttosto a sorpresa).

La grande sorpresa ha riguardato Anthony Hopkins, vincitore nella categoria “Miglior attore protagonista” per la sua interpretazione nel film “The Father – Nulla è come sembra (The Father)”. La sorpresa è stata anche per lo stesso Hopkins (il più anziano vincitore della categoria, a 83 anni), giacché non si era nemmeno collegato in streaming durante la cerimonia. In effetti, sembrava piuttosto probabile che la statuetta di Miglior attore protagonista 2021 andasse al compianto Chadwick Boseman per “Ma Rainey’s Black Bottom”. (continua…)

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domenica, 25 aprile 2021

25 APRILE

25aprile.jpgIl post annuale di Letteratitudine dedicato al 25 aprile

[La bellissima versione di "Bella Ciao" eseguita da Goran Bregovic]

Qui, l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Cerimonia in occasione del 76° anniversario della Liberazione

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Cari amici,
ritorna il 25 aprile. Nel commemorarlo, riproponiamo questo post annuale. Un modo per darvi la possibilità di riguardarvi e rileggervi nel tempo.
Siete sempre gli stessi?
Qualcosa, forse, è rimasta uguale; qualcosa, forse, è cambiata.
Il 25 aprile, in fondo, è rimasto sempre lo stesso.
Oppure no…
Che ne dite?

Cosa rappresenta il 25 aprile, oggi, nell’Italia di oggi?

Buon 25 aprile a tutti!


(continua…)

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giovedì, 22 aprile 2021

FILIPPO LA PORTA con “Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro” (Salerno) in radio a LETTERATITUDINE

FILIPPO LA PORTA con “Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro” (Salerno), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).


In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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Ospite della puntata: il saggista e critico letterario Filippo La Porta. Con Filippo La Porta abbiamo discusso di Dante e del suo nuovo libro intitolato “Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro” (Salerno).

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La scheda del libro: Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro” di Filippo La Porta (Salerno)

Dante e Beatrice attraversano la luna senza scompaginarla, come un raggio di luce entra nell’acqua senza turbarla. Un’immagine che diventa il modello della relazione tra individui. Certo, Dante intende riformare l’umanità degenerata e combattere gli eretici, ma nella terza cantica ci consegna un’altra verità, più nascosta e apparentemente impolitica, racchiusa in quella abbagliante epifania lunare. Attorno alla sacralità e inviolabilità dell’altro vengono convocate alcune “guide novecentesche” (Stein, Arendt, Zambrano, Levinàs), capaci di ispirare un modello di conoscenza non più fondato sul dominio, ma su una passività ricettiva. La “mitezza”, elogiata da Norberto Bobbio, ci ricorda che l’imperativo morale più alto non è tanto aiutare il prossimo quanto lasciarlo essere quel che è. In questa etica del rispetto – unico modo per dare realtà all’altro – sta la lezione sempre attuale di Dante, che dalla sua “distanza” giudica il nostro presente premendo su di noi con gli interrogativi più urgenti. Solo se ci accostiamo a lui come se la “Commedia” fosse stata scritta per noi, potremo ricavarne ragioni di vita.

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Filippo La Porta è critico letterario e saggista. Scrive su «la Repubblica» e collabora a varie testate. Tra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo almeno Pasolini. Profili di storia letteraria (2012), Il bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio (2018), Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà (2019).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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giovedì, 22 aprile 2021

GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO (e del diritto d’autore)

La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore coincide con il primo giorno de Il Maggio dei libri, la grande campagna nazionale che inizia il 23 aprile e si conclude il 31 maggio.

Letteratitudine, ogni anno, sostiene con molto piacere la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e Il Maggio dei libri.

Il libro è in grado di creare contatti tra uomini di epoche e orizzonti differenti e si pone come strumento della libera espressione, contribuendo quindi a costruire e consolidare la comunità umana mondiale e a favorire la causa dei diritti umani. La Giornata Internazionale del Libro e del Diritto d’Autore, celebrata il 23 aprile, vuole essere un invito a valorizzare quell’eterna fertilità delle idee di cui i libri sono rappresentanti e strumento di diffusione. (continua…)

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mercoledì, 21 aprile 2021

DI-VERSI IRREQUIETI: Amelia Rosselli, poeta libellula

La nuova puntata di “Di-versi irrequieti“, spazio collegato alla rubrica “POESIA” di Letteratitudine, è dedicata ad Amelia Rosselli

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Amelia Rosselli, poeta libellula

di Daniela Sessa

Non ne vogliano i pasdaran della grammatica, se questa rubrica chiama Amelia Rosselli (e lo farà con tutte le altre scrittrici di versi che deciderà di raccontare) poeta e non poetessa. Nella fragile e burbera Amelia la poesia s’accampò come assoluto declinare dell’esistenza. Amelia Rosselli fu un’apolide del verso: lo incarnò nella musica (era una studiosa di musicologia) in un mutuo simbolismo dei metri, lo dispiegò tra i gangli della sua malattia (la diversità del suo stare al mondo tra depressione e schizofrenia fu di-versità), lo rese materico e incorporeo assieme quasi per eludere il destino.  “La libellula” è il poema che la rese celebre e cui affidò la metafora biografica e intellettuale. Libertà ed equilibrio, evocati dal leggendario insetto, sono i due confini entro cui si mosse la vita di Amelia Rosselli. Nata a Parigi nel 1930 da Carlo Rosselli e dall’inglese Marion Cave, Amelia assume su di sé una tragedia familiare (l’assassinio del padre e dello zio Nello per ordine di Mussolini nel 1937) senza una precisa consapevolezza della tragedia politica, assente nelle sue poesie. Il piglio di Montale è anche qui, nel metabolizzare la storia dentro la condizione umana. Le sedute di psicoanalisi, l’identificazione con la madre, l’ingombro forse della figura volitiva della nonna (quell’Amelia Rosselli con cui l’adolescente Moravia tenne un carteggio interessante e da riscoprire), la ricerca del padre negli uomini che volle – Carlo Levi e Renato Guttuso -, l’amicizia imberbe con Rocco Scotellaro, la specularità con Sylvia Plath che ne detta forse anche il suicidio a soli 66 anni. (continua…)

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martedì, 20 aprile 2021

LetteratitudineNews: dal 12 al 20 aprile 2021

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 12 al 20 aprile 2021 (clicca sui link per aprire le pagine)

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ALICE URCIOLO racconta ADORAZIONE

QUELLE IN CIELO NON ERANO STELLE di Nicoletta Bortolotti (recensione)

Editoria: in crescita la vendita dei libri nel primo trimestre 2021

CLASSIFICA: dal 5 all’11 aprile 2021 – questa settimana segnaliamo “La scuola ci salverà” di Dacia Maraini (Solferino)

LA LUCE BIANCA DEL MATTINO di Cecilia Parodi: incontro con l’autrice

Taobuk 2021: dal Mediterraneo il nuovo patto per l’Europa

“È Bello Perdersi”: il video del nuovo singolo degli EXTRALISCIO

Lo scrittore Ahmet Altan è finalmente libero

Premio Lattes Grinzane 2021: i 5 finalisti e il Premio Speciale

LA SIRIA PROMESSA di Hala Kodmani (recensione)

E SERBI UN SASSO IL NOME di E. Cacioppo e M. Tafi

Il Presidente Mattarella alla cerimonia di inaugurazione della piattaforma “Dante.global”

PREMIO DE SANCTIS 2021 a Liliana Segre, Claudio Magris, Renè de Ceccatty, Tomaso Montanari

Natalie Portman protagonista del film tratto da “I giorni dell’abbandono” della Ferrante

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(continua…)

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mercoledì, 14 aprile 2021

DONATELLA DI PIETRANTONIO con “Borgo Sud” (Einaudi) in radio a LETTERATITUDINE

DONATELLA DI PIETRANTONIO con “Borgo Sud” (Einaudi), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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Ospite della puntata: la scrittrice Donatella Di Pietrantonio con il suo nuovo romanzo “Borgo Sud” (Einaudi), candidato all’edizione 2021 del Premio Strega da Nadia Fusini.

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La scheda del libro: “Borgo Sud” di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi)

È il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? È davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella piú scomoda, o troppo amara. Cosí tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel ma-trimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte in-terminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi –, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lí, in quel microcosmo cosí impenetrabile eppure cosí accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato. Donatella Di Pietrantonio torna dopo “L’Arminuta” con un romanzo teso e intimo, intenso a ogni pagina, capace di tenere insieme emozione e profondità di sguardo.

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Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Con L’Arminuta (Einaudi 2017, tradotto in piú di 25 paesi) ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Campiello, il Premio Napoli e il Premio Alassio. Per Einaudi ha pubblicato anche Bella mia (prima edizione Elliot 2014), con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati, e Borgo Sud (2020).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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lunedì, 12 aprile 2021

IL LIBRO SEGRETO DI JULES VERNE di Luca Crovi e Peppo Bianchessi

La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri)” è dedicata al volume “Il libro segreto di Jules Verne di Luca Crovi e Peppo Bianchessi (Solferino).

Questa è la storia di uno strano volume rilegato in pelle, pieno di pagine bianche. La storia di un cimitero e di una notte di tempesta, di un pescecane e di una balena, di due giri del mondo e di un diavolo in una bottiglia. La storia di un libro segreto che può raccontare a chi lo sfoglia avventure fantastiche che cambieranno per sempre il suo destino. Questo è successo a Jules Verne, Collodi, Edgar Allan Poe, Robert Louis Stevenson, Edmondo De Amicis, Nellie Bly… E accadrà anche a voi lettori.

Un libro che, essendo destinato anche ai giovani lettori, lo colleghiamo pure alla nostra rubrica “Giovanissima Letteratura

Abbiamo invitato Luca Crovi e Peppo Bianchessi a partecipare al “tandem letterario” di Letteratitudine. Li ringraziamo entrambi per la loro adesione all’iniziativa

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Ma come diavolo abbiamo fatto

di Luca Crovi e Peppo Bianchessi

L.C.: “Ma come diavolo ha fatto immaginarsi certe cose?”. Mi sono fatto spesso questa domanda leggendo le storie di Jules Verne, restando ogni volta a bocca aperta davanti alle incredibili invenzioni presenti nel suo immaginario. Poi è arrivato il mio amico Peppo Bianchessi che ho conosciuto qualche anno fa realizzando insieme la riedizione de “Gli uomini in grigio” di Giorgio Scerbanenco. Peppo mi ha sorpreso con due illustrazioni che hanno costituito la suggestione principale de “Il libro segreto di Jules Verne” che abbiamo costruito insieme. Mi puoi raccontare come eri arrivato a realizzarle? (continua…)

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lunedì, 12 aprile 2021

LetteratitudineNews: dall’8 all’11 aprile 2021

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dall’8 all’11 aprile 2021 (clicca sui link per aprire le pagine)

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NICOLA LA GIOIA VINCE IL PREMIO LEOGRANDE 2021 con “La città dei vivi” (Einaudi)

RANDAZZO E LA VALLE DELL’ALCANTARA di Federico De Roberto: intervista a Dario Stazzone

CLASSIFICA: dal 29 marzo al 4 aprile 2021 – questa settimana segnaliamo “Gli occhi di Sara” di Maurizio de Giovanni (Rizzoli)

A giugno il nuovo romanzo di Valérie Perrin: si intitola TRE

RACCONTARE SCIASCIA di Angelo Campanella e Giuseppe Maurizio Piscopo

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giovedì, 8 aprile 2021

EDITH BRUCK con “Il pane perduto” (La nave di Teseo) in radio a LETTERATITUDINE

EDITH BRUCK con “Il pane perduto” (La nave di Teseo), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

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Ospite della puntata: la scrittrice Edith Bruck con cui abbiamo discusso del suo nuovo libro intitolato Il pane perduto” (La nave di Teseo), candidato all’edizione 2021 del Premio Strega da Furio Colombo.

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La scheda del libro: Il pane perduto” di Edith Bruck (La nave di Teseo)

Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant’anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla “Roma bene” degli anni Cinquanta, infine l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni. Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora.

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lorenza-mazzettiEdith Bruck, di origine ungherese, è nata in una povera, numerosa famiglia ebrea. Nel 1944 il suo primo viaggio la porta, poco più che bambina, nel ghetto del capoluogo, e di lì ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen. Sopravvissuta alla deportazione, di cui ha reso testimonianza nelle sue opere, dopo anni di pellegrinaggio approda definitivamente in Italia, adottandone la lingua. Nel 1959 esce il suo primo libro Chi ti ama così, un’autobiografia che ha per tappe l’infanzia in riva al Tibisco e la Germania dei lager. Nel 1962 pubblica il volume di racconti Andremo in città, da cui il marito Nelo Risi trae l’omonimo film. È autrice di poesia e di romanzi come Le sacre nozze (1969), Lettera alla madre (1988), Nuda proprietà (1993), Quanta stella c’è nel cielo (2009), trasposto nel film di Roberto Faenza Anita B., e ancora Privato (2010), La donna dal cappotto verde (2012) e La rondine sul termosifone, pubblicato nel 2017 da La nave di Teseo. Nella lunga carriera ha ricevuto diversi premi letterari ed è stata tradotta in più lingue. Tra gli altri, è traduttrice di Attila József e Miklós Radnóti. Ha sceneggiato e diretto tre film e svolto attività teatrale, televisiva e giornalistica.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

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giovedì, 8 aprile 2021

LetteratitudineNews: dal 29 marzo all’8 aprile 2021

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dal 29 marzo all’8 aprile 2021 (clicca sui link per aprire le pagine)

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HAPPYNEXT di Simone Cristicchi

CINQUE SORELLE di Cinzia Giorgio: incontro con l’autrice

PREMIO LEOGRANDE 2021: domenica 11 la proclamazione del vincitore

AUGURI DI BUONA PASQUA 2021

CANDIDO di Guido Maria Brera con I Diavoli: intervista

CLASSIFICA: dal 22 al 28 marzo 2021 – questa settimana segnaliamo “Flora” di Alessandro Robecchi (Sellerio)

Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia (2020-2021)

PREMIO ALVARO BIGIARETTI 2021: annunciata la cinquina

NebbiaGialla Suzzara Noir Festival 2021 con Michael Connelly

PREMIO SALERNO LIBRO D’EUROPA: scelta la terna

ROBERTO VENTURINI racconta L’ANNO CHE A ROMA FU DUE VOLTE NATALE

FORSE NON MORIRÒ DI GIOVEDÌ di Remo Bassini: incontro con l’autore

QUELLO CHE NON SO DI ME di Antonietta Gnerre (poesia)

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(continua…)

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lunedì, 5 aprile 2021

LUIGI PIRANDELLO, “DIMISSIONARIO” DALL’ESISTENZA

Il nuovo appuntamento della rubrica di Letteratitudine Saggistica Letteraria” è dedicato alla figura di Luigi Pirandello con questo contributo di Emma Di Rao

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Luigi Pirandello: dal suo involontario cadere sulla terra a dimissionario dall’esistenza

di Emma Di Rao

“Una notte di giugno caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna d’olivi saraceni affacciata agli orli di un altipiano di argille azzurre sul mare africano”. Con un linguaggio che è stato privato della sua funzione logico-comunicativa e ricondotto ad espressioni quasi aurorali, Luigi Pirandello immerge la propria nascita, facente parte di un comune destino di sofferenza e casualità, in un’atmosfera irreale e sospesa. In tale evento, verificatosi il 28 giugno 1867, si cela un surplus di significato che può dedursi dalla stessa concezione dell’autore: esso rappresenta, infatti, solo uno degli innumerevoli eventi connessi con l’involontario cadere dell’uomo sulla terra, in seguito al quale, strappato al divenire cosmico e condannato a consistere in una forma limitante e limitata, egli è destinato ad una perenne lacerazione fra molteplici scelte esistenziali. Una di queste scelte, una delle possibilità di ‘Pirandello persona’ è, a nostro avviso, quella di ‘Pirandello scrittore’, che potrebbe configurarsi come una maschera capace di osservare e rappresentare la tragedia dell’esistere con il distacco di chi “ha capito il gioco”.
“Forestiere della vita”, al pari dei suoi personaggi, l’autore affida loro la propria prospettiva, una prospettiva dolente e critica, derivante dal “vedersi vivere” e dall’aver acquisito la consapevolezza che non sarà possibile ricomporre l’unità della coscienza, stratificata e sottoposta alle oscure pulsioni dell’inconscio. Ciò potrebbe trovare origine in un’esperienza personale, in una crisi di identità, come suggerisce una lettera del 7 gennaio 1894 alla futura moglie: “ In me son quasi due persone. Tu già ne conosci una; l’altra, neppur la conosco bene io stesso”. Ed è anche per questa ragione che in molti suoi testi la personalità appare soggetta a un processo di sdoppiamento dell’io che, come ha osservato Franco Zangrilli, diviene il referente delle inquietudini, delle instabilità interiori e delle schizofrenie dell’uomo contemporaneo. (continua…)

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domenica, 4 aprile 2021

AUGURI DI BUONA PASQUA

AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI

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Cari amici,
vi auguro di cuore di trascorrere buone e serene festività pasquali.
Lo auguro a voi e ai vostri cari.
Considerate questo post come una pagina aperta, un luogo d’incontro dove è possibile scambiare gli auguri e mettere in comune aneddoti e racconti su questi giorni di feste.
Vi invito, dunque – se potete e se avete voglia di farlo – a lasciare citazioni e pensieri dedicati alle festività pasquali

Buona Pasqua a tutti voi.

Massimo Maugeri (continua…)

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venerdì, 2 aprile 2021

TEA RANNO con “Terramarina” (Mondadori) e “Musa e getta” (Ponte alle Grazie) in radio a LETTERATITUDINE

TEA RANNO con “Terramarina” (Mondadori), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA QUI

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Ospite della puntata: la scrittrice Tea Ranno, con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato Terramarina” (Mondadori).

Nella seconda parte della puntata abbiamo discusso della raccolta di racconti Musa e getta” (Ponte alle Grazie), che ha coinvolto sedici scrittrici (tra cui la stessa Tea Ranno).

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La scheda del libro: “Terramarina” di Tea Ranno (Mondadori)
È la sera della vigilia di Natale e Agata, che in paese tutti chiamano la Tabbacchera, guarda il suo borgo dall’alto: è un pugno di case arroccate sul mare che lei da qualche tempo s’è presa il compito di guidare, sovvertendo piano piano il sistema di connivenze che l’ha governato per decenni e inventandosi una piccola rivoluzione a colpi di poesia e legalità. Ma stasera sul cuore della sindaca è scesa una coltre nera di tristezza e “Lassitimi sula!” ha risposto agli inviti calorosi di quella cricca di amici che è ormai diventata la sua famiglia: è il suo quarto Natale senza il marito Costanzo, che oggi le manca più che mai. E, anche se fatica ad ammetterlo, non è il solo a mancarle: c’è infatti un certo maresciallo di Torino che, da quando ha lasciato la Sicilia, si è fatto largo tra i suoi pensieri. A irrompere nella vigilia solitaria di Agata è Don Bruno, il parroco del paese, con un fagotto inzaccherato tra le braccia: è una creatura che avrà sì e no qualche ora, che ha trovato abbandonata al freddo, a un angolo di strada. Sola, livida e affamata, ma urlante e viva. Dall’istante in cui Luce – come verrà battezzata dal gruppo di amici che subito si stringe attorno alla bimba, chi per visitarla, chi per allattarla, vestirla, ninnarla – entra in casa Tabbacchera, il dolore di Agata si cambia in gioia e il Natale di Toni e Violante, del dottor Grimaldi, di Sarino, di Lisabetta e di tutta quella stramba e generosa famiglia si trasforma in una giostra. Di risate, lacrime, amurusanze, tavole imbandite, ritorni, partenze e sorprese, ma anche di paure e dubbi: chi è la donna che è stata capace di abbandonare ai cani il sangue del suo sangue? Starà bene o le sarà successo qualcosa? Cosa fare di quella picciridda che ha già conquistato i cuori di almeno sette madri e cinque padri? Tea Ranno torna a percorrere i territori fiabeschi e solari dell’ Amurusanza con il suo stile che fonde dialetto siculo e poesia e si lascia contaminare dal realismo magico sudamericano. Il risultato è una narrazione corale ipnotica, un moderno presepe fatto di personaggi vitali e incandescenti, una generosa parabola di accoglienza e solidarietà.

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La scheda del libro: “Musa e getta. Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate)”, a cura di Arianna Ninchi e Silvia Siravo (Ponte alle Grazie)

Sedici autrici di prim’ordine svelano altrettante donne meravigliose, offrendo a lettrici e lettori uno sguardo nuovo sul rapporto tra i sessi, l’identità femminile, la lotta per l’emancipazione.
In questa sorprendente raccolta, molte fra le più amate e apprezzate scrittrici italiane raccontano altrettante «muse»: donne sfrontate e bellissime o, al contrario, miti e riservate che, per lo spazio di una notte o per l’esistenza intera, hanno stretto relazioni complesse (e pericolose) con uomini di successo. Muse non sempre «gettate» ma per lo più misconosciute – dando così corpo all’odioso detto secondo cui «dietro ogni grande uomo c’è una grande donna» – che tornano dunque, finalmente, al centro del palcoscenico letterario. Le pioniere della psicanalisi e Kate Moss dalle cento copertine, Kiki regina di Montparnasse per una notte e Maria Callas la Divina per sempre, Nadia Krupskaja che lavora a realizzare il socialismo, Rosalind Franklin che scopre la struttura del DNA, le ispiratrici di pittori, musicisti, scrittori, filosofi: spaziando fra epoche e luoghi diversi, destini felici e infelici, Musa e getta giunge al cospetto di leggende viventi, persino sbarcate su Instagram, come Amanda Lear. Sedici autrici di prim’ordine svelano qui altrettante donne meravigliose, offrendo a lettrici e lettori uno sguardo nuovo sul rapporto tra i sessi, l’identità femminile, la lotta per l’emancipazione. (A cura di Arianna Ninchi e Silvia Siravo.)

Le scrittrici: Ritanna Armeni, Angela Bubba, Maria Grazia Calandrone, Elisa Casseri, Claudia Durastanti, Ilaria Gaspari, Lisa Ginzburg, Chiara Lalli, Cristina Marconi, Lorenza Pieri, Laura Pugno, Veronica Raimo, Tea Ranno, Igiaba Scego, Anna Siccardi, Chiara Tagliaferri.
Le muse: Lou Andreas-Salomé, Luisa Baccara, Maria Callas, Pamela Des Barres, Zelda Fitzgerald, Rosalind Franklin, Jeanne Hébuterne, Kiki de Montparnasse, Nadia Krupskaja, Amanda Lear, Alene Lee, Dora Maar, Kate Moss, Regine Olsen, Sabina Spielrein.

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Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Dal 1995 vive a Roma. È laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Ha pubblicato per e/o i romanzi Cenere (2006, finalista ai premi Calvino e Berto e vincitore del premio Chianti) e In una lingua che non so più dire (2007). Nel 2012 è uscito per Mondadori La sposa vermiglia, vincitore del premio Rea, e nel 2014, sempre per Mondadori, Viola Fòscari. Nel 2018 ha pubblicato Sentimi (Frassinelli) e nel 2019 L’amurusanza (Mondadori).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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(continua…)

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