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Archivio di maggio 2020

venerdì, 29 maggio 2020

MAURIZIO DE GIOVANNI con “Una lettera per Sara” (Rizzoli) in radio a LETTERATITUDINE

MAURIZIO DE GIOVANNI con “Una lettera per Sara” (Rizzoli), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

* * *

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Maurizio de Giovanni con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato Una lettera per Sara” (Rizzoli), delle ripercussioni della pandemia da coronavirus sul mondo dei libri e della cultura e… di serie Tv.

“Una lettera per Sara” è attualmente in testa alle classifiche dei libri più venduti.

Come hai vissuto le prime fasi delle “restrizioni” adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19? Qual è la tua personale percezione della crisi che ha interessato anche il mondo del libro e della cultura? Come immagini il prossimo futuro con riferimento ai vari operatori del modo della cultura e dei libri (dai librai, agli editori e a tutti gli altri soggetti coinvolti scrittrici e scrittori compresi)? Come nasce “Una lettera per Sara“, il tuo nuovo romanzo? Ti andrebbe di commentare la dedica a “A Graziella Campagna, morta nel silenzio”? Prima di addentrarci tra le pagine del libro ci racconteresti qualcosa sul personaggio Sara Morozzi? Cosa puoi dirci su Viola, una fotoreporter che è pure stata l’ultima compagna del figlio di Sara nonché la mamma dell’unico nipotino? E sugli altri personaggi (l’ispettore Davide Pardo… o Manuel, un giovane borseggiatore)? Quanto è importante la “memoria collettiva” per costruire l’identità di un Paese? Passando alle serie tv… anche la saga di Sara sarà trasposta in fiction televisiva? In generale, com’è la situazione delle serie tv tratte dai tuoi libri?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Maurizio de Giovanni nel corso della puntata.

* * *

La scheda del libro: “Una lettera per Sara” di Maurizio de Giovanni (Rizzoli)

Mentre una timida primavera si affaccia sulla città, i fantasmi del passato tornano a regolare conti rimasti in sospeso, come colpi di coda di un inverno ostinato. Che aprile sia il più crudele dei mesi, l’ispettore Davide Pardo, a cui non ne va bene una, lo scopre una mattina al bancone del solito bar, trovandosi davanti il vicecommissario Angelo Fusco. Afflitto e fiaccato nel fisico, il vecchio superiore di Davide assomiglia proprio a uno spettro. È riapparso dall’ombra di giorni lontani perché vuole un favore. Antonino Lombardo, un detenuto che sta morendo, ha chiesto di incontrarlo e lui deve ottenere un colloquio. La procedura non è per niente ortodossa, il rito del caffè delle undici è andato in malora: così ci sono tutti gli estremi per tergiversare. E infatti Pardo esita. Esita, sbaglia, e succede un disastro. Per riparare al danno, il poliziotto si rivolge a Sara Morozzi, la donna invisibile che legge le labbra e interpreta il linguaggio del corpo, ex agente della più segreta unità dei Servizi. Dopo tanta sofferenza, nella vita di Sara è arrivata una stagione serena, ora che Viola, la compagna del figlio morto, le ha regalato un nipotino. Il nome di Lombardo, però, è il soffio di un vento gelido che colpisce a tradimento nel tepore di aprile, e lascia affiorare ricordi che sarebbe meglio dimenticare.
In un viaggio a ritroso nel tempo, Maurizio de Giovanni dipana il filo dell’indagine più pericolosa, quella che scivola nei territori insidiosi della memoria collettiva e criminale di un intero Paese, per sciogliere il mistero di chi crediamo d’essere, e scoprire chi siamo davvero.

* * *

Maurizio de Giovanni ha creato le serie bestseller del commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone. Per Rizzoli ha pubblicato Il resto della settimana (2015), I guardiani (2017), Sara al tramonto (2019), per cui esiste un progetto di fiction televisiva, e l’antologia Sbirre (2018), con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo.
Il nuovo libro di Maurizio de Giovanni si intitola “Una lettera per Sara” (Rizzoli)

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Mother” dei Pink Floyd (nuova versione live di Roger Waters); “Harlem Nocturne” di Duke Ellington.

(continua…)

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giovedì, 28 maggio 2020

SCRIVERE PER RAGAZZI

Per GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo del volume “Scrivere per ragazzi” di Alessandra Berello (Editrice Bibliografica).

Ce ne parla Nicoletta Bortolotti.

* * *

di Nicoletta Bortolotti

Olim di Fedro, Il était une fois di Perrault, C’era una volta di Giambattista Basile… Attraverso la filigrana dei secoli la formula che dà incipit al mondo, narrandolo, riverbera il paradigma di un incantamento in ogni lingua del globo terracqueo, dall’ebraico al coreano, dal marathi al malese. C’era una volta la letteratura per ragazzi; ritenuta oggi, a torto, paesaggio narrativo ancillare rispetto a quella per adulti. Nonostante fra i capolavori nostrani, in classifica nella contabilità dell’immaginario, non siano I promessi sposi o La coscienza di Zeno, ma Pinocchio.
Alessandra Berello, che da una corposa esperienza di editor, autrice e traduttrice di romanzi per bambini e per ragazzi, è approdata alla gestione del compartimento editoriale di Atlantyca e, infine, alla direzione editoriale del nuovo marchio Marietti Junior, ha scritto un libro importante. Una ricognizione meticolosa e appassionante delle caratteristiche, delle leggi, dei confini e degli smottamenti delle scritture per ragazzi.
La data di uscita del volume, a ridosso della pubblicazione dei finalisti del premio Andersen, maggiore riconoscimento nazionale della letteratura per l’infanzia insieme al premio Strega Giovani, ha rinfocolato anche il dibattito su alcune scelte culturali di campo che privilegiano, in una percentuale abbastanza consistente per passare inosservata, autori stranieri rispetto ad autori italiani. Senza entrare nel merito della discussione, mi limito a riportare qui un modesto contributo che mi è stato chiesto di inserire nel libro, in una sorta di breve antologia delle domande sul perché scrivere per ragazzi, a cui hanno tentato una risposta, fra gli altri, anche gli scrittori Carolina Capria, Mariella Martucci, Daniela Palumbo e Mario Pasqualotto. (continua…)

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lunedì, 25 maggio 2020

IN MEMORIA DI SERGIO CLAUDIO PERRONI

L' infinito di amare. Due vite, una notte - Sergio Claudio Perroni - copertinaDEDICHIAMO QUESTO SPAZIO ALLA MEMORIA DI SERGIO CLAUDIO PERRONI (Milano, 2 gennaio 1956 – Taormina, 25 maggio 2019)

A un anno dalla scomparsa, avvenuta il 25 maggio 2019, rimettiamo in primo piano questo spazio dedicato allo scrittore e traduttore Sergio Claudio Perroni. Il 28 maggio uscirà il libro postumo di Sergio Perroni: “L’infinito di amare. Due vite, una notte” (La nave di Teseo).

Ne parleremo su LetteratitudineNews con il contributo della poetessa Cettina Caliò Perroni, consorte di Sergio.


* * *

Nel giorno successivo alla scomparsa Sergio Claudio Perroni è stato ricordato, tra gli altri, da: Sandro Veronesi, Vittorio Sgarbi e Pietrangelo Buttafuoco

* * *

a cura di Massimo Maugeri

imageQuesta poesia si intitola “Un altro vuoto“. Sergio Claudio Perroni l’ha recitata in pubblico nel 2018, in occasione del Premio Cavallini che gli è stato tributato. La poesia è tratta dall’opera di Perroni “Entro a volte nel tuo sonno” (La nave di Teseo – prefazione di Sandro Veronesi).

La gente se ne va, smette di colpo, lascia in asso cuori,
persone appena cominciate, bambini da finire, tutte cose
che non potranno più esserlo, che fingeranno di esserlo,
che lo saranno solo per mancanza e mai per presenza,
perché lasciare altri a metà è quello che riesce meglio a
tutti, finiscono per farlo tutti, lasciare qualcuno solo,
lasciarlo ancora più solo, finché non toccherà anche a lui
andarsene, lasciare un altro solo, lasciare un altro vuoto,
d’altronde siamo qui per questo, siamo fatti per questo,
per andarcene sul più bello di qualcun altro, promesse
d’assenza sempre mantenute, cose che non smettono mai
di essere state
“.

Suona quasi come una sorta di “ultimo messaggio”, questa poesia. Fa male sentirla decantare. Fa male leggerla.

Fa male, come solo i capolavori riescono a far male.

“Le gente se ne va, smette di colpo, lascia in asso cuori”. È quel che ha fatto anche Sergio, lasciando un altro (enorme) vuoto. Mi piace però evidenziare la chiusura della poesia; perché non siamo solo “promesse d’assenza sempre mantenute”, ma anche “cose che non smettono mai di essere state”. E la consapevolezza di non smettere mai di essere stati, in qualche modo, ci “eterna”.

Il giorno in cui ho appreso della scomparsa di Sergio sono stato malissimo (ancora adesso sto male) convinto che sarebbe stato impossibile trovare le parole per esprimere questo “male” e questo “altro vuoto”.

Il giorno successivo, però, ho scritto sul mio profilo Facebook quanto segue… (continua…)

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domenica, 24 maggio 2020

LetteratitudineNews: dal 20 al 24 maggio 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 20 al 24 maggio 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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OMAGGIO A PIERO MANNI

CLASSIFICA: dall’11 al 17 maggio 2020 – questa settimana segnaliamo “A proposito di niente” di Woody Allen (La nave di Teseo)

LA PROMESSA di Simona Lo Iacono

LIBRO, UN BENE ESSENZIALE PER I SOCI DELLA DANTE
FESTIVAL EUROPEO DELLA POESIA AMBIENTALE 2020

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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sabato, 23 maggio 2020

IN MEMORIA DI GIOVANNI FALCONE

In memoria di GIOVANNI FALCONE

Rimettiamo in primo piano questo “spazio” dedicato alla memoria di Giovanni Falcone, scomparso nella strage di Capaci il 23 maggio 1992.

* * *

Dove eravate quel 23 maggio del 1992? Come avete reagito alla notizia?

Cosa scrivereste, oggi, a Giovanni Falcone se potesse leggervi?

Chiedo a tutti di contribuire lasciando un ricordo, un’impressione, una citazione… ma anche link ad altri siti e quant’altro possa servire a ricordare Giovanni Falcone e il suo impegno per la lotta alla mafia.

Segnalo i due seguenti libri…

Cose di Cosa Nostra

Cose di Cosa Nostra
di Giovanni Falcone, Marcelle Padovani – BUR Biblioteca Univ. Rizzoli – 2012

La penna è quella della giornalista francese Marcelle Padovani, ma la voce narrante è quella di Giovanni Falcone. Le venti interviste diventano materiale per dettagliate narrazioni in prima persona che si articolano in sei capitoli, disposti come altrettanti cerchi concentrici attorno al cuore del problema-mafia: lo Stato. Un’analisi che parte dalla violenza, dai messaggi e messaggeri, per arrivare agli innumerevoli intrecci tra vita siciliana e mafia, all’organizzazione in quanto tale, al profitto – sua vera ragion d’essere – e, infine, alla sua essenza: il potere. Una testimonianza resa da Falcone dopo aver lasciato Palermo nel 1991.

* * *

La posta in gioco. Interventi e proposte per la lotta alla mafia

La posta in gioco. Interventi e proposte per la lotta alla mafia
di Giovanni Falcone – BUR Biblioteca Univ. Rizzoli – 2010

Trattamento e attendibilità dei pentiti, carcere duro ai mafiosi, intercettazioni telefoniche, separazione delle carriere: le proposte di Giovanni Falcone nella lotta alla mafia hanno contribuito allo sviluppo democratico del nostro Paese. A distanza di anni il suo pensiero sempre lucido è rimasto assolutamente attuale, e la sua lungimiranza lo ha portato ad affrontare quelle questioni che sono oggi al centro del dibattito politico. Oltre al Maxiprocesso e al patrimonio di conoscenze che ci ha tramandato su Cosa Nostra, questa raccolta di scritti ne restituisce le opinioni, le intuizioni, i progetti e le strategie per gestire e migliorare l’organizzazione della giustizia italiana. Finalmente un’immagine a tutto tondo del grande magistrato, ulteriore testimonianza della straordinaria passione civile che l’ha sempre animato e della sua perspicacia nell’individuare debolezze e criticità del nostro Stato. Una nuova edizione, perché le sue parole e le sue conquiste non siano perdute, dimenticate o, peggio, piegate a interessi particolari. (Presentazione di Giuseppe D’Avanzo; prefazione di Maria Falcone)

* * *

Grazie in anticipo a chi potrà contribuire a riempire questo spazio di contenuti.

Massimo Maugeri

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P.s. Questo post è stato pubblicato originariamente il 24 maggio del 2012. (continua…)

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mercoledì, 20 maggio 2020

LetteratitudineNews: dal 12 al 19 maggio 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 12 al 18 maggio 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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RACCONTI DI FOLLIA di Patrick McGrath (recensione)

SCIROCCO E ZAGARA di Antonino Genovese

Il gran successo di SALONE EXTRA

CLASSIFICA: dal 4 al 10 maggio 2020 – questa settimana segnaliamo “Nel contagio” di Paolo Giordano (Einaudi)

I finalisti del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze 2020

IL QOELET

COME UNA STORIA D’AMORE di Nadia Terranova (recensione)

IL VIAGGIO DEI VIAGGI di Gianluca Barbera (intervista)

UNA BAMBINA E BASTA raccontata agli altri bambini e basta

IL TACCUINO DELL’AMANTE di Giuseppe Lissandrello

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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giovedì, 14 maggio 2020

GUIDO BRERA con “La fine del tempo” in radio a LETTERATITUDINE

GUIDO MARIA BRERA con “La fine del tempo”, ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

https://66.media.tumblr.com/b91e82ea99e2b7ebf47223030edf470c/12146e6dd9cd7c03-3d/s1280x1920/2b4cde708b079820559d90d53c40b87d04bb0b5f.jpg

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Guido Maria Brera con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “La fine del tempo” (La nave di Teseo).
Nella seconda parte della puntata abbiamo discusso della serie Tv che va in onda su Sky “Diavoli” (di cui Brera è co-sceneggiatore) tratta dal suo omonimo romanzo pubblicato da Rizzoli.

Come nasce “La fine del tempo“? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione? Da dove deriva la scelta di inserire in epigrafe del libro una citazione tratta dal brano musicale “Se ti potessi dire” di Vasco Rossi? Che tipo di persona è Philip Wade, il protagonista della storia? Come lo descriveresti ai nostri ascoltatori? Che ruolo riveste, a tuo avviso, la memoria nella storia contemporaneità ipertecnologica e iperdigitalizzata? E in che modo questo ruolo è cambiato rispetto alle società e alle generazioni che ci hanno preceduto (quella dei nostri padri, dei nostri nonni e – in generale – dei nostri antenati)? E come è cambiato, in generale, il nostro rapporto con il tempo? E in che modo il “tempo” entra nelle vicende narrate nel romanzo? Quali sono gli effetti della “eliminazione del tempo”… della “fine del tempo”? E quale è stato, in tal senso, il ruolo della finanza? Che tipo di influenza ha avuto e avrà la pandemia da Covid-19 con cui stiamo ancora facendo i conti? Come è nato il progetto della serie Tv Diavoli che sta andando in onda su Sky? Ci sono differenze tra la storia narrata nella serie e quella del romanzo (magari per via dell’adattamento)? Pensi che anche “La fine del tempo” potrebbe diventare serie Tv o film?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Guido Brera nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “La fine del tempo” di Guido Maria Brera (La nave di Teseo)

Philip Wade è uno stimato professore di Storia contemporanea al Birkbeck College di Londra, ma in passato ha vissuto molte vite e in una di queste ha lavorato per una grande banca d’affari della City in qualità di analista, chiamato a prevedere le tendenze economiche, politiche e sociali su cui indirizzare gli investimenti. Colpito da una forma di amnesia, Philip oggi non riesce più a trattenere alcun ricordo recente: nei buchi della sua memoria scompare anche il saggio che stava scrivendo e di cui non c’è più traccia.
Con il ritmo di un giallo, La fine del tempo narra l’indagine di un uomo nell’abisso della propria mente, intorno al mistero di un libro rivoluzionario e perduto. Scoperta dopo scoperta, mentre l’Europa si infiamma sotto il montare della marea populista, Philip Wade ricompone il mosaico del suo libro, che potrebbe mettere in discussione il dominio delle grandi corporation che governano l’economia mondiale. E che hanno fondato la loro ascesa inarrestabile sull’eliminazione della principale variabile del gioco finanziario – il tempo – condannando così il nostro pianeta a vivere un eterno presente, quando tutto è possibile per i nuovi padroni del vapore, i signori del silicio, l’aristocrazia delle app.
Dopo il successo italiano e internazionale del romanzo I Diavoli – da cui è tratta la serie evento con Patrick Dempsey e Alessandro Borghi – Guido Brera ritorna con un thriller nella notte dell’economia digitale.

* * *

Guido Maria Brera nel 1999, non ancora trentenne, è fra i tre soci fondatori del Gruppo Kairos. A più riprese tra i migliori gestori hedge d’Europa, oggi è capo degli investimenti del Gruppo Kairos Julius Baer. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo I Diavoli, best seller da cui è nato il sito omonimo idiavoli.com, un progetto di giornalismo narrativo per raccontare la finanza e la geopolitica, e da cui Sky ha realizzato l’omonima serie tv. Nel 2017, con il premio Strega Edoardo Nesi, ha scritto Tutto è in frantumi e danza (La nave di Teseo).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Se ti potessi dire” di Vasco Rossi; “Fino all’imbrunire” dei Negramaro; “Time” dei Pink Floyd.

(continua…)

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martedì, 12 maggio 2020

LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI di Elena Ferrante diventerà serie Tv

La nuova puntata di Letteratitudine sulle serie Tv è dedicata a “La vita bugiarda degli adulti” di Elena Ferrante

https://66.media.tumblr.com/06b59e3a7b1fb9e3693b6aa27373ed71/f9537cd043a6a5a7-c7/s2048x3072/a66a4c076e7fbf69abfce63ac7d881f1779018c4.jpg

Roma, 12 maggio 2020 – Netflix e Fandango svilupperanno una serie basata su La vita bugiarda degli adulti, l’ultimo romanzo di Elena Ferrante.

La vita bugiarda degli adulti è un ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna dall’infanzia all’adolescenza negli anni Novanta. La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

Il romanzo, uscito per Edizioni E/O in Italia il 7 novembre scorso, sarà pubblicato in 25 paesi nel mondo il prossimo primo settembre 2020.

Elena Ferrante è stata inserita nella prestigiosa classifica del Time tra le 100 personalità più influenti dell’anno e i suoi romanzi sono stati tradotti in 45 lingue. La saga de L’amica geniale ha venduto più di 15 milioni di copie e ha ispirato una serie di grande successo, tra i cui produttori figura la stessa Fandango, mentre da altri romanzi sono stati tratti dei film (L’amore molesto di Mario Martone e I giorni dell’abbandono, di Roberto Fenza).

Felipe Tewes, Director of Local Language Original Series Netflix: “Siamo incredibilmente onorati di poter sviluppare una serie basata su La vita bugiarda degli adulti. I libri di Elena Ferrante hanno ispirato e affascinato i lettori in Italia e nel mondo, e siamo entusiasti di portare la sua ultima opera sugli schermi del nostro pubblico globale. Siamo inoltre felici di proseguire la nostra collaborazione con Fandango e di continuare a investire in storie  “made in Italy” uniche che crediamo possano essere apprezzate in Italia e in tutto il mondo”. (continua…)

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martedì, 12 maggio 2020

MICHELANGELO IN PARNASO di Gandolfo Cascio

Il nuovo appuntamento della rubrica di Letteratitudine chiamata “Saggistica Letteraria” è dedicato al volume “Michelangelo in Parnaso” di Gandolfo Cascio (Marsilio)

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di Massimo Maugeri

Gandolfo Cascio insegna Letteratura italiana e Translation Studies all’università di Utrecht. Si occupa di poetica, ricezione  estetica e filologia digitale. Ha pubblicato Un’idea di letteratura nella «Commedia», Società Editrice Dante Alighieri, 2015; Michelangelo in Parnaso. La ricezione delle «Rime» tra gli scrittori, Marsilio, 2019; Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa, Giorgio Pozzi Editore, 2019. Per i suoi saggi ha vinto il premio Elsa Morante, il premio Proserpina e il premio G.A. Borgese.

Ho invitato Gandolfo Cascio a discutere del suo volume dedicato alle Rime di Michelangelo: “Michelangelo in Parnaso. La ricezione delle Rime tra gli scrittori” (Marsilio). A corredo dell’intervista pubblichiamo un paragrafo del libro che riguarda Stendhal.
Michelangelo scrisse le “Rime” per affrontare di petto temi su cui, come artista, non poté esprimersi come voleva, e per farlo scelse una lingua aspra, distante dalla limpidezza del Cinquecento. In genere la critica si è mostrata cauta, sovente scontrosa, verso questo suo “secondo mestiere”; mentre di tutt’altra qualità è stata la ricezione tra gli scrittori che ne intuirono la caratura. Questo volume indaga il rapporto tra diversi autori (Varchi, Aretino, Foscolo, Wordsworth, Stendhal, Mann, Montale, Morante e altri) e i versi buonarrotiani e, attraverso delle severe analisi dei testi, illustra perché Michelangelo occupi nel Parnaso un posto più nobile di quello che la storiografia ha tramandato.

- Gandolfo, quando e perché hai cominciato a interessarti alle Rime di Michelangelo?
Ricordo con una certa nostalgia che durante il primo esame di Letteratura italiana, all’università di Palermo, venni interrogato su Michelangelo poeta. È da quei lontani anni che le Rime continuano a girarmi in testa.
Quello che tuttora mi sorprende è che, nonostante Michelangelo fosse un uomo tutto d’un pezzo, era leggendaria la sua “terribilità”, nei versi pare che abbia potuto trovare lo spazio e il mezzo per esprimere le proprie inquietudini sull’esistenza, sull’amore, su Dio. L’ha fatto con una lingua aspra e difficile, sovente comica e, in non pochi casi, dolcissima, com’è nella rima 98 dove, audace e ardente, allude al nome dell’amato Tommaso de’ Cavalieri, con la consapevolezza che chiunque avrebbe riconosciuto l’amico romano:

maraviglia non è se nudo e solo
resto prigion d’un cavalier armato

Ecco, tutto ciò ha fatto sì che Michelangelo diventasse uno dei “miei” autori, cioè uno di quelli a cui ci si rivolge, sicuri di poterli interpellare per sentirsi dire qualcosa d’inaudito.

- Quando e perché è nata l’idea di questo libro? Quando, cioè, hai ritenuto di dover “rendere giustizia” all’opera poetica di Michelangelo? (continua…)

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martedì, 12 maggio 2020

LetteratitudineNews: dal 5 all’11 maggio 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 5 all’11 maggio 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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PREMIO DEAPLANETA 2020: vince FEDERICA DE PAOLIS con “Le imperfette”

LA LICENZA di Mario Falcone (recensione e intervista)

FuoriAsse: Il Lavoro. Il senso della critica

MARTA BARONE racconta CITTÀ SOMMERSA

Nasce ADALI: la prima Associazione Degli Agenti Letterari Italiana

CLASSIFICA: dal 27 aprile al 3 maggio 2020 – questa settimana segnaliamo “La fiamma nel buio” di Michael Connelly (Piemme)

Salone Internazionale del Libro di Torino EXTRA: eventi gratuiti dal 14 al 17 maggio 2020

I CINQUE CANTI DI PALERMO di Giuseppe Di Piazza (incontro con l’autore)

COLSON WHITEHEAD VINCE IL PREMIO PULITZER PER LA NARRATIVA 2020

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

sabato, 9 maggio 2020

DAVID DI DONATELLO 2020

I PREMIO DAVID DI DONATELLO 2020: grande successo per “Il traditore” di Marco Bellocchio

Ieri sera, 8 maggio 2020, si è svolta la cerimonia di premiazione della 65ª edizione dei David di Donatello.

È stata trasmessa in diretta in prima serata su Rai 1, per la conduzione di Carlo Conti mentre i candidati erano collegati in video (per via delle restrizioni relative alla epidemia in corso da Covid-19) e hanno risposto alle domande presentate dallo studio. Ad inizio trasmissione, Conti ha letto un messaggio indirizzato al mondo del cinema da parte del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Grandissimo successo per Il traditore di Marco Bellocchio che si è aggiudicato il maggior numero di premi (6) tra cui film, regia e attore protagonista, seguito da Pinocchio di Matteo Garrone (5), Il primo re di Matteo Rovere (3) e La dea fortuna di Ferzan Özpetek (2).

Le candidature sono state annunciate il 18 febbraio 2020; i film che hanno ottenuto il maggior numero di candidature sono stati Il traditore con 18, Il primo re e Pinocchio con 15.

Tra i premi più attesi: miglior film a “Il traditore” di Marco Bellocchio; miglior regista: Marco Bellocchio per “Il traditore”; migliore attrice protagonista a Jasmine Trinca per “La dea fortuna”; miglior attore protagonista a Pierfrancesco Favino per “Il traditore”; migliore attrice non protagonista a Valeria Golino per “5 è il numero perfetto”; miglior attore non protagonista a Luigi Lo Cascio per “Il traditore”.

Segue l’elenco completo di vincitori e candidati. (continua…)

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mercoledì, 6 maggio 2020

STEFANO PETROCCHI su “il Premio Strega 2020″ in radio a LETTERATITUDINE

STEFANO PETROCCHI su “il Premio Strega 2020″, ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

https://66.media.tumblr.com/6b1428cbd8ecd9f83fc964732855bf61/650e1e6dfafaeb9c-01/s500x750/3fb35496bf3c62a901323215130d894edcbdf987.jpg

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, con cui abbiamo discusso del Premio Strega 2020 e delle ricadute della pandemia da Covid-19 sul mondo dei libri e della cultura.

Come hai vissuto e come stai vivendo questo periodo di “quarantena collettiva” finalizzata a fronteggiare la pandemia in corso da Covid-19? Cosa rappresenta per te la tua riconferma alla direzione della Fondazione Bellonci? In che modo la pandemia sta influenzando e influenzerà l’edizione 2020 del Premio Strega? Cosa puoi dirci sul Premio Strega Europeo che era legato al Salone del Libro di Torino (almeno per quanto concerne la proclamazione del vincitore)? Come si svolgerà la votazione che decreterà la scelta della cinquina finalista? E la finale? Ritieni che possa svolgersi nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, come negli anni precedenti? Come procedono i lavori di ristrutturazione di Casa Bellonci, in Via Fratelli Ruspoli 2? Dal tuo punto di vista di osservatore privilegiato, come valuti la crisi che – a causa della pandemia – ha colpito il mondo del libro (dalle librerie, alle case editrici)? Ti andrebbe di spendere qualche parola sui dodici libri candidati al Premio?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Stefano Petrocchi nel corso della puntata.

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Stefano Petrocchi (Rieti, 1971) è il Direttore della Fondazione Bellonci.
Premio Strega 2020La Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, istituita da Anna Maria Rimoaldi nel 1986, organizza annualmente il Premio Strega e svolge un’intensa attività di diffusione della letteratura italiana contemporanea, specialmente nelle scuole. Presieduta da Giovanni Solimine e diretta da Stefano Petrocchi, si è fatta promotrice nel tempo di numerose iniziative culturali in Italia e all’estero con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico e letterario del nostro Paese.

Stefano Petrocchi, dunque, coordinatore dal 2006 dei progetti di promozione della lettura della Fondazione Bellonci, di cui assume la direzione nel 2013, ha curato la riedizione di varie opere di Maria Bellonci e la collezione edita da Il Sole 24 ORE “I capolavori del premio Strega”. Segretario del Comitato direttivo del Premio Strega, ha pubblicato nel 2014 il romanzo La polveriera (Mondadori), dedicato al premio e ai suoi protagonisti.

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I dodici libri candidati al Premio Strega 2020:

  1. Silvia Ballestra, La nuova stagione (Bompiani)
    Proposto da Loredana Lipperini
  2. Marta Barone, Città sommersa (Bompiani)
    Proposto da Enrico Deaglio
  3. Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango Libri)
    Proposto da Teresa Ciabatti
  4. Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi)
    Proposto da Sabino Cassese
  5. Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli)
    Proposto da Margaret Mazzantini
  6. Alessio Forgione, Giovanissimi (NN Editore)
    Proposto da Lisa Ginzburg
  7. Giuseppe Lupo, Breve storia del mio silenzio (Marsilio)
    Proposto da Salvatore Silvano Nigro
  8. Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori)
    Proposto da Maria Pia Ammirati
  9. Valeria Parrella, Almarina (Einaudi)
    Proposto da Nicola Lagioia
  10. Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum Fax)
    Proposto da Maria Ida Gaeta
  11. Sandro Veronesi, Il colibrì (La nave di Teseo)
    Proposto dall’Accademia degli Scrausi
  12. Gian Mario Villalta, L’apprendista (SEM)
    Proposto da Franco Buffoni

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “The Prayer” (One World group); “Everybody’s Gotta Learn Sometime” di Zucchero; “Smile” interpretato da Lady Gaga.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

mercoledì, 6 maggio 2020

Premio Strega Ragazze e Ragazzi quinta edizione: vincono Marta Palazzesi e Lynda Mullaly Hunt

Per GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo dei vincitori della quinta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi

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Premio Strega Ragazze e Ragazzi - HomeSono Marta Palazzesi e Lynda Mullaly Hunt le vincitrici della quinta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi. Il premio è promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento – organizzatori del Premio Strega – con il Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Mibact nato nel 2007 con il compito di divulgare in Italia la cultura del libro e della lettura, con BolognaFiere-Bologna Children’s Book Fair, il maggior evento fieristico di settore a livello internazionale, e in collaborazione con BPER Banca.

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Link ai Vincitori Edizione 2020Marta Palazzesi con Nebbia (Il Castoro) per la categoria +6, rivolta alla fascia di lettori dai 6 ai 10 anni, si è aggiudicata il premio con i voti di 17 scuole su 48 che hanno preso parte alla votazione. Lynda Mullaly Hunt con Una per i Murphy (Uovonero) per la categoria +11, rivolta alla fascia dagli 11 ai 15 anni, ha vinto con 219 voti su 569 espressi. Premiato anche Sante Bandirali autore della traduzione del libro vincitore della categoria +11.

A decretare i libri premiati sono stati oltre 2.000 ragazze e ragazzi fra i 6 e i 15 anni di età appartenenti a più di 140 scuole, gruppi di lettura, biblioteche e istituti scolastici in Italia e all’estero (Bruxelles, Madrid, Monaco, Parigi, Vienna e Zurigo). Nonostante il lockdown docenti e studenti hanno continuato la propria attività di lettura e discussione dei testi in concorso a casa, da soli o in collegamento via Internet con il resto della classe. (continua…)

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martedì, 5 maggio 2020

LetteratitudineNews: dal 28 aprile al 4 maggio 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 28 aprile al 4 maggio 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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CLASSIFICA: dal 20 al 26 aprile 2020 – questa settimana segnaliamo “Spillover. L’evoluzione delle pandemie” di David Quammen (Adelphi)

1° maggio 2020: intervento del Presidente Mattarella

QUALE CONFINE di Gabriella Grasso

SalTo per la Scuola

Nuovo appello al Governo da bibliotecari, editori e librai

Pensieri e parole ai tempi del coronavirus # 22 (di Elvira Seminara)

SOMMERSIONE di Sandro Frizziero: incontro con l’autore

CRIMINI E CREDITI di Antonio Di Grado (recensione)

MITI, MIRAGGI E REALTÀ DEL RITORNO di Francesco Roat (un estratto)

COVID-19: guida alla prevenzione e protezione

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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