max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

aprile: 2016
L M M G V S D
« mar   mag »
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura

Archivio di aprile 2016

sabato, 30 aprile 2016

INTERVISTA (impossibile) A UMBERTO ECO: Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida

pape-satan-aleppe

Ipotetica conversazione sul volume “Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida” di Umberto Eco (La nave di Teseo)

di Massimo Maugeri

Il nuovo appuntamento della rubrica di Letteratitudine chiamata “Saggistica Letteraria” è incentrato sull’ultimo libro di Umberto Eco intitolato Pape Satàn Aleppe. Cronache di una società liquida” (La nave di Teseo). Ho già avuto modo di presentare questo libro nell’ambito del post (omaggio) dedicato alla memoria di Umberto Eco, scomparso il 19 febbraio 2016 (all’età di 84 anni). Tuttavia desideravo offrire un ulteriore spazio a questo libro così ricco di occasioni di riflessione. Sono tantissime, infatti, le problematiche che Umberto Eco affronta (partendo dal concetto stesso di società liquida) attraverso la pubblicazione di una selezione delle sue Bustine di Minerva apparse sul settimanale l’Espresso nell’arco di quest’ultimo quindicennio. Problematiche che si evincono già dalla lettura dei titoli dei vari capitoli che compongono il libro (che elenco qui di seguito): “A passo di gambero”, “Essere visti”, “I vecchi e i giovani”, “On line”, “Sui telefonini”, “Sui complotti”, “Sui mass media”, “Varie forme di razzismo”, “Sull’odio e la morte”, “Fra religione e filosofia”, “La buona educazione”, “Sui libri e altro”, “La Quarta Roma”, “Dalla stupidità alla follia”.
Avrei tanto desiderato discuterne con lo stesso Eco. Purtroppo, per via della sua scomparsa, non ne ho avuto l’opportunità.
Leggendo il libro, però, mi sono accorto che all’interno del testo erano già presenti le risposte alla maggior parte delle domande che avrei voluto porgli. A quel punto mi sono tornate in mente “Le interviste impossibili” realizzate nell’ambito di un programma radiofonico andato in onda dal 1973 al 1975 sulla seconda rete Rai, in cui uomini di cultura contemporanei (tra cui lo stesso Umberto Eco) elaboravano interviste (“virtuali”) a persone appartenenti a un’altra epoca (e, dunque, impossibili da incontrare nella realtà). Bompiani, nel 1975, pubblicò un libro contenente una selezione di tali interviste.
È da questo pensiero che nasce l’idea di una mia intervista “impossibile” a Umberto Eco (con la differenza che, in questo caso – come già accennato – le risposte non sono “immaginate”… ma veri e propri stralci del testo medesimo).
Prima di procedere ho ritenuto doveroso consultarmi con Elisabetta Sgarbi (editore de “La casa di Teseo”), la quale – a sua volta – ha ritenuto opportuno chiedere il parere dei famigliari di Eco.
Ne approfitto subito, dunque, per ringraziare Elisabetta e i famigliari di Umberto Eco per avermi concesso l’autorizzazione a pubblicare gli stralci di testo che leggerete tra le risposte della seguente “intervista impossibile” (che vuole essere un ulteriore omaggio a Eco, al suo pensiero, ai suoi scritti, ma anche alla sua… ironia).

* * *

- Carissimo prof (posso chiamarla così?), intanto vorrei dirle che sono molto felice di poter dedicare a Lei e al suo nuovo libro questo spazio…
Non ho mai potuto sopportare, diciamo dagli ottanta in avanti, che mi si chiamasse “prof”. Forse che un ingegnere lo si chiama “ing” e un avvocato “avv”? Al massimo si chiamava “doc” un dottore, ma era nel West, e di solito il doc stava morendo tisico e alcolizzato.

- Mi scusi, non ero a conoscenza di questo suo fastidio (continua…)

Pubblicato in SAGGISTICA LETTERARIA   Commenti disabilitati

mercoledì, 27 aprile 2016

EDOARDO ALBINATI con “La scuola cattolica” (Rizzoli) a Letteratitudine in Fm

EDOARDO ALBINATI con “La scuola cattolica” (Rizzoli) a Letteratitudine in Fm di lunedì 25 aprile 2016 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino) – “La scuola cattolica” è tra i libri della dozzina finalista del Premio Strega 2016.


In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

* * *

Edoardo Albinati è stato ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di lunedì 25 aprile 2016.

Con Edoardo Albinati abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “La scuola cattolica” (Rizzoli) – tra i libri della dozzina finalista del Premio Strega 2016.

Nella seconda parte della puntata potrete ascoltare una lettura delle prime pagine del romanzo.

Di seguito, la scheda del libro.

* * *

La scuola  cattolica“La scuola cattolica” di Edoardo Albinati (Rizzoli)
Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell’epoca, il Delitto del Circeo. Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant’anni ha custodito i segreti di quella “mala educación”. Ora li racconta guardandoli come si guarda in fondo a un pozzo dove oscilla, misteriosa e deforme, la propria immagine. Da questo spunto prende vita un romanzo poderoso, che sbalordisce per l’ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: “Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?”. Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l’amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi. Mescolando personaggi veri con figure romanzesche, Albinati costruisce una narrazione potente e inarrestabile che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo, e di mostrare il rovescio delle cose. La scuola cattolica è forse il libro che mancava nella nostra cultura.

* * *

Edoardo Albinati (Roma, 1956) da oltre vent’anni lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, esperienza narrata nel diario Maggio selvaggio. Suoi reportage dall’Afghanistan e dal Ciad sono usciti sul “Corriere della Sera”, “la Repubblica”, “The Washington Post”. Ha scritto film per il cinema di Matteo Garrone e Marco Bellocchio. Tra gli ultimi libri pubblicati, ricordiamo Tuttalpiù muoio con Filippo Timi e Vita e morte di un ingegnere.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

. . .

La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Shine on you crazy diamond” (Pink Floyd); “The Carpet Crawlers” (Genesis).

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 26 aprile 2016

LE CONFESSIONI, TRUMAN (e altro ancora)

La nuova puntata di Letteratitudine Cinema contiene un pezzo “multiplo” sulle novità cinematografiche della settimana: “Le confessioni” di Roberto Andò; “Truman. Un vero amico è per sempre” di Cesc Gay; “I ricordi del fiume” di Gianluca e Massimiliano De Serio; “Abbraccialo per me” di Vittorio Sindoni

* * *

La settimana al Cinema

recensioni di Ornella Sgroi

“Le confessioni” di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino.

Non è facile riuscire a imprigionare nelle immagini di un film il senso di immanenza che invece pervade e attraversa la nuova pellicola diretta da Roberto Andò, “Le confessioni”. Oltre la filosofia e la religione (intesa più come spiritualità), che si intrecciano fino a diventare l’una imprescindibile dall’altra. Tanto da farsi antagoniste ideali, per Andò, dell’economia e della “astratta nozione di austerità” che ne è diventata ormai il principio fondante senza valutarne davvero le conseguenze, su una vita che diventa sempre più ingiusta e discriminante nei confronti dell’essere umano in quanto tale.

Dopo il magnifico “Viva la libertà”, in cui la politica veniva osservata con un guizzo di magistrale follia eccentrica, come se solo la follia potesse riuscire a sbloccarne la meccanica inceppata dalla menzogna tornando a gridare senza paura la verità delle cose, il regista Roberto Andò con “Le confessioni” sposta il suo sguardo sul mondo della macroeconomia che finisce per schiacciare quanto di umano è rimasto intorno a noi, in questa triste e asettica e calcolata contemporaneità. E questa volta lo fa affidandosi alle nuance del genere giallo, citando espressamente Hitchcock e creando un mistero intorno all’improvvisa morte del direttore del Fondo Monetario internazionale (Daniel Auteuil) nel corso di un summit che riunisce i pochi veri potenti della Terra, nelle cui mani si tiene il destino del mondo e delle nazioni. Immerso in equilibri artefatti e fragili, incrinati dall’intrusione di un monaco certosino (Toni Servillo) che potrebbe essere rimasto unico custode di un segreto che non può essere svelato. (continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE CINEMA   Commenti disabilitati

lunedì, 25 aprile 2016

PERCHÉ PRINCE?

La nuova puntata del forum di Letteratitudine dedicato a “LETTERATURA E MUSICA” la dedichiamo a PRINCE, scomparso il 21 aprile scorso.

Prince Rogers Nelson

* * *

Perché Prince?

di Claudio Morandini

Nel parlare di Prince nei giorni successivi alla notizia della sua morte sarò costretto a essere – in qualche misura – autobiografico. Me ne scuso sin d’ora. In compenso, in questo intervento mi limiterò a parlare della musica di Prince, non del personaggio e nemmeno dei testi, e questo forse mi aiuterà a non suonare celebrativo o, peggio, agiografico.
A differenza degli snob e dei fan improvvisati che si fermano a “Purple Rain” e al massimo citano “Kiss”, posso dire di avere tutti i suoi dischi – tutti, compresi quelli mai usciti ufficialmente. Possiedo tutti i singoli, con quei meravigliosi lati B. I remix dei singoli in tutte le versioni possibili, tranne forse qualche edizione giapponese. I remix dei remix. Non ho mai assistito a un suo concerto dal vivo, ma ho raccolto bootleg su bootleg (in vinile, in cassetta, in CD) per tutti gli anni novanta e anche oltre: registrazioni delle esibizioni in teatro e negli stadi, anche di qualità inascoltabile; outtakes e prove in studio, carpite chissà come. Gli aftershow nei club. Ho collezionato le canzoni scritte per altri. I remix delle canzoni scritte per altri. Gli album prodotti per altri, compresi quelli mai pubblicati. Ho pure le canzoni attribuitegli, forse sue forse no – non si sa mai. Molti album di collaboratori, di amici, delle ex, di chi ha avuto a che fare con lui per un certo periodo della sua vita – hai visto mai che si nasconda qualche frammento della sua grandezza, in mezzo a tanti volonterosi compitini. Prince andava inseguito sempre, ovunque, anche quand’era distratto o stanco. Era Prince, che diamine. (continua…)

Pubblicato in LETTERATURA E MUSICA   Commenti disabilitati

lunedì, 25 aprile 2016

LetteratitudineNews: dal 18 al 24 aprile 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 18 al 24 aprile 2016

ROSSANA CAMPO racconta DOVE TROVERETE UN ALTRO PADRE COME IL MIO

I VINCITORI DEL PREMIO MONDELLO 2016

BICENTENARIO DELLA NASCITA DI CHARLOTTE BRONTË

IL 23 APRILE PARTE IL MAGGIO DEI LIBRI 2016

ELENA FERRANTE tra le 100 persone più influenti del 2016 per TIME

L’INCANTESIMO DELLE CIVETTE di Amedeo La Mattina (recensione e intervista)

LUCIANO FUNETTA racconta DALLE ROVINE

PREMIO PULITZER 2016: Letters, Drama and Music

IL TEMPO DELL’ATTESA di Elizabeth Jane Howard (un estratto)

CODICE SHAKESPEARE

© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

martedì, 19 aprile 2016

ANTONIO MORESCO con “L’addio” (Giunti) a Letteratitudine in Fm

ANTONIO MORESCO con “L’addio” a Letteratitudine in Fm di lunedì 18 aprile 2016 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino) – “L’addio” è tra i libri della dozzina finalista del Premio Strega 2016.


In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

* * *

Antonio Moresco è stato ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di lunedì 18 aprile 2016.

Con Antonio Moresco abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “L’addio” (Giunti) -  tra i libri della dozzina finalista del Premio Strega 2016.

Nella seconda parte della puntata potrete ascoltare una lettura delle prime pagine del romanzo.

Di seguito, la scheda del libro.

* * *

“L’addio” di Antonio Moresco (Giunti)
L'addio«Mi chiamo D’Arco e sono uno sbirro morto.» Comincia così questo travolgente romanzo, metafisico e d’azione. Il protagonista è un uomo pieno di dolore, delicatezza e furore, chiamato a compiere una missione impossibile.
La città dei vivi e quella dei morti sono vicine, comunicanti, e si assomigliano molto. La polizia dei vivi e la polizia dei morti sono in contatto e collaborano, quando devono risolvere i casi più difficili. Dispongono di cellulari tarati per la comunicazione tra vivi e morti, e di e-mail criptate. Ma c’è un’altra cosa, che però nessuno sa dire: quale dei due mondi venga prima. Ora D’Arco deve tornare nel mondo dei vivi, nel quale fu ucciso, per fermare un massacro di vittime innocenti. Ma, se la morte venisse davvero prima della vita e il male prima del bene, come si potrà invertire la spirale?
D’Arco ci proverà perché è uno che non si arrende, perché ha una formidabile guida e un alleato: un bambino dal cranio rasato, gli occhi spalancati e i denti serrati, una creatura senza più voce e con il collo percorso da una cicatrice prodotta da una collana di filo spinato, ma con la volontà attraversata dalla stessa indomabile sete di giustizia.
Una coppia di eroi fragili e indistruttibili, individui solitari e disillusi ma disposti a mettere in gioco tutto per difendere chi sia stato umiliato e offeso: un uomo che si è gettato alle spalle le speranze e un bambino muto ma capace di guardare e vedere nel futuro e nell’abisso, come quei fanciulli straordinari cari all’apologetica di alcune fedi religiose.
Un romanzo di combattimento attraversato da una cocente storia d’amore e da interrogativi vertiginosi, che è anche una meditazione estrema sulla presenza del male e del dolore nel mondo e sulla possibilità di salvezza.
Con questa nuova opera Antonio Moresco irrompe in un genere letterario popolare e nobile al tempo stesso, il romanzo poliziesco, per terremotarlo, aprirlo a nuovi orizzonti e condurlo in territori inesplorati. Come è caratteristica di questo scrittore, sempre fedele a se stesso e alle sue tematiche eppure capace di spingere ogni volta più in là la sua energia visionaria e la sua incrollabile fiducia nella forza dell’intransigenza e nelle possibilità della letteratura.

* * *

Antonio Moresco, nato a Man­tova nel 1947, è uno dei più importanti e originali scrittori italiani. Della sua vasta opera romanzesca, saggistica e teatrale, ri­cordiamo almeno Gli esordi, Canti del caos, Gli increati.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

. . .

La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Who by fire” di Leonard Cohen; “Ballo in fa diesis minore” di Angelo Branduardi; “Requiem” di Mozart (un estratto).

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

lunedì, 18 aprile 2016

IL CINEMA CHE CELEBRA LE DONNE

La nuova puntata di Letteratitudine Cinema contiene un pezzo “multiplo” sulle novità cinematografiche: questa settimana, il cinema… celebra le donne

* * *

a cura di Ornella Sgroi

Il cinema, questa settimana, celebra le donne. Con due commedie brillanti che hanno per protagoniste due coppie femminili dinamiche e sopra le righe, interpretate con grande ritmo e carisma da attrici in gran forma.

Da una parte Margherita Buy e Claudia Gerini, nella commedia italiana “Nemiche per la pelle” di Luca Lucini. Due donne che hanno avuto in comune lo stesso uomo, dal quale ereditano all’improvviso un bambino cinese di sette anni. Un espediente narrativo che mette in moto una serie di situazioni e di duetti irresistibili, sotto la guida di un regista che si mette completamente al servizio delle sue attrici, dotate di tempi comici perfetti come fossero una coppia comica più che collaudata. La Gerini, cattiva e tornacontista, scorrettissima nel suo approccio inatteso con la maternità “testamentaria”. La Buy, adorabile nel suo essere goffamente femminile e materna. Al loro fianco, Paolo Calabrese e Giampaolo Morelli, ruoli a margine di una commedia che finalmente rende protagoniste assolute le donne anche nella comicità. Cosa piuttosto insolita nel panorama italiano.

* * *

Dall’altra parte dell’Oceano arrivano invece Greta Gerwig e la più giovane Lola Kirke, protagoniste della commedia americana “Mistress America” di Noah Baumbach. (continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE CINEMA   Commenti disabilitati

lunedì, 18 aprile 2016

LetteratitudineNews: dall’11 al 17 aprile 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dall’11 al 17 aprile 2016

PREMIO STREGA 2016: i 12 libri selezionati

ELENA FERRANTE è finalista al Man Booker International Prize 2016

SABBIE MOBILI di Domenico Trischitta (dramma in due atti)

TESTORI vs DOS PASSOS

I CARATTERI DELL’ALFABETO: intervista a Mavie Parisi

PREMIO SELEZIONE BANCARELLA SPORT 2016

I 25 anni di KAMEN

Canto XXII del Purgatorio in video

© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

sabato, 16 aprile 2016

OMAGGIO A GIORGIO BASSANI

OMAGGIO A GIORGIO BASSANI: a cento anni dalla nascita e sedici anni dalla morte

Ricordiamo Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000) riproponendo una puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” di qualche anno fa andata in onda in occasione del cinquantenario della pubblicazione del suo romanzo più celebre: “Il giardino dei Finzi-Contini“.

Ospite della puntata, il critico Paolo Vanelli, autore del saggio “La finzione autobiografica del Romanzo di Ferrara” (Corbo editore), dedicato alle opere narrative di Bassani.

PER ASCOLTARE LA PUNTATA, CLICCARE SUL PULSANTE AUDIO

(continua…)

Pubblicato in OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI   Commenti disabilitati

martedì, 12 aprile 2016

DUE VENTATE DI ARIA FRESCA E VITALE SUL CINEMA ITALIANO

La nuova puntata di Letteratitudine Cinema contiene un pezzo “multiplo” con le recensioni a due belle novità del cinema italiano

* * *

Recensione di Ornella Sgroi

Il mese di aprile ha portato con sé due belle sorprese tutte italiane. Che fanno soffiare aria fresca e vitale sul panorama del cinema nazionale.

La prima è “Veloce come il vento” di Matteo Rovere. Storia di famiglia e di motori, di passione, adrenalina e affetti mancati, persi e ritrovati. Disperatamente. Dietro al volante di una porche, a correre e rischiare in pista, c’è Giulia (Matilde De Angelis), diciassette anni e un grande talento da scoprire e dimostrare, anche per salvare la casa di famiglia ed evitare che il fratellino più piccolo vada in affidamento. Disperata e determinata, al punto da mettere tutto nelle mani del fratello maggiore, Loris (Stefano Accorsi), ex promessa delle corse distrutto dalla tossicodipendenza.
Tratto da una storia vera, il film di Matteo Rovere vola davvero sulla scia del vento. Con un inizio folgorante nel nome di “nostro Signore del sangue che corre nel buio delle vene”. Un’attrice protagonista, la giovane esordiente Matilde De Angelis, che cattura e ipnotizza anche con la voce oltre che con lo sguardo. Una regia e un montaggio “gas e freno” e una colonna sonora che scaraventa lo spettatore in pista. E anche Stefano Accorsi, brutto, sporco e tossico, è convincente con le sue ciabatte che gli scappano dai piedi, mentre insegue fantasmi e incita la sorella minore a non pensare alla curva che ha davanti, ma a quella che ancora non vede.

L’altra bella sorpresa è, in realtà, un atteso ritorno. Quello dell’altrettanto folgorante “Lo chiamavano Jeeg Robot”, primo lungometraggio di Gabriele Mainetti. Dopo 16 candidature ai David di Donatello, in consegna il 18 aprile, torna in sala un film che è già cult e che con originalità ha molto da dire, in fatto di cinema (anche sotto l’aspetto produttivo), in fatto di generi e di emozioni. Il regista Gabriele Mainetti, segnatevi questo cognome, fa esplodere il genere dei supereroi made in Italy – già sperimentato da Gabriele Salvatores con “Il ragazzo invisibile” – mettendo insieme il fumetto classico con la periferia italiana e i suoi tormenti, l’amore per Jeeg Robot con le impronte digitali Marvel e la passione per il cinema con la competenza registica. Costruendosi un’identità tutta sua, forte e coerente. Il risultato è imprevedibile e imperdibile, anche grazie a due attori che fanno a botte da veri fuoriclasse. Claudio Santamaria e un Luca Marinelli eccentrico ed esilarante, assolutamente magnifico. Che ha fatto tesoro di questa sua interpretazione per il ruolo, altrettanto riuscito, in “Non essere cattivo” di Claudio Caligari. Il risultato? È quello che Mainetti chiama “sospensione dell’incredulità”. Anche perché – come dice l’eroina fragile del film, interpretata dall’esordiente Ilenia Pastorelli – «un supereroe con le scarpe di camoscio non s’è mai visto!» (continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE CINEMA   Commenti disabilitati

lunedì, 11 aprile 2016

LetteratitudineNews: dal 4 al 10 aprile 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 4 al 10 aprile 2016

SIMONA SPARACO racconta EQUAZIONE DI UN AMORE

LE SERENATE DEL CICLONE di Romana Petri (recensione)

CLAUDIO MAGRIS VINCE IL PREMIO FRIULADRIA 2016

PREMIO STREGA RAGAZZE E RAGAZZI 2016: vincono Susanna Tamaro e Chiara Carminati

STRANE COPPIE 2016

DOPPIA INTERVISTA A CATERINA BONVICINI E ROSSELLA MILONE

ELENA FERRANTE: LA SCRITTURA E LA SUPERBIA

L’IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME di Alice Basso (recensione)

Bologna Children’s Book Fair 2016

I CAVALIERI CHE NON FECERO L’IMPRESA di Fabio Izzo (un estratto)

© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

venerdì, 8 aprile 2016

STORIE (IN) SERIE n. 7 – Il gioco si fa semplice: House of Cards

Storie (In) Serie

Storie (in) Serie # 7

(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)

Il settimo appuntamento dello spazio di Letteratitudine incentrato sulle Serie Tv è dedicato alla quarta stagione di “House of Cards (con Kevin Spacey nel ruolo di Frank Underwood e Robin Wright nel ruolo di Claire Underwood).

* * *

di Carlotta Susca

C’è un nuovo gioco che vediamo nella quarta stagione di House of Cards, un gioco che continua la serie metaforica delle strategie di Frank Underwood (di cui si è già parlato qui). L’antieroe al potere passa dai videogiochi sparatutto al modellismo strategico, fino ad approdare, nella terza stagione, a Monument Valley, una app basata sulle geometrie di Escher: le sue strategie si fanno via via più raffinate, la scalata al vertice degli USA richiede la capacità di immaginare percorsi apparentemente impossibili, di raggiungere punti che sembrano inaccessibili. Ma poi la necessità di mantenere il potere, di proteggere la posizione conquistata e difendere la fortezza rendendola impenetrabile alla democrazia riporta la strategia a un livello metaforico più semplice, rappresentato dalla app a cui gioca il candidato alla presidenza diretto avversario di Frank Underwood: William “Will” Conway. Il governatore di New York mostra a Frank Agar.io, un gioco che consiste nell’inglobare i pallini più piccoli e nell’evitare di farsi inglobare dai più grandi: non importa quanto imponente sia il proprio diametro, potrebbe sempre comparire un nemico di rango superiore – come sempre, nella vita e nei videogiochi.

È inevitabile che l’avanzamento di una serie televisiva porti la narrazione su livelli differenti e costringa gli sceneggiatori ad allargare l’universo narrativo: per Frank Underwood, già leader della nazione più potente della terra (della sua versione finzionale e distopica), si è optato per la comparsa di un avversario di pari diametro. Non solo: Agar.io consente anche la divisione del proprio avatar circolare in unità più piccole e più agili; è quello che accade con l’equa distribuzione del potere tra Frank e la first lady Claire, candidata alla vicepresidenza. Il protagonista si raddoppia e la narrazione si apre a possibilità che contemplino l’analisi di una diarchia, mentre un nuovo nemico compare a rilanciare la sfida su un livello basico: chi ingloberà chi? (continua…)

Pubblicato in SERIE TV (e dintorni)   Commenti disabilitati

martedì, 5 aprile 2016

LetteratitudineNews: dal 28 marzo al 3 aprile 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 28 marzo al 3 aprile 2016

PREMIO STREGA 2016: i 27 libri presentati

FRANCO MATTEUCCI racconta LO STRANO CASO DELL’ORSO UCCISO NEL BOSCO

UNA CITTÀ PROLETARIA di Athos Bigongiali (recensione)

È MORTO IMRE KERTÉSZ

20 ANNI DALLA MORTE DI DARIO BELLEZZA

CONOSCO L’AMORE MEGLIO DI VOI (recensione)

EDITORIA: PROTOCOLLO D’INTESA EDITORI-TRADUTTORI

CARO ALBERTO, MI RICORDO DI TE: la programmazione del Fondo Moravia

FEDERICO DE ROBERTO e ERNESTA VALLE al Teatro Brancati

© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

lunedì, 4 aprile 2016

OMAGGIO A GALLIENO FERRI

Nell’ambito della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” ricordiamo uno dei grandi Maestri del fumetto italiano: Gallieno Ferri, che si è spento a Genova il 2 aprile 2016

***

Gallieno Ferri, morto il 2 aprile 2016 a Genova, era nato nel capoluogo ligure il 21 marzo del 1929. Grande fumettista italiano, padre “grafico” del mitico personaggio Zagor della Bonelli, lascia un’importante eredità da gestire nell’ambito del fumetto italiano.

Dopo aver esercitato la professione di geometra, Ferri iniziò la sua carriera come disegnatore creando per l’editore Giovanni De Leo Il fantasma verde e Piuma Rossa, firmandosi con lo pseudonimo di Fergal.
Dal 1949, disegnò personalmente la prima serie di Maskar, successivamente iniziò a lavorare con il giornale a fumetti Il Vittorioso e cominciò a illustrare per il mercato francese le avventure dell’indiano Tom-Tom e della giubba rossa Thunder Jack.
Nel 1961 diede vita, insieme a Sergio Bonelli (che, nella fattispecie, scelse di usare lo pseudonimo di Guido Nolitta), a Zagor, che diventerà uno dei personaggi di spicco della Sergio Bonelli Editore e su cui lavorerà ininterrottamente fino al momento della morte, disegnando anche tutte le copertine. Ferri contribuì anche alla sceneggiatura di alcuni dei primi episodi del personaggio. Nello stesso anno realizzò anche, su testi di Gian Luigi Bonelli, due episodi della serie Giubbe Rosse. Nel 1975, sempre su testi di Nolitta, disegnò la prima storia di Mister No (di cui realizzò anche le prime centoquindici copertine). Firmò inoltre i disegni delle copertine degli speciali numero 9 e 10 del Comandante Mark e quella dell’albetto allegato allo speciale numero 9.
Nel 2009, a Roma, gli fu assegnato il premio Romics d’Oro. Il 16 febbraio 2016 le impronte delle sue mani entrarono a far parte della “Walk of Fame ” di Lucca Comics.
Con oltre ventimila tavole realizzate per Zagor, Ferri è il disegnatore che ha disegnato più pagine per un singolo personaggio nella storia della Sergio Bonelli Editore.

Qui di seguito, pubblichiamo un video con una breve intervista del 2007 a Gallieno Ferri.

A fine post, un video con Ferri intento a disegnare Zagor.

Dal sito della Bonelli, riprendiamo il post intitolato: “Addio, Maestro Ferri!”. Lo pubblichiamo qui di seguito.

* * *

(continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI   Commenti disabilitati

Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

*********************
Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

*********************

"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

*********************

*********************

*********************

*********************

OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

*********************

OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

*********************

RATPUS va in scena ratpus

*********************

Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

*********************

"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

letteratitudine-su-rai-letteratura

letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

letteratitudine-chiama-mondo

letteratitudine-chiama-scuola

Categorie

contro-la-pedofilia-bis1

Archivi

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
 
 

Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009