max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

settembre: 2014
L M M G V S D
« ago   ott »
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura

Archivio di settembre 2014

lunedì, 29 settembre 2014

LetteratitudineNews: dal 22 al 28 settembre 2014

LetteratitudineNews: 22 al 28 settembre 2014


© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

venerdì, 26 settembre 2014

LA NON-BANALITÀ DEL MALE

La nuova puntata de “Il sottosuolo”di Ferdinando Camon è dedicata a una contestazione della formula “banalità del male” usata dalla filosofa e scrittrice tedesca Hannah Arendt (nella foto a sinistra) con riferimento al gerarca nazista Adolf Eichmann.

Massimo Maugeri

* * *

LA NON-BANALITÀ DEL MALE

di Ferdinando Camon

ferdinando-camonAlcuni di noi (mi ci metto in mezzo) hanno sempre avuto qualche riserva sulla formula “banalità del male”, con cui Hannah Arendt definiva il sistema etico-culturale che guidava il lavoro di Adolf Eichmann. Ci sembrava una formula riduttiva. La “banalità del male” banalizza il male. Lo riduce. Toglie a quel male le dimensioni epocali che ne fanno un unicum nella storia. Si è discusso sul concetto di unicum, qualcuno ha osservato che ci sono stati altri grandi massacri. Sì, ma non come questo: questo voleva eliminare una “razza”, cioè modificare la composizione dell’umanità. Hannah Arendt ha coniato quella formula studiando Eichmann al processo, e osservandolo da vicino. Imperturbabile e pignolo. Un automa. Un ottuso. Che ha l’aria di non capire quello che ha fatto. Eppure, ha visto le gasazioni in atto, e (dice nel processo) non gli son piaciute, ma (nella vita) ha continuato come prima. Per inerzia. Atonia morale. La Arendt mandava gli appunti del processo al giornale che l’aveva inviata (“The New Yorker”), e “la banalità del male” fu la formula riassuntiva sull’imputato, il suo cervello, il suo sistema. Da noi quello è il titolo (da Feltrinelli) del libro della Arendt.
Adesso quella tesi viene contestata da un altro libro, appena uscito negli Stati Uniti. Poiché il titolo originale del libro della Arendt è “Eichmann in Jerusalem”, Eichmann al processo, l’autrice tedesca Bettina Stangneth intitola il suo libro di risposta “Eichmann before Jerusalem”, com’era Eichmann prima del processo. In Italia ne dà notizia il “Foglio”. Sono titoli che dicono tutto. Eichmann catturato e portato in processo era un uomo dimesso, dalle risposte flebili, dallo sguardo braccato, dagli occhietti sfuggenti, spaventato dalla prospettiva dell’impiccagione, ineluttabile fin dall’inizio. Ha tutto l’interesse a presentarsi come “stupido”. Ma questo non è l’Eichmann che “ha fatto la storia”. È l’Eichmann che “esce dalla storia”. Esce banalmente, cercando una scappatoia che non c’è. Ma quando ha fatto la storia non era così.
(continua…)

Pubblicato in IL SOTTOSUOLO (di Ferdinando Camon)   Commenti disabilitati

mercoledì, 24 settembre 2014

RITORNO A SALEM, di Hélène Grimaud

Nell’ambito del forum permanente di Letteratitudine intitolato LETTERATURA E MUSICA, coordinato con il supporto dello scrittore Claudio Morandini, pubblichiamo la recensione del romanzo RITORNO A SALEM, di Hélène Grimaud (Bollati Boringhieri, 2014 – traduzione di Monica Capuani), firmata dallo stesso Morandini.

Massimo Maugeri

* * *

RITORNO A SALEM, di Hélène Grimaud

di Claudio Morandini

Sarà forse singolare, ma è del tutto comprensibile che un interprete – cioè un musicista che mette la sua sensibilità artistica al servizio della musica scritta da qualcun altro – finisca per abitare le pagine di un libro come – finalmente! – un protagonista assoluto, e lasci esprimere la propria voce interiore dopo aver parlato per Brahms o Chopin o che so io. Ai musicisti viene naturale mettere per iscritto ciò che la musica non consente di comunicare: ricordi, incontri, emozioni, teorie, sassolini nella scarpa… Talvolta si concedono una capatina nei territori della narrativa (dell’autofiction, più spesso; della narrativa d’invenzione, talvolta), ma sempre con la timidezza di chi si sta dedicando a un mestiere che non è proprio il suo. La pianista Hélène Grimaud non sembra avere di questi tentennamenti: la sua è una prosa ricca, solenne, non esente da qualche eccesso retorico (ma solo chi osa rischia lo scivolone), dominata da un io (o un “je”, un “moi”) onnipresente fino all’ipertrofia. E dopo tre titoli (“Variations sauvages”, “Leçons particulières”, “Retour à Salem”), tutti pubblicati in Italia da Bollati Boringhieri (l’ultimo, tempestivamente tradotto da Monica Capuani con il titolo “Ritorno a Salem”, è appena uscito), possiamo accostarci ai suoi libri come a opere a pieno diritto letterarie e non più e non tanto come a esempi di memorialistica eccentrica.

Hélène Grimaud racconta di sé: si mette in scena, con i suoi dubbi, le sue stanchezze, le sue esaltazioni, i suoi convincimenti. Se nel primo libro, “Variazioni selvagge” (Laffont 2003, Bollati Boringhieri 2006, trad. di Patrizia Farese), aveva raccontato la sua formazione (nella prima parte, la più efficace, omaggio al bildungsroman contaminato con elementi saggistici) e rafforzato la sua personale mitologia (un’infanzia in cui il cliché dell’enfant prodige si mescola con quello dell’enfant sauvage più che terrible, la definizione di un repertorio, di uno stile, il personaggio di artista-che-ama-e-alleva-i-lupi, quell’idea ricorrente di predestinazione), nel secondo, del 2005, “Lezioni private” (sempre Laffont e sempre Bollati Boringhieri, 2007), la protagonista assoluta, colta da subito in una fase critica, trova nel viaggio la soluzione terapeutica (e narrativa) per uscire dalla crisi e ritrovarsi.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATURA E MUSICA   11 commenti »

domenica, 21 settembre 2014

LetteratitudineNews: dal 15 al 21 settembre 2014

LetteratitudineNews: dal 15 al 21 settembre 2014


    © Letteratitudine

    (continua…)

    Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

    venerdì, 19 settembre 2014

    VENT’ANNI DI MINIMUM FAX: DANIELE DI GENNARO e CARLO D’AMICIS ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 19 settembre 2014

    di-gennaro-damicis-2VENT’ANNI DI MINIMUM FAX: DANIELE DI GENNARO e CARLO D’AMICIS ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 19 settembre 2014 – h. 13 circa [e, in replica, il mercoledì successivo (h. 9 circa)]

    In Fm e in streaming su Radio Hinterland

    LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

    * * *

    Daniele Di Gennaro e Carlo D’Amicis sono gli ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 19 settembre 2014.

    Daniele Di Gennaro, nel suo ruolo di responsabile editoriale e co-fondatore di minimum fax, ha raccontato la storia di questa casa editrice romana (a vent’anni dalla nascita).

    Con Carlo D’Amicis, uno degli autori di punta di minimum fax, abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Quando eravamo prede

    * * *

    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia: Federico Marin

    LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

    * * *

    Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

    Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

    È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

    © Letteratitudine

    (continua…)

    Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

    martedì, 16 settembre 2014

    LetteratitudineNews: dall’8 al 14 settembre 2014

    LetteratitudineNews: dall’8 al 14 settembre 2014

    © Letteratitudine

    (continua…)

    Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

    lunedì, 8 settembre 2014

    MORTE DI UN UOMO FELICE, di Giorgio Fontana (intervista all’autore)

    MORTE DI UN UOMO FELICEMorte di un uomo felice, di Giorgio Fontana (Sellerio, 2014)

    Nell’ambito della sezione “Letteratura è diritto, letteratura è vita” pubblichiamo “Morte di un uomo felice. Intervista a Giorgio Fontana”.

    di Simona Lo Iacono

    C’è un rapporto, viscerale e sempre sanguinante, tra giustizia e letteratura.
    Sin dall’antichità, l’uomo si è interrogato, ha consultato Pizie e Dèi parlanti, ha cercato nel volo degli uccelli segnali profetici, per poi comprendere che le risposte risiedono dentro di noi.
    Né questa ricerca è mai stata solo giuridica, o si è potuta risolvere unicamente nella codificazione. Ma ha avuto la necessità di addentrarsi nel cuore delle storie. E di raccontare non solo l’amore per la giustizia, ma anche il dolore della sua perdita.
    Solo le storie, infatti, fanno affondare i concetti nel cuore, nel fango, nella caduta e nella resurrezione. E nell’uomo. Nelle piaghe dei suoi errori, nella struggente ansia di trovarsi.
    Così, non dobbiamo solo ai giuristi la conquista della coscienza e della pietà umana, ma ad una donna, Antigone, narrata da parole e versi, urlata nei teatri e negli anfiteatri del mondo.
    Né possiamo imputare l’evoluzione della civiltà alla sola codificazione, ma ad un coro di romanzieri e personaggi letterari, che a buon diritto possono dirsi coautori della costruzione di un ideale di bene comune.
    Dunque, ricerca della giustizia e senso delle storie sono sorelle. E sono sorelle perchè complici della medesima segreta afflizione: trovare un significato, dare fondamento al mistero dell’esistenza.
    Questo intreccio segretissimo e intimo, pare affiorare con potenza nell’ultimo romanzo di Giorgio Fontana, “Morte di un uomo felice” (Sellerio).
    Giacomo Colnaghi è magistrato, e come tale è uomo di diritto e di giustizia.
    In una Milano degli anni ottanta inquieta e già ossessionata dai vizi capitali del secolo (ricerca del potere, corruzione, caduta degli ideali della storia passata), cerca.
    In apparenza è solo sulle tracce di una banda armata, responsabile della morte di un politico.
    Ma la sua ricerca è molto più lacerante e antica.
    Figlio di Ernesto, un partigiano che è morto durante un’azione, e che ha sconvolto la famiglia con la sua ribellione, Colnaghi è afflitto da domande sul senso della vita e della morte, sulla vera dimensione del bene e del male, sull’esistenza in un Dio nel quale crede ma a cui non riesce a tenere nascosti i suoi dubbi.
    E’ lacerato, Colnaghi, è intuitivo, è – soprattutto – un uomo del suo tempo, ma con alle spalle l’esperienza eroica di un padre che – contro tutti, contro tutto – ha lasciato la vita per rincorrere un ideale.
    Colnaghi non cerca dunque solo risposte giudiziarie. O meglio. Le piste investigative sono le tracce di un’altra ricerca, quella di un mondo spaesato, irriverente, dolentissimo, che gradualmente perde senso del mistero e del pudore, infliggendo all’Italia (quell’Italia che suo padre aveva fondato sulla riconquista della dimensione ideale) un destino da figlia perduta cui solo la compassione può salvare l’anima.
    Il tempo di Colmaghi, allora, è il tempo di questa pietà che – come quella di Antigone – non si rassegna alla sola normatività, ma fa appello al valore del sangue versato, del sogno, della conquista di una giustizia che non è solo risposta a un reato, ma vocazione intima, troppo spesso profanata, dell’animo umano.
    Vita e giustizia si aggrovigliano, rimandano l’una all’altra e si completano febbrilmente e drammaticamente, quasi a suggerire che scegliere l’una senza l’altra equivale a morire, mentre la morte vera (finanche quella sperimentata da un partigiano contro il volere della sua famiglia) non è morte, ma vita, se c’è significato, motivo della ricerca.
    Allora, la fine di chi compie un simile viaggio, non è inutile.
    E’, piuttosto, la morte di un uomo felice.

    Chiedo dunque a Giorgio Fontana di parlarci dell’importanza di questa ricerca. E di quanto, in essa, conti ripercorrere le strade passate, dare valore alla morte di chi ci ha preceduto.

    - In quest’ottica, qual è il significato del rapporto tra padre e figlio, nel romanzo? (continua…)

    Pubblicato in LETTERATURA È DIRITTO... È VITA (a cura di Simona Lo Iacono)   Commenti disabilitati

    lunedì, 8 settembre 2014

    LetteratitudineNews: dal 1° al 7 settembre 2014

    LetteratitudineNews: dal 1° al 7 settembre 2014

    © Letteratitudine

    (continua…)

    Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

    martedì, 2 settembre 2014

    SEQUESTRABILITÀ DI BLOG, SITI INTERNET E NEWSGROUP (Le nostre vite tra diritto e web n. 29)

    diritto-e-web-2LE NOSTRE VITE TRA DIRITTO E WEB – N. 29

    Leggi L’introduzione di Massimo Maugeri e Simona Lo Iacono

    * * *

    Sequestrabilità di Blog, siti internet e newsgroup se violativi del diritto all’onore e alla reputazione.

    Già con la sentenza n. 10594/2014 il 5 marzo scorso la Corte Suprema di Cassazione aveva affermato che il diritto di cronaca è applicabile anche al web e raccomandava la “massima cautela nell’esercizio del sequestro preventivo per gli articoli pubblicati online”.
    Blog, e-mail, newsgroup e newletters possono essere oggetto di sequestro, afferma la Corte, in quanto non godono delle speciali tutele che la legge italiana attualmente riconosce solo ai prodotti stampati, ma allo stesso tempo l’esimente del diritto di cronaca si applica a qualsiasi manifestazione pubblica del pensiero, se i fatti descritti sono veri, di interesse pubblico e riportati con la dovuta continenza.
    Questa estate la Corte è tornata con la recentissima sentenza 18174 della terza sezione civile ove ha ribadito che “Internet costituisce un mezzo di diffusione di notizie e idee al pari, se non di più, di stampa, radio e televisione”, ragion per cui anche nel caso di comunicati stampa reperibili su un sito internet valgono i principi “tradizionalmente indicati dalla giurisprudenza” per l’esercizio del diritto di cronaca e del diritto di critica.
    Ne deriva il “bilanciamento” con il “diritto primario all’onore e alla reputazione” e la “verità obiettiva” (per quanto accertabile), la “continenza” e la “pertinenza”.
    La Corte è tornata a ribadire che la libertà di manifestazione del pensiero, (continua…)

    Pubblicato in LE NOSTRE VITE TRA DIRITTO E WEB (con la collaborazione di Simona Lo Iacono)   Commenti disabilitati

    lunedì, 1 settembre 2014

    LetteratitudineNews: dal 28 luglio al 31 agosto 2014

    LetteratitudineNews: 28 luglio al 31 agosto 2014

    © Letteratitudine

    (continua…)

    Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

    Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

    *********************
    Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

    *********************

    "Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

    *********************

    *********************

    *********************

    *********************

    OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

    *********************

    OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

    *********************

    RATPUS va in scena ratpus

    *********************

    Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

    *********************

    "TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

    LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

    letteratitudine-su-rai-letteratura

    letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

    letteratitudine-chiama-mondo

    letteratitudine-chiama-scuola

    Categorie

    contro-la-pedofilia-bis1

    Archivi

    window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
     
     

    Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
    Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009