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sabato, 20 febbraio 2016

OMAGGIO A UMBERTO ECO

La notizia della morte di Umberto Eco ci coglie di sorpresa e ci lascia sgomenti. Abbiamo ancora nelle nostre orecchie il suono delle parole del celebre scrittore da dove emerge il disappunto per la nascita della cosiddetta “Mondazzoli” e il conseguente avvio del progetto editoriale “La Nave di Teseo” (ne approfittiamo, peraltro, per segnalare che secondo il settimanale “L’Espresso“, l’Antitrust sembrerebbe orientata a impedire al gruppo Mondadori, dopo l’acquisto di Rcs Libri, di mantenere il controllo di due importanti case editrici tra quelle incluse nel pacchetto: la Bompiani e la Marsilio).
Gianni Coscia – avvocato e noto fisarmonicista, nonché l’amico più caro di Eco sin dai tempi del ginnasio – commenta così la notizia della scomparsa dello scrittore sul sito de “La Stampa“: «Sapevo che Umberto era malato da due anni di tumore, ma nessuno pensava che la sua fine sarebbe stata così imminente». E aggiunge: «Era uscito di casa per l’ultima volta a metà gennaio per festeggiare in un ristorante gli 80 anni di mia moglie Laura. La dote più grande era il profondo senso dell’amicizia ed era molto legato ad Alessandria, per venire cercava solo l’occasione intelligente». E infine: «Era molto disponibile, anche se all’apparenza non sembrava, era umile ma quel suo atteggiamento spavaldo era solo una difesa. Era un uomo timido, anche se nessuno lo direbbe».

Umberto Eco era nato ad Alessandria, il 5 gennaio 1932. È morto a Milano ieri sera, il 19 febbraio 2016, a causa di un tumore. Aveva 84 anni.
Semiologo, filosofo e scrittore divenne celebre in tutto il mondo dopo la pubblicazione del romanzo “Il nome della rosa“, avvenuta nel 1980 (in Italia per i tipi di “Bompiani”). Fu un successo travolgente e inatteso, con grandissimo riscontro sia dal punto di vista della critica sia da quello del gradimento dei lettori. Best-seller internazionale tradotto in oltre 40 lingue e venduto in cinquanta milioni di copie, “Il nome della rosa” si aggiudicò il Premio Strega nel 1981, fu tra i finalisti del prestigioso Edgar Award nel 1984 ed è stato inserito nella lista de “I 100 libri del secolo di Le Monde”.
Dal romanzo fu tratto, nel 1986, il film omonimo per la regia di Jean-Jacques Annaud, con Sean Connery nei panni di Guglielmo e Christian Slater nel ruolo di Adso.

La produzione “libresca” di Umberto Eco è cospicua. Ricordiamo, tra gli altri: “Diario minimo” (1963), “Apocalittici e integrati” (1964 – con nuova edizione nel 1977).
Tra i romanzi, oltre al citato “Il nome della rosa“, ricordiamo: “Il pendolo di Foucault” (1988), “L’isola del giorno prima” (1994), “Baudolino” (2000), “La misteriosa fiamma della regina Loana” (2004), “Il cimitero di Praga” (2010) e “Numero Zero” (2015), tutti editi in italiano da Bompiani.

Nell’ambito della saggistica ricordiamo: “Il superuomo di massa” (1976), “Lector in fabula” (1979), “Sei passeggiate nei boschi narrativi” (1994), “Sulla letteratura” (2002), “Dire quasi la stessa cosa” (2003).

Intanto, venerdì 26 febbraio uscirà il nuovo libro di Eco per i tipi de “La nave di Teseo“. Si intitola “Pape Satàn aleppe(476 pag. – 20€).

Quella che segue è la scheda del libro…

Crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato… Questo è l’ambiente – ben noto – in cui ci muoviamo: una società liquida, dove non sempre è facile trovare una stella polare (anche se è facile trovare tante stelle e stellette). Di questa società troviamo qui i volti più familiari: le maschere della politica, le ossessioni mediatiche di visibilità che tutti (o quasi) sembriamo condividere, la vita simbiotica coi nostri telefonini, la mala educazione. E naturalmente molto altro, che Umberto Eco ha raccontato regolarmente nelle sue Bustine di Minerva.
È una società, la società liquida, in cui il non senso sembra talora prendere il sopravvento sulla razionalità, con irripetibili effetti comici certo, ma con conseguenze non propriamente rassicuranti. Confusione, sconnessione, profluvi di parole, spesso troppo tangenti ai luoghi comuni. “Pape Satàn, pape Satàn aleppe”, diceva Dante nell’Inferno (VII, 1), tra meraviglia, dolore, ira, minaccia, e forse ironia.

Dedico, dunque, questo “spazio” alla memoria di Umberto Eco con l’intento di celebrarlo, ma anche con l’obiettivo (e la speranza) di contribuire a far conoscere le opere di questo nostro grande scrittore a chi non avesse ancora avuto modo di leggerle.

Pongo le solite domande (volte a favorire la discussione):

1. Che rapporti avete con le opere di Umberto Eco?

2. Qual è quella che avete amato di più?

3. E l’opera di Eco che ritenete più rappresentativa (a prescindere dalle vostre preferenze)?

4. Tra le varie “citazione” di Eco di cui avete memoria… qual è quella con cui vi sentite più in sintonia?

5. Qual è la principale eredità che Umberto Eco ha lasciato nella letteratura italiana?

Sono graditi (e ringrazio anticipatamente i partecipanti) interventi, contributi vari e la segnalazione di link attinenti ai contenuti di questo post.

Di seguito, due video dedicati a Umberto Eco relativi alla “Consegna a Umberto Eco del Sigillum magnum d’oro – Cerimonia Dottori di Ricerca 2015″ e alla “Lectio Magistralis – Comunicazione Soft e Hard – 2014″.

Massimo Maugeri

http://i.huffpost.com/gen/4022660/thumbs/o-ECO-MORTE-570.jpg

* * *

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Scritto sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:28 nella categoria A A - I FORUM APERTI DI LETTERATITUDINE, EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.

77 commenti a “OMAGGIO A UMBERTO ECO”

Care amiche e cari amici,
la notizia della morte di Umberto Eco mi ha colto di sorpresa e mi lascia sgomento.
Come ho scritto sul post, abbiamo ancora nelle nostre orecchie il suono delle parole del celebre scrittore da dove emerge il disappunto per la nascita della cosiddetta “Mondazzoli” e il conseguente avvio del progetto editoriale “La nave di Teseo” (peraltro, secondo il settimanale “L’Espresso”, l’Antitrust sembrerebbe orientata a impedire al gruppo Mondadori, dopo l’acquisto di Rcs Libri, di mantenere il controllo di due importanti case editrici tra quelle incluse nel pacchetto: la Bompiani e la Marsilio).

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:32 da Massimo Maugeri


Gianni Coscia – avvocato e noto fisarmonicista, nonché l’amico più caro di Eco sin dai tempi del ginnasio – ha commenta così la notizia della scomparsa dello scrittore sul sito de “La Stampa”: «Sapevo che Umberto era malato da due anni di tumore, ma nessuno pensava che la sua fine sarebbe stata così imminente».

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:32 da Massimo Maugeri


E dunque, Umberto Eco (nato ad Alessandria, il 5 gennaio 1932) ci ha lasciati ieri sera (19 febbraio 2016), a Milano, a causa di un tumore.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:33 da Massimo Maugeri


Semiologo, filosofo e scrittore divenne celebre in tutto il mondo dopo la pubblicazione del romanzo “Il nome della rosa”, avvenuta nel 1980 (in Italia per i tipi di “Bompiani”). Fu un successo travolgente e inatteso, con grandissimo riscontro sia dal punto di vista della critica sia da quello del gradimento dei lettori. Best-seller internazionale tradotto in oltre 40 lingue e venduto in cinquanta milioni di copie, “Il nome della rosa” si aggiudicò il Premio Strega nel 1981, fu tra i finalisti del prestigioso Edgar Award nel 1984 ed è stato inserito nella lista de “I 100 libri del secolo di Le Monde”.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:34 da Massimo Maugeri


La produzione “libresca” di Umberto Eco è cospicua. Ricordiamo, tra gli altri: “Diario minimo” (1963), “Apocalittici e integrati” (1964 – con nuova edizione nel 1977).
Tra i romanzi, oltre al citato “Il nome della rosa”, ricordiamo: “Il pendolo di Foucault” (1988), “L’isola del giorno prima” (1994), “Baudolino” (2000), “La misteriosa fiamma della regina Loana” (2004), “Il cimitero di Praga” (2010) e “Numero Zero” (2015), tutti editi in italiano da Bompiani.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:34 da Massimo Maugeri


Nell’ambito della saggistica ricordiamo: “Il superuomo di massa” (1976), “Lector in fabula” (1979), “Sei passeggiate nei boschi narrativi” (1994), “Sulla letteratura” (2002), “Dire quasi la stessa cosa” (2003).

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:35 da Massimo Maugeri


Dedico, dunque, questo “spazio” alla memoria di Umberto Eco con l’intento di celebrarlo, ma anche con l’obiettivo (e la speranza) di contribuire a far conoscere le opere di questo nostro grande scrittore a chi non avesse ancora avuto modo di leggerle.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:35 da Massimo Maugeri


Sono graditi (e ringrazio anticipatamente i partecipanti) interventi, contributi vari e la segnalazione di link attinenti ai contenuti di questo post.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:36 da Massimo Maugeri


Sul post ho pubblicato due video dedicati a Umberto Eco relativi alla “Consegna a Umberto Eco del Sigillum magnum d’oro – Cerimonia Dottori di Ricerca 2015″ e alla “Lectio Magistralis – Comunicazione Soft e Hard – 2014″.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 12:36 da Massimo Maugeri


L’addio a Umberto Eco: “Ora siamo più poveri”. L’addio martedì al Castello, a maggio uscirà l’ultimo libro
“Era un genio del sapere innamorato della città”. L’intellettuale è morto a 84 anni nella sua casa di Milano. Martedì i funerali secondo un rito civile: il saluto a partire dalle 15
http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/02/20/news/milano_pisapia_eco-133831441/

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:09 da Anonimo


Bologna perde Umberto Eco, il suo illustre professore

Ha fondato il Dams e poi Scienze della comunicazione. A giugno aveva ricevuto il Sigillum Magnum dell’Ateneo. Il sindaco: “Ci mancherà la tua libertà di pensiero”. L’ex rettore Dionigi: “Oggi ci sentiamo tutti orfani”. Ubertini: “Indagatore delle parole, dei segni e della vita”. Prodi: “Aveva una relazione empatica con i suoi studenti”
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/02/20/news/bologna_perde_umberto_eco_qui_ha_fondado_il_dams-133823667/

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:09 da da "la Repubblica"


Addio a Umberto Eco, Mattarella: “Uomo libero, pieno di passione civile”

Renzi: “Intellettuale europeo, perdita enorme per la cultura”. Roberto Saviano: “Grazie professore, la tua scomparsa un dolore molto forte”. Il New York Times: “L’accademico che navigava in due mondi”. Le Monde: “Il grande alchimista destinato all’immenso”
http://www.repubblica.it/cultura/2016/02/20/news/morte_umberto_eco_reazioni_renzi_saviano_franceschini-133827335/

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:10 da da "la Repubblica"


Morto lo scrittore Umberto Eco. Ci mancherà il suo sguardo sul mondo

Aveva 84 anni. E’ stato filosofo, semiologo e grande esperto della comunicazione. Non ha mai perso la voglia di osservare la politica. Aveva appena lanciato una nuova casa editrice “La Nave di Teseo”, dopo aver rifiutato di restare in quella che lui chiamò “La Mondazzoli”, la fusione Mondadori-Rcs. E’ stato anche storico collaboratore di Repubblica e de l’Espress
http://www.repubblica.it/cultura/2016/02/20/news/morto_lo_scrittore_umberto_eco-133816061/

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:11 da da "la Repubblica"


È morto lo scrittore Umberto Eco
Ha modernizzato la cultura italiana: Aveva 84 anni, tra i successi letterari «Il nome della rosa» e «Il pendolo di Foucault»
http://www.corriere.it/cultura/16_febbraio_20/morto-umberto-eco-6a6c8fac-d760-11e5-a4d1-c8704a1e2204.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:12 da da "Il Corriere della Sera"


Addio a Umberto Eco: oltrepassò le frontiere combinando la filosofia
con la cultura di massa.
La morte dell’intellettuale che mise l’arte della trasgressione al servizio della novità
di PIERLUIGI BATTISTA
http://www.corriere.it/cultura/16_febbraio_20/elogio-un-intellettuale-refrattario-ogni-schema-7445a79c-d766-11e5-a4d1-c8704a1e2204.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:13 da da "Il Corriere della Sera"


Morto Umberto Eco: esordio cattolico e frecciate a Silvio Berlusconi
Diffidava degli intellettuali impegnati e del politicamente corretto

di LUCA MASTRANTONIO
http://www.corriere.it/cultura/16_febbraio_20/eco-umberto-politico-berlusconi-militanza-c6ebfe68-d76d-11e5-a4d1-c8704a1e2204.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:15 da da "Il Corriere della Sera"


Morto lo scrittore Umberto Eco.
Svecchiò semiologia e letteratura. Unì agli studi accademici l’impegno militante nell’industria culturale. Il suo romanzo «Il nome della rosa» fu un bestseller di livello mondiale con 30 milioni di copie vendute
di DINO MESSINA
http://www.corriere.it/cultura/16_febbraio_20/morto-umberto-eco-nome-rosa-semiologia-33815ddc-d770-11e5-a4d1-c8704a1e2204.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:16 da da "Il Corriere della Sera"


Eco d’archivio: la barba di Dio e il «pensiero lombare» dei jeans. Gli articoli del grande autore scomparso pubblicati sul «Corriere della Sera». Profetiche intuizioni su politica e tv accanto a sorridenti osservazioni sulle nostre abitudini. Un geniale «com’eravamo» nato per il giornale travasato poi nei libri
http://www.corriere.it/cultura/16_febbraio_20/umberto-eco-archivio-corriere-articoli-50dde77e-d7b1-11e5-afdf-d68b3faa1595.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:18 da da "Il Corriere della Sera"


Se il giornale diventa macchina del fango. Umberto Eco: «Svelo complotti e delegittimazioni dell’informazione». Paolo Mieli: «Da vent’anni saltata la barriera tra serietà e cialtroneria»
colloquio tra Umberto Eco e Paolo Mieli a cura di Dino Messina
http://www.corriere.it/cultura/15_gennaio_12/eco-mieli-se-giornale-diventa-macchina-fango-0e1468de-9a3e-11e4-806b-2b4cc98e1f17.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:19 da da "Il Corriere della Sera"


Martedì il rito civile a Milano per Umberto Eco.
Cordoglio da tutto il mondo per la scomparsa dello scrittore, filosofo, semiologo e grande esperto della comunicazione
https://www.lastampa.it/2016/02/20/cultura/marted-il-rito-civile-a-milano-per-umberto-eco-oJmXa0khkpAF9lImXqSCEJ/pagina.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:20 da da "La Stampa"


Addio a Umberto Eco, con lui la cultura diventò best seller
Nato ad Alessandria, era uno degli intellettuali italiani più famosi nel mondo. La passione per ogni tipo di cultura: «Per capire quella di massa bisogna amarla»

Non solo scrittore, filosofo e semiologo ma anche corsivista. Umberto Eco scrisse per il Manifesto con lo pseudonimo di Dedalus, lavorò per il Corriere di Ottone e per Repubblica

di Gianni Riotta
https://www.lastampa.it/2016/02/20/cultura/addio-a-umberto-eco-con-lui-la-cultura-divent-best-seller-UwlI8mAdbluPd6mx8Gv4CN/pagina.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:23 da da "La Stampa"


È morto Umberto Eco, scrittore da best seller e gigante della cultura italiana

di Armando Massarenti
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-02-20/e-morto-umberto-eco-gigante-cultura-italiana–093433.shtml

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:27 da da "Il Sole 24Ore - Domenica"


Addio a Umberto Eco, lo scrittore che modernizzò la cultura
http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/libri/morto_umberto_eco_scrittore-1563602.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:31 da da "Il Messaggero"


Umberto Eco: Elisabetta Sgarbi, a maggio ultimo libro, ‘Pape Satàn Aleppe’
Raccolta di Bustine Minerva con Nave Teseo
http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/02/20/umberto-eco-elisabetta-sgarbi-a-maggio-ultimo-libro-pape-satan-aleppe_23f1829c-6315-4437-8b91-a39cec793f57.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:32 da da "Ansa"


Addio a Umberto Eco, cambiò lo sguardo sul mondo
http://www.ilmattino.it/cultura/libri/addio_umberto_eco_cambi_sguardo_mondo-1563604.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:33 da da "Il Mattino"


Che cosa abbiamo imparato da Umberto Eco.
Il professore e scrittore è morto nella notte a 84 anni

di Mariarosa Mancuso
http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/02/20/tutto-quello-che-abbiamo-imparato-da-umberto-eco___1-v-138540-rubriche_c303.htm

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:34 da da "Il Foglio"


Morto Umberto Eco, addio allo scrittore innamorato di Milano
http://www.ilgiorno.it/milano/umberto-eco-morto-1.1807201

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:34 da da "Il Giorno - QN"


La Nave di Teseo Umberto Eco. Il libro inedito è in uscita: Pape Satàn Aleppe raccoglierà le sue “Bustine di Minerva” L’ultimo libro sulla “società liquida”
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Umberto-Eco-Il-libro-inedito-in-uscita-Pape-Satan-Aleppe-raccogliera-le-sue-Bustine-di-Minerva-59872ac7-f713-4e50-84a1-f446e2c35f8a.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:35 da da "Rai News"


Umberto Eco, 84, Best-Selling Academic Who Navigated Two Worlds, Dies

By JONATHAN KANDELL
http://www.nytimes.com/2016/02/20/arts/international/umberto-eco-italian-semiotician-and-best-selling-author-dies-at-84.html?_r=0

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:41 da da "The New York Times"


Umberto Eco, Author of ‘The Name of the Rose,’ Dead at 84
http://www.nytimes.com/aponline/2016/02/20/world/europe/ap-eu-obit-umberto-eco.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:41 da da "The New York Times"


Italian author Umberto Eco dies at 84
https://www.washingtonpost.com/world/italian-author-umberto-eco-dies-at-84/2016/02/19/1d0d4164-d780-11e5-9823-02b905009f99_story.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:44 da da "The Washington Post"


Umberto Eco, author of ‘The Name of the Rose,’ dead at 84
https://www.washingtonpost.com/entertainment/umberto-eco-author-of-the-name-of-the-rose-dead-at-84/2016/02/19/8575f42e-d77d-11e5-a65b-587e721fb231_story.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:44 da da "The Washington Post"


Italy salutes Umberto Eco, the man who knew everything
http://www.thetimes.co.uk/tto/arts/books/fiction/article4695592.ece

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:45 da da "The Times"


Muere Umberto Eco, el humanista total
Fallece a los 84 años el escritor, filósofo y semiólogo italiano, autor de ‘El nombre de la rosa’. Su figura y su obra ejercieron una enorme influencia desde la curiosidad crítica
http://cultura.elpais.com/cultura/2016/02/20/actualidad/1455927385_225826.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:46 da da "El Pais"


Las 10 mejores frases de Umberto Eco
http://www.elmundo.es/cultura/2016/02/20/56c83ad2268e3ec05c8b4599.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:49 da da "El Mundo"


CULTURAAutor de ‘El nombre de la rosa’, entre otras obras
Fallece Umberto Eco a los 84 años
http://www.elmundo.es/cultura/2016/02/20/56c7ab5dca4741944c8b456c.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:49 da da "El Mundo"


CULTURA- Reacciones
El mundo de la cultura llora la muerte de Umberto Eco: ‘Adiós profesor’
http://www.elmundo.es/cultura/2016/02/20/56c822f2268e3e7c648b4591.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:50 da da "El Mundo"


Umberto Eco, auteur du célèbre roman “Le Nom de la rose”, est mort dans la nuit
http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2016/02/20/97001-20160220FILWWW00020-lecrivain-umberto-eco-est-mort.php

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:51 da da "Le Figaro"


L’écrivain italien Umberto Eco est mort
http://www.lefigaro.fr/livres/2016/02/20/03005-20160220ARTFIG00028-l-ecrivain-italienumberto-eco-est-mort.php

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:52 da da "Le Figaro"


Umberto Eco: sa dernière interview pour Le Figaro
http://www.lefigaro.fr/livres/2016/02/20/03005-20160220ARTFIG00046-umberto-eco-sa-dernere-interview-pour-le-figaro.php

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:52 da da "Le Figaro"


Mort d’Umberto Eco : les réactions émues du monde de la culture
http://www.lefigaro.fr/livres/2016/02/20/03005-20160220ARTFIG00071-mort-d-umberto-eco-les-reactions-emues-du-monde-de-la-culture.php

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:53 da da "Le Figaro"


Umberto Eco, Italian author of The Name of the Rose, dies at 84
The popularity of The Name of the Rose came from its clever plot line, masterfully evoked atmosphere and the attractive central figure, unashamedly modelled on Sherlock Holmes
http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/books/news/umberto-eco-italian-author-of-the-name-of-the-rose-dies-at-84-a6885746.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:54 da da "The Independent"


Italienischer Literat und Wissenschaftler: Schriftsteller Umberto Eco ist tot

Er war einer der erfolgreichsten Schriftsteller Italiens. Mit dem Roman “Der Name der Rose” erlangte er Weltruhm. Seither galt er als einer der großen Intellektuellen der Zeitgeschichte. Nun ist Umberto Eco im Alter von 84 Jahren gestorben.
http://www.spiegel.de/kultur/literatur/umberto-eco-ist-tot-a-1078427.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:55 da da "Spiegel"


Zum Tod Umberto Ecos: Der realistische Utopist

Von Hans-Jürgen Schlamp, Rom

Mit Umberto Eco hat Italien seine wichtigste moralische und streitlustige Instanz verloren. Er war ein Literat, der sich immer wieder ins politische Getümmel stürzte – gegen Berlusconi, die Kirche, die Roten Brigaden, die sozialen Medien.
http://www.spiegel.de/kultur/literatur/umberto-eco-der-realistische-utopist-a-1078441.html

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 15:55 da da "Spiegel"


Caro Prof. Eco,
Ho cominciato a leggere i suoi libri da ragazzina. Non sempre li capivo, ma riusscivo comunque a percepirne la grandezza.
Da adulta ho avuto modo di rileggerli e di apprezzare la loro paradossale leggerezza ammantata dalla sapienza affabulatoria della grande scrittura.
Si può essere Leggeri senza rinunciare alla Grande Cultura.
Lei me lo ha dimostrato.
Per questo la ringrazio.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 19:36 da Fabiana


Da fumettofilo mi preme ricordare che Umberto Eco aprì le stanze della cultura che conta al fumetto in tempi non sospetti, facendo storcere il naso a tanti pseudo intellettuali.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 19:51 da ricky


Comunque come sempre accade in questi casi intravedo molta ipocrisia da parte di qualche detrattore di Eco che oggi si mette in fila davanti al totem dei ricordi con il cappello sotto il braccio.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 19:53 da ricky


Tra i romanzi innalzo all’altare delle lettere “La misteriosa fiamma della Regina Luana” che a non tutti piacque.

Postato sabato, 20 febbraio 2016 alle 19:55 da ricky


avrò avuto chessò, quindici o sedici anni. ero nella fase ficcanaso, quella in cui frugavo nella biblioteca di casa alla ricerca di epistolari e memorie: mi lessi di tutto, pepys, boswell, i diari di ciano, margaret case harriman -e da ogni lettura discendevano a valanghe interessi e curiosità e spin-off di linee di approfondimento. beh, c’era questo libro, e in costa c’era scritto “diario minimo”, promettente.
ecco, questo è l’inizio di tutto: di un grande amore, di un’ammirazione sconfinata, di un desiderio di cercare sempre di essere all’altezza di capire, della comprensione interiore del fatto che si possa essere profondi e leggeri insieme, che si possa giocare con le parole, che si possano scombinare le carte sempre, che si possano avere nel cuore la patristica e dumas allo stesso tempo, che il sense of humour è la chiave. erano concetti che avevo già in nuce grazie a mio padre, ma averne la conferma da qualcuno ben più autorevole (il mio vecchio era una persona incredibile, ma tendevo a considerarlo un delizioso e colto cazzone) è stata una svolta.
nel tempo ho letto quasi tutto, ho amato molte cose (più i saggi dei romanzi devo dire: pur se divorati sono altre le cose in letteratura che mi hanno cambiato la vita), ho imparato tantissimo (compreso come strutturare un saggetto -”come si fa una tesi di laurea” dovrebbe essere testo obbligatorio nelle scuole superiori- e compreso quanto internet possa essere una fonte preziosa: nel ‘96, agli albori, quando ancora accedervi costava un sacco, il suo “golem” era la cosa più bella che potevi trovare), ho riso come una pazza, ho goduto come un riccio.
e ho pianto, pure. tanto. con un libro suo che non si è filato nessuno, che nessuno ricorda mai tra le opere anche perché è strano, un romanzo per parole e immagini: “la misteriosa fiamma della regina loana”. e ho pianto perché dentro c’era anche la mia infanzia (di riporto, sono stata formata da cose più vecchie di me) e c’era mio padre, morto troppo presto. prima che io potessi davvero interiorizzare che forse del tutto un cazzone non era, e farglielo capire.

Postato domenica, 21 febbraio 2016 alle 13:04 da gea


Ho provato un grande dispiacere, come se fosse scomparsa una persona cara.
Mi accade di rado.
Non ho tutti i libri di Eco. Ma quelli che ho li custodisco gelosamente e voglio assolutamente rileggerli.

Postato domenica, 21 febbraio 2016 alle 18:09 da Annalisa


Grazie per il post. Non sono sui social network ed avere la possibilità di esprimere un pur breve pensiero è una grande opportunità di cui esser grata.

Postato domenica, 21 febbraio 2016 alle 18:10 da Annalisa


ho appena ripreso dallo scaffale “Baudolino”. Poi toccherà a “Il nome della rosa”.
In settimana comprerò “Il cimitero di Praga” e “Numero zero”.

Postato domenica, 21 febbraio 2016 alle 21:16 da giorgio antoci


i libri battono la morte.

Postato domenica, 21 febbraio 2016 alle 21:20 da giorgio antoci


Ci ha lasciati fisicamente uno dei più acuti maestri del pensiero non solo italiano. Resteranno le sue numerose opere a illuminarci nei vari generi del sapere soprattutto umanistico.
Personalmente ho letto e approfondito i suoi saggi sulla semiologia o semiotica, dal momento che Umberto Eco di questa disciplina era il primo studioso italiano.
Consentimi, caro Massimo, di elencare quei suoi testi forse meno conosciuti, eppure fondamentali per comprendere il valore della semiologia e della ricerca semiologica, cioè “una ricerca che veda tutti i fenomeni di cultura come fatti di comunicazione, per cui i singoli messaggi si organizzano e diventano comprensibili in riferimento a codici”:
- “La struttura assente. Introduzione alla ricerca semiologica”, Bompiani, 1968. La parte iniziale costituiva una dispensa universitaria apparsa in tiratura limitata, titolata “Appunti di una semiologia delle comunicazioni visive”.
- “Trattato di semiotica generale”, Bompiani, 1975.
- “Semiotica e filosofia del linguaggio”, Einaudi 1984.
Con gratitudine, cordialmente, A. B.

Postato lunedì, 22 febbraio 2016 alle 03:32 da ausilio bertoli


Caro Ausilio, grazie di cuore per il tuo intervento e per la tua partecipazione!

Postato mercoledì, 24 febbraio 2016 alle 16:23 da Massimo Maugeri


E grazie mille a tutti coloro che sono intervenuti!

Postato mercoledì, 24 febbraio 2016 alle 16:24 da Massimo Maugeri


Un caro saluto a: Fabiana, Ricky, Annalisa, Giorgio Antoci… e agli amici che mi hanno dato una mano a postare i link che trovate tra i commenti.

Postato mercoledì, 24 febbraio 2016 alle 16:25 da Massimo Maugeri


Un saluto specialissimo alla cara Gea, amica di questo blog da tempo immemore… ;)

Postato mercoledì, 24 febbraio 2016 alle 16:26 da Massimo Maugeri


Spero che possano giungere nuovi interventi.
Intanto, ancora una volta, grazie di cuore a tutti!

Postato mercoledì, 24 febbraio 2016 alle 16:26 da Massimo Maugeri


Mi mancheranno molto anche i suoi articoli. Un motivo in più per comprare questo nuovo libro pubblicato da “la nave di teseo” che se ho ben capito ne raccoglie una parte di quelli usciti negli ultimi anni.

Postato mercoledì, 24 febbraio 2016 alle 22:23 da Alessandra B.


Una accurata recensione che non sono riuscito ancora a leggere. Ho saltellato qua e là ed ho capito che, comunque, val la spesa trovare un momento per leggerla. Cosa che farò appena il tempo me lo permetterà.
Un grazie a Massimo per quello che ha prodotto.
Intanto condivido il linck sulla mia pagina di FB in modo che anche altri amici possano prendere visione del suo lavoro.
Cari saluti.
Armando

Postato domenica, 28 febbraio 2016 alle 02:34 da Salvatore Armando Santoro


Ricordo quando in televisione e in radio parlavano del Pendolo di Foucault come di un libro troppo intellettuale per essere compreso. Ricordo mio padre che arrivò a casa con una copia, si mise sulla sua poltrona, appoggiò il volume su un bracciolo e lo lesse tutto d’un fiato, in due giorni. Lui sapeva cos’era Agartha. Ricordo la pagina che riporta un programmino in codice basic per scrivere tutti i nomi di Dio e ricordo di non averlo mai copiato e lanciato. Ricordo che quando anni dopo lessi il romanzo, mi stupì capire cosa fossero le citazioni che aprivano ogni capitolo. E comprendere che, se sei dotato di intuito e conoscenza, la Storia la puoi inventare e l’Invenzione ricalca in modo preciso la Realtà.

Postato domenica, 28 febbraio 2016 alle 11:36 da Andrea Borla


Il pensiero critico di Umberto Eco degli ultimi 15 anni aleggia su questo nuovo libro pubblicato da “La nave di Teseo”.
Lo acquisterò con l’obiettivo di gustarmelo un capitoletto al giorno.
Così il buon vecchio Eco mi farà compagnia per molto tempo.

Postato domenica, 28 febbraio 2016 alle 13:47 da Raffaele


Poi, certo, ci sono tutti gli libri, molti dei quali ammetto di non aver letto.
C’è un bel patrimonio in pagine, parole, pensiero, critiche e storie di cui fruire.

Postato domenica, 28 febbraio 2016 alle 13:49 da Raffaele


Altri hanno già indicato efficacemente aspetti non delimitabili né esauribili di una figura debordante per intelligenza e cultura. Leggevo la sua rubrica sul Tempo quando avevo ancora i calzoncini corti, anche se capivo poco. Vorrei ricordare un’opera poco citata ma straordinaria: Kant e l’ornitorinco, in cui unisce grandi spazi culturali con piccole descrizioni, chiarezza esemplare e bonomia di trattazione, perché un grande sapere è sempre leggero: Ride, si sapis (Marziale).

Postato domenica, 28 febbraio 2016 alle 15:27 da gianmario ricchezza


Altri hanno già efficacemente descritto aspetti inesauribili di una figura unica. Vorrei solo ricordare una sua opera di cui si parla poco ma è straordinaria: Kant e l’ornitorinco, in cui vasti spazi culturali, che farebbero tremare i polsi a chiunque, sono visti con bonomia e esemplare chiarezza: un grande sapere è sempre leggero. Ride si sapis.

Postato domenica, 28 febbraio 2016 alle 15:34 da gianmario ricchezza


E’ morto l’autore del più bel libro che abbia mai letto (Il nome della Rosa), che devo dire?

Postato lunedì, 29 febbraio 2016 alle 09:39 da luca nencioni


Grazie mille per i vostri nuovi interventi!

Postato lunedì, 29 febbraio 2016 alle 16:29 da Massimo Maugeri


Un caro saluto a: Alessandra B., Salvatore Armando Santoro, Andrea Borla, Raffaele, Gianmario Ricchezza, Luca Nencioni.

Postato lunedì, 29 febbraio 2016 alle 16:30 da Massimo Maugeri


Il post non è più in primo piano, ma sulla colonna di destra della home page del blog c’è un riquadro con l’immagine di Umberto Eco. Cliccandoci sopra tornerete qui.
Spero che possano giungere nuovi contributi.
Ancora una volta, grazie di cuore a tutti!

Postato lunedì, 29 febbraio 2016 alle 16:31 da Massimo Maugeri


Ci mancherà tanto Umberto Eco. Era anche un simbolo della nostra cultura nel mondo. Non credo che, attualmente, nel nostro paese ci sia una figura ai suoi livelli.

Postato martedì, 1 marzo 2016 alle 11:35 da Anna Gigli


. Che rapporti avete con le opere di Umberto Eco?
Ho letto soprattutto i suoi romanzi, da brava amante della narrativa. Credo che Eco sia stato un eccezionale conoscitore dei “boschi narrativi”.
2. Qual è quella che avete amato di più?
Il nome della rosa, naturalmente! Letto nell’estate dei miei quindici-sedici anni facendo a gara con tre compagne di scuola per decifrare l’enigma (ci siamo riuscite prima di finire il libro!).
L’amore per i libri, i manoscritti, le biblioteche e gli enigmi che mi porto dietro come seconda – anzi forse prima – natura ne è uscito rafforzato.
Io adoro i gialli e addirittura avevo anche pensato ad una tesi di laurea su questo romanzo.
Ne farò un saggio, chissà.

3. E l’opera di Eco che ritenete più rappresentativa (a prescindere dalle vostre preferenze)?
A parte IL NOME DELLA ROSA… credo che Eco si ritrovi, oltre che nei saggi, nelle “bustine”, in cui riusciva a parlare dei massimi sistemi con un linguaggio brioso e ironico senza sacrificare l’enorme cultura generale e specialistica che lo contraddistinse sempre.

4. Tra le varie “citazione” di Eco di cui avete memoria… qual è quella con cui vi sentite più in sintonia?
Oh… detto da un semiologo come lui, è ancora più significativo: l’invito a leggere i cuori e i volti più che le lingue, che spesso sono un mascheramento del nostro sentire.
E poi quella sull’immortalità all”indietro che ci regala la lettura.

5. Qual è la principale eredità che Umberto Eco ha lasciato nella letteratura italiana?
Lo sdoganamento della figura dell’accademico: non più vecchio barboso dal linguaggio esoterico e pieno di fumisterie ma personaggio anche brillante e “pop”.
L’attenzione al segno, al simbolo, dopo l’ubriacatura strutturalista e semiologica con le loro varie derive.

Postato giovedì, 10 marzo 2016 alle 12:31 da Maria Lucia Riccioli


Grazie, Anna. E grazie, Maria Lucia!

Postato venerdì, 11 marzo 2016 alle 15:58 da Massimo Maugeri


Sto provando molta gioia nel ritrovare Umberto Eco nei libri di nuova pubblicazione per i tipi de ‘La nave di Teseo’.
Pape Satan Aleppe offre tantissimi spunti di riflessione e ciascuno dei capitoletti, ex bustine di Minerva, potrebbero essere oggetto di dibattito.

Postato giovedì, 24 marzo 2016 alle 13:43 da Francesca


Ecco perché la mancanza di Umberto Eco, per noi lettori, è una mancanza relativa. Di materiale da leggere, da rileggere e da meditare c’è ne è davvero tanto.

Postato giovedì, 24 marzo 2016 alle 13:45 da Francesca


Chiudo segnalando la volontà espressa da Umberto Eco, in sede testamentaria, in merito a convegni e conferenze a lui dedicate.
Eco ha espressamente chiesto che per dieci anni non si parli di lui.
Cosa ne pensate?
A me sembra un’ulteriore espressione della sua grandezza.

Postato giovedì, 24 marzo 2016 alle 13:48 da Francesca


Un monumento alla Kultura a capo di un mondo accademico popolato di raccomandati, ruffiani e di pecore, vezzeggiato al punto da permettersi di pronunciare i giudizi più arroganti. Uno a caso: “Se il vicino di casa di Proust fosse stato un genio, tanto più bravo di lui e nessuno se ne fosse accorto, per lui sarebbe tristissimo; per l’umanità basta Proust, e avanza.”

Postato giovedì, 28 dicembre 2017 alle 16:30 da ghibellina



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