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Archivio di novembre 2019

giovedì, 28 novembre 2019

LA CAPOBANDA di Cinzia Tani: incontro con l’autrice

La capobanda - Cinzia Tani - copertinaPer GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo del nuovo libro di Cinzia Tani intitolato “La Capobanda” (Liscianigiochi editore)

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Cinzia Tani, giornalista, scrittrice, autrice di programmi radio-televisivi per la Rai fra cui “Il caffè di Rai Uno”, programmi radio-televisivi per la Rai fra cui “Il caffè di Rai Uno”, “Visioni private”, FantasticaMente”, e “Italia mia benché”. Nel 2004 è stata nominata Cavaliere della repubblica per meriti culturali. Ha pubblicato trentadue libri fra cui: Assassine (Mondadori), L’insonne (Mondadori), Sole e ombra (Mondadori), La storia di Tonia (Mondadori), Il capolavoro (Mondadori), Donne pericolose (Rizzoli), Darei la vita (Rizzoli), Mia per sempre (Mondadori), Figli del segreto e Donne di spade che fanno parte della trilogia Il volo delle Aquile (Mondadori).

Abbiamo incontrato Cinzia Tani per chiederle di raccontarci qualcosa su questo nuovo libro intitolato “La Capobanda”…

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Immagine correlata“Due sono i problemi principali degli adolescenti: il bullismo e le paure”, ha detto Cinzia Tani a Letteratitudine.
“Nella mia lunga esperienza di insegnante di corsi di scrittura e conferenze a scuola per i ragazzi ho capito quanto il bullismo abbia reso fragili alcuni giovani che non sono riusciti a difendersi e quanti di loro soffrano di ansie, paure, fobie.
Un altro fenomeno, nato in Giappone, e in aumento nel nostro paese, è quello degli Hikikomori, ragazzi che chiusi nella loro stanza vivono solo in una realtà virtuale.
Sarà proprio Alex, un hikikomori che ha fatto della rete anche la sua fonte di guadagno, a scoprire un metodo per trasformare le paure dei ragazzi in poteri. Basta usare la paura e non farsi sopraffare.
Alex è un hacker, studia psicologia online e ha amici “invisibili” conosciuti in rete.
Clarissa è la sua unica amica in carne e ossa e comunica con lei dalla finestra poiché abitano nello stesso palazzo. Alex fa un’eccezione e la riceve in casa quando viene a sapere che l’amica è stata vittima di bullismo: sapendo che ha paura del buio, dei compagni di scuola l’hanno invitata a una festa e poi sono scomparsi chiudendo porte e finestre e staccando la corrente. Presa dal panico, Clarissa si è lanciata da una finestra ferendosi gravemente un braccio. (continua…)

Pubblicato in GIOVANISSIMA LETTERATURA   Commenti disabilitati

lunedì, 25 novembre 2019

IL PROCESSO di Franz Kafka (Leggerenza n. 13)

imagedi Gianni Bonina

Sorprende come nel 1915 un giovane praghese di 32 anni possa sentire più urgente la questione della giustizia che non l’orrore della guerra e scrivere un romanzo che non completa e non pubblica a ridosso di un altro appena uscito su un motivo ancora più elusivo qual è la perdita d’identità fino alla mutazione genetica. Il processo, uscito solo nel 1925, è un romanzo più escapista che disforico: l’autore sfugge il suo presente per sottrarsi alla realtà ma si ferma nei dintorni inestricabili e omologhi di un tema che tuttavia sottende un significato di giustizia da intendersi anche nel senso di giustizia umana, quindi di pace sociale. Nell’arresto immotivato e senza un perché di Josef K. (dove l’iniziale adombrerebbe l’autore) traluce l’insensatezza di una “guerra europea” che viene sostenuta e combattuta con lo stesso animo dell’accusato sottoposto a un processo privo di un’accusa, da vincere ma senza chiedersi il motivo per cui battersi e le cause che lo hanno determinato. Epperò invece della vittoria prevale via via la rassegnazione nel cui ambito la lotta contro la sopraffazione non è che una volontaria discesa agli inferi, tra disperazione e disumanità, non diversamente dal corso degli eventi bellici che culminano nella perdita di venti milioni di vite umane.
Il tisico Franz Kafka ingaggia la sua guerra personale e solitaria contro l’ingiustizia nel mondo immaginando non più un uomo che improvvisamente e irrazionalmente si trasforma una mattina in un ragno come Gregor Samsa in La metamorfosi, metafora delle incognite della vita e delle prospettive angoscianti che essa tende, ma supponendo un uomo – l’uomo contemporaneo messo di fronte all’assurdità di una guerra mondiale – al quale una mattina qualunque viene notificato un ordine di arresto (dunque, nel traslato, di sequestro della coscienza) per una colpa che però gli è taciuta, per modo che il fatto nuovo che cambia di colpo la vita non arriva più da un fenomeno naturale, quanto si voglia metafisico, bensì da una volontà umana ispirata a un criterio altrettanto stocastico di sorte funesta ma da comprendere anch’essa nell’ordine degli accadimenti possibili e quindi fisici. (continua…)

Pubblicato in LEGGERENZA (a cura di Gianni Bonina)   Commenti disabilitati

lunedì, 25 novembre 2019

LetteratitudineNews: dal 18 al 25 novembre 2019

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dall’11 al 17 novembre 2019 (clicca sui link per aprire le pagine)

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GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE: 25 novembre 2019

LA LOGICA DELLA LAMPARA di Cristina Cassar Scalia (intervista)

VACCINI. 9 LEZIONI DI SCIENZA di Elisabetta Sgarbi

LE INCREDIBILI CURIOSITÀ DELLA SICILIA di Francesco Musolino: incontro con l’autore

SECONDO JOSH di Lorenzo Fusoni

CHIARA VALERIO racconta IL CUORE NON SI VEDE

SEDENDO E MIRANDO: il Salone del Libro e la Regione Marche

IL TERZO MATRIMONIO di Tom Lanoye (recensione)

PREMIO SILA ’49 edizione 2019: i vincitori

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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domenica, 24 novembre 2019

LE RAGAZZE DEL PILLAR di Teresa Radice e Stefano Turconi

Sull’onda lunga di Lucca Comics & Games 2019, dedichiamo il nuovo post della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” al volume “Le ragazze del Pillar” di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing)

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Sotto le lenzuola di Plymouth

Teresa Radice e Stefano Turconi tornano con Bao e uno spinoff appetitoso e piccante dedicato alle Ragazze della Casa Pillar to Post. Le Ragazze del Pillar, un viaggio come di consueto fra emozioni, poesia e segno

“Va’ dai poeti. Essi ti parleranno nel modo più perfetto delle creature più pure” William Wordsworth

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articolo di Furio Detti

Non c’è verso. Questo spinoff ci piace più del già splendido *Il Porto Proibito*, sarà perché più guascona, scanzonata e audace – in tutti i sensi – pare la storia delle “ragazze” del Pillar to Post, il postribolo di Plymouth su cui questa volta fa perno la vicenda; sarà perché agilissima è la narrazione divisa in capitoletti da romanzo d’appendice – ognuno dedicato a una delle splendide e coraggiose ninfe che si dedicano al piacere e agli intrighi del porto; sarà perché i personaggi sono ancora scolpiti e definiti con un’umanità, una grazia e una profondità che trascolorano senza intoppi o sforzo dalla storia di Teresa Radice alle matite e ai colori di Stefano Turconi; sarà perché *Le Ragazze del Pillar* è nel suo piccolo un assai ben congegnato fumetto. (continua…)

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martedì, 19 novembre 2019

SANDRO VERONESI con “Il colibrì” (La nave di Teseo) in radio a LETTERATITUDINE

SANDRO VERONESI con “Il colibrì” (La nave di Teseo), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Sandro Veronesi con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intilotato “Il colibrì” (La nave di Teseo).

Come nasce “Il colibrì“? Come commenteresti la citazione di Beckett inserita in esergo del libro ["Non posso continuare. Continuerò"]? Che tipo di persona è il protagonista del romanzo, Marco Carrera? Come lo descriveresti ai nostri ascoltatori? Cosa puoi dirci sul contesto famigliare di Marco Carrera? Perché il protagonista è soprannominato “Il colibrì”? Cosa puoi dirci sulla particolarissima struttura del romanzo (che non segue un ordine cronologico, ma procede per salti temporali)? In che modo la società occidentale di oggi si relaziona con il dolore (che è uno dei temi forti del libro)? Nel romanzo dedichi un ricordo e un omaggio a Sergio Claudio Perroni: ti andrebbe di ricordarlo a beneficio dei nostri amici ascoltatori? Come racconteresti la copertina de “Il colibrì”? Che brano sceglieresti come possibile colonna sonora del romanzo?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Sandro Veronesi nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Il colibrì” di Sandro Veronesi (La nave di Teseo)

Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti.
Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perchè sopravvivere non significhi vivere di meno.
Intorno a Marco Carrera, Veronesi costruisce una galleria di personaggi indimenticabili che abitano in un’architettura romanzesca perfetta: un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni ‘70 fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della sua resilienza: è una bambina, si chiama Miraijin e sarà l’Uomo Nuovo.
Un romanzo potentissimo che incanta e commuove sulla forza struggente della vita.

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Sandro Veronesi è nato a Firenze nel 1959. È laureato in architettura. Ha pubblicato: Per dove parte questo treno allegro (1988), Live (1996, nuova edizione La nave di Teseo 2016), Gli sfiorati (1990), Occhio per occhio. La pena di morte in quattro storie (1992), Venite venite B–52 (1995, nuova edizione La nave di Teseo 2016), La forza del passato (2000 – Premio Viareggio e Premio Campiello), Ring City (2001), Superalbo (2002), No Man’s Land (2003, nuova edizione La nave di Teseo 2016), Brucia Troia (2007, nuova edizione La nave di Teseo 2016), XY (2010 – Premio Superflaiano), Baci scagliati altrove (2012), Viaggi e viaggetti (2013), Terre rare (2014 – Premio Bagutta), Non dirlo. Il Vangelo di Marco (2015) e Un dio ti guarda (La nave di Teseo, 2016). Pubblicato nel 2005 e vincitore nel 2006 del Premio Strega e nel 2008 del Prix Fémina e del Prix Méditerranée, Caos calmo (nuova edizione La nave di Teseo 2016), Cani d’estate (La nave di Teseo 2018) è stato tradotto in 20 paesi. Sandro Veronesi ha collaborato con numerosi quotidiani e quasi tutte le riviste letterarie. Attualmente collabora con il “Corriere della Sera”. Ha cinque figli e vive a Roma.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Sacrifice” di Elton John, cover di Sinead O’Connor; “Gloomy Sunday” versione di Lydia Lunch; “Amico fragile” di Fabrizio De André (versione live)

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

lunedì, 18 novembre 2019

OMAGGIO A LEONARDO SCIASCIA (e al crollo del Muro di Berlino)

30 ANNI SENZA MURO, 30 ANNI SENZA SCIASCIA

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Nel novembre del 2009 pubblicai il post che potete leggere di seguito, unendo due ricorrenze molto importanti.

La prima (come scrissi nel post in questione) riguardava un evento epocale, uno dei più importanti della storia recente: il crollo del Muro di Berlino, avvenuto il 9 novembre del 1989 (la ricorrenza del trentennale è stata celebrata qualche giorno fa).

La seconda segnava l’anniversario della morte di un grande della nostra letteratura, che si celebrerà tra un paio di giorni: Leonardo Sciascia (scomparso il 20 novembre del 1989).

Vi ripropongo il post in questione.

Massimo Maugeri

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sciascia-muro-berlino1Ci voglio provare. Voglio provare a unire due ricorrenze che si incrociano in questo mese di novembre dell’anno 2009.
La prima riguarda un evento epocale, uno dei più importanti della storia recente: il crollo del Muro di Berlino (avvenuto il 9 novembre di vent’anni fa).
La seconda segna il ventennale della morte di un grande della nostra letteratura: Leonardo Sciascia (scomparso il 20 novembre del 1989).
Due eventi collegati dal decorso di due decadi, ma non solo (in un modo o nell’altro, sia Sciascia, sia la caduta di quel muro, hanno contribuito all’abbattimento di barriere).

Sciascia morì undici giorni dopo la caduta del muro di Berlino. Mi chiedo se ebbe il tempo (e la possibilità) di ragionare con il dovuto grado di analisi sulla portata storica dell’evento. Un evento che riunificava una città (Berlino), una nazione (la Germania), un continente (l’Europa) segnati da una piaga profonda e dolorosa.
Un evento che avrebbe rivoluzionato gli equilibri geopolitici del pianeta.
Vi domando…
Che effetto vi fa, oggi, ripensare alla caduta del Muro di Berlino?
Cosa pensaste – e provaste – quel giorno?
Le speranze che ne conseguirono, fino a che punto si sono tramutate in realtà? Quali, tra queste speranze, sono rimaste disattese?

(continua…)

Pubblicato in A A - I FORUM APERTI DI LETTERATITUDINE, EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI, OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI, SEGNALAZIONI E RECENSIONI   273 commenti »

lunedì, 18 novembre 2019

LetteratitudineNews: dall’11 al 17 novembre 2019

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dall’11 al 17 novembre 2019 (clicca sui link per aprire le pagine)

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CLASSIFICA: dal 4 al 10 novembre 2019 – segnaliamo “La vita bugiarda degli adulti” di Elena Ferrante (E/O)

GLEBA di Tersite Rossi: incontro con gli autori

PREMIO MONDELLO 2019: vince Giulia Corsalini

AKAMON di Furio Detti: incontro con l’autore

LA SCATOLA DI CUOIO di Gianni Spinelli

SCAMPIA STORYTELLING 2019 (arriva in Lombardia)

FASCISMO AL FEMMINILE di Valentino Rubetti (recensione)

TROPPO LONTANO PER ANDARCI E TORNARE di Stefano di Lauro (un estratto)

SEBASTIANO ADDAMO. IL PENSIERO, IL SILENZIO, LA PAROLA di Maria Valeria Sanfilippo

BOOKCITY MILANO 2019

I FILOSOFI di Sonia Gentili (recensione)

SICILIAINLIBRI 2019

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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mercoledì, 13 novembre 2019

LARA PRESCOTT con “Non siamo mai stati qui” (Dea Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

LARA PRESCOTT con “Non siamo mai stati qui” (Dea Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: la scrittrice americana Lara Prescott, con cui abbiamo discusso del suo romanzo intitolato “Non siamo mai stati qui” (Dea Planeta – traduzione di Chiara Baffa). Ringraziamo Marina Spagnolo per aver svolto il ruolo di interprete dall’inglese nel corso della chiacchierata radiofonica tra Lara Prescott e Massimo Maugeri.

Come nasce “Non siamo mai stati qui“? Cosa puoi dirci sulla citazione di Rainer Maria Rilke che hai scelto di inserire come epigrafe (“Voglio stare con chi conosce cose segrete oppure da solo“)? Quanto tempo hai dedicato alle attività di studio e ricerca propedeutiche alla scrittura del libro? Cosa puoi dirci sul rapporto fra Pasternàk e Olga Ivinskaja (la sua amante costretta a subire il confino e i lavori forzati)? Ci presenteresti i personaggi di Sally Forrester e di Irina? Qual è stato il ruolo dell’editore italiano Feltrinelli nell’ambito di questa storia? Ti aspettavi il grande successo internazionale che il tuo romanzo sta riscontrando? “Non siamo mai stati qui” diventerà un film?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Lara Prescott nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Non siamo mai stati qui” di Lara Prescott (Dea Planeta)

Un capolavoro proibito, un amore che sfida le convenzioni: il vero racconto de Il dottor Živago. Il romanzo che cambiò la Storia.

Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall’angusta cella che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere – e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare – è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un’opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l’interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, “Il dottor Zivago”, più forte di ogni censura. A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c’è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di “Zivago” in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l’arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole. “Non siamo mai stati qui” è il racconto a più voci di un’epoca travagliata e di una formidabile avventura umana, sentimentale e letteraria. Un omaggio a un tempo in cui “credevamo che i libri potessero cambiare la storia”.

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Lara Prescott deve il nome che porta alla protagonista del “Dottor Živago”. Laureata in scienze politiche, ha conseguito un master presso il Michener Center for Writers. “Non siamo mai stati qui” (DeaPlaneta, 2019) è il suo primo romanzo ed è in corso di traduzione in 30 paesi. Da questo romanzo sarà tratto un film o una serie televisiva.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Unforgettable” di Nat King Cole (con Natalie Cole); “Love” di Nat King Cole; “The Christmas Song” di Nat King Cole (con Natalie Cole).

(continua…)

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martedì, 12 novembre 2019

CONSIGLI (NON RICHIESTI) PER GIOVANI SAMURAI DEL RACCONTO di Igort

Sull’onda lunga di Lucca Comics & Games 2019, dedichiamo il nuovo post della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” al volume “Consigli (non richiesti) per giovani samurai del racconto” di Igort (Oblomov Edizioni)

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L’Hagakure del fumettista

Igort e i suoi Consigli (non richiesti) per giovani samurai del racconto. Da oggi grazie a Oblomov edizioni possiamo portarci ovunque in tasca, un piccolo, gentile, saggio fumettista, dispensatore di suggerimenti creativi


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Furio DETTI per Letteratitudine

In 50 aforismi Igor Tuveri, in arte Igort, il primo *mangaka* italiano pubblicato da un editore giapponese, condensa con ironia e delicatezza dei “consigli (non richiesti) per giovani samurai del racconto”, riprendendo la formula tradizionale dell’*Hagakure*, antica opera fondamentale di precetti e massime a uso del bushi (guerriero) giapponese; a suo tempo riportata in auge anche da Yukio Mishima in un libretto popolarissimo.

Igort ci riprova a sua volta. Lo fa pensando non alla  Via del Guerriero, il celebre e abusato *bushido*, ma a chiunque desideri creare storie avvincenti, come lui ha fatto e sta tuttora facendo fra Italia e Giappone. Che cosa significa creare raccontando storie? Il maestro, sardo per nascita ma bolognese di adozione, ci pone davanti al cammino tortuoso e insieme avvincente, nonché chiarificante, della creatività, riflettendo su argomenti come la narrazione, il blocco creativo, l’umiltà del fare, le insidie della tecnica e dei clichés, l’autodisciplina del mestiere, la scelta delle situazioni, la paura di sbagliare i mille tesori del viaggio ma anche i diecimila altri ‘demoni’ in agguato sulla via del Racconto insieme con qualche possibile strategia di vittoria. Ovviamente, dopo la dedica a Yukio Mishima.

Oblomov ha quindi confezionato un libro-taccuino, in carta robusta: a fronte di una pagina vuota dedicata alle nostre annotazioni si trova sempre un titoletto e un pensiero dedicati da Igort a un aspetto saliente del creare. Un vademecum da portare con sé e a cui attingere a seconda del bisogno.  (continua…)

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martedì, 12 novembre 2019

LetteratitudineNews: dal 5 al 10 novembre 2019

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 5 al 10 novembre 2019 (clicca sui link per aprire le pagine)

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BOOKCITY MILANO 2019

CLASSIFICA: dal 28 ottobre al 3 novembre 2019 – segnaliamo “Lungo petalo di mare” di  Isabel Allende (Feltrinelli)

CHIUDE CON MIGLIAIA DI VISITATORI IL PISA BOOK FESTIVAL 2019

UNA FAVOLOSA ESTATE DI MORTE di Piera Carlomagno (incontro con l’autrice)

SOTTO IL SUO PASSO NASCONO I FIORI di Francesca Bocca Aldaqre e Pietrangelo Buttafuoco (recensione)

CON L’INNO ALLA GIOIA IL PISA BOOK FESTIVAL DA’ INIZIO AL VIAGGIO NELL’EUROPA LETTERARIA

Solidarietà a LA PECORA ELETTRICA

PREMIO GONCOURT 2019: vince Jean-Paul Dubois

VIOLA ARDONE vince il Premio Amo questo Libro 2019

L’ULTIMO SACERDOTE di Valeria Sara Papini (l’introduzione di Marco Malvaldi)

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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venerdì, 8 novembre 2019

LIA LEVI con “L’anima ciliegia” (HarperCollins Italia) in radio a LETTERATITUDINE

LIA LEVI con “L’anima ciliegia” (HarperCollins Italia), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Lia Levi con cui cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “L’anima ciliegia” (HarperCollins Italia).

Come nasce “L’anima ciliegia”? Che tipo di donna è Paganina. La protagonista del romanzo? Cosa è “L’anima ciliegia”? Come commenteresti l’albero genealogico illustrato nelle prime pagine del libro? Cosa puoi dirci sull’incontro tra Paganina e Guglielmo (colui che sarebbe diventato suo marito e da cui avrebbe avuto tre figli)? Ci parleresti della passione per la politica” che emerge nel romanzo? E sulle storie individuali, famigliari, che incrociano il contesto di una storia collettiva? Ci parleresti dei tre figli di Paganina e Guglielmo? Cosa puoi dirci sulle “fotografie narrative” che illustri alla fine di ogni capitolo? C’è una relazione tra questo romanzo e i tuoi precedenti romanzi? Come racconteresti la copertina di “L’anima ciliegia”?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Lia Levi nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “L’anima ciliegia” di Lia Levi (HarperCollins Italia)

Nelle parole di una delle più grandi scrittrici italiane, la storia di una donna che attraversa il XX secolo. Paganina nasce negli anni Trenta, da un padre così ateo che voleva chiamarla Ateina (ma poi non se l’era sentita). Paganina ha un carattere forte e indipendente, e una inclinazione per l’eroismo e gli eroi. Così quando incontra Guglielmo, che è stato partigiano con suo fratello Spartaco e ha fatto saltare da solo un camion di tedeschi, sa che è lui l’eroe che vuole al suo fianco. Le basta presentarsi, “Sono Paganina”, per dare inizio a un amore che attraverserà tutta la vita. Una vita che sarà percorsa da altre grandi passioni, su tutte quella della politica, che coinvolgerà tutta la famiglia, compresi i figli di Paganina e Guglielmo che poco dopo il loro matrimonio sono arrivati. Bilanciando con maestria le grandi tappe della storia italiana con le vicende private di Paganina e della sua famiglia, Lia Levi racconta la storia di una donna comune e straordinaria e delle persone che lei, riamata, ha amato.

* * *

Scrittrice e giornalista, Lia Levi è autrice di molti libri per adulti e ragazzi per i quali ha ricevuto diversi premi. Ha fondato e diretto per trent’anni «Shalom», il mensile della comunità ebraica. La sua produzione letteraria è vasta e ha vinto numerosi premi. Tra i suoi libri: per le edizioni e/o Una bambina e basta (Premio Elsa Morante opera prima, 1994), Quasi un’estate (1998), Se va via il re (1996), e per Mondadori Ogni giorno di tua vita (1997), Una valle piena di stelle (1997), Da quando sono tornata (1998), Cecilia va alla guerra (2000), Maddalena resta a casa (2000), La gomma magica (2000), Che cos’è l’antisemitismo (2001), ll segreto della casa sul cortile. Roma 1943-1944 (2001), Il sole cerca moglie (2001), il racconto La portinaia Apollonia (Orecchio acerbo), che racconta le persecuzioni contro gli ebrei attraverso gli occhi di un bambino. Con L’albergo della magnolia (e/o, 2001 e 2004) ha vinto il Premio Moravia; con La sposa gentile (e/o) il Premio Alghero Donna e il Premio Via Po. Sempre per e/o esce nel 2015 Il braccialetto, (Premio speciale della giuria Rapallo Carige, Premio Adei Wizo); nel 2016 Tutti i giorni di tua vita e nel 2018 Questa sera è già domani (Premio Strega giovani 2018). Per Orecchio Acerbo nel 2016 è uscito Giovanna e i suoi re (con Simone Tonucci), e per Piemme Una famiglia formato extralarge. Per HarperCollins Italia nel 2019 pubblica L’anima ciliegia.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “That’s Life” di Frank Sinatra; “Vita” di Lucio Dalla e Gianni Morandi; “What Is Life” di George Harrison.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 5 novembre 2019

LA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo (Leggerenza n. 12)

imagedi Gianni Bonina

Si potrebbe per La coscienza di Zeno ripetere il famoso incipit di Giovanni Macchia nel commento alla Recherche, definita «la grande opera di un malato». Come Proust, anche Italo Svevo appartiene infatti a quella temperie primonovecentesca che scopre la malattia come tema letterario assieme alla morte, al mito dell’adolescenza, alla memoria, al transeunte del tempo, all’introspezione psicologica. Sono questi tutti motivi presenti nel romanzo triestino che con l’Ulisse di Joyce e appunto Alla ricerca del tempo perduto ha introdotto il “monologo interiore” e nel caso dello scrittore irlandese (amico peraltro di Svevo) il “flusso di coscienza”, quali mezzi stilistici ed espressivi più aggiornati per portare l’uomo del nuovo secolo al superamento del realismo ottocentesco e porlo davanti a se stesso dove scoprirsi preda di un mal-aimé da indurlo al cupio dissolvi e all’amor fati, sull’orlo dell’abisso aperto dalla perdita dell’identità personale e dell’aderenza alla realtà e davanti ai mostri della Grande guerra e alle illecebre freudiane dell’inconscio.
E La coscienza di Zeno è certamente l’opera di un malato: immaginario, si crede il narratore autodiegetico e tuttavia reale negli effetti, non tanto corporali quanto psicologici, che conseguono a uno stato di déracinément. Nel 1923, quando il libro esce, Joyce ha pubblicato da un anno il suo capolavoro mentre Proust è giunto al quinto volume della Recherche: è il tempo pieno in cui l’autore europeo del nuovo credo lascia al narratore di esprimersi in prima persona come se fosse sdraiato sul lettino dello psico-analista, la figura di medico che la nuova scienza ha proposto come deputata a indagare il lato sconosciuto della mente umana, seguendo la lezione di Freud che invita il paziente a non osservare, com’è stato in passato, nessi di causalità e regole di autocontrollo ma a dare libero corso al flusso dei pensieri affidandosi al precetto della spontaneità. Lo stream of consciousness nasce dunque in medicina e arriva in letteratura, dove La coscienza di Zeno si costituisce come un diario autobiografico che lo psico-analista prescrive al cinquantasettenne Zeno Cosini quale terapia al suo “male oscuro” (forse la depressione, la nuova malattia del secolo), rivolgendogli la famosa frase «Scriva! Vedrà come riuscirà a vedersi intero». Non gli chiede espressamente di fare uno sforzo di memoria per recuperare i ricordi dell’adolescenza e metterli per iscritto in salvo – la scrittura servendo nel nuovo clima culturale proprio a salvaguardia della memoria -, ma soltanto di scrivere liberamente di sé: cosa che Zeno fa cominciando da una tara inopinata e a confessare i tanti tentativi di liberarsi del fumo che giudica non un vizio ma una malattia. (continua…)

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martedì, 5 novembre 2019

LetteratitudineNews: dal 28 ottobre al 4 novembre 2019

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 28 ottobre al 4 novembre 2019 (clicca sui link per aprire le pagine)

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LE NUOVE EROIDI di AA.VV. (recensione)

Accordo tra la casa di produzione Wildside e il collettivo I Diavoli

Il Pisa Book Festival diventa ‘eco-friendly’

CLASSIFICA: dal 21 al 27 ottobre 2019 – segnaliamo “Il colibrì” di Sandro Veronesi (La nave di Teseo)

SCRITTORINCITTÀ 2019

Le Edizioni E/O vincono il “Turjuman Award”, il premio per la traduzione dal valore più alto al mondo

LIBRI PER LE TUE ORECCHIE: a Roma il primo Festival dell’audiolibro

LE TRE DEL MATTINO di Gianrico Carofiglio (recensione)

LEONARDO SCIASCIA e le Isole Eolie

COMPANY PARADE di Margaret Storm Jameson (un estratto)

IL CANTO DEL MARE di Paola Tricomi

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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domenica, 3 novembre 2019

MADRID e la cultura italiana: incontro con Laura Pugno, direttrice dell’IIC di Madrid

Nell’ambito della rubrica “Le città del mondo e la cultura italiana” abbiamo chiesto alla direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Laura Pugno, di parlarci – per l’appunto – del rapporto tra Madrid e la nostra cultura (nonché del ruolo svolto dall’IIC che dirige).

[Ne approfittiamo per ringraziare Laura Pugno (scrittrice e poetessa) e ci complimentiamo con lei per la sua nuova silloge di poesie edite da Perrone (di cui ci occuperemo presto) intitolata "L'alea"].

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La città di Madrid e la cultura italiana. Intervista a Laura Pugno, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid


laura Pugno- Laura Pugno, che tipo di città è Madrid?
Madrid è una città estremamente dinamica, una moderna capitale europea con una proposta culturale vastissima,  un sistema di mobilità e trasporti capillare, e una grande vivacità. Ho avuto la fortuna di compiere ben due mandati in Spagna, sempre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid:  il primo come funzionario per la promozione culturale, tra il 2008 e il 2012; il secondo, come dirigente e direttrice dell’IIC, dal 2015 a oggi. Ho così potuto osservare varie fasi della vita della città, dagli anni della grande crescita economica che ha fatto della Spagna il Paese che è, alla crisi – europea e mondiale – alla successiva ripresa, fino ad oggi.
Negli anni, Madrid ha saputo crescere e rinnovarsi, affrontando e superando le sfide che ogni grande capitale deve risolvere, mantenendo però sempre la gioia di vivere e lo spirito di apertura all’altro: si estás en Madrid, eres de Madrid, dice il detto. E non è solo merito dei meravigliosi cieli azzurri della capitale più alta d’Europa, ma anche e soprattutto delle sue cittadine e cittadini, delle persone che la abitano.
Madrid non è solo una città ben organizzata, è una città accogliente, e questo conta tantissimo.

- Quali attività svolge l’IIC che dirige? (continua…)

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domenica, 3 novembre 2019

LUCCA COMICS 2019: incontro con Francesco Siena (detto “Sudario Brando”)

Lucca Comics & Games 2019

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Francesco Siena, autore Bonelli e indipendente, creatore di “SuperMarx”, a LUCCA COMICS AND GAMES 2019. L’incontro con il nostro inviato a Lucca, Furio Detti.

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FGIUS sono io. Uno, nessuno, e forse centomila…

Francesco Siena, autore Bonelli e indipendente si candida a trasformista dello stile con la sua produzione variegata e surreale, segno di un’identità aliena che si prende gioco di tutto e tutti

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Furio Detti per Letteratitudine
(Lucca, 01 novembre 2019)

Per Letteratitudine intervistiamo un altro autore emergente che partendo solo dai social e senza una gavetta “regolamentare” è riuscito a conquistarsi una collaborazione con Bonelli (serie *Dragonero Adventures*) e con Il Manifesto tramite Alias Comics: Francesco Siena, detto “Sudario Brando”. Grazie a un personaggio satiricamente surreale, SuperMarx, avatar, alter-ego o incarnazione del filosofo di Treviri dai chiari programmi politici, il nostro autore si prende gioco di generi, autorialità, politica e ruolo del fumettista nell’era dei meme. Con l’affetto di chi sente un debito verso i giganti del fumetto.

**LETT** – Ovviamente ‘Sudario Brando’ è un nome d’arte di cui chiediamo subito ragione al nostro autore…

**Francesco SUDARIO BRANDO** – Non c’è una spiegazione logica. Mi piaceva il suono, e via. Non esiste alcun motivo plausibile…

**LETT**- Credevamo fosse un riferimento al mondo dei Giochi di Ruolo o all’immaginario di Hiroiko Araki che come sai è ospite a LCG2019.

**FSB**- No. Non esiste alcun riferimento pensato, è arrivato come qualunque nome inventato, di fantasia.

**LETT**- Una scelta in stile con l’apparente (o voluta?) casualità della tua produzione: una miscela di supereroistico, ma anche noir, vintage, pulp, street art, fumetto italiano d’autore e suggestioni francesi, da riferimenti pop a estetiche il più possibile peregrine: un passaggio da un genere all’altro, da un autore all’altro: Kirby, Pazienza, Magnus… L’unico legante ci sembra un’attitudine ironica o scanzonata di un carnevale visivo. Perché? (continua…)

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domenica, 3 novembre 2019

LUCCA COMICS 2019: incontro con JP Ahonen

Lucca Comics & Games 2019

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JP AHONEN, disegnatore finlandese, creatore – tra gli altri – di Belzebubs, a LUCCA COMICS AND GAMES 2019. L’incontro con il nostro inviato a Lucca, Furio Detti.

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Come iniziare una carriera maledicendo se stessi

JP Ahonen, i Belzebubs, la cultura pop nel nostro aperitivo annuale a LCG2019. La novità di quest’anno è che Ahonen torna in Italia pubblicato da Edizioni BD con Belzebubs per la gioia dei metallari che amano i comics.

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Furio Detti per Letteratitudine
(Lucca, 02 novembre 2019)
Jussi-Pekka Ahonen, famoso come JP Ahonen, è l’autore del nostro aperitivo annuale a LCG2019: lo intervistiamo poco prima di pranzo e per antipasto ci gettiamo sulla comica vita “black metal” dei Belzebubs, immaginario gruppo di rockers cultisti scandinavi, il cui successo ha dato vita alla creazione di una *virtual band* seguita dai fan come un gruppo vero! L’autore è diventato famoso in tutto il mondo, esordendo anche in Italia con la graphic novel *Perkeros*, scritta a due mani con K. P. Alare: un dark fantasy anch’esso ambientato nella scena metal e condito con umorismo nero, un caratteristico stile cross-over manga disneyano e qualche funny animal. Parliamo quindi a LCG2019 con Ahonen di tutto il suo mondo e di come è nata la sua carriera, con qualche piccola rivelazione.

**LETTERATITUDINE** – Come è iniziata la tua carriera di fumettista?

**J P AHONEN** – Disegno da un bel po’ di tempo, ho sempre avuto in testa il desiderio di fare fumetti… Quando studiavo alla University of Lapland graphic design ho iniziato a scrivere lunghe storie, giusto per conto mio, essenzialmente, e ho iniziato qualche collaborazione estiva coi giornali, ma facevo roba noiosa come infografiche, mappe, grafici, semplici illustrazioni tecniche o di accompagnamento agli articoli… Continuavo a disegnare come un fumettista, ma sempre per conto mio.  Qualcuno se ne accorse e quando uno dei ragazzi che lavorava ai contatti con gli artisti per il supplemento settimanale a fumetti del giornale mi chiese consiglio su una nuova striscia, quasi per scherzo mi venne in mente di dirgli: “Prendi uno dei miei, no?” Era interessato, gli mostrai qualche mio lavoro ma poi me ne pentii subito: non avevo niente di pronto che potesse reggere più di qualche uscita!!! Sono rientrato dal giornale imprecando contro me stesso: “Perché mi sono offerto? Sto gettando via questa opportunità per fare il fumettista! Devo inventarmi qualcosa!!!” Da questo caos è nato *Villimpi Pohjola*, traducibile in italiano come “Sovraesposto a nord”, un *comedy serial* che descrive la vita degli studenti universitari. Così è cominciata la mia storia di fumettista professionale, con questa opportunità e la mia mossa improvvida. (continua…)

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sabato, 2 novembre 2019

LUCCA COMICS 2019: intervista a Javier Pacheco

Lucca Comics & Games 2019

JAVIER PACHECO è un artista emergente di grande interesse e di grande espressione artistica. Ospite a LUCCA COMICS AND GAMES 2019. La mini-intervista del nostro inviato a Lucca, Furio Detti.

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180: tre minuti di minintervista a un autore emergente: Javier Pacheco

**LETTERATITUDINE**- Da quanto sei nel settore, attivo come professionista?

**Javier PACHECO** – Io vengo da una famiglia di artisti: mia madre dipingeva e mio padre era un disegnatore. Già a 16 anni aiutavo la ditta di un amico di famiglia con dei disegni. Poi ho fondato con un amico un piccolo studio di illustrazione e disegno, verso i 22 anni. Ho lavorato per gruppi musicali, disegno, moda.

**LETT**- Ci piace tantissimo la cromia dei tuoi lavori, il tuo modo di stendere il colore, la brillantezza e la freschezza delle tavolozze scelte. Questa capacità di colorare… nasce più dall’analogico o dal digitale?

**JP** – Ho appreso l’arte in casa e poi mi sono ispirato moltissimo ai pittori impressionisti nel dare forma alle cose col colore. Lavoro con entrambi i media piacevolmente, ho lavori sia in digitale che in tradizionale o anche a tecnica mista.

**LETT**- Realizzi solo illustrazioni o anche fumetti? (continua…)

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venerdì, 1 novembre 2019

LUCCA COMICS 2019: incontro con Jim Starlin

Lucca Comics & Games 2019

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JIM STARLIN, padre del celeberrimo Thanos, successo planetario su carta e pellicola, parla al Press Café di LUCCA COMICS AND GAMES 2019. Il servizio del nostro inviato a Lucca, Furio Detti.

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Jim Starlin: Non ci sono supercattivi o superbuoni (tranne quando si uccide Robin)

Il papà del celeberrimo Thanos, successo planetario su carta e pellicola, parla al press café LCG2019 del suo più grande personaggio, Thanos, e delle ‘relazioni pericolose’ fra autori e major con i giganti DC e Marvel.

Furio DETTI per Letteratitudine
(Lucca, 30 ottobre 2019)

Jim Starlin, ora tornato alle etichette indipendenti, creatore di Thanos, l’iconico ‘supercattivo’ Marvel,  svela la sua posizione sul bene e il male, le radici della sua riflessione su uomini, alieni, creature e potere, racconta i retroscena e soprattutto le conseguenze della morte di un personaggio con le major dei Comics: Marvel e DC. Al press cafè di Lucca Comics&Games 2019.

**Umano, superumano, disumano… come li tratta Starlin?**
Come autore e sceneggiatore alla domanda su quanto e come descriva l’umano, il superumano e l’ultraumano nelle sue storie, Starlin ribadisce che quello che realmente conta per lui sono la motivazione, i valori, le idee e i sentimenti dei personaggi. Che uno sia umano, alieno robot o qualsiasi altra cosa, queste sono tutte emozioni “umane”, riconosciute e riconoscibili. Quello che è importante è la motivazione dei personaggi e essa è comune a ogni creatura dell’universo, vera o ipotetica. “Quindi, no, per me, non è affatto un problema passare dall’umano al non-umano al sovrumano eccetera…”

**Scorsese e i “lunapark movies”** (continua…)

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venerdì, 1 novembre 2019

LUCCA COMICS 2019: incontro con Altan

Lucca Comics & Games 2019

ALTAN, decano del grande fumetto italiano si racconta con ironia e partecipazione al Press Café di LUCCA COMICS AND GAMES 2019. Il servizio del nostro inviato a Lucca, Furio Detti.

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Le donne, i cavalier, la Pimpa, gli amori: Altan a Lucca Comics&Games 2019

Altan si racconta con ironia e partecipazione al Press Café di LCG2019 ove ripercorre la sua attività da decano del grande fumetto italiano, guardando al futuro, davanti a una platea con alcuni giovanissimi giornalisti. Personaggi storici, donne belle su ogni fronte, miserie e satira, e l’intramontabile Pimpa, con un ricordo affettuoso di Grazia Nidasio.

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Furio Detti per Letteratitudine
(Lucca, 1° novembre 2019)

Molte fresche leve fra i giornalisti ospiti dell’incontro, a cui Altan ha dedicato tutta l’attenzione possibile in quello che a nostro parere è stato uno dei press cafè LCG2019 più gradevoli in assoluto, uno di quelli più ‘umani’ e in cui c’è stato uno scambio ‘caldo’ fra l’artista e il pubblico di professionisti. Non per caso tutti sono riusciti a fare due domande!

La satira su Panorama, Tango, Cuore, Smemoranda, l’Espresso e Repubblica recentemente. Storie brevi – possiamo dire *graphic novel*? Il materiale di Altan è visibile in mostra al MAXXI di Roma. Mostra che offre uno sguardo anche su materiali meno noti e forse inediti, ma soprattutto Cipputi e la Pimpa (1975), personaggio longevo e fortissimo che è approdato dalla carta del Corriere dei Piccoli, alla TV e anche al multimediale e alle app. Altan ce ne parla:

“La Pimpa… Fortissimo è un po’ troppo, forse. Diciamo che va, ancora tiene, anche se attualmente le età dei lettori sono molto cambiate: prima la Pimpa aveva un pubblico dai 5 ai 12-13 anni. Adesso è considerata già ‘roba per bambini’ da ragazzi di 8 anni. Ho incontrato uno di questi piccoli lettori che mi ha detto: ‘Ah, la Pimpa, sì mi ricordo che la leggevo da piccolo!’ [ride]” L’età si è abbassata e l’infanzia è cresciuta.

**I suoi personaggi storici usciti su Linus, e ristampati variamente, con Bur, poi ripresi da Coconino Press: Colombo, San Francesco, Casanova e Ben figlio di Noé** (continua…)

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venerdì, 1 novembre 2019

LUCCA COMICS 2019: incontro con Hirohiko Araki

Lucca Comics & Games 2019

Hirohiko Araki, acclamatissimo celebre papà di JoJo, e star del fumetto internazionale al Press Café di LUCCA COMICS AND GAMES 2019. Il servizio del nostro inviato a Lucca, Furio Detti. In coda al post, alcune immagini delle opere di Araki.

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Supereroi? Si piangono addosso…

Hiroiko Araki, acclamatissimo celebre papà di JoJo, e star del fumetto internazionale dice la sua non solo su JoJo ma anche su altri eroi delle nuvolette, al Press Café del primo giorno di Comics.

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Furio DETTI per Letteratitudine
(Lucca 30 ottobre 2019)

Araki ha bisogno di pochissime presentazioni. È fra i mangaka più venduti al mondo con la serie pluriennale “Le Bizzarre Avventure di JoJo”; è uno degli artisti nipponici più influenti all’estero in termini di cultura visiva, tanto da essere scelto dal Louvre nel 2009 per rappresentare la varietà artistica nell’ambito del fumetto. Ha una base di fan attiva e fedele che lo sostiene riproponendo per le strade della Città dei Comics i suoi personaggi smaccatamente edonisti e flamboyant. In questi giorni è ospite d’onore di LCG2019 e ha affrontato le domande dei giornalisti al Press Café.  Ha esordito, vestito con stile dal suo completo firmato, nel più puro stile nipponico, inchinandosi al pubblico: “Grazie a tutti, mi chiamo Araki Hiroiko, grazie a tutti per avermi invitato a Lucca”. Poi è partita la salva di domande, rigorosamente moderate dal personale di StarComics, data l’ipersensibilità dell’artista a certi temi.

**L’inconfondibile Araki-look: personaggi dall’aspetto unico** (continua…)

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Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

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OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

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OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

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RATPUS va in scena ratpus

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

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