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Archivio di marzo 2016

martedì, 29 marzo 2016

LetteratitudineNews: dal 21 al 27 marzo 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 21 al 27 marzo 2016

-AUGURI DI BUONA PASQUA

-MARIA ROSA CUTRUFELLI racconta IL GIUDICE DELLE DONNE

-UNA STORIA QUASI SOLO D’AMORE di Paolo Di Paolo (recensione)

-BUON 90° COMPLEANNO DARIO FO (con un estratto del nuovo libro)

-PATRIZIA DEBICKE racconta L’EREDITÀ MEDICEA

-GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2016

-85 anni dalla nascita di ALDA MERINI

-GABRIELE TINTI racconta LAST WORDS

-LA MONTAGNA DEL MITO: dal fuoco alla poesia

© Letteratitudine
(continua…)

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mercoledì, 23 marzo 2016

SIMONA LO IACONO con “Le streghe di Lenzavacche” a Letteratitudine in Fm

SIMONA LO IACONO con “Le streghe di Lenzavacche” a Letteratitudine in Fm di lunedì 21 marzo 2016 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino).


In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

* * *

Simona Lo Iacono è stata ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di lunedì 21 marzo 2016.

Con Simona Lo Iacono abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “ Le streghe di Lenzavacche” (Edizioni E/O).

Le prime pagine del romanzo sono disponibili qui.

Di seguito, la scheda del libro e il booktrailer.

* * *

Le streghe di Lenzavacche” di Simona Lo Iacono (Edizioni E/O
È il 1938. Ululano le sirene che inneggiano al fascio. A Lenzavacche, minuscolo paese della Sicilia, vivono Felice, un bimbo disabile ma vivacissimo, la madre Rosalba e la nonna Tilde. Una famiglia stranissima, di sole donne, frutto di una misteriosa discendenza da streghe perseguitate nel 1600. Felice – che è il frutto di un amore appassionato della madre con un arrotino di passaggio, il Santo – grazie all’estro e alla originalità dei famigliari, riesce a vivere in pienezza nonostante i disagi fisici e l’emarginazione, in un periodo – come quello fascista – in cui è sommamente esaltato il valore della perfezione fisica. Si muovono accanto a lui i personaggi dell’intero paese, primo fra tutti il farmacista Mussumeli, donnaiolo incallito ma protettore degli ultimi, ridanciano e umilissimo nella sua veste di benigno tutore della famiglia. E poi nonna Tilde, zelante sostenitrice del potere benevolo delle streghe, delle quali si dichiara orgogliosa discendente e a cui si ispira costantemente per offrire al nipote disabile rimedi portentosi e anticipatori del futuro. Mentre il piccolo Felice compie progressi e i suoi cari s’ingegnano ad escogitare metodi che possano regalargli movimento, parola, indipendenza, arriva a Lenzavacche un nuovo maestro elementare. Giovane e innamorato della cultura, fantasioso ma dominato da un dolore lontano, questo maestro, in aperto contrasto con il regime dell’epoca, non accetta i luoghi comuni sull’insegnamento, è un assertore convinto del valore spirituale dei libri, scrive lunghe lettere a una misteriosa zia, a cui narra le difficoltà di inserimento nel paese.
In una Sicilia viziosa, ma pronta a giudicare, carnale e insofferente alla diversità, religiosa e pagana, Felice, sua madre e il maestro Mancuso, amanti della fantasia e dei libri, finiscono per diventare i simboli di una controtendenza dirompente, quella che decide di andare al di là delle apparenze e di scommettere sul valore della pietà umana. La loro parabola finisce allora per somigliare proprio a quella delle streghe, un gruppo di donne vissute a Lenzavacche nel 1600 che decise di vivere in castità e in obbedienza e di riunirsi   per fronteggiare eventi difficili della vita, affratellandosi in un vincolo di solidarietà umana. Mogli abbandonate, spose gravide, figlie reiette o semplicemente sfuggite a situazioni di emarginazione, si riunirono infatti in un casaleno ai margini dell’abitato e iniziarono a condividere una vera esperienza comunitaria e anche letteraria. Furono però fraintese, bollate come folli, viste come corruttrici e istigatrici del demonio. Finirono per essere ricordate come “Le streghe”…ma – ciò nonostante – sia Felice che il maestro Mancuso sperimenteranno, sotto gli occhi compiaciuti di Tilde, la forza della loro portentosa vitalità. Metafora del coraggio, della fantasia, della seconda opportunità di vita che la narrazione e la compassione offrono all’uomo, le streghe assurgono allora a simbolo di quella che la società bolla e perseguita come diversità, perdendo così l’occasione di amarla e riconoscerla come possibilità di crescita interiore e morale.

* * *

Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970. Magistrato, presta servizio presso il tribunale di Catania. Ha pubblicato diversi racconti e vinto concorsi letterari di poesia e narrativa. Sul blog letterario Letteratitudine di Massimo Maugeri cura una rubrica che coniuga norma e parola, letteratura e diritto, dal nome “Letteratura è diritto, letteratura è vita”. Il suo primo romanzo, Tu non dici parole (Perrone 2008), ha vinto il premio Vittorini Opera prima. Nel 2010 le sono stati conferiti il Premio Internazionale Sicilia “Il Paladino” per la narrativa e il Premio Festival del talento città di Siracusa. Nel 2011 ha pubblicato Stasera Anna dorme presto (Cavallo di Ferro), con cui ha vinto il premio Ninfa Galatea ed è stata finalista al Premio Città di Viagrande. Nel 2013, sempre per Cavallo di Ferro, ha pubblicato il romanzo Effatà, vincitore del Premio Martoglio e del premio Donna siciliana 2014 per la letteratura. Attualmente conduce sul digitale terrestre un format letterario dal nome BUC, trasmissione che mescola al libro varie discipline artistiche, e cura sulla pagina culturale della Sicilia la rubrica letteraria “Scrittori allo specchio”. Presta inoltre servizio presso il carcere di Brucoli come volontaria, tenendo corsi di letteratura, scrittura e teatro, tutti mezzi artistici con i quali intende attuare il principio rieducativo della pena sancito dall’art 27 della Costituzione.

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

. . .

La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Beethoven Silencio” di Julio Cortazar (parte I); Carl Orff – O Fortuna ~ Carmina Burana; “Beethoven’s Silencio” di Julio Cortazar (parte II)

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

mercoledì, 23 marzo 2016

IL NIPOTE DI BEETHOVEN

letteratura-e-musicaNell’ambito del forum di Letteratitudine dedicato a “LETTERATURA E MUSICA“, ci occupiamo del romanzo “Il nipote di Beethoven” di Luigi Magnani (Endemunde, 2015)

* * *

Recensione di Claudio Morandini

Dobbiamo alla casa editrice Endemunde l’opportuna ristampa de “Il nipote di Beethoven”, romanzo di Luigi Magnani che nel 1972 ha conquistato il premio Strega. Magnani travasa nella forma del romanzo la sua fine competenza di studioso di musica colta e in particolare di Beethoven, ma sceglie di raccontare gli anni difficili e avvelenati del rapporto tra Ludwig e il nipote Karl attraverso la voce di quest’ultimo. E dunque di musica, nel senso più stretto del termine, ce n’è poca, in questo denso romanzo, perché Karl sembra indifferente ad essa, e quando coglie l’illustre zio alle prese con i dilemmi della composizione pare non capire, come se si trovasse dinanzi alle elucubrazioni di un pazzo o almeno di un eccentrico.
Beethoven ci è mostrato mentre martella come un fabbro sul pianoforte, con una violenza che può ricordare lo Stravinskij alle prese con le armonie del “Sacre du printemps”; o mentre, assorto, elucubra e canticchia ostinatamente un motivo scarabocchiato su un foglio, da cui cerca di estrarre una forma, uno sviluppo, e intanto batte il ritmo con i piedi, incurante del resto. È un ritratto assai poco indulgente del musicista, che combatte contro la sordità sempre più grave e cocciutamente rincorre un’idea di musica dietro la quale nessuno sembra volerlo seguire, fatta di cellule materiche, di ritmi tellurici che miracolosamente conducono alle vertigini del sublime. Analogamente, le sue passeggiate nella campagna lontano da Vienna seguono percorsi imprevisti, a un passo forsennato, con un’impazienza ferina – qui, come un Robert Walser rimuginante, si perde per ore, concentrato dietro a pensieri che nessuno potrà conoscere (certo non Karl, oscillante tra una pietà di maniera e un desiderio di emancipazione molto adolescenziale). (continua…)

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lunedì, 21 marzo 2016

LetteratitudineNews: dal 14 al 20 marzo 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 14 al 20 marzo 2016

-EMANUELA E. ABBADESSA racconta FIAMMETTA

-TIRATURE ’16: UN MONDO DA TRADURRE

-Le LIBRERIE CAVALLOTTO entrano nel network UBIK

-NON LASCIARMI MAI SOLA di Marco Rettani (intervista)

-SOGNANDO MESSI di Stefano Benedetti (un estratto)

-ANDREA DE CARLO pubblicherà con GIUNTI

-BOOK PRIDE 2016: 1-3 aprile

-CaLibro Festival 2016

-FIERA DEL LIBRO DELLA ROMAGNA 2016: 2-3 aprile

© Letteratitudine
(continua…)

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martedì, 15 marzo 2016

PIERLUIGI BATTISTA (con “Mio padre era fascista”) e MIRELLA SERRI (con “Gli invisibili”) a Letteratitudine in Fm

PIERLUIGI BATTISTA (con “Mio padre era fascista”) e MIRELLA SERRI (con “Gli invisibili”) a Letteratitudine in Fm di lunedì 14 marzo 2016 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino).

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

* * *

Pierluigi Battista e Mirella Serri sono stati gli ospiti della puntata di “Letteratitudine in Fm” di lunedì 14 marzo 2016.

Nella prima parte della puntata con Pierluigi Battista abbiamo discusso del suo nuovo libro intitolato “Mio padre era fascista” (Mondadori).

Nella seconda parte della puntata abbiamo incontrato Mirella Serri per discutere del suo nuovo volume: “Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia” (Longanesi).

Di seguito, le schede dei libri.

* * *

Mio padre era fascistaMio padre era fascista” – di Pierluigi Battista (Mondadori)
«Quando, dopo la sua morte, ho letto il diario che aveva custodito nel segreto per tutta la vita, mi è parso di avere una percezione più chiara del tormento che ha dilaniato per decenni mio padre fascista, prigioniero a Coltano dopo aver combattuto, ventenne o poco più, dalla parte dei “ragazzi di Salò”. «Ho capito che cosa abbia rappresentato per lui il dolore di essere stato internato in quel campo per i vinti della Rsi vicino alla “gabbia del gorilla” in cui era rinchiuso Ezra Pound. Ho capito quanto abbia sanguinato il suo cuore di sconfitto, di “esule in Patria” nell’Italia in cui era un borghese integrato, maniacalmente attaccato alla civiltà delle buone maniere, ma covando il sentimento di un’apocalisse interiore da cui non si sarebbe mai affrancato. Ho capito quanto sia stata aspra e dolorosa la mia rottura con lui e quanto mi pesi, ancora oggi, il fardello di una riconciliazione mancata. «Allora ho pensato che fosse giunto il momento di raccontare, con i miei occhi e il mio modo di sentire le cose della vita, chi fosse mio padre fascista e cosa pensasse nell’Italia che non credeva più nei miti in cui lui era cresciuto. Che rapporto ricco e difficile avesse instaurato con i suoi figli. Che cosa abbia significato per me essere figlio di un fascista, e vergognarsi di avere provato vergogna per i padri che abbiamo tradito andandocene da un’altra parte, e che invece hanno vissuto con dignità, coraggio e coerenza la loro solitudine. «Per scoprire, alla fine, che gli esseri umani non sono monoliti, figure unidimensionali sulle quali incollare un’etichetta semplificatrice, ma persone vitali e vitalmente piene di contraddizioni. E per capire che i concetti più cari a noi italiani, la “parte giusta” e la “parte sbagliata”, sono molto più friabili e complicati di quanto ci piacerebbe immaginare.» Pierluigi Battista riapre le ferite di un rapporto irrisolto con il padre fascista, e gli concede idealmente l’onore delle armi. Così, riannoda i fili spezzati di una tormentata vicenda familiare e trova un modo adulto di confrontarsi, in un libro indimenticabile, con un pezzo non meno tormentato della nostra storia.

Pierluigi Battista (Roma, 1955) è inviato e editorialista del «Corriere della Sera», di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009. Ha lavorato come inviato alla «Stampa» e come condirettore a «Panorama». Per La7 ha condotto il programma «Altra Storia» (2003-2007). Fra i suoi libri ricordiamo: La fine dell’innocenza. Utopia, totalitarismo e comunismo (Padova 2000), Cancellare le tracce. Il caso Grass e il silenzio degli intellettuali italiani dopo il fascismo (Milano 2007), La fine del giorno. Un diario (Milano 2013) e I libri sono pericolosi, perciò li bruciano (Milano 2014).

* * *

Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia“Gli invisibili. La storia segreta dei prigionieri illustri di Hitler in Italia” – di Mirella Serri (Longanesi)
All’alba del 28 aprile 1945 alcuni pullman carichi di prigionieri si fermano all’entrata del paesino di Villabassa, in Sudtirolo. A scendere per prima è la scorta delle SS, seguita da un gruppo di 139 detenuti tra cui donne e bambini. Sembrano venire dall’oltretomba, trascinano fagotti a cui sono appese pentole e gamelle, valigie legate con lo spago. Ma, nonostante l’aspetto, sono alcuni dei più noti protagonisti della recente storia europea. Tra loro ci sono l’ex cancelliere austriaco Kurt von Schuschnigg; l’ex primo ministro francese Léon Blum; il famoso industriale Fritz Thyssen… A questi si aggiungono, fra gli altri, gli italiani Mario Badoglio, figlio del generale Pietro; il generale Sante Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi. Sono i cosiddetti «prigionieri d’onore» di Hitler, personaggi di spicco detenuti segretamente in vari lager del Reich e che Himmler, il potente ministro dell’Interno e capo delle SS, in previsione della sconfitta vorrebbe utilizzare nelle trattative di pace con gli Alleati. Gli invisibili ripercorre la loro avventurosa storia, i motivi che li hanno condotti nei lager e le loro terribili peripezie per approdare in Sudtirolo. Ma ricostruisce anche le vicende fino a oggi mai raccontate dell’intreccio che porta detenuti ebrei e antifascisti a trovarsi a fianco di altri prigionieri che hanno fatto parte della schiera dei «carnefici» di Hitler o di Mussolini: come il capo della polizia di Salò Tamburini, o come Filippo d’Assia, la cui moglie, la principessa Mafalda di Savoia, sarà la vittima sacrificale di oscure trame.

Mirella Serri insegna Letteratura e giornalismo all’Università La Sapienza di Roma. Collabora a La Stampa, a Ttl e a Sette-Corriere della Sera. Tra i suoi libri: Carlo Dossi e il racconto (Bulzoni), Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura (Edisud), Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista (Marsilio), I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948 (Corbaccio, 2005), I profeti disarmati. 1945-1948. La guerra tra le due sinistre (Corbaccio, 2008). Ha curato Doppio diario. 1936-1943 (Einaudi) di Giaime Pintor e ha partecipato ai volumi collettivi Donne del Risorgimento e Donne nella Grande Guerra (entrambi per Il Mulino). Con Longanesi ha pubblicato nel 2002 Sorvegliati speciali. Gli intellettuali spiati dai gendarmi (1945-1980) e nel 2014 Un amore partigiano.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Il cuoco di Salò” di Francesco De Gregori; “Misty” di Groove Holmes – “Servire qualcuno” di Francesco De Gregori.

(continua…)

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lunedì, 14 marzo 2016

LetteratitudineNews: dal 7 al 13 marzo 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 7 al 13 marzo 2016

-ROMANO LUPERINI racconta LA RANCURA

-I VINCITORI DEL PREMIO SELEZIONE BANCARELLA 2016

-ELENA FERRANTE nominata al Man Booker International Prize 2016

-MARIAPIA VELADIANO racconta UNA STORIA QUASI PERFETTA

-MORE UXORIO di Francesca Fiorletta (un estratto)

-LIBRI COME 2016

-LA DANZA DELLA MEDUSA di Guido Conterio

© Letteratitudine
(continua…)

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mercoledì, 9 marzo 2016

ADDIO A GEORGE MARTIN

CI LASCIA GEORGE MARTIN: l’uomo che ebbe un ruolo fondamentale nella musica dei Beatles

Addio a Sir George Henry Martin (Londra, 3 gennaio 1926 – 8 marzo 2016), produttore discografico e compositore britannico.

di Massimo Maugeri

È morto ieri, 8 marzo 2016, sir George Martin: una delle personalità più poliedriche del mondo artistico contemporaneo. Oltre a essere musicista di formazione classico/barocca, è stato anche compositore, arrangiatore, produttore discografico, attore, sceneggiatore e scrittore; ma nel mondo è famoso per il contributo determinante che diede alla musica del più celebre quartetto rock di tutti i tempi (soprattutto in termini di arrangiamenti orchestrali) e che gli valse l’appellativo di «quinto Beatle». Stiamo parlando dell’uomo che – come manager della EMI – mise sotto contratto i quattro ragazzi di Liverpool che avevano appena incassato un rifiuto dalla Decca.

A darne la notizia della scomparsa è stato proprio Ringo Starr su Twitter: “Dio benedica George“, ha scritto. “Che riposi in pace, con amore a Judy e alla sua famiglia, Ringo e Barbara“. Anche Paul McCartney ha ricordato George Martin in un Tweet, definendolo come un secondo padre. “Il mondo ha perso un uomo davvero grande“, ha scritto Paul.

Durante l’estate del 1967 George Martin partecipò attivamente alla realizzazione di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band“: da molti considerato come l’album più importante della storia della musica pop/rock; quello che è stato capace di tracciare una netta linea di demarcazione tra «un prima» e «un dopo» come nessun altro LP è mai più riuscito a fare. George Martin ha anche scritto un libro per raccontare l’esperienza di quell’estate: “L’estate di Sgt. Pepper” (La Lepre edizioni, p. 252, € 14,90). Per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente riportare il sottotitolo: “Come i Beatles e George Martin crearono «Sgt. Pepper’s lonely hearts club band»”.
Nel libro (arricchito da una bella prefazione di Stefano Bollani e ben tradotto da Paolo Somigli, direttore del mensile “Chitarre”) George Martin racconta la storia dei Beatles concentrandosi soprattutto in quella estate (siamo, appunto, nel 1967) che diede la luce a “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”: un album che avrebbe venduto più di 32 milioni di copie, travolgendo e scompaginando il concetto stesso di realizzazione artistica nell’industria musicale. Per dare un’idea dell’influenza che questo disco esercitò anche nei decenni che seguirono, basti pensare che nel novembre 2003 la celebre rivista musicale “Rolling Stone” decise di stilare un elenco dei 500 migliori album di tutti i tempi; per farlo, coinvolse una giuria composta da 273 importanti musicisti, critici, storici e persone dell’industria musicale. Inutile precisare che fu proprio “Sgt. Pepper” ad aggiudicarsi la prima posizione tra i 1600 titoli votati in totale.

«Fu allora, in quel 1967», scrive George Martin, «che i Beatles capirono di avere realmente la possibilità di fare tutto quello che volevano. Lavoravano intensamente sulle loro canzoni, sperimentando cose che non si erano ancora mai sentite, spingendosi sempre oltre il limite. (…) E così, questo è il racconto di un anno straordinario della nostra storia, un anno diverso da tutti gli altri che l’hanno seguito o preceduto. Ma, cosa probabilmente ancora più importante, è anche la storia della realizzazione di un album unico, quello che ha rivoluzionato il modo con cui, da allora, sarebbe stato concepito ogni altro disco».

Per ricordare George Martin segnalo questo articolo pubblicato su Rolling Stone , quest’altro su Repubblica… e propongo qui di seguito (in questo spazio di Letteratitudine dedicato al rapporto tra “Letteratura e musica“) l’introduzione del volume poc’anzi citato firmata dallo stesso Martin. (continua…)

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martedì, 8 marzo 2016

CHIARA GAMBERALE con “Adesso” (Feltrinelli) a Letteratitudine in Fm

CHIARA GAMBERALE con “Adesso” (Feltrinelli) a Letteratitudine in Fm di lunedì 7 marzo 2016 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino).

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

* * *

È stata Chiara Gamberale l’ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di lunedì 7 marzo 2016.

Con Chiara Gamberale abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Adesso” (Feltrinelli) e delle tematiche a esso legato.

Di seguito, la scheda del libro.

* * *

Adesso” – di Chiara Gamberale (Feltrinelli)

AdessoÈ molto più che un romanzo d’amore, questo: è un romanzo sorprendente sull’amore. Che è una disdetta, una benedizione, un inganno. Ma è l’unica possibilità che abbiamo di orientarci fra paura e desiderio.
Esiste un momento nella vita di ognuno di noi dopo il quale niente sarà più come prima: quel momento è adesso.
Arriva quando ci innamoriamo, come si innamorano Lidia e Pietro. Sempre in cerca di emozioni forti lei, introverso e prigioniero del passato lui: si incontrano. Rinunciando a ogni certezza, si fermano, anche se affidarsi alla vita ha già tradito entrambi, ma chissà, forse proprio per questo, finalmente, adesso… E allora Lidia che ne farà della sua ansia di fuga? E di Lorenzo, il suo “amoreterno”, a cui la lega ancora qualcosa di ostinato? Pietro come potrà accedere allo stupore, se non affronterà un trauma che, anno dopo anno, si è abituato a dimenticare?
Chiara Gamberale stavolta raccoglie la scommessa più alta: raccontare l’innamoramento dall’interno. Cercare parole per l’attrazione, per il sesso, per la battaglia continua tra le nostre ferite e le nostre speranze, fino a interrogarsi sul mistero a cui tutto questo ci chiama. Grazie a una voce a tratti sognante e a tratti chirurgica, ci troviamo a tu per tu con gli slanci, le resistenze, gli errori di Lidia e Pietro e con i nostri, per poi calarci in quel punto “sotto le costole, all’altezza della pancia” dove è possibile accada quello a cui tutti aspiriamo ma che tutti spaventa: cambiare. Mentre attorno ai due protagonisti una giostra di personaggi tragicomici mette in scena l’affanno di chi invece, anziché fermarsi, continua a rincorrere gli altri per fuggire da se stesso…

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Chiara GamberaleChiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile. Ha scritto, fra gli altri, La zona cieca (2008, Premio Campiello Giuria dei Letterati), Le luci nelle case degli altri (2010) e, a quattro mani con Massimo Gramellini, Avrò cura di te (2014). È autrice e conduttrice di programmi radiofonici e televisivi come “Io, Chiara e l’Oscuro” (Rai Radio2) e “Quarto piano scala a destra” (Rai Tre). Collabora con “La Stampa”, “Vanity Fair”, “Io Donna” e “Donna Moderna”. Per Feltrinelli ha pubblicato i romanzi Per dieci minuti (2013; in “Audiolibri” Emons Feltrinelli, 2014; in “Universale Economica”, 2015) e Adesso (2016).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “La vita è adesso” – Claudio Baglioni; “Adesso” – Erica Mou; “Tutto Adesso” – Pooh;  “It’s Now Or Never” – Elvis Presley

(continua…)

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lunedì, 7 marzo 2016

LetteratitudineNews: dal 29 febbraio al 06 marzo 2016

letteratitudinenewsLetteratitudineNews:

dal 29 febbraio al 06 marzo 2016

-ERALDO AFFINATI racconta L’UOMO DEL FUTURO

-ALBA DONATI, Presidente del Gabinetto scientifico-letterario G. P. Vieusseux (intervista)

-MIO PADRE IN UNA SCATOLA DA SCARPE di Giulio Cavalli (recensione)

-STEFANO SANTARSIERE racconta LA MAPPA DELLA CITTÀ MORTA

-LE STREGHE DI LENZAVACCHE di Simona Lo Iacono – un estratto (presentazione del libro a Catania il 7 marzo 2015)

-#ZeroNoveCinque

© Letteratitudine
(continua…)

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sabato, 5 marzo 2016

LE STREGHE DI LENZAVACCHE – il Booktrailer del nuovo romanzo di Simona Lo Iacono


(continua…)

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Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

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Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

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"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

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OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

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OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

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RATPUS va in scena ratpus

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

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