max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

settembre: 2017
L M M G V S D
« ago   ott »
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura

Archivio di settembre 2017

mercoledì, 27 settembre 2017

GIUSEPPE MONTESANO con “Lettori selvaggi” (Giunti) e MARIA ANTONIETTA FERRALORO con “Il Gattopardo raccontato a mia figlia” (La Nuova Frontiera Junior) a “Letteratitudine in Fm”

GIUSEPPE MONTESANO con “Lettori selvaggi” (Giunti) e MARIA ANTONIETTA FERRALORO con “Il Gattopardo raccontato a mia figlia” (La Nuova Frontiera Junior) ospiti del programma radiofonico Letteratitudine in Fm di lunedì 25 settembre 2017 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

* * *

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

* * *

Nella prima parte della puntata abbiamo incontrato Giuseppe Montesano per discutere del suo libro intitolato “Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges. La vita vera è altrove” (Giunti).

Nella seconda parte della puntata abbiamo incontrato Maria Antonietta Ferraloro per discutere del suo saggio intitolato “Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il Gattopardo raccontato a mia figlia” (La Nuova Frontiera Junior)

Di seguito, informazioni sui romanzi protagonisti della puntata.

* * *

Copertina Lettori selvaggiLettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della Preistoria a Saffo a Beethoven a Borges. La vita vera è altrove” (Giunti) di Giuseppe Montesano

Vincitore del Premio Viareggio Rèpaci 2017 nella sezione Saggistica
Giuseppe Montesano attraversa il tempo, lo spazio, le culture, i generi: scopre la “vita vera” nel silenzio del pensiero e nella vibrazione della musica, nelle parole di scrittori, poeti e mistici, nelle immagini del cinema, dell’arte…

Leggere per vivere ci risveglia dalla noia, dalla sconfitta, dalla rassegnazione. Non abbiamo sempre avuto questa vita qui, da servi e da infelici. Abbiamo avuto giorni e sogni favolosi, quando l’avventura ci ha soffiato in viso il mare delle partenze. Possiamo accettare l’esistenza falsa che hanno scelto per noi, e chiudere porte e finestre ai giorni che ci chiamano: ma possiamo ancora spalancare porte e finestre, e vivere tutte le vite che si possono vivere. Leggere per esistere fa zampillare in ogni istante la possibilità di essere noi stessi, di respirare in un perpetuo innamoramento. Non viviamo una vita vera, e demoni meschini ci tengono sepolti nelle nostre paure. Ma giorno dopo giorno, smarriti tra rabbie e tremori, visitati da amori e stupori, forse possiamo diventare vivi. Giuseppe Montesano attraversa il tempo, lo spazio, le culture, i generi: scopre la “vita vera” nel silenzio del pensiero e nella vibrazione della musica, nelle parole di scrittori, poeti e mistici, nelle immagini del cinema, dell’arte… La scopre e ce la indica, in un racconto fatto di ritratti e impressioni che accendono il desiderio dell’incontro.

Giuseppe Montesano è nato a Napoli. È autore dei romanzi Nel corpo di Napoli (Mondadori 1999, finalista al Premio Strega), A capofitto (Mondadori 2000), Di questa vita menzognera (Feltrinelli 2003, Premio Selezione Campiello e Premio Viareggio-Rèpaci) e Magic People (Feltrinelli 2005).
Ha tradotto molti scrittori francesi e curato opere di Dick, Savinio, Tournier, Malaparte, Hesse, Dumas, Ottieri. Ha scritto Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire (Mondadori 2007, Premio Vittorini) sul poeta di cui ha curato, con Giovanni Raboni, le opere per I Meridiani.
Collabora con il quotidiano “Il Mattino”.

* * *

Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il Gattopardo raccontato a mia figlia” (La Nuova Frontiera Junior) di Maria Antonietta Ferraloro

Vi sono dei libri che vengono definiti classici. Possiedono il dono rarissimo di parlare direttamente al cuore dei propri lettori.” E “Il Gattopardo” è proprio uno di questi per Maria Antonietta Ferraloro, studiosa di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e profondamente innamorata del suo capolavoro. Con passione e competenza l’autrice racconta la figura schiva e malinconica di Tomasi, ma soprattutto la genesi, la struttura e i segreti di un romanzo indimenticabile. Età di lettura: da 10 anni.

Maria Antonietta Ferraloro insegna nella scuola secondaria di I grado. È dottore di ricerca in Storia della cultura e cultore della materia in Letteratura italiana. Collabora con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. Si occupa, inoltre, della formazione degli insegnanti di Lettere. È autrice del saggio “Tomasi di Lampedusa e i luoghi del Gattopardo” (Pacini Editore 2014) e “L’OPERA-OROLOGIO. Saggi sul Gattopardo” di Maria Antonietta Ferraloro (Pacini editore)

* * *

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

La colonna sonora della puntata: “Forever Young” e “Love Sick” di Bob Dylan.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 26 settembre 2017

UN NUOVO CASO PER L’ALLIGATORE: Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane

letteratura-e-musicaIl nuovo appuntamento del forum di Letteratitudine intitolatoLETTERATURA E MUSICA” è dedicato alla segnalazione del nuovo romanzo della serie dell’Alligatore: “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttanedi Massimo Carlotto (Edizioni E/O). Un romanzo che – come si evince dal titolo – è fortemente legato al blues: musica molto amata da Marco Buratti (alias l’Alligatore) e dallo stesso Massimo Carlotto (che sarà prossimo ospite del programma radiofonico “Letteratitudine in Fm” per discutere di questo nuovo volume della saga).

Pubblichiamo le prime pagine del libro e segnaliamo la playlist Le signore del Blues amate dall’Alligatore (che “sancisce” il legame musicale di questo romanzo con interpretazioni e performance eseguite da, appunto, “signore del blues”) e il tour di Carlotto che parte il 26 settembre.

* * *


Le prime pagine di Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttanedi Massimo Carlotto (Edizioni E/O)

UNO

(continua…)

Pubblicato in LETTERATURA E MUSICA   Commenti disabilitati

martedì, 26 settembre 2017

LetteratitudineNews: dal 18 al 24 settembre 2017

letteratitudinenews

(libri, fatti ed eventi)

dal 18 al 24 settembre 2017

MARINA VISENTIN racconta LA DONNA NELLA PIOGGIA

CLASSIFICA: dall’11 al 17 settembre 2017

I 70 ANNI DI STEPHEN KING: l’omaggio del TG1

TUTTO CAMBIA di Elizabeth Jane Howard (un estratto)

TORINO SPIRITUALITÀ 2017

Premio Mariateresa Di Lascia 2017 a Emilia Bersabea Cirillo

ELEONORA MARANGONI VINCE IL PREMIO NERI POZZA 2017


© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

venerdì, 22 settembre 2017

I DUBBI DI SALAÌ: Manzoni intervista Monaldi & Sorti

La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri) è dedicata al nuovo romanzo di Rita Monaldi e Francesco Sorti: “I dubbi di Salai” (Baldini&Castoldi). Per l’occasione, la nota coppia letteraria ha chiamato in causa il grande Alessandro Manzoni, che si è generosamente prestato a intervistarli.

Pubblico l’intervista qui di seguito ringraziando Rita Monaldi, Francesco Sorti… e, naturalmente, Alessandro Manzoni.

Massimo Maugeri

* * *

IN ESCLUSIVA PER

LETTERATITUDINE

Rita Monaldi e Francesco Sorti

intervistati sul romanzo storico da

Alessandro Manzoni

Risultati immagini per alessandro manzoniMANZONI – Ho accettato con molto piacere l’invito di condurre con voi un colloquio sul romanzo storico. C’è stato un po’ di confusione all’inizio, quando lo staff di Letteratitudine si è reso conto che non ho un agente, ma poi con Maugeri ci siamo intesi benissimo. Gli ho solo confessato di aver seguito un po` poco le tendenze letterarie italiane degli ultimi 200 anni. I modernissimi, tipo Pirandello, non li ho ancora letti. Ma veniamo a noi, cari autori, e partiamo dall’ultimo vostro libro, I dubbi di Salaì, appena uscito con Baldini&Castoldi. Poi andiamo a ritroso, fino ai vostri inizi e all’idea stessa di scrivere romanzi storici. Un tema che come sapete mi sta molto a cuore.

MONALDI & SORTI – Innanzitutto grazie, cavalier Manzoni, per l’onore che ci fa con questa intervista! Postiamo subito un selfie su Twitter, i nostri compagni di liceo saranno verdi d’invidia. I dubbi di Salaì apre una trilogia che ha per protagonista un personaggio realmente esistito: sciupafemmine, mangione, zotico e testadura, il bel Salaì racconta in una serie di 68 lettere (falsissime, e quindi verosimili) la sorprendente avventura vissuta a Roma nel 1501 col suo patrigno, uno squattrinato artista un po` frustrato e con la testa sempre fra le nuvole, tale Leonardo da Vinci. I Dubbi di Salaì è il primo esempio di giallo storico-satirico. La satira è rivolta contro le falsificazioni storiche più sfacciate, le fake news – come le chiamiamo oggi – che meritano di essere disinnescate con l’arma del ridicolo. È un romanzo in cui si ride, e anche parecchio, ma su cose tremendamente serie.

MANZONI – Falsificazioni che durano da secoli, avete detto? Io di secoli, se mi consentite, ne ho visti più di voi… Non vi pare un’idea un po’ azzardata?

MONALDI & SORTI – Tutt’altro. Primo esempio: la leggenda nera dei Borgia. Assassinii, incesti, orge. È un caso clamoroso di fake news vecchio di cinque secoli. Papa Borgia non è un mostro. È stato diffamato per motivi politici.

MANZONI – E i mandanti della diffamazione chi sarebbero?

MONALDI & SORTI – I prìncipi tedeschi, vogliosi di avviare la Riforma per staccare la loro terra dal controllo del clero di Roma. E poi i vari principati italiani, gelosi della loro indipendenza e insofferenti verso il tentativo dei Borgia (spagnoli, quindi intrusi) di riunire la penisola sotto la loro egemonia. Papa Borgia aveva inoltre avviato una grande riforma della Chiesa, che avrebbe disinnescato la rivolta luterana. Ma a bloccarlo arrivarono puntualmente guerre, invasioni turche, divisioni politiche e infine l’improvvisa morte. Fu un Papa dalla notevole visione politica. E tutt’altro che vizioso.

MANZONI – Quindi i Borgia virtuosi, anziché lascivi e assetati di sangue? Potete immaginare la mia sorpresa! Io stesso, per scrivere i Promessi sposi, mi sono servito del lavoro degli storici. Possibile che nessuno di loro si sia accorto di una tale manipolazione?

Monaldi Rita e Sorti FrancescoMONALDI & SORTI – Egregio cavalier Manzoni, ma certo che se ne erano accorti! Il più grande e approfondito studio documentale sui Borgia, pubblicato dallo statunitense Peter De Roo nel 1925 in cinque volumi e migliaia di pagine, smonta o contraddice efficacemente tutte le leggende antiborgiane. Ma è stato sistematicamente passato sotto silenzio dal mainstream accademico. Perfino l’ottima Maria Bellonci, fondatrice del premio Strega, nella sua biografia di Lucrezia Borgia fa orecchio da mercante. Le copie dell’opera di De Roo sono sparite dalla circolazione. In Italia ne sopravvivono solo quattro.

MANZONI – Sa di complottismo, come lo chiamate oggi. So che non è più di moda, ma io ho uno spiccato senso della Provvidenza, e non riesco a conciliarlo con quanto mi state dicendo.

MONALDI & SORTI – Allora le aggiungiamo una nostra scoperta, anche questa contenuta ne I dubbi di Salaì. Il famoso Diario del cerimoniere pontificio Giovanni Burcardo, contemporaneo dei Borgia, è la più pesante prova a carico del papa e della sua cerchia: racconta tra l’altro i festini disgustosi che si sarebbero svolti in quegli anni alla loro corte. Ebbene, abbiamo dimostrato che Burcardo plagia bellamente il Decameron del Boccaccio. Inoltre in patria (proveniva da Strasburgo) era stato condannato per furto e falsificazione di documenti. Per finire, dopo la sua morte il Diario è stato manipolato: qualcuno ha inserito l’histoire scandaleuse dei Borgia nel manoscritto originale del Diario. Che quindi è in ogni caso una sonora patacca.

MANZONI – Non vi paiono giudizi un po’ impertinenti? I testi universitari continuano a citarlo, quel Diario. E anche le vostre, come si chiamano… ah sì, fiction TV. (continua…)

Pubblicato in A BOTTA E RISPOSTA (un tandem letterario conversando di libri)   Commenti disabilitati

lunedì, 18 settembre 2017

STORIE (IN) SERIE n. 15 – EMMY AWARDS 2017

Storie (in) Serie # 15

(Qui, l’introduzione di Massimo Maugeri)

Il nuovo appuntamento dello spazio di Letteratitudine incentrato sulle Serie Tv è dedicato all’assegnazione dei Primetime Emmy Awards. Nessun premio a “The young pope”. Grande successo per “The Handmaid’s tale” e “Big litte lies”

* * *

La 69ª edizione della cerimonia di premiazione dei Primetime Emmy Awards (presentata da Stephen Colbert e trasmessa in diretta televisiva da CBS) si è svolta al Microsoft Theatre di Hollywood, a Los Angeles, il 17 settembre 2017. I premi riguardano i migliori programmi televisivi “per la prima serata” distribuiti dalle emittenti statunitensi tra il 1º giugno 2016 e il 31 maggio 2017

* * *

Nessun premio, dunque, per “The Young Pope“, la miniserie di Paolo Sorrentino (trasmessa su Sky Atlantic) candidata per la migliore fotografia e per il design.

The Handmaid’s Tale” è il trionfatore di questa 69/a edizione degli Emmy Awards, superando la concorrenza di serie acclamate come House of Cards, Better Call Saul e Westworld. “The Handmaid’s Tale” è un racconto distopico prodotto da Hulu (piattaforma digitale) e trasmessa in Italia in onda su TIMvision. Sono stati ben sette, gli Emmy tributati: migliore serie drammatica, migliore attrice drammatica Elisabeth Moss, migliore attrice non protagonista Ann Dowd, migliore sceneggiatura, migliore regista, migliore attrice “guest star” , migliore design e fotografia.

Si conferma il successo di “Veep“, presenza costante agli Emmy da molti anni a questa parte: la commedy politica, in Italia in onda su Sky Atlantic, è risultata migliore serie brillante, mentre migliore attrice brillante si conferma Julia Louis-Dreyfus che entra nella storia per aver ottenuto il suo sesto Emmy consecutivo. La serie che quest’anno chiuderà i battenti, è al suo 18/o Emmy.

Trionfo anche per “Big Little Lies“, la miniserie di HBO (in Italia su Sky Atlantic) che racconta il subdolo mondo delle violenze domestiche e che vedeva nel doppio ruolo di produttrici e protagoniste Nicole Kidman e Reese Whiterspoon. Sono sei le statuette vinte: fra cui migliore miniserie, migliore attrice non protagonista, Laura Dern, migliore attore non protagonista, Alexander Skarsgård, migliore regia e migliore attrice protagonista, la favoritissima Nicole Kidman, che nel suo discorso di accettazione ha parlato dell’importanza di certe produzioni per fare passare al pubblico messaggi importanti come quello della lotta alla violenza domestica.

Una vittoria importante è arrivata anche per “This Is Us“, produzione NBC (trasmesso in Italia da Fox Life): Sterling K, Brown ha vinto il premio al migliore attore drammatico vincendo la concorrenza di big come Kevin Spacey per “House of Cards” e Anthony Hopkins per “Westworld”.

Anche Riz Amed – protagonista della miniserie “The Night of” (su Sky Atlantic) con John Turturro – ha sbaragliato la concorrenza di big come Robert De Niro e Geoffrey Rush nella categoria dedicata alle serie limitate. (continua…)

Pubblicato in SERIE TV (e dintorni)   Commenti disabilitati

lunedì, 18 settembre 2017

LetteratitudineNews: dall’11 al 17 settembre 2017

letteratitudinenews

(libri, fatti ed eventi)

dall’11 al 17 settembre 2017

LALINEASCRITTA di Antonella Cilento compie 25 anni

CLASSIFICA: dal 4 al 10 settembre 2017

PATRIZIA RINALDI racconta LA FIGLIA MASCHIO

PORDENONELEGGE 2017

A Naxoslegge: “Le donne non perdono il filo” e “In viaggio con Tomasi”

AVVENIRE, con… passione!


© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

lunedì, 11 settembre 2017

LetteratitudineNews: dal 4 al 10 settembre 2017

letteratitudinenews

(libri, fatti ed eventi)

dal 4 al 10 settembre 2017

PORDENONELEGGE 2017

AVVENIRE, con… passione!

L’ULTIMA ESTATE E ALTRI SCRITTI di Cesarina Vighy (un estratto)

Premio Più a sud di Tunisi 2017

CLASSIFICA: dal 28 agosto al 3 settembre 2017

A Taormina SGUARDI A ORIENTE: 9 e 10 settembre

IL TEATRO SULL’ACQUA 2017

DONATELLA DI PIETRANTONIO racconta L’ARMINUTA

Il Premio ALASSIO CENTOLIBRI 2017 a DONATELLA DI PIETRANTONIO


© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

domenica, 10 settembre 2017

DONATELLA DI PIETRANTONIO vince il PREMIO CAMPIELLO 2017 (con “L’Arminuta” – Einaudi)

DONATELLA DI PIETRANTONIO vince il PREMIO CAMPIELLO 2017 (con “L’Arminuta” – Einaudi)


Donatella Di Pietrantonio, con “L’Arminuta” (Einaudi), ha beneficiato di 133 voti sui 282 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi. Secondo classificato: Stefano Massini, con  “Qualcosa sui Lehman” (Mondadori), 99 voti. Terzo classificato: Mauro Covacich, con “La città interiore” (La nave di Teseo), 25 voti. In quarta posizione: Alessandra Sarchi, con “La notte ha la mia voce” (Einaudi), 13 voti. Al quinto posto: Laura Pugno con “La ragazza selvaggia” (Marsilio), 12 voti.

In esclusiva per Letteratitudine  Donatella Di Pietrantonio ci ha parlato de L’ARMINUTA (Einaudi) offrendoci questo racconto delizioso e toccante

* * *

di Donatella Di Pietrantonio

Ero bambina, abitavo con la mia famiglia in un piccolo borgo del teramano, ai confini con la provincia di Pescara. Sopra di noi il Monte Camicia, così vicino da non poterne vedere la vetta. Era una contrada remota, non arrivava mai nessuno fin lì, il sentiero che portava alle case era battuto solo dai pochi abitanti. I parenti venivano in occasione della trebbiatura in estate e dell’uccisione del maiale in inverno. Erano quelli gli eventi più importanti dell’anno.

La sera, davanti alla fiamma vivace del camino, gli adulti raccontavano storie, ma vere. Nel debole chiarore del lume ad acetilene noi bambini ascoltavamo, seduti su bassi sgabelli di legno. Una volta li sentimmo parlare di una famiglia povera e numerosa che aveva ceduto l’ultimo nato a una coppia di parenti sterili. Dicevano che lu cìtile era fortunato perché quelli che lo avevano preso tenevano la roba. Molti ettari di terreno, numerosi capi di bestiame nelle stalle, il casolare rimesso a nuovo. Abitavano vicino al paese e gli avrebbero inzuccherato la bocca al piccolino, così diceva una mia zia acquisita.

“Stai attenta tu, con quella lingua lunga” ammonì poi voltandosi dalla mia parte.

Cosa intendeva, che potevo essere data pure io? Aveva suggerito più di una volta a mia madre di prendere provvedimenti nei miei confronti, “non sta bene che essa risponde”. Rispondere agli adulti equivaleva a mancargli di rispetto.

In estate conobbi un cugino di mio padre, molto più giovane di lui. Sembrava triste, sotto il cappello la fronte già segnata da una ruga profonda a forma di emme. Era venuto a trovarci insieme ai suoi genitori e non gli somigliava affatto. Loro molto scuri di carnagione e capelli, lui pallido e con la testa bianca, dietro gli occhiali le iridi di un azzurro così chiaro da sembrare trasparenti. Al mio stupore per quel suo aspetto gracile, da vecchietto precoce, mio padre rispose tranquillo:

“Non gli somiglia no agli zii, mica è il figlio. Gliel’hanno dato certi parenti alla lontana, quando teneva una decina d’anni. A essi le creature non gli venivano”.

La rivelazione mi tolse il sonno, trasformò ai miei occhi un evento eccezionale in pratica comune. Prima quel neonato di cui parlavano nelle sere d’inverno, poi il cugino Settimio.

Il suo nome raccontava quanti erano nati prima di lui nella famiglia che poi l’aveva ceduto, ma il suo soprannome era “occhi bianchi”. Mio padre non era legato a lui come agli altri cugini, che trattava quasi da fratelli. Settimio era considerato un diverso, un malato, uno che mai avrebbe potuto dare una mano nei campi. Pochi minuti di esposizione al sole erano sufficienti a ustionarlo. Veniva sempre lasciato a casa, sia nella prima che nella seconda famiglia, “sennò si coce”, dicevano. Era albino, ma non potevo saperlo. Sapevo invece che altri due fratelli erano nati dopo di lui, ma erano stati tenuti in famiglia. I suoi non l’avevano dato in quanto poveri o troppi, ma per la sua bianchezza e inabilità al lavoro. I genitori adottivi l’avevano preso lo stesso, erano già un po’ in là con gli anni e un figlio lo volevano a tutti i costi. Come bastone per la vecchiaia, diceva mia madre, sarebbe andato bene pure “occhi bianchi”.

Lo vedevamo di rado, Settimio, solo a qualche cerimonia che riuniva il parentado. Matrimoni, funerali. All’aperto portava sempre il cappello. Provavo pena per lui, con quella emme di tristezza indelebile sulla fronte. La storia sua e di quel neonato agitava i miei sonni. La condizione di figli non era sicura. Per restare figli occorrevano dei requisiti e io non ero più certa di possederli tutti. Ero troppo magra, per esempio. Un nostro vicino diceva che prima o poi il vento si sarebbe infilato sotto la mia gonna e sarei volata via, così leggera. Ma soprattutto l’eccessiva magrezza dava l’impressione che anch’io fossi troppo debole per aiutare nei lavori domestici.

“Tua figlia è buona solo per la scuola”, mio nonno paterno lo rinfacciava spesso a mia madre.

Sono trascorsi decenni da allora. Il vento non mi ha portata via e i miei genitori mi hanno sostenuta negli studi. Di tanto in tanto ho chiesto notizie di Settimio, che non incontravo quasi mai. Si era sposato e aveva avuto due figli, un maschio e una femmina. Deve averli molto amati, i parenti lo criticavano per questo: “sta sempre appresso a essi”. Solo al mare non poteva accompagnarli, anche con il cappello era troppo rischioso.

Nonostante tutte le attenzioni se n’è andato qualche tempo fa, per un tumore della pelle. La testa bianca era ormai giusta per la sua età e sulla fronte la ruga a emme si era distesa nella falsa serenità della morte. “L’Arminuta” è dedicata anche a lui.

(Riproduzione riservata)

© Donatella Di Pietrantonio

Immagine correlata

* * *

(continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI   Commenti disabilitati

venerdì, 8 settembre 2017

La finale del PREMIO CAMPIELLO 2017

La finale del PREMIO CAMPIELLO 2017 si svolgerà nella serata di sabato 9 settembre al teatro La Fenice di Venezia

* * *

Ecco i libri e gli autori finalisti del Premio Campiello 2017, scelti tra 78 opere segnalate.

Sabato 9 settembre, dalle ore 20, sarà possibile seguire la finale dalla pagina Facebook del Premio Campiello.

Il docufilm della finale sarà trasmesso da Rai 5 mercoledì 20 settembre a partire dalle 20:45 circa

* * *

“Qualcosa sui Lehman” di Stefano Massini (Mondadori)

“La città interiore” di Mauro Covacich (La Nave di Teseo)

“La notte ha la mia voce” di Alessandra Sarchi (Einaudi)

“L’arminuta” di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi)

“La ragazza selvaggia” di Laura Pugno (Marsilio).

Il premio Campiello Opera prima è stato tributato a Francesca Manfredi autrice di “Un buon posto dove stare” (La Nave di Teseo).

Il vincitore assoluto della 55/a edizione del premio Campiello, il cosiddetto SuperCampiello, sarà proclamato il 9 settembre al teatro La Fenice di Venezia dopo il conteggio dei voti della giuria popolare.

Di seguito informazioni sui 5 libri e i video con i 5 scrittori finalisti (continua…)

Pubblicato in EVENTI, INTERVENTI E APPROFONDIMENTI   Commenti disabilitati

lunedì, 4 settembre 2017

100 anni dalla nascita di GALEP

La nuova puntata della rubrica “Graphic Novel e Fumetti” di Letteratitudine (tutte le puntate sono disponibili qui) è dedicata a Aurelio Galleppini (noto come Galep: disegnatore storico del personaggio Tex Willer) in occasione del centenario della sua nascita (28 agosto 1917).

* * *

IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI AURELIO GALLEPPINI, IN ARTE GALEP: IL PADRE (grafico) DI TEX

di Massimo Maugeri

Nell’elenco delle “leggende” della storia del fumetto italiano rientra senz’altro Aurelio Galleppini, in arte Galep. Nato a Casale di Pari (piccolo paese della provincia di Grosseto da genitori sardi) il 28 agosto 1917 (morì a Chiavari, il 10 marzo 1994) Galleppini è il disegnatore che “diede vita” al mitico Tex, uno dei personaggi più celebri della casa editrice Bonelli. Galep delineò i connotati grafici di Tex e ne rimase il disegnatore ufficiale per oltre quarant’anni. Fino al 1994 ne fu anche il “copertinista” ufficiale (poi, per ragioni di salute, dovette passare il testimone a Claudio Villa). Fra albi regolari e numeri speciali le copertine realizzate furono quasi duemila.

I primi lavori fumettistici di Galep risalgono al 1936, con una pubblicazione sulla rivista Mondo Fanciullo. Poi, per Arnoldo Mondadori, disegnò due storie scritte da Federico Pedrocchi: Pino il Mozzo e La perla del mar d’Oman.
Il passaggio a L’Avventuroso (dell’editore Nerbini) risale al 1940, anno in cui si trasferisce a Firenze, realizzando varie storie anche nel ruolo di sceneggiatore, oltre che – naturalmente – di disegnatore.
Negli anni successivi collabora con gli Albi dell’Intrepido (della Casa Editrice Universo) e realizza le illustrazioni per alcuni classici della letteratura (I Tre Moschettieri, La maschera di ferro, Le Mille e una Notte, Le avventure del barone di Münchhausen e I Promessi Sposi). Per la Nerbini disegna una versione a fumetti del Pinocchio di Collodi.

L’anno cruciale è il 1948, allorquando riceve l’incarico da Tea Bonelli, delle Edizioni Audace (casa editrice che in seguito diverrà la Sergio Bonelli Editore), per realizzare due nuovi personaggi creati dal marito: Giovanni Luigi Bonelli. I due personaggi in questione (protagonisti di due serie distinte) “rispondono” al nome di Occhio Cupo e Tex Willer. Inutile precisare quale, tra i due personaggi, rimarrà nella storia.

Dal sito della Bonelli riporto questo stralcio, in tema con quanto sopra evidenziato: “La lettera, spedita il 31 maggio 1948, porta la firma di Tea Bonelli, che dell’Audace era l’attenta direttrice. Molto colpita dal talento di Aurelio “Galep” Galleppini, un disegnatore trentenne che all’epoca abitava a Firenze, la Signora Tea lo invita a raggiungere quanto prima la redazione, a Milano, “per studiare insieme una nuova pubblicazione che dovrà far scintille”. Aurelio accettò con entusiasmo… (…). Mentre il primo [Occhio Cupo] verrà rapidamente dimenticato dai lettori (sparì dalle edicole dopo appena 12 uscite), il secondo [Tex Willer] gli regalerà la consacrazione definitiva. Il successo di Tex inizialmente è inaspettato proprio agli stessi autori, che avevano riposto le proprie speranze in capo ad Occhio Cupo, presentato in un innovativo formato ad albo gigante (prototipo del classico formato Bonelli, che consentirà a Galep di esprimere il meglio di sé attraverso un disegno dinamicissimo ed estremamente accurato, di gran lunga superiore agli standard dell’epoca). Ciò nonostante, sarà Tex a confermarsi uno dei fenomeni editoriali del settore, e questo fin dalla prima striscia, intitolata Il totem misterioso (edita il 30 settembre 1948) finanche al successivo formato ad albi“. (continua…)

Pubblicato in GRAPHIC NOVEL E FUMETTI   Commenti disabilitati

domenica, 3 settembre 2017

LetteratitudineNews: dal 14 agosto al 3 settembre 2017

letteratitudinenews

(libri, fatti ed eventi)

dal 14 agosto al 3 settembre 2017

PREMIO PROMOTORI DELLA LETTURA E DEL LIBRO A MASSIMO MAUGERI

NAXOSLEGGE 2017

L’ALTRO SÉ di Lorenzo Perrona (intervista all’autore)

I’M di Anne Riitta Ciccone

Premio Viareggio-Rèpaci 2017 a Calligarich, Carrai e Montesano

Il Premio Racalmare-Sciascia 2017 a Simona Lo Iacono

FESTIVAL DELLE STORIE 2017

TAOBUK approda nelle Isole Minori

I EDIZIONE DEL PREMIO AI PROMOTORI DELLA LETTURA E DEL LIBRO


© Letteratitudine
(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINENEWS   Commenti disabilitati

Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

*********************
Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

*********************

"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

*********************

*********************

*********************

*********************

OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

*********************

OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

*********************

RATPUS va in scena ratpus

*********************

Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

*********************

"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

letteratitudine-su-rai-letteratura

letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

letteratitudine-chiama-mondo

letteratitudine-chiama-scuola

Categorie

contro-la-pedofilia-bis1

Archivi

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
 
 

Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009