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Archivio di giugno 2020

martedì, 30 giugno 2020

ANTONIO SCURATI racconta la copertina di “M. Il figlio del secolo” (Bompiani)

Per la serie di Letteratitudine “SCRITTORI raccontano COPERTINE“… ANTONIO SCURATI  racconta la copertina del suo romanzo “M. Il figlio del secolo” (Bompiani): romanzo vincitore dell’edizione 2019 del Premio Strega

L’elenco di tutte le puntate di “Scrittori raccontano copertine” è disponibile qui

https://66.media.tumblr.com/34a74ccca54fe34cc7f82f918ea2b53b/ac84f5cab2746cfc-4d/s1280x1920/3e16943c21ba1638a8fce5e3cc29946fdf2eb451.jpg



[clicca sull'immagine per visualizzare il video]

(continua…)

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martedì, 30 giugno 2020

LetteratitudineNews: dal 24 al 29 giugno 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 24 al 29 giugno 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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ANNA BANTI

IL CACCIATORE DI ANIME di Romano De Marco: incontro con l’autore

CLASSIFICA: dal 15 al 21 giugno 2020 – questa settimana segnaliamo “La strada di casa” di Kent Haruf (NN editore)

PASSAGGI DI DOGANA: una collana tra luoghi e letteratura

BUONA LA PRIMA di Fabienne Agliardi (un esordio letterario)

PREMIO VIAREGGIO – RÈPACI 2020: i libri selezionati

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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giovedì, 25 giugno 2020

JONATHAN BAZZI con “Febbre” (Fandango) in radio a LETTERATITUDINE

JONATHAN BAZZI con “Febbre” (Fandango), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Jonathan Bazzi con cui abbiamo discusso del suo romanzo “Febbre” (Fandango). Finalista al Premio Strega 2020 – Finalista al Premio Giuseppe Berto 2019 – Vincitore del Premio Libro dell’anno 2019 di Fahrenheit Radio Rai Tre – Vincitore del Premio Bagutta Opera prima.

Caro Jonathan, come hai vissuto l’esperienza delle frasi preliminari del Premio Strega? Come nasce “Febbre“? Come commenteresti le citazioni di Elsa Morante e Ingeborg Bachmann inserite in epigrafe del libro? Che tipo di persona è il Jonathan personaggio di “Febbre”? Cosa accade a Jonathan nel momento in cui scopre di essere sieropositivo? Cosa puoi dirci sul luogo in cui Jonathan è cresciuto? E in che modo il luogo influisce sulla sua vita? Cosa puoi dirci invece sul tuo rapporto con la scrittura e sul linguaggio adottato nel romanzo? “Febbre” diventerà un film?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Jonathan Bazzi nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Febbre” di Jonathan Bazzi (Fandango)

Jonathan ha 31 anni nel 2016, un giorno qualsiasi di gennaio gli viene la febbre e non va più via, una febbretta, costante, spossante, che lo ghiaccia quando esce, lo fa sudare di notte quasi nelle vene avesse acqua invece che sangue. Aspetta un mese, due, cerca di capire, fa analisi, ha pronta grazie alla rete un’infinità di autodiagnosi, pensa di avere una malattia incurabile, mortale, pensa di essere all’ultimo stadio. La sua paranoia continua fino al giorno in cui non arriva il test dell’HIV e la realtà si rivela: Jonathan è sieropositivo, non sta morendo, quasi è sollevato. A partire dal d-day che ha cambiato la sua vita con una diagnosi definitiva, l’autore ci accompagna indietro nel tempo, all’origine della sua storia, nella periferia in cui è cresciuto, Rozzano – o Rozzangeles –, il Bronx del Sud (di Milano), la terra di origine dei rapper, di Fedez e di Mahmood, il paese dei tossici, degli operai, delle famiglie venute dal Sud per lavori da poveri, dei tamarri, dei delinquenti, della gente seguita dagli assistenti sociali, dove le case sono alveari e gli affitti sono bassi, dove si parla un pidgin di milanese, siciliano e napoletano. Dai cui confini nessuno esce mai, nessuno studia, al massimo si fanno figli, si spaccia, si fa qualche furto e nel peggiore dei casi si muore. Figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, cerca la sua personale via di salvezza e di riscatto, dalla predestinazione della periferia, dalla balbuzie, da tutte le cose sbagliate che incarna (colto, emotivo, omosessuale, ironico) e che lo rendono diverso.

* * *

Jonathan Bazzi è nato a Milano nel 1985. Cresciuto a Rozzano, estrema periferia sud della città, è laureato in Filosofia. Appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere, ha collaborato con varie testate e magazine, tra cui Gay.it, Vice, The Vision, Il Fatto.it. Alla fine del 2016 ha deciso di parlare pubblicamente della sua sieropositività con un articolo (“Ho l’HIV e per proteggermi vi racconterò tutto”) diffuso in occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Hyperballad” di Björk; “Ironic (live Londra 4 marzo 2020)” di Alanis Morissette; “Fever” di Peggy Lee.

(continua…)

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giovedì, 25 giugno 2020

LetteratitudineNews: dal 16 al 23 giugno 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 16 al 23 giugno 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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PREMIO CALVINO 2020: vince “Lingua madre” di Maddalena Fingerle

Nasce PAGINE DI LINGUA (a La Dante con Luca Serianni)

CERCANDO VIRGINIA di Elisabetta Bricca: incontro con l’autrice

PARIGI OCCUPATA di Jean-Paul Sartre (un estratto)

OMAGGIO A CARLOS RUIZ ZAFÓN, morto a 55 anni

PREMIO ANDERSEN 2020: i vincitori

CLASSIFICA: dall’8 al 14 giugno 2020 – questa settimana segnaliamo “L’enigma della camera 622” di Joël Dicker (La nave di Teseo)

PREMIO LETTERARIO RTL 102.5-MURSIA ROMANZO ITALIANO: vince “Tigri di carta” di Sara Recordati

DIEGO MARANI è il nuovo Presidente del Centro per il libro

PREMIO BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA 2020: i finalisti

QUI COME ALTROVE di Zena Roncada

NIDO DI VIPERE di Flaminia P. Mancinelli

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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giovedì, 18 giugno 2020

DANIELE MENCARELLI con “Tutto chiede salvezza” (Mondadori) in radio a LETTERATITUDINE

DANIELE MENCARELLI con “Tutto chiede salvezza” (Mondadori), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Daniele Mencarelli con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Tutto chiede salvezza” (Mondadori), vincitore del Premio Strega Giovani e finalista all’edizione 2020 del Premio Strega.

Caro Daniele, come hai vissuto le fasi delle “restrizioni” adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19? Il cosiddetto “lockdown”? Come hai vissuto l’esperienza delle frasi preliminari del Premio e quella della vittoria del Premio Strega Giovani? Come nasce “Tutto chiede salvezza“? Da quale idea, spunto, esigenza o fonte di ispirazione? Che tipo di situazione trova Daniele, il protagonista del romanzo, appena giunge presso la stanza di questo reparto di psichiatria dove sarà sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio? Chi sono gli altri personaggi del romanzo? Cosa puoi dirci su come, all’interno di questo reparto di psichiatria, si consolidano i rapporti umani (tra pazienti, tra pazienti e personale sanitario… e anche rispetto ai parenti di Daniele? Perché tra gli ospiti del reparto si sviluppa questo forte senso di fratellanza? Come hai vissuto il passaggio dalla poesia alla prosa? Qual è, a tuo avviso, la differenza del rapporto tra “parola e poesia” e tra “parola e prosa”? Nel libro curi moltissimo la veridicità dei dialoghi… mettendo in risalto, per esempio, l’accento (e il dialetto) romanesco. Cosa puoi dirci da questo punto di vista? E il titolo del libro? Come nasce? Chi lo ha scelto? E come lo commenteresti?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Daniele Mencarelli nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli (Mondadori)

Ha vent’anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un’estate di Mondiali.
Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini ai margini del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura.
Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foto in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all’uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro Alessandro.
Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un’umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche.

Dopo l’eccezionale vicenda editoriale del suo libro di esordio – otto edizioni e una straordinaria accoglienza critica (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima) -, Daniele Mencarelli torna con una intensa storia di sofferenza e speranza, interrogativi brucianti e luminosa scoperta. E mette in scena la disperata, rabbiosa ricerca di senso di un ragazzo che implora salvezza: “Salvezza. Per me. Per mia madre all’altro capo del telefono. Per tutti i figli e tutte le madri. E i padri. E tutti i fratelli di tutti i tempi passati e futuri. La mia malattia si chiama salvezza”.

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Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974. Vive ad Ariccia.
Le sue principali raccolte di poesia sono: I giorni condivisi, poeti di clanDestino, 2001; Bambino Gesù, Tipografie Vaticane, 2001, Nottetempo, 2013; Guardia alta, Niebo – La vita felice, 2005; Figlio, Nottetempo, 2013. Sempre nel 2013 è uscito La Croce è una via, Edizioni della Meridiana, poesie sulla passione di Cristo. Nel 2015, nella collana gialla del Festival pordenonelegge, è stato pubblicato Storia d’amore. La sua ultima raccolta è Tempo circolare (poesie 2019-1997), Pequod, 2019.
Del 2018 è il suo primo romanzo La casa degli sguardi, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima).
Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.

Con il romanzo “Tutto chiede salvezza” (Mondadori) ha appena vinto il Premio Strega Giovani ed è tra i finalisti dell’edizione 2020 del Premio Strega.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Wish You Were Here” e “Shine on you crazy diamond (part I)” dei Pink Floyd.

(continua…)

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martedì, 16 giugno 2020

LetteratitudineNews: dal 9 al 15 giugno 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 9 al 15 giugno 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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OMAGGIO A LUIGI SPAGNOL

A UNA CERTA ORA DI UN DATO GIORNO di Mariantonia Avati (intervista)

CLASSIFICA: dall’1 al 7 giugno 2020 – questa settimana segnaliamo “Come ordinare una biblioteca” di Roberto Calasso (Adelphi)

IoScrittore 2020

PLAY di Laura Orsolini (recensione)

LibLive: una serie di incontri in omaggio a Luis Sepúlveda

IL BIBLIOTECARIO DI AUSCHWITZ di Andrea Frediani: incontro con l’autore

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

(continua…)

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giovedì, 11 giugno 2020

FEDERICA DE PAOLIS con “Le imperfette” (Dea Planeta) in radio a LETTERATITUDINE

FEDERICA DE PAOLIS con “Le imperfette” (Dea Planeta), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

Federica De Paolis ha vinto il premio DeA Planeta 2020

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Federica De Paolis con cui abbiamo discusso del suo romanzo Le imperfette” (Dea Planeta), vincitore del Premio Dea Planeta 2020.

Come hai vissuto le fasi delle “restrizioni” adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19? Il cosiddetto “lockdown”? Come hai vissuto l’esperienza della vittoria del Premio DeaPlaneta?  Come nasce il tuo nuovo romanzo “Le imperfette“? Che tipo di donna è Anna, la protagonista del romanzo? Qual è il suo contesto famigliare? Cosa puoi dirci sugli altri personaggi che popolano le pagine del romanzo? In che modo “l’apparenza” (uno dei temi forti del romanzo) può condizionare le nostre vite? In che modo Anna reagisce ai condizionamenti dell’apparenza presente nella sua vita? Cosa puoi dirci sulla scelta del titolo (“Le imperfette”)? Come si svolgerà il tour promozionale del libro (dato che l’epidemia da Covid-19, benché sembri in fase calante, è ancora in corso)? Partendo dal presupposto che sei anche dialoghista cinematografica e autrice televisiva, “Le imperfette” potrebbe diventare un film o una serie Tv? Che differenza c’è, a livello di approccio narrativo, tra i dialoghi di un romanzo e quelli di un film?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Federica De Paolis nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Le imperfette” di Federica De Paolis (Dea Planeta)

Le imperfette - Federica De Paolis - copertinaAnna sta recitando una parte, ma non lo sa. O forse non vuole saperlo, perché altrimenti dovrebbe chiedersi chi è, e cosa desidera dalla vita. Del resto, ha due meravigliosi bambini, un padre che la adora e un marito chirurgo estetico che è appena diventato primario di Villa Sant’Orsola, la clinica privata di famiglia. Ha anche un amante, Javier, il papà spagnolo di una compagna di scuola del figlio: si incontrano due volte alla settimana in un appartamento che diventa subito uno splendido altrove, un luogo di abbandono. E allora, cos’è che non funziona? I nodi, si sa, presto o tardi arrivano al pettine. Il suo matrimonio, il suo rapporto con i figli, la reputazione della clinica: uno dopo l’altro, tutti i pilastri della sua esistenza iniziano a vacillare. Anna è costretta a fare ciò che non avrebbe mai immaginato: aprire gli occhi e attraversare il confine sottile che separa l’apparenza dalla realtà. Per scoprire che le ferite, anche se fanno male, a volte sono crepe dalle quali può entrare una nuova luce.

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Federica De Paolis è nata a Roma nel 1971. Dialoghista cinematografica e autrice televisiva, ha insegnato all’Istituto Europeo di Design. Tra i suoi precedenti romanzi, vincitori di premi e tradotti in diverse lingue, ricordiamo Lasciami andare, Ti ascolto, Rewind e Notturno Salentino. Ha vinto il Premio DeaPlaneta 2020 con il romanzo “Le imperfette”

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Colonna sonora della puntata: “Dietro Le Apparenze” di Giorgia; “Nell’Apparenza” di Carmen Consoli; “L’apparenza” di Alice.

(continua…)

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martedì, 9 giugno 2020

PREMIO STREGA 2020: I SEI FINALISTI

Premio Strega 2020ECCO I SEI FINALISTI DELL’EDIZIONE 2020 DEL PREMIO STREGA:

Sandro Veronesi, Gianrico Carofiglio, Gian Arturo Ferrari, Valeria Parrella, Daniele Mencarelli. Alla classica cinquina (per via dell’applicazione dell’art. 7 del regolamento del Premio) si aggiunge Jonathan Bazzi (in quanto autore del libro pubblicato da un piccolo-medio editore che ha ottenuto più voti).

Il vincitore del “Premio Strega Giovani” è Daniele Mencarelli con il romanzo Tutto chiede salvezza (Mondadori)

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

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La prima votazione del Premio Strega 2020, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca, si è conclusa martedì 9 giugno. Gli autori finalisti alla LXXIV edizione del Premio sono stati annunciati sul sito di Rai Cultura (www.raicultura.it) e su quello del Premio Strega (www.premiostrega.it) a partire dalle ore 18.30 in diretta streaming dalla Camera di Commercio di Roma – Sala del Tempio di Adriano.

Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

Secondo le attuali disposizioni governative lo scrutinio non si è potuto svolgere alla presenza del pubblico. Per questa ragione i giurati hanno potuto esprimere il loro voto unicamente per via telematica entro le ore 13 del 9 giugno stesso.

Alla diretta streaming hanno partecipato tutti gli autori candidati (con l’eccezione di Remo Rapino, assente per motivi personali e sostituito dal suo editore Daniele Di Gennaro), intervistati da Loredana Lipperini, scrittrice e giornalista di Radio Tre.

In apertura, il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico ha annunciato il vincitore del Premio Strega Giovani 2020, proclamato sin dalla prima edizione nel 2014 a Palazzo Montecitorio. Quest’anno il premio è andato a Daniele Mencarelli per il romanzo Tutto chiede salvezza (Mondadori).

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La sestina finalista del Premio Strega 2020 (continua…)

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martedì, 9 giugno 2020

LetteratitudineNews: dal 2 all’8 giugno 2020

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dal 2 all’8 giugno 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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UN RICORDO DI ELENA SALIBRA

LA POESIA DI NINO DE VITA

DA QUALCHE PARTE STARÒ FERMO AD ASPETTARE TE di Lorenza Stroppa: incontro con l’autrice

UN CUORE PER LA SIGNORA CHIMENTO di Gianni Bonina (recensione)

CLASSIFICA: dal 25 al 31 maggio 2020 – questa settimana segnaliamo “Se scorre il sangue” di Stephen King (Sperling & Kupfer)

PREMIO STREGA 2020: il 9 giugno conosceremo la cinquina finalista

LA MILANESIANA 2020: I COLORI

VITE APOCRIFE DI FRANCESCO D’ASSISI di Massimiliano Felli: incontro con l’autore

LE TRE NOTTI DELL’ABBONDANZA di Paola Cereda (un estratto)

Prosegue il MAGGIO DEI LIBRI 2020

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(continua…)

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giovedì, 4 giugno 2020

LA PESTE di Albert Camus (Leggerenza n. 21)

imagedi Gianni Bonina

Rileggere La peste dopo il coronavirus è come farlo per la prima volta. Pur ammirando la forte precisione del quadro generale quanto soprattutto agli effetti psicologici sia individuali che collettivi, tali da far sembrare che Camus abbia vissuto una vera epidemia, mentre non si è che documentato su quelle passate, se ne colgono tuttavia lacune che prima sarebbe stato difficile trovare: non tanto le inesattezze scientifiche circa la differenza tra peste bubbonica e polmonare, da Camus confuse nelle manifestazioni fisiche e la seconda posta come complicanza della prima, quanto le misure di contenimento che abbiamo imparato oggi a comprendere in termini di “lockdown”. Benché la peste polmonare si diffonda attraverso saliva, sudore e particelle di sternuto e tosse, le autorità prefettizie di Orano (la città algerina di Camus dove la pestilenza divampa) non prescrivono alcuna quarantena, ma al culmine dei contagi e del conseguente pericolo per l’ordine pubblico ordinano il coprifuoco dopo le ventitré (provvedimento esorbitante dopo aver parlato di semplice febbre perniciosa sui manifesti affissi nelle sole strade secondarie) e intanto dispongono che la città sia chiusa e considerata una “zona rossa” dalla quale non si possa uscire e nella quale sia proibito entrare.
Ma dentro la città blindata “i prigionieri della peste” sono liberi durante il giorno di frequentare bar e ristoranti senza alcun distanziamento, affollare autobus con la sola cautela di darsi le spalle, andare a teatro e magari assistere alla morte sulla scena dell’attore protagonista, gremire i cinema solo per vedere lo stesso film ripetuto ogni giorno. L’isolamento non è degli abitanti di Orano ma della città in sé, priva anche di approvvigionamenti che non siano provento del mercato nero, dove però i giornali continuano ad uscire, i tipografi stampano testi di maghi e santi della Chiesa, le persone circolano senza mascherine sterili né tantomeno guanti, i preti possono evocare dai pulpiti la punizione divina su centinaia di fedeli assembrati al chiuso e la gente può toccarsi, stringersi la mano, accarezzare infettati e abbracciarsi senza  precauzione alcuna. (continua…)

Pubblicato in LEGGERENZA (a cura di Gianni Bonina)   Commenti disabilitati

giovedì, 4 giugno 2020

LetteratitudineNews: dal 25 maggio al 1 giugno 2020

letteratitudinenews(libri, fatti ed eventi)

dal 25 maggio al 1° giugno 2020 (clicca sui link per aprire le pagine)

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PREMIO CAMPIELLO 2020: i cinque libri finalisti

50 ANNI DALLA MORTE DI GIUSEPPE UNGARETTI

LO SPLENDORE DEL NIENTE E ALTRE STORIE di Maria Attanasio (recensione)

PREMIO GREGOR VON REZZORI 2020: vince Richard Powers

SALERNO LETTERATURA 2020

CLASSIFICA: dal 18 al 24 maggio 2020 – questa settimana segnaliamo “Una lettera per Sara” di Maurizio de Giovanni (Rizzoli)

L’INFINITO DI AMARE. DUE VITE, UNA NOTTE di Sergio Claudio Perroni

SETTE OPERE DI MISERICORDIA di Piera Ventre (recensione)

HO FATTO LA SPIA di Joyce Carol Oates (recensione)

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(continua…)

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Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

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"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

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OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

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OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

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RATPUS va in scena ratpus

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Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

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"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

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