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venerdì, 20 novembre 2020

DA “SCHELETRI” A “BABBO MORTO”: le nuove produzioni di Zerocalcare

Nel nuovo post della rubrica di Letteratitudine “Graphic Novel e Fumetti” ci occupiamo dei più recenti volumi di Zerocalcare: “Scheletri” e “A Babbo morto. Una storia di Natale” (Bao Publishing)

* * *

di Luca Vallomi

I personaggi possono, e forse devono, invecchiare. Capita ai personaggi seriali, anche quelli nati e cresciuti tra le pagine e le illustrazioni dei graphic novel. E se possono invecchiare deve anche esistere un passato dove sono stati più giovani. Insomma, è bene che i personaggi non rimangano immobili, fissi nelle loro caratteristiche fisiche e psicofisiche, come accade per esempio con i peanuts. Il personaggio di Zerocalcare cambia, cresce, invecchia. Volete una dimostrazione? Domandatevi: come poteva essere Zero a diciotto anni? Per trovare risposta è consigliato immergersi tra le pagine e le tavole di “Scheletri” (Bao Publishing).
Un attimo, però. Forse vale la pena partire da prima dell’inizio. Il prima dell’inizio equivale all’idea, allo spunto, che ha dato origine a questa storia. Zerocalcare lo ha raccontato nell’ambito di un incontro svoltosi nella particolarissima edizione di Lucca Comics and Games 2020.

Anno 2018. Il nostro si trova in Svizzera, per partecipare a un festival. Esattamente è il primo di giugno. E cosa capita a Zerocalcare, in un primo di giugno, mentre si trova in Svizzera per partecipare a un festival? Ve lo diciamo noi, perché tanto non indovinerete mai: trova un dito sul parabrezza della macchina. Esatto, proprio un dito. Una cosa strana, particolarissima. Raccapricciante. Una di quelle cose che, magari, dice lui, gli potevano capita’ a diciott’anni. (continua…)

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domenica, 24 novembre 2019

LE RAGAZZE DEL PILLAR di Teresa Radice e Stefano Turconi

Sull’onda lunga di Lucca Comics & Games 2019, dedichiamo il nuovo post della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” al volume “Le ragazze del Pillar” di Teresa Radice e Stefano Turconi (Bao Publishing)

* * *

Sotto le lenzuola di Plymouth

Teresa Radice e Stefano Turconi tornano con Bao e uno spinoff appetitoso e piccante dedicato alle Ragazze della Casa Pillar to Post. Le Ragazze del Pillar, un viaggio come di consueto fra emozioni, poesia e segno

“Va’ dai poeti. Essi ti parleranno nel modo più perfetto delle creature più pure” William Wordsworth

* * *

articolo di Furio Detti

Non c’è verso. Questo spinoff ci piace più del già splendido *Il Porto Proibito*, sarà perché più guascona, scanzonata e audace – in tutti i sensi – pare la storia delle “ragazze” del Pillar to Post, il postribolo di Plymouth su cui questa volta fa perno la vicenda; sarà perché agilissima è la narrazione divisa in capitoletti da romanzo d’appendice – ognuno dedicato a una delle splendide e coraggiose ninfe che si dedicano al piacere e agli intrighi del porto; sarà perché i personaggi sono ancora scolpiti e definiti con un’umanità, una grazia e una profondità che trascolorano senza intoppi o sforzo dalla storia di Teresa Radice alle matite e ai colori di Stefano Turconi; sarà perché *Le Ragazze del Pillar* è nel suo piccolo un assai ben congegnato fumetto. (continua…)

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giovedì, 2 maggio 2019

JOE SHUSTER

Il nuovo post della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti” lo dedichiamo al volume “Joe Shuster” (Bao Publishing) di Julian Voloj e Thomas Campi.

* * *

La Storia degli uomini che crearono Superman

Quella di Joe Shuster è la storia di come spesse volte le produzioni artistiche finiscono con l’arricchire persone diverse dai loro creatori. È quello che è accaduto ai creatori di Superman, uno dei più celebri personaggi dei fumetti di tutti i tempi. Superman nacque infatti dalla penna del fumettista canadese Joseph “Joe” Shuster (Toronto, 19 luglio 1914 – Los Angeles, 30 luglio 1992) e dal soggettista Jerry Siegel (Cleveland, 17 ottobre 1914 – Los Angeles, 28 gennaio 1996).

Figlio di immigrati ebrei, all’età di dieci anni, Joe – insieme alla famiglia – si trasferì a Cleveland, nell’Ohio. A diciotto anni, lui e il suo amico Jerome Siegel iniziarono a pubblicare una rivista di fantascienza (che avrà vita breve). Shuster disegnava, mentre Siegel scriveva i testi.

Superman nacque ufficialmente nel primo numero di Action Comics, nel 1938. (continua…)

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domenica, 4 novembre 2018

LUCCA COMICS AND GAMES 2018: Showcase con Leo Ortolani

Dal nostro inviato all’edizione 2018 di Lucca Comics and Games, Furio Detti.
Incontro con Leo Ortolani, uno dei più noti fumettisti italiani (celebre in particolare per la serie Rat-Man).

* * *

Spazio-Trans-Dimensionale o… Cinzia come spinoff per Bao.
Showcase con Leo Ortolani

* * *

di Furio Detti

(Venerdì 2 novembre, Lucca) – Comics and Games… Appuntamento fisso di queste edizione: la pioggia. Nonostante il disagio dovuto al maltempo la sala è gremita. Ortolani si accomoda e subito “rompe il ghiaccio” con una battuta “fatemi le domande a voce alta, non sono vecchio, ma non sento più tanto bene”. Una risata, qualche altra battuta e lo showcase comincia. Ho assistito a molti showcase, ma è raro che venga utilizzato uno strumento digitale, solitamente l’artista ha a disposizione pennarelli, chine e fogli, stavolta è una Cintiq quella con cui si esprimerà Leo, o, come dice il presentatore “Il primo incontro fra un geologo e una Cintiq”.

Introdotto e intervistato dal suo editor per la Bao edizioni viene presentata “Cinzia” la graphic novel in uscita l’otto novembre prossimo venturo.

Ci sono molti personaggi dell’universo Rat-Man che potrebbero funzionare senza la sua architettura narrativa, ma Cinzia sicuramente è quello migliore, quello che ha tre dimensioni “e per Cinzia la terza dimensione è MOLTO importante” cit. Cinzia, nato come personaggio di una gag breve cresce e si evolve. Per Ortolani è un personaggio gioioso, con tanta voglia di vivere, positivo.
Leo ci dice “quando parlo di lei voi pensate alla dimensione del pene”, ma Cinzia non è solo questo, è un personaggio entusiasta a cui la natura ha dato un corpo nel quale non si sente felice, ma in modo onesto e giocoso risponde allo svantaggio reagendo sempre con grande positività.

Nel volume sarà presente anche Tamara, l’amica, e, in questo caso, la cosiddetta spalla comica.

Il volume è anche una sorta di musical e la cosa simpatica – afferma l’editor – è che non è stato necessario pagare i diritti delle varie canzoni citate perché sono citate con la pronuncia figurata. C’è moltissima musica, ma l’editore ha tirato il classico “sospiro di sollievo” quando si è accorto dell’escamotage che Ortolani ha utilizzato in parte inconsapevolmente. Citazioni continue di cantanti famosi e gruppi noti in ambientazioni divertenti e inedite.

Leo parla del fatto che nel progetto di un film a cartoni animati su Rat-Man avrebbe voluto che Cinzia ballasse un lento sulle note di un famosissimo pezzo e questo progetto lo ha portato a sviluppare la graphic novel perché gli piaceva l’idea del sottotesto musicale dei personaggi. C’è anche un pezzo “simil Disney” con un titolo evocativo sulla prestanza sessuale di Cinzia stessa. (continua…)

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mercoledì, 7 marzo 2018

NON STANCARTI DI ANDARE di Teresa Radice (ai testi) e Stefano Turconi (ai disegni)

graphic-novel-e-fumettiQuesto post unisce due rubriche di Letteratitudine: A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri) e “Graphic Novel e Fumetti“.

L’occasione ci viene offerta dalla pubblicazione di un ottimo graphic novel pubblicato da BAO Publishing e realizzato da Teresa Radice (ai testi) e Stefano Turconi (ai disegni). Il volume si intitola: Non stancarti di andare. Di Teresa Radice e Stefano Turconi ci eravamo già occupati con riferimento a “Viola Giramondo” (Tunué) (qui la recensione di Furio Detti).

Non stancarti di andare è un romanzo grafico intenso sul senso dell’esistenza e della distanza, che attraversa più generazioni. Una storia per distruggere le barriere, per imparare ad amare senza riserve.

I protagonisti sono Iris e Ismail.

Iris inizia a mettersi comoda nella casa di Verezzi, in Liguria, mentre il suo amato Ismail torna a Damasco per sistemare le ultime faccende prima di trasferirsi definitivamente con lei. Separati da un destino violento e imprevisto, Iris si scopre incinta mentre Ismail lotta per tornare in Italia, bloccato dalla grave situazione in Siria, dove alla lotta tra milizie governative e forze ribelli si affianca l’avanzata dei gruppi fondamentalisti.

Di seguito, il tandem letterario tra i due autori (che ringrazio di cuore per la disponibilità e l’entusiasmo con cui hanno accettato il mio invito).

Massimo Maugeri

* * *

Teresa Radice: Eccoci qua. “Non stancarti di andare”, edito da BAO Publishing, è in libreria da tre mesi, è stato un viaggio lungo cominciato oltre dieci anni fa in Siria e non ancora terminato, perché questo è il momento degli incontri coi lettori, delle chiacchierate sulla storia, dei perché e dei percome. In tanti ci hanno chiesto da dove è venuto questo libro, spingendoci spesso a parlare del passato ma, ora che ci penso, nessuno ci ha mai domandato di quel che resta in noi ora che il libro ha preso la sua strada. Di quel che di questa storia ci è rimasto addosso e dentro, ecco. A distanza di 3 mesi dall’uscita (e per te a soli quattro mesi dal termine della lavorazione ai disegni – io, con la sceneggiatura, avevo finito un po’ prima), c’è un personaggio che ti è rimasto più appiccicato di altri? Qualcuno per cui provi particolare nostalgia?

Stefano Turconi: Un po’ tutti, credo.  Dopo così tanto tempo passato assieme è difficile separarsene. Anche se, in realtà, da disegnatore non ti stacchi mai davvero da un personaggio: ogni volta che fai una dedica su un libro disegni uno di loro, quindi, a conti fatti, mi sa che ho disegnato molte più volte Iris e Ismail da quando il libro è finito che non prima, nelle tavole. In ogni caso i personaggi che mi mancano di più credo siano Iris e Maite, per un motivo banale in realtà: lo sapevo già prima, ma lavorando a questo libro mi sono accorto di quanto sia stimolante disegnare la “quotidianità”, un dialogo tra due persone in auto, o su una veranda una sera d’estate. Il fumare una sigaretta, o bere una birra, cose semplici che si fanno tutti i giorni, gesti banali, ma che, da disegnatore, devi rendere “interessanti”, giocando con i gesti o le inquadrature. Per molti aspetti è più facile disegnare una scena d’azione che non una scena in cui due persone prendono un caffè al bar parlando del tempo. Tu, invece, cosa mi dici in proposito? (continua…)

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lunedì, 3 luglio 2017

BAO Publishing e il fumetto cinese moderno

Segnaliamo il debutto in libreria di una nuova linea di fumetto cinese moderno pubblicato da BAO Publishing: i primi libri in uscita sono “I racconti dei vicoletti” di Nie Jun e in anteprima mondiale “Reverie” di Golo Zhao. Tra le stelle del fumetto cinese di prossima pubblicazione ci saranno anche Zuo Ma e l’autrice Zao Dao.

BAO Publishing ha annunciato la nascita di una nuova collana della casa editrice, BAO (“tesoro”) dedicata al meglio del fumetto cinese. Una selezione delle più interessanti proposte degli autori cinesi in formato graphic novel.

I primi due volumi in uscita sono:

- I racconti dei vicoletti di Nie Jun, storia di una bambina speciale, Yu’er, il cui nonno non si arrende alla sua disabilità e cerca di farle vivere il più possibile una vita normale, in una Pechino incantevole e bucolica.

- in anteprima in Italia prima ancora che in tutto il resto del mondo, Reverie di Golo Zhao, una storia d’amore delicata e surreale, in una Parigi fatta di ricordi più che di architetture, per un romanzo grafico in bicromia che viaggia sulle note di Debussy.

Tra i prossimi volumi in uscita ci saranno anche le opere di altre due stelle del fumetto cinese: Zuo Ma e l’autrice Zao Dao.

Nelle parole dell’Editore: “Questa nuova collana è per BAO una sfida speciale e stimolante: lavorare con i traduttori dal cinese, interpretare la realtà di un paese del quale si sa, in realtà, culturalmente ancora poco, ma che cela una ricchezza, umana e narrativa, immensa e da scoprire, è la ragione che ci ha spinti a iniziare questo percorso. La speranza è che i lettori si innamorino quanto noi dell’immaginario degli autori che stiamo selezionando, e del loro stile di narrazione.” (continua…)

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domenica, 11 settembre 2016

In Inverno le mie Mani Sapevano di Mandarino

Risultati immagini per In Inverno le mie Mani Sapevano di MandarinoLa nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “Graphic Novel e Fumetti“è dedicata a In Inverno le mie Mani Sapevano di Mandarino di Sergio Gerasi (BAO Publishing, 2014)

* * *

Stralunarsi a Milano. Di mandarini, cerniere in testa e dolori quotidiani.

Recensione a Sergio GERASI, “In Inverno le mie Mani Sapevano di Mandarino”

di Furio Detti

Il fumetto di Gerasi è poetico e singolare, purtroppo non convince e non è per lo stralunato, la cifra più forte e di merito di questo fumetto che aspira a farsi graphic novel. È una sensazione fortissima di “deja vu” quella che ci coglie mentre fra pagina 66 e 79, sarà per la ripetizione – che non sembra aggiungere nulla alla storia – dell’attracco all’ennesima isola i cui abitanti mimano vizi e pochissime virtù umane; sarà per il ricorso a caricature rubate sin troppo all’immaginario pop (Berlusconi e il personaggio di Cetto LaQualunque a pag. 66 o l’Hitler dai baffetti poco più lunghi). Ripeto, solo impressioni, ma la storia concepita per intero da Gerasi si impantana di colpo, si arena, per restare in metafora, a metà libro, in un troppo compiaciuto affresco/grottesco che, appunto, non convince. C’è un inceppo narrativo e visuale forse dovuto all’impostazione ripetuta dell’opera, la critica al grottesco della normalità.
Ci si blocca e finisce il rapimento iniziato invece molto bene come una microepica di quotidiana alienzazione, quella del protagonista, Nani, alle prese con una cerniera sulla testa, un trattamento farmacologico per le allucinazioni e le …allucinazioni. (continua…)

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