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venerdì, 28 maggio 2021

DACIA MARAINI con “La scuola ci salverà” (Solferino) in radio a LETTERATITUDINE

DACIA MARAINI con “La scuola ci salverà” (Solferino), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Dacia Maraini.

Con Dacia Maraini abbiamo discusso del suo nuovo libro intitolato La scuola ci salverà” (Solferino).

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La scheda del libro: “La scuola ci salverà” di Dacia Maraini (Solferino)

Cosa è successo alla scuola? Come possiamo risollevare le sorti dell’istituzione più importante per il futuro del Paese dopo una fase difficile come quella che sta affrontando? Dovremmo partire dagli insegnanti motivati e capaci che la sorreggono nonostante i molti ostacoli e dal serbatoio di vitalità degli studenti. E poi naturalmente occorre ridare all’istruzione le risorse e la centralità che merita.
La scuola può fare la differenza, soprattutto in momenti di crisi. Dacia Maraini ne è convinta e lo testimonia con il suo impegno in difesa dell’insegnamento come negli interventi scritti nel tempo e in alcuni intensi racconti raccolti in questo libro: L’esame, Il bambino vestito di scuro e Berah di Kibawa. Da sempre l’autrice si dedica al dialogo con gli studenti e con i loro docenti approfondendo modelli di apprendimento e impugnando questioni di diritti e di riforma, e in queste pagine racconta una scuola come dovrebbe e potrebbe essere, filtrata dagli occhi di scrittrice, di intellettuale civilmente impegnata e anche di docente. Storie, idee, battaglie e ricordi di una vita intera, dalle lezioni al Liceo di Palermo all’insegnamento nel carcere di Rebibbia. Un viaggio tra i banchi, anche attraverso la forza dell’immaginazione, da cui emerge l’urgenza di garantire ai nostri ragazzi un’istruzione migliore per ridare all’Italia una concreta speranza nell’avvenire.

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DACIA MARAINI, editorialista del «Corriere della Sera», è autrice di romanzi, racconti, opere teatrali, poesie e saggi, tradotti in oltre venti Paesi. Nel 1990 ha vinto il Premio Campiello con La lunga vita di Marianna Ucrìa e nel 1999 il Premio Strega con Buio. Il suo ultimo romanzo è Trio (Rizzoli, 2020).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

lunedì, 12 aprile 2021

IL LIBRO SEGRETO DI JULES VERNE di Luca Crovi e Peppo Bianchessi

La nuova puntata della rubrica di Letteratitudine intitolata “A botta e risposta (un tandem letterario conversando di libri)” è dedicata al volume “Il libro segreto di Jules Verne di Luca Crovi e Peppo Bianchessi (Solferino).

Questa è la storia di uno strano volume rilegato in pelle, pieno di pagine bianche. La storia di un cimitero e di una notte di tempesta, di un pescecane e di una balena, di due giri del mondo e di un diavolo in una bottiglia. La storia di un libro segreto che può raccontare a chi lo sfoglia avventure fantastiche che cambieranno per sempre il suo destino. Questo è successo a Jules Verne, Collodi, Edgar Allan Poe, Robert Louis Stevenson, Edmondo De Amicis, Nellie Bly… E accadrà anche a voi lettori.

Un libro che, essendo destinato anche ai giovani lettori, lo colleghiamo pure alla nostra rubrica “Giovanissima Letteratura

Abbiamo invitato Luca Crovi e Peppo Bianchessi a partecipare al “tandem letterario” di Letteratitudine. Li ringraziamo entrambi per la loro adesione all’iniziativa

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Ma come diavolo abbiamo fatto

di Luca Crovi e Peppo Bianchessi

L.C.: “Ma come diavolo ha fatto immaginarsi certe cose?”. Mi sono fatto spesso questa domanda leggendo le storie di Jules Verne, restando ogni volta a bocca aperta davanti alle incredibili invenzioni presenti nel suo immaginario. Poi è arrivato il mio amico Peppo Bianchessi che ho conosciuto qualche anno fa realizzando insieme la riedizione de “Gli uomini in grigio” di Giorgio Scerbanenco. Peppo mi ha sorpreso con due illustrazioni che hanno costituito la suggestione principale de “Il libro segreto di Jules Verne” che abbiamo costruito insieme. Mi puoi raccontare come eri arrivato a realizzarle? (continua…)

Pubblicato in A BOTTA E RISPOSTA (un tandem letterario conversando di libri), GIOVANISSIMA LETTERATURA   Commenti disabilitati

giovedì, 18 febbraio 2021

MARILÙ OLIVA con “Biancaneve nel Novecento” (Solferino) in radio a LETTERATITUDINE

MARILÙ OLIVA con “Biancaneve nel Novecento” (Solferino), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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Ospite della puntata: la scrittrice Marilù Oliva con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Biancaneve nel Novecento” (Solferino), libro candidato all’edizione 2021 del Premio Strega.

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La scheda del libro: “Biancaneve nel Novecento” di Marilù Oliva (Solferino)

Giovanni è un uomo affascinante, generoso e fallito. Candi è una donna bellissima che esagera con il turpiloquio, con l’alcol e con l’amore. E Bianca? È la loro unica figlia, che cresce nel disordinato appartamento della periferia bolognese, respirando un’aria densa di conflitti e di un’inspiegabile ostilità materna. Fin da piccola si rifugia nelle fiabe, dove le madri sono matrigne ma le bambine, alla fine, nel bosco riescono a salvarsi. Poi, negli anni, la strana linea di frattura che la divide da Candi diventa il filo teso su un abisso sempre pronto a inghiottirla. Bianca attraversa così i suoi primi vent’anni: la scuola e gli amori, la tragedia che pone fine alla sua infanzia e le passioni, tra cui quella per i libri, che la salveranno nell’adolescenza.
Negli anni Novanta, infatti, l’eroina arriva in città come un flagello e Bianca sfiora l’autodistruzione: mentre sua madre si avvelena con l’alcol, lei presta orecchio al richiamo della droga. Perché, diverse sotto ogni aspetto, si somigliano solo nel disagio sottile con cui affrontano il mondo? È un desiderio di annullarsi che in realtà viene da lontano, da una tragedia vecchia di decenni e che pure sembra non volersi estinguere mai: è cominciata nel Sonderbau, il bordello del campo di concentramento di Buchenwald.
Con una penna vibrante, intinta nella storia del Novecento e affilata da una profonda sensibilità per le umane lacerazioni e debolezze, Marilù Oliva disegna una vicenda incalzante che è anche una riflessione su quello che le famiglie non dicono, sulle ferite non rimarginate che si riaprono, implacabili, attraverso le generazioni. Un romanzo vivo e poetico, che dà voce al rimosso di un secolo.

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Marilù Oliva è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha scritto due thriller e numerosi romanzi di successo a sfondo giallo e noir. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi Sposi, e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa, nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero. Il suo libro più recente è L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (Solferino, 2020).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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mercoledì, 3 febbraio 2021

PUPI AVATI con “L’archivio del diavolo” e “Lei mi parla ancora” in radio a LETTERATITUDINE

PUPI AVATI con il romanzo “L’archivio del diavolo” (Solferino) e con il film “Lei mi parla ancora” (che sarà trasmesso l’8 febbraio su Sky), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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Ospite della puntata: lo scrittore e regista Pupi Avati con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “L’archivio del diavolo” (Solferino) e del suo nuovo film “Lei mi parla ancora” in uscita su Sky l’8 febbraio.

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Pupi Avati, regista, sceneggiatore e produttore, è uno dei maestri riconosciuti del cinema italiano.
Come autore ha pubblicato l’autobiografia bestseller “La grande invenzione” (Rizzoli 2013) e due romanzi di successo, “Il ragazzo in soffitta” (Guanda 2015) e “Il Signor Diavolo “(Guanda 2018).

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La scheda del libro: “L’archivio del diavolo” (Solferino) di Pupi Avati

Quando don Stefano Nascetti viene trasferito alla parrocchia di Lio Piccolo, abbandonando sul nascere una bella carriera nella curia veneziana, la sua non è una scelta: è una fuga dalla vendetta del questore Carlo Saintjust, a cui lo legano un tradimento e un’offesa mai dimenticati. Ma il tranquillo paesino nel Polesine non è il rifugio che si aspettava. È troppo pericoloso e ambiguo il fascino della giovane maestra Silvana ed è troppo orribile la storia che assieme a lei gli accade, letteralmente, di dissotterrare: quella del funzionario ministeriale Furio Momentè, scomparso mentre indagava sull’omicidio commesso da un ragazzino, lasciando dietro di sé una compromettente valigia di documenti. Con il ritrovamento di ben due cadaveri di incerta attribuzione, il sostituto procuratore Malchionda è costretto a riaprire un caso che aveva chiuso con eccessiva fretta. Ma sulle ricerche degli inquirenti, sia a Venezia sia a Roma, si stende l’ombra velenosa di un Male molto più antico e inspiegabile di quello commesso da qualunque omicida. In questo romanzo gotico, che mescola thriller e horror, suggestioni letterarie e superstizione popolare, Pupi Avati ci riporta nei luoghi e nelle atmosfere del Nordest contadino degli anni Cinquanta. Mentre le vite dei personaggi corrono verso il loro destino, la mano del narratore ci trascina in un intreccio senza scampo, in un mondo antico fatto di terra, acqua e mistero, intriso di verità troppo terribili per poter mai essere davvero rivelate.

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La scheda del film: “Lei mi parla ancora

Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.

Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli interpretano Nino e Caterina, insieme a Isabella Ragonese (Caterina da giovane), Lino Musella (Nino da giovane) e Fabrizio Gifuni nei panni dello scrittore Amicangelo. Insieme a loro anche Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella, Giulia Elettra Gorietti. La sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi e Tommaso Avati. Il direttore della fotografia è Cesare Bastelli, la scenografia è affidata a Giuliano Pannuti e i costumi sono di Beatrice Giannini.

“Lei mi parla ancora” è tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Sgarbi pubblicato da La nave di Teseo

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

sabato, 23 marzo 2019

SEKÙ NON HA PAURA di Paolo Di Stefano

Per GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo del nuovo libro di Paolo Di Stefano intitolato “Sekù non ha paura. Una storia di amici in fuga” (Solferino)

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Paolo Di Stefano giornalista e scrittore, è inviato speciale del Corriere della Sera. È autore di racconti, reportage, inchieste, poesie e romanzi, tra i quali Azzurro troppo azzurro (Feltrinelli 1996, Premio Grinzane Cavour); Tutti contenti (Feltrinelli 2003, Superpremio Vittorini e Superpremio Flaiano); Aiutami tu (Feltrinelli 2005, SuperMondello e Brancati); Nel cuore che ti cerca (Rizzoli 2008, Premio Campiello); La catastròfa (Sellerio 2011, Premio Volponi); Giallo d’Avola (Sellerio 2013, Premio Viareggio – Rèpaci); Ogni altra vita (Il Saggiatore 2015, Premio Bagutta); I pesci devono nuotare (Rizzoli 2016).

Di recente, per i tipi di Solferino, è uscito il nuovo libro intitolato “Sekù non ha paura. Una storia di amici in fuga“. Un romanzo che racconta una storia realmente accaduta e che affronta tematiche di grandi attualità che stanno molto a cuore all’autore.

Abbiamo chiesto a Paolo Di Stefano di raccontarci qualcosa su questo suo nuovo libro…

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«Il libro è nato da una proposta dell’editore Solferino con esplicita richiesta che fosse un romanzo per ragazzi sul tema dell’immigrazione», ha detto Paolo Di Stefano a Letteratitudine. «Avevo già scritto un primo romanzo per ragazzi sullo stesso argomento, I pesci devono nuotare, uscito nel 2013 per Bompiani e poi rielaborato per Rizzoli qualche anno dopo. Come allora, anche in questo caso ho voluto “identificare” il mio protagonista attraverso un’associazione che si occupa di accoglienza. Ho incontrato Sekù grazie a Villa Amantea, un gruppo milanese che lavora con i minori stranieri non accompagnati. Sekù è un ragazzo maliano partito da Bamako a 16 anni, arrivato prima in Algeria, dove ha lavorato in un campo come contadino, poi in Libia, infine in Italia con un barcone. Mi ha raccontato la sua storia di ragazzo orfano di padre, perseguitato dallo zio (per via di qualche decina di mucche) e in fuga dal suo paese verso l’Europa. (continua…)

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