Giugno 6, 2024

8 thoughts on “SCUOLE DI SCRITTURA

  1. Io qualche volta faccio incontri di scrittura nelle scuole. Racconto subito che, nel campo della letteratura, non esistono “regole” valide per tutti e in ogni corcostanza. Quello che può andar bene a me non andrà bene a XY, quello che aiuta JH ostacola CR, lo stile di PL è l’opposto di quello di BN, il modo di scrivere di WZ non è trasmissibile a EU e così avanti. E allora l’unica cosa che (a mio avviso) un “corso di scrittura ” può fare è mettere a nudo i procedimenti che usa quel determinato “docente”, mettendoli a confronto con quelli usati da altri scrittori. Si può anche svelare alcuni trucchi (ad esempio come superare il panico da foglio bianco, come costruire una storia partendo da alcuni elementi disomogenei, come mettere in rapporto le proprie esperienze personali con la propria scrittura, come migliorare un testo, come essere leggibili). Si possono aiutare le persone a trovare fiducia in se scoprendo il gusto della lettura e della scrittura.
    Ma nulla di più: le scuole che promettono grandi risultati sono (secondo me) delle mezze truffe. Queste scuole di scrittura che illudono i partecipanti (facendoli pagare) alla fin fine servono solo a chi le organizza.

  2. Antonella Cilento in qualche modo fa un riferimento alla scuola o pensiero crociano.Non è la prima volta che ci si rifà a Croce e mi domando se oggi abbia ancora senso parlare di Croce. Io credo che le giovani generazioni sappiano poco o niente di Croce e dell’influenza che lui ha avuto nel pensiero italiano. I punti di riferimento oggi sono molti altri e fra questi credo proprio che non ci sia il filosofo napoletano.

  3. Ragazzi, trovare un’intervista al mio amico Luigi mi pare già straordinario, che dire di più? Che lo rivoglio qui in Sicilia!! Un corso di scrittura è vero che forse non ti insegna a scrivere se cmq non sei portato, ma ti aiuta ad ampliare la mente, a metterti a cfr con gente che ha le tue stesse passioni, e a condividere idee e opinioni.. Insomma, w la scrittura creativa!

  4. Nelle librerie americane ci sono decine di libri dedicati alla scrittura : write like a pro; the new Oxford guide to writing etc. Indubbiamente questo tipo di analisi della scrittura può essere utile, se non altro perchè si legge un altro libro. Mi sono sempre domandato poi quanto sia importante la forma rispetto ai contenuti e sono giunto alla conclusione che se non c’è contenuto la forma serve poco.

  5. Per chi si scrive?
    Se si scrive per noi stessi le scuole di scrittura sono inutili: l’uso corretto (e desueto nella pratica) della d eufonica e di tante altre corbellerie da editor frustrato non rendono migliore il proprio stile. Se invece si vuole pubblicare bisogna ritenere questi corsi come un velo di belletto ai propri lavori. Ma a chi affidarsi?
    Alcuni scrittori vengono addirittura criticati per il loro stile e poi tengo anche dei corsi…

  6. ho ricevuto la mail di auguri dalla newsletter e sono venuta a leggere:

    l’unico modo per imparare a scrivere è leggere.
    nelle scuole di scrittura (o peggio ancora quelle di poesia) si soffoca l’individualismo, l’autoreferenzialità, la libertà di pensiero. si omologa il tutto allo stile del “maestro” di turno al quale bisogna spesso versare un onorario cospicuo
    per “imparare”cose che si possono travora su una buona grammatica, o su internet.
    le scuole di scrittura sono solo pubblicità per chi le tiene e per i suoi eventuali libri scritti.
    null’altro.
    chi ha bisogno di scrivere lo fa senza pensare ad imparare a scrivere e magari si scopre pure bravo,
    anzi facilmente, la sua bravura la scopriranno i posteri
    un saluto
    paola

  7. Cara Paola,
    non so perché la polvere ti sia tanto cara però consentimi di esprimere il mio disaccordo con quanto sostieni. Io credo che le scuole di scrittura (quelle buone, quelle vere) consentano soprattutto un importantissimo confronto non solo con la propria scrittura, ma anche con gli altri e con se stessi. Spero proprio di riuscire a trovare il tempo per iscrivermi a uno di questi corsi.
    E ringrazio Massimo per il post.

  8. Ho frequentato una scuola di scrittura, qualche anno fa.
    Perchè l’ho fatto? Un po’ per curiosità di vedere come un adulto si poteva trovate tra “i banchi di scuola”, un po’ perchè ritenevo che la mia scolarizzazione di natura tecnico-economica mal si avvicinasse alla mai nuova passione.
    L’ho iniziata con tanto entusiasmo e un pizzico di disagio: mi sembrava di essere una mosca bianca capitata per caso in un’aula di “veri scrittori”.
    Ora, dopo qualche anno, ritengo quel corso di sei mesi svolto in una scuola di Torino il migliore investimento: ho imparato a leggere i libri in modo diverso, ho capito che non tutti, pur avendone il desiderio, sanno scrivere ma soprattutto che la scrittura è un dono, non un mezzo per fare soldi.
    Sono una sognatrice? Certamente.
    Lo ero anche prima di frequentare una scuola di scrittura, ma poi ne ho avuto la consapevolezza e mi sono sentita meno sola avendo conosciuto dei sognatori come me…

    Dimenticavo: ho anche acquisito quella parte teorica dello scrivere che prima non avevo 🙂

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