Marzo 19, 2024

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  • SIMONA LO IACONO con “Virdimura” (Guanda) in radio a Letteratitudine

    SIMONA LO IACONO con “Virdimura” (Guanda) in radio a Letteratitudine

    SIMONA LO IACONO con “Virdimura” (Guanda) in radio a Letteratitudine ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)

    In streaming e in podcast su RADIO POLIS

    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    Ascolta “n. 05-24 ospite: Simona Lo Iacono con “Virdimura” (Guanda)” su Spreaker.

     

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    Virdimura - Simona Lo Iacono - copertina

     

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    Ospite della puntata: la scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono.

    Con Simona Lo Iacono abbiamo discusso del suo nuovo romanzo, “Virdimura” (Guanda).

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    La scheda del libro: “Virdimura” di Simona Lo Iacono (Guanda)

    Virdimura - Simona Lo Iacono - copertinaSullo sfondo di una Catania fiammeggiante di vita, commerci, religioni, dove i destini si incrociano all’ombra dell’Etna ribollente, Simona Lo Iacono ci regala il grandioso ritratto di una protagonista indimenticabile, fiera e coraggiosa, che combatte le superstizioni e le leggi degli uomini per affermare il diritto di tutti a essere curati e delle donne a essere libere.

    Nata in un giorno di pioggia e di presagi, Virdimura porta il nome del muschio che affiora tenace dalle mura di Catania e della sua nascita non sa quasi nulla. A crescerla è suo padre, il maestro Urìa, medico ed ebreo, « il più alto dei giudei, il più forte, il più santo ». Un uomo che conosce i segreti delle spezie e i progressi delle scienze, che parla molte lingue, che sa che da tutto bisogna imparare: dalla natura, dalla strada, dalla poesia. A Virdimura insegna a guarire sia i corpi sia le anime, senza distinguere tra musulmani, cristiani o ebrei. E soprattutto le trasmette il segreto più importante: « La medicina non esige bravura. Solo coraggio ». Queste parole Virdimura ripete, ormai anziana, alla Commissione di giudici riunita per decidere se concederle, prima donna della storia, la « licenza per curare ». E davanti a loro Virdimura ripercorre, in un racconto vividissimo, tutta la sua vita: la lotta di suo padre contro l’epidemia di tifo che infesta la città, la solitudine dopo la sua scomparsa, gli studi instancabili sui libri che le ha lasciato, le donne visitate in segreto e operate di notte, le accuse di stregoneria da cui deve difendersi, e soprattutto il legame con Pasquale, l’amico d’infanzia che torna al suo fianco dopo un lungo apprendistato in Oriente, anche lui medico, per restarle accanto sempre, alleato fedele contro tutti gli attacchi della sorte.

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    https://bio.illibraio.it/images/2843670222992_92_0_470_75.jpgSimona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970, è magistrato e presta servizio presso la corte d’appello di Catania, sezione minori e famiglia.

    Tra i suoi romanzi, Le streghe di Lenzavacche, vincitore del Premio Chianti e selezionato tra i dodici ­finalisti del Premio Strega 2016, Il morso, L’albatro, La tigre di Noto, vincitore del Premio Letterario Città di Erice 2022, e Il mistero di Anna.

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    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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  • PREMI OSCAR 2024

    PREMI OSCAR 2024

    Oscar 2024: trionfo di Oppenheimer e Povere Creature

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    Los Angeles, 11 marzo 2024 – La notte degli Oscar 2024 ha visto trionfare il film Oppenheimer di Christopher Nolan, che si è aggiudicato ben 7 statuette, tra cui miglior film, regia e attore protagonista per Cillian Murphy.

    Emma Stone ha invece conquistato l’Oscar come miglior attrice protagonista per la sua interpretazione in Povere Creature!, film che ha totalizzato 4 premi, tra cui scenografia, makeup e costumi.

    La Zona di Interesse del regista britannico Jonathan Glazer ha vinto il premio per il miglior film internazionale, mentre Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura non originale.

    Altri vincitori della serata:

    • Miglior attore non protagonista: Robert Downey Jr. per Oppenheimer
    • Miglior sceneggiatura originale: Killers of the Flower Moon
    • Miglior fotografia: Oppenheimer
    • Miglior montaggio: Oppenheimer
    • Miglior colonna sonora: Oppenheimer
    • Migliori effetti visivi: Godzilla Minus One
    • Miglior canzone originale: “Hold On” da Killers of the Flower Moon

    La cerimonia, presentata da Jimmy Kimmel per la quarta volta, si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles ed è stata trasmessa in diretta in tutto il mondo.

    Ecco alcuni altri momenti salienti della serata:

    • Standing ovation per Steven Spielberg al suo arrivo in sala.
    • Tributo a Chadwick Boseman, scomparso nel 2020.
    • Discorso di ringraziamento commovente di Cillian Murphy, che ha dedicato il premio alla sua famiglia e a Christopher Nolan.
    • Emma Stone, visibilmente emozionata, ha ringraziato il regista Yorgos Lanthimos e il cast di Povere Creature!.

    L’edizione 2024 degli Oscar è stata un successo, con un’audience in crescita rispetto agli anni precedenti. La cerimonia è stata apprezzata per la sua fluidità e per i momenti di commozione e divertimento.

    I vincitori degli Oscar 2024 confermano la vitalità del cinema contemporaneo, con film che affrontano temi importanti e che si distinguono per la loro qualità artistica.

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  • “Il periodo del silenzio” di Francesca Manfredi (La nave di Teseo) – recensione

    “Il periodo del silenzio” di Francesca Manfredi (La nave di Teseo) – recensione

    “Il periodo del silenzio” di Francesca Manfredi (La nave di Teseo)

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    di Daniela Sessa

    Il periodo del silenzio - Francesca Manfredi - copertinaRacchiudere in un’immagine Il periodo del silenzio”, il romanzo di Francesca Manfredi? Un Benjamin Button della parola. Cristina Martino, la protagonista ventottenne archeologa precaria, va all’indietro come il personaggio di F. S. Fitzgerald e di David Fincher, rientra nel limbo uterino tra esistenza e non esistenza, laddove la posizione fetale diventa l’ultimo stadio di una vita incapace di disegnare linee che non siano circolari. Certo, Benjamin è affetto da una malattia ed è il tempo a scegliere per lui: lo fa giovane di mente e vecchio di corpo, sfidando amori e affetti a rincorrerlo. Cristina Martino, invece, decide di lanciare lei la sfida al tempo, a questo tempo babelico. La sfida è il silenzio. Il pegno è la solitudine. La resa è la lallazione. Dalla non parola alla non parola: così il tempo di Cristina, vittima e carnefice, gira su se stesso. L’invenzione narrativa di Francesca Manfredi se non è originale (sul silenzio c’è una tradizione artistica e letteraria sterminata), è indubbiamente affascinante. Insinua il desiderio di alzare la mano e dire “assente” in una dimensione in cui privato e pubblico sono l’uno il predicato dell’altro. Infosfera, secondo la geniale definizione del filosofo Luciano Floridi, è questo circolo in cui dire è esistere, chiacchierare è riflettere, informare è depistare. (Leggi tutto… clicca qui)

     

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  • 8 MARZO

    8 MARZO

    8-marzoTANTI AUGURI A TUTTE LE DONNE CHE GRADISCONO RICEVERLI… (il post “annuale” di Letteratitudine dedicato all’8 marzo)

    Mimosa sì, o mimosa no?

    Ritorna l’8 marzo e io, come sempre, non so bene come comportarmi. Conosco donne che gradiscono moltissimo ricevere gli auguri (e se non lo fai ci restano male), altre che sostengono che il tributare una giornata alle donne è prerogativa tipicamente maschilista (e perciò fuori luogo).

    Auguri, dunque, a tutte le donne che gradiscono riceverli. Buon 8 marzo!

    Massimo Maugeri

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  • PREMIO STREGA 2024: gli 82 libri presentati

    PREMIO STREGA 2024: gli 82 libri presentati

    Sono 82 i candidati alla LXXVIII edizione del Premio Strega

     

    Roma, 29 febbraio 2024. È scaduto oggi alle ore 12 il termine per presentare i libri alla LXXVIII edizione del Premio Strega, il riconoscimento letterario promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, con il sostegno di Roma Capitale e Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con BPER Banca.

    Gli Amici della domenica, il nucleo storico della giuria, hanno proposto 82 libri di narrativa in lingua italiana pubblicati tra il 1° marzo 2023 e il 29 febbraio 2024.

    Spetta ora al Comitato direttivo – composto da Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco, Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi e Giovanni Solimine – il compito di selezionare i dodici titoli ammessi a concorrere.

    Il Comitato si riserva inoltre di valutare l’ammissibilità del libro proposto da Laura Massacra, L’ultima spiaggia di Carmen Laterza, autopubblicato tramite Amazon Kindle Direct Publishing.

    Venerdì 5 aprile sarà annunciata la dozzina in una conferenza stampa che si terrà presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano. La proclamazione della cinquina finalista si terrà il 5 giugno a Benevento, al Teatro Romano, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà il 4 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

    A partire da oggi è online il sito del Premio, all’interno del quale è possibile visionare tutti i libri proposti dagli Amici della domenica e le relative motivazioni. Il 21 marzo e il 5 aprile saranno completate rispettivamente le sezioni Premio Strega Poesia e Premio Strega Europeo.

    Ecco l’elenco completo dei libri proposti:
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  • VIOLA DI GRADO con “Marabbecca” (La nave di Teseo) in radio a Letteratitudine

    VIOLA DI GRADO con “Marabbecca” (La nave di Teseo) in radio a Letteratitudine

    VIOLA DI GRADO con “Marabbecca” (La nave di Teseo) in radio a Letteratitudine ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)

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    Ascolta “n. 04-24 ospite: Viola Di Grado con “Marabbecca” (La nave di Teseo)” su Spreaker.

     

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    Ospite della puntata: la scrittrice Viola Di Grado.

    Con Viola Di Grado abbiamo discusso del suo nuovo romanzo, “Marabbecca” (La nave di Teseo).

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    La scheda del libro: “Marabbecca” di Viola Di Grado (La nave di Teseo)

    Marabbecca - Viola Di Grado - copertinaUn pomeriggio di fine estate Clotilde e Igor, dopo essersi lasciati, hanno un incidente d’auto. Lei rimane ferita, lui finisce in coma. Mentre veglia sul suo sonno impenetrabile, Clotilde inizia a ricevere visite della ragazza responsabile dello schianto, una fragile studentessa di ornitologia di nome Angelica, e tra loro nasce un rapporto indecifrabile e intenso. Quando Igor sì sveglierà dal coma—radicalmente trasformato eppure immutato nella sua indole violenta— la sua presenza logorerà l’equilibrio precario delle due donne: nello spazio magico e claustrofobico di una stanza piena di uccelli, i tre personaggi precipiteranno in un dedalo tortuoso dove i sentimenti muteranno forma a ogni curva. Ambientato in una Sicilia asfittica e mitologica, solcata da cieli accecanti e ceneri nere, Marabbecca è un romanzo visionario che pone domande cruciali sull’identità: su cosa significa dire “io” e sulle collisioni con l’altro che in qualche modo raccontano chi siamo davvero.
    Come la Marabbecca, personificazione nel folklore siciliano dell’oscurità e delle insidie dell’inconscio, leggendo ci si muove in un buio sfavillante, illuminati solo dalla luce lunare della scrittura, fino al vertiginoso finale.

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    Viola Di Grado (1987) è l’autrice di Settanta acrilico trenta lana (2011, vincitore del premio Campiello Opera Prima e del premio Rapallo Carige Opera Prima) e Cuore cavo (2013, finalista al PEN Literary Award e all’International Dublin Literary Award).
    Con La nave di Teseo ha pubblicato Bambini di ferro (2016), Fuoco al cielo (2019, vincitore del premio Viareggio Selezione della giuria) e Fame blu (2022). Vive a Londra, dove si è laureata in Filosofie dell’Asia Orientale. I suoi libri sono tradotti in diversi paesi.

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    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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  • MAURIZIO DE GIOVANNI con “Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi” (Einaudi) in radio a Letteratitudine

    MAURIZIO DE GIOVANNI con “Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi” (Einaudi) in radio a Letteratitudine

    MAURIZIO DE GIOVANNI con “Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi” (Einaudi) in radio a Letteratitudine ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)

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    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    Ascolta “n. 03-24 ospite: Maurizio de Giovanni con “Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi” (Einaudi)” su Spreaker.

     

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    Ospite della puntata: lo scrittore Maurizio de Giovanni.

    Con Maurizio de Giovanni abbiamo discusso del suo nuovo romanzo, “Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi” (Einaudi).


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    La scheda del libro: “Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi” di Maurizio de Giovanni (Einaudi)

    Soledad. Un dicembre del commissario Ricciardi - Maurizio de Giovanni - copertinaQuanta solitudine che c’è. In Europa la guerra è cominciata, eppure da noi qualcuno si illude ancora che sia possibile tenerla fuori della porta. E poi sta arrivando la piú bella delle feste, quella dove si mangia, si beve, ci si abbraccia, quella in cui ci si scambiano doni con le persone care; non bisogna avere pensieri tristi. La solitudine, però, la solitudine vera, è difficile da scacciare. Puoi essere solo perfino se stai in mezzo alla gente, se hai una famiglia, degli amici. Soprattutto puoi essere solo se decidono che sei diverso, magari perché non sai parlare, o perché ami persone del tuo stesso sesso. O perché, dicono, sei di un’altra razza. Anche Erminia Cascetta era diversa, a modo suo. Aveva troppa voglia di vivere, perciò l’hanno uccisa. In questo tempo che accelera verso l’abisso, spetta al commissario Ricciardi e al brigadiere Maione scoprire chi è stato. La chiave di tutto, però, è sempre la solitudine. Che, a volte nemmeno lo sappiamo, ci siede accanto.

    «Potessi parlarti, ti parlerei della solitudine del cuore. E della condanna che hai comminato, senza nessuna pietà, e senza avere idea di quello che stavi facendo. Potessi parlarti, ti direi che alla fine la colpa è tua. Ma non posso parlarti, giusto? No, non posso. Perché sei morta».

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  • UN CARNEVALE DA RACCONTARE

    UN CARNEVALE DA RACCONTARE

    IL POST ANNUALE DI LETTERATITUDINE DEDICATO AL CARNEVALE

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    Il Carnevale letteratitudiniano (ri)passa da questo post annuale che si prefigge di provare a… raccontarlo.
    Siete tutti invitati a farlo.
    In che modo? Ecco alcuni spunti, forniti a titolo di esempio:
    microracconti sul carnevale (pura fiction)
    il carnevale nei vostri ricordi d’infanzia e adolescenza
    il carnevale oggi
    citazioni di opere letterarie che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare con il carnevale.

    Di seguito, l’ormai storico articolo di Alessandro Defilippi pubblicato su Ttl del 26 gennaio 2008…

    Inoltre, se vi va, – fino a martedì notte – potrete “mascherarvi” travestendosi in un personaggio letterario, dei fumetti, del cinema (ma va bene anche indossare una “maschera classica”)… per partecipare a una carnascialesca festa letteratitudiniana che avrà luogo proprio qui, in questo post.
    Si tratta di scegliere un personaggio, “impersonarlo” (appunto) e rilasciare commenti in coerenza con il personaggio impersonato.

    Grazie a chi potrà e vorrà partecipare!

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  • SANREMO TRA I LIBRI

    SANREMO TRA I LIBRI

    Il post “annuale” di Letteratitudine dedicato al Festival di Sanremo

    Che piaccia o no, il Festival di Sanremo ha scandito il nostro tempo… a partire dal lontano 1951, anno del suo inizio, fino a oggi.

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    Vorrei dedicare questa pagina di Letteratitudine al Festival della canzone italiana e a qualcuno dei libri da esso ispirati.
    Come ha scritto Giovanni De Luna su Tuttolibri del 5 febbraio 2011, “Sanremo cominciò nel 1951, con una «tre giorni musicale» (29-30-31 gennaio) trasmessa alla radio. L’orchestra la dirigeva il maestro Angelini e i cantanti erano solo due (Nilla Pizzi e Achille Togliani), con il supporto del Duo Fasano. Tutto qui. Pure, un Festival nato in sordina, senza «lanci» e «promozioni», riuscì a far diventare famose in una sola sera (e con un solo «passaggio» radiofonico!) molte canzoni, non solo quella vincitrice. La serata conclusiva fu seguita da circa 25 milioni di ascoltatori. Oggi quella data è diventata storica tanto da dare l’impressione che raccontare le vicende del festival sia un po’ come scrivere pagine importanti del nostro passato, quasi che anno dopo anno le sue canzoni abbiano composto la colonna sonora della nostra quotidianità”.

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