Luglio 27, 2024

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  • KAMALA HARRIS, l’autobiografia, “Le nostre verità” (La nave di Teseo)

    KAMALA HARRIS, l’autobiografia, “Le nostre verità” (La nave di Teseo)

    L’autobiografia della candidata che può sfidare Trump alla Presidenza degli Stati Uniti.

    Le nostre verità” di Kamala Harris (La nave di Teseo, 2021) nel racconto del traduttore del libro, Giovanni Agnoloni

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    Il nuovo appuntamento dello spazio di Letteratitudine chiamato Vista dal traduttore (dedicato, per l’appunto, al lavoro delle traduttrici e dei traduttori letterari) è incentrato sull’autobiografia della vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Kamala Harris, intitolata Le nostre verità, pubblicato da La nave di Teseo e tradotto da Giovanni Agnoloni.

    Ed è appunto lo scrittore, traduttore letterario e blogger Giovanni Agnoloni a farci entrare nell’autobiografia della Harris da lui tradotto, raccontandoci qualcosa del libro e svelandoci qualche piccolo “segreto” di traduzione.

    Le nostre verità - Kamala Harris - copertina

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    Tradurre Kamala Harris, Le nostre verità (La nave di Teseo, 2021)

    di Giovanni Agnoloni

    Una delle scommesse più difficili da gestire e da vincere, per un traduttore, è sfatare l’adagio “presto e bene non stanno insieme”. Si pensa sempre – e, almeno in teoria, a ragione – che per fare un lavoro di cesello servano mesi e infinite riletture. Il fatto è che i tempi dell’attualità spesso impongono di stare “sulla notizia” e di approfondire, in termini di quantità e qualità, la potenza espressiva di un testo in un tempo sia pur ragionevolmente breve. Allora ci si rende conto di quanto sia importante mettere insieme e far collaborare – e direi quasi deflagrare – tutti gli ambiti di conoscenza esplorati nel corso degli anni con lo studio e la pratica.
    Proprio questo tipo di esperienza ho avuto nel tradurre The Truths We Hold (Le nostre verità), l’autobiografia della vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Un testo che, pur non essendo in senso stretto un romanzo, e nemmeno un saggio, racchiude in sé, direi quasi plasticamente compressi e potenziati, gli aspetti più interessanti tanto della buona narrativa quanto della miglior saggistica, ovvero una grande intensità emotiva espressa in bello stile e una densità e precisione di informazioni storiche, politiche, giuridiche ed economiche, presentate in foggia persuasiva e coinvolgente.
    Mi sono così trovato a calarmi, in velocità e profondità, in un mondo complesso quanto una vita ricca e costellata di momenti cruciali, anche perché, a ogni sua “stazione”, è imbevuta di atmosfere di luoghi e di eventi che si estendono dall’India – da cui la madre di Kamala Harris partì per venire a studiare in California – a tutto il territorio statunitense e oltre, man mano che la vita dell’autrice procedeva, attraverso gli studi, le esperienze di interazione con le migliori menti dell’attivismo americano e la carriera forense, fino agli incarichi di procuratore distrettuale di San Francisco, procuratore generale della California e senatore degli Stati Uniti. (altro…)

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  • PER PAOLO BORSELLINO

    PER PAOLO BORSELLINO

    IN MEMORIA DI PAOLO BORSELLINO

    Il 19 luglio del 1992, moriva Paolo Borsellino. Dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, si era recato insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove viveva sua madre.

    Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione, con circa 100 kg di esplosivo a bordo, deflagrò al passaggio del giudice, uccidendo anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, ferito mentre parcheggiava uno dei veicoli della scorta.

    In memoria e onore di Paolo Borsellino – eroe italiano e vittima della mafia – dedichiamo questo spazio di Letteratitudine, rimettendo in primo piano questo post pubblicato originariamente nel 2010 e dedicato alla sua figura.

    All’interno del post, in cui ragionavamo anche sul senso e sul valore della memoria, c’è un bel racconto della scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono.

    Massimo Maugeri

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  • MARCELLO SIMONI con “L’enigma del cabalista” (Newton Compton) in radio a Letteratitudine

    MARCELLO SIMONI con “L’enigma del cabalista” (Newton Compton) in radio a Letteratitudine

    MARCELLO SIMONI con “L’enigma del cabalista” (Newton Compton) ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie e del dialogo)

    In streaming e in podcast su RADIO POLIS

    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    L'enigma del cabalista - Marcello Simoni - copertina

     

     

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    Ospite della puntata:  lo scrittore Marcello Simoni

    Con Marcello Simoni discutiamo del suo nuovo libro: L’enigma del cabalista (Newton Compton).

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    La scheda del libro: “L’enigma del cabalista” di Marcello Simoni (Newton Compton)

    L'enigma del cabalista - Marcello Simoni - copertinaAnno Domini 1307. Mentre l’Ordine del Tempio è in procinto di sgretolarsi sotto le accuse di eresia, Basilio Cacciaconti, templare rinnegato, si reca a Napoli per condurre un’indagine dagli aspetti quantomai singolari. Il ritrovamento di un antico talismano e dell’uomo che ne sarebbe in possesso. Un’impresa non semplice, dal momento che la persona alla quale Basilio deve dare la caccia è l’ebreo Malachia Vinelles, un mago cabalista tenuto prigioniero nelle segrete del convento di San Domenico, sede dell’Inquisizione. L’unico modo di comunicare con lui è attraverso la giovane figlia Samira, alla quale è stato dato il permesso di recare visita al padre. Il Cacciaconti, tuttavia, non è il solo a muoversi su questa complicata scacchiera. Altri ambigui personaggi sembrano interessati quanto e forse più di lui a mettere le mani sullo sfuggente cimelio, misurandosi in un pericoloso gioco d’intrighi in una Napoli angioina dalle suggestive atmosfere gotiche e francesi, tra inseguimenti nelle vie sotterranee e gli agguati di un insidioso assassino chiamato Grimuche. Ma la minaccia più grande si nasconde forse dietro l’ombra del cabalista. O di Samira stessa, che per misteriose ragioni accetterà senza indugio di mettersi al servizio di Basilio.

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    Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.

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    trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

    regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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    https://64.media.tumblr.com/dcdfd550549b5b9a7eb1605e1552b77c/c67020ff103ae641-75/s500x750/a67549f97dc975374698dd21ea1d72239d1d80da.jpg

     

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  • STORIE DI ABUSI E IL CASO ALICE MUNRO

    STORIE DI ABUSI E IL CASO ALICE MUNRO

    La figlia della scrittrice Alice Munro ha accusato di aver subito abusi dal patrigno evidenziando il fatto che la madre ne era al corrente e non avrebbe fatto nulla per proteggerla

    Un doloroso racconto sull’infanzia di Andrea Robin Skinner emerge dalle pagine del Toronto Star.

    Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

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    Approfondimenti su: Ansa, Il Corriere della Sera, Internazionale

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    IL FATTO

    Image from LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

    La celebre scrittrice canadese Alice Munro, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura nel 2013, è stata al centro di un’accusa sconvolgente da parte della figlia Andrea Robin Skinner. Nel corso di un’intervista al Toronto Star, la donna ha rivelato di essere stata vittima di abusi sessuali da parte del secondo marito della madre, Gerald Fremlin, quando era solo una bambina.
    Gli abusi, iniziati all’età di 9 anni, si sarebbero protratti per anni, con il tacito consenso della madre, che, pur a conoscenza dei fatti, non avrebbe mai preso provvedimenti contro il marito.
    Skinner ha descritto nel dettaglio le violenze subite, raccontando come il patrigno approfittasse di varie occasioni per molestarla, sia in casa che durante le uscite in macchina. La donna ha inoltre rivelato di aver cercato di confidarsi con la madre all’età di 25 anni, dopo aver letto un racconto in cui la scrittrice esprimeva empatia per una protagonista vittima di abusi. La reazione di Munro, però, sarebbe stata di freddezza e indifferenza, spingendo la figlia a seppellire nuovamente il doloroso segreto.
    Solo all’età di 38 anni, esasperata dal silenzio della madre e dal continuo elogio di Fremlin da parte di Munro, Skinner ha deciso di denunciare tutto alla polizia. Nel 2005, l’uomo, ormai ottantenne, è stato condannato a due anni di libertà vigilata per atti osceni e aggressione.
    Tuttavia, il peso del segreto e la mancanza di sostegno da parte della madre hanno continuato a tormentare Skinner, che ha deciso di rendere pubblica la sua storia solo ora, dopo la morte di entrambi i genitori.
    La vicenda ha avuto un forte impatto mediatico, sollevando interrogativi sulla condotta di Alice Munro e riaprendo il dibattito sul ruolo delle vittime di abusi. Una parte del dibattito si è spostata sul rapporto tra letteratura e biografia degli autori e sul concetto di se, e come, i libri debbano essere letti in relazione alle vite di chi li ha scritti.

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    LE OPINIONI (riportate per ordine alfabetico di cognome) di Paolo Di Paolo, Giusi Marchetta, Carmen Pellegrino, Rosella Postorino (altro…)

  • Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega 2024

    Donatella Di Pietrantonio vince il Premio Strega 2024

    DONATELLA DI PIETRANTONIO VINCE LA LXXVIII EDIZIONE DEL PREMIO STREGA

    Roma, 4 luglio 2024. Donatella Di Pietrantonio, con il romanzo L’età fragile (Einaudi), è la vincitrice dell’edizione 2024 del Premio Strega.

    Il totale dei voti espressi, 644 (pari all’92% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), con 189 voti. Seguono Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo), con 143 voti; Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), con 138 voti; Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), con 83 voti; Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), con 66 voti e Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax), con 25 voti.

    Approfondimenti su LetteratitudineNews

    https://64.media.tumblr.com/e1e8bf210a1ead43ea249957e103e210/27c23eb5b8d298ea-3d/s1280x1920/237bba276d37f7a33d0dad349bf83b5ac80d3022.jpg

     

    (articolo in aggiornamento)

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    Di seguito, vi proponiamo l’Autoracconto d’Autore di Donatella Di Pietrantonio dedicato al suo romanzo L’età fragile (Einaudi), esclusiva di Letteratitudine

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    L'età fragile - Donatella Di Pietrantonio - copertinaCome nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: DONATELLA DI PIETRANTONIO racconta il suo romanzo “L’età fragile” (Einaudi)

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    di Donatella Di Pietrantonio

    Non riesco a ricordarmelo. Per quanto mi sforzi non riesco proprio a ricostruire dov’ero e cosa stavo facendo, quel giorno. Eppure di solito lego sempre nella memoria i grandi episodi di cronaca del Paese alla mia vita quotidiana. Ero al telefono con un’amica aquilana quando arrivò la notizia della strage di Capaci, so ancora di chi e cosa parlavamo, quando lei che aveva la televisione accesa s’interruppe e disse: oddio.
    Invece di quel 20 agosto del 1997 non so niente di me. Com’è possibile? Eppure la Maiella posso vederla dalla finestra, nelle giornate limpide. La montagna sacra, disseminata di eremi. Com’è possibile che io non abbia conservato la mia posizione fisica ed emotiva in quel giorno atroce? Forse, mi giustifico, ero lontana, in viaggio, in vacanza a fine estate. O forse, come tanti qui, non ci potevo credere. Che tutto quell’orrore fosse successo proprio da noi. A noi. Due ragazze uccise nei nostri boschi, durante una passeggiata lungo il Sentiero delle Signore. Una terza scampata solo grazie alla sua assoluta determinazione a sopravvivere.
    Sono stata per tutti questi anni parte di un rimosso collettivo. Non ci potevamo credere, tutti. Quello che era accaduto confliggeva con la nostra narrazione del luogo di nascita e di restanza. Un posto dove anche oggi ci manca tanto, un posto che in pochi sanno dov’è, ma noi sì, e in fondo ci piace questa lontananza, questo isolamento nella bellezza, nel verde, nel silenzio. L’aria pura, il cibo che viene dalla terra, la certezza che non ci possa accadere niente di male. E invece quelle morti, il sangue colato nell’erba, nella terra. (altro…)

  • La serata finale della LXXVIII edizione del Premio Strega

    La serata finale della LXXVIII edizione del Premio Strega

    LA SERATA FINALE DELLA LXXVIII EDIZIONE DEL PREMIO STREGA

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    Roma, 3 luglio 2024. Il Premio Strega si avvia verso la serata finale del 4 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, sede dal 1953 dell’atto conclusivo del riconoscimento letterario.

    Credits/MUSA

    Stamattina durante la conferenza stampa di presentazione della serata finale, sono intervenuti Luana Toniolo, direttrice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento e Lorena De Vita, dell’Ufficio Sponsorships di BPER Banca. Nella seconda parte della conferenza stampa, Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, ha presentato la sestina finalista, annunciata lo scorso 5 giugno al Teatro Romano di Benevento:

    1. Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli)
    2. Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi)
    3. Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax)
    4. Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori)
    5. Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio)
    6. Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo)

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  • Premio Mario Lattes per la Traduzione 2024: vince Maria Nicola

    Premio Mario Lattes per la Traduzione 2024: vince Maria Nicola

    Maria Nicola vince il Premio Mario Lattes per la Traduzione 2024

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    È Maria Nicola la vincitrice della terza edizione del Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione, traduttrice del romanzo Le pianure dell’argentino Federico Falco, edito in Italia dalla casa editrice Sur. Realizzato dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Castello di Perno e l’Università degli Studi di Torino, per l’edizione 2024 si è stabilito di dedicare il premio alla lingua ispano-americana.

    Spiegano le esperte Monica Bedana, Gina Maneri e Vittoria Martinetto, che in questa terza edizione compongono la Giuria specialistica, motivando l’assegnazione del Premio: “La traduttrice si è distinta per una resa stilistica di grande sensibilità ed eleganza, trovando, nell’assoluto rispetto del dettato dell’autore, le soluzioni più idonee a restituire un testo ricco di tecnicismi e di elaborate descrizioni di ambito naturalistico. La lingua italiana che ne risulta è cristallina, mai intorbidita – nelle costruzioni sintattiche o nelle scelte lessicali – da sedimenti della lingua di partenza. Lealtà verso il testo originale e fruibilità da parte dei lettori trovano dunque, in questa traduzione, un felice punto d’incontro, ed evidenziano la piena aderenza della traduttrice all’intima cifra stilistica di Federico Falco. La qualità di questo lavoro è un’ulteriore conferma della lunga e solida traiettoria professionale di Maria Nicola, che da decenni contribuisce alla diffusione delle letterature in lingua spagnola in Italia anche con la sua fervida curiosità intellettuale”. (altro…)

  • TRUDY di Massimo Carlotto (Einaudi)

    TRUDY di Massimo Carlotto (Einaudi)

    Trudy - Massimo Carlotto - copertinaTRUDY di Massimo Carlotto (Einaudi)

    Come nasce un romanzo? Per gli Autoracconti d’Autore di Letteratitudine: MASSIMO CARLOTTO racconta il suo romanzo “Trudy” (Einaudi)

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    di Massimo Carlotto

    Capita che un episodio di cronaca ti rimanga appiccicato addosso e non riesci a liberartene. A me è capitato nel 2008 e ha continuato a tormentarmi fino a quando non è diventato il prologo di Trudy. Definirlo un tormento è certamente esagerato, però mi ha spinto in tutti questi anni a osservare il mondo della sicurezza privata, coltivando il desiderio di raccontarlo in un noir. In Trudy questo mondo sconosciuto e riservato assume un’importanza rilevante. Ma non assoluta. Credo che il noir debba raccontare una storia che si intrecci e impasti con quella del Paese per raccontarne la complessità. E quindi la fabbrica, il lavoro, la politica. Ma anche la vita di una donna che crede di aver trovato un equilibrio nel matrimonio, solo che una bella mattina il marito scompare e lei, che si chiama Ludovica, si ritrova a essere chiamata Trudy da un ex poliziotto, che i suoi soci chiamano il “Grigio”. Un romanzo corale, dove si intrecciano e magari si scontrano personaggi molto diversi tra loro. (altro…)

  • TAOBUK 2024: a Taormina, dal 20 al 24 giugno

    TAOBUK 2024: a Taormina, dal 20 al 24 giugno

    Dal 20 al 24 giugno Taobuk punta i riflettori riflettori sul concetto di identità con 200 ospiti internazionali

    Il premio Nobel Jon Fosse, gli scrittori Jonathan Safran Foer, l’artista Marina Abramovich, l’étoile Nicoletta Manni, il regista Ferzan Ozpetek, l’attrice Kasia Smutniak, la cantante Noemi e il coreografo Moses Pendleton: sono tra coloro che riceveranno i Taobuk Awards 2024.

    Il programma completo del festival diretto da Antonella Ferrara è disponibile cliccando qui

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    Il premio Nobel Jon Fosse, gli scrittori Jonathan Safran Foer, l’artista Marina Abramovich, l’étoile Nicoletta Manni, il regista Ferzan Ozpetek, l’attrice Kasia Smutniak, la cantante Noemi e il coreografo Moses Pendleton: sono tra coloro che riceveranno i Taobuk Awards 2024.
    Verranno premiati durante la serata di Gala di sabato 22 giugno trasmessa da Raiuno e condotta da Antonella Ferrara e dal giornalista Massimiliano Ossini, con la colonna sonora affidata all’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania – Coproduttore Musicale – diretta da Gianna Fratta.
    Un commosso ricordo sarà rivolto alla memoria di Franco Di Mare, dal 2011 al 2016 presidente del comitato scientifico del festival. In occasione del gala sarà poi consegnato il TaoTIM Award, nell’ambito della consolidata partnership che lega Taobuk a TIM – Main Partner.­

    Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico di Taobuk:

    ­“Il tema di quest’anno – l’identità – ribadisce la vocazione di Taobuk a farsi fucina di idee”, dice Antonella Ferrara, “dando voce ad autorevoli maître a penser che il festival è onorato di ospitare. Lo indagheremo a 360 gradi partendo sempre dalla letteratura, per evidenziarne l’approccio esistenziale”.
    ‘Siamo l’incarnazione di un riflesso’. Lo scrive Paul Auster in una pagina memorabile: ‘Tutti siamo estranei a noi stessi, e se abbiamo nozione di chi siamo è solo perché viviamo negli occhi degli altri’.

    Se l’identità designa la preziosa unicità dell’essere umano, ciò ci rende tutti unici e preziosi. La soluzione per risolvere conflitti interiori o esterni, individuali o collettivi, è mettersi in discussione, attraverso il dialogo e la capacità di ascolto”.
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    ­Ma è solo l’inizio. Il festival vedrà anche il ritorno in Italia, dopo sei anni di assenza, di Glenn Cooper e l’esclusiva presenza di Fernando Aramburu, a cui sarà conferito il Taobuk Award for Literary Excellence, nell’ambito di un evento realizzato in collaborazione con Ambasciata di Spagna e Instituto Cervantes di Palermo. In scena, il 23 giugno, Alessandro Baricco con il suo “Tucidide. Atene contro Melo”, in collaborazione con Scuola Holden.
    Sono tanti, tantissimi – circa 200 – gli ospiti eccellenti, provenienti da tutto il mondo, attesi a Taormina dal 20 al 24 giugno. Scrittori, artisti, scienziati, intellettuali, politici ed economisti. Tutti insieme per riflettere sull’identità, comprenderne la problematicità, condividerne la ricchezza, ma anche ribaltarne il significato. Per recuperarne il senso plurale e inclusivo, tenendo al centro la nostra relazione con l’altro, il nostro essere con il mondo come fattore determinante del nostro essere nel mondo.

    Ci saranno anche il Commissario Europeo agli Affari Economici Paolo Gentiloni, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Presidente di Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, il curatore di Biennale Architettura Carlo Ratti, gli economisti Carlo Cottarelli e Mario Monti, la scienziata Ilaria Capua, la scrittrice Stefania Auci, il Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il giornalista Federico Rampini, il Direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, la scrittrice spagnola Rosario Villajos, lo scrittore israeliano Etgar Keret in un esclusivo dialogo con Jonathan Safran Foer, realizzato in collaborazione con Università di Catania.

    IL PROGRAMMA COMPLETO è disponibile cliccando qui

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    APPROFONDIMENTO SU JON FOSSE

    Il premio Nobel per la letteratura Jon Fosse a Taobuk 2024, con il conferimento del Taobuk Award

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    logo taobukAncora un premio Nobel a Taobuk, che anno dopo anno, edizione dopo edizione, è sempre più palcoscenico internazionale della letteratura, della scienza e delle arti, richiamando a Taormina le voci più autorevoli del nostro tempo per scandagliare le istanze più urgenti dell’attualità.

    Dopo avere ospitato 10 premi Nobel, tra cui l’anno scorso Annie Ernaux, Nobel per la letteratura 2022, 2 premi Pulitzer, 3 premi Oscar, il festival è pronto ad accogliere, nell’ambito della sua 14esima edizione, Jon Fosse, che nel 2023 è stato insignito con il più alto riconoscimento per la letteratura, il premio Nobel. (altro…)