Maggio 17, 2024

596 thoughts on “LETTERA DALLA BEFANA

  1. Rilancio le domande di Befy.
    Pensate ai personaggi celebri che si sono distinti nel 2007, nel bene e nel male, italiani e non.
    Secondo voi, chi merita i dolciumi? E chi il carbone?

  2. Caro Massimo Maugeri,
    faccia meno l’arrogante e meno lo spiritoso.
    Quest’anno il primo sacco di carbone andrà proprio a lei.
    Befy

  3. Un carbone il più possibile simile al letame, caldo, zozzo, fetido e molliccio, lo regalerei, anzi in quell’impasto ci sommergerei, tutta intera, la nostra classe politica! Provo solo nausea e disgusto.

    Regalarei “dolciumi” (ma fanno malissimo ai denti!) ai giovani, tutti, anche quelli che lo sono nello spirito e che si riconosco nella forza, nell’entusiasmo umile e paziente di chi, nonostante il lezzo di cui sopra, vive in comunione con gli altri e il mondo il proprio spirito d’arte e d’amore.

  4. Ora non ho tempo, ma vorrei anche dirvi delle nostre Befane-padane, fra pecore, vessilli e majoerettes. Ritorno oggi.

  5. Ai i falsi , gli sfruttatori , gli arroganti .. insomma coloro che già sotto il carbone vivono che lo usano per tirare colpi a destra e a manca …

    regalerei una pala per spalarla !

    cr
    a coloro che hanno il coraggio e la coerenza di tirare per la loro strada senza guardare coloro che li sommergono di carbone regalerei un mazzo piramidi di zucchero di tutti i colori!

  6. Carbone pestilenziale a quei politici – di destra e di sinistra -che usano la loro magniloquenza verbale per costruire il NULLA, e su quel NULLA ci campano benone, con stipendi e prebende vergognosi.

    Dolci e ringraziamenti ai tanti volontari che, in ogni settore, cercano di arginare la deriva causata dal malgoverno.

    Marisa Magnani

  7. AI POVERI CITTADINI TARTASSATI DI TASSE CERTAMENTE DOLCIUMI .
    PER IL CARBONE E’ FIN TROPPO FACILE RISPONDERE: ALLA CLASSE POLITICA INCURANTE E PRIVILEGIATA. LA LORO BEFANA HA PROVVEDUTO CON I 200 EURO ATTRIBUITOSI DA LORO. COME POTEVANO NON FARLO CONSIDERATA LA RETRIBUZIONE COSI’ POVERA…. DICIAMO PURE MISERA!!!

  8. Tanto “carbone” a tutti i campani per la loro immondizia: rivoluzionatevi! Non riusciamo più a comprendervi: liberatevi dai politici, autocommissariatevi, dimenticate lettere e i violini e trasformate questo pazzesco problema in un ideale di libertà. Saremo tutti con voi.

  9. spiegazione, immagino sbagliata, sull’emergenza rifiuti: è un business in mano alla camorra. quando un clan non riesce a prevalere sugli altri ogni singolo clan intimidisce chi abita nel territorio di riferimento impedendogli di muovere un dito per portare via la spazzatura. Non appena i cattivi trovano il compromesso, le strade tornano pulite. Che io sappia è sempre andata così.

  10. @Giulio
    Forse è la spiegazione giusta, ma è arrivato il momento di cercare altre ragioni. Se non ora quando? scriveva Primo Levi…
    Ciao e buon pomeriggio

  11. carbone a tutti i furbi. i politici lo riceveranno in quanto parte della categoria ma anche noi che li eleggiamo, in veneto o campania che siamo.
    tanto carbone al papa, figura (questo papa) tanto inutile quanto dannosa per i cristiani e per i non cristiani. dolciumi ai senza lavoro, ai precari, a tutti i bambini senza futuro. carbone ai bulli ed alle loro famiglie, alle veline e relativi genitori, a tutti coloro che non scelgono. Carbone agli ignoranti per scelta. Dolciumi a chiunque sia solo. Dolciumi a chi conserva speranze ed ottimismo, l’unico motivo per cui la befana sceglierà di tornare.

  12. dolci ai bambini, ai vecchi, ai sognatori.
    e alle donne. sulla cui pelle c’è ancora chi vuole giocare.
    carbone a chi i bambini li sfrutta, i vecchi li ignora, e tenta di uccidere i sogni perchè sono pericolosi.
    e a chi nomina dio e la vita invano per giustificare nefandezze e crociate

  13. ci penso un po’ su in quanto la decisione (vista la qualità della gente che ci circonda) non è facile..

  14. Mi dispiace, ma io il carbone lo darei a tutti noi italiani per la figura di m… che stiamo facendo davanti al mondo intero lasciandoci governare (governare?!!?) da una banda di profittatori; lasciandoci guidare (guidare?!) dai dogmi di una conventicola di vecchi in tonaca e anello d’oro e pietre preziose che pretendono di dirci come dobbiamo vivere, come dobbiamo nascere, come dobbiamo morire; lasciandoci instradare nei gusti, nelle mode, nelle necessità da gente che non ha alcun valore umano da proporre, solo bicipiti, pettorali, silicone, tette e culi; lasciandoci avvilire dall’imperante mancanza di rispetto e considerazione reciproca; lasciandoci avvelenare dalla necessità di sentirci migliori, più civili (civili?) e più colti ed avanzati (avanzati?) degli altri; lasciandoci convincere nel nostro intimo che non valiamo niente, a meno che non abbiamo la disponibilità finanziaria necessaria a ricoprire il nostro niente con indumenti firmati.
    Carbone. Carbone e niente altro fino a quando non saremo in grado (ma lo saremo mai?) di rialzare la testa dal truogolo che ci hanno messo davanti per tenerci tutti buoni.
    Laura

  15. Possibile che della classe politica non si salva nessuno?
    Dobbiamo dare il carbone a tutti i politici e i dolci a Beppe Grillo?

  16. @Antonio
    perché Beppe Grillo? Perché la formula sarebbe politici di qua e Beppe Grillo di là? Nooooo non ci siamo. Sono cose ormai del passato; il tempo è così veloce che se un fatto non è un fatto, ma solo una notizia è anch’esso superato, o meglio, parte stessa di questo guano. Questi sono tempi di nuove scelte morali: “partigianiamoci” contro l’assurdo!
    A te regalerei un sacchettino di carbone bianco profumato alla vaniglia.
    🙂

  17. OFF-TOPIC
    Spero vivamente si tratti di normalissima frustrazione sessuale, ma, ultimamente, tutte le donne, TUTTE, mi sembrano stupidotte in cerca
    di complimenti, più o meno impliciti. Le tecniche per ottenerli variano
    a seconda del grado di istruzione, del background culturale etc, ma
    la struttura emotiva pare sempre quella: ‘mi mostro, attraggo, dunque sono’. Ma l’ho detto: per ora sono conscio del mio grado di frustrazione, e spero proprio dipenda da quello. Altrimenti sarò costretto a diventare
    un serial killer misogino per nulla truculento, o almeno quanto basta per ucciderle tutte.

    Ah, buon anno a tutti!

  18. Noi Befane del raccordo anulare porteremo carbone amaro e velenoso agli alti prelati che insabbiano le indagini sulla pedofilia, che dicono no ai profilattici che fermerebbero l’aids, no all’aborto che è comunque meglio di un neonato nel cassonetto.
    Porteremo carbon-cacca alle organizzazioni massonico-mafiose grazie alle quali siamo ridotti come siamo.
    Porteremo melma a chi pratica l’infibulazione e una cesta di merdine di capra a Bush.
    Però porteremo anche del cioccolato alla vaniglia (brava Miriam) a Gino Strada e alla sua equipe, alle organizzazioni di volontariato (quelle autoctone non le Onlus), a tutti i minori di sette anni e chiaramente a tutte le amiche del ramo, il nostro, insomma le p …
    che ragazzi miei, non è mica un mestiere facile.
    🙂
    A Gea porterò cioccolato al latte con nocciole, a Vito Ferro … non so una minestrina credo, a Gregori devo prima leggere il suo libro poi decido, a Miriam biscottini al latte e vaniglia, a Evento delle pipette di croccante e a Massimo tanti baci perché non voglio fare la lecchina 😛

  19. @Miriam
    Mi sono ‘mostrato’ sperando di avere qualche aiuto da persone più anziane di me. Ma l’imperativo di rilassamento non mi aiuta granché.

  20. Quella signora sulla scopa, in alto, nel sito, mi ricorda qualcuno o qualcuna che frequenta il sito…ma non saprei bene chi. I dolcetti li terrei per me, ché sono molto goloso; carbone ne distribuirei in abbondanza. A chi? Facile a sparare sui politici, ma rischiamo di fare qualunquismo spicciolo. Ricordiamoci che la politica è l’essenza della democrazia. I cittadini scelgono liberamente da chi vogliono essere rappresentati e governati. L’alternativa è l’uso della forza, la banda più forte prevale e impone il potere, come nelle cosche mafiose. Oppure dovremmo tornare a riprenderci il re, quel babbeo rampollo dei Savoia. Quindi attenti a generalizzare. Però ‘sto carbone lo dobbiamo pur distribuire, lo diamo ai ragazzi del gruppo che ci sono vicini. Facciamo qualche nome?

    A Gregori perché ultimamente ha detto troppe parolacce.
    A Giulio che vuol fare il serial killer.
    A Gea, ché sicuramente avrà un capolavoro nel cassetto e non lo tira fuori.
    A Fausta che perde le chiavi della macchina.
    A Vito ferro, che non redime sua cugina.
    A Dido che guarda troppo le donne mentre guida.
    A Massimo che se ne va in giro sulla scopa e interviene poco.

    Buona befana a tutti.

  21. Poi copio e incollo:
    “chiaramente a tutte le amiche del ramo, il nostro, insomma le p …
    che ragazzi miei, non è mica un mestiere facile”.

    certo, è autoironia. ma non c’è altro? rido, non sorrido, amaramente.

  22. Ah dimenticavo, a Beppe Grillo porterò un cesto di tarallucci e Tavor, non mi convince affatto e nello stesso tempo gli gioverebbe una calmata.
    A chi anche solo lontanamente nutra sentimenti di prevaricazione o violenza nei confronti delle femminucce un pratico set di tagliole (ovviamente in miniatura).
    🙂

  23. Zappulla, eccoti: lo sai che ti tocca una camionata di nocciolato, vero? Però soltanto da guardare, eh, eh, a un metro di distanza. Almeno fino a quando smetti di barare a carte.
    🙂

  24. Ne avete dette di cotte e di crude, che condivido oppure no. Personalmente mi comporto pensando che siamo in un blog letterario.
    Allora:
    dolciumi e ragali a “La strada” di Cormac Mc Carthy: è così bravo che gli spaccherei il culo.
    a Doris Lessing: non mi piace molto ma ha vinto il Nobel e ha le palle.
    alla trilogia di Calvino e ai Fratelli Karamazov: che hanno vinto la gara dei due libri da salvare
    a Dante Alighieri: per quanto ci si possa sforzare a scrivere quel segaiolo toscano non lo batterà mai nessuno.
    a tutti gli ospiti di questo blog che scrivono libri: ci vuole un fisico bestiale
    a tutti gli ospiti di questo blog che i libri li leggono soltanto: bisogna essere più bravi di chi li scrive.
    Carbone ai vigliacchi: categoria vasta e camaleontica ma è quella che, di tutte quelle nefaste, mi ha sempre fatto più schifo e continuerà a farmene. Spesso li provoco sperando in una loro reazione fisica e. quindi, che mi diano un pretesto per prenderli a calci nei coglioni finchè non glieli mando al posto delle adenoidi. Quindi…carbone anche a me
    🙂

  25. @Enrico Gregori
    Non ho mai letto Mc Carthy. Ma in questi giorni l’ho avuto costantemente in mente, mi ha colpito un articolo che lessi
    tempo fa, sulla sua vita: vive isolato da tutto ed odia la gente.
    Capirete che la cosa può esercitare un certo fascino, salvo
    poi scoprire che uno così odia anche sé stesso e sorride solo
    per schifarsi del mondo.

  26. Gregori Peck questa ti è venuta quasi bene, ma puoi fare di meglio. Guarda in camera mentre parli dei calci ecc..
    Comunque, in base ai motivi per cui lo conferisci a te stesso, a me il carbone dovrebbero portarlo con tutti i tir del blocco.

  27. @ giulio:
    Cormac Mc Carthy non odia la gente. Vive isolato e si concede poco perché sostiene che tutto quello che ha da dire è nei suoi libri. Tradotto: si fa i cazzi suoi. E’ degno di imitazione, se non altro sotto questo profilo.

  28. il carbone a me che non ho letto ancora un libro di McCarthy perchè, chissà, appena leggo che qualcuno è nato in America lo scarto da snob di merda (tranne Roth ovviamente), forse devo curarmi

    dolciumi a Maugeri e a tutti quelli che sbavano quando entrano in una libreria.

    Dolci e carbone allo stesso tempo al governo Prodi che ha risanato i conti, lavoro che spero apprezzeremo nell’immediato futuro.

    Carbone a Berlusconi perchè?….. perchè è lui

  29. Chi cazzo se ne frega se McCarthy odia la gente, sua mamma, o il suo commercialista. Uno scrittore si giudica SOLO dai libri che scrive. Un attore dalle sue interpretazioni, un musicista dalla sua musica e così via
    Dolcetti a Gregori (stavolta se li merita proprio).
    Carbonissimo a Giulio.
    E non mi toccate McCarthy: La Strada è il miglior libro che ho letto nel 2007 (per quel che possa valere il mio giudizio…)

  30. @Enrico Gregori

    Secondo me Mc Carthy odia la gente, magari di un odio vecchio e rassegnato, privo di ogni rancore. Non ricordo esattamente cosa diceva l’articolo, ma il senso era quello. Poi magari era una sparata da giornalista, così, tanto per rendere più personaggio lo scrittore.
    Ma io ci ho creduto. Anche perché, se ti fai i cazzi tuoi in modo
    integrale e definitivo, mi viene difficile da pensare che tu lo faccia
    solo per modestia. Se le cose stanno così, mi sento affine a Cormac: volevo diventare anestesista per uccidere legalmente chi sta troppo male. Ma non ci sono riuscito.

  31. L’infinito è fatto anche di me, ma preferisco dar questo ruolo ai batteri che ho sulla pelle del mio universo morente.

    Sono ammessi giudizi espressi in numeri interi da uno a due.

  32. Enrico sei cattivo e puzzi. Che vuol dire? Che io resto alla fermata a grattarmi le palle depresse mentre l’autobus va via? Non capisco.

  33. ma è vero che c’è anche un contest su chi riesce a respirare più altrui scorregge dicendo che non ha sentito niente perché provenienti da culi ermetici? od è solo una voce?

  34. ma sì, mio cavo. Tvovo che stave qui fra voi sia fonte di ogne possibile godimento, non me ne voglia se ogni tanto afflatulo da questo mio stanco devetano. fra amici così sincevi è un lusso che voglio concedevmi.

  35. CARBONE CARBONE CARBONE, merdoso, puzzolente e venefico a tutti i talebani, qualsiasi religione professino (quindi On.le Binetti compresa).
    DOLCIUMI & BACI a Miriam e a Gea, fari di femminile intelligenza e lucidità di questo blog.

  36. Confermo la consegna carbonea di Carlo. Le mail che tempo fa mi scrisse gea mi hanno dato qualche pennellata di benessere, che ora è tutta scrostata. Ma tanto è sempre così.

  37. @ Giulio,
    perfortuna non fai l’anestesista! E’ il profilo personale su cui chiedo tutte le informazioni possibili.
    🙂

  38. @carlo
    meno male che hanno inventato i radar
    @prosperi
    cheppalle.. se ti interessava uno scambio di corrispondenza potevi scrivere, no? e datti una mossa…
    🙂

  39. @Miriam
    il profilo personale di chi? Hai mai avuto a che fare con un anestesista vero? Hai notato come siano sempre gioviali ed amiconi?

    @Gea
    certo che mi interessava lo scambio di corrispondenza, infatti ti rispondevo sempre in modo sollecito ed emotivamente impegnato.

  40. @ Carlo,
    anche a te dei baci
    @ Enrico
    una confessione: quando hai iniziato a scrivere sul blog io volevo smettere! Baci, baci, anche a te
    @Massimo
    caramelle senza zucchero per le sue bimbe, e un abbraccio forte per questo spazio e per la pazienza.

  41. La scelta ”carbone o dolciumi” spetta alla signora Befana in completa autonomia di giudizio (e temo che di legnate ne prenderemo un po’ tutti, chi piu’ chi meno), perche’ io non mi sento in grado di dar consigli a chi ne sa piu’ di me. Mai.

  42. CHE SUCCEDE?
    Stamattina ero a Caiazzo, città martire: perchè i tedeschi fucilavano sì, ma violentavano meno degli americani?
    La Campania è una terra bellissima.

    Che bel commento @Gregori, che brutto @Ravasio. Posso parlar male della mia città (la mia regione, la Campania Felix è martire della mia città): la conosco, ma considero irricevibili le critiche da chi ha occupato “Manu militari” il mio “Stato”, nel 1860, trafugando soldi e culture; chi ha prodotto lo sfacelo del meridione, limandosi le unghie nei salotti; chi fa diventare bets seller “Gomorra” (documento encomiabile, ma letteratura zero) e guarda con nonchalance i bei tomi napoletani sugli scaffali di Fnac/Feltrinelli/Edicolé, non sto a far nomi, guardate in terza di copertina.
    Carbone.

    Dolci.
    A Gino Strada che ha inaugurato un ospedale autosufficiente energeticamente in Sudan (molta tecnologia napoletana): perchè in Italia, no?

    Dolci a “Bomba che ticchetta”, il film israeliano che ironizza sul terrorismo.

    Dolci a Cirri & Solibello di “Caterpillar Radio Due Rai”.

    Carbone alle Radio private che non sono più Radio Libere.

    Dolci a tutti i dimenticati, tipo Enrico Vaime “Black out Radiodue Rai”.

    Dolci ad Al Gore.

    Carbone e tanto dentifricio a Monica Lewinky, che ha fatto assurgere a politico la moglie di un grande statista.

    Dolci ad Ennio Morricone, per non aver sputato sull’oscar, io l’avrei fatto.

    Carbone a me, che mi permetto di dare dei voti, dolci a Sozi che non ha ancora dispensato carbone e dolci a Gregori che ha dispensato calci sulle palle: quanno c’è vo’, c’è vo’!

  43. Qualcuno che si ricorda di Enrico Vaime (perugino)! Grazie Dido’! Pero’ sarebbe bello se tu e Miriam non litigaste: credo che il discorso possa infatti solo sfociare in rissa. Meglio dire, penso, che la situazione della Campania e’ brutta per i problemi che sappiamo ma che anche l’Italia tutta e’ un Paese strano, ovvero per certi versi sottosviluppato: Paese dove si aiutano i ricchi a divenir ricchissimi e i poveri a seppellirsi con le proprie mani per disperazione. Unico Paese d’Europa dove gli editori a pagamento furoreggiano e pirateggiano. E dove gli articoli su riviste e giornali non vengono pagati a tutti ma solo a chi e’ gia’ famoso. Paese crogiuolo di alta cultura e bassa mafiosita’. TUTTA L’ITALIA.

  44. Dolci in grande quantità al Sud del mondo. Carbone, tanto carbone
    All’Occidente , cioè a noi che ci strafochiamo l’ 83% delle risorse del pianeta. Un quinto del mondo, noi, grassi impallati e i quattro quinti a morire per fame. 40 milioni l’ anno.

  45. @Giulio
    Cosa devo dirti? Se non ho mai conosciuto anestesisti simpatici e giovialoni? Sì, l’ultimo, era una donna, attenta, sensibile e premurosa.
    🙂

  46. Cara Befana,

    coprirei di carbone i nostri Politici i quali con le loro continue bizze si comportano come i bambini quando si contendono un giocattolo.

    Offrirei tanti dolci ai lavoratori a reddito fisso. Il contenuto calorico di questi alimenti consentirà loro di arrivare a fine mese non troppo deperiti.

    Maria Luisa Papini Pedroni

  47. Cari amici di letteratitudine,
    anch’io sono una piccola befana con le scarpe da tennis che non riesce a cavalcare neppure un aspirapolvere? Può darsi.
    Non lo so, come non so tante altre cose: solo ieri ho imparato la storia per intero dei Re Magi e del loro viaggio! Che razza di cristiana!
    Comunque, se la vedete passare, ditele che ho bisogno di soldi, di colori nuovi (tubetti ad olio marca Mussini), di tele e pennelli e che, se lo ritiene necessario, possono appendere un calzettone grande, così ci mette tutto dentro compresa la sua scopa!
    Ciao

  48. Va be’… tanto per ricondurre la discussione all’ambito letterario cui pertiene, credo sia doveroso ricordare che il lemma italiano”Epifania” deriva dal latino ”epiphania(m)”, che aveva preso il termine dal greco ”ta epiphan(e)ia”: ”le manifestazioni della divinita”’. Manifestazioni, queste, che, precisa il diz. etim. DELI, ”per il Cristo sono state la stella, che guido’ i magi, il battesimo nel Giordano e il miracolo di Cana. In Occidente prevalse, per importanza, la prima (Tagliavini)”.
    Cio’ va ad integrazione di cio’ che la brava nostra, divina, Befana, ha gia’ esposto nell’articolo del post.
    Auguri a tutti di pace ed umilta’, a me stesso in primis, ai befani e alle befane!
    Sergio Sozi

  49. La parola epifania deriva dal latino “epiphania(m)”, che a sua volta deriva dal greco “tà epiphan(e)ia” e che significa “le manifestazioni della divinità”. Nella liturgia cristiana passò a significare “la manifestazione di Gesù agli uomini come Messia”, e secondo un’antica tradizione Gesù apparve agli uomini come Figlio di Dio nel medesimo giorno (6 gennaio) ma a distanza di anni, con tre episodi miracolosi: con la stella che guidò i Re Magi, con il battesimo nel Giordano e con la trasformazione dell’acqua in vino nel giorno delle nozze di Cana. Originariamente la Chiesa celebrava questi tre miracoli nel giorno dell’Epifania, ma con l’andar del tempo la festa dell’Epifania finì col ricordare solo la venuta e l’adorazione dei Re Magi, proprio come si ritrova nella traduzione letterale olandese.

    Ma che cosa ha a che vedere l’Epifania con la Befana? La risposta è molto semplice: Befana non è altro che la forma dialettale di Epifania. Si può dire, che “Epifania” fu quasi sempre e solo il nome letterario della festa, il nome colto e poco usato; nel corso del tempo la parola si trasformò, si deformò nei vari dialetti. Così i toscani chiamarono l’Epifania “Befania”, i romani la dissero “Pasqua Befania”, i pugliesi “Pasqua Befanì”, i calabresi “Bifania” o “Bufania”, i bolognesi “Epifagna”, e così via.

    Ma chi è la Befana? L’enciclopedia Treccani ne dà la seguente definizione: è per il popolo un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dall’1 al 6 gennaio. Nell’ultima notte della sua dimora il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali parlano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie di ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando…in alcuni luoghi si prepara con cenci e stoppa un fantoccio e lo si espone alle finestre…I contadini della Romagna toscana sogliono invece portarlo in giro sopra un carretto, con urli e fischi, fino alla piazzetta del villaggio, ove accendono i falò destinati a bruciare la Befana…Gli studiosi vedono nel bruciamento del fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po’ da per tutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della befana a tradizioni magiche precristiane…
    Per meglio capire la figura di questa vecchia, dobbiamo così andare indietro nel tempo fino al periodo dell’antica Roma. Già gli antichi Romani celebravano l’inizio d’anno con feste in onore al dio Giano (e di qui il nome Januarius al primo mese dell’anno) e alla dea Strenia (e di qui la parola strenna come sinonimo di regalo). Queste feste erano chiamate le Sigillaria; ci si scambiavano auguri e doni in forma di statuette d’argilla, o di bronzo e perfino d’oro e d’argento. Queste statuette erano dette “sigilla”, dal latino “sigillum”, diminutivo di “signum”, statua. Le Sigillaria erano attese soprattutto dai bambini che ricevevano in dono i loro sigilla (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti. Questa tradizione di doni e auguri si radicò così profondamente nella gente, che persino la Chiesa dovette tollerarla e adattarla alla sua dottrina.

    Dalla Romanità passiamo al Medioevo, periodo ricco di racconti demoniaci e di magie. Proprio in questa epoca medioevale si dà molta importanza al periodo compreso tra il Natale e il 6 gennaio, un periodo di dodici notti dove la notte dell’Epifania è anche chiamata la “Dodicesima notte”. È un periodo molto delicato e critico per il calendario popolare, è il periodo che viene subito dopo la seminagione; è un periodo, quindi, pieno di speranze e di aspettative per il raccolto futuro, da cui dipende la sopravvivenza nel nuovo anno. In quelle dodici notti il popolo contadino credeva di vedere volare sopra i campi appena seminati Diana con un gruppo più o meno numeroso di donne, per rendere appunto fertili le campagne. Nell’antica Roma Diana era non solo la dea della luna, ma anche la dea della fertilità e nelle credenze popolari del Medioevo Diana, nonostante la cristianizzazione, continuava ad essere venerata come tale. All’inizio Diana e queste figure femminili non avevano nulla di maligno, ma la Chiesa cristiana le condannò in quanto pagane e per rendere più credibile e più temuta questa condanna le dichiarò figlie di Satana! Diana, da buona dea della fecondità diventa così una divinità infernale, che con le sue cavalcate notturne alla testa delle anime di molte donne stimola la fantasia superstiziosa dei popoli contadini. Di qui nascono i racconti di vere e proprie streghe, dei loro voli e convegni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Nasce anche da qui la tradizione diffusa in tutta Europa che il tempo tra Natale ed Epifania sia da ritenersi propizio alle streghe. E così presso i tedeschi del nord Diana diventa Frau Holle mentre nella Germania del sud, diventa Frau Berchta. Entrambe queste “Signore” portano in sé il bene e il male: sono gentili, benevole, sono le dee della vegetazione e della fertilità, le protettrici delle filatrici, ma nello stesso tempo si dimostrano cattive e spietate contro chi fa del male o è prepotente e violento. Si spostano volando o su una scopa o su un carro, seguite dalle “signore della notte”, le maghe e le streghe e le anime dei non battezzati.

    Dalla Romanità passiamo al Medioevo, periodo ricco di racconti demoniaci e di magie. Proprio in questa epoca medioevale si dà molta importanza al periodo compreso tra il Natale e il 6 gennaio, un periodo di dodici notti dove la notte dell’Epifania è anche chiamata la “Dodicesima notte”. È un periodo molto delicato e critico per il calendario popolare, è il periodo che viene subito dopo la seminagione; è un periodo, quindi, pieno di speranze e di aspettative per il raccolto futuro, da cui dipende la sopravvivenza nel nuovo anno. In quelle dodici notti il popolo contadino credeva di vedere volare sopra i campi appena seminati Diana con un gruppo più o meno numeroso di donne, per rendere appunto fertili le campagne. Nell’antica Roma Diana era non solo la dea della luna, ma anche la dea della fertilità e nelle credenze popolari del Medioevo Diana, nonostante la cristianizzazione, continuava ad essere venerata come tale. All’inizio Diana e queste figure femminili non avevano nulla di maligno, ma la Chiesa cristiana le condannò in quanto pagane e per rendere più credibile e più temuta questa condanna le dichiarò figlie di Satana! Diana, da buona dea della fecondità diventa così una divinità infernale, che con le sue cavalcate notturne alla testa delle anime di molte donne stimola la fantasia superstiziosa dei popoli contadini. Di qui nascono i racconti di vere e proprie streghe, dei loro voli e convegni a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Nasce anche da qui la tradizione diffusa in tutta Europa che il tempo tra Natale ed Epifania sia da ritenersi propizio alle streghe. E così presso i tedeschi del nord Diana diventa Frau Holle mentre nella Germania del sud, diventa Frau Berchta. Entrambe queste “Signore” portano in sé il bene e il male: sono gentili, benevole, sono le dee della vegetazione e della fertilità, le protettrici delle filatrici, ma nello stesso tempo si dimostrano cattive e spietate contro chi fa del male o è prepotente e violento. Si spostano volando o su una scopa o su un carro, seguite dalle “signore della notte”, le maghe e le streghe e le anime dei non battezzati.
    Strenia, Diana, Holle, Berchta,… da tutto questo complesso stregonesco, ecco che finalmente prende il volo sulla sua scopa una strega di buon cuore: la Befana. Valicate le Alpi, la Diana-Berchta presso gli italiani muta il suo nome e diventa la benefica Vecchia del 6 gennaio, la Befana, rappresentata come una strega a cavallo della scopa, che, volando nella dodicesima notte, lascia ai bambini dolci o carbone. Nella Befana si fondono tutti gli elementi della vecchia tradizione: la generosità della dea Strenia e lo spirito delle feste dell’antica Roma; i concetti di fertilità e fecondità della mite Diana; il truce aspetto esteriore avuto in eredità da certe streghe da tregenda; una punta di crudeltà ereditata da Frau Berchta. Ancora oggi un po’ ovunque per l’Italia il 6 gennaio si accendono i falò, e, come una vera strega, anche la Befana viene qualche volta bruciata…
    In molte regioni italiane per l’Epifania si preparano torte a base di miele, proprio come facevano gli antichi Romani con la loro focaccia votiva dedicata a Giano nei primi giorni dell’anno.
    Come Frau Holle e Frau Berchta, la Befana è spesso raffigurata con la rocca in mano e come loro protegge e aiuta le filatrici.
    Nella Befana rivivono, quindi, simbolicamente culti pagani, antiche consuetudini, tradizioni magiche precristiane.

    Dove e quando nasce la Befana? Il “fenomeno Befana” è diffuso un po’ dovunque in Italia e non è possibile stabilire con precisione dove sia nato di preciso, né quale città o regione abbia dato i natali alla Befana; certo è che nei secoli che vanno dal XIII al XVI la Befana non è ancora una persona, è solamente una festa, una delle feste più importanti e gioiose dell’anno: canti, suoni, balli, fuochi artificiali, cortei, giostre, una baldoria che coinvolge tutte le classi sociali.Vi partecipano nobili e plebei, uomini e donne, che, tra le varie cose, celebrano in questo giorno anche il genere umano o meglio l’uomo, il primo uomo, che secondo la tradizione biblica era stato creato nel sesto giorno, data che coincideva e ricorreva con il sesto giorno del nuovo anno.
    Nel tardo ‘500 si comincia a parlare di Befane, come figure femminili che vanno in giro di notte a far paura ai bambini, ma sono sempre più di una. Alla fine del ‘600 ne restano ancora due, una buona e una cattiva, la stessa Accademia della Crusca ne fa menzione (1688). È curioso come questo dualismo resti ancor oggi radicato nell’idea che la Befana porta regali ai bambini buoni, ma cenere e carbone a quelli cattivi.

    A che razza appartiene la Befana?
    Una certa tradizione vuole la Befana nera, perché si rifà al racconto dei magi dall’oriente, di cui uno era nero di carnagione…ma, secondo altri, la Befana ha solo il viso nero, perchè in fin dei conti è pur sempre una strega, anche se di buon cuore, e come tutte le streghe che si rispettino anche lei deve avere qualcosa di nero…

    Come è l’aspetto fisico della Befana?
    Non è certo Miss Italia! È una strega, e come tale è brutta, vecchia, deforme, magra magra, direi quasi stecchita, ripugnante e ridicola al tempo stesso. I capelli, bianchi, arruffati e stopposi incoronano un viso coperto da fuliggine, visto che entra in casa dalla cappa del camino. Gli occhi sono rossi come la brace, il naso è grosso e adunco, un po’ come quello del nostro Dante; la bocca è grandissima e sdentata. Indossa abiti poveri, da contadina, prediligendo quasi sempre il colore nero: una rozza sottana, un corpetto ricamato, e uno scialletto sulle spalle. Porta un ampio fazzoletto in testa, annodato sotto il mento, ma la si può anche vedere con un cappello, di strana foggia, spesso a punta, come quello di certe fate o di certe streghe. I piedi sono grossi e nodosi, calzati quasi sempre da scarpe grossolane e sempre rotte, come testimonia un canto toscano che dice:

    La Befana vien di notte
    con le scarpe tutte rotte
    e nessun gliele ricuce,
    la Befana è pien di brace…
    Essendo vecchissima, l’età non la si conosce, porta gli occhiali, che possono essere di diversi modelli, dipende un po’ dalle regioni. Ma la caratteristica sua tipica è il suo modo di spostarsi: vola…su una scopa! che la porta dovunque, attraverso venti e bufere, di tetto in tetto, di casa in casa, portandosi sempre dietro un sacco di iuta, pieno di doni. La Befana se lo butta sulle spalle come se fosse leggerissimo, e per nulla ingombrante; più doni la Vecchia estrae dal sacco, più ne ritrova: le sue scorte sono inesauribili. E con il suo sacco entra in casa… attraverso la cappa del camino. Il camino è la sede del fuoco, il punto più vivo della casa, è il focolare che rappresenta il fulcro della domesticità, e in alcune credenze popolari, soprattutto nel meridione, è visto anche come l’apertura al trascendente. Si crederebbe che le anime dei morti, di notte, ritornino in casa attraverso l’apertura del camino. In ogni caso i bambini appendono le calze bene in vista sotto la cappa del camino, così che come la Befana scivola in casa può subito riempire quelle calze con i doni.

    Che tipo di doni porta la Befana?
    Originariamente erano certamente modesti: arance, mandarini, fichi secchi, castagne, mele, uva secca, dolciumi fatti in casa. Col tempo e a seconda delle disponibilità finanziarie delle famiglie, i doni divennero sempre più consistenti, come giocattoli, vestiario e denaro. Nel ‘700 e nell’800 in molte città, come Venezia, Verona, Padova, Firenze, nascono poi vere e proprie fiere della Befana e in particolare a Roma, la cui fiera diviene famosissima e lo è tuttora. Ma la Befana non porta solo doni, porta anche…carbone! Il carbone, infatti, con il suo colore nero, simboleggia un po’ il peccato, e più carbone il bambino trova nella sua calza e più significa che è stato cattivo durante l’anno!

    Come è la situazione Befana al giorno d’oggi?
    Dopo i grandi splendori dei secoli passati, la Befana subisce un declino sempre più evidente a partire dal ‘900, dovuto in parte al “progresso”, alla trasformazione della società da agricola in industriale, all’arrivo di Babbo Natale dall’America… Un rilancio lo si trova negli anni Venti, grazie a Benito Mussolini, che vede in questa festa un fenomeno folcloristico tipicamente italiano, da contrappore a tutti gli altri miti natalizi provenienti dall’Inghilterra e dall’America. Si parla di “Befana fascista”, ma non è più la Vecchia, che ben conosciamo, è piuttosto un’istituzione, un’opera di assistenza sociale rivolta alla “giovinezza italiana”. Con la fine del fascismo, senza più protezione di duci, regine e principesse, la Befana cade in un nuovo oblio. Nel 1977, in un clima di austerità, e nel tentativo di limitare i cosiddetti “ponti festivi”, il governo Andreotti emanerà una legge che elimina l’Epifania dal calendario civile e religioso. Ci vorranno ben 9 anni di protesta, di dibattiti, di discussioni, per far ritornare la Vecchia a nuova gloria: con decreto del dicembre 1985 il Consiglio dei Ministri reintroduce la festa dell’Epifania e la Befana può così ritornare a volare trionfante sulla sua scopa nei cieli d’Italia!

    Adeguandosi ai tempi moderni e consumistici, la Befana sta facendo follie in alcune località della penisola; a Recoaro Terme, per esempio, all’imbrunire della vigilia dell’Epifania si intravvedono le prime luci di una fiaccolata: è la discesa del Befanone…sugli sci, accompagnato da una lunga fila di sciatori e la festa termina la sera in piazza con un gran falò. sul quale si brucia la stria (strega). A Venezia, sul Canal Grande, il giorno dell’Epifania si svolge la burlesca regata delle Befane, dove i rematori, camuffati da Befane usano le scope al posto dei remi…A Rapallo, il Circolo Subacqueo organizza una Befana molto speciale, vestita con gli abiti tradizionali, ma emergente dal mare…, carica di doni e grondante d’acqua e attesa a riva da tanti bambini impazienti.

    Insomma, la Befana rivive più arzilla che mai, nonostante o forse grazie al consumismo del ventunesimo secolo e a scuola i bambini italiani dovranno ancora imparare a memoria, come la sottoscritta anni fa, la poesia dei Giovanni Pascoli, che dice:
    Viene viene la Befana,
    vien dai monti a notte fonda.
    Come è stanca la circonda
    neve, gelo e tramontana.
    Viene viene la Befana.

    Marisa Jansen-Miglioli

    Fonte: http://www.dante-alighieri.nl/

  50. @sergio
    e le epifanie joyciane dove le mettiamo?
    quel lampo di lucidità, di percezione dell’infinito, attraverso le piccole cose?
    questo sarebbe bello che la befana portasse.
    questa povera strega, che essendo vecchia e brutta, in quanto deprivata della sessualità dirompente delle streghe classiche e della funzione riproduttiva per raggiunti limiti di età, diventa buona e non spaventa più.
    e assurge all’olimpo delle divinità (secondarie, per l’amor del cielo.. è pur sempre una donna…) nella sua rassicurante funzione di dispensatrice di doni.

  51. Articolo eccezionale! Brava Maria Jansen-Miglioli! Quella della Befana colle scarpe rotte la sapevo da secoli, l’altra del Pascoli me l’ero scordata.

  52. Ciao, Gea, mi sembra molto tempo che non ci rivolgiamo la parola.
    Allora, al di la’ di Joyce (sul quale non mi esprimo: sono legato ad altre scuole storiche, soprattutto italiane, e non starebbe bene mettersi a contar i pidocchi sulla testa di chi non ha a che fare con me), devo dire che la sessualita’ e’ cosa che puo’ anche non aver rilievo, eventualmente, parlando di funzioni magiche: la magia riguarda una sfera filosofico-ritual-fenomenica nella quale anche la sessualita’ adempie a una funzione ”scatenante” per provocare e far manifestare ulteriori e diverse conseguenze d’ordine genealogico, consuetudinale, filosofico o religioso in senso stretto, o anche precettistico e sentimentale. Insomma, parlando di Storia greco-romana, il sesso in se’, fine a se stesso, conta poco sempre: o deve portare dei figli latori di altri contenuti (ossia figli-simbolo di valori ad essi legati) o significa altre cose.
    La Befana, dunque, secondo me, e’ sufficientemente astratta dai desideri carnali banali d’oggi e di sempre per essere una delle mie personali divinita’.
    Saluti Cari
    Tuo
    Sergio

  53. Grazie per la “divina” accoglienza.
    Il mio nick è riferito più modestamente al nome di una conchiglia “cypreae”…
    ma non disdegno neppure il ruolo di Befana, che mi darebbe la possibilità di portare doni a tutti i bambini del mondo, specialmente ai più sfortunati.
    Ancora auguri a tutti,
    Cyprea

  54. @Rossella
    perché i colori ad olio? Puzzano, occupano posto, sono meravigliosi ma un po’ fuori dal tempo. Io li uso solo rarissime volte per nostalgia della loro puzza, della loro morbidezza e ovviamente per le tonalità. Poi però la logistica del mio spazio mi angustia per giorni, allora li metto via, fotografo quello che posso e ritorno ai miei fogli. Considero il tuo intervento come il dono più bello di questa epifania. In bocca al lupo!

  55. @ leucosia.
    Bellissima! Sono andato a curiosare nel blog. Originale, ironica e con una morale importante. Anche le battute sono fulminanti. Complimenti.

  56. Coi colori ad olio sono stati fatti i massimi capolavori dell’Italia. Parola di figlio, nipote e pronipote di pittori. E viva la puzza! Usateli!

  57. Intanto grazie davvero per i vostri commenti.
    Grazie a chi mi ha tributato dolciumi e anche a chi mi ha affibbiato carbone.
    😉

    Molto graditi i baci di Fausta (soprattutto considerato che Elektra latita).
    😀

    @ Didò: anche a me piacerebbe leggere un buon libro di Massimo. E temo che dovrò aspettare un po’ 🙂

    @ Miriam e Didò: pace? 🙂

    @ Cicerone 1: grazie per aver postato l’articolo della Jansen-Miglioli

    @ Tutti:
    buona Epifania!

  58. @Sergio
    costano anche moltissimo! E poi i solventi non si possono disperdere e anche l’ambiente vuole i suoi regali… Certo un lavoro ad olio è fisico, ha un corpo suo, è come un libro. I disegni, invece sono come i pensieri…
    Buona epifania anche a te.

  59. Scusate per l’eccesso di faccine del commento precedente.
    Domani tornerò a intervenire anche sul post dedicato a Harry Potter (spero!).
    Intanto vi chiedo…
    Perchè non raccontate come si celebra l’epifania dalle vostre parti? Ci sono usanze particolari? Eventi collegati alla figura della Befana?

  60. Cyprea: saprai certamente che quella conchiglia si chiama cosi’ perche’ Venere nacque da una conciglia vicino all’isola di Cipro. Allora, scherzando galantemente, d’ora in poi io ti chiamero’ Cipride. Benvenuta fra noi e grazie!
    Leucosia:
    appena ne avro’ tempo ti leggero’… pero’ conto gia’ sul giudizio di Salvo, che se ne intende di Letteratura. Un benvenuto anche a te!
    Ma vedrete che il padron di casa Maugger ve li fara’ meglio di me, gli auguri e i benvenuti. Io sono solo un viandante di isto loco!

  61. Che ti abbia scritto, Maugger ariostesco sciupafemminazze, non v’e’ dubbio. Dipende cos’hai censurato, furbone!!!!

  62. Miriam, fai come credi. Io amo quella ”puzza-odore” come anche adoro e odoro l’altra dei papiri e delle scartoffie, polverosi di nobili pensier e ascendenze, nei quali mi hanno avvolto sin dai tempi di San Saba – Gregori sa a cosa mi riferisco. San Saba e’ cosa solo dei romani veri, come un tal De Sica di via Aventina, per esempio. De Sica Vittorio, per carita’ di Dio (ma i figli Manuel e Christian mio zio li vedeva spesso ugualmente).

  63. Testo della Leucosia appena letto: sta nelle mie corde. Del tutto. Una limaturina e sarebbe pronto per esser accolto fra le testimonianze di una notte… veramente ”epifanica”! Brava! Brava Leucosia!!
    Sozi

  64. Il fascino di San Saba, il mistero delle conchiglie, l’afrore dei colori a olio.
    Siete stupendi. Riuscireste a spennellar di tinte tardoromantiche e scapigliate anche un post dedicato ai cessi degli autogrill.
    Ecco perché sto qui, e ci resterò.
    Spiacente per Miriam che ipotizzò di dissolversi al mio apparire. Ma, volendo, sei ancora in tempo.
    Rimarrò in questo blog finchè non sarà Maugeri in persona a decidere il mio ostracismo o finchè Cicerone non riuscirà a scrivere un intervento di cinque righe.
    Rimarrò qui finché Sergio Sozi, usando a sua scelta il latino o il greco o il sanscrito o l’aramaico o la stele di Rosetta, non ci spiegherà anche l’etimologia della parola “caccola”.
    Rimarrò qui finché Didò non ci riporterà ogni volta ai Borboni anche solo per spiegarci perché a Napoli quello che va contromano dice “all’anim’e chi t’è vive” all’unico automobilista che guida nel corretto senso di marcia.
    Praticamente, insomma, vi ho condannati alla mia eternità.
    🙂

  65. Ho piazzato i Magi nel presepio; gioco un po’ con la gatta e poi vado a dormire.
    Notte a tutti

  66. Caccola: deriva da ”cacca”: ”Sterco a pallottole di alcuni animali, cispa degli occhi, muco del naso o degli orecchi” (1427, S. Bernardino da Siena).
    Ma resta con noi, splendido amico mio Enrico.

  67. Miriam,
    se non sosterrai piu’ che io sia ”rigido”, metto anche te fra le pulci dei Re Magi – lo sto per fare.
    Buonanotte, cara
    Sergio

  68. Ho piazzato due birre nello stomaco, apro la finestra per dire al mio vicino che con Gigi D’Alessio a tutto volume m’ha rotto il cazzo e poi mi metto a leggere un libro di Laura Costantini e Loredana Falcone.
    Sì, sono un depravato. E allora?
    🙂

  69. @Massimo, pace?
    Mio buon pastore, lungi da me dichiarar guerra a qualcuno, semmai ad una donna/odio solo gli avversari e quelli son uomini.

    Mio padre, il buon Mario, volato più in alto della Cappella Sistina a cinquant’anni/ che non li aveva ancora, mi insegno a triturare il cadmio, il minio, il bianco litopone con gli olii di lino e le trementine/noi il colore per i restauri ce lo facevamo da noi. Sono nato coi/nei colori dell’arte, mai stata puzza – anche col mal di capo – sempre afrore di mestiere, e che allegria tornare a casa la sera, puzzolenti di cromi, con la madre borbottante del lavar camici grigi e variopinti di macchie.
    Avesse visto e sentito la “puzza” di sua nipote Chiara, dipingere a Parigi di Parigi, lui, mio padre, che ha tenuto a bottega fior di dipintori napoletani, lui, fine restauratore e amante della biacca, avrebbe pianto e l’avrebbe abbracciata, in uno scambio di trementine.

  70. P.S.
    Enrico: il voc. ”caccca” poi sembra essere solo deformazione infantile derivante dal verbo ”cacare”. Di piu’ non se ne sa. Ma cerchero’. Forse. Dopo altre storie c’ho da fare, vecchio mio. Per campare e… cacare.

  71. Bello, Dido’. Hai scritto una cosa bella. Proprio. La seguente (e lo sai): ”Sono nato coi/nei colori dell’arte, mai stata puzza – anche col mal di capo – sempre afrore di mestiere, e che allegria tornare a casa la sera, puzzolenti di cromi, con la madre borbottante del lavar camici grigi e variopinti di macchie (…)”.

  72. Grazie Miriam, grazie Sergio.
    Il mio olfatto non prova fastidio con i colori ad olio ed è mio uso diluirli con l’essenza di trementina. Vi comunico che l’impasto è un fatto meraviglioso, soprattutto quando se ne trova la giusta densità, si entra in sintonia con quello che si sta facendo ed il gesto diventa molto importante; spesso i risultati migliori sono quelli inaspettati.
    Stasera ho freneticamente svuotato i resti dei tubetti su un disegno che rappresentava un letterato con libri e tulipani, volevo fare qualcosa di informale che avesse una traccia definita precedentemente. Meglio non parlare del risultato, c’era la befana che rideva a crepapelle con quel suo naso bitorzoluto e mi gridava mettici il bianco, buttaci i rossi pirlona!
    Baci Rossella

  73. Bene, ma preferisco appropinquarmi da solo: se cacassi con te sarebbe un’odissea di profumi contrastanti e dal risultato pratico non nascerebbero fiori di giglio – almeno per causa del tuo ”contributo”.
    Va’ a cacare da solo, dunque, vecchio mio. E attento alle Befane d’oggi che scrutano i… feticisti!

  74. Rossella, sei una Persona. Una delle poche, piene, complete e italiane veramente, figlie degli dei migliori e della Storia dei Sentimenti Eccelsi (perdenti anche? non si sa). Ecco: le Persone come te non vivono nel presente ma nell’eternita’. Come anche il mio ringraziamento a Te. Te, fautrice di concordia. Grazie. E dipingimi fra gli angioletti negri attornianti i tuoi letterati magni (chi? D’Annunzio? Carducci? Negri? Lo Spirito Poietico della Minerva Turrita?)
    Tuo
    Sergio Sozi

  75. Bene. Concludo sperando che l’onnipresente Befanotta stanotte porti un tre quarti di carbone a tutti noi assieme a qualche pesato, risicato grammo di citazioni… magari di alcune fra queste:
    ”Venera la capacita’ che hai di farti delle opinioni: tutto e’ li’.”
    (Marco Aurelio, dai ”Pensieri” – trad. Carlo Carena)
    ”Ti invio, caro Nicandro, la stesura del discorso da me tenuto su come si ascolta, perche’ tu sappia disporti in modo corretto all’ascolto di chi si rivolge a te con la voce della persuasione.”
    (Plutarco, dal ”De recta ratione audiendi” – ”L’arte di ascoltare” – trad. Giuliano Pisani)
    ”Da parte mia posso soltanto esortarvi ad anteporre l’amicizia a tutte le cose umane: nulla e’ tanto adatto alla natura umana e tanto conforme sia alla buona che alla cattiva sorte.”
    (Cicerone, dal ”Laelius de amicitia” – trad. Emma Maria Gigliozzi)
    Sergio

  76. Cito anche la Consolatio Ad Marciam di Seneca. A ‘sta tizia gli era morto il figliolo, e il filosofone voleva consolarla con argomenti degni di Gerry Scotti. Nessuno ha mai saputo se ci fosse davvero riuscito.

    Gli anestesisti maneggiano droghe ed hanno sempre la fronte madida di sudore freddo. Vedo un nesso.

  77. @ Giulio. Il mio riferimento alle puttane non sarà stata la cosa più elegante della terra ma ha un suo senso. Mentre la tua esternazione di odio nei confronti delle femmine mi pare una cosa ben più preoccupante. Vedi, io penso che siamo tutti fondamentalmente mignotti, mentre chi nutre un tale astio è per fortuna ancora soggetto atipico.
    Per non parlare di chi vorrebbe fare l’anestesista per le ragioni che dici. Spero che i tuoi vaneggiamenti dipendano da un lobo frontale ancor poco sviluppato, cos’hai diciassette anni? Cerca di curarti, sei in tempo per capire la sottile differenza tra l’ironia e l’astrazione patologica.

  78. sergio caro
    io non mi riferivo alla mitologia greco-romana, la mia era un’analisi di tipo socio-psicanalitico. comunque ho apprezzato il tuo excursus. non sono certa di condividerlo appieno, ma chissene. ti voglio bene comunque.
    p.s.
    lo sai che anche a trieste c’è san saba? è il rione dove c’è anche la risiera.
    ci hanno aggiunto una b, ma sospetto che ciò sia conseguenza del complesso triestino sulla pronuncia delle doppie…
    🙂

  79. @sergio e salvo :sono contenta che vi sia piaciuta la mia intervista befanesca!
    grazie per i commenti positivi e per il benvenuto!
    a presto e ancora auguri…

  80. Carissimi,
    sono ancora la Befana (o quel che ne resta). Vorrei scusarmi se stanotte non ho potuto raggiungere molti di Voi, ma, capirete, partendo da Napoli, ho avuto qualche piccolo problemino. Innanzitutti non riuscivo ad aprire la porta della mia capanna, incatastata da una montagna di fetidi rifiuti… e dire che si trova a 9m di altezza sull’unico albero di P.zza Mazzini. Sono riuscita a scavare un cunicolo, tra bucce di banana, cape di pesce ed assorbenti ed una volta all’aria (aria?) stavo crepando x i miasmi smogheschi ancora peggiori del suddetto cumulo. Tramortita raggiungo la scopa e mi involo: oddio, non è possibile! Ho sbagliato scena, sono capitata nel negativo di una Futurama apocalittica, solo che questa è realtà: munnezza, munnezza, munnezza, munnezza ovunque, a vagoni, a valanga, a cascata, che si stratifica e si fonde con tutto, e tutto diventa munnezza. Come se non bastasse cominciano a spararmi addosso: non so se siano camorristi che vista la scopa mi hanno scambiato x uno scupatore comunale (dicesi netturbino), o se sia un gruppo di cittadini finalmente imbestialito che tenta di ribellarsi (dubito). Supero indenne anche questa, mi immergo in nuvole di diossina, sorvolo rassegnati Zombie pseudoumani che si aggirano inermi-inerti-inetti nello schifo, e mi trovo su Palazzo S. Giacomo… data la mia vetustità e la conseguente insallanutaggine mi assale un atroce dubbio: come distinguere i buoni dai cattivi? A chi dare dolci, a chi il carbone? Che i politici siano tutti una merdaccia e meritino il carbone è fin troppo ovvio scontato, anzi banale… ma gli altri?…Ma noi? …Ma io? Guardiamo, guardiamo, aspettiamo, aspettiamo, moriamo, moriamo…
    Poi l’Illuminazione, prevale la saggezza sul rincoglionimento e il dubbio si scioglie: siamo tutti molto molto cattivi e meritiamo tanto tanto carbone… ovvero tanta tanta, ma tanta, MUNNEZZA !

  81. Questa è la cugina di Di Domenico, stesso accento, stesso modo di guidare.
    @Dido. Abbiamo in comune l’amore per Dante e Campanile (Per Campanile stravedo).

  82. @ F.M. Rigo
    Giulio è un “vecchio” amico.

    @Sergio
    Non dirò più che sei rigido, in cambio tu promettimi/ci di sforzarti a contare fino a 5 prima di rispondere o interagire sui post. Però ha ragione Enrico, senza la tua presenza Letteratitudine non sarebbe la stessa: buona giornata a te e alla tua piccola.

    @eventounico
    la tua casella di posta è piena e allora posto qui gli auguri di buona Epifania

  83. Miriam, Se prometti la stessa cosa anche tu, io non ho difficolta’ a promettere quanto hai proposto.

  84. BUONA BEFANA A TUTTI!
    @ Leucosia:
    Auguri di buon anno a te.
    Ho letto il tuo simpaticissimo racconto/intervista con la Befana. Brava! E grazie per il link.
    Chissà se è la stessa Befana che ha inviato la lettera!
    😉

  85. Da noi non si festeggiava la Befana e nemmeno Babbo Natale. Qui, sul confine fra Bergamo e Lecco i bimbi ricevevano i doni da santa Lucia o san Nicolò e da Gesù Bambino, all’Epifania solo qualche dolcetto lasciato lì dai Magi. E la domanda che i bambini si sono sempre posti era sempre la stessa: ma la mirra, che cos’è?
    La befana è stata introdotta dai Cral aziendali, in primo luogo quello delle ferrovie, e poi, in seguito dai centri commerciali; adesso è diventata una festa padana che si celebra con le istituzioni locali schierate al completo.
    Cortei medievali con pastorelli, pecore, Magi a cavallo, sindaci, gonfaloni, bande, majorette, gli alpini onnipresenti e le pro-loco. Un giorno di frastuono che vede i negozianti schierati nelle vesti di volontari sceneggiatori, costumisti e acconciatori. Un’epifania di doni, perché il dono è un bene per il turismo e il benessere economico della nostra valle laboriosa.
    E a proposito della valle (San Martino) da domani inizierò un nuovo progetto di educazione all’immagine dedicato a: “La Romanizzazione e il contrabbando delle nocciole”. Vi terrò informati. 🙂

  86. @ Enrico Gregori.
    Hai scritto: “Rimarrò in questo blog finchè non sarà Maugeri in persona a decidere il mio ostracismo”.
    Attento, giovane Ellroy… non mi tentare!
    🙂

  87. @F.M.Rigo

    Non odio le femmine, né, se fossi diventato anestesista avrei fatto quel che ho scritto. Credevo si capisse, ma evidentemente non è così.
    Le auguro un felice 2008.

    @Miriam Ravasio

    Grazie Miriam, essere difesi dà sempre una certa gratificazione!

    @Eventounico

    Non ho capito la citazione di Aristotele. Che vor dì?

  88. Dedicata a tutti voi, al padrone di casa e, ovviamente, ad Enrico che legge il nostro romanzo con l’involontaria colonna sonora di Gigi D’Alessio (bleah!)

    La casetta della Befana
    È su nel cielo, lontana, lontana.
    Un giorno all’anno, fischiando a rovaio
    Borbotta all’uscio:
    “E’ il sei di gennaio”.
    La Befanina si infila di fretta
    La gonna nuova e la nuova cuffietta.
    Poi prende un sacco e lo riempie man mano,
    ma quello è un sacco davvero assai strano.
    Più ce ne mette di dolci e balocchi,
    più ce ne entra, e di quelli coi fiocchi.
    Bambole, treni, cavalli, teatrini,
    sciabole grandi e soldati piccini.
    Ecco le stelle fan luce d’un raggio:
    “Si copra bene, nonnina, buon viaggio”
    e il sacco pieno le aggiustano in groppa
    e la Befana galoppa, galoppa.
    E’ vecchia vecchia, eppure non cade.
    Oh, quanta neve ricopre le strade!
    Ecco, è arrivata e discende dal tetto
    di un bimbo bello e ai piedi del letto
    fa la Befana: “Vediamo per caso
    se questo bambino cattivo è mai stato”.
    E legge sul libro, c’è tutto segnato:
    difetti cento, bugie settantuno,
    e dieci a scuola, vediamo: nessuno?!
    Ah, se sapeste la faccia che fa.
    “Bravo, ma bene, si si, lo vedrà!”
    E nelle calzette che son preparate
    Sai che ci mette? Carbone e patate!
    Poi va dai buoni e dai bravi bambini
    E lascia confetti, tamburi e trenini
    E alle piccine le bambole belle
    Poi torna lassù, fra le stelle.

    Me la sono scritta, non so chi sia l’autore ma la mia mamma me la recitava sempre il 6 gennaio quando ero una bimba. E visto che, tutto sommato, bimbi siamo rimasti un po’ tutti (deo gratia!)… ve la regalo.
    Laura

  89. @Laura Costantini,
    Non è corte sbavante – come afferma il Gregori – , sono complimenti da buon padre: che bella litania sulla Befana.

    Da noi in provincia del tumore Napoli (Giugliano in Campania, che onora le spoglie mortali di Scipione l’Africano, Cumani siamo), babbo Natale l’ha portato l’industria meneghina, quella dei panetùn Motta. Arrivava solo la vecchina e poi non potevamo giocare perchè il 7 a scuola, solo in questo ci fregavano “quelli” del nord, che giocavano già dal 25.
    Alla Befana si aspettava il carbone, ma non arrivava mai, se non di zucchero. Trovavamo la pistoletta Diamonds a sei colpi, le biglie di vetro…e che emozione quando trovai dodici pastelli Giotto da non dividere con mio cugino

    @Ironiamare:

    “A Sergio Bruni”-
    “…Sergio Brù, si dice che io so’ Napule e tu a’ voce é Napule; embhè se io so’ Napule e tu a’ voce é Napule, Sergio Brù, che sìje a’ voce mia?”
    Eduardo

    @giulio,
    una volta anch’io t’ho difeso: fosse stato un errore?

    @Greg piantala, mi stà partendo un moto di gelosia, offri la tua mail a tutte, e tutte te la chiedono…si è vero una volta l’hai offerta a me e ho avuto paura per un po’!

  90. @ didò:
    la mia email e il mio numero di cellulare ce l’hanno anche alcuni assassini. certo, tu e vito ferro siete più pericolosi di un serial killer. ma mi so tutelare

  91. @Vito Ferro,
    mi sento accomunato a te come i detenuti di Alcatraz che scappano con le catene alle caviglie, con lo sceriffo Greg alle calcagna e di fronte le paludi della Louisiana: sarò costretto ad amputarti un piede per salvarmi (credo che tu apprezzerai il gesto, uno di Torino che si chiama Vito Ferro e come uno di Palermo che si chiama Ambrogio Brambilla: va’ soppresso [va’ anche l’accento sul và].).

  92. @Francesco Di Domenico

    m’hai difeso? mica me n’ero accorto! peccato però, un po’ ce speravo di onanizzarmi gloriosamente in un’autorappresentazione da San Sebastiano martire…va be’.

  93. @Rigo,
    checche ne pensi il giallista Gregori, anchio, nel mio piccolo, ho pubblicato un giallo: “Delitto al Ristorante Cinese – Napoletano” sull’antologia Sangennoir – Kairòs Editore e, da giallista periferico, mi è bastato andare sul sito tuo per vedere che quattro insipidi commenti parlavano male della cover: futtitenne!
    ( da Disneyano convinto, nei miei gialli nessuno viene mai ucciso, la gente muore, si sa…tutti devono morire. Oops, così svelo la trama? Me ne frego, mi interessa il vissuto e i sorrisi che provoca.)

  94. Oops…il tomo è quasi esaurito (a Porta Portese sulla bancarella de o’ Zozzo si trova ancora, e alla Fnac Napoli), se qualcuno volesse qualcosa di diuretico da leggere in bagno glielo spedisco via mela (e-mail), basta farsi dare l’indirizzo da Sua Benevolenza Maugeri.

  95. A Leucosia simpaticissima e brava, a Miriam, Gea, Silvia alle quali voglio già bene, a Cyprea conchilglia rarissima (sulla perlacea regina dei mari,ho scritto un testo che un pittore ha dipinto), a Sergio anima grande e speciale, colto, sobrio e impeccabile nei suoi leali giudizi, a Salvo ottimo scrittore, ottimo editore, insomma ottimo imperdibile amico.A Massimo tenero e dolce,perfetto padrone di casa, moderatore paziente ed eccelso delle nostre infinite baruffe .Al dotto Cicerone che sa sempre quello che scrive. a Eventounico e irripetibile, al simpatico e spassoso Francesco di domenico a Vito Ferro giovane e coraggioso scrittore. Al fantastico Enrico giornalista super e nel contempo uomo vero, genuino che si delizia a fare il birichino , al quale non si può non voler bene…. e a tutti i cari amici del Blog;
    la Befana bruttarella e tardoncella, aiutata dalle figlie befanine, Daniela che oggi compie gli anni e Serena che li compie domani (loro però sono alquanto carine) vi colmano le calze di copate,di ricciarelli, cantuccini con Vinsanto per brindare alla vostra salute e vi inondano con tonnelate di baci Perugina….Dal carbone saranno invece sommersi tutti i furbetti, i falsi amici, gli ipocriti, gli strozzini che frodano le persone perbene, quelli che non sono solidali con la povera gente che non riesce più a vivere dignitosamente e coloro che si arricchiscono sulla pelle dei malati.
    Un pò di carbone anche agli Editori scorretti che pur di far soldi speculano
    e illudono gli scrittori inesperti. La vostra vetusta Befana,Teresa la toscana.

  96. @giulio. Stai cominciando a renderti simpatico, ne hai tutte le capacità e le facoltà intellettive. Certo che l’inizio non era stato dei migliori…

  97. Maria Teresa Scibona,
    grazie per gli Auguri e gli elogi, che ricambiamo da Lubiana con questa cosina:
    ”Ella fa della grazia con un niente: ella e’ tale
    che pon tutto il divino nel minor dei suoi gesti.
    Ne’ tu montare in conca, Madre d’Amor, sapresti,
    ne’ tra i boschi fioriti camminar tu, Lucina,
    com’ella monta in seggiola, e com’ella cammina!”
    (Descrizione di Rossana, fatta da Cirano di Bergerac)
    Tanti Auguri!
    Sergio e fam.

  98. Finalmente trovo chi ha scritto un giallo senza mortammazzati come me! Siamo in due, allora, caro Dido’… una minoranza di vivi!

  99. No Giulio, non sei l’unico che non ha pubblicato, ma sei l’unico che in solo post ne ha sparate più di Berlusconi e Prodi da quando sono in politica. Qui non è che sotto l’effetto allucinogeno del vapore del minestrone possiamo vomitare su tappeti e divani. Certo il padrone di casa ci ha lasciato soli, ma i segnali per darti una regolata ti sono stati dati in vario modo da più persone.

  100. @eventounico

    Berlusconi è stato due volte presidente del consiglio ed è uno degli uomini più ricchi del pianeta. Prodi è capo del governo ed è stimato
    pressoché da tutti i potenti della terra. Forse sono sulla buona strada.

    La citazione di Aristotele me la spieghi?

    @miriam ravasio

    Mah, è una soddisfazione un po’ virtuale…tutto questo contro non
    l’ho proprio sentito.

  101. @Giulio:
    “Facevi bene a startene zitto.
    Dimmi, dov’è che vuoi esser trafitto?
    Al fianco, al cuore – sotto il giubbetto?-
    Oppure al fegato, al viso, al petto?
    Le cocce sbattono, la lama svetta.
    Credo d’aver deciso, adesso scocco.
    Torno a ripeterti quel che t’aspetta:
    Quando finisce la ballata, io TOCCO!

    Rostand – Cirano di Bergerac (traduzione di Franco Cuomo)

    @Eventounico sei stato affabilmente crudele, ma spadaccino leale: tocco da moschettiere!

    @Sergio, pardon se ti ricito (di a Fausta, tu lo avevi capito, che il morto c’è ma non l’ammazza nessuno)

    @Salvo,
    troppa grazia, spero che dopo averlo letto non mi denuncerai per contrabbando di aggettivi.

  102. temo che non ci crederete, ma io non reagisco alle stoccate vere o presunte perché penso sia meglio lasciar correre, giuste o sbagliate che siano; la vita reale, mi pare, ne riserva già abbastanza.

    saluto con rutto.

  103. @Dido.
    Se scrivi romanzi con la stessa ironia con la quale posti i tuoi interventi nel sito, sono sicuro che l’umanità è stata privata ingiustamente del tuo talento. Ti ho detto che io amo follemente Achille Campanile? Ho deciso che avrei fatto lo scrittore dopo aver letto un suo romanzo, “Gli asparagi e l’immortalità dell’anima”. Una folgorazione. Da allora il poveretto non si dà pace sulla tomba, ritenendosi responsabile del danno.

  104. … e delle ”Vite di uomini non illustri”, cosa ne pensate? C’e’ quella celebre sul Tasso del Tasso…

  105. Dido’, Salvo, tutti (compreso Giulio): nel mio libro il morto invece non c’e’ proprio: tutto colorato di giallo ma senza morti. Furti, sparizioni strane, possibili rapimenti, blecchaut elettrici, sibille appenniniche, maniaci alfabeticodepressivi, scarafaggi & calzature (in inusuale coppia), pesci troppo vivaci… si’… c’e’ tutto questo ed altro ma IL MORTO NO. Vi gusta ugualmente? (Dido’: mi stai facendo incuriosire troppo del tuo racconto del Ristorante Sino-napoletano: me lo fai avere?)

  106. @Sergio. Scambiamoci i libri, può sembrare una richiesta misera ma non lo è, se non altro sarà una maniera per conoscerci in maniera più approfondita e sancire amicizie spero durature nel tempo. La mia mail l’ho data, scrivimi e ci scambiamo gli indirizzi.

  107. @Giulio,
    dai stiamo scherzando un po’ tutti, mi hai fatto tirare via le ragnatele da Rostand e neanche ti sei calmato?
    @Salvo: spedito!
    @Sozi: “Il maniaco” è una delle più belle cose che abbia letto negli ultimi anni (senza incensamenti), c’è Pennac, Michele (Serra), Bergonzoni e buon ultimo alcune deliziose contaminazioni del mio maestro Konisberg (quello che suona il clarinetto il martedì a Manhattan).
    Io credo che il tuo futuro possa non essere polverosamente barocco ma divinamente umoristico: passa la sponda (il tasso del tasso: mon dieu!)!
    Ti arriva immantinente il racconto, ma altri due sono pubblicati sul mio blog, basta cliccare sul mio nome qui in fondo.
    Adesso devo proprio andare in cantina: è finito il vino e maiale con broccoli fritti senza vino è come Didò senza un sorriso, vado!

  108. Giulio,
    qui si parla di Letteratura: e’ la categoria nella quale rientra un personaggio che ho creato io. Se ti interessa, il libro s’intitola ”Il maniaco e altri racconti”, ed e’ in commercio anche su Internet o presso le librerie.
    Salvo,
    bene. Grazie mille! Ti scrivo subito. Comunque, se dai uno sguardo su Internet, cercando il mio nome su Google, trovi diversa roba narrativa, presente qua e la’ in versione integrale o parziale – oltre alla critica, la poesia e la varia culturale. Ho lavorato per due anni alla pagina culturale del Giornale dell’Umbria e collaboro a riviste italiane e slovene, ecc…
    Saluti
    Sergio

  109. Mi fai arrossire, Dido’: prosit! (Pero’ un po’ di Barocco fa bene all’Italia, oggi, con tanta roba fintropposcorrevoleemoderna!) E grazie pel racconto.

  110. Vorrei essere ancora un bambino con una calza appesa. Vi avrei trovato gli auguri di Miriam e M.Teresa. Da adulti si perdono tante cose importanti. Grazie.

  111. Sergio, ricordi quando parlavo di “federarci per la qualità” ? Ecco…Salvo sta realizzando, con te, quella mia vecchia proposta. Non posso che esserne felice.

  112. Francesco ho molto apprezzato la recensione per Enrico sul tuo blog. Ci tenevo quanto meno a dirtelo perchè non sono stato capace di scriverti nulla che non fosse troppo poco all’altezza.

  113. Caro Massimo,
    per tornare alla tua domanda iniziale (a chi darei i dolcetti tra i personaggi del 2007 e a chi il carbone) ….ecco, darei i dolcetti a chi non è un personaggio. A chi opera tutti i gioni nel buio, nel silenzio, a chi non è conosciuto per nome nè per cognome. A chi cresce figli, a chi lavora, a chi stringe la cinghia…in sordina.
    E darei carbone a chi ne approfitta. A chi si cela dietro omertà colpevoli e arroganti. Il carbone lo darei ai personaggi. A quelli che un nome e un cognome ce l’hanno. E grosso, altisonante, tanto facile da ricordare che basta aprire un giornale per leggerlo.Li coprirei di carbone e di rifiuti. Gli stessi di cui ci inondano facendoci per un attimo dimenticare che i rifiuti più pericolosi non sono quelli della discarica, ma quelli in carne e ossa.

  114. @Didò.
    Ho letto il racconto: uno spasso!!! Sono ancora piegato in due per le risate. Non è che sei un figlio spurio di Totò?
    @Sergio. Ci vuole più tempo, la tua produzione è più vasta e più impegnata: richiede maggiore concentrazione.

  115. @Evento/Sozi/ Siora Scibona/ Zappulla…
    La piantiamo con il miele?
    Dov’è la belva Gregori?
    Dal Blog mancano alcune donne: con chi è a cena il “lupo della Garbatella”?
    Qualcuno conosce gli orari dei voli da Catania? Dov’è il padrone: è da quando manca che non ci accoltelliamo (a parte i lanci di palline di carte dalla cerbottana di Giulio), non lo facciamo per fargli rabbia?
    Oh, non ci staremo innamorando?
    Mi rispondo con la mitica frase di “Arma Letale”: “Ricks, brutto figlio di puttana, sono troppo vecchio per queste stronzate!”

  116. @eventounico.
    Certo, ci mancherebbe. In qualche maniera si troverà il modo di realizzare qualcosa di carino insieme, ne ha già accennato Massimo.

  117. Mi ha appena chiamato la Befana sul cellulare. Sostiene di aver avuto una giornata pesante e, peraltro, aggravata dalla lettura di questo post. Una schermata inizialmente tributata a lei ma, progressivamente, divenuta l’ennesimo cortile del manicomio.
    Una pagina dove, aimè, possono mettere le mani tutti, esattamente come sul culo della serva.
    Ed ecco allora chi saluta coi rutti. Chi, invece, rutta pensieri. Talmente sconci da sostenere un qualche valore degli scritti di Sozi, di Didò e del sottoscritto.
    Meno male che ogni tanto spunta, per dire, una Gea che con saggezza pratica e fulminante scuote gli onirici cavalieri, spesso parto di nuvole pesanti.
    Ma, nel rispetto della sua età e delle sue fatiche, mi sono permesso di dire alla Befana che io, forse, sono quello che più di altri ha letto composizioni di vario tipo degli ospiti di questo blog.
    Maugeri, Sozi, Costantini-Falcone, Ferro, Scibona, Di Domenico, Leonardi e me medesimo.
    “A Befa’ – le ho detto – tutto sommato mejo de ‘n carcio a li cojoni”.
    Se non altro abbiamo sforzato le meningi invece che lo sfintere.
    La mia impressione è che tutti ci abbiamo messo l’anima e le palle (ciò vale anche per quelle virtuali delle scrittrici).
    Poi, a seconda, chi ha condito con rabbia, romanticismo, speranze, cinismo, lacrime, piscio, salamelecchi e vaffanculo.
    Improbabile che lasceremo un segno nella storia della Letteratura. Auspicabile, però, che i segni rimangano in noi e in chi ha avuto la pazienza di leggerci.
    E, ribadisco, leggere è più difficile che scrivere.
    Sozi, per esempio, sa quello che ha voluto dire nel suo “Maniaco” (ops, forse ho scelto l’esempio sbagliato, ma vabbè, ormai è andata). Ma chi legge si deve sforzare a immaginare, a comprendere, a vedere corpo e anima dei personaggi.
    E questo compito è difficile.
    L’ho detto sinceramente a un “entità” di questo blog. Che disse: “ho avuto un segno del destino che mi fece capire che io NON DEVO scrivere”. Non rivelo chi è, semmai lo farà l’entità. Ma ho replicato: “non si può mai dire, ma comunque tu leggi. è difficilissimo farlo bene”.
    Sì, perché un giorno leggi il Boiardo e il giorno dopo il Gregori.
    E se vuoi leggere bene non devi cedere alla tentazione di paragonare Boiardo a Gregori, anche perché Boiardo si incazzerebbe di brutto.
    Quello che, a fine festività ma senza alcun buonismo dei miei coglioni, voglio dire è che io ce l’ho messa tutta, e tutta ce la sto mettendo a leggere romanzi, racconti e poesie di chi pascola qui dentro. Mi viene da dire, bravi cazzo! E ancor più bravi si potrebbe essere evitando di pensare a chi vende tanti libri grazie ai calci in culo o ai pompini che fa all’editore. Se c’è stato un battage pubblicitario che si è mosso inarrestabile come la falange macedone o se ciòè dovuto ai tam-tam dei salotti intelliGHenti.
    Vivo sereno e disincantato pensando che chi vende tantissimi libri è bravissimo, un genio, un innovativo, un tassello che mancava alla cultura. Ma chissenefrega!
    “Lui venderà più libri – mi dico – ma io trombo di più. Vuoi mettere?”
    🙂

  118. @Simona, brava.
    Mi riapri una ferita, un umorista non dovrebbe mai girare le labbra all’ingiù.
    Ero un ragazzo 35 anni fa, mi ero fidanzato con un sogno, si chiamava Pci, con me tanti altri giovani, uno di questi, un po’ più grandicello, lo aveva proprio sposato quel sogno, si chiamava Antonio Bassolino.
    Non guidava Antonio, non lo ha fatto mai. Quel giovane intelligente e fortemente rivoluzionario lo andavamo a prendere con le nostre macchine per farlo parlare alle riunioni. Infiammava gli operai, addolciva le operaie con il suo sguardo severo e dolce.
    Quel tempo è un altro tempo.
    Non avrei mai pensato, a quel tempo, di dover mandare più, molto di più del carbone a quel giovane.

    Vorrei dei dolci io, perchè ho sopportato troppo, qualcuno mi ha rubato la gioventù.
    Se fosse un reato la “Lesa Gioventù” chi dovrebbe essere arrestato?

  119. @ Eventounico:
    il padrone di casa non vi ha lasciato soli, semplicemente ogni tanto capita anche a lui di stare off-line
    😉
    Su Giulio, in breve. Credo solo che desiderasse attirare l’attenzione.
    E c’è riuscito!

  120. Ringrazio sentitamente a nome mio e del mio nick per i lusinghieri apprezzamenti che gli sono stati generosamente attribuiti dagli eccellenti ospiti M.Teresa Scibona e Sergio Sozi.
    Felicità e auguri!
    Cipride/Cyprea

  121. Ciao Gea! Come stai?
    Salvo Zappulla,
    ti ho appena scritto.
    Eventounico,
    la ”Federazione per la qualita”’ la stiamo in effetti gia’ facendo: scrivendo come meglio possiamo ogni giorno e mettendoci dunque cuore, grammatica e pensiero. Assieme all’umilta’. E alla lettura, che, come dice il Gregoriano, e’ la cosa piu’ difficile da fare – perche’ se si legge superficialmente non cresce il lettore e il testo, dunque anche l’autore, resta morto.
    Rossella,
    i sentimenti veri sono l’unica cosa che perde vincendo: se essi non perdono non sono dei sentimenti. A vincere resta solo il nostro cuore, il quale e’ a sua volta un perdente nato, dunque ”perde vincendo”: nella sconfitta risiede la sua vittoria, se no e’ altra cosa, non cuore, non sentimento. Ma la Letteratura e’ parlare dei sentimenti con razionalita’ e conoscenza delle regole grammaticali e scrittorie, con conoscenza della filosofia e della Storia del proprio popolo; dunque, cara Rossella, nell’arte letteraria di oggi (anni Duemila) serve personalita’, indipendenza dalle mode, amore e fede, vita che se ne frega delle circostanze e delle malignita’, degli stupidi, ignoranti e presuntuosi che ci circondano ovunque. Serve un dialogo con se stessi e parallelamente con la propria percezione spirituale degli altri Italiani. E’ un amore completo, la Letteratura, una fede razionale come quella di San Tommaso. Ed e’ anche e soprattutto studio, autoperfezionamento continuo e… sforzi di petto per evitare i commenti di chi non ci capisce niente a chiacchiera come al bar. La Letteratura cerca di copiare il sentimento vero, insomma, ma spesso arriva troppo tardi a tradurlo in caratteri letterali. E deve accontentarsi di un ricordo. Ma se senti la Parola dentro, coltivala assieme all’amore e ti dara’ tanto, anche se sarai da sola con lei.
    Sergio

  122. Cipride,
    rimembri ancor cio’ che ti scrisse Saffo quand’eri (fosti?) giovin virgulto?
    Va be’… scherzi a parte: grazie!

  123. Enrico,
    d’accordo. Pero’ se tutti gli scrittori si confrontassero col Boiardo la Letteratura ne gioverebbe, no? Se no ognuno si crederebbe un genio senza esserlo. La Storia ci da’ la prospettiva giusta di cio’ che realmente siamo nei suoi confronti, credo. Solo la Storia conta veramente. Senza Storia Letteraria, invece: eccoci: tutti geni da quattro soldi. Ma non fingo di non sapere che spesso certi tromboni legittimano alla Storia delle vere boiate… che pero’ durano poco nei Manuali successivi (vedi Moravia: un dio da vivo e un… oggi).

  124. Sozi caro, non essere così immobilista però, altrimenti uno pensa che vuoi bene solo agli scrittori che sono morti i quali nulla possono più. Lo so è dura dare la propria approvazione all’anima ‘e chi t’è vivo anzi viv’, epperò ci devi provare. Come mai? Replicherai tu. Be’ una ragione è che ti annoi, almeno io sì. Insomma Dante è Dante, Moravia il cantore di piccoli drammi borghesi e Ammaniti ti snerva (un po’ anche a me devo dire). Quindi che si fa? Be’, a mio parere si cerca, o ricerca. In noi ed in altri. La letteratura è come l’elettronica anche se scienza più antica. Sai che è? Si mniaturizza, elementi sempre più piccoli, pieghe sfaccettature, granelli, microbi. In due parole l’invisibile ad occhio nudo. Per me la strada è questa, ma tu però accontentati e comprati una lente d’ingrandimento o magari fattela spedire dalla Befana, next year.
    Baci
    🙂

  125. @ tutti
    Allora, com’è andata la Befana? A me ha portato dolcetti e mi ha detto che avrebbe fatto lo stesso con voi…
    su qualcuno era ancora titubante, dunque raccontatemi…chi ha trovato carbone nella calza?
    🙂

  126. Saluti a tutti.
    Scusate l’assenza, ma ero intenta a volare sulla scopa.
    Dolcini per tutti, tranne per Massimo. Per lui tanto, ma tanto carbone. E solo per questioni di gelosia.
    Smile

  127. I dolci li regalerei alla mia editrice Elena De Lalla (Edizioni di Latta), ad Alessandra Sabatini e Lucrezia De Palma (rispettivamente ex editor e attuale Ufficio stampa Coniglio Editore). Il carbone potete immaginarlo.
    Auguri.

  128. @miriam
    ‘la romanizzazione e il contrabbando delle nocciole’….
    E’ MERAVIGLIOSO!
    un incrocio tra asterix e cip e ciop…
    ti scongiuro, tienimi informata!
    bacio

  129. Massimo, che mi dici ? Io credevo che letteratitudine fosse la tua First Life e che nella vita off tu usassi l’avatar nella foto, quello con la camicia azzurra e sbottonata sul petto…

  130. @Gea,
    grazie per l’illuminazione, mi era un po’ sfuggita, ma effettivamente sì, è proprio così. Lavoro solo dopo aver consultato gli “storici del posto” alla “lavorazione dei metalli” segue la romanizzazione. Il contrabbando delle nocciole invece, ha avuto luogo più in là, attorno al trecento; briganti tremendi (che noi andremo a rappresentare) incendiarono tutta una montagna, perché la carbonella dei noccioleti non sporca e profuma, e i ricchi signori della bassa di Mantova e Ferrara, ne richiedevano in quantità. Oggi sono rigorosamente al lavoro per preparare “tutt’ scos” tutto!
    Ciao

  131. @Massimo Maugeri

    La tua sintesi quadra solo per tre lati; l’ultimo è questo: tutti quelli che scrivono qui vogliono attirare un po’ d’attenzione, il che mi sembra ovvio,
    oltreché normale. Che io sappia si chiamano sane regole di comportamento, altrimenti dette necessarie ipocrisie fra parlanti. In futuro, non mancherò di rispettarle.

  132. Signora Miriam, è sbagliato considerare i politici tutti della stessa pasta. Secondo me Beppe Grillo può svolgere un ruolo di controllore del sistema. Grazie per il carbone. Purtroppo viviamo in una società paradossale. Ne troviamo esempi anche qui. C’è chi parla di “federarci per la qualità” e poi scrive di mutande. Questo blog è molto lontano dal concetto di qualità.
    Arrivederci.

  133. Signor Antonio…
    “controllore del sistema” ??????????

    P.S.: Lei non le usa, le mutande (magari di qualità) ??????

  134. @ massimo:
    qualora tu non riesca a superare il trauma derivato dal giudizio di scarsa qualità del tuo blog emesso dal signor Melfa, sappi che sono in grado di metterti in contatto con i migliori psicanalisti d’Italia. Ti prego di non esitare a chiedere il mio aiuto prima di suicidarti ingoiando 12 copie del libro di Sozi.

  135. Carbone a valanga su Gianni Minà, Bianca Pitzorno, Gianni Vattimo, Oliviero Diliberto e Gianni Rizzo, ché su Cuba dicono le bugie.
    Dolciumi come se piovesse per Armando Valladares, martire delle carceri di Castro. Leggete il suo libro edito da Spirali. CONTRO OGNI SPERANZA. 500 pagine di terribile realtà. Questi sono i libri che vorrei vedere in testa alle classifiche, non Harry Potter…

    Gordiano Lupi
    http://www.infol.it/lupi

  136. @Antonio.
    Io un sacchettino di carbone bianco profumato alla vaniglia l’avrei accettato con piacere. Sui politici – l’ho scritto sopra- sono d’accordissimo con te. Avrei accettato anche un paio di mutande con la dedica di Gregori, se non altro li avrei regalati a quella povera scorfana di mia cugina che è una sua fans sfegatata. Che diamine! Un minimo di senso dell’ironia non guasta, su!

  137. @ Francesco Di Domenico:
    tutti abbiamo perso qualcosa,purtroppo. Ciò che credevamo di essere. Ciò che credevamo fossero gli altri.
    Ma c’è anche il coraggio della rinascita. Prima di tutto interiore. Quella che si nutre di ferite.
    Da brava befana voglio inondarti di dolcetti. Mangiane qualcuno pensandomi.
    @ Massimo: Per te, caro, solo frutta candita. E a Sozi, Gregori, Ravasio…insomma a tutti gli abitanti di questo “condominio”: biancomangiare, bucatoli, mosciamà….(tutta roba siciliana, naturalmente, ma dolcissima).

  138. @Signor Melfa
    forse non ha letto il post con il dovuto disincanto; ma pensare di affidare il controllo del sistema (politico-democratico)ad un comico è cosa da Fratelli Max!
    Con simpatia, Miriam
    🙂

  139. @Rigo
    Le azioni Telecom (e non solo quelle, anche Fiat se è per questo) Beppe ce le ha per andare a rompere i coglioni nelle rispettive assemblee (e di questo Dio gliene renda merito). Di amici con cappuccio forse trattasi di frati francescani. Non diffido quindi per questo. Semmai bisogna diffidare d’altro: a qualcuno Grillo sarà simpatico o antipatico, ma non deve essere questo il metro di giudizio di ciò che dice. Alcune potranno essere emerite cazzate, e non ho difficoltà ad ammetterlo, altre sono sacrosante e se non le dicesse lui dovrebbe dirle la stampa, che però in questo paese è a livelli infimi di libertà (da quanto riporta l’osservatorio internazionale): quella che circola da noi è informazione leccaculi, asservita ai potentati politici ed economici; se vi basta questa allora possiamo fare a meno di Grillo, se non ci basta (e io credo che non ci possa bastare) allora ben venga Grillo. E il fatto che sia un comico non mi turba minimamente. Che dire allora della comicità dei politici di mestiere ?

  140. Egregio Sig. Melfa, mi scusi la domanda impertinente: ma lei le mutande le porta ?

    Nel caso, come immagino, la risposta sia positiva e qualora avessero delle scritte o disegni si sentirebbe forse per questo una persona di minore qualità ?

    Le segnalo comunque che quanto da lei rimarcato è ciò che nei blog viene classificato come Off Thread (ovvero fuori argomento). E’ un fenomeno ineliminabile anche nei blog più assennati. Ci serviamo, comunque, di tali divagazioni come mossa defatigante per il nostro cervello generalmente affetto da focalizzazione compulsiva sulla letteratura. Dimenticavo…l’ironia è l’intelligenza dei grandi.
    La saluto cordialmente e la ringrazio per averci ricondotto nei ranghi.

  141. D’accordissimo con te Carlo dici cose sacrosante, mi rendo conto che avrei dovuto articolare un po’ il commento ti chiedo scusa. Intendevo che dovremmo imparare a non delegare ad altri. Diciamo che TUTTI NOI dovremmo sorvegliare e agire. Grillo ha le sue ombre come i suoi meriti. Dice cose giuste ed altre discutibili. Una cosa è certa: è un trascinatore di folle e questo non mi piace. Preferisco un educatore di folle, come Benigni ad esempio. La sensibilizzazione mi piace di più, ci vuole più tempo ma si ottengono risultati duraturi. Dalla consapevolezza non si torna indietro, dalla cotta per un comico sì.
    Dici cose giustissime, ma siamo noi, ogni singola persona, che dobbiamo imparare a non aver paura, a non leccare i culi, a non inginocchiarci.
    Mamma mia mo’ la pianto altrimenti Grego mi dice che cago fuori dal vaso.
    Brrrrr che paura.
    🙂

  142. @ Ottimo, Carlo.
    Non dimentichiamo che Grillo ha pagato con l’epurazione dalla RAI l’aver sbeffeggiato e denunciato l’allora ultrapotentissimo Craxi. Quando ancora tangentopoli era lontana. Ben vengano i populisti come lui, almeno lui il comico lo fa di professione. Ben vengano i trascinatori di piazza capaci di smuovere le coscienze. Anche con i loro eccessi, sarà poi la gente a discernere. C’è bisogno in Italia di una grossa presa di coscienza. Quell’episodio di Mastella che va a consegnare la coppa con l’elicottero blindato, a spese dei contribuenti, è sintomatico. In un momento in cui ai cittadini si chiede di stringere la cinghia per risanare i debiti, una delle più alte cariche istituzionali si permette il lusso di agire con leggerenza e spregio. I rappresentanti dei vari partiti fanno giochi e giochini di parte per tenersi buoni la loro fetta di elettorato, spesso a discapito dell’interesse generale. Occorrono cani da guardia pronti a denunciare le malefatte e azzannare sui polpacci, là dove la stampa tace.

  143. OK Rigo! ora si che condivido, senza timore di cagate fuor dei vasi. E poi che ci potra mai dire Greg? Di ripulire ?

  144. @ Carlo: infatti, e poi senti io non ho mai fatto schifezze del genere.
    🙂
    Me piasce che Melfa adesso dirà che è una chat, evvabbè e allora?
    🙂

  145. @Salvo
    Grazie comunque del sostegno, ma pare non ce ne fosse bisogno (almeno nei confronti della Rigo, seppure proprio di bisogni – e fuori mira – alla fine si è andati a parlare).

  146. @Carlo. Sì, però sappi che se dovesse capitarti un altro tette-a tette con la Rigo, scelgo la Rigo. A prescindere.

  147. @Rigo
    Melfa pensi alle sue mutande! Qui si fa di tutto: dalla cultura alla politica alla chat più infima e bieca. E’ il bello della diretta! E poi l’umanità è bella perchè è varia. Talvolta anche avariata (naturalmente non nel nostro caso).

  148. i dialoghi tra Fausta, Carlo, Salvo e Eventounico (a proposito, ma ce l’hai un cazzo di nome?), sono i segni evidenti dei guasti della disoccupazione. Ma non avete mai una mazza da fare?
    🙂

  149. @Massimo
    Come vedi ci stiamo un po’ incartando, forse il vaso è colmo (per tornare alle sottili metafore di cui poco sopra) ed è per questo che si comincia a farla fuori. La befana ormai è passata e siamo in urgente attesa del nuovo post, prima che il Sig. Melfa ci muova nuove è più fondate critiche.

  150. @Enrico
    Come ti permetti? sono sul posto di lavoro da questa mattina! E dal posto si posta ! Piuttosto tu, al Messaggero, che fai ? Eeeh.., da che pulpito……

  151. @Rigo & Salvo
    Mi permetto di rispondere io: da ‘mutatis mutandis’ che implica la necesità di cambiarle, le mutande, e con una certa frequenza.

  152. @ Enrico
    Eh, vorrei proprio vederli ‘sti caffè con la Leonardi. Peraltro io lavoro a pochi passi, in Piazza di Spagna. Non è che Silvia ci ha ‘na sorella o un’amica……. (non vorrei fare da terzo incomodo)?

  153. E’ letteralmente “ciò che è da mutare”, cara la mia Rigo, ovvero “da cambiare”, come ho detto prima.

  154. Cara Fausta Rigo, ti cito e mi cito per risponderti, che’ questo mi sembra sia sufficiente:
    F.M. Rigo:
    ”Sozi caro, non essere così immobilista però, altrimenti uno pensa che vuoi bene solo agli scrittori che sono morti i quali nulla possono più. Lo so è dura dare la propria approvazione all’anima ‘e chi t’è vivo anzi viv’, epperò ci devi provare. Come mai? Replicherai tu. Be’ una ragione è che ti annoi, almeno io sì. Insomma Dante è Dante, Moravia il cantore di piccoli drammi borghesi e Ammaniti ti snerva (un po’ anche a me devo dire). Quindi che si fa? Be’, a mio parere si cerca, o ricerca. In noi ed in altri.”
    Sozi:
    ”La Storia ci da’ la prospettiva giusta di cio’ che realmente siamo nei suoi confronti, credo. Solo la Storia conta veramente. Senza Storia Letteraria, invece: eccoci: tutti geni da quattro soldi. Ma non fingo di non sapere che spesso certi tromboni legittimano alla Storia delle vere boiate… che pero’ durano poco nei Manuali successivi (vedi Moravia: un dio da vivo e un… oggi).”
    Trai tu le conclusioni da questo ”dialogo compiuto, finito, completo”.
    Saluti Cari
    Sergio

  155. P.S.
    I classici non mi annoiano mai: sono ”classici” proprio per questo: ogni volta che li rileggi ti/ci danno qualcosa di nuovo e di eccellente. Cio’ non toglie che, naturalmente, io abbia fatto e faccia tutt’ora anche delle altre letture: Bontempelli, Schulz, il Veronesi di alcune opere, Simona Vinci, Camon, Del Giudice (Attilio e Daniele), Consolo, Mariolina Venezia, il primo Tabucchi, ed altri (viventi) mi piacciono in diversa misura. Sono un critico letterario, Fausta. Leggo sempre e ricerco, ma valuto anche e faccio delle gerarchie di valore, com’e’ naturale fare. Le farai anche tu, no? Mica Moccia e Sordello da Goito sono la stessa cosa?

  156. Ciao Enri’: ehssi’, ci ho rimesso un po’ di salute mentale pero’ alla fine una delle mie scelte sono riuscito a farla passare: Italo Calvino sta nell’Olimpo degli scrittori eterni!

  157. Scoop: conosco il prossimo post.
    LA Camicia Celeste.
    Carissimi, pensate che io debba continuare ad indossare sul post la camicia celeste, citando Robert Redford ne “Il Grande Gatsby” o debba indossare una canottiera bianca per rendere omaggio a “Cronache di poveri amanti” di Pratolini?
    La grande critica ha obliterato da tempo l’abolizione della cravatta regimental ai party di Baricco, ma ha anche ammesso servilmente che la sua “Chemise Blanche” traduce l’afflato cosmico della scrittura alessandrea in ricciolute e setose volute di vocaboli aerei.
    Ne “L’Eco dell’aggettivo genuflesso”, la critica letteraria Miriade Di Uccellacci traduce il pensiero criptico dello scrittore erotico quattrocentesco Totuccio da Contorno – quando, nella novella “N’esci dal talamo in sulla camicia, zoza.” il poeta fa sciorinare la sua camicia alla fantesca Gnocchetta Del Cantuccio in costume di carne viva – in puro lirismo sartoriale, facendolo rassomigliare, futuristicamente, al mio armadio della casa di Aci Trezza dove composi i primi versi del mio romanzo gotico “Santuzza senza cozze con le…”:
    Cosa ne pensate?
    Massimo Maugeri?


    Mio Dio, stavolta mi cacciano!

  158. Egr. Antonio Melfa,
    parlo personalmente – che’ in democrazia vale il principio ”una testa un voto” e dunque di conseguenza ”una testa un’opinione”.
    Ecco. Cio’ precisato, Le diro’ che – per quanto mi riguarda e concerne personalmente – la stragrande maggioranza degli interventi in questo blog, al quale partecipo anche come titolare di rubrica da svariati mesi, e’ incentrata solo ed esclusivamente sulla Letteratura e campi affini. Poi, mi sembra naturale che come una tantum ci siano anche lo scambio di battute e gli scherzi. E’ un blog aperto, ovvero una specie di piazza: gli esseri umani giocano come i bambini, a volte. E lo faccio anch’io, seppur di rado.
    Sono comunque d’accordo con Lei se intende dire che a volte i dialoghi si prolungano troppo su questioni d’ordine extraletterario – fra le quali questioni io vedo anche la politica, che io appunto non tratto ne’ nomino, visto che sta fuori dal mio campo professionale e dalla titolazione di questo blog.
    Tuttavia, mi attenderei da Lei, ora, anche qualche proposta migliorativa in piu’, esauritasi spero la ”pars destruens” del Suo intervento.
    Cordialmente
    Sergio Sozi

  159. HO CAPITO MOLTO BENE CHE I SENTIMENTI NON POSSONO SCINDERE DALLA SENSIBILITA’.
    CONCETTO QUESTO CHE DOVREBBE ASTENERSI DALLA COMPETIZIONE, ESSENDO IN ESSA IMPLICITA L’IDEA DI VITTORIA E DI PERDITA E QUINDI DI SOPRAFFAZIONE.
    MA LA COSA BUFFA E’ CHE MOLTI CREDONO DI AVERE UN GRANDE CUORE, DI ESSERE AMABILI ED AMOREVOLI ED INVECE, IL PIU’ DELLE VOLTE, PURE IL LORO CAVALLO RIFIUTA TALI MONTATORI.
    ROSSELLA

  160. Caro Giulio,
    ma che senso hanno queste generalizzazioni tipo “odio le donne” oppure “odio gli uomini” o “odio i negri”, oppure i froci, gli ebrei o vattelapesca?
    Si può odiare una categoria che è tale per sua natura , e non per libero arbitrio ? Capisco odiare (odiare poi di per sè è una parola che non mi piace, preferisco “detestare”) i violenti, i “furbetti”, i fascisti, ecc.: categorie che implicano una scelta che ritengo legittimo non solo non condividere ma anche detestare.
    Io detesto i cretini, quelli che si rifiutano di mettere in moto il bene più prezioso che possediamo, la nostra intelligenza, la nostra capacità di ragionare.
    Poi, soprattutto, al di là delle categorie, posso detestare delle persone, perchè persone siamo, molto prima che categorie, donne o uomini, cristiani o mussulmani o ebrei o indù, o adoratori della sacra cacca, bianchi o neri o gialli, o alieni con quattro teste e 28 tentacoli (che mio figlio amerebbe a prima vista).
    Io detesto alcune donne che conosco, altre le amo o le ho amate, qualcuna alla follia, e continuo ad amare il ricordo anche di quelle che mi hanno fatto soffrire, perchè così è la vita e così la accetto. Qualcuna l’ho fatta soffrire io e me ne vergogno, ma allora sentivo di non poter fare altrimenti, o non ne ero capace.
    Ho capito che tu non odi le donne, e che il testo da te linkato non è contro le donne, ma semmai, proprio contro gli uomini: però pur cambiando il segno il risultato mi pare sempre lo stesso.
    Qualche volta mi fai pensare che tu ce l’abbia col genere umano: talvolta pare anche a me di detestarlo, ma poi penso anche alle mirabolanti cose che, nonostante le gravi colpe di cui si è macchiato e si continua a macchiare, è riuscito a creare. E all’umorismo di cui è capace: prova a guardare il mondo attraverso la lente dell’ironia. Prova a leggere questi post con il giusto spirito, goditi la fantasia sfrenata di un didò, la sottile ma consistente ironia di gea, il caustico sarcasmo di Gregori; ma soprattutto ascolta i loro consigli: vatti a leggere Campanile, guardati Woody Allen oppure Totò. E potrei aggiungere Groucho Marx, Gilberto Govi, Buster Keaton, Chaplin, leggi Queneau (“Troppo buoni con le donne” per es. è un vero spasso, ma lo è anche il suo capolavoro “I Fiori Blu”) e chissà quanti altri. Anche questo è il genio dell’umanità. Anche ridere dell’umanità è manifestazione del nostro ingegno. E una fra le più alte. Te lo dico con affetto.
    Carlo Speranza

  161. “Spregio, non odio mai, m’attristo spesso”

    Amici cari, tutti, anche lei amico Melfa, che è stato sottoposto a goliardico processo senza difesa (e le chiedo scusa io), mi dite chi ha scritto questa epigrafe bellissima: io non so dove l’ho letta.

  162. Eccomi qui. Vedo che sono successe un po’ di cose.
    Intanto un paio di rapidi messaggi.

    @ Didò
    In pochissime parole ti dico che mi sento un “nato con la camicia”.
    Comunque mi ha fatto ridere. E ti ringrazio.
    🙂

    @ Carlo S.
    Forse il vaso era colmo. Hai ragione tu!
    😉

    Segue una comunicazione di servizio

  163. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
    Qualora, in questo o nei prossimi post, dovessero intervenire dei disturbatori (cosiddetti “troll”), vi invito a ignorare i loro commenti.
    Segue definizione di troll secondo Wikipedia:

    Troll – nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, mailing list, chatroom o nei commenti dei blog – è detto un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l’obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente (e molto più approfonditamente) dibattuta, specie laddove la questione sia già tale da suscitare facilmente tensioni sociali (come un’annosa religion war). In altri casi, il troll interviene in modo semplicemente stupido (per esempio volutamente ingenuo), con lo scopo di mettere in ridicolo quegli utenti che, non capendo la natura del messaggio del troll, si sforzano di rispondere a tono. Dal sostantivo troll si derivano, sia in inglese che in italiano, forme derivate come il verbo trollare (“comportarsi come un troll”), o essere trollato (“cadere nella trappola di un troll” rispondendo a tono alle sue provocazioni).
    Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale. Se un troll viene invece ignorato (cosa che in genere rappresenta la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo.
    Oltre all’indifferenza, in molti contesti esistono anche strumenti tecnici utili per combattere i troll; un approccio generale consiste nel predisporre opportuni filtri che consentono di rendere automaticamente invisibili i messaggi inviati dagli utenti segnalati al sistema come disturbatori (per esempio i killfile nel caso dei newsgroup).
    La figura del troll è per molti aspetti simile a quella del fake (che “disturba” una comunità fingendosi qualcun altro), sebbene i due concetti non siano del tutto sovrapposti: un “fake” potrebbe partecipare in modo disciplinato e costruttivo alla conversazione, e un “troll” non necessariamente nasconde o falsifica la propria identità.

  164. @ didò
    e io cederò, cederò, anche se mi farai soffrire perchè so già che sarai pure un pò zoccola (ma saprò accettare anche questo).

  165. Ciao Massimo, dai non si siamo comportati troppo male, considerati anche gli interventi troll.
    🙂
    Sozi, te l’ho detto: miniaturizza!
    🙂
    (Vorrei che Grego si astenesse da fare facili battute)

    Baci a tutti, torno a lavorare che altrimenti Grego dice che so’ sfaccendata.

  166. Troll: quell’attrezzo che lega i tram’s o i filobus alla rete elettrica.
    Neggli anni 50 gli scugnizzi poveri vi si attaccavano per non pagare il biglietto, da cui la frase: “Attaccate ‘o troll!”, quando uno è in bolletta.

    @Greg, 1 a zero, questa non è una facile battuta vera Rigo (lei si può “rigare”, signora?)?

  167. @Carlo S.

    La ringrazio sinceramente. Ma non credo che il post che le ho linkato fosse contro gli uomini. E le faccio notare che tutti gli autori che lei mi
    ha consigliato sono uomini, così come lo sono tutti i più grandi, frustratissimi filosofi, misogini del recente e meno recente passato.
    Il mio istinto, piccolo, meschino, revanscista, è questo. Se poi, voialtri, a raggiunta maturità, l’avete superato non posso che invidiarvi, sperando un giorno di arrivarci anch’io.

    Un caro saluto,

    G.P.

  168. Dido’:
    ”IL TROLL”
    Chi non s’attacca al tranve
    al troll sempre soggiace
    ma se e’ un po’ perspicace
    ci va fino alle Langhe:
    ”Cosa langue?”
    La lingua langue e s’assottiglia
    nel collo della bottiglia
    se il poetar mi prende
    e il tram che in su pende
    mi butta giu’ dal ciglio
    della strada… e vermiglio
    mi trovo nel fosso fino al coll
    cosi’ bestemmio il troll!

  169. Carlo Speranza,
    quante cose consiglia! E che umorismo nel godersi la vita!
    E’ un vero peccato che oggi pomeriggio non abbia avuto l’accidenti che è capitato a me con un bastardo che mi ha rigato la macchina con il suo mezzo pesante parcheggiato col sederino fuori sulla strada e con il portellone lasciato bello aperto!
    Ah già ma lei ha amato alla follia! Anche di notte oppure preferisce dormire?
    OH lei è sicuramente uno di quelli che si fa i films di notte! Altrimenti come farebbe a conoscere Chaplin & C….o sceglie films del tipo “L’idea che imprigionò la vita della Sig.ra Foster”.
    Regìa di merda. Lo sconsiglio a tutti.
    Rossella

  170. Sono l’avvocato di didò.
    Zoccola a chi?
    Guardi che nel diritto amministrativo c’è un articolo che difende la reputazione e la dignità individuale, classificando il reato contro la persona in pensieri, parole, azioni :in scala, così come ne ho appena fatto l’elenco, se ne persegue l’indice di gravità penale e civile. Quindi se lei pensa questo e lo esprime è già sulla strada dell’errore che viene perseguito dalla legge qualora si tramuti in azione, qualunque sia il modo per realizzarla. E’ un argomento molto interessante che persegue anche la tutela psicologica dell’individuo. S’informi.

  171. Aggiungo, caro Carlo, che non trovo alcuna differenza fra detestare e odiare; sono sottigliezze linguistiche che non trovano ragione di significato concreto in un comportamento intollerante.
    Piuttosto preferisco la parola riconoscimento, anche di identità, senza bisogno di dare alcun tipo di aggettivo, nè mi trova d’accordo con quella pubblicità cretina che mette le etichette al polso dei neonati. Ci rifletta.

  172. Rossella, questi tuoi commenti dopo il mio sui Troll mi sembrano davvero assurdi. O fatti apposta.
    Direi di chiuderla qui.
    Mi scuso con Carlo da parte tua.
    Nel commento a cui ti riferisci Carlo stava semplicemente scherzando con Francesco Di Domenico (in arte Didò), che non ha bisogno di avvocati.

  173. @ salvo
    Si, posso fidanzarmi con Giulio. Magari anche lui non ne più di aprire i quotidiani e leggere articoli di preti zoccoloni con le tonache unte che puzzano di vodka!

  174. @Massimo Maugeri
    Caro Massimo non ti scusare al posto mio in quanto i pensieri scorrono liberi e possono essere espressi in maniera altrettanto libera e, permettimi, talvolta appositamente pungente!
    Comunque il caro Carlo non si angosci così tanto se ha fatto soffrire qualcuna…in fondo se lo meritava! Oh no? I tipi come lui le femmine qui in Sicilia li chiamano “appustati”.

  175. @Rossella
    La mia macchina è tutta rigata: personalmente me ne stracatafotto.
    E preferisco spendere i miei soldi nella filmografia completa di Buster Keaton che dal carrozziere. Indi me la tengo così. Lei faccia come crede (ci si incazzi e poscia, con ulteriore fatica, provi a scazzarsi).
    Quanto alla zoccolaggine di didò, io amo le zoccole, e le rispetto. Detesto (ma non odio) invece gli avvocati.
    Cordiali saluti
    CS

  176. Si, Massimo, me ne vò a dormire anch’io. Buona notte a te e anche a Rossella, a Giulio, e a Salvo, se è ancora on line.

  177. @ carlo
    io invece inizierei dal significato delle parole che, se per te sono dette con tanto di dedica amorosa, per altri una zoccola è sempre una zoccola.
    Il linguaggio mio caro è molto importante! Un uso appropriato del linguaggio è già la premessa alla lucidità ed alla distinzione. Si capisco che conta anche il grado culturale per cui se una donna minuta da qualche parte è detta nicaredda, a Parigi per esempio è affascinante per le sue esili proporzioni e dipende anche molto dal regista: Fellini per esempio opta per infilare un pò tutte nei circhi, il raffinato Trouffaut ha puntato la sua cinepresa su altri aspetti.

  178. Cerchiamo di volerci tutti piu’ bene, che sfogarsi sugli altri per motivi propri e inconoscibili non e’ per niente cristiano. Io per esempio faccio cosi’: parlo di Letteratura e quindi evito di prendere per il collo tutta la gente (poca in verita’, molto poca) che mi e’ antipatica a pelle.
    Una poesia sciogliera’ il sangue nelle vostre vene?
    Eccola, speriamo bene: che gli astii si perdano nel folto bosco.
    ”O vecchio bosco pieno d’albatrelli,
    che sai di funghi e spiri la malia,
    cui tutto io gia’ scampanellare udia
    di cicale invisibili e d’uccelli:
    in te vivono i fauni ridarelli
    ch’anno le sussurranti aure in balia;
    vive la ninfa, e i passi lenti spia,
    bionda tra le interrotte ombre i capelli.
    Di ninfe albeggia in mezzo alla ramaglia
    or si’ or no, che se il desio le vinca,
    l’occhio alcuna ne attinge, e il sol le bacia.
    Dileguano; e pur viva e’ la boscaglia,
    viva sempre ne’ fior della pervinca
    e nelle grandi ciocche dell’acacia.”
    (IL BOSCO, Giovanni Pascoli)

  179. Alla cara Cipride,
    La saluto con soavita’. Decadente e spero tenera, idealmente appartata dalle circostanze spesso sgradevoli alle quali non esiste altro modo di sfuggire se non, appunto… pensando a Leopardi, Pascoli, D’Annunzio e gli altri mattibelli. Piu’ belli che matti, pero’.
    Buonanotte
    Sergio Sozi

  180. Mi verrebbe d’istinto rispondere: TANTO CARBONE A TUTTI I NOSTRI POLITICI…ma vista la crisi energetica, il caro petrolio e i probabili diminuzioni di invio gas metano, si farebbe loro solo un favore…avrebbero di che riscaldarsi!
    Befy…il carbone portalo a me e tanto tanto tantissimo! Sono stata e sarò cattivissima….lo prometto!
    (incrocio le dita…col freddo che fa’!!!!!)

  181. @Rossella
    Certo, l’uso delle parole è molto importante (ma non eri tu a non distimguere le differenze tra ‘odiare ‘ e ‘detestare’ ?). Però bisogna anche cogliere il contesto. Il mio, nei confronti di didò, mi pare fosse palesemente ironico. Dispiace che tu non lo abbia colto, ma potrebbe essere anche colpa mia, e chiedo venia. Didò credo lo abbia, se no l’avvocato me lo avrebbe mandato lui. Mi fa piacere tu citi Truffault. Lo amo molto.
    Ciao
    Carlo

  182. Mi perdo sempre i commenti più succulenti….quante polemiche!!!
    @ Carlo S.
    vieni ai nostri caffè, per me sarà un piacere conoscerti, per Gregori non so, ma che importa! 🙂

  183. @Silvia & Enrico (& Mauger)
    Per il caffè uno dei prossimi giorni sarò con voi. La mia mail la potete chiedere al Mauger, che autorizzo a girarvi. Anzi, comunque la passerò via e-mail a Enrico, il cui indirizzo è ormai arcinoto. E autorizzo anche lui a girarla pure a Silvia.
    Bye bye,
    Carlo

  184. @Leonardi!
    E basta! Qua la zoccola sono io! La pianti di lanciar indirizzi a chicche e sia? Questo bar di via del Tritone, e che è? Sta diventando la casa della “Sora Gina”;Silvia contieniti cinque minuti che appena arriva il prossimo stipendio, pagato il mutuo, assicurazione, rata della scuola dai Barnabiti di mio figlio (figlio di tranviere con figli di primari: ma tu guarda!) e tabaccaio per cinque stecche di Marlboro morbide che ho gustato nelle feste natalizie con due bottiglie di scotch “Mac Bride” e altro, faccio un biglietto interregionale a 9,80 euro e mi piazzo davanti al bar (arrivo verso le undici), facendo finta di essere li per caso ad un convegno di barbieri anarchici di Pedrate che si tiene da Remo il barbiere di via Rasella.
    @Rossella,
    ho detto via Rasella, non via Rossella, tu sei perigliosa (Sozi) t’infiammi come l’ O’Hara, sei sicuramente bella come lei: perchè difendi un vecchio ridanciano relitto come me? E’ così giovane il tuo livore, sembra fresco e agre come i limoni di Sicilia, come le scorze che succhiavo da ragazzino (ogni tanto lo faccio ancora, ma non mi riportano il ricordo di Santuzza che conobbi ai faraglioni di Giardini Naxos: i sapori non cancellano il tempo).
    … Ross,
    Hai la prosa di chi, urtata contro la testuggine consolidata Letterutidudinea presto scapperà per altri blog più giovani, resta e cerca di farci male realmente, senza farti male, non ne hai bisogno, agreable jeunesse.

  185. QUI MANCA una persona IMPORTANTE: LUCA GALLINA. Ciao, Luca, ti fai sentire qua in giro?
    Tuo
    Sergio

  186. @ Francesco Didò
    ma io ti aspetto, davanti a quel bar! Voglio proprio vedere se vieni davvero a trovarmi! In attesa di ciò, mio paladino delle donne, starò buona. Almeno ci proverò.

  187. spero proprio che la befana abbia portato carbone ma tanto carbone a chi se l’e’ meritato !!!!!!!! secondo me ne avra’ portato tanto ma proprio tanto a tutti i politici……senza distinzione…..poiche’ tutti prima o poi fanno cose brutte e cattive per noi, mai cose buone, mai, proprio mai – come si puo’ andare avanti cosi’ !!!! bastasse la befana per far capire loro che fanno schifo !!!!!!!!!!!!
    e i dolci non so porprio dire a chi avrebbe dovuto portarli !!!!!!!!!!!!!!
    ciao a tutti e in bocca al lupo per tutti per questo 2008 – anna di mauro

  188. A chi dareste dolciumi? -a Camilleri, perché quest’anno ha scritto solo 12 libri invece dei 24 in programma (ih ih, buona no?)

    E a chi il carbone? -a Giordano, perché preferisce le streghe alle befane (uh uh, bona questa!!)
    rex

  189. Quali sono da ricordare? -l’uscita dell’ultimo di Paulho Cel’ho, perché adesso finalmente il mondo è pieno di luce (ah ah ah)

    Quali da dimenticare? -la nascita di Brunetta. Come? non è nato nel 2008? E ALLORA PERCHE’ è COSì PICCOLO??? (UAHUAHAUHAUHAHA)

    beh, adesso posso andare a nanna. Auguri alla befana e all’Ottimo Massimo
    rex

  190. Caro Massimo, la befana quest’anno porta incertezze e non profumo
    di dolci ma di guerra. Gli scossoni delle borse , la crisi economica che fa
    paura. Spero che la befana porta carboni accesi a tutti i responsabili
    di questo brutto momento.

    cari saluti. caterina

  191. Carbone a palate su Bruno Vespa e sulla Rai che ha fatto un mese di pubblicità occulta e manifesta, persino al telegiornale. Dolci a Giusepe D’Agata, ottant’anni, grande scrittore italiano dimenticato (Il medico della mutua, I ragazzi del coprifuoco…) che è uscito ancora una volta nei tascabili Bompiani (I passi sula testa). Buon anno a tutti!

    Gordiano Lupi
    http://www.infol.it/lupi

  192. Dolci a tuti i bambini del mondo, soprattutto ai bambini dimenticati, contesi da genitori ignobili, sfruttati, maltrattati in tutti i sensi, che hanno fame – fame vera – e sete di giustizia…
    Carbone, ma tanto da sommergerli, a coloro che hanno fatto del male ai piccoli; carbone ai loro rapitori, agli orrendi rapitori della piccola Denise Pipitone. Dov’è? Perché non se ne parla più? Perché non si fa di tutto per ritrovarla?Perché nessuno pensa alla bimba inglese sparita in una sera e inghiottita dal buio e dagli orchi che ha trovato sulla sua strada?
    Buona Befana a tutti gli uomini di buona volontà. Ce ne sono ancora.

  193. @Mauger,
    altro che epifania! Ce le siamo date di santa (?) ragione l’altranno!
    Alcune spassosissime.
    Carbone:
    Al razzismo italiano, che ha fatto dire ai finanzieri sul treno, al compagno di mia figlia: “Si scultore una mazza! Dai dove la nascondete la droga?”
    Tu sei arabo, o siete terroristi o spacciatori!”

    Carbone:
    Al razzista nano, quel pezzente arricchito che ci ha fatto vergognare di essere italiani. Dovendo scegliermi un padrone mi sarei scelto “L’avvocato”, almeno era cognato di Carlo Caracciolo ed era un signore vero.

    Carbone:
    Al Partito Democratico (mi autocito dal mio blog):
    “La sbobba chimica che è avanzata, dalla decomposizione del Pci, è davanti ai nostri occhi: smidollati senza un briciolo di costituzione nelle vene, che invece di progetti politici alternativi, per il millennio già programmato dalle belve capitaliste, sfornano ripicche da I° anno di liceo.
    Sopravvivono omuncoli che oggi sarebbero scavalcati a sinistra dal principe dei nemici di classe, quel Gianni Agnelli che produsse l’ultima grande manifestazione di sinistra degli ultimi tempi: i suoi funerali, perché c’erano più democratici li che nelle liste del Pd.”

    Dolci:
    Maugeri (per la costanza nella dolcezza);
    Obama (per l’acume nello scegliersi la moglie, Michelle è notevole!)
    Osama Bin Laden (è diabetico, dovrebbe togliersi dalle palle con una cassatina siciliana, quella si “arma di distruzione di massa”)
    Di Pietro (non per la politica. Ogni suo intervento mi riporta agli anni di “Votantonio, vota Antonio La Trippa).
    Carla Bruni (cosi ingrossa un po’ le tette)
    Sarkozy (lo facevo più fesso e fascista, ma a noi non ci batte nessuno!)

    Dolci, ad una ragazzina troppo dolce, che saltella come un folletto, tra le pieghe del paradiso.

  194. Ripropongo qui un richiamo alla nostalgia di quando eravamo piccoli e la Befana esisteva davvero:

    La casetta della Befana
    e’ su nel cielo lontana lontana
    Un giorno all’anno
    fischiando a rovaio
    borbotta l’uscio:
    “E’ il 6 di gennaio”
    La befanina si infila di fretta
    la gonna nuova e la nuova cuffietta
    poi prende un sacco e lo riempie man mano
    ma quello e’ un sacco davvero assai strano
    Piu’ ce ne mette di dolci e balocchi
    piu’ ce ne entra, di quelli coi fiocchi
    bambole, treni, cavalli, teatrini,
    sciabole grandi e soldati piccini.
    Ecco le stelle fan luce di un raggio
    “Si copra bene nonnina, buon viaggio”
    e il sacco pieno le aggiustano in groppa
    e la Befana galoppa galoppa
    E’ vecchia vecchia eppure non cade
    Oh quanta neve ricopre le strade!
    Ecco, e’ arrivata
    e discende dal tetto
    di un bimbo bello
    e ai piedi del letto, con l’immancabile gocciola al naso
    fa la Befana:
    “Vediamo per caso se questo bambino cattivo e’ mai stato”
    e prende il libro.
    C’e’ tutto segnato.
    Difetti 100
    Bugie 71
    e 10 a scuola, vediamo…
    Nessuno???
    Oh se vedeste la faccia che fa.
    “Bravo, ma bene, si si, lo vedra’”
    E nella calzetta che ha preparato
    lo sai che ci mette?
    Carbone e patate!
    Poi va dai belli e dai bravi bambini
    e lascia dolci, cavalli e trenini.
    Alle bambine le bambole belle
    poi se ne torna lassu’, tra le stelle.

  195. Darei i dolci al libro di letteratitudine, perché porterà dolcezza ai bambini, e a chi lo compra.
    A chi non lo compra: carbone…(io l’ho comprato. Sono salva)

  196. Per una napoletana doc come me…sono sicura che la befana il carbone l’avrà senza dubbio portato a Bassolino e Iervolino che hanno sistematicamente e progressivamente distrutto l’immagine e la moralità della mia città….si attaccano al potere con un’indecenza che la storia repubblicana del nostro Bel Paese non aveva mai conosciuto!!!
    E i dolcetti? A tutti i bambini dei quartieri degradati dalla polvere e dalla violenza…a loro, ogni mattino, va il pensiero mio e della Befana!!!

  197. Carbone al neologismo “buonismo” perchè nato dalla paura della bontà. Carbone alla definizione, incarnata incosciamente in molti per stanchezza e depressione, “tanto peggio tanto meglio”. Carbone alla volgarità, alla rabbia, alla violenza, alla profonda sfiducia nei confronti dell’umanità che avvelenano le persone che ci guidano al governo. E che il carbone per tutte queste persone citate sia dolce, di quello che si regala ai bambini, perchè un tempo furono bambini anch’essi.
    Dolciumi a tutti coloro che cantano l’amore con tutta l’anima perchè tali canzoni scaturiscono dalla loro anima di amanti. Dolciumi a Battiato e Sgalambro le cui canzoni sto ascoltando in questo momento. Dolciumi a Giuseppe Genna il cui romanzo pubblicato un paio di mesi fa, “Italia de profundis”, che sto leggendo da ieri, è un importante e potente regalo alla bellezza della letteratura italiana.
    Dolciumi a tutte le persone dolci con sè stesse e con la vita.

  198. @Caro Massimo,
    io i dolci vorrei mandarli a te.
    Il carbone a tutti quelli che fanno del male alla Natura e agli animali.
    Affettuosi saluti 🙂

  199. Carbone:
    a tutti i plitici italiani, di destra, di sinistra e di centro.
    Dolci:
    a tutti quelli che hanno speranza che qualcosa possa cambiare, grazie a Obama o a chicchessia.

  200. la Befana se la caverà, caro Evento, e sai perché?

    La Befana vien di notte

    La cara vecchietta era molto stanca: erano giorni e giorni, che lavorava per preparare le calze e i pacchetti di carbone dolce per tutti i bambini del mondo. Finalmente aveva terminato il suo lavoro e aveva esaurito tutte le sue consegne. Era distrutta. Si guardò allo specchio e si vide veramente vecchia e brutta… e aveva un appuntamento per cenare con Babbo Natale! Anche lui era in vacanza e per qualche mese poteva rilassarsi e godersi le meritate ferie.
    Adesso, però, la Befana doveva cercare di sistemarsi un po’ prima del suo appuntamento, Per prima cosa, pensò di rilassarsi con un bagno caldo e una sana lettura… ah! che sollievo! Adesso si ragiona! Non c’è niente di meglio per rilassarsi un po’. Un bagno caldo e profumato e letture istruttive, pensò la dolce vecchietta, mentre sfogliava il nuovo calendario dei California Dream Men. Quelli sì, che erano pieni di salute e in forma, … devono essere davvero dei bravi ragazzi!… pensò asciugandosi gli occhi.
    Adesso vediamo di darci una sistemata… si disse la Befana alzandosi dalla Jacuzzi e cospargendosi di Chanel N°5. Se aveva funzionato per Marylin… avrebbe funzionato anche per lei. In fin dei conti, cosa aveva Marylin che io non ho?!?
    Dopo aver indossato il nuovo completo Volta & Gabbana, in pizzo nero, che quel caro vecchietto con il vestito rosso le aveva mandato in regalo, insieme ad un libro che ancora non aveva avuto il tempo di aprire… come era il titolo? Qualcosa come “Il Karmasopra” o roba del genere, doveva essere di argomento filosofico, non ricordava bene. Però nel biglietto che l’accompagnava, lui si raccomandava affinché lei lo leggesse con attenzione e, anzi, le raccomandava di osservare le ricche illustrazioni che completavano il volume. Chissà perché, poi! Comunque, la Befana finì di vestirsi e si accinse a completare l’abbigliamento con un bell’abito scollato… Ah! i miracoli che può fare un bel reggiseno!!… sto benissimo, dimostro cinquanta anni di meno…
    Era già tardi, doveva sbrigarsi!! Doveva ancora finire di prepararsi ed era già quasi l’ora dell’appuntamento.
    In quel momento suonò il telefono: era Babbo Natale che le faceva premura, perché aveva prenotato il tavolo in un lussuoso ristorante per la cena. Ah, e il libro, l’hai letto? No?… Un po’ seccato, Babbo Natale le disse di prenderlo con sé, che avrebbe provveduto lui!
    La Befana finì di vestirsi, si sistemò i capelli… lo sapevo!! tutti sciupati dal fazzoletto! Chissà perché devo sempre uscire con quell’orrendo fazzoletto in testa, che fra l’altro mi invecchia… e si preparò ad uscire: meglio divertirsi finché si può! Ogni lasciata è persa…
    Ecco il motivo per cui la Befana e Babbo Natale spariscono per tanti mesi e non si sentono mai durante l’anno: anche loro amano spassarsela!

  201. sono stato a londra parecchie volte. e mi è capitato di parlare (nel corso degli anni) dl mondo del lavoro. lì mi hanno sempre detto la stessa cosa: quando un ragazzo lascia la scuola può scegliere che mestiere fare, perché lì di lavoro ce n’è a strafottere.
    in italia, invece, siamo alla depresione. e in tutto questo i nostri politici ritengono che i temi fondamentali per il Paese siano il presidenzialismo e il federalismo. Carbone, dunque, ma non per bocca. Direttamente su per il culo.
    Dolci…..mah, facciamo a Medici Senza Frontiere

  202. Consiglierei alla Befana di cambiare profumo, che sono vent’anni che uso lo Chanel n. 5 e ora mi accorgo che dopo cinque minuti sparisce dai vestiti e dalla pelle: secondo me hanno l’appaltato ai cinesi, è finito un mito…
    Dolcetti a tutti voi che simpaticamente proponete la letteratura (uno me lo frego pure io, va’…) Ai bambini, tutti i bambini, unico vero motore di queste feste.
    Carbone… non certo nella calza ma infilato in gola e nel naso fino a barrare ogni molecola d’aria, o magari arroventato ficcato negli occhi di chi non vuol vedere, nelle orecchie di chi non vuol sentire e nel cuore nero di chi crede di averlo rosa.
    Oh, ho trovato in questo post Giulio, un altro che vuole fare il il serial killer: e che posso farmi mai togliere il primato?
    La verità è che non mi sento buonista, né forse lo sono mai stata. Perciò niente mezze misure. Sarà lo strascico acido del 2008…
    Buona Befana! 🙂

  203. @Simo,
    non cambiare profumo, potrei accoltellarti, quando mi arrivi di spalle (nelle librerie) e non riconoscerti. Sei tu che non lo senti più, prova a fare come Marylin, usa solo il profumo…

    Ah, è stata Morena a deviare verso sentieri sconci, io subito ci infilo il pezzotto di pane, nel ragù!

  204. Io do’ solo dolci a tutti perche’ chi e’ privo di peccati scagli il… primo pezzo di carbone. Poi elogio pubblicamente quanto scritto da Gaetano Failla, qui ”primus inter pares”, secondo me.

  205. noi mangiamo i dolcetti che tanto tutto il carbone che serviva è rimasto tra le macerie delle case sventrate di Gaza, ci vorrebbe un esercito
    di befane armate davvero, come l’esercito israeliano, per rispondere al fuoco, altro che Hamas …

  206. Cara Befana,
    gli uomini ti hanno creato, perché sono stati presi da un tale rimorso di coscienza, da non riuscire più a liberarsi.
    Hanno quindi affidato a te il compito di premiare i buoni e punire i cattivi.
    Come sempre, sono ancora sempre gli uomini a decidere chi sia bravo o cattivo, così che nulla può cambiare e i furbi continuano ad esserlo ancora.
    Non solo possono esserlo ancora, ma spesso vengono anche premiati, così che la loro furbizia viene elevata a stilo di vita corretta ed onorabile.
    Il popolo, come sempre, tace e pensa ai fatti suoi dai quali per lo più riesce anche a trarne un utile per sé, imitando così gli altri furbi ed astuti.
    Cara Befana, se vuoi fare qualcosa di veramente buono, invia a tutti, senza distinzione, tanto carbone da farli diventare neri e quindi finalmente tutti uguali.
    Sii certa, che ti ringrazieranno molto per il regalo, proprio ora che il freddo li fa turbare assai e i soldi diventano una merce rara, anche quelli rubati.
    Se vuoi fare ancora un regalo, questa volta ai veramente buoni, crea un carbone sano e incolore da distribuire ai tuoi prediletti, di modo che gli altri per l’invidia che provano diventino finalmente coscienti del loro misfatto e vogliano rimediare.
    Se non vuoi fare nulla, allora è meglio che tu sparisca dalle nostre menti e al tuo posto subentri un mostro, tanto brutto e terribile da spaventare tutti, i cattivi e i meno cattivi, perché di buoni non ce ne sono che una dozzina e da soli non riescono a combinare nulla.
    Oggi è la festa della Befana, l’abbiamo inventata per premiare i bisognosi e punire simbolicamente i cattivi. Di lei non è rimasto che un modo di festeggiare e provare il giudizio divino in terra. Di quello vero non si occupa nessuno, all’infuori di quando ci si trovi nel groviglio di una guerra che minaccia la vita di tutti.
    È il momento d’implorazione di un Dio, non capito e cercato veramente prima.
    Ora è troppo tardi per invocare il suo intervento e neanche la Befana potrebbe fare qualcosa, anche se esistesse veramente. Il corso della storia si ripete ancora con inesorabilità e gli uomini tutti, non sapendo come deviarla per il loro meglio, accusano gli altri e non sé stessi, non essendosi mai capiti.
    Buona Befana a tutti.
    Lorenzo

  207. Cari amici, vi scrivo al volo – con le ossa un po’ doloranti a causa di una sindrome (para?)influenzale – per ringraziarvi per i vostri commenti.
    Alcuni mi hanno fatto sorridere, altri mi hanno fatto riflettere.
    Grazie a tutti.
    E se vi andasse di continuare, anche nei prossimi giorni… be’, per me andrebbe benissimo.

  208. Dolciumi a tutti quelli che si rimboccano le maniche per immergere le mani nella melma del mondo e provare a tirarci fuori qualcosa di buono.
    Carbone a tutti quelli che la melma la creano e nella melma ci si rotolano.

    buon 2009

  209. Attenzione, che troppi dolci possono far venire il diabete. Mentre il carbone può riscaldare nelle giornate fredde.
    Dunque: tutto è relativo.
    Buon anno a tutti.

  210. Carbone alla nostra (italiana) opposizione, carbone, carbone, carbone carbone a tutti noi, perchè Putin il gas non ce lo dà, ma Scajola invita a non tremare, bisogna dare notizie positive!! altrimenti siamo dei biechi Komunisti. Dolci a Fazio, Gabbanelli, Floris che presto dovranno cambiar mestiere, dolci anche a chi seppur con voce flebile parla dello sfascio in cui siamo, non solo in Italia, parlare per non morire!!!
    Al Papa e alle sue tante vestali niente, perchè i dolci fanno male agli anziani e il carbone non glielo do perchè il suo datore di lavoro è nato in una mangiatoia al freddo e al gelo e non è bene che i dipendenti ostentino più del dovuto.
    Il freddo fa perdere il cervello!!!
    Saluti…

  211. @Dolci a me perchè sono buono come un cannolo alla ricotta. Carbone a Sozi, Didò e a Gregori perchè sono brutti e cattivi.

  212. Mal di gola.
    Rientro a scuola.
    Quello che nessuno sa è che io, novella Clark Kent, la notte tra il 5 e il 6 l’ho trascorsa su una Nimbus 2000 sgraffignata a Harry Potter. Solo che era truccata: era una banalissima Scopa Pippo. E il giro annuale si è rivelato un’Odissea…
    Dolci a Massimo e a tutti i suoi ospiti, carbone a tutti i cattivi del mondo sperando che lo ingoino e con l’inferno che hanno dentro sputino fuoco per dare al mondo il calore che non c’è nel loro cuore…
    🙂

  213. Cari amici,
    vi rinnovo gli auguri perché il 2011 possa essere un anno di pace e di grandi soddisfazioni (per voi e per i vostri cari).
    Contestualmente, però, quella simpatica vecchietta armata di scopa è tornata a trovarmi…
    Non mi rimane che ri-darle spazio!

  214. In altre parole, ho riesumato il post dedicato alla… befana.
    Ve lo ripropongo oggi invitandovi a discutere (simpaticamente) sulla base delle seguenti domande befanesche.

    Pensate ai personaggi celebri che si sono distinti nel 2010, nel bene e nel male, italiani e stranieri.
    A chi dareste dolciumi? E a chi il carbone? E perché?

  215. Vi invito a rispondere, se vi va e se potete, con umorismo.
    Di questi tempi ce ne vuole, no?
    (A parte il fatto che potrebbe essere interessante confrontare le vostre risposte di oggi con quelle degli anni precedenti)

  216. ovviamente carbone in gran quantità per l’intera classe politica.
    auguri di buon anno a tutti.

  217. Mi associo a Giovanni di Grazia. Aggiungo carbone per le trasmissioni televisive scadenti (più di una).
    E auguri a tutti.

  218. per quanto mi riguarda darei il carbone all’intero 2010. un anno da dimenticare, almeno per me.

  219. Quando è l’ora, la Befana
    alla scopa salta in groppa.
    D’impazienza già trabocca:
    l’alza su la tramontana,
    fra le nuvole galoppa.
    Ogni bimbo nel suo letto
    fa l’ esame di coscienza:
    maledice il capriccetto,
    benedice l’ ubbidienza:
    La mattina al primo raggio
    si precipita al camino.
    Un bel dono al bimbo saggio,
    al cattivo un carboncino!
    🙂

  220. M’avevan detto, la Befana
    non é più tanto lontana
    sulla scopa è già per via
    giungerà all’Epifania.
    Porterà ai bimbi buoni
    chicche dolci ed altri doni.
    La Befana qui passò
    tutto questo mi portò!
    Se sia brutta vecchia e storta
    non lo so e non me ne importa,
    so soltanto che il suo arrivo
    rende il cuore più giulivo !

    🙂

  221. Fate nanna, piccolini,
    nei lettini
    bianchi e belli come panna;
    fate nanna!
    Dal castello delle fate,
    ch’ è lassù, lontan lontano
    fra le nevi immacolate,
    al camino vien, pian piano
    la Befana, ricca e buona,
    che vi dona
    cavallucci, bamboline
    e balocchi senza fine.

    Glieli porta l’ asinello,
    forte e bello,
    che le orecchie ha lunghe assai:
    se vi sente, o bimbi, guai!

    Fate nanna, piccolini,
    nei lettini
    bianchi e belli come panna;
    fate nanna!
    🙂

  222. Zitti, zitti bimbi buoni,
    presto, presto giù a dormire:
    la Befana è per venire
    col suo sacco pien di doni.

    La Befana è una vecchina
    che discende dalla luna
    sulla scopa di saggina
    non appena il ciclo imbruna.

    E si accosta pian pianino
    alle calze e alle scarpette
    messe in fila sul camino
    e, ridendo, mette e mette…

    Fuori soffia tramontana
    e vien giù la neve bianca,
    ma pei bimbi la Befana
    non ha freddo e non si stanca.
    🙂

  223. E’ arrivata la Befana,
    non é quella degli altri anni,
    ha mutato vesti e panni
    e s’é messa la barbantana.
    Regalateci qualcosa
    non ci fate più aspettare,
    i compagni che sono avanti
    ce la vogliono levare.
    E arrivata la Befana!
    E arrivata la Befana!
    Qui giungemmo preparati
    con i canti e con i suoni,
    gentilissimi signori
    a voi tutti siamo grati!
    Vi ringrazia la Befana
    che l’avete favorita
    Dio vi lasci una lunga vita,
    buona gente state sana!
    E arrivata la Befana!
    E arrivata la Befana!

    🙂

  224. Non basterebbe tutto il carbone del mondo per ricoprire tutti quelli che commettono errori e generano guai al prossimo credendo in cuor loro di essere dei benefattori. Una montagna di carbone per quella maschera di Capez… che appena parla non lo digerisco proprio, mi dispiace per lui…ma secondo me è deleterio per il partito che rappresenta.Carbone a iosa a tutte le donne che per loro insicurezza ricorrono al chirurgo plastico per ritornare giovani ed invece diventano delle oscenità. Tanti dolcetti a tutti i bambini che già da piccoli sopportano le mediocrità di certi genitori diventando adulti prima del tempo.Carbone e ancora carbone a chi propina farmaci senza conoscerne gli effetti contrari e ancora carbone a chi adultera i cibi, a chi vende alimenti che nuocciono alla salute solo per il proprio tornaconto e poi anche a quella schiera di persone che fungono da magnanime persone donando non cose proprie ma gadget ricevuti gratis.Carbone a chi pubblica libri impossibili a leggersi per più di pag.3.Dolci a tutti gli insegnanti che oltre al programma e alla materia agli studenti insegnano che comunque vada la vita è un dono e che leggere salva da tante sciagure. Dolci a tutti i Ricercatori che come stipendio guadagnano meno di un posteggiatore abusivo, ma dolci anche ai posteggiatori abusivi se lavorano per sfamare figli e famiglia.Carbone a chi si lamenta sempre e dolci ai carenti di affetto che da una vita aspettano di sentirsi amati veramente.Buona Befana, io ci credo che tu esista, quindi fammi vincere alla lotteria e fa che tanti nonni imparino ad usare il computer…

  225. Carbone a tutti gli attori d’un grottesco film dell’orrore dal titolo “Governo Berlusconi” con l’aggiunta, per eventi recenti, di Scilipoti e altri suoi colleghi di canne al vento. Carbone, e in abbondanza, in modo particolare a coloro che hanno la responsabilità della gestione della giustizia penale e permettono che diverse migliaia di uomini vivano nelle condizioni brutali e bestiali di moltissimi carceri italiani.
    Doni a tutti coloro che in periodi critici come l’attuale riescono a conservare equilibrio e senso della misura, e fiducia, evitando di venire risucchiati da pulsioni che riproporrebbero gli incessanti cicli storici di azione e reazione, con infiniti scambi di ruolo tra vittime e carnefici.
    Doni in particolare a tutti i bambini e a coloro i quali, come i bambini, non hanno dimenticato il senso del gioco.
    Abbracci e baci,
    Gaetano

  226. La Befana, streghetta brutta ma buona (ci sono anche dei dolci definiti così) non guarda per il sottile; so per certa che davanti alla porta del nostro presidente del consiglio ha scaricato vagoni di carbone, mentre davanti a quella di Di Pietro si è limitata ad un paio di carriole; a Saviano e a Fazio deve aver pensato di metterli all’ingrasso perché non sono neppure riuscita a contare il numero di torroni, fichi secchi , panettoni e cassate alla siciliana ( sono certa che dentro una di quelle fosse nascosto un sicario per farli secchi come i fichi). L’ho vista scaricare davanti a Obama un frullato della Clinton ; per la Merkel, già in sovrappeso, niente di niente e questo è un gesto benefico; si può dire altrettanto per quanto ha lasciato a Carla Bruni: caramelle balsamiche per la sua voce e un bambolotto di pezza; con quattro colpi di scopa ha abbattuto il muro israeliano di Gaza e poi ha bruciato tutte le armi e gli inneschi per bombe dei terroristi: a lei il fuoco piace moltissimo e anche i botti. Ha recapitato manette onorevoli e mutandine tanga con il pizzo ad un numero infinito di escort in attesa per fare un provino a “Bellissima 2011 baciata dalla fortuna”; un bacio un po’ bavoso ma quelle hanno stomaco forte.
    Ai letterati ha lasciato poco o nulla: qualche caramella e zucchero filato, stucchevoli come le cose che hanno scritto o bob bon al peperoncino per certi scritti pungenti ma ben digeriti.
    Mi ha detto che è molto stanca perché a furia di pensare agli adulti che chiedono e chiedono, le è rimasto ben poco per i bambini: molti l’hanno attesa inutilmente. E questo succede già da anni.
    Mentre ne lo confidava le scendevano delle lacrime che tracciarono dei segni chiari sul suo viso fuligginoso.
    Ma basta far piangere la Befana!

  227. Tanti dolcini a questo bel blog ed a tutti i suoi frequentatori.
    Carboni ardenti a tutti coloro che, pur ricoprendo cariche pubbliche, antepongono gli interessi personali al bene comune.

  228. Il disgusto della politica non è mai stato così alto. Possibile che questi politicanti non se ne rendano conto?
    Carbone, carbone!

  229. Dolciumi a chi è riuscito a far sorridere anche in un anno difficile.
    Carbone a chi ha spacciato illusioni per speranze.

  230. Buongiorno, di mattina alla luce del giorno si è meno drastici e più sereni, anche se in questo momento in tv su rai3 stanno parlando del problema Fiat e sindacati che non ci stanno e si meravigliano che in America alla Chrysler i giovani assunti percepiscano la metà dei lavoratori anziani…Ma mi chiedo cosa ci sia da stupirci e sarebbe ora che si recepisse da parte di certi sindacati che se non si salva la Fiat in Italia la situazione precipiterà alquanto e quindi occorre darsi da fare a migliorare la qualità con costi non esuberanti e che magari avercelo un posto di lavoro. Quindi, tandi dolci a chi apre le menti dei lavoratori e tanto carbone a chi promuove azioni che vanno contro il posto di lavoro e quindi verso la fame per le famiglie. Dopo una vita di lavoro non ho mai incontrato un sindacato che mi abbia fatto una briciola di favore…questo la dice lunga sulla storia a venire….La Befana è arrabbiata per il fatto che nessuno però si stupisce che siano i politici a percepire non il doppio ma il quadruplo e oltre di quello che guadagna onestamente un lavoratore capace ed intelligente….Che mi risponde la Befana di questo blog?

  231. segue al commento mio della notte: il riferimento dove ho citato un certo sig. Capez…., è nato in virtù della lamentela che avevo letto fra questi commenti dove non si fanno nomi non so per quale motivo e dal momento che sono una molto materna, vorrei tanto che certi politici almeno nel fare i portavoce accennassero almeno per mestiere ad un sorriso e non parlassero come se avessero fatto il botox anche allo sguardo. Insomma, c’è modo e modo per fare il politico e noi che ne siamo le cavie pretendiamo ci offrano il meglio di loro e non il peggio. La mimica facciale è molto importante in quello e per quello che si sta dicendo…questo è il pensiero della Befana che tutto pensa e tutto dice.

  232. Come resistere alla tentazione di un invito simile?

    Personaggi:

    Inacio Lula da Silva, meriterebbe dei dolciumi, perché l’ex sindacalista presidente, con gli studi incompleti, nato povero e, in fin dei conti non arrichitosi con la politica, ha condotto il suo Paese in modo ammirevole (per favore, spero che la sensibilitá per il caso Battisti non ci chiuda gli occhi sul resto): ha sottratto dalla povertá decine di milioni di persone, migliorato i salari che ora compongono il 44% del PIL, ha ricostruito la classe media brasiliana (100 milioni di persone) cosa tutt’altro che frequente in America Latina, ha creato 10 milioni di posti di lavoro, condotto il Paese ad occupare l’ottavo posto come economia mondiale, ed ha dato una dignitá alla politica estera brasiliana e regionale… Ha i suoi limiti ed i suoi difetti. Ma sa farseli perdonare.

  233. Barack Obama: Ha buone intenzioni, senz’altro, ed afffronta gravi ostacoli. Ma avrebbe dovuto non accettare il Nobel per la Pace, gli si addice poco. Ed avrebbe dovuto far meglio i calcoli con l’eredita lasciata da Bush. Carbone.

  234. Gli economisti italiani Luigino Bruni e Stefano Zamagni: dolciumi, perché nel mezzo di un mondo economico impazzito cercano coraggiosamente di dire qualcosa di diverso, costruendo un progetto legato all’economia sociale e solidale. Nemmeno gli ultimi premi nobel piú alternativi in questa materia (Stiglit, Krugman) hanno osato tanto.

  235. I 33 minatori cileni intrappolati nel ventre della terra. Perché hanno avuto il coraggio e la pazienza di aver fiducia in loro stessi e nelle istituzioni. Perché tutti ci siamo sentiti come loro intrappolati e poi riscattati al di la di ogni speranza. Dolciumi.

  236. Chiara Luce Badano… non ha bisogno dei dolciumi li dove si trova ora, ma li meriterebbe una ragazza di 19 anni che ha scommesso sulla vita anche di fronte alla morte, che con coraggio ha affrontato l’avversitá guardandola in faccia ma senza cedere alla disperazione, e non come una eroina che non é stata, ma come una ragazza che ha fatto dell’amore per gli altri il motore della sua vita. Per questo é prossima a essere dichiarata santa.

  237. Le Nonne di Plaza de Mayo (Abuelas de Plaza de Mayo) che in Argentina portano avanti con amore la ricerca dei bambini sottratti – recuperata l’identitá di piú di 100) ai loro genitori desaparecidos durante l’ultima dittatura militare. A loro dolciumi perché hanno saputo portare avanti la loro lotta senza il rancore e l’odio, ma centrate nel valore della vita umana.

  238. Ai gruppi ecologisti in generale che, nel mezzo del silenzio e della confusione cercano di segnalare ai media ed alle autoritá il tema del cambio climatico, fatto gravissimo e ancora non compreso nella sua portata. Dolciumi, e molti.

  239. Al Parlamento italiano: carbone. Perché nessuno puó comprendere come la maggiore superpotenza del mondo, gli USA, con 300 milioni di abitanti, funzioni con 100 senatori e meno di 300 deputati, mentre l’Italia della casta ne ha bisogno di di 350 e oltre 600 rispettivamente, pur avendo 60 milioni di abitanti. Per poi produrre lo spettacolo da calcio mercato al quale abbiamo assistito… carbone, e tanto.

  240. Alla mafia, la camorra e la ndrangheta carbone. Perché senza la “casta” amica non potrebbe vivere. Perché avvelenano i cuori e l’aria. Perché sono un residuo della storia che, come tutti i residui tossici finirá per degradarsi, pur se ammorbando l’aria nel frattempo e con tante vittime. Un peccato.

  241. Fatti da dimenticare ce ne sono tanti.
    I fenomeni naturali come i terremoti ad Haiti e in Cile sono forse poco evitabili ed in ogni caso seguono le leggi della fisica. Ma i piú penosi sono quelli frutto dell’odio e della povertá, come gli attentati nei Paesi mediorientali.

    Ed i fatti da ricordare sono tanti, sopratutto quelli legati allo sforzo quotidiano della gente comune, di chi va oltre se stesso ed approda tutti giorni sulle rive del prossimo che gli passa accanto. Allora vale la pena ricordare gli eroi silenziosi di tutti i giorni, gli onesti, coloro che vivono del loro lavoro ed amano i propri figli, coloro che servono lo stato con onestá, coloro che servono la comunitá con dedizione, i milioni di persone che ogni giorno sanno avere un gesto di amore per gli altri, le tante mamme che si privano di un boccone in piú per darlo ai loro figli, i tanti poveri che soffrono in silenzio… insomma la maggiora parte della gente di questo pianeta: uno sterminato presepe in permanente Avvento.

    Alberto Barlocci

  242. Bravo sig.Barlocci, questa sua immagine “uno sterminato presepe in permanente avvento” è veramente degna di attenzione e nonostante tutto ci rischiara l’orizzonte. Ma su Lula, non sono d’accordo, anche se un delinquente in meno nel nostro paese non guasta, ma dice bene Costanzo:”allora perchè non ripulire delle trans e rimandandoli a casa loro… “Grazie

  243. Bravo Baldocci.
    Carbone a chi fa scelte omicide, a chi truffa bara fa il furbo l’evasore l’abusivo, a chi uccide i sogni e le speranze… fumo tantissimo, da farli tossire minimo per un’era geologica. Ai politici che si fanno servire dallo Stato invece che servirlo in ginocchio e zitti – c’è una sacertà tale nell’essere un politico… ahi serva Italia! – carbone, in castigo dietro la lavagna e ceci sotto le ginocchia.
    Carbone a chi massacra cristiani e non, a chi affama i poveri, alle multinazionali, a chi inquina.
    Dolciumi a chi sorride nonostante tutto, a chi lotta contro il dolore e la disperazione.
    Dolciumi a tutti gli uomini di buona volontà.

  244. dolcetti al gruppo musicale dei Pooh. si erano sciolti perché era andato via il batterista Stefano D’Orazio. ma il richiamo della musica è stato più forte della separazione. e gli atri tre hanno rifondato il gruppo.
    dolcetti a loro.

  245. Dovresti dare dolciumi per esempio ad all’icona internazionale della non violenza Aung San Suu Kyi che finalmente è tornata ad essere una donna libera… Ma per tutt’altri motivi, anche a Sandra e Raimondo Vianello, perchè hanno rappresentato un ideale di coppia, di convivenza che nella società di oggi sembra utopia!
    Scontato poi chiederti di dare un bel pò di carbone ai nostri signori politici che pensano ai fatti loro e buttano sabbia negli occhi di chi dovrebbe vedere, noi.. Un altro pò di carbone per quelle persone che decidono di approfittare dei bambini, con orrori di tutti i tipi…a chi ha responsabilità nella scomparsa di Yara…
    E se ti avanza, un dolcetto per me, beh, tutto sommato penso di meritarmelo…

  246. Non so se quest’anno potrei essere la befana o quel timido passerotto infreddolito che saltella sui rami di alberi spogli di cui solo lo scheletro.

    Il freddo è tagliente, m’induce a coprirmi con strati di lane, le donne, è pur vero, s’imbefaniscono in questo modo di vestire, ci sentiamo ingolfate, quando mostriamo pelle scollature sale il sex-appeal ed anche l’età produce fascino. Con i cappelli con visiera ed i gonfi piumini di fresco regalo natalizio, pantaloni alla zuava, maglioni, giacconi, guantoni, sono goffi anche gli uomini. I maschi. A stento riconosci lo sguardo negli occhi di chi si è coperto il volto con le sciarpe, fanno diversi giri di boa attorno al collo, per non parlare di qualche barbuto che diventa meno attraente della Befana, simpatico personaggio con strascichi e ricordi della dolce infanzia.

    Lo guardo poggiarsi lievemente sui vasi, sulle ringhiere, sulle pozzanghere, gocciola il ramo ad ogni suo spostamento, un essere piccolo, leggerissimo, quel passero è il simbolo della mia anima infreddolita e spaventata da un domani incerto, preceduto da giornate trascorse senza solitudine e dalla scarsa compagnia .
    Non ho più voglia neppure di piangere, c’è solo il comparire della mia sensibilità accompagnata dalla pioggia e dai ricordi. Niente di malinconico, per carità.
    Non a tutte le donne donano i cappelli, eppure faccioni rotondeggianti – come fossero uscite dal pennello di Botero – s’incorniciano sotto copricapo di lana sfavillanti di riccioli e colori arlecchini, che buffa la vita, i miei occhi non smettono di contemplare la mia cucciola di pastore tedesco e la campagna silente arricchita dalla geometria di fasce orizzontali di umili fiori gialli, grigi i cieli di questo gennaio agli albori, grigi gli arbusti inscheletriti, plumbei i capelli della Befana, come fili di ferro irti e secchi, sulla scopa volteggia dentro il nero della notte e dei miei pensieri, di colore rosso solo le foglie secche mosse dal vento, e vecchie lane infeltrite che non servono più, neppure all’occorrenza.

  247. LETTERA A MASSIMO ED A TUTTI GLI AMICI:
    Se incontrate la Befana ditele che ho bisogno di parlarLe urgentissimamente.
    Nel frattempo Vi auguro UN BUON 2011 (secondo me gli anni dispari sono migliori di quelli pari…. almeno spero)
    Baci a tutti i miei amici
    ROSSELLA

  248. Dolcetti a tutta la gente di buona volontà, carbone a chi sfrutta posizioni di potere per fare i propri comodi

  249. Lo noto anche dai vostri commenti. Non c’e mai stata tanta disaffezione, oserei dire disgusto, per la classe politica come di questi tempi.
    Buon anno a tutti

  250. Cara Beffana ( la doppia F è voluta) non so, in questo mondo beffardo, cosigliarti a chi dovresti portare un pezzo di carbone ed a chi lo zucchero. Non so chi sono i cavalli e chi i cavalieri, non so chi sono gli uomini d’acqua , i vageri che il mare lascia a morire sulla terra, e chi si labirinta senza resistenza, chi si incanta al miraggio dell’arte e chi scende nella massa poplare, chi vuole fare la rivoluzione e chi si accontenta della protesta.
    Siamo nell’era in cui tutto cambia con sentimento conservatore, dove le ignoranze si sommano nella pervicace resistenza ai vizi e nella infrantumabile intolleranza negata all’universale per il difetto di accontentarsi senza l’ambizione di ravvedersi, di sentirsi vivente nella brezza di superficie in un volontario confondersi con qualcosa di più profondo, che esiste ma non in una storia provinciale sempre uguale a se stessa.
    Epoca di oscura vicenda epica dove qualcosa finisce ed un’altra ne comincia, tra l’istintività prepotente e la sostanza reale delle cose dove tutto è misurato con i mezzi precari che la verità di questo mondo ci offre!!! per cui ti chiedo di dare a me la tua calza di consolazione, a me ed a coloro che mantengono ancora il respiro verbale e sono rattristati per il mancato riconoscimento del loro capitale donativo.

  251. Carissima Befana, lo so che non puoi fare miracoli. Ma ho bisogno di credere che ci sia ancora qualcuno cui appellarsi. E non per aiutare me che alla soglia dei 48 anni sono ancora una precaria. Vorrei che domani, cara Befana, mettessi nella calza di mio nipote la speranza. Mio nipote ha 22 anni, ha un diploma, ha scelto di non lottare per una laurea, ha preferito cercarsi un lavoro. Lo ha trovato subito, magazziniere in un supermercato. Lavora li’ da tre anni, contratti a termine sempre con la promessa che un domani, chissa’, forse… Carissima Befana, il domani e’ arrivato e come un cecchino ha centrato in pieno la speranza di mio nipote: nessuna assunzione a tempo indeterminato, di piu’, nessun altro contratto a termine. Fine dei giochi. Befana cara, hai mai guardato negli occhi belli di un ragazzo di 22 anni che ha perso la speranza? Sono occhi che fanno male. Tanto male. C’e’ rabbia, c’e’ delusione, c’e’ un senso profondo di ingiustizia, c’e’ odio, anche. Odio per noi adulti perche’ a 22 anni appena compiuti hai ancora la convinzione che papa’ e mamma siano potenti. E se lo sono, perche’ ti hanno consegnato un mondo cosi’ ingiusto? Ecco, Befana, io non voglio niente per me. Vorrei un pezzetto di speranza per lui, per mio nipote che ho tenuto tra le braccia appena nato e che vorrei riprendere in braccio anche oggi che e’ piu’ grosso e alto di me. E, se poi ti avanza del carbone, fa’ un salto nei palazzi del potere e scaricaglielo in testa. Seppelliscili sotto montagne di carbone. Se il carbone ti manca, prendi in prestito un po’ di munnezza da Napoli, che’ tanto li’ non manca mai. Soffoca quella gente che ha rovinato questo paese, tutta quella gente, destra, sinistra, centro, sotto cumuli neri e maleodoranti. Non si meritano niente altro, assassini di speranze quali sono.

  252. Decisamente, dolci meravigliosi a tutti coloro che professano ancora i valori autentici – in un momento che fa venire sin troppa nausea, direi – a coloro che fanno sopravvivere fra mille sacrifici la Cultura (la maiuscola mi pare sia d’obbligo) e tutte le tradizioni che salvano l’identità (mica siamo sassi, no?. Non dimenticherei coloro che si dedicano anima e cuore a promuovere la Latinità, in barba alle schiaccianti pretese di egemonia totale da parte di un sempre più macilento – dal punto di vista della qualità linguistica e delle realtà che propone – Inglese. (Ma lo sapete o no fra quante difficoltà la DANTE ALIGHIERI si prodiga a diffondere la lingua e la civiltà italane nel mondo)?
    Tanto carbone da ricoprirli fino sotto il naso a tutti quelli che concretano soprusi nei riguardi dei deboli.

  253. Ho letto i post degli anni precedent
    i …e vedo che non è cambiato nulla! passano gli anni, tutti diciamo che vorremmo la classe politica sotterrata dal carbone, o meglio ancora dall’immondizia con la quale loro schiacciano noi e poi… e poi continuiamo imperterriti a votarli in nome del male minore..come dire un po’ di veleno è meglio di tanto veleno…
    vorrei che qualcuno mi dicesse se invece che un male minore non possa io finalmente scegliere un bene, anche minore, ma un bene…
    quindi i dolci voglio che che li porti a tutti quelli che scelgono un bene, anche piccolo, perchè voglio vedere che le cose buone e belle esistono ancora….. e voglio che li porti a tutti quelli che scrivono, che immaginano interi universi perchè mille volte nella mia vita mi sono rifugiata nella scoperta di mondi immaginari, certa che per me fossero meno dolorosi di quello vero in cui vivevo.

  254. Cara Stefania, io la penso un po’ come te ma non dobbiamo dimenticare che il mondo immaginario è come la Repubblica di Platone, produce ombre e miraggi. Tendi la mano e non afferri nulla.
    Ciao ti auguro una calza piena di realtà e di un coraggio indomito per poterla gestire.
    mela m.

  255. Cara Laura Costantini, la tua lettera mi ha commosso. Immagino la tua angoscia della precarietà. E’ vero che del domani non c’è e non c’è stata mai certezza nelle varie epoche storiche, ma adesso….
    Questa angoscia del vivere causata dall’avvento della tecnologia ha sostituito al lavoro umano l’automatismo del pulsante con la coseguenza che il lavoro tradizionale ne risulta cambiato ed anche svalorizzato.
    Siamo nella società dei servizi e non possiamo più giudicare con la mentalità dei colletti bianchi e delle tute blu, siamo schiavi logici e schiavi umani e come gli ebrei a Babilonia siamo costretti ad appendere ai salici le nostre chitarre perchè la musica è cambiata e niente sarà più come prima.
    Non sono una Befana con la calza piena di oro ma voglio essere una befana che aiuta a capire. Mi dirai che lo hai capito da tempo ma per la mia esperienza storico- personale ti posso dire che “buon tempo e malo tempo non dura tutto il tempo”.
    C’è Qualcuno che ci ama e regge i fili dell’avventura umana non certo a favore di chi usa uomini e cose della mutazione storica per il proprio rendiconto.
    Auguri per il nuovo anno a te ed a tuo nipote.

  256. Cara Befana, come sarebbe bello se riservassi i tuoi dolciumi a coloro che ancora credono in una umanità solidale e lavorano in questa direzione. Aiutali, cara Befana. Ne hanno bisogno.

  257. Mi associo al commento di Laura Costantini. Ne condivido la rabbia e il dolore.
    Mio fratello si sposerà a luglio. Dopo dieci anni di sacrifici, lui e la sua fidanzata hanno ottenuto il mutuo per la casa. L’anno nuovo comincia con la notizia della chiusura della ditta e il licenziamento per entrambi. Rimane il mutuo della casa da pagare ed il sogno di costruire una famiglia. Purtroppo, cara befana, sognare senza avere gli strumenti per realizzare i sogni conta poco.
    Dolci, dunque, a chi consente di realizzare i sogni.
    Carbone a chi i sogni li appende ad un pendaglio da forca.

  258. VIORICA QUANDO HO LETTO “TIMISOARA” MI SONO SENTITA NEL “I L PAESE DELLE PRUGNE VERDI” PER CUI TI PORTEREI UNA CALZA STRACOLMA DEL SENTIMENTO DELL’AMICIZIA QUELLA CHE UN TEMPO FACEVA MATURARE LE PRUGNE VERDI
    E VINCEVA LA RUGGINE DI COLORO CHE NE ERANO NEMICI.
    CIAO

  259. Cari amici, vi ringrazio moltissimo per i nuovi commenti “befaneschi” destinati a persone, personaggi ed eventi che (nel bene e nel male) si sono “distinti” nel 2010.
    Li ho letti con attenzione e con gusto.

  260. Un saluto e un ringraziamento speciali a Alberto Barlocci, che ci scrive dall’Argentina (grazie mille per la tua condivisibile attribuzione di dolciumi e carbone).
    Bella e forte l’immagine finale che tratteggi riferendoti ai “tanti poveri che soffrono in silenzio… insomma la maggior parte della gente di questo pianeta: uno sterminato presepe in permanente Avvento”.
    Grazie, Alberto.

  261. @ Laura Costantini
    Cara Laura, un sincero in bocca al lupo per tuo nipote (di vero cuore). È triste dover constatare come questo nostro martoriato Paese riesca a fare così poco per i nostri giovani e per i loro sogni…

  262. Consentitemi saluti e ringraziamenti speciali anche per Viorica Balteanu, che ci scrive dalla Romania.
    Cara Viorica, ne approfitto anche per ringraziarti per quello che fate con la Dante Alighieri lì da voi a Timisoara (in Romania).
    Il ringraziamento va esteso a tutte le Dante Alighieri disseminate nel mondo che fanno davvero tanto per la divulgazione della cultura, della lingua e della letteratura italiana.
    Grazie davvero!
    Tanti, tanti dolciumi a voi.

  263. Ho aggiornato il post (andate a vedere in fondo alla pagina!) perché stamattina ho ricevuto una simpatica mail da parte di Valeria Palumbo, caporedattore centrale de L’Europeo.
    La riporto di seguito…

  264. Caro Massimo,
    adoro ovviamente la Befana, da consolidata femminista. Ma confesso di saperne pochissimo, benché mi sia dilettata (purtroppo soltanto sui libri) con i sabba delle streghe. Prometto che approfondirò.
    Piuttosto pensavo… in questi giorni io e l’illustratore Giancarlo Montelli (bravissimo!) siamo usciti con un libro edito da Odradek, “Dalla chioma di Athena“. Sono 21 biografie di donne straordinarie… così straordinarie che, come al solito, la misoginia delle società tradizionali le ha bollate come vere befane: andiamo dalla rivoluzionaria Eleonora de Fonseca de Pimentel, sotto la cui forca il popolo di Napoli ballava cantando, a Dian Fossey, la paladina dei gorilla, che i ruandesi giudicavano una strega delle foreste.
    Ti allego il ritratto della “strega-befana” Fossey che, a dire il vero, aveva il vezzo di sparare sui bracconieri, ma che poco carinamente i locali chiamavano Nyiramacibili, “vecchia che vive senza uomo nella foresta”…
    Un caro saluto e complimenti per tutto (e auguri per un anno felice).
    Valeria Palumbo

  265. Dalla Chioma di Athena, di Giancarlo Montelli e Valeria Palumbo
    Donne oltre i confini

    pp. 112 € 35,00
    Formato 24 X 28
    ***
    ***

    Eleonora de Fonseca Pimentel, George Sand, Louise Farrenc, Nellie Bly, Marie Curie, Alexandra David-Néel, Grazia Deledda, Rosa Luxemburg, Colette, Mata Hari, Isadora Duncan, Virginia Woolf, Mae West, Tina Modotti, Amelia Mary Earhart, Leni Riefenstahl, Marguerite Yourcenar, Greta Garbo, Frida Kahlo, Indira Gandhi, Dian Fossey. A queste 21 donne, ai loro profili esaltanti è dedicato il libro, una raccolta di ritratti in prosa e pennello che demolisce i miti del Romanticismo e riscopre l’azione come autentico talento femminile.

    Per maggiori informazioni: http://www.odradek.it/Schedelibri/dallachiomadiathena.html

  266. Naturalmente lo spazio rimane aperto per ulteriori interventi…
    Pensate ai personaggi celebri che si sono distinti nel 2010, nel bene e nel male, italiani e stranieri.
    A chi dareste dolciumi? E a chi il carbone? E perché?

    Pensate agli eventi che si sono accavallati nel corso dell’anno che è appena passato.
    Quali sono da ricordare? Quali da dimenticare? E perché?

  267. Trovo di particolare interesse il libro “Dalla Chioma di Athena” (bel titolo). Molto interessante anche la scelta di affiancare disegno e scrittura. Tra le 21 biografie di donne presenti nel volume mi attraggono maggiormente quelle di Alexandra David-Néel, Rosa Luxemburg, Virginia Woolf, Marguerite Yourcenar.
    Auguro tanto successo al libro di Giancarlo Montelli e Valeria Palumbo!
    Un caro saluto,
    Gaetano

  268. Una domanda, spero non banale, a Valeria Palumbo. Perchè le biografie narrate sono proprio ventuno? E’ casuale oppure no? (Il numero 21, multiplo di 7, da quel che so approssimativamente dovrebbe essere connesso a cicli di trasformazione psichica: psiche nel senso di anima).
    Grazie e nuovi cari saluti,
    Gaetano

  269. @ Viorica Balteanu: in questi giorni sto proprio leggendo IL PAESE DELLE PRUGNE VERDI… che coincidenza!
    Un caro saluto a voi della Dante Alighieri e a tutta la Romania!
    Sono immersa in questa prosa poetica e avvolgente della Muller e spero di capire qualcosa di più dell’atmosfera spirituale del vostro martoriato paese a cui auguro ogni bene…
    @ Laura: io ho due nipoti e tremo per il loro futuro. Sono piccoli e gioiosi, fiduciosi verso la vita. E temo il momento in cui dovranno scontrarsi con la dura realtà. Noi zie possiamo stare loro vicino, non facendo spegnere la lampada dei loro sogni. Ti abbraccio. Crediamo nell’Epifania, nella Manifestazione del Bene e della Bellezza, anche se non vogliamo chiamarle Dio. Ma è necessario crederlo, altrimenti siamo perduti.

  270. Non pensavo che la Befana suscitasse tanti commenti e tanta animosità. Un motivo in più per riflettere… e intanto, Massimo, grazie della segnalazione delle “discepole”-streghette di Athena!

  271. @ Caro Massi, i dolcetti li darei a te, per l’infinita pazienza di leggerci e dirimere con saggezza le nostre opinioni. Deliziosi dolcetti alla crema e
    cioccolata, li vorrei dare alle amiche e agli amici del blog, che da anni con le loro battute fulminanti hanno allietato le mie solitarie serate e sono divenuti dei cari compagni di viaggio, della mia cruda vita.
    Meriterebbero un bel sacco di carbone, gli editori venali e scorretti, i quali considerano gli scrittori e le loro sudate opere, solo una merce da vendere. Una tonnelata di carbone, la darei volentieri a coloro che non rispettano gli altri, e si mostrano insensibili ed arroganti con tutti gli emarginati; specialmente con le persone diversamente abili, considerate un inutile peso improduttivo, per l’attuale società dei consumi.
    Voglio dimenticare tutte le cose brutte ormai trascorse e il dolore
    sopportato con rassegnazione ogni giorno e ogni lunga notte.
    Desidero ricordare solo i momenti belli, tutto il bene e l’affetto che ho ricevuto e dato. Voglio sforzarmi di seguire l’insegnamento di Madre Teresa di Calcutta ( della quale indegnamente porto il nome):-
    Siamo stati creati per cose più grandi, per amare ed essere amati
    Tessy

  272. Rispondo a Massimo, che mi chiede come è nato il libro.
    Il libro nasce dall’incontro, propiziato dall’editore, tra me e Giancarlo Montelli: io scrivo di storia delle donne, lui aveva iniziato a ritrarle. E l’editore, Claudio del Bello, di Odradek, ha intuito che avessimo interessi comuni sia per il tipo di donne (fuori dall’ordinario, trasgressive, ironiche, coraggiose, etc.) sia nel modo di affrontare (non apologetico). Abbiamo poi scelto insieme quali biografie affrontare e quale periodo storico (la cosiddetta “modernità: dalla fine del Settecento al Novecento).

  273. Rispondo anche a Gaetano, che mi chiede perché le biografie narrate sono proprio ventuno.
    21 è uscito a casa. In realtà pensavamo a 20. Io ho anche tentato di salire di numero per non escludere troppe donne di cui avrei voluto raccontare la storia. Alla fine siamo arrivati a 21… ma la consideriamo una sorta di “prima puntata”.

  274. Ho letto tutti commenti, compreso quelli degli anni scorsi.
    Davvero una bella idea invitare la befana e farla parlare. Complimenti e auguri di buon anno.

  275. Cari amici, anche questo è diventato ormai uno degli appuntamenti annuali di questo blog.
    La nostra amica Befy, la befana, è tornata a farci visita… e con lei il post befanesco. Ve lo ripropongo invitandovi a discutere (simpaticamente) sulla base delle domande che seguono…

  276. Pensate ai personaggi celebri che si sono distinti nel 2011 (nel bene e nel male, italiani e stranieri).
    A chi dareste dolciumi? E a chi il carbone? E perché?

  277. Vi invito a rispondere, se vi va e se potete, con umorismo (senza essere offensivi).
    Inoltre… provate a confrontare le vostre risposte di oggi con quelle degli anni precedenti. Potrebbe essere molto più interessante di quanto possiate immaginare.
    Buona befana a tutti!

  278. La notizia e’ che quest’anno il prezzo del carbone e’ salito alle stelle. Sapete perché ?

  279. Cioè che il carbone quest’anno se lo meritano i buoni, e ai cattivi regaliamo i dolcetti, così si rovineranno la bocca con la carie e verranno salassati dai dentisti?

  280. Se è così allora tanto, tanto carbone a Napolitano, che con viva e vibbbrante soddisfazione possa scaldare le tante sale del vasto Quirinale.
    Tanti dolci cariòfori a tutta la classe politica, che quest’anno è riuscita a dare il peggio di sè, e che peggio non si può.

  281. Carlo opera un apprezzabile ribaltamento, ma a Giacomo rispondo: per eccesso di domanda.
    Sono così in tanti a meritarsi il carbone, che il prezzo e’ lievitato alle stelle.

  282. Concordo con Carlo. Il carbone andrebbe all’intera classe politica, con l’eccezione di Napolitano e pochissimi altri.
    I dolcetti li darei alla maggior parte degli italiani che cerca di tirare avanti stringendo i denti.

  283. Caro Massi,
    ti auguro di vero cuore una epifania colma di bene.
    Ho riletto i commenti lasciati in tutti questi anni…quanta strada condivisa, quanta bellezza, quanto cammino….
    A te, caro Massi, ringraziandoti per questi doni, una calza colma di dolci.
    Una felice Epifania a tutti!
    Simo

  284. salve. scrivo qui per la prima volta. molto carina l’idea della befana.
    rispetto alle domande mi piacerebbe ripercorrere il 2011, indicando alcuni degli elementi più importanti a prescindere dal fatto che siano da ricordare o da dimenticare.

  285. GENNAIO 2011

    1º gennaio: L’Ungheria assume la presidenza di turno dell’Unione europea. Tallinn e Turku saranno Capitali europee della cultura, nominate dall’Unione europea.
    L’Estonia adotta l’euro come moneta corrente.
    In Irlanda divengono legali le unioni civili.
    Dilma Rousseff viene proclamata presidente del Brasile, prima donna a ricoprire tale incarico.
    Obbligo di installare l’ESP sulle vetture immatricolate nell’Unione europea.
    In base alla normativa antinquinamento sugli autoveicoli, si potranno omologare ed immatricolare in Italia solo automobili che rispettano lo standard Euro 5.
    Un attentato terroristico uccide 21 persone davanti alla Chiesa dei Santi ad Alessandria d’Egitto, poco dopo la messa di Mezzanotte. L’attentato ha gravi conseguenze, perché fa esplodere la rabbia dei cristiani, che si scontrano con i musulmani nelle vie adiacenti alla chiesa.
    3 gennaio – A seguito dell’aumento dei prezzi del pane e dei generi alimentari, inizia la protesta in Algeria. Violenti scontri ad Algeri tra cittadini e forze di polizia, che causeranno 3 morti.
    8 gennaio – A Tucson in Arizona Strage al comizio democratico della deputata dem Gabrielle Giffords. La politica viene ferita gravemente, uscirà dall’ospedale solamente settimane dopo.
    9 gennaio – In Sud Sudan si svolge il referendum per l’indipendenza, con la quasi unanimità dei consensi. Il successivo 9 luglio nascerà il nuovo stato.
    11 gennaio – Allagamenti e frane nello stato di Rio de Janeiro uccidono più di 800 persone.
    14 gennaio – In Tunisia, dopo violente proteste per i diritti civili e contro l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, cade la dittatura di Ben Ali.
    23 gennaio – In molte città del Belgio a causa della grave crisi politica che affligge il paese ormai da mesi migliaia di persone manifestano contro la politica e l’amministrazione.
    24 gennaio – Un attentato all’Aeroporto di Mosca-Domodedovo uccide 36 persone e ne ferisce più di 100.
    25 gennaio – In Egitto, a causa anche della caduta del regime tunisino, iniziano delle sommosse popolari contro il regime trentennale del presidente Hosni Mubarak.
    26 gennaio – A Davos si svolge l’annuale Forum Economico Mondiale.

  286. FEBBRAIO 2011
    3 febbraio – La ICANN ha assegnato gli ultimi blocchi di indirizzi IP.
    6 febbraio – 11 febbraio – A Dakar, in Senegal, si è tenuto il World Social Forum.
    11 febbraio – Si dimette dopo 30 anni di governo il presidente Hosni Mubarak.
    19 febbraio – Roberto Vecchioni vince il 61° Festival della Canzone Italiana di Sanremo, Festival segnato dalla ricorrenza dell’Unità d’Italia, anche grazie alla partecipazione di Roberto Benigni.
    22 febbraio – Un terremoto di magnitudo 6.3 della scala Richter colpisce la città di Christchurch in Nuova Zelanda provocando oltre 160 morti e 200 dispersi.
    24 febbraio – Il leader della Libia, Mu’ammar Gheddafi, risponde al sollevamento del popolo inviando l’esercito che spara sulla folla. Si contano almeno 6.000 morti nella sola Tripoli, mentre a Zuara (occupata dai ribelli) la stima della stampa libica è di 23 morti e decine di feriti.
    27 febbraio – Nasce a Bengasi il Consiglio Nazionale Libico che si contrappone al regime di Mu’ammar Gheddafi. Con tutti i voti favorevoli, inoltre, l’ONU ha approvato una serie di sanzioni verso lo stato magrebino.

  287. MARZO 2011
    11 marzo – Un terremoto con epicentro in mare, di magnitudo 9.0 della scala Richter (tra i dieci più forti della storia della sismografia), colpisce la regione di Tōhoku in Giappone. Il terremoto e le onde anomale conseguenti causano circa 11.000 morti accertati e oltre 17.000 dispersi; gli tsunami hanno interessato, senza causare altre vittime, anche tutto il resto del bacino del Pacifico. Inoltre, a causa del maremoto, segue un terribile incidente alla centrale nucleare di Fukushima, che provoca la fuoriuscita di materiale radioattivo
    17 marzo: Ricorre il 150° anniversario dall’Unità d’Italia.
    Il Consiglio di sicurezza dell’Onu approva, con l’astensione di Russia e Cina e senza alcun voto contrario, l’imposizione di una no-fly zone sulla Libia, oltre ad ulteriori sanzioni economiche.

    19 marzo – Iniziano i bombardamenti della Comunità Internazionale contro il regime libico.
    23 marzo – Muore Liz Taylor, l’ultima grande attrice della Golden Age Hollywoodiana.
    24 marzo – Un terremoto di magnitudo 6.8 della scala Richter colpisce la Birmania nei pressi della città di Chiang Rai causando oltre 150 morti.
    31 marzo – L’isola di Mayotte passa dallo status di Collettività d’oltremare a Dipartimento d’oltremare. Diviene così a tutti gli effetti parte integrante dell’Unione Europea.

  288. APRILE 2011
    11 aprile – L’ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo viene arrestato nella sua residenza ad Abidjan e consegnato alle forze di opposizione del nuovo presidente Alassane Ouattara.
    23 aprile – Buenos Aires è Capitale mondiale del libro per un anno.
    27 aprile – Nel sud degli Stati Uniti, negli stati dell’Alabama e del Missouri, una serie di tornado uccidono più di 300 persone e tolgono l’elettricità a migliaia di cittadini. Ci sono state vittime anche negli stati confinanti.
    28 aprile – In Marocco, nella città di Marrakesh esplode una bomba in un caffè della piazza centrale. Tra i morti 11 stranieri.
    29 aprile – Il Principe William del Galles sposa Kate Middleton.

  289. MAGGIO 2011
    1 maggio – Papa Giovanni Paolo II viene proclamato Beato.
    2 maggio – Il terrorista Osama Bin Laden, ideatore degli attentati dell’11 settembre 2001, è stato ucciso in Pakistan dai Navy SEAL statunitensi.
    11 maggio – Due scosse di terremoto di magnitudo 4.4 e 5.2 Richter hanno colpito la città di Lorca (Spagna) provocando 8 morti e ingenti danni al patrimonio storico-culturale della città.
    15 maggio – Iniziano una serie di eventi di proteste in Spagna.
    16 maggio – Parte l’ultima missione dello Space Shuttle Endeavour STS-134.
    26 maggio – Viene arrestato dopo quasi 16 anni di latitanza il generale serbo Ratko Mladic, ex leader dei Serbi di Bosnia imputato per crimini di guerra e contro l’umanità.

  290. GIUGNO 2011
    4 giugno – Il vulcano Puyehue, in Cile, si risveglia dopo cinquant’anni di quiescenza con un’eruzione violenta ma spettacolare, causando danni ai collegamenti aerei tra Sudamerica, Nuova Zelanda e Australia e costringendo all’evacuazione di oltre 3.000 persone.
    20 giugno – Il Volo RusAir 243, un Tupolev Tu-134, precipita nella regione russa della Karelia: 44 morti e 8 superstiti.
    21 giugno – Ban Ki-Moon rimane alla guida dell’ONU per il secondo mandato consecutivo. L’incarico affidato si protrae per un periodo di 5 anni.

  291. LUGLIO 2011
    1º luglio – La Polonia assume la presidenza di turno dell’Unione Europea.
    2 luglio – Principato di Monaco: il Principe Alberto II di Monaco sposa Charlene Wittstock
    9 luglio – Il Sud Sudan ottiene l’indipendenza dopo un referendum svolto il tra il 9 e il 15 gennaio 2011.
    10 luglio: Esce l’ultimo numero del giornale News of the World con scritto in prima pagina “Grazie e Addio” (Thank you and Goodbye)
    La nave Bulgaria affonda durante una crociera lungo il fiume Volga, nella Russia europea, muoiono 122 persone, 79 vengono salvate.

    22 luglio – Un attentato terroristico, di matrice neonazista, colpisce il centro di Oslo, capitale della Norvegia, con un ordigno esplosivo e l’isola di Utøya con una sparatoria: 76 morti in totale. Il responsabile del massacro è un norvegese di 32 anni, Anders Behring Breivik.
    23 luglio Muore all’età di 27 anni la celebre cantante britannica Amy Winehouse.
    24 luglio – 100° anniversario della scoperta di Machu Picchu (Perù)

  292. AGOSTO 2011
    Dal 6 al 10 agosto si sono verificati dei disordini in Inghilterra che hanno causato più di 1.000 arresti e 5 civili morti.
    16 – 21 agosto: XXVI Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid.
    20 – 29 agosto: Inizia a formarsi l’Uragano Irene negli Stati Uniti.
    22 agosto: Khamis Gheddafi assume il comando delle truppe favorevoli a suo padre contro i rivoltosi.

  293. SETTEMBRE 2011
    7 settembre – Nei pressi del fiume Volga avviene l’incidente aereo della Lokomotiv Jaroslavl’ in cui muoiono tutti i giocatori della squadra di hockey su ghiaccio russa e tutto il resto dell’equipaggio. 45 in tutto i morti.

    11 settembre – Ricorre il decimo anniversario dell’attentato alle Twin Towers (Torri Gemelle) di New York.
    Inaugurazione del National September 11 Memorial & Museum, memoriale in onore degli Attentati dell’11 settembre 2001.

  294. OTTOBRE 2011
    15 ottobre: manifestazione mondiale degli Indignados. Roma messa a ferro e fuoco dai black bloc, 70 feriti.
    20 ottobre – Libia: dopo 8 mesi di guerra civile, viene ucciso Mu’ammar Gheddafi.
    23 ottobre Turchia: un terremoto di 7.3 della scala Richter provoca tra 500 e 1.000 morti nella Provincia di Van.
    Malesia: in un incidente durante la gara di Moto GP muore il pilota italiano della Honda Marco Simoncelli.

    31 ottobre: La Terra raggiunge i sette miliardi di persone.

  295. NOVEMBRE 2011
    3 novembre – Ricercatori francesi riescono ad invertire il processo di invecchiamento cellulare ottenendo da cellule di ultra novantenni staminali indistinguibili da quelle embrionali.
    8 novembre – Un asteroide passa a poco più di 300.000 km tra la Terra e la Luna.
    12 novembre – Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rassegna le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
    14 novembre – Per la prima volta dalla sua fondazione (1945), la Lega Araba sospende la Siria dalle attività dell’organizzazione. Il paese mediorientale ne fu uno dei fondatori. È il risultato per l’alto numero di vittime per le sommosse popolari in Siria del 2011 che dal 15 marzo al 28 novembre è salito secondo i Comitati a 4.646. Al 13 dicembre l’Alto Commissario ONU per i diritti umani, Navi Pillay ha dichiarato che i morti sono oltre 5.000.
    14 novembre – L’AMD presenta la prima CPU a 16 Core.
    16 novembre – Dopo alcuni giorni di consultazioni, nasce ufficialmente (prestando giuramento) il Governo Monti presieduto da Mario Monti.
    17 novembre – Disertori dell’esercito siriano attaccano la sede del Partito Baath nella provincia di Idlib (che inizialmente doveva essere una base militare di Damasco), de-facto dando inizio alla guerra civile in Siria.
    26 novembre – Viene lanciato il rover Curiosity dal Kennedy Space Center, il più elaborato veicolo di esplorazione marziana costriuto fino ad ora. È previsto che atterrerà su Marte il 5 giugno 2012.

  296. DICEMBRE 2011
    2 dicembre – Avviene il sorteggio per stabilire i gruppi della fase finale degli Euro 2012 a Kiev.
    5 dicembre – Scoperto Kepler-22 b, un pianeta estremamente simile alla Terra sotto molti aspetti.
    24 dicembre – 110.000 persone scendono in piazza a Mosca per manifestare contro il primo ministro Vladimir Putin e i brogli alle ultime elezioni.
    30 dicembre – A Samoa e Tokelau, a causa del passaggio dei due Stati a ovest della linea del cambiamento di data, il 30 dicembre 2011 è stato abolito.
    31 dicembre – Termina la missione della NATO in Iraq, come annunciato dal segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen.

  297. Questo è il 2011 in pillole, con una selezione di alcuni dei principali eventi internazionali.
    Quali di questi sono da ricordare? Quali da dimenticare?
    Chi vuole, risponda.
    Buona epifania a tutti!

  298. Auguri Befana 2012: “Con la riforma di Mario Monti, la Befana 2012 è sotto i ponti, dalla casa l’han sfrattata perchè è stata pignorata. Per i tetti ora si aggira sola, triste, senza una… lira. Non è più motorizzata, la benzina è rincarata. Oramai anche la pensione rimarrà un’illusione! Ma dei bimbi basta il sorriso per sentirsi in Paradiso! Buona Befana”. Questo uno dei tantissimi messaggi di auguri per l’Epifania 2012 che sta rimbalzando di bacheca in bacheca sul più popolare dei social network, dove a pochissimi ore dalla notte in cui la vecchina a bordo della scopa depositerà dolcetti e regalini nelle calze di tanti bimbi, circolano messaggi di auguri. E nel caso dell’Epifania, sono le donne le destinatarie degli auguri, che sono di svariati “toni”, ma tutti sostanzialmente ironici e spiritosi. C’è chi propone collette perché a causa della benzina, non sarà facile acquistare il carburante della scopa, ahimè la manovra Monti non ha risparmiato davvero nessuno, e c’è chi posta sulle bacheche di amiche un memo con il luogo del ritrovo per stanotte e poi l’orario della partenza a bordo del magico mezzo. C’è qualche donna fortunata che viene taggata in foto di sexy befane che non solo i bimbi vorrebbero incontrare… e chi ironizza sull’età delle amiche di Facebook inglobandole in tag “befaneschi”. Il tutto sta avvenendo con molta ironia e autoironia da parte del gentil sesso, ma evitate di inviare auguri per la befana a parenti o conoscente o colleghe che sono permalose. L’occasione deve essere divertenti, se crea imbarazzo o disappunto, evitate. Già non si risparmieranno gli uomini nel prodigarsi ad augurare “buon lavoro” o “buona notte” a questa o a quella “befana”, almeno le donne non inviino auguro se sono a conoscenza del fatto che il gesto possa in qualche modo infastidire. Il bon ton vieterebbe di inviare cartoline o messaggi augurali al gentil sesso in suddetta occasione, ma il tutto avviene con simpatia, allora è permesso. L’importante è che domani, auguri o meno, tutti si godano l’ultimo giorno delle Feste (quest’anno gli italiani sono fortunati, potendo prolungare le vacanze anche al weekend), perché “l’epifania… tutte le feste porta via…”. Un ultimo consiglio: domani, oltre ad aprire le vostre calze, non dimenticate di mettere i Re Magi nel vostro Presepio perché oltre alla Befana, domani, giorni dell’Epifania si ricorda l’arrivo dei tre re dall’Oriente (Melchiorre, Gaspare e Baldassarre), guidati dalla stella cometa, al cospetto di Gesù Bambino con oro, incenso e mirra. Continua alla pagina seguente.

  299. Buona epifania a tutti. Forse c’è un po’ di mestizia in giro per attribuire carbone e dolciumi.
    In ogni caso non ho dubbi nel dare carbone a chi tiene in mano la finanza internazionale. La nostra vita è ormai legata ad essa.

  300. @ Valerio Di Donato
    Molto istruttivo leggere in sequenza gli eventi capitati nel 2011. Grazie

  301. carbone per Berlusconi, Merkel e Sarko.
    dolcetti per i pensionati ed i disoccupati italiani, che ne hanno bisogno.

  302. C’e’ chi dice che un sol Monti
    sia si’ meglio di Tremonti
    che un dolore di pensiero
    valga un pianto di Fornero
    Che lo spazio alle illusioni
    abbia ucciso le pensioni
    che c’e’ il rischio di esser dead
    a sentir sempre di spread.
    Poco spazio alla speranza
    se poi vince la finanza
    con il rischio della neuro
    se si pensa troppo all’euro.
    Or che il giorno va a finire
    non so ben che cosa dire
    ma un consiglio costa poco
    se si prende come un gioco.
    Niente pianti ne’ sorrisi
    per sconfiggere la crisi
    ma un buon libro a settimana,
    lo consiglia la befana.

    (buon 2012 a tutti da Befy, la befana)

  303. Ancora grazie a tutti i nuovi intervenuti: Marco Vinci, Giusy Milazzo, Amelia Corsi, Valerio Di Donato, Carlo, Andrea, Mariella, Giacomo e Simona (ciao, supersocia).

  304. Carissimo Massimo,

    Buon Anno Nuovo! Come sempre, sei pieno di idee interessanti e stimolanti! Ti tengo in grande stima e ti auguro ogni bene!

    Caramente,

  305. CIAO MIA CARA BEFNA,IO PER LE EPIFANIA VOGLIO ASPETTAUN MOMENTO PERò QUESTANNO SONO STATA UN PO’ CATTIVA,PORTAMI IL CARBONE DOLCE E UN PO’ DI CARAMELLE E UN LECCA -LECCA ANZI E 6 BIGBABOL.ALESSIA,D.T.

  306. VEDI AL TESTO SONO SEMPRE ALESSIA D.T. CHE C E SCRITTO ASPETTA UN TUTTO ATTACCATO INVECE TUTTO STACCATOCIAO BEFANA TI RACCOMANDO PORTAMI UN CARBONE.CIAO UN ALTRA VOLTA AL CAMINO ASCIAMI QUELLOCHE TI HO CHIESTO.UN ALTRAVOLTA CIAOO.ALCAMINO LASCIAMI TUTTO QUELLOCHE TI HO CHIEOOOOOO E LASCIAMI SEMPRE SOTTO AL CAMINO 5 O 10 E. CIAOOOO ANCORA UN ALTRA VOLTA ADESSO O TUTTO FINITO CIAO E MENO MALE E SALUTAMI ANCHE BABBO NATALE.CIAO ANCHE A TUTTALA TUA FAMIGLIAE ANCHE SEMPRE LA FAMIGLA CIAOO CI VEDIAMO AL 2013 ANHE A TE B.N.CI VEDIAMOIL2013.CIAO CARO BABBO NATALE E ANCHE A TE BEFANA.CIAO TELO RIDICO UN ALTRA VOLTA LASCIAMI TUTTO SOTTO AL CAMINO SEMPRE SOTTO IL MIO CAMINO.CIAO BRBRBBBBBBRRRRRRRRRR. CIAOOO.

  307. mia cara befana per le epifania voglio 1befanone2lo zaino del mondo di patty 3la calza con i dolcetti 4la stambante quella vera.
    mi porti tutto quelo che ti ho chiesto?
    ciaveeeee. un’abraccio da tuttala mia famiglia.rispondimi al più presto,salutami anche la tua famiglia e anche babbo natale non tene scordare sennò mi arrabbio e lasciami tutto quello che ti ho chiesto sotto al camino è.un abbraccio ALESSI name,DI TULLIO cogn…………
    Ciao.ALESSIA DI TULLIO.Vuoi saperedove abito?e un paesino di campagna che ci passano un po’ di macchine pero la contrada si chiama sablanico e il numero della casa33 io abito a loreto l’hai sentito dire una volta?be anche se non l’hai sentito d’ire ti ho detto dove abito,a sablanio c’è la strada con i buchi e la strada anche un po’ rotta ed e pieno di alberi querce,pini,ulivi…..
    e si sentono un po’ di uccellini però la sera dormono e di pipi strelli per niente perchè sentono freddo.ciaooo.

  308. e mi sono scordata la calza con dentro i giocattoli e questanno sono stata monella.

    ciaoooooooooooooooooooooooooo;

  309. Care amiche, cari amici,
    siamo all’alba del 2013 e ritorna il nostro “post annuale” dedicato alla… befana.
    Ve lo ripropongo invitandovi a discutere (simpaticamente) sulla base delle seguenti domande befanesche.

  310. Pensate ai personaggi celebri che si sono distinti nell’anno appena trascorso, nel bene e nel male, italiani e stranieri.
    A chi dareste dolciumi? E a chi il carbone? E perché?

  311. Buon 2013 a tutti. Befy non vorrei nemmeno nominarla. L’ anno scorso fece un brutto dispetto a me e alla mia amica Maria. Avevamo fatto la sfoglia
    bella gialla e sottiletta per fare il timballo. L’ avevamo messa in terrazza, tutta coperta e ben protetta. La mattina del 6 gennaio la trovammo a terra, tutta sporca e tutta bagnata. In 10 minuti la rifacemmo. Ora temiamo ritorsioni. Aiuto!!!!!

  312. Caro Massimo,
    un saluto a te e bentornata a Befy!
    Vorrei dare tanti dolciumi a tutte le italiane e gli italiani che nonostante tutto credono ancora in questo nostro bistrattato e malconcio paese.

  313. Il carbone?
    Lo darei a tutti coloro che hanno contribuito a riderre questo Paese in ginocchio.

  314. Come eventi da ricordare, direi il Nobel per la pace all’Unione Europea.
    Ho letto il conferimento di questo premio come un invito a realizzare il sogno dei padri fondatori dell’Unione.
    E’ vero che non ci sono più guerre che si combattono con i proiettili, ma con colpi di spread. Ma bisogna fare qualcosa in più affinché questa Unione diventi vera e non solo sulla carta, sulla moneta, o negli iperburocratizzati uffici di Bruxelles.

  315. Dolci a chi riesce a sorridere nonostante le difficoltà, carbone per chi dietro le difficoltà generali si nasconde per curare i propri interessi.

  316. EVENTI DEL 2012 DA RICORDARE A CUI VANNO I DOLCI-
    – 13 marzo : Dopo 244 anni dalla sua prima pubblicazione, l’Enciclopedia Britannica sarà disponibile solo online.
    -23 aprile – Erevan è Capitale mondiale del libro per un anno.

  317. DOLCI…
    16 giugno- Liu Yang, 34 anni, è la prima donna astronauta cinese. Si trattiene 10 giorni a bordo della stazione spaziale “Palazzo Celeste 1”.

  318. DOLCI…
    14 ottobre – Felix Baumgartner, lanciandosi da un pallone aerostatico da 39.045 m di altezza, diventa il primo uomo a superare la velocità del suono.

  319. DOLCI…
    6 novembre – Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America: Barack Obama è riconfermato per un secondo mandato alla Casa Bianca (2013-2017); è il terzo Democratico in 72 anni a riuscire nella rielezione (dopo Roosevelt, e Clinton nel 1996).

  320. DOLCI
    29 novembre – La Palestina diventa Stato osservatore non membro delle Nazioni Unite con 138 voti favoreli, 41 astenuti e 9 contrari.

  321. margherita, va bene essere ottimisti, ma secondo me il 2012 è zeppo di elementi nefasti. comunque concordo su alcuni dei fatti positivi che hai evidenziato.

  322. CARBONE
    13 gennaio
    – Standard & Poor’s declassa il rating della Francia ad AA- e dell’Italia a BBB+, oltre che quello della Spagna, del Portogallo e dell’Austria.
    – La nave Costa Concordia del gruppo Costa Crociere naufraga a 500 metri al largo dell’Isola del Giglio. L’incidente ha provocato 30 morti e 2 dispersi. A bordo c’erano circa 4300 persone di cui più o meno 1000 membri dell’equipaggio

  323. CARBONE
    18 febbraio – Secondo i Comitati di coordinamento locale, in Siria ad oggi la repressione ha portato a 6.311 persone uccise. Lo si legge sul sito di Documentazione: http://vdc-sy.org

  324. CARBONE
    19 marzo – A Tolosa un fondamentalista islamico uccide 3 bambini e un insegnante in una scuola ebraica.

  325. CARBONE
    19 maggio – Brindisi: davanti all’Istituto professionale “Francesca Morvillo Falcone” vengono fatti esplodere due ordigni: una ragazza 16enne, Melissa Bassi, originaria di Mesagne, muore sul colpo. Sei persone rimangono ferite. Il responsabile, Giovanni Vantaggiato, verrà fermato pochi giorni dopo.

  326. CARBONE
    20 maggio – L’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto vengono colpite da un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro tra le province di Modena, Mantova, Ferrara, Rovigo, Bologna e Reggio nell’Emilia. I comuni più colpiti risultano essere: Bondeno, Sant’Agostino, Mirabello, Vigarano Mainarda e Poggio Renatico; Sermide, Poggio Rusco e Schivenoglia; Finale Emilia e San Felice sul Panaro; Ficarolo, Calto e Castelmassa;

  327. CARBONE
    29 maggio – L’Emilia-Romagna e la Lombardia sono colpite nuovamente da tre nuove forti scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5 (5.8, 5.3, 5.2). I comuni più colpiti risultano essere: Cavezzo, Mirandola, San Possidonio, Concordia sulla Secchia e Novi di Modena; Cento; Moglia, San Giovanni del Dosso, San Giacomo delle Segnate e Quistello; Crevalcore; Reggiolo e Rolo.

  328. CARBONE
    20 luglio – In un cinema di Aurora, presso Denver, alla prima del film Il cavaliere oscuro – Il ritorno, un uomo mascherato, James Holmes, irrompe nella sala ed effettua una sparatoria uccidendo 12 persone e causando 58 feriti, tra cui dei bambini. Il killer viene arrestato.

  329. CARBONE
    14 dicembre – Sparatoria alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, nel Connecticut. Vengono uccise 26 persone, tra cui 20 bambini.

  330. Sono andata a prendere il carbone da regalare e non ce n’era più. L’avevano già preso tutto gli amici arrivati prima di me con cui condivido la scelta. Era rimasta una montagna di dolci che ho regalato ai bambini del mondo rimasti soli a causa della guerra.

  331. belli e istruttivi gli elenchi di Margherita. Così la befana potrà regolarsi.
    Ciao e buon 6 gennaio!

  332. Dolci dolci dolci a tutta Letteratitudine, a chi ama la vita e i libri, l’arte, i bambini, i fiori, il mare… a chi ci ha lasciati. Tanti dolci per ogni sorriso che ci hanno regalato…
    Carbone in quantità industriale per chi è indifferente, per chi odia.
    Belli gli elenchi precedenti, concordo su tutto. Ma il carbone nel caso dei terremoti, delle catastrofi naturali va a chi avrebbe potuto fare qualcosa e non ha fatto.
    Epifania vuol dire manifestazione… speriamo davvero che la bellezza del messaggio di questa festa sia resa sempre più manifesta.

  333. Care amiche e cari amici,
    ci siamo lasciati il capodanno 2014 alle spalle… ed è, dunque, giunto il momento di ridare spazio alla befana di Letteratitudine.
    Il post contiene anche le seguenti domande “giocose”…

    Pensate ai personaggi celebri che si sono distinti nell’anno appena trascorso, nel bene e nel male, italiani e stranieri.
    A chi dareste dolciumi? E a chi il carbone? E perché?

    Pensate agli eventi che si sono accavallati nel corso dell’anno che è appena passato.
    Quali sono da ricordare? Quali da dimenticare? E perché?

  334. Sarebbe interessante riproporre l’iniziativa che ha lanciato Margherita durante l’epifania 2013 attribuendo dolci e carbone ai principali eventi che si sono avvicendati nel corso dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle.

  335. Molto bella l’idea di questo post. Penserò a chi dare dolci e carbone, intanto auguro buon 2014

  336. Caro MAssimo, accolgo il tuo appello segnalando DOLCI e CARBONE agli eventi del 2013 (secondo me).

  337. DOLCI
    11 febbraio 2013 – Il papa Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni dall’incarico di pontefice.

  338. DOLCI
    13 marzo 2013 – Si chiude il Conclave. Risulta essere eletto come successore del pontefice emerito Papa Benedetto XVI il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, il quale assume il nome di Francesco.

  339. DOLCI
    25 maggio 2013 – A Palermo viene proclamato beato don Pino Puglisi. È il primo caso di martire ucciso dalla mafia.

  340. DOLCI
    23 – 28 luglio 2013 – XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro.

  341. CARBONE
    15 aprile 2013 – Due bombe esplodono durante la maratona annuale di Boston, provocando 3 morti e circa 170 feriti.

  342. CARBONE
    7 maggio 2013 – Tragedia nel Porto di Genova: la nave cargo Jolly Nero urta la torre di controllo del porto, con il conseguente crollo di quest’ultima e un bilancio provvisorio di 9 morti, 4 feriti e 2 dispersi.

  343. CARBONE
    20 maggio 2013 – Un violento tornado devasta Oklahoma City, provocando 24 vittime e danni stimati di 3 miliardi di dollari.

  344. CARBONE

    6 luglio 2013

    – In Nigeria, a Mamud, nello stato di Yobe, un gruppo armato di estremisti islamici fa irruzione in una scuola radunando nel dormitorio dell’istituto numerosi studenti e insegnanti. 42 persone vengono bruciate vive, tra loro 28 sono studenti.

    – In Canada, nel Québec, avviene il disastro ferroviario di Lac-Mégantic: un treno-cisterna che trasportava petrolio è deragliato provocando l’esposione di alcuni vagoni. Esplosione molto potente che si è divagata in tutta Lac-Mégantic distruggendo almeno 30 edifici. Il bilancio è di 42 morti accertati e di 5 dispersi.

    – Stati Uniti, il Volo Asiana Airlines 214 si schianta all’Aeroporto Internazionale di San Francisco. Il volo proveniente dall’Aeroporto Internazionale Incheon di Seul era operato da un Boeing 777-200ER della compagnia. A bordo c’erano 291 passeggeri e 16 membri dell’equipaggio. Il bilancio è di 2 morti e oltre 60 feriti di cui 10 in gravi condizioni.

  345. CARBONE
    24 luglio 2013 – In Spagna avviene l’incidente ferroviario di Santiago di Compostela. Un treno ad alta velocità di RENFE proveniente da Madrid e diretto a Ferrol deraglia in una curva circa 3 km prima della stazione di Santiago di Compostela a causa dell’eccessiva velocità di 190 km/h quando il limite imposto era di 80 km/h. Il deragliamento ha causato la morte di 79 persone e più di 140 feriti.

  346. CARBONE
    28 luglio 2013 – A Monteforte Irpino (AV), in Italia, un pullman proveniente da San Giovanni Rotondo, in Puglia, e diretto a Napoli precipita da un viadotto dell’autostrada A16 causando la morte di 40 persone.

  347. CARBONE
    3 ottobre 2013 – Tragedia di Lampedusa: nel Mar Mediterraneo, a poche miglia da Lampedusa, un barcone proveniente dalla Libia si incendia provocando più di 300 morti. In Italia viene proclamato il lutto nazionale il 12 ottobre.

  348. CARBONE
    11 ottobre 2013 – Nel Canale di Sicilia, si rovescia un barcone con oltre 250 migranti. Il bilancio provvisorio parla di 38 morti, 147 superstiti e 50 dispersi.

  349. CARBONE
    9 novembre 2013 – Il tifone Haiyan si abbatte sulle Filippine causando la morte di oltre 10.000 persone.

  350. Dolci al volontariato italiano di cui parlano in pochi e che continua a tenere a galla questo paese.

  351. Dolciumi e un ricordo commosso al grande Pino Daniele, che ci ha lasciati ieri notte, il 4 gennaio del 2015.

  352. Ho molto amato la musica di questo grande artista.
    Sarebbe bello se dedicaste uno spazio per ricoordarlo anche qui, in questo bel blog.

  353. Mi raccomandiamo: non dimenticatevi di appendere la calza, grande
    La Festa della Befana negli anni
    dalla Befana anche un po’ di carbone. La Befana è comunque un personaggio molto amato. C’è chi la Befana la immagina con i capelli bianchi, chi con i capelli neri e c’è chi le colora i capelli di turchino, come quelli di una fata ma a parte la tinta dei capelli o il colore degli occhi, tutti noi siamo d’accordo sul suo naso aquilino, sulle sue scarpe tutte rotte e sul suo abito ricoperto di toppe colorate.

  354. Arriva la Befana!

    Fate nanna, piccolini,
    nei lettini
    bianchi e belli come panna;
    fate nanna!

    Dal castello delle fate,
    ch’ è lassù, lontan lontano
    fra le nevi immacolate,
    al camino vien, pian piano
    la Befana, ricca e buona,
    che vi dona
    cavallucci, bamboline
    e balocchi senza fine.

    Glieli porta l’ asinello,
    forte e bello,
    che le orecchie ha lunghe assai:
    se vi sente,

  355. Se dipensesse da me darei carbone a tutto il 2015.
    Un anno terribile, uno dei più brutti che ricordi. Sia a livello personale sia a livello collettivo.

  356. Spero che il 2016 sia un po’ meglio, ma ne dubito.
    Scusate il mio pessimismo, ma vedo tante situazioni irrisolte. Ed altre che stanno per complicarsi.

  357. Personaggi pubblici?
    Darei dolci a Papa Francesco e carbone a… me ne vengono in mente tanti… troppi!

  358. Comunque in questo momento tra quelli che mi stanno di più sullo stomaco c’è Donald Trump.
    Il carbone della befana lo do a lui.

  359. che la befana porti tanti dolci agli scrittori e alle scrittrici che con i loro libri anno allietato il mio 2015. non sono pochi. e questa è già cosa buona. 🙂

  360. Tanto, tantissimo carbone, a tutti coloro che non credono nella vita.
    In questo 2015 se ne sono visti tanti.

  361. Questa befana arriva in un periodo molto brutto.
    Se fossi al suo posto venderei la scopa e mi rifugerei in un angolo di mondo meno problematico del nostro, ammesso che esista.

  362. Il carbone a tutti coloro che tentano di uccidere la speranza. I dolcetti a quelli che resistono, che credono, che amano, che tollerano, che rispettano.
    Un dolcetto speciale a Massimo che ha creato anni addietro questa cosa meravigliosa consentendoci di parlare di libri e di giocare con le parole. Un dolcino a tutti i contributori storici.
    Un caro abbraccio.
    Pasquale

  363. Valanghe di carbone a chi ha attentato alla vita umana in ogni angolo del mondo.
    Dolci agli operatori di pace di qualunque provenienza, credo e religione.

  364. Saluti a tutti anche da parte mia.
    I miei ossequi alla befana che, nonostante tutto, instancabile torna.

  365. A quanto pare il 2016 comincia tutt’altro che bene. Vedi le sperimentazioni nucleari della Nord Corea con tanto di esplosione di bomba H. Oppure i vergognosi fatti di Colonia.
    Speriamo che questo 2016 non meriti di esser preso a colpi di ramazza.

  366. Un saluto affettuoso e un ringraziamento a: Lucrezia Bietti, Annalisa, Ste, Antonio Fantini, Eventounico, Marina L., Vale, Amelia Corsi.
    Ancora tanti auguri di buon 2016 a tutti!

  367. 1º gennaio:

    La fisica italiana Fabiola Gianotti assume l’incarico di direttrice del CERN di Ginevra.
    (Dolciumi)

  368. 6 gennaio: la Corea del Nord compie un esperimento nucleare con la bomba all’idrogeno. Il test provoca contemporaneamente un sisma di magnitudo 5.1, suscitando forti condanne e perplessità da parte della comunità internazionale.
    (Carbone)

  369. 11 gennaio: l’argentino Lionel Messi si aggiudica la quinta edizione del Pallone d’oro FIFA.
    (Dolciumi per Messi… però sarebbe meglio se il mondo del calcio ridimensionasse se stesso e il giro d’affari che ruota intorno a esso)

  370. 12 gennaio: a Istanbul un kamikaze saudita dell’ISIS si fa esplodere in un attacco terroristico che causa 10 morti e 15 feriti.
    (Carbone)

  371. 16 gennaio: l’Agenzia internazionale per l’energia atomica annuncia che l’Iran ha adeguatamente smantellato il suo programma di armi nucleari, permettendo alle Nazioni Unite di rimuovere subito le sanzioni.
    (Dolciumi)

  372. 31 gennaio: un triplice attentato scuote la città di Damasco in Siria: 60 vittime e oltre 100 feriti. Gli attentati, rivendicati dall’ISIS, sono causati da un’autobomba e da due kamikaze esplosi in aria.
    (Carbone)

  373. 3 febbraio: viene scoperto in Egitto l’omicidio di Giulio Regeni, ricercatore italiano rapito il precedente 25 gennaio.
    (Carbone)

  374. Un pensiero affettuoso al povero Giulio Regeni e ai suoi famigliari.
    (Dolciumi per tutti loro)

  375. 12 febbraio: a Cuba viene firmata la dichiarazione comune di papa Francesco e del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, dopo il primo incontro tra un papa e un patriarca di Mosca successivo al Grande Scisma del 1054.
    (Dolciumi)

  376. 21 marzo: il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama realizza una storica visita a Cuba: l’ultimo presidente statunitense a visitare l’isola fu Calvin Coolidge nel 1928.
    (Dolciumi)

  377. 22 marzo: Serie di attacchi terroristici all’Aeroporto di Bruxelles-National e all’interno della metropolitana, rivendicati dall’ISIS, causano 34 morti e 300 feriti.
    (Carbone)

  378. 24 marzo: Radovan Karadžić viene condannato a 40 anni di carcere per crimini con l’umanità commessi nel massacro di Srebrenica e nell’assedio di Sarajevo.
    (Carbone per Radovan Karadžić)

  379. 16 aprile: terremoto di magnitudo 7,8 colpisce l’Ecuador
    (Un pesniero affettuoso alle vittime e ai loro famigliari: dolciumi per loro)

  380. 19 maggio: Precipita un airbus dell’Egyptair nel Mare Egeo, a largo della Grecia, partito da Parigi e diretto a Il Cairo.
    (Un pensiero affettuoso alle vittime e ai loro famigliari: dolciumi per loro)

  381. 12 giugno: Una Strage in un locale gay di Orlando, rivendicata dall’ISIS, provoca 50 morti e 53 feriti.
    (Carbone)

  382. 16 giugno: Viene assassinata la deputata britannica Jo Cox che si era dichiarata apertamente contro la Brexit in vista del referendum britannico sull’UE del 23 giugno seguente.
    (Carbone)

  383. 1º luglio:

    Un commando di terroristi islamici fa irruzione nel ristorante “Holey Artisan Bakery” a Dacca, in Bangladesh, uccidendo 20 persone tenute in ostaggio.
    (Carbone)

  384. 3 luglio: Un’autobomba kamikaze progettata ISIS esplode a Baghdad, in Iraq nei pressi di un locale e un centro commerciale provocando la morte di almeno 125 persone e oltre 150 feriti.
    (Carbone)

  385. 12 luglio: Un Incidente ferroviario tra Andria e Corato in Puglia, causa 23 morti e più di 50 feriti.
    (Carbone)

  386. 14 luglio: Una Strage terroristica a Nizza rivendicata dall’ISIS, causa 85 morti e oltre 200 feriti.
    (Carbone)

  387. 22 luglio: Un attentato in un centro commerciale di Monaco di Baviera provoca 9 morti e 35 feriti.
    (Carbone)

  388. 26 luglio – 31 luglio: a Cracovia (Polonia) ha luogo la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù, presieduta da Papa Francesco.
    (Dolciumi)

  389. 24 agosto: Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0 della scala Richter con epicentro tra Amatrice, dove causa la morte di 298 persone, Accumoli e Arquata del Tronto.
    (Un pensiero affettuoso alle vittime e ai loro famigliari: dolciumi per loro)

  390. 8 novembre: Donald Trump vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America
    (No comment)

  391. 28 novembre: un Volo LaMia Airlines 2933 partito dall’aeroporto Viru Viru di Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) e diretto a Medellín precipita sul fianco di una montagna a La Unión causando 71 vittime tra cui molti giocatori della squadra di calcio brasiliana Chapecoense.
    (Un pensiero affettuoso alle vittime e ai loro famigliari: dolciumi per loro)

  392. 7 dicembre: Il presidente del Consiglio Matteo Renzi rassegna le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
    (No comment)

  393. 10 dicembre: Un’autobomba e un kamikaze curdo esplodono vicino allo Stadio BJK İnönü di Istanbul dopo una partita. Il bilancio è di 38 morti e 155 feriti.
    (Carbone)

  394. 11 dicembre: Un attentato contro i cristiani al Cairo provoca 25 morti e una trentina di feriti.
    (Carbone)

  395. 12 dicembre: Paolo Gentiloni assume l’incarico di presidente del Consiglio dei ministri.
    (No comment)

  396. 19 dicembre: Un attentato terroristico a Berlino in un mercatino di Natale, rivendicato dallo Stato Islamico, provoca 12 morti e 48 feriti.
    (Carbone)

  397. 22 dicembre: L’autostrada Salerno-Reggio Calabria viene completata e ridenominata autostrada del Mediterraneo.
    (Dolciumi)

  398. dolci a tutti gli operatori di pace e alla gente di buona volontà che con fatica consente a questo mondo di rimanere ancora in piedi

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