Il nostro speciale sulla 59° Edizione di Lucca Comics&Games 2025
Baci e carezze: Luc Besson e Dautremer inaugurano la 59° Edizione di Lucca Comics&Games 2025
…oltre alla promessa di un Museo del Fumetto e una medaglia Pokemon insieme a 50 anni di Goldrake
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di Furio Detti
Teatro del Giglio-Giacomo Puccini
Lucca, 29/10/25 – Scocca il gong, il puntuale gong della pucciniana Turandot, anche se siamo un poco in ritardo sulla tabella di marcia: come sempre è Emanuele Vietina, Direttore di LCG2025 a aprire le danze: “French Kiss, una community. Un saluto, consentitemelo, soprattutto alla Community di LCG, una comunità delle comunità. Lucca è un atto d’amore, e l’amore è sempre una scoperta. Nasce da un bacio, da una frase, da un’idea capace di accendere l’immaginazione. L’amore che si trasforma, che si rinnova, che cambia. Per Tetsuo Hara, l’autore di Hokuto no Ken questo amore è quello per l’arte, quel momento che gli fa dire: ‘Questo è quello che sono’, ‘Questo è ciò che volevo’, ‘É qui che l’anima entra nell’opera.’
L’amore è uno, ma Lucca è fatta di tanti atti d’amore. Licia Troisi descrive Lucca come un abbraccio di persone che sono appassionate, che amano quello che li rende felici, l’immaginazione. Altri artisti hanno declinato l’amore per la creatività a Lucca: Manlio Castagna, Frankie HiNRG, o Rebecca d’Autremer che ha immaginato atti d’amore che non seguono le regole, fondendoli in un’unica grande visione di bellezza e accoglienza, capaci di fondersi partendo da origini diverse e divergenti. “Lucca – prosegue Vietina – è una ricerca condivisa di felicità!”
Dautremer e Besson aprono il Festival: sei personaggi in cerca di un bacio e “Basta pedate col cinema”
Ecco che salgono sul palco quindi Rebecca Dautremer e Luc Besson. La prima, autrice del poster di questa 59esima edizione della fiera del fumetto più grande d’Europa, seconda per numeri solo al ComiCon di San Diego e al Comiket di Tokyo, accenna gentilmente qualche parola in italiano ma “…parlo italiano come una mucca spagnola, quindi procedo con la mia lingua madre…”. Ci raggiunge Luc Besson, acclamato autore, sceneggiatore e regista di fama mondiale. Perché la Francia torna al centro delle danze, come patria “dell’industria creativa, a partire dalla fotografia e dal cinema, per proseguire con la Bande Dessinée e i videogiochi.”, introduce Vietina, presentando anche Asmodee come partner Games.
Sei personaggi in cerca di un bacio, quelli dei quindici poster assortiti creati da Rebecca: “Nel 2012 abbiamo avuto la tua mostra, ma quest’anno a Palazzo Guinigi nella Limonaia abbiamo allestito il tuo atelier, trasferendolo di peso dalla Bretagna, perché tu possa lavorarci come a casa tua. Cosa speri di insegnarci, offrendo il tuo lavoro-in-studio a Lucca?”
Dautremer – “Per me all’inizio è stato un po’ spiazzante. Io sono abituata a lavorare in completa solitudine, mentre con voi ho accettato di farlo in pubblico, solo a condizione che fosse traslocato il mio studio, i miei mobili, i miei oggetti a Palazzo Guinigi. Posso dire in qualche modo che io sono legata al lavoro analogico, non adopero né il computer né il digitale. Lo so, non sono forse al passo, sono forse un po’ fuori tempo con le attuali fiere e il quotidiano; però mi piace mostrare quello che esce dalle mie mani, in diretta, come esce, autenticamente. Io credo che la reale importanza stia in quello che l’artista fa, risieda proprio nello scambio fra lui e il pubblico, in quel reciproco, che l’opera genera, al di là della qualità specifica della realizzazione in sé.”
Si passa all’amore perduto del Dracula di Besson. Cosa significa per il regista l’amore? Besson inizia (in inglese): “Quando avevo 18 anni ero giovane e ribelle e siccome trovavo la società francese troppo bourgeise, ingessata, amavo l’idea di darle una pedata, di cacciarla via a calci, di scuoterla e colpirla, maltrattarla e buttarla fuori. Ecco che da qui sono nati i miei primi film, da *Le Dernier Combat, fino a Nikita e Leon, per cominciare. Allora questo era il mio modo di combattere. Adesso no. Adesso viviamo in un mondo cinico, ostile, aggressivo, così incattivito che io adesso ho voglia di accarezzare [fa il gesto] le persone, di accogliere. Basta dare pedate, col cinema. Questo è il senso dell’amore per me, adesso. In Dracula, questo mio lavoro, quindi ho visto la storia di un uomo che aspetta 400 anni pur di rivedere la sua amata. É così romantico e io voglio raccontare questa storia.”
“Quando ha iniziato a lavorare all’idea del poster, per Lucca che ambisce a essere qualcosa di più di un festival – chiede Vietina alla Dautremer – a cosa ha pensato come possibile realizzazione?”
Dautremer – “É ormai la terza volta che vengo a lucca. La prima è stata undici anni fa, poi l’anno scorso e ora. Ho avuto modo di capire con quale spirito tutte queste persone “invadono” la città, di capire lo spirito di questo evento. Sono molto orgogliosa di essere stata scelta per realizzare il poster di questa edizione: ne abbiamo discusso, e ho deciso per questi sei personaggi che si scambiavano un bacio. Non mi sono interessata particolarmente all’aspetto tecnico, a come li avrei realizzati, ma ho pensato da subito come realizzare la potenza del bacio; a dire il vero non pensavo neanche alla Francia, e alla sua tradizione erotica e di seduzione, ma a un gesto universale che ha un significato enorme, anche simbolico. Ho creato quindi questi personaggi perché tutto il pubblico potesse identificarcisi. Ci sono un Lupo Mannaro, un Guerriero, una Contessa vampiro, ma tutti che nascondono un segreto, una caratteristica che fosse magari all’opposto del loro aspetto, un valore duplice: il guerriero può sembrare violento e magari è affettuoso; viceversa, la contessa può sembrare fragile, ma è anche pericolosa, e così via…”.
Le parole d’ordine del festival: Liberté, Creativité, Diversité, che significato assumono invece per Luc Besson? “Penso che siano attuali, perché purtroppo rischiamo di perderle. Dovremmo rimettere al centro l’amore. Vi racconto un aneddoto: dopo che ho realizzato il film Arthur e il Popolo dei Minimei, ho ricevuto un messaggio da un amico che mi ha raccontato che dopo averlo visto i suoi figli non volevano più mettere piede in giardino per non rischiare di pestare uno dei folletti, uno dei Minimei.”
La posa delle mani per la Hall of Fame
Quindi Luc Besson e Rebecca Dautremer, affiancati da Nicola Lucchesi e l’Ambasciatore della Francia Martin Briens, procedono al tradizionale rituale dell’impressione delle mani della Hall of Fame lucchese degli artisti, lasciando le loro impronte nel “cemento” lucchese. Luc Besson si agita molto, fingendo di essere rimasto attaccato alla piastrella!
“Lucca Comics&Games è un’esperienza condivisa.”
(Martin Briens, Ambasciatore della Repubblica Francese)
Seconda Parte: i saluti istituzionali. I saluti e gli asupici della Francia
Vietina introduce l’ambasciatore Martin Briens, giunto appositamente per l’inaugurazione.
“Davvero è un grande piacere partecipare all’inaugurazione. L’anno scorso ho presenziato potendo sperimentare la popolarità di un evento che coinvolge 300mila appassionati, e posso dire di essere uno di loro; mi sono ripromesso infatti di tornare da voi prima possibile. Lucca è un luogo di contaminazione, sia per gli artisti sia per il pubblico, variegato e composto da persone tutte diverse per età, gusti, interessi, come gli artisti provenienti da tutto il mondo. Tutte le sfumature sono presenti e trovano il loro pubblico. Lucca Comics&Games non è un semplice festival ma è uno spazio che unisce tutti, è un’esperienza come forma di vita collettiva, che ha proprio in questa varietà la propria forza, un luogo sospeso fra missione e verità. In una cornice unica. Quest’anno la Francia ha l’onore di essere sotto i riflettori; il fumetto è un po’ il nostro romanzo nazionale, in cui arte, poesia e realtà si uniscono e sotto la triade Liberté, Creativité e Diversitè ci saranno artisti francesi di primo piano, a partire da Rebecca, col suo laboratorio trasportato in modo incredibile qui in città e da Luc. Italia e Francia condividono anche il gusto e il tempo della gastronomia. Del resto il fumetto, sia nazionale che manga, è il primo settore dell’editoria francese, la sua colonna portante: rappresenta il 30% del fatturato totale e il 20% dei nuovi titoli. A questo patrimonio si unisce la produzione audiovisiva. Francia e Italia condividono a vicenda artisti in residenza, e tanti artisti italiani, come Tanino Liberatore, o Lorenzo Mattotti, hanno portato la loro creatività in Francia. Anche oggi però il fumetto in Francia, come in Italia, deve affrontare delle sfide comuni a tutto il settore dell’editoria e della creatività: la digitalizzazione, il peso delle piattaforme, la tutela dei diritti d’autore e l’intelligenza artificiale. Dovremo parlare insieme di questi argomenti coinvolgendo non solo gli artisti ma tutti i professionisti coinvolti. Spero che anche questa edizione di LCG possa favorire un dialogo produttivo in difesa delle arti creative. Ringrazio le istituzioni, Comune, Regione e Provincia e buon Festival a tutti.”
Intervengono sul palco quindi il Sindaco Mario Pardini e per la prima volta negli ultimi 25 anni, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Pardini: “Sempre di più Lucca Comics&Games cresce nel segno dell’internazionalizzazione. C’è da sempre un vero ponte che lega Lucca alla Francia, non solo sotto l’aspetto storico.”
Vietina ringrazia quindi tutta l’organizzazione di LCG e il sindaco, ricordando l’esperienza lucchese all’Expo di Osaka, e chiede al Ministro un saluto.
“Lucca è la Capitale mondiale del Fumetto. Avrà il suo Museo del Fumetto”
(Alessandro Giuli, Ministro della Cultura)
L’intervento di Giuli è lungo e appassionato, articolato e corposo: “Questo non è che l’inizio della collaborazione fra Lucca e il Governo. Mi preme ricordare un’anomalia, cioè che avremmo dovuto avere il Ministero della Cultura presente sempre, e non solo di recente, per aprire e assistere questo Festival. Lucca è la capitale mondiale del fumetto, ormai. Il fumetto è cultura: io sono stato presidente del più importante museo d’arte contemporanea nazionale e il fumetto, come il gioco e l’animazione, rappresenta non solo arte contemporanea a tutti gli effetti, non solo una filiera produttiva d’eccezione, ma anche un mezzo essenziale di educazione sentimentale per tutte le età; tutto ciò nonostante un certo ritardo da parte di molta critica e addetti del settore nel riconoscere il valore di queste forme espressive. Non è ancora abbastanza però: c’è un valore enorme dal punto di vista della creatività in queste imprese. Il Governo quindi ha sostenuto, sostiene e sosterrà, ovunque e dappertutto, la cultura del fumetto e del gioco. Siamo solo agli inizi di un percorso che, annuncio sin d’ora, condurrà al Museo del Fumetto in Lucca come a un polo di disseminazione culturale, propellente per valorizzare le più popolari e contemporanee espressioni artistiche. Stanzieremo inoltre per decreto 750mila euro per finanziare i festival del fumetto nel 2026.”
Giuli porge un “omaggio commosso al talento del Sensei Tetsuo Hara, la cui presenza oggi fra noi è un fatto di assoluto e massimo rilievo che ha segnato l’immaginario di intere generazioni e che oggi si confronta con opere degli Uffizi”; cita D’Annunzio e Schiller (“Le arti sempre belle”), gli appassionati e i giovani, nomina le mura lucchesi come confine sacro ma anche diaframma fecondo per l’incontro e la contaminazione culturale. Ricorda l’impegno del collega Mario Vattani a Osaka. Rammenta Lucca come scrigno aperto in cui l’identità non è chiusura ma genius loci. Giuli porge quindi, oltre che ai rappresentanti dell’economia e della cultura nipponici intervenuti, saluti e omaggi alla Francia: “Civiltà della cultura mediterranea per eccellenza come l’Italia. Nazione di creativi e artisti di rilevanza mondiale, dalla fotografia al cinema, dal fumetto alle arti decorative. La Francia è necessaria per la diplomazia culturale soprattutto in questo periodo di gravi frangenti e emergenze umanitarie e politiche.”
“Lucca è il posto in cui sei libero di essere come ti senti. Lucca Comics va protetta e mantenuta con amore.”
(Mario Pardini, Sindaco)
Gli risponde Pardini:
“Sono molto onorato di inaugurare insieme al Ministro e all’Ambasciatore questa 59esima edizione di LCG. Sono felice che tutti vengano a Lucca per scoprire intrattenimento e bellezza, nel rispetto della città e dei professionisti. Lucca è il luogo dove ciascuno di noi può essere libero di essere come si sente. Questo significa inclusione e impegno per la community, intenti in cui l’amministrazione comunale e Lucca Crea si riconoscono pienamente. Non diamo per scontato che questa nostra Lucca Comics sia un macchinario che basti accenderlo e vada da sé: è una realtà che ha bisogno di attenzione, cura e manutenzione e protezione, come ho ricordato a chiunque collabora e lavora per questa impresa. Siamo quindi lieti della vicinanza del Ministero della Cultura, oggi come a Osaka, qualche mese fa e vi ringrazio tutti calorosamente. Lucca Comics unisce e è unita al mondo: se siamo convinti di questo, che la cultura sia un ponte più concreto dell’acciaio, viviamo LCG con consapevolezza per il mondo e usiamo la potenza del linguaggio del fumetto per migliorare la vita di ognuno.”
“Ti amo LCG!”
(Nicola Lucchesi, Presidente di LuccaCrea)
Una medaglia Pokemon per la prima volta al mondo e un francobollo Goldrake
Dopo l’intervento di Nicola Lucchesi – “Questa, per me che sono un appassionato della filmografia di Luc Besson, è già una mattina incredibile e emozionante. Ma se parliamo di amore, voglio dedicare un pensiero a tutti coloro, come le forze dell’ordine e della protezione civile che vigilano per garantirci un festival sicuro e divertente. Senza di loro questa rassegna non sarebbe possibile. Mi sono anche ricordato del bambino che per la prima volta veniva a LCG, ormai tanti anni fa, e che aveva negli occhi tutta la meraviglia di questo festival, un sentimento forte che tutt’ora permane, dico: ‘Ti amo, LCG!”” -, segue lo svelamento del tradizionale francobollo, emissione di Poste Italiane, per il 59° Festival. Il francobollo onora Goldrake, il Robot di Go Nagai che festeggia il suo 50ennale quest’anno. Ha luogo quindi l’annullo ufficiale con timbro per la messa in corso del valore bollato, che questa volta strizza l’occhio ai …meno giovani, fra gli applausi del pubblico in platea e nei loggioni. Quest’anno lo accompagna inoltre per la prima volta al mondo una medaglia d’argento dedicata al Pokemon Pikachu. Per questa ragione è sul palco del Giglio, oltre a Giovanni Machetti (Poste Italiane e filatelia) la rappresentanza di Pokemon Italia.
Col saluto finale di Emanuele Vietina e di Marta Perego e la salita sul palco di Andrea Romeo, produttore del film I Love Lucca Comix and Games per la regia di manlio Castagna con Wonder Pictures, terminano i lavori sul palco: “Lucca Comics&Games non è più solo un meraviglioso contenitore ma un vero autentico contenuto.”
Al di fuori, con Pardini, avviene il taglio del consueto nastro in presenza degli Ospiti d’Onore.
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