“Come un Fulmine dal Cielo”: Hara in mostra a LuccaComics&Games “French Kiss” 2025
Cento Opere del Sensei Hara piovono dal cielo lucchese come i Cento Colpi di Hokuto: inaugurata la mostra monografica, la prima al mondo, dedicata al mangaka di Ken il Guerriero e al quarantennale della serie.
di Furio Detti
Lucca, 25/10/25 – Il cielo, in effetti, è plumbeo e minaccioso.
Una fila di un centinaio (ovviamente) di persone riempie la piccola piazza davanti alla Chiesa dei Servi, in Lucca.
Siamo in ritardo.
Ma il fulmine che aspettiamo è uno dei più belli: l’iconico Ken della Scuola di Hokuto, “Ken il Guerriero” per chi ha seguito da anni le sue gesta in TV, è arrivato a Lucca.

Il maestro Tetsuo Hara, dietro le “matite” della serie ormai cult, ha permesso a cento tavole e opere, come i “Cento Colpi di Hokuto”, disegni originali che non avevano mai lasciato il Giappone, per la prima volta in anteprima mondiale, di comporre con Lucca Comics&Games questa mostra monografica nello spazio museale dei Servi. La accompagnano i disegni del grande artista rinascimentale Baccio Bandinelli e della sua Scuola, scelti e prestati a Lucca dalla Galleria Nazionale degli Uffizi che da qualche anno collabora con LuccaCrea e Lucca Comics&Games: ercoli rinascimentali incontrano, fianco a fianco, gli eroi lottatori e marzialisti delle sacre scuole di Hokuto e Nanto per il Quarantennale della Saga che ha reso Buronson e Hara autori e mangaka leggendari. Lo stesso sensei Hara sarà presente nei giorni del festival in città per incontrare fan e appassionati.
La mostra resterà aperta fino al prossimo 2 novembre.
“Sacrificio, eroismo, dedizione e passione: i valori della nostra community inclusiva che ogni anno si raduna per la festa della creatività in Lucca” – esordisce Emanuele Vietina, Direttore di Lucca Crea e LCG che apre, accompagnato dal Presidente, Nicola Lucchesi, insieme alle autorità la prima mostra in anteprima degli eventi in città. Gli fa eco in rappresentanza del Sindaco Mario Pardini, Fabio Barsanti (in giunta, Assessore con delega a: Sport, Edilizia Sportiva, Frazioni, Protezione Civile, Patrimonio delle Ex Circoscrizioni) che ricorda “il patrimonio condiviso dei fan che hanno seguito questa narrazione di coraggio e dedizione, un’opera che osava andare controcorrente e che la città è orgogliosa di ospitare insieme al Sensei, nel nome della cultura e della condivisione”. Sono con noi anche una rappresentanza della Regione, della Galleria Nazionale degli Uffizi e Enrico Croce, influencer italiano “ambasciatore” scelto per presentare e accompagnare il maestro Hara nel suo tour italiano e naturalmente Panini Comics che porta Hara come “suo” autore in questa 59esima edizione del festival.

Hara non presenta in questa mostra soltanto “Hokuto no Ken”, ma altre due opere, una di ambientazione storica; una nel Giappone feudale (Ere Sengoku e Momoyama, XV-XVI secolo), Keiji il Magnifico (Hana no Keiji), e “Ken il Guerriero: le Origini del Mito” (Souten no ken), prequel della saga principale, ambientato a Shangai, in Cina, negli anni Trenta, il cui protagonista, Ken Shiro Kasumi è lo zio dell’Uomo delle Sette Stelle. Di questo manga Hara è anche autore-sceneggiatore (supervisionato da Buronson). In questo senso anche Hara ha deciso di realizzare come ha fatto il Maestro Araki con i Joestar-Kujo, una saga famiiare marzialista. Di corredo alla mostra sono presenti copie delle edizioni originali e tradotte, fra cui, chicca, Bonolon, un pupazzetto per bambini realizzato in gioventù da Hara, anche in versione “plushie”.

Samurai, guerrieri della strada, fisici scultorei rinascimentali, decorazione e oreficeria italiana sono le cifre stilistiche di questo evento: il pubblico sciama fra le tavole e i dipinti rapito dagli accostamenti pop dei fondi oro e delle colorazioni intense, caratteristiche del Sensei. I muscoli sembrano letteralmente esplodere dalle tele e raccontano “una storia di valori e redenzione in cui anche i personaggi più oscuri incontrano la salvezza, almeno spirituale, dopo l’incontro-scontro con Ken”. In effetti i rimandi alla cultura occidentale e anche biblica si sprecano nella storia apocalittica del maestro Hara: Toki e Shu, figure di lontana ispirazione cristologica fanno da contrappeso alla cruda vitalità di Ken Shiro; il bene e il male sono sia riconoscibili ma mai completamente stagni l’uno con l’altro. L’ambiguità delle passioni umane è il vero motore delle storie disegnate di Hara: “La forza dell’amore riemerge sempre vittoriosa in questo scenario post-nucleare”, continuano Vietina e i curatori della rassegna, “perché Lucca Comics&Games 2025 con French Kiss vuole celebrare questo sentimento cardine.” Certo, le figure femminili come Yuria e Mamiya o Lynn, sono decisamente in secondo piano ma restano una delle spinte emotive e catartiche del manga. Oltre a passioni omoerotiche come quella che anima il perfido Yuda nei confronti di Rei, prima avversario mortale e poi fedele amico di Ken, come i fan sanno bene.

Fortissimo è il legame che Hara ha voluto riallacciare con l’Italia, perché il pezzo-simbolo dell’esposizione è il dipinto “Il Salvatore dell’Arena” che colloca Ken Shiro nella posa del Laocoonte e rimanda al Perseo e Medusa di Benvenuto Cellini nelle altre immagini di Raoh, fratello dell’eroe di Hokuto. “L’Italia e Hara hanno allacciato un sodalizio fecondo e in cui la contaminazione è vitale e produttiva”, ricordano Vietina, Lucchesi e gli espositori degli Uffizi. La speranza di tutti è che Ken discenda di nuovo come un fulmine di affetto e ispirazione per chiunque camminerà nelle vie di Lucca durante la fiera: “Lo tsubo della passione attivato dai colpi di Ken ci accompagna in questo viaggio”, conclude il taglio del nastro la riflessione di Enrico Croce, accompagnato dall’affettuoso “amarcord” di Lucchesi che rievoca le ore di entusiasmo da ragazzino davanti alla TV.


In coda quattro microinterviste video concesse in esclusiva a Letteratitudine da Fabio Barsanti (amm.ne Comune di Lucca), Nicola Lucchesi (LuccaCrea), Enrico Croce (Coamix Inc.) e Alessandro Apreda (DocManhattan) sull’evento.

“Come un Fulmine dal Cielo”, mostra presso la Chiesa dei Sevi
dal 26 al 28 ottobre, domenica 9-19, lunedì chiuso, martedì 15-19, ingresso gratuito; dal 29 ottobre al 2 novembre, ore 9-19, accesso prioritario con biglietto/abbonamento e braccialetto del festival validi.
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