
Igort firma il manifesto di Etna Comics 2025, dedicato a Franco Battiato
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Un omaggio sentito, un atto d’amore autentico verso un artista che ha saputo raccontare la Sicilia portandone l’essenza oltre ogni confine. Una terra che ha sempre custodito nel cuore, pur tra luci e ombre: amata per la sua forza, dannata per le sue contraddizioni.
È dedicato a Franco Battiato, poeta visionario della musica e della conoscenza, il manifesto di Etna Comics 2025, presentato questa mattina alla stampa. Un tributo a un’anima straordinaria, che la matita di Igort — primo ospite internazionale annunciato dal Festival — ha saputo evocare in un’immagine carica di quel misticismo che ha attraversato tutta la sua opera.
Come una bussola per chi cerca, per chi attraversa il confine tra illusione e realtà, Battiato sarà la guida invisibile di un viaggio tra arte, cultura e immaginazione che dal 30 maggio al 2 giugno segnerà una nuova tappa nella storia del Festival internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop.
Figura poliedrica, artista dal linguaggio universale, Battiato ha toccato con grazia mondi diversi, lasciando un’eredità di libertà, bellezza e ricerca interiore. Un’eredità che Igort ha condensato nello sguardo enigmatico del manifesto, capace di scavare nella coscienza di chi osserva.
Alle sue spalle, simbolo di trasformazione e di evoluzione, compare l’enneagramma di Georges Ivanovič Gurdjieff. Un tempo emblema esoterico, Igort lo ha trasformato in un sole che sorge dietro il monte Fuji, che a tratti si fa Etna: culture lontane si fondono, in un percorso spirituale che riflette pienamente la visione dell’artista siciliano.
Tra i dettagli del manifesto, in calce, appare una delle sue opere più iconiche: La Cura. Poche parole bastano per raccontare l’estrema potenza dell’amore, tra piccoli gesti e dedizione assoluta, in un canto che non si rivolge a qualcuno in particolare, ma parla all’universalità del sentimento.
«È stato un gigante della cultura — ha raccontato Igort — portavoce di uno sguardo alternativo sul mondo, legato a coordinate interiori più che alle mode. Dalla sua Sicilia si è spinto a Est, intrecciando arte e armonia in una ricerca straordinaria».
L’artista sardo, che conobbe e frequentò Battiato, ha definito il ritratto «una composizione intessuta di segni e simboli amati da entrambi: dal Giappone alla Russia, in un percorso spirituale condiviso».
«Igort ha saputo cogliere la sua essenza — ha dichiarato Antonio Mannino, direttore di Etna Comics — mostrando come il suo genio andasse ben oltre la musica. Era un instancabile ricercatore dello spirito, un esploratore dell’anima che ha fatto del misticismo il cuore della sua arte».
Per Mannino, lo sguardo di Battiato, capace di superare i limiti del tempo e dello spazio, «si sposa perfettamente con lo spirito di Etna Comics, da sempre luogo di incontro tra sogno e realtà, tra radici e futuro».
«Con questo manifesto — ha concluso — celebriamo il genio e l’eredità di Franco Battiato, perché le nuove generazioni possano ancora lasciarsi ispirare dal suo percorso unico. Catania gli deve molto. E noi, nel nostro piccolo, vogliamo rendergli omaggio, per aver dato voce all’anima della nostra terra come pochi altri nella storia».
Alla conferenza stampa, tenutasi questa mattina al centro fieristico Le Ciminiere di Catania, erano presenti il direttore Mannino, il vicedirettore Gianluca Impegnoso, i responsabili di area del Festival e, tra gli ospiti, anche Alfio Cosentino, sindaco di Milo, il paese alle pendici dell’Etna dove Battiato ha vissuto per molti anni.
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