Febbraio 9, 2025

1.595 thoughts on “ELEGGIAMO IL LIBRO DELL’ANNO 2007

  1. Ripeto… l’esito del gioco dipende dalla vostra partecipazione. Credo che sia un buon modo per divertirci insieme e confrontare le nostre letture relative a libri editi nel corso del 2007.
    Mi raccomando, inviate a partecipare i vostri amici (purché siano lettori e amanti dei libri).

  2. I FASE: SCEGLIERE E MOTIVARE

    Indicate il titolo del libro e spiegate la motivazione della scelta.
    Su queste scelte potremmo discutere cercando di convincerci reciprocamente.
    Questa fase del gioco si concluderà mercoledì 5 marzo.

  3. Bello…e comincio io stavolta!!!!
    La mia scelta ricade su “L’ombra del Vento” di Carlos Ruiz Zafon, per diversi motivi : ha uno stile semplice ma evocativo e riesce a raccontare Barcellona con una atmosfera unica e irripetibile, snob e povera, con l’ombra del franchismo incombente. In una Spagna dal sapore francese si scontrano persone e personaggi, vita e libri, i misteri del vivere e passioni di quel favoloso mondo che solo i libri sanno custodire. E poi c’è un bellissimo concetto di fondo per cui il lettore deve prendersi cura del libro così come il personaggio lo fa della sua storia. Un bel romanzo che parla di tante iniziazioni e di tanti inizi ai confini col giallo e con il romanzo storico. Una bella scoperta che prosegue sul filone del grande romanzo ottocentesco ma resta assolutamente contemporaneo nell’analisi dei personaggi. Da leggere.

  4. Io voto “Il cacciatore di aquiloni”. Motivo: i bambini e l’Afghanistan, amicizia e senso di colpa, infanzia violata, dolore e redenzione, amore viscerale per la patria e il passato, commozione autentica. Era da tanto che non piangevo per un libro…

  5. Potrei, anzi vorrei, proporvi due Titoli di Volumi rari e fuori catalogo da me acquistati online nel corso del 2007 dopo aver contattato la Libreria Menabò di Milano. Mi limiterò, invece, a segnalarvi un Volume che, seppur edito nel 2005, é di estrema attualità se si volge lo sguardo all’odierna situazione Nord-Irlandese ed al cosidetto Trattato di Pace, inesorabilmente destinato al fallimento.
    I dati editoriali del Volume in questione sono i seguenti:

    Titolo: Joe Cahill – Una Vita per la Libertà
    Autore: Brendan Anderson
    Edizioni: Tascabili Bompiani
    Prezzo: € 9,50

    Soggetto: Biografia romanzata di Joe Cahill, esponente di spicco dell’IRA e uno dei fautori di quel Processo di Pace che ha illuso l’Irlanda di poter tornare ad essere un Paese liberato dall’ombra della Guerra Civile.
    Una lettura interessante ed avvicente seppur velata da un’ombra di malinconica utopia.

  6. ”l’ombra del vento” è molto bello, ma non è del 2007. l’anno scorso è uscita l’edizione economica, la pubblicazione è certamente precedente. non ce l’ho sotto mano, ma direi 2005.
    per il mio voto, ci penso. avrei già un’idea, ma vorrei fare meglio mente locale.

  7. Io non ho dubbi e in “corso d’opera” mi terrò ferma sul titolo: La Strada di Cormac Mc Carthy. Leggendolo ho accompagnato il Padre e il Figlio alla ricerca della vita, condividendo con partecipazione metafisica ogni loro passo, sentimento, paura e speranza. L’Uomo e il figlio, l’uno e il mondo dell’altro: l’antico mondo e la speranza forte e tenera che tutto, forse, alla fine può avere un senso, o ancora una possibilità.

    Voto: La strada di Cormac Mc Carthy

  8. Innanzitutto propongo Massimo Maugeri come coordinatore-contabile dei voti.
    Poi avrei un libro uscito a gennaio del 2008. Vale ugualmente?
    Se vale vi diro’ quale e perche’ piu’ tardi.
    Sergio

  9. Io voto “l’eleganza del riccio” della Barbery, edizioni e/o.
    Il personaggio della portinaia sotto le cui vesti si nasconde una donna colta, intelligente e sensibilissima è commovente. Il libro scorre tra ironia e riflessioni, con due voci che si rincorrono e si sovrappongono. Fa da controcanto la storia di un’adolescente super dotata ma in fondo molto sola. Le pagine del suo diario scorrono tra divertentissime illazioni e pensieri.
    La narrazione gioca benissimo sulle suggestioni dell’apparenza o di quella che gli altri vogliono che sia tale. I due personaggi sventano l’usuale modo di vedere e interpretare il mondo e costituiscono una provocazione geniale.
    Fanno da contorno i …gatti. Animali domestici di entrambi i personaggi…
    Non c’entra ma il fatto mi ricorda Elsa Morante che ne aveva a decine e sosteneva che per scrivere è necessario possedere un gatto (per questo io ne ho tre e ad uno di essi ho dato il nome del gatto della Morante:Useppe Mandulino)…

  10. @ Srgio Sozi
    Allora fammi sapere quando uscirà e come posso leggere l’articolo di cui mi hai accennato. Sono curiosa. Ciao. Rossella

  11. @ Sergio
    per una questione di trasparenza non posso essere io “il coordinatore-contabile dei voti”.
    Vale come scusa?

    No, no… solo libri editi (in Italia) nel 2007.
    Conservati quel titolo per il prossimo anno.

  12. @ Gea
    Hai scritto: “l’ombra del vento” è molto bello, ma non è del 2007. l’anno scorso è uscita l’edizione economica, la pubblicazione è certamente precedente.

    Giusto. Che facciamo escludiamo ristampe o ri-edizioni?
    Gli altri che dicono.

  13. Allora, in questa fase (che non è ancora quella della votazione) possiamo tranquillamente cambiare idea e/o cercare di far cambiare idea agli altri.
    E possibile anche costituire delle alleanze.

  14. Io voto e sostengo “Everyman” di Philip Roth. Il motivo è ravvisabile da questa recensione (che molti di voi conoscono già):
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/02/28/everyman-di-philip-roth/
    Aggiungo che questo è un libro che, a mio avviso, resterà nella storia della letteratura mondiale.
    Perché sprecare la preferenza con libri che – con molta probabilità – finiranno con l’essere dimenticati?
    Scegli “Everyman” di Philip Roth (Einaudi).
    Scegli “Everyman” di Philip Roth (Einaudi).
    Scegli “Everyman” di Philip Roth (Einaudi).

  15. Rossella,
    scusami, al momento non ricordo… a quale articolo accennavo e in quale luogo, sul post dell’ ”ironia”? Scusami, potresti rinfrescarmi un po’ le mie vecchie meningi disadattate?
    Ciao
    Sergio

    Maugger:
    io non ho altri nomi da fare. Il mio lo escludo perche’ ho da scrivere un articolo urgente e gia’ temo di essere in ritardo. Mi dispiace – eufemismo: ne sono scoooosolato.
    Sergio

  16. Cercasi coordinatore del post.
    Chi accetta mangerà gratis alla prossima cena organizzata dai letteratitudiniani romani.
    Offrirà Enrico Gregori.

    Propongo Gea. Se accetti il Greg ti pagherà anche il viaggio. Andata e ritorno Trieste-Roma.

  17. @ massimo:
    quando gea leggerà la tua proposta, partirà da trieste ma scavalcherà roma per giungere come una erinni a catania per morderti la giugulare. poi coi brandelli della tua vena ci farà il ripieno dei cannoli.
    comunque come idea mi piace. dai gea. accetta. ma non tornare a roma. hai fatto già abbastanza danni la volta scorsa
    🙂

  18. Massimo, sei una cosa straordinaria: se non ci fossi bisognerebbe scriverti… ops, inventarti! Adesso ti scordi che sono mezzo romano anch’io: pensi davvero di convincere i capitolini a questo esborso?

  19. Everyman di Roth, semplicemente perché è un gran testo.
    Soprattutto rispetto a quella classifica pubblicata a inizio pagina
    c.

  20. Quanto al nuovo e sadico gioco del Maugeri, che devo fare? Ho avuto l’onore e il piacere di essere in questo blog vice-conduttore di un post dedicato a “La strada” di Cormac Mc Carthy, e mo’ che faccio, mi rimangio tutto?
    La motivazione non la do semplicemente per non tediare in quanto c’è ancora il post su Letteratitudine in cui mi sono espresso parecchio, forse troppo.
    Voto: La strada di Cormac McCarthy

  21. Io voto “Gomorra” di Roberto Saviano. Il libro di un intellettuale che, fuori da ogni gioco superficiale di senso, ci ha restituito il significato più profondo della parola e delle sue possibilità espressive. Finalmente un libro che affronta la realtà, trascinando la scrittura verso il suo vero obiettivo.
    ciao
    Marco

  22. N.B.
    Si’, tanto celebre che… va be’… lasciamo stare che ho voglia di scherzare sanamente, stasera, bambinescamente. Comunque io non posso, mi dispiace. Ho da leggere per lavoro e i termini premono, spingono e scalciano – come dissi altrove riferito a questioni altre. Ho bisogno di soldi, lo sanno tutti, purtroppo. Mi dispiace ma non posso proprio.

  23. Mi associo a Miriam. Su Cormac McCarthy e La Strada mi ero già sperticato di lodi nel post dedicato a quel libro, non molto tempo fa. Non vorrei ripetermi. O ripetere quello che dice Ravasio. Dirò solo che leggendolo mi sono immerso in un mondo diverso ed orribile, ma che ho letteralmente sofferto con i personaggi: il padre e il figlio perchè i padri soffrono anche (e forse anche più) le pene dei figli. Perchè ho avuto un groppo alla gola alle ultime pagine, in qualche modo liberatorie, ed i brividi, letteralmente e le lacrime agli occhi. Nessun altro libro quest’anno, e neanche negli altri anni più recenti, ha avuto su di me lo stesso potere, lo stesso terrificante fascino. E tanto basti.

  24. Voto per un libro forse sconosciuto ai più ma che andrebbe rilanciato a dovere, La stanza di sopra di Rosella Postorino. E’ un’opera prima, una storia intensa e commovente, ricca di forza descrittiva, candidato anche al Premio Strega.

  25. Naturalmente mi associo anche a Gregori, sul quale non avevo dubbi. Ma è che mentre scrivevo il mio pezzetto è giunto anche il suo voto, e non l’avevo ancora visto.

  26. Sarei curioso di sentire l’opinione di Luca Gallina e di Pasquale. Dove siete finiti? Mi mancate!

  27. Ultimo parallelo, di Filippo Tuena, un libro di esplorazione non solo dell’Antartide, ma del proprio io. Scritto in modo magistrale avvince dalla prima all’ultima pagina, un romanzo che mi sento di definire un capolavoro.

  28. vabbè, se si affaccia pure Carlo allora…..
    Una delle cose più sensazionali de “La strada” è che solo a un certo punto ti chiedi “ma come si chiama il padre? e il bambino?”
    e ti accorgi che non hanno nome. e che stanno in un posto che manco esso ha nome. e che incontrano decine di persone senza nome pure loro.
    in quel libro non ci sono i “joe, dal naso aquilino e il segno di cicatrice” e nemmeno la “sandy paffutelle, bionde tinte e con gli occhiali”.
    I personaggi di mccarthy li vedi e li ascolti anche se lui li ha descritti soltanto attraverso ciò che più conta: le emozioni.
    E, come dice Carlo, tanto basti
    🙂

  29. A Serena,
    questo di R. Postorino non l’ho letto, ma dimmi: stilisticamente e’ notevole, insomma personale, tosta, inimitabile? A me interessa molto uno stile non fluido, non epidittico e non telegrafico, possibilmente anche non scorrevole. E’ cosi ”La stanza di sopra”? Dimmi, per favore.
    Ciao
    Sergio

  30. Sergio, a parte che epidittico lo dici a tua sorella 🙂 , il libro della Postorino è poetico, una poesia e un livello stilistico fuori dal comune. Se non dovesse essere di tuo gradimento ti faccio rimborsare da Gregori.

  31. L’ombra del vento è un polpettone!

    Tra i libri usciti nell’anno segnalerei La famiglia Melrose di Edward St Aubin.

  32. Serena,
    se parli cosi’ mi sento un po’ male, anzi… ecco: oibo’: ho un’epidissi al fegato! Muoio!
    Va be’, scusa: potresti trascrivere in un commento qualche frase della Postorino, perche’ dal tuo commento non posso dire se lo vorrei leggere? Grazie. (Sai, eventualmente lo compro e non vorrei buttare i soldi).
    Ciao cara
    Sergio

  33. Bene. Grazie per la partecipazione.
    Vi ricordo che per il momento le preferenze espresse non valgono come voti. Si voterà nella fase due. In questo momento stiamo facendo delle semplici proposte.
    Io dico che “La strada” è pure un ottimo libro.
    “Gomorra” potrebbe essere una valida alternativa come libro italiano.
    Ma insisto su “Everyman” del più volte candidato al Nobel Philip Roth. È un libro che si potrà leggere con immatato interesse (o angoscia) anche tra cent’anni.

  34. Decisamente “Mille splendidi soli” Per le dolorose vicende di una spledida terra: l’ Afghanistan. Per l’ amore e la sensibilità dell’ Autore verso le donne denunciando l’ oppressione che devono sopportare. Per la poesia che attraversa molte pagine, per la nitidezza della scrittura che scorre fluida senza mai cadere nella banalità
    L’ ho letto due volte ma sta sempre sul mio comodino pronto a rinnovermi le emozioni forti che mi ha dato e a farmene scoprire di nuove. Ne ho fatto una recensione che potete trovare, quando avrà
    risolto i problemi tecnici che da ieri lo rendono inaccessibile, sul sito
    http://www.francamente.net. Vi avverto, la mia penna non rende giustizia all’ alto livello dell’ opera. Un grazie a Massimo e saluti a tutti.
    Franca Maria Bagnoli

  35. Patrimomio di Philip Roth, anche se preferisco il Roth del bel tempo che fu.
    La recensione? In un secondo momento.
    Mi chiedo solo perchè questo libro è stato pubblicato in Italia dopo ben 16 anni dalla sua pubblicazione in USA (1991)

  36. visto che i saggi qui non hanno chances, e che everyman è un gran bel libro, ma alla fin fine mi ha lasciata freddina, cosa che con roth (scusami massimo..) mi succede spesso, temo di dovermi associare alla cordata di mccarthy.
    quello che avevo da dire su ‘la strada’ l’ho già detto nella sede preposta.
    posso aggiungere che mi ha emozionato come pochi altri libri, e forse questo può influenzare il mio giudizio. ma tant’è. siamo animali solo in parte razionali, e alla fine alla lettura chiediamo anche questo.
    se proprio non si dovesse offrire nessun altro, ok, conto. però non è giusto approfittare dello spirito di servizio di una povera disgraziata..

  37. Hai ragione, Massimo!
    ‘Giochi sacri’ sono 1153 pagine di meraviglia, dentro ci sono Bombay, il mito e insieme la modernità, la violenza pulp , il thriller, epoi il misticismo, eccetera….grandioso esempio d’opera di quelli che secondo me sono gli scrittori attualmente più ‘in formaì, gli indiani, anche se io preferisco più appropriato definirli angloindiani, com eRushdie.
    p.s.
    Roth è uno dei miei scrittori preferiti, però ‘Everyman ‘ non me la sento ancora di affrontarlo, avendo vissuto un lutto …però quest’anno ho scoperto un aperla che va dritta dritta nell’empireo dei preferiti, lo straordinario ‘Tetrao di Sabbath'( di Roth, si intende)

  38. hip hip urrà per raf, che segnala ”la famiglia melrose”, libro bellissimo nella grande tradizione britannica (alla ivy compton burnett, per intenderci)

  39. @ Giovanni e Laura
    Dài, mettiamoci insieme… nel senso di portare avanti una cordata pro Roth. Al limite sarei disposto a sostenere “Patrimonio”, anche se – a mio avviso – “Patrimonio” e migliore.

  40. massimo, non vale fare le faccine, però!
    se proprio non ci sono alternative, ok. si può fare. magari sarebbe carino se qualcuno si offrisse di dare una mano…
    🙂

  41. su Roth d’accordissimo.
    Per gli italiani, nel 2007 non mi viene in mente niente, mentre nel 2006 c’erano stati molti libri italiani belli, tipo ‘Caos calmo’….e anche ‘Gomorra’è comunque del 2006.

  42. o forse ‘Caos calomo ‘è del 2005…insomma, quando ci sono libri italiani che hanno l’onda lunga’sono sempre usciti l’anno prima!

  43. “Gomorra”, ovviamente. Ci riguarda più di “La Casta”: i contenuti e gli argomenti di La Casta” ce li ripetiamo tutti i giorni, da anni, sugli autobus e in strada. “Gomorra” svela invece l’innominato e l’innominabile.
    E, si badi, non riguarda solo noi napoletani.

  44. Però Laura ha ragione. “Gomorra” è uscito nel 2006. Si ripropone lo stesso problema sorto per “L’ombra del vento” di Zafon proposto da Sam.
    Urge prendere una decisione.
    Io direi di riferirci (in maniera stretta) ai soli libri usciti nel 2007.
    Siete d’accordo?
    In tal caso non sarebbe possibile votare né “Gomorra”, né “L’ombra del vento”.
    Intanto vi saluto, vi ringrazio e vi auguro una buona notte.

  45. Se devo escludere Gomorra, allora la mia preferenza va a Ian Mc Ewan con ‘Chesil Beach’. Ho un debole per Ian Mc Ewan, per quel suo sapere entrare dentro le piccole storie, i piccoli drammi intimi che valgono quanto un’ importante epopea. E mi piace quella descrizione degli anni Sessanta: qui la coppia protagonista – che arriva vergine al matrimonio celebrato con tutti i riti della buona borghesia- è a cavallo tra la cosiddetta “modernità” dei costumi e le proprie, intime insicurezze. Mac Ewan descrive le paure, le pulsioni e le frustrazioni di una generazione che per motivi anagrafici non ho potuto osservare da vicino. Però ne ho osservato gli effetti; allora è facile tirare le fila…

  46. “Il cacciatore di aquiloni” per la grande capacità dell’autore di tracciare un quadro della sua terra di origine con sentimento ma anche con il necessario distacco per evidenziarne i contrasti. E per la descrizione di quel gioco nazionale che, perfino a me che da bambina giocavo solo a nascondino, ha preso con impareggiabile suggestione.
    cari saluti, Massimo ed ospiti.

  47. Buongiorno buongiornissimo!
    – Sono tornata ai miei vecchi ritmi, per i quali mi sveglio tipo alle sei, per dedicarmi al libero cazzeggio.
    -Massimo, io non voto Philip Roth me spiace:) e manco la strada. Grandi autori ma non li trovo rappresentativi. Everyman poi è il libro di un uomo a fine carriera, bello perchè c’è molto mestiere , ma mi rappresenta più Roth vecchio che chicchessia.
    – E poi non capisco che ce inzerta er piccolo principe nella lista? eh ma allora mettetece èpure che ne, e favole ar telefono di rodari! il rosso e il nero! i fratelli kazamarov!
    – Io voto gian antonio stella. Il libro è poco letterario, ma la lingua si. Io ho una passione sfrenata per gian antonio stella, per la prosa che ci ha, per l’umore che emana, e per il tipo di umorismo.

  48. Devo dire che non poter votare per un autore che si conosce personalmente la considero una enorme limitazione. Qui su Letteratitudine intervengono autori poco conosciuti, ma che mi hanno provocato più emozioni di tutti i libri citati. Penso a come si troverebbe qualche membro della giuria di un famoso premio letterario.
    In ogni caso, pur con tanta limitazione, non potendo rinunciare alle emozioni come criterio elettivo (che non mi fa scegliere Gomorra), scelgo: La strada.

  49. @ Zauberei
    Va bene. Ci ho provato.
    Traditrice! E comunque “Everyman” è un gran libro… anche per la giuria del prestigiosissimo Premio Pen/Faulkner che gli ha assegnato la vittoria per l’anno 2007.
    Ecco!
    🙂

  50. Massimo 🙂
    In verità a me con Philip Roth è successa una cosa strana. Mo’ ti dico questa cosa off topic un po’ stringata, e cioè io l’ho amato moltissimo proprio di amore spassionato. Ci sono stati anni che andavo a caccia di Philippi Rothucci all’usato. prime traduzioni. Che è anche un modo che ho di leggere: entro in fissa e je parto di corso monografico – poi arrivo a un punto di saturazione e abbandono lo scrittore per un po’. Poi ci ritorno.
    ecco. Allora sono ritornata da Roth – ho riletto un libro già letto anni prima e ci litigo. Ci litigo terribilmente Massimo. Ci litigo che ora ci ho fatto pace ma no, tra noi e finita. C’è solo molto rispetto. Anche a leggere altre cose.
    E’ stato un po’ come un grande amore di ragazzina: poi diventi adulta e dici, avevo buon gusto ma non vedevo delle cose – oggi con lui non ci tornerei mai.

  51. La classifica dei libri più venduti alla fine del post toglie la voglia di partecipare al giochino… o no?
    A me si.
    ° _ °
    Comunque sono ancora troppo ‘legata sentimentalmente’ a un libro di cui ho parlato anche qui per cui… attendo che la ‘cotta’ mi passi, chissà…
    Un salutone a tutti!

  52. Ho un dejavu, cavolo. Ci risiamo con le alleanze, le votazioni incrociate, i tentativi di convincimento reciproci… Come per scegliere i due libri da salvare. Massimo, guarda che se mi ci metto al turpiloquio in stile Gregori ci arrivo anch’io. pur essendo una signora!
    Adesso vado di fretta, voto Mille splendidi soli perche’ fa quello che un libro dovrebbe fare: appassiona e apre una finestra su un mondo che non conoscevamo. Inoltre parla di donne, e scusate se e’ poco. Mi consento di aggiungere una notazione: vi prego, vi prego, vi prego
    NON VOTATE ANCHE VOI GOMORRA!
    Non se ne puo’ piu’ di un libro che e’ stato evento prima ancora di essere stampato, che dice cose che tutti gia’ sapevano e avevano anche cercato di dire a rischio della vita
    http://gerypa.blogspot.com/2007/09/il-mestiere-di-giornalista.html

    E prima di essere lapidata per questa dichiarazione, tolgo il disturbo.

  53. Oggi ritorno con altre considerazioni su La Strada, nel frattempo penso che Gea come coordinatrice sia OK! Forza! Accanto, come vice e apprendista coordinatore, propongo un giovane o una giovane, insomma uno degli altimi arrivati. Come si chiama quella ragazza, Maria Serena? Oppure un maschietto…
    🙂

  54. Il mio personale problema con questo gioco è che ho un tale arretrato di libri che vorrei leggere, ogni anno, che mi ritrovo sempre un passo (o venti passi indietro).
    Libri editi nel 2007, nel 2007 ne avrò letti forse quattro, non di più.
    Farne una classifica sarebbe dura. Anche perchè mi sono piaciuti tutti.

    Rosella Postorino è stata una scoperta meravigliosa.
    (Per Sozi:
    “Potenza del rosso scaraventata addosso al cielo. Papaveri come grida bocche spalancate lingue che hanno leccato il gelato alla fragola capezzoli turgidi nasi sanguinanti gole. Guardo innamorata. I papaveri cresciuti sul bordo della strada.”
    Rosella Postorino, “La stanza di sopra”)

    E poi Magnificat Marsigliese, di Francesca Mazzucato, un incanto, e poi Sappiano le mie parole di sangue, di Babsi Jones, un pugno nello stomaco, e l’appena terminato La donna che parlava con i morti, di Remo Bassini, una conferma.

    Insomma, non so assegnare un punteggio. Li butto così, questi titoli, nel calderone, come suggerimenti di lettura.

  55. Intano comincio col proporre due libri di poesie. La poesia è l’eterna dimenticata. Non compare mai in nessuna classifica. Ma com’è possibile? Non si va mai al di là di Prevert o di Merini.
    Ma nel 2006 è uscito il più bel libro di poesie degli ultimissimi anni, “Assetto di volo” di Pierluigi Cappello, Crocetti editore, Milano 2006. Contiene poesie meravigliose. E nel 2007 è uscito “Quando sarà stato l’addio” di Luigi Bressan, Il Ponte del Sale, Rovigo 2007. Sono poesie intense, riflettono il disagio e e il senso di straniamento di chi vive in questa realtà sfilacciata e drammatica. O dobbiamo scartare la poesia e i poeti?

  56. Se non valgono le ristampe, allora va escluso anche Il cacciatore di aquiloni, che è quello che avrei votato.
    Al momento mi associo a Laura Costantini e a qualche altro prima di lei che ha votato Mille Splendidi soli. E’ di una crudezza disarmante e fin troppo vera, emozionante, primitiva e soprattutto, come giustamente è stato ricordato, è una storia di donne e di violenze che sono sempre sottaciute. Ma è anche una storia di grande dignità. Un pugno nello stomaco.

    P.s. sto leggendo La Strada, sono a buon punto. Mi sta piacendo moltissimo, davvero magistrale il nostro Cormac. Per il voto finale mi esprimerò a lettura conclusa.

  57. Questi giochini che inventi, Massimo, sono appassionanti.
    Io voto per Stella-Rizzo: “La casta”.
    Questo libro ha avuto un po’ il ruolo della scossa. O no?
    Forse non cambierà nulla, però qualche politichetto un po’ stressato si è sentito.
    “La casta”, dunque.
    Smile.

  58. La Strada, decisamente. La lista però è troppo eterogenea. Narrativa e saggistica dovrebbero avere delle classifiche separate, anche perchè come si fa a scegliere tra Gomorra e La Strada? Sono talmente diversi!

  59. Avete sparato su Gomorra per motivi anagrafici (giusto), era il nostro Afghanistan, non bisognava andare lontano per arrabbiarsi sul mondo.
    Ora propongo una lobby catto-laica: “Inchiesta su Gesù”. Il più bel personaggio da romanzo che sia apparso nella storia; dentro c’è tutto, filosofia, religione, avventura, tormento.
    Se poi il fatto che sia stato stampato a novembre 2006 è anche questo motivo d’esclusione, non so preciso quand’è uscito.

  60. In effetti sembrava anche a me che Il cacciatore di aquiloni fosse fuori gioco. quindi, ricapitolando, solo libri usciti in Italia nel 2007. escluse ristampe e riedizoni. facilitiamo il compito a gea, sennò è un casino.
    @ silvia:
    sbrigati a finire La strada, così vedrai che entrerai nel club del mccarthiani
    🙂

  61. @Elektra
    Ma quale scossa ???! Se qui da tanto, e come libro dell’anno vieni a proporci la solita “furbata” da giornalista? Giusta e sacrosanta informazione, roba da indignarsi, certo; ma con la letteratura “che c’azzecca?” (si scriverà così?)
    Capisco Gomorra, informazione e narrativa, ma La casta è solo un regesto di nefandezze, una documentazione. Esagero: non è un libro!
    Cara Smile, ripensaci.
    🙂

  62. Va bene, Miriam.
    Allora, in alternativa alla scelta di Elektra, vi segnalo un libro di scrittura collettiva.
    Il titolo è “La cresta”, edizioni Montecitorio.
    È un libro molto onorevole.
    Pensaci, Elektra…
    Smile

  63. @ Simona
    ciao, ho letto L’eleganza del riccio e l’ho anche regalato, ma è solo un testo carino per l’idea di “accoppiare” la grande cultura e i mantra, ma nel finale si spegne un po’. Bello il personaggio della portinaia ( ah! i portinai di Parigi … in questo l’autrice non è stata molto originale) e della ragazzina, ma mi auguro che non ci facciano un film: si tradurrebbe in una stupidata. E’ stata una bella lettura, una come tante. La Strada invece è oltre le storie, anzi le comprende tutte. E’ oltre i sessi, oltre la caratteristica dei personaggi: è il percoso ultimo, altrimenti di fronte a noi c’è solo la “grande sepoltura salata” dell’Uomo e della Natura. L’hai letto? Io l’ho fatto per partecipare al post ed è stata una folgorazione. Provaci. bacioni

  64. CENTO POESIE D’AMORE PER LADY HAWKE di Michele Mari, pubblicato da Einaudi.
    Un libretto che si legge in un’ora ma poi fermenta a lungo dentro le nostre vene. Michele (che è scrittore affermato e docente universitario) racconta in cento poesie la sua storia d’amore per la compagna di classe, conosciuta al liceo. Nulla le dice mai e questa passione dilaga nell’anima nella fantasia nella mente di Michele assumendo una dimensione devastante. Pazzamente comica, lirica, disperata, che mette insieme citazioni di Sanremo e di Shakespeare, di film western e di Poe, Petrarca e canzonette, in un frullato che alterna toni alti e bassi, scaraventando chi legge all’interno di una love story struggente. E quando, da adulti, Michele (sempre licantropescamente innamorato di lei)…
    Ma più non vi dirò.
    Un libro entusiasmante.

  65. Voto”allo specchio” di Silvia Leonardi.Sarò, come sempre nella mia vita, sincero.Attualmente Silvia è una mia amica ma quando ho letto il suo libro non lo ero, mi sono trovato casualmente alla sua presentazione, presso la libreria bibli.Ho letto, quindi, “allo specchio”, con il semplice spirito del lettore qualunque.Ritengo sia un libro bellissimo.Ho già scritto su questo blog la mia opinione.Avrei potuto votare anche io “la strada”che amo molto ma vi prego di riflettere sul fatto che Silvia è una giovane scrittrice, non come Mc Carthy che ha già ricevuto premi e soddisfazioni, meritatissimi per la verità e che è supportato da una casa editrice potente.La nostra amica è invece penalizzata da un editore praticamente assente.Grazie.

  66. agus mal di pietre,
    il sentire che fa parte del sud diventa espressione letteraria

    massimo maugeri la spezia

  67. e mo’? “allo specchio” di Silvia????? Credo che non vincerà mai la competizione ma anche fosse soltanto francesco a proporlo mi fa un enorme piacere. anche per me silvia è un’amica ma a preferire “allo specchio” rispetto a La strada non ce la faccio. Del resto preferisco McCarthy persino a Gregori.
    🙂

  68. Ehm…Francesco, grazie, ma
    1) non vale votare per i libri di chi partecipa al blog
    2) se anche si potesse fare non posso competere in alcun modo con…direi nessuno dei libri citati!
    Però grazie, grazie, grazie!
    🙂

  69. 1- diciamo che votare i libri di noi blogger è come minimo “spericolato”
    2- ciò non toglie che a mio parere i libri al punto 1 siano migliori di alcuni citati per la competizione e di tanti pluridecorati (o no) che ho letto in vita mia

  70. @ Miriam …sì, “L’eleganza del riccio” è un testo in apparenza leggero, proprio perchè velato ad ogni pagina di ironia. Ma incanta il personaggio. E il suo “vivere dentro”, dove gli altri non hanno accesso.Mi ha molto colpita questa realtà vista da due punti di vista inusuali. E anche la solitudine che sottintende….Ho letto “La strada”…e – concordo – va a piantarsi nel cuore, dove non evoca solo storie ma fitte lancinanti di emozione.Oltre che odori e corporalità. Ma Renèe, la portinaia di rue de Grenelle n. 7 del libro della Barbery, mi ha proprio parlato all’orecchio. Chissà perchè.

  71. roth, sempre e comunque, se non altro per tutto quello che ha sfornato anno dopo anno. ok per everyman, ma per restare al 2007 è quasi un peccato dimneticaro “patrimonio”…..

  72. Un libro che mi è sembrato affascinante e degno di segnalazione è
    “La masseria delle allodole” Rizzoli Editore.(pagg.238) Il volume è vincitore del Campiello e del Premio Internazionale PEN Club Italiano Dall’appasionante romanzo, i bravi registi fratelli Taviani hanno tratto un buon film che ha lo stesso titolo; tuttavia ,per me che prediligo la lettura,non raggiunge la straordinaria magia dell’intensa storia narrata. L’autrice è Antonia Arslan, di origine armena. Antonia è una mia cara amica di vecchia data, dolce,affabile e umile per quanto è brava. (Sergio caro, non ti arrabbiare… è colpa dell’anzianità se ho conosciuto molti scrittori!).L’Arslan è scrittrice, saggista, traduttrice e ottima poetessa. L’autrice ,è inoltre laureata in Archelogia. Come professoressa insegna Letteratura Moderna all’Università di Padova. Il romanzo avvincente e romantico, ha un taglio squsitamente corale. La trama è in parte autobiografica, riporta le memorie del nonno di Antonia sul terribile genocidio armeno perpetrato nel 1915. Yervawat , appena tredicenne, era stato inviato a studiare nel collegio armeno di Venezia. Lui ormai attempato si apprestava a tornare in Anatolia con tutti gli onori quando i giovani turchi, decisero di eliminare tutte le minoranze (greci, curdi, assiri). Nel romanzo l’immane strage inizia dagli armeni (popolo mite e sognante, di contadini artigiani e commercianti) Nella città di Karput i familiari preparavano un opulento banchetto per onorare
    il ritorno dell’atteso patriarca .A sconvolgere quella gioia arrivarono i soldati turchi e travolte le belle tavole apparecchiate, sterminarono tutti gli uomini che riuscirono a trovare. Le donne e i bambini furono deportati
    in massa.Dall’Anatolia partirono a piedi o a dorso di muli diciottomila disperati. Solo 150 persone arrivarono vive ad Aleppo. Le donne furono eroiche, coraggiose, determinate e pronte ad ogni sacrificio. Oltre agli orrori nefandi della guerra, la scrittrice narra con estrema sensibilità e passione, la tenera ( e ormai desueta) vicenda di un grande amore coniugale che resiste e travalica i crudi eventi dell’umana avventura.
    Un libro che reputo appagante e anche se non dovesse vincere la gara, ne consigllio vivamente la lettura.
    Tessy

  73. @ Simona
    ciao, ribadisco (ormai è quasi una campagna elettorale), L’eleganza del riccio è “intimino”; se dovessi consigliare un libro ad un/una giovane,
    io opto per un testo che sia il più possibile VASTO di emozioni e riflessioni: LA STRADA, LA STRADA, LA STRADA.
    🙂

  74. Sono indecisa tra “la donna che parlava con i morti“ di remo bassini e “l’eleganza del riccio“ di Muriel Burbery

  75. voto
    I complici (Lirio Abbate e Peter Gomez)

    ma mi piace ricordare

    Rosa elettrica (Giampaolo Simi)
    Mille splendidi soli (Khaled Hosseini)
    La stanza di sopra (Rosella Postorino)
    Le stagioni dell’acqua (Laura Bosio)

    per onestà, dico che gli ultimi due libri li cito anche per affetto personale verso Rosella e Laura

    ps.
    grazie a chi ha citato il mio libro

    un saluto a tutti

  76. Laura, sono tanti i motivi per cui avrei votato Gomorra…. e non sono una che viene colpita facilmente dai libri scritti dai colleghi giornalisti… magari prima o poi ne parliamo. Baci

  77. le cose della vita sono davvero sorprendenti: ho fatto il mio ingresso su letteratitudine “polemizzando amichevolmente” con Enrico e Miriam e ora – ironia della sorte – mi trovo in totale sintonia con la loro scelta! voto anch’io per “La strada” di McCarthy.
    Le motivazioni sono semplicissime: Il libro è bellissimo e coinvolgente!
    Ho avuto un freddo cane durante il viaggio, una fame tremenda….ho sentito la paura accompagnarmi costantemente e compassione per quel bambino a cui ridare ricordi a colori… ho goduto come un riccio – non particolarmente elegante- quando siamo entrati nel rifugio, ( pensare che ho sempre disprezzato quelli che se ne volevano costruire uno..) pieno di ogni ben di Dio – unico momento di pura gioia – ma sapevo che non dovevo illudermi perché c’era sempre quella tosse che ritmava il racconto scritto su pagine ricoperte di fuliggine…ma bisognava andare avanti, non c’erano alternative…. noi portavamo il fuoco!

  78. Allora il mio voto è per “Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)” di Odifreddi. Perchè risponde in pieno al mio desiderio di verità e di analisi, e perchè è scritto su basi documentate ed ha il coraggio di scoperchiare pentole che mai furono così completamente scoperte.
    Sicuro che è del 2007?

  79. Cristina Bove me tradisci così!
    Se c’è un libro che strapazza la filosfia riducendo secoli di riflessione metafisica a una frittatella pseudoilluminista quello è. I matematici e i filosofi – ma preciso pure quelli atei – non lo stimano affatto. E’ un pessimaccio!
    Viva gian antonio stella! Che poi ha una prosa bellissima:)
    e però andrò in libreria ad annusare l’eleganza del riccio…:)

  80. non credo abbia nessuna pretesa di trattato filosofico..
    io l’ho letto come un cri du coeur angosciato ed esasperato..
    ma forse sono io, non so.

  81. Cara zaub, mi dispiace che tu ti senta tradita, ma io considero Odifreddi uno che ha l’ardire di smantellare qualcosa che non è tutta la filosofia, che pure sarà vero, come dici tu, ma piuttosto è una spallata a quella che mi sembra una delle più oscurantiste strutture cultural-religiose.
    Naturalmente posso sbagliarmi, ed essere troppo di parte nella mia scelta.
    “La casta” l’ho appena cominciato e quindi non posso pronunciarmi in merito, ma, se ti sta bene, visto che sono quasi sempre daccordo con quanto scrivi, darò il mio voto a Gianantonio Stella e Sergio Rizzo. anche perchè mi sembra che l’argomento, qui, sia terribilmente scottante ed attuale.
    vulisseme bbene ‘o stess, pe’ piacere, zau.

  82. @Stefano
    incontrarsi “polemizzando amichevolmente” è sempre una buona premessa. Al libro di Mc Carthy, Letteratitudine ha dedicato un post; l’hai visto?
    Bello il brano riportato, grazie ” noi portavamo il fuoco”.
    Mantieni il voto anche nei prossimi giorni.
    🙂

  83. Oppercarità cristinissima bove nun zarà certo odifreddi a divìdece! Caso mai la stella a unicce (io so allergica a tutto ciò che suona come: la religione è una nevrosi, etc. ma qui attaccherei un pippone off topic – in ogni caso, viva la democrazia:)))

  84. eccomi.
    allora, da quello che ho capito massimo vorrebbe alcuni giorni di discussione libera e proposte macedonia, sino alla mezzanotte di mercoledì prossimo; una settimana di votazioni serie (one man/woman one vote) ma non ho capito se su base giornaliera come la volta scorsa o se una volta votato zitti per sempre, e po il ballottaggio tra i due finalisti, a partire da giovedì 13 sino al mercoledì seguente.
    qualcuno mi dia una mano per favore. datemi almeno pareri su come si debba strutturare la votazione.
    nun ja posso fà da sola..
    🙂

  85. @ Rosa Maria: parliamone di Gomorra, volentieri, sul serio. Mi farebbe piacere conoscere il tuo parere. Riguardo a La Strada, purtroppo non l’ho ancora letto. Potrei fidarmi ad occhi chiusi di Enrico Gregori, pero’… vedremo.
    Laura

  86. @ laura:
    fidarsi a occhi chiusi di enrico gregori? ma che sei scema? magari ti bendi e hai davanti il plotone d’esecuzione. leggilo, leggilo: è caruccio come uno dei meno riusciti dei tuoi e di lory
    🙂

  87. @ zaub
    secondo le auree regole del maugeri nostro, il voto definitivo parte da giovedì prossimo alle ore 00.00.
    leggi il post, e confermami se è così. magari ho capito male..

  88. e meno male..
    ma qualcuno mi dia, possibilmente per tempo, delle opinioni sulle modalità.
    restiamo sul noto e i voti si sommano su base giornaliera (vale a dire io voto oggi, una sola volta, e domani rivoto, sempre una sola volta e via così) o un voto singolo di una singola persona deve valere per tutta la settimana?
    AIUTO!!!
    🙁

  89. forse sarebbe meglio che ogni giorno chi vuole di solo un voto. se anche nel corso della giornata uno cambiasse idea, può esprimersi il giorno dopo.
    ps: ma prima o poi, tutti insieme, ce lo mandiamo massimo o no?

  90. Io sono in difficoltà. Ho letto Hosseini ma non credo sia stato edito nel 2007: mi riferissco al “Cacciatore di aquiloni”. NOn si potrebbe estendere ad ‘i libri letti nel 2007’? Forse sarebbe più facile, per lo meno per me…

  91. il malcelato (!) entusiasmo era per mandare massimo.
    privatamente gli ho augurato un foruncolo sul naso, ma non mi è sembrato particolarmente scosso.
    quell’uomo è un mostro.
    🙂

  92. ma perchè uno può esprimere due voti diversi?
    Non è serio!
    Manco da un giorno a n’antro!
    Prima ci si scanna e poi sti cavoli:
    1 voto e per sempre come li diamanti.

  93. secondo me il vantaggio, se così lo si può chiamare, del voto su base giornaliera è quello di premiare la costanza e la frequenza. intendo dire, uno almeno si prende la briga di venire a confermare il suo voto, no?

  94. sennò magari arriva una schiera di pincopalla prezzolati e fa vincere a furor di popolo qualcuno così..
    non so, forse sono scema.
    ne avevo già il sospetto.

  95. @ cristina bove: avevo una mezza intenzione di leggerlo, ma ora hai convinto anche me. Tu conosci Michel Onfray? Ho letto da poco il suo “Trattato del corpo amoroso” ( su molte, ahimè, mi ha lasciata perplessa). A questo punto sarei curiosa di comparare il “trattato di ateologia” di Onfray proprio con il saggio di Odifreddi.

  96. beh, ogni libro avrà un voto solo, invece di sei o sette non ho fatto il conyo.
    per cui il voto sarà meno efficace.
    secondo me in questo meccanismo autocorrettivo sta il bello..
    oh insomma non so, non sono mica massimo, io. non ho le sue certezze.

  97. Il voto si può cambiare anche ogni giorno e la dichiarazione di voto è un’occasione per parlare del libro o per sostenere sempre lo stesso.Ogni sera si conta, come faceva Sergio dopo le 24. Non è difficile 🙂

    Era così????

  98. @LauraCostantini,
    potevi chiedere anche a me su Gomorra, non potrai odiarmi per tutta la vita per quel commento sul “blogregori” (poi alla fine Sara mi ha dato una “mezza ragione”.
    Smack.
    (…e poi è stato detto che Roberto Saviano è fuori concorso, altrimenti io voto “Quel pasticciaccio brutto di…via del Tritone”)

  99. @Miriam…L’eleganza del riccio …l’eleganza del riccio….l’eleganza del ricccio…se sapessi armeggiare con questi tasti ti invierei la faccina che ride…ma non so proprio come si fa….fai conto di vederla sotto queste parole…l’eleganza de riccio…l’eleganza del riccio….l’eleganza del riccio….Vuoi cambiare?Oppure metà voto all’uno e metà all’altro. Si può?
    Tanti abbracci affettuosi!

  100. Io direi senza ombra di dubbio “Storia controversa dell’inarrestabile fortuna del vino aglianico nel mondo” di Gaetano Cappelli. Un romanzo frizzante, dallo stile brillante, mai noioso, ironico senza esagerare. A me è piaciuto molto, un vero narratore – e in Italia se ne sente la mancanza.

  101. @ Rosa Maria, a me è piaciuto anche il trattato di ateologia di Onfray, anzi, forse mi è piaciuto più di quello di Odifreddi. Però anche io ho le mie riserve su molti passaggi e molte indeterminazioni. Mi sento di consigliarti, se non lo hai ancora letto, “L’universo in un guscio di noce” di Stephen Hawking.
    @ Massimo, allora si deve votare una tantum oppure più volte, giornalmente?
    vabbuo’ starò a vedere, e mi adeguerò.
    cari saluti a tutti.
    🙂 a zaub

  102. SULLA VOTAZIONE
    Gea, dipende da te. Consentire un voto unico rende più semplice il conteggio.
    Consentire un voto a sera favorisce senz’altro la partecipazione e il coinvolgimento… però complica notevolmente il conteggio.
    Decidi tu.
    In ogni caso, se si sceglie l’opzione ue (un voto per ogni sera) potremmo inserire questa regola: un libro può essere votato una volta soltanto.
    Ciò significa, ad es., che se la prima sera io voto “Everyman” le sere successive dovro dare la preferenza a titoli diversi (uno per serata).
    Che dite?
    Direi di lasciare la decisione a Gea.

    Come aiuto-Gea propongo Carlo S.
    Chi è d’accordo alzi la mano.
    A dopo!

  103. ma non lo so. a me piace di più l’idea che se uno è proprio convinto vota sempre lo stesso, una volta al giorno. mi pare più giusto. premia la coerenza e comunque consente di cambiare idea. non permettendo cambi si finisce per penalizzare i libri più radicati nell’immaginario.
    forse mi complicherò la vita, ma mi pare più equo così.
    e non sarà certo la prima volta in vita mia che accetterò di pagare un prezzo per amor di giustizia…
    🙂

  104. Il libro più bello che ho letto, anche se non edito l’anno scorso,è Un indovino mi disse di Terzani che supera qualsiasi altro. Ma visto che bisogna sceglierne uno del 2007 il secondo posto va senza dubbio a Il cacciatore di aquiloni. Amicizia, rimpianto, nostalgia e la descrizione della vita e della tradizione afghana che non scade mai nel banale, nel luogo comune e nell’autocommiserazione. Grande.

  105. Secondo me la proposta di maugeri questa volta e’ veramente assurda.
    come vedete ho invertito le lettere puntate del mio nik,sembrando persona diversa,una nuova blogghista,ma sono sempre io (m.g.)per dimostrare che potrei esprimere un numero tendenzialmente infinito di v oti,computati per validi,pur essendo una sola persona.Se la votazione nn si basa su criteri oggettivamente verificabili non ha senso.a questo punto,agevoliamo il compito altrimenti nevrotizzante della gea,monitoriamo i pareri fin qui esposti come dichiarazioni di voto,e …rien va plus,chiudiamo questo post,e passiamo a qualcosa che non offenda la nostra intelligenza.se nn sbaglio ,a occhio e croce,ha vinto ‘la strada’,sebbene io avrei votato, per solidarietà di sesso e sulla fiducia di laura,nonchè per trovarmi sempre dalla parte dei perdenti,’mille splendidi soli’.
    saluti a tutti.

  106. Vieni c’è una STRADA nel bosco
    il suo nome conosco
    vuoi conoscerlo tu

    vieni c’è una STRADA nel cuore
    dove nasce l’amore
    che non muore mai più…..

    …Per votare un libro al giorno dovrei compiere uno sforzo disumano e leggere anche quelli che non mi “sconfinferano” per niente…. e…a quando la scheda di lettura con riassuntino?
    Io insisto in accordo con Miriam e ri – voto “LA STRADA”

  107. Mille splendidi soli, Khaled Hosseini, Piemme: per aver saputo raccontare con energica magia la tragedia dell’Uomo, e più nel dettaglio la storia dell’Afghanistan degli ultimi trent’anni attraverso le vicessitudini d’una famiglia, famiglia che simbolicamente è il grido d’un intero popolo. Hosseini racconta la Storia, racconta l’Uomo, senza presunzione. Racconto per mezzo della semplicità linguistica, ma mai minimale. E la semplicità s’impone al lettore come emozione di verità.

    L’ombra del vento, Carlos Ruiz Zafon, Mondadori: per me è a pari merito con “Mille splendidi soli”, seppur per ragioni differenti. Ho dovuto operare una scelta purtroppo. E mentre scrivo sono ancora combattuto fra i due titoli.

    Non dò la mia preferenza all’ineguagliabile Antoine de Saint-Exupéry, per il semplice fatto che “Il piccolo principe” è un Classico con la “C” maiuscola oramai da parecchi anni.

    Gli altri titoli proposti mi sembrano, come dire!, in molti casi superflui: come Fabio Volo, Moccia, Follett… buoni per il macero e forse neanche.

  108. Oh cacchio! mi sento come quando all’assemblea di condominio si deve decidere il presidente e il segretario (io no! ci ho un crampo al polso).
    Provo ad esimermi:
    1) a contare sono una pippa solenne; più volte fui rimandato in matematica;
    2) io e Gea siamo dello stesso partito stradistico e maccartiano; accettereste regole che ci spianassero la vittoria? (eh, eh);
    3) ho impegni di lavoro che potrebbero… tengo famiglia…. mi dò malato;
    insomma le potrei provare tutte, ma di fronte a una Gea che mi supplica non so più che fare e credo mi toccherà capitolare. Di fronte a Gea capitolerò però col sorriso sulle labbra, di questo ne sono sicuro.
    Però propongo, se ci vorrete come gli Olivieri&Pancaldi della situazione, le seguenti regole:
    1) I conti di Olivieri&Pancaldi (io & Gea) sono insindacabili.
    2) I voti di Olivieri & Pancaldi valgono doppio.
    3) Si può votare il Jolly (che vale doppio) 1 volta al giorno.
    4) Solo chi vota per La Strada (come Olivieri& Pancaldi) può giocare il Jolly.
    5) Maugeri (è l’unico che può) deve controllare la provenienza dei voti (brava MG, che hai sollevato un caso che merita riflessione).
    6) I voti di chi vota per La Strada non vanno controllati da Maugeri, ma solo da Olivieri&Pancaldi.
    7) I voti di Miriam, Gregori e Stefano valgono doppio (vedremo eventuali altri).
    8) Tutti i voti che non sono per La Strada valgono mezzo voto
    9) Il voto di Zauberei non conta
    10) Il voto di Miriam anzi vale triplo, per la sua meritoria opera di persuasione.
    Questo è il regolamento proposto. Letto, capito e sottoscrito eccetera eccetera.
    PS: Evento, ma che fine hai fatto? Ci manchi (ma se non voti La strada un po’ meno).

  109. carlo, non avevo dubbi che saresti accorso in aiuto di una donzella in difficoltà..
    tu sei olivieri e io pancaldi? sennò, posso fare silent (”zittino”) bob?
    l’ho sempre adorato..
    ps io dò per scontato che tu abbia visto ”dogma”.
    in caso no, te lo spedisco via dhl: è un must.
    🙂

  110. Eh no, Carlo…non è mica così facile…ancora non ho capito come si fanno ‘ste faccine. E allora? Qual è il tasto che si deve usare?

  111. @gea
    Bellissimo anche il pezzo dei Red Hot Chili Peppers su you tube (sono con noi o con Hillary? Ma noi siamo quelli con Obama?)

  112. Papà, noi siamo i buoni?
    (da C. McCarthy – La Strada; è la domanda che mi mette ancora adesso i brividi)

  113. oddio, potremmo sempre abdicare a favore di un giallista sarcastico..
    d’altra parte, chi se non una forsennata (ma perchè, poi? sono così tranquillina..) e uno sconvolto potrebbe accettare una simile investitura?
    meglio beccare un tram, si soffre di meno.

  114. @ Simona
    confesso che non ci ho capito una mazza neanche io. A me è venuta digitando l’8 in un elenco numerato (l’elenco era in word, poi incollato nello spazio del post).
    PS: Ma vi fidereste di un arbitro così?

  115. mah, su obama direi di sì.
    comunque meglio di quella s…ignora di hillary.
    e comunque CHIUNQUE meglio di bush, o chi per lui.

  116. la faccina con gli occhiali viene con otto-parentesi chiusa;
    quella normale con doppio punto-parentesi chiusa
    e via così.
    fate le prove, non c’è altro modo.

  117. @ Miriam..certo, cara. Ma te la posso dare io : simonaloiacono@virgilio.it
    @Carlo…guarda che ci ho provato (elenco numerato in word, copia- incolla e invio nel post ) ma la faccina non mi è venuta:ergo, mi tengo il mio voto per “L’eleganza del riccio”!!! …A meno che, naturalmente, Miriam non sappia fare di meglio…

  118. la posizione dipende dalla tastiera
    è quella così –
    io ce l’ho tra il punto e il tasto maiuscole in basso a destra.
    in minuscolo.

  119. @ E’ inutile…sono negata…ma tanta abnegazione nell’insegnare a una rapa come me merita senz’altro un premio: LA STRADA!!!

  120. Anche se comprendo le perplessita’ ”tecniche” di m.g., credo che qui convenga proseguire sulla strada fissata dal Maugger, dando per scontata l’onesta’ della gente. Se non la diamo per ovvia neppure su Letteratitudine, dove non si guadagna niente, siamo messi proprio male!

  121. @Grazie Gea…se mi scrivi (indipendentemente dalle faccine) ne sarò felicissima! Così come per Miriam. Bacio a entrambe.

  122. (Mi riferivo al conteggio dei voti: secondo me che se ne esprima uno a testa e Gea si rompa la sua, di testa, poverina, per contarli. Preciso di non aver ancora lanciato personalmente un libro… sto valutando…)
    Sergio

  123. Simona,
    poiche’ ho visto sopra il tuo indirizzo elettronico, potrei approfittarne per scriverti anch’io?
    Ciao
    Sergio

  124. Piccolo dubbio – ma concreto – per il Maugger: e se, invece che solo DUE libri, alla fine della seconda fase ne abbiamo tre o piu’ pari merito per voti, che si fa?

  125. direi che è improbabile un parimerito assoluto. nel caso si vede.
    si può sempre fare un ballottaggio a tre.

  126. “Luigi Alfredo Ricciardi, l’uomo senza cappello era commissario di pubblica sicurezza della regia questura di Napoli: Aveva trentuno anni, quanti erano gli anni di quel secolo. Nove dell’era fascista.”

    Tutto è lieve in questo libro napoletano; le morti truculenti;
    la miseria dignitosa; la ricchezza non ostentata e il Tormento.
    Ricciardi è giovane, ricco, è bello ma vede i morti.
    Sente il loro ultimo soffio, il termine biologico, l’ultima frase che potrebbe aiutarlo a scoprire chi toglie, infame, la vita.
    Ma è un disvalore ed un tormento infinito “il fatto”, non lo aiuta, spesso lo devia e lo fa perdere per i vicoli delle “due Napoli”,
    quella dei Benedetto Croce ai piani nobili, e dei “lazzari” nei bassi.
    Un racconto formidabile di questo giovane cinquantenne alla sua opera prima e, tra poco, anche una fiction della Rai.
    Io voto per:
    Il senso del dolore – L’Inverno del Commissario Ricciardi – Fandango Editore

  127. Francesco,
    io questo autore l’ho solo sentito dire, ma mi stai prendendo ”per l’anima”… quasi quasi… purtroppo sto a Lubiana, gia’, come fare a leggerlo?

  128. ma sono usciti solo 20 libri nel 2007???

    Accidenti mi sembrava di essere stata sommersa.

    Purtroppo di questa iperselezione mista (quale il criterio?) ho letto un solo libro che se non sbaglio è uscito a giugno del 2006.

    E quindi giocoforza voto Gomorra.

    Ma c’è stato assai assai di meglio nel 2007:

  129. Un ricordo per la brava Gea e per il bravo vice Carlo:
    per il metodo di scrutinio: allora io ho fatto cosi’ – mi sembra di ricordare – per il PERIODO DELLE VOTAZIONI VALIDE pre-ballottaggio (equivalente al voto libero della ”seconda fase” di quest’altro giochetto):
    chiunque volesse poteva votare quel che voleva, anche cambiando opinione di giorno in giorno, ma esprimendo il proprio voto solo una volta al giorno, anche ogni giorno. Conteggiavo alla mezzanotte di ogni giorno e poi, alla fine del periodo concesso, riassumevo tutti i voti. Questo pero’ facilita chi e’ assiduo e insiste ogni giorno con la sua candidatura. A far meglio bisognerebbe dare diritto ai votanti – come e’ anche per le elezioni politiche vere – ad UN SOLO VOTO e stop. Ma qui sarebbe pazzesco prendere nota di tutti i nomi, visto che non siete, Gea e Carlo, degli scrutatori muniti di elenchi elettorali.
    Mah… e’ tosta…
    Io comunque rifarei oggi come feci allora, tagliando la testa al toro. E’ un gioco, dopotutto. E anche un tantino nonsensuto.
    Sergio

  130. La Slovenia e’ libera quanto se non piu’ dell’Italia, che’ i mafiosi non esistono. Comunque Trieste, vecchio mio, sta a cento chilometri e non ci vado mica per prendere un libro poliziesco, anche se egregio… capirai, no…

  131. Altro piccolo suggerimento ai nostri baldi scrutatori.
    poiche’ spesso la gente non sa in che fase si sta procedendo, cercate, ogni tanto, di ricordare a tutti, con un commento ad hoc, cosa devono fare, se votare o discutere, se si sta al ballottaggio, eccetera. Sovente la gente non legge i commenti molto sopra sulla colonna, quindi tenetelo presente.
    Ciao
    Sergio

  132. @Sergi,
    Se in un libro c’è la polizia non necessariamente il libro è poliziesco.
    Non vorrei parlare della polizia (che aveva altro nome) nei Promessi Sposi, ma, a caso, in “Sostiene Pereira” c’è tanta polizia.
    La Slovenia lo so che è libera, ma quando ci arrivano i libri? Ci sono ancora le cartolibrerie con le edizioni originali delle Moleskine che comprava Hemingway?

  133. ricordo, dato che a questo punto mi pare necessario, che quella che massimo ha postato non era una lista dei papabili, ma solo una classifica dei più venduti, con tra l’altro roba uscita prima.
    ognuno è libero di nominare il proprio libro dell’anno. l’unico discrimine essendo non il proprio nè quello di un amico.

  134. no, sergio.
    lo dico per quelle persone (più d’una, a questo punto) che pensano di dover scegliere dalla lista che c’è nel post, e che è meramente informativa sui risultati di vendita durante l’anno.
    NON è così, gente.

  135. E chi s’arrabbia, France’! Ti voglio bbene assai e tu ‘o ssaie. Pero’ beh, immagina un po’ che per fare cento chilometri a mie spese in macchina o col treno e trovarmi nell’inferno di una citta’ che non amo come Trieste, io vorrei avere diverse cose da dover fare, non solo un libro da acquistare. Poliziesco poi era detto cosi’, genericamente, e superficialmente, che mica sto scrivendo qui un articolo o una recensione, ecceterea di paludato e ufficiale. Quando scrivo per occasioni di questo tipo peso le parole molto meglio. dunque scusami tu: non volevo offendere il tuo autore preferito, ma solo dirti che mi dispiace: in Slovenia, come in ogni Paese europeo, i libri stranieri vengono soprattutto tradotti e ne circolano pochi in lingua italiana. come in Italia: quanti libri in lingua slovena ci sono, a Napoli o a Milano, pensi?
    Ecco.
    Bacione, vecchio mio
    Sergio

  136. oddio, sergio, l’inferno..
    magari il purgatorio..
    ti ricordo che trieste ha duecentomila abitanti.
    non è che sia propriamente una metropoli tentacolare..

  137. ‘Notte, Sergio, notte a tutti,
    entro nel fodero, ogni notte è un meraviglioso romanzo.
    Domani non ci sarò, andrò in campagna ai confini col Lazio,
    buon lavoro a tutti e…vinca il mio libro:
    “Il senso del dolore”- de Giovanni – Fandango Editore.

    “j’irai comme une chevaux fou”

  138. Per ribilanciare: poliziesco sarà stata una svista del nostro Sergio.
    Nonsensuto invece mi è piaciuto moltissimo (lo dico sul serio).

  139. P.S.
    Pero’ la Slovenia e’ una Nazione curiosissima e molto colta; sono stati tradotti finora, fra gli altri Nostri: Malaparte, D’Annunzio, Dante e Petrarca ovviamente, Baricco, Tamaro (purtroppo), Magris, Eco, Camilleri (lo traduce tutto mia moglie, il siculo!), Calvino, Tabucchi, Buzzati, Maraini, Ammaniti.
    Poi ci sarebbero quelli che ho presentato io per la prima volta in assoluto nel 2005, mai tradotti prima, con un racconto ciascuno (o una selezione di incipit in antologia come per Sebastiano Vassalli): Lodoli, De Luca, Diego Marani, il Colasanti narratore, Serra, Benni, Pontiggia, Daniele Del Giudice, La Spina, Simona Vinci, Maurizio Bettini, Bertante.
    Come vedi, la Slovenia e’ tosta. Tostissima. E paga chi scrive: niente negrieri.

  140. Ciao, Ca’, io sono una fucina di scemenze, e nonsensuto era idiotismo ancora inesistente ma utile alla nostra Lingua. Cosi’ lo sparo, ogni tanto. Anche nel ”Maniaco”. Ehggia’. Faccio lo scemo. O ci sono?
    ‘Notte ragazzi

  141. A Trieste ci ho insegnato cinque anni, Gea. Duecentomila e basta? Sembrate il doppio, a giudicare dal casino e dal nervosismo. Perugia e’ diversa. Spello poi fa settemila anime e li’ stiamo ancora ai tempi arcaici e lenti. Capirai lo sbalzo di temperatura.
    Ciao, e grazie per aver assolto al compito che io ho rifiutato. Medaglia sul petto e promozione sul campo, ti assegnerei, se fossi il Maugger!
    Sergio

  142. Non si capisce più niente. 🙂
    Chi chiede numero di telefono, chi e-mail, chi il dopobarba, chi la lettiera. 😀

    Però noto che in lizza ci sono libri usciti ben prima del 2007, alcuni sono poi proprio vecchiotti e di scarsa rilevanza.

    Massimo, posso permetterti di chiederti perché prendere in considerazione proprio le stime di Arianna, piuttosto che stilare una nuova lista che tenesse conto dei soli libri usciti nell’anno 2007 (anche in edizione economica)? A mio avviso, operando sulle stime di Arianna si tengono fuori titoli e autori importanti che eppure sono usciti nel 2007.

  143. (La parola ”insensato” e forte, ”nonsensuto” invece e’ lemma giocherellone. Lo propongo al fantasma di Devoto e a quello di Oli ogni notte senza averne mai un assenso. Boh.)

  144. A domani, che è un altro giorno e si vedrà. A proposito, Rossella, che fai, non voti ? Non ci fare preoccupare che pensiamo subito al maniaco, non quello di Sozi, quello telefonico. Mò ci ho sonno pure io. Iamme a cuccà.
    Ciao Pancaldi (o tu eri Olivieri, non mi ricordo più), ‘notte a tutti. Clic. Ronf.

  145. giuseppe, se scorri i commenti, scoprirai che la lista è meramente informativa..
    ognuno sceglie il libro che vuole, e quelli pubblicati prima sono già stati censurati e scartati.
    🙂

  146. A me sembra che di opere proprio evvelse nel Duemilasette non ce ne siano state. Italiane almeno, purtroppo. Ma si sa che oggi per gli Italiani e’ piu’ difficile emergere in Patria che per i tromboni di fuori. Sapete che costa meno ad un editore far tradurre un libro che pubblicare un Italiano? Capite? Non pagano i bravo fra noi, anzi li mandano a ca*****re e invece danno diritti d’autore a quelli di fuori, chiunque siano, meglio se monnezza. Mi fanno imbestialire, scusatemi, proprio andare in bestia.

  147. Ringrazio pubblicamente Gea e Carlo per aver raccolto l’ingrato compito.
    Medaglia al valore!
    🙂
    C’è di più… delego interamente a voi due pure il compito di “affinare” le regole di votazione.

  148. @ m.g/g.m/g.g./m.m.
    Hai scritto: “Secondo me la proposta di maugeri questa volta e’ veramente assurda. come vedete ho invertito le lettere puntate del mio nik,sembrando persona diversa,una nuova blogghista,ma sono sempre io (m.g.)”

    Accidenti… mi hai messo in crisi.
    E ora che faccio?
    Perché, sai… il titolo che uscirà da questo post sarà il primo ad entrare ufficialmente a far parte dell’Albo d’Oro di “Letteratitudine book award”, la cui valenza e importanza saranno paragonabili solo a quella dell’Albo d’Oro del premio Nobel per la letteratura.
    🙂

    M.g…. è solo un gioco (un po’ scemo, sì) per passare del tempo insieme… possibilmente divertendoci (spero che sarà così anche per Gea e Carlo).
    E poi il vincitore, di fatto, non vince nulla. Se non eterna gloria.
    In ogni caso prometto che veglierò sugli indirizzi i.p. dei votanti.
    E dovrete fidarvi della mia parola.
    😉

  149. @ Giuseppe Iannozzi
    la lista di Arianna è meramente informativa e non ha valore ai fini del gioco.
    Anzi, visto che può sortire effetti condizionanti (e di confusione) forse è meglio eliminarla.
    Che dite, la faccio fuori?
    La lista, intendo.
    ‘Notte.

  150. QUESTO E’ UN MESSAGGIO PER CARLO ESSE:

    SE IL VOTO DI ZAUBEREI NON DOVESSE VALERE QUATTRO ZAUBEREI RITROVERA’ LA SUA BICICLETTA!

  151. A proposito di libri usciti nel 2007, una domanda che esce un pò fuori tema. Dovete sapere che sono un grande lettore come tutti voi, e, penso, come voi tutti, a volte mi prende un’antipatia profonda (sarebbe adatto qui il termine napoletano nzìria) verso alcuni scrittori, li trovo apriori o quasi, banali e stupidi, i tipici scrittori amati da casalinghe avide di sdolcinate banalità e consolatorie vicende edificanti che dipingono il mondo meglio di quello che è. Vittime del mio ostracismo sono ad esempio Coelho, Sepulveda, ed ultimamente Hosseini. Mi chiedo, e vi chiedo, se, per quest’ultimo, il mio odio possa avere qualche fondamento?
    @laura
    oh, Il Teatro di Sabbath, grandioso, da leggere e rileggere, quello è il Roth da me amato, più di quello di adesso col pensiero fisso alla morte!

    Perdonate il fuori-tema in pigiama e con gli occhi di sonno.

  152. @ gea
    Ebbravo il nostro Massimo che a notte fonda se ne viene belbello e ci concede le sue deleghe. Come è gentile e premuroso!
    Vabbè gea, accordiamoci in privato sul regolamento definitivo che sottoporremo (imporremo ? tanto ci abbiam le deleghe, e a me il potere mi da alla testa: sono per la tirannia “illuminata”) alla massa degli elettori aventi diritto.
    Quanto al trucchetto segnalato da MG/GM/MM/GG è vero, resterà una falla ma è pur vero quanto afferma Sergio: se non ci fidiamo tra di noi letteratitudiniani…. e in palio non c’è nulla, nè denaro nè poltrone ministeriali.

  153. @ Carlo
    Molto bello il “belbello”… mi è piaciuto.
    Ti ringrazio anche per il “gentile e premuroso”. Sono certo che lo dici senza fare ironia.
    🙂

  154. @ Carlo (di nuovo)
    Ehi, non è vero che in palio non c’è nulla.
    Il vincitore sarà inondato di fama e gloria imperiture. E un giorno lo ricorderanno i suoi discendenti.
    Ve li immaginate i pro-pro-pro nipoti di Roth che dicono:
    “Eh… che bell’anno quello in cui il pro-pro-pro zio, con “Everyman” (grandissimo romanzo), vinse il Letteratitudine book award!”
    “Oh, sì. E fu anche il primo dell’Albo d’Oro. Una vera lezione per quei deficienti dell’Accademia di Svezia.”

  155. Occazzo è rimasta la vecchia firma del pirata che voleva minacciare Carlo S.
    mo sistemo

    in ogni caso, se valgono altri libri io potrei sostiuire la casta
    Ma il fatto è che
    a. non mi ricordo una sega di quello che ho letto
    b. quando me lo ricordi si scopre che è uscito sei anni prima.

    Per esempio. ZZ Packer scrittora americhena emergente
    la devo aver letta l’anno scorso
    ma mica me ricordo se è uscita l’anno scorso.

  156. @giovannison d’accordo con te, trovo ‘Il teatro di Sabbath rappresentativo delRoth che più amo,cosi’ come all’all’altro vertice metto il sublime ‘Pastorale americana’.
    Il filone ‘funebre’…..qualcosa mi dice che mi piacerà meno, o che comunque mi susciterà le sensazioni contrastanti de ‘L’animale morente’. però Roth è Roth, diciamo che ho trovato l’annata 2007 fiacca , a parte la fologorazione per ‘Giochi sacri’.
    Anzi, ho pure in mente la delusione 2007, ‘Diviners ‘ di Rick Moody.

  157. @zauberei
    sei più deficiente di un accademico di svezia. Vai alle note di stampa (nella pagina dopo quella del titolo, tra le prime pagine non numerate, spesso alcune sono bianche) e vedi scritto: – Copyright (per l’Italia) Edizioni Vattelapesca 2006 oppure 2007 – I Edizione: anno …. (è quello che conta). Se non hai più il libro vai su Google e lo cerchi: in genere c’è scritto Titolo -Edizioni- (anno) NB: nella parentesi io ci ho scritto “anno” ma tu ci troverai dei numeretti.
    Belìn, l’è da digghe tuttu a sti figgèu.

  158. Io voto “Parlami d’amore” di Silvio Muccino e Carla Vangelista…perché possa essere l’esempio di quanta forza hanno i giovani, di quanta ne sprechino, di quanta ne possa servire invece per andare avanti e realizzare i propri sogni. Che non siano solo sogni! S. Muccino è stato veramente bravo, anche nella regia del film omonimo: credo che sia l’esempio di quanto noi giovani possiamo fare…Un pò di buona volontà, credere in quello che desideriamo fare nella nostra vita, ritrovare i valori persi e il gioco è fatto. Ovviamente tutto con le proprie mani, perché qui nessuno ci regala niente!

  159. allora. dopo rapida ma esaustiva consultazione con carlo, noi si sarebbe deciso di proclamare le regole e modalità definitive del gioco entro domani.
    nel frattempo ricordo che la classifica riportata nel post aveva funzione meramente indicativa (massimo, eliminala..) e che ognuno può scegliere il libro che vuole di quelli usciti nel 2007.
    per il bando ufficiale attendete ancora qualche ora.
    a nome di entrambi i diarchi ho detto.
    augh.

  160. (c’era una faccina, ma se l’è mangiata il gatto)
    🙂
    ps
    simona, lo vedi che non sei sola..

  161. @ Gea
    Obbedisco!
    Ho appena eliminato la classifica. Mi inchino di fronte alla tua autorità e alla tua autorevolezza.
    🙂
    Appena avrete pronto “il bando” lo pubblicherò sul post con un aggiornamento speciale.

  162. …” Quanto colore invece nei sogni. In che altro modo poteva chiamarti a sé la morte? Poi ti svegliavi in un’alba fredda e tutto si riduceva immediatamente in cenere. Come certi antichi affreschi rimasti sepolti per secoli e improvvisamente esposti alla luce del giorno.”

    Votate “La Strada” di Cormac McCarthy!

    Attenzione, non abbiamo ancora vinto! Vietato abbassare la guardia!

  163. “la vecchiaia non è una guerra, la vecchiaia è un massacro” da Everyman

    Votate votate, e se vince Roth, l’ICI sarà abolita!!! ahah, trucchetto che funziona sempre

  164. @ Stefano
    hai ragione: vietato abbassare la guardia. La strada, di Cormac McCarthy sta lì come paradigma e emolumento per una riflessione serena sui percorsi intrapresi; la possibilità di un mondo “cenere” dove i colori affiorano solo nei sogni “come antichi affreschi riportati alla luce”.
    In questi ultimi anni, ho disegnato solo percorsi, immaginando grandi “parchi”di pensiero e azione. Intrecciando con i passi dei camminamenti, citazioni e riflessioni. Riguardando le tavole, trovo le parole del Padre e le emozioni del Figlio, la loro diversa percezione del Nulla; la nostalgia del Padre, per un Nulla che lui stesso ha contribuito a creare e l’indifferenza del Figlio che al Nulla, del passato, preferisce il presente con tutta la sua angoscia.
    Voto: La strada di Cormac McCarthy
    Un ultima osservazione: quando siamo “predisposti”, le immagini incidono sempre meno delle parole. Viva il libro!

  165. VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH
    Questo libro di Roth è uno di quelli che colpisce duro. Come un pugno allo stomaco. E mano a mano che si procede nella lettura il colpo subìto si avverte in misura crescente. Tuttavia credo che di colpi così ne abbiamo bisogno. Soprattutto oggi, in un’epoca in cui – pare – non riusciamo più a guardarci davvero in faccia e a confrontarci con il limite principale della nostra condizione umana: la morte.

    Vota “Everyman” di Philip Roth.
    Consegna alla Storia un libro destinato a rimanere.
    “Everyman” di Philip Roth

  166. Credo che “la strada” non possa dar luogo a compromessi: o lo si ama o lo si detesta. non riesco a immaginare che qualcuno possa leggerlo e, alla fine, dire “sì, mica male….bellino”. quindi comprendo benissimo chi poss averlo trovato pessimo. io, però, appartengo alla prima categoria e quin ribadisco il voto: LA STRADA DI CORMAC MCCARTHY
    ………gea e carlo: segnate!
    🙂

  167. @ Giovanni
    ma tu hai letto La strada? Ci sono libri che non si possono mettere sullo stesso piano, possono piacere con pari intensità e muovere anche forti sentimenti, ma la differenza sta nel futuro, nella loro capacità di essere contemporanei ai posteri. Hosseini non lo sarà mai, buon libro, buona scrittura ma circostanziata ad una storia, manca di quel respiro, che nella lettura, si sostituisce a quello del lettore. Il tuo non è odio o antipatia, verso certi autori, semplicemente è frustrazione di senso. E quando il sintomo è riconoscibile resta solo la voglia e l’aspirazione a confrontarsi con grandi pensieri, che a volte, forse raramente, coincidono anche con i grandi successi editoriali. Del libro di Cormac McCarthy cosa ne pensi?
    ciao, miriam

  168. @ Massimo
    L’uso del neretto è vietato! E’ fuori par condicio (ma come si fa ????).
    Quindi, o ci spieghi bene come nerettare le parole, oppure ti astieni dal farlo!!!! Bacioni
    🙂

  169. @ enrico
    non ancora, non ufficialmente.
    i voti contabilizzabili inizieranno dalle ore 00.00 di giovedì prossimo.
    e questa è regola maugeriana, che la diarchia si limita ad applicare.
    rigidamente.
    🙂

  170. @ gea e carlo:
    va bene, ma io sono orientato a facilitarvi il compito. non schiodo da la strada. peraltro, in corso di gioco, silvia potrebbe terminare la lettura. può essere che si aggrega ai mccartiani.
    @ massimo:
    con la tua pubblicità di roth sei insistente come un testimone di geova che bussa per vendere il vangelo. tutto ciò ti danneggerà
    🙂

  171. Piccolo appello:
    non è facile per me inserirmi nei blog; e quando mi esprimo molti restano perplessi, mi dicono che scrivo “difficile”, che ho la spocchia da intellettuale e cose varie… Non ci resto molto bene, mi esprimo per come sono: una passionale che prende a cuore determinate situazioni, che ha il “vizio” della letteratura, della poesia, dell’arte.
    Nessuna spocchia. Parto di penna e di pensiero annidato nel cuore.
    Ogni miocardio ha qualcosa da dire, non è solo un fisiologico alternarsi tra diastole e sistole.
    Per me la scrittura è irrinunciabile, la vivo tutti i giorni, ci lavoro, ne piango, ne gioisco. Con lei viaggio nel mondo, nell’etimo.
    Ha un senso nel momento in cui la condivido, perché l’altro da me debba esserne il fruitore privilegiato.
    Ma perché gli altri non rispondono?
    Io ci sono. Umilmente…

    Un caro abbraccio,
    Nina.

  172. “Nero di luna” di Marco Vichi, me piasce proprio tanto la capacità di questo scrittore di tenere compagnia al lettore. Molti libri di qualità letteraria superiore non trasmettono calore. La letteratura “alta” mi ha rotto le palle, ne ho letta tanta, apprezzandola anche, ma per me i tempi sono cambiati. Le mie aspettative sono cambiate. Mi appassionano i libri imperfetti, quelli di cui puoi intuire uno sviluppo sotterraneo. Li trovo più onesti. Ecco, l’onestà in un autore mi arrapa. La bella scrittura, il cinismo costruito, la finta disperazione di certi grandi mi dà la nausea.

  173. Come libro dell’anno 2oo7 io voto “il cacciatore di aquiloni” era da molto che non leggevo un libro cosi’ pieno di sentimento di amicizia in un paese come
    l’Afganistan dove le divergenze religiose e politiche dividono la gente e sopratutto i bambini.
    Nonostante tutto quando l’amicizia è stata messa in gioco si è visto che nulla la può separare nemmeno la morte.
    Mara

  174. Ciao Rigo,
    intanto ti saluto e ci conosciamo… Segnali di vita, finalmente!

  175. “L’acchito” di Grossi, edito sellerio.
    c’è il biliardo la geometria, un maestro. tutto quadra ma tutto è sbagliato. scritto bene, calibrato. ottima costruzione persoaggi poetici: parole di strada, emozioni di strada

  176. Carissima… No, non ho un link! Una volta avevo un blog che mi ha sempre mandato avanti una mia amica, Monia, perché io non ci so molto fare… Via Internet troverai qualcosa.
    E tu ce l’hai un link?

  177. e poi una bella quadriglia.. o un trenino al ritmo di samba:Massimo sei troppo divertente.
    intanto ti svelo una cosa:se vuoi scrivere cosi’ premi il tasto poi e poi chiudi con questo piu’ semplice di cosi’!
    nn so quale sara’ l’esito della votazione,ma se si dovesse votare il blog piu’ demenziale dell’anno 2007 e dei prossimi cento futuri,altro che Nobel acchiapperesti,i deficienti dell’accademiadi Svezia si sotterrerebbero dall’invidia.
    a proposito :(all’attenzione del duumvirato gea-carlo):mi sembra chiaro che io voto MASSIMO MAUGERI :”La letteratura nonsense mediata e diffusa attraverso il web”,ed.Virtuali (2007).Unitevi per consegnare alla storia un uomo destinato a rimanere.(sigh!)

  178. @ Nina Maroccolo
    Ti do il mio benvenuto a Letteratitudine

    @ Fausta
    Per quei link sarebbe meglio usare “la camera accanto” e “iperspazio creativo”.
    E lo sai.
    😉

  179. @ G.m
    Ma chi sei? Le giovani marmotte?
    Il giochino è stupido, certo… ma è solo un modo per divertirci insieme. Una parodia delle votazioni “vere”, come quelle indette da fahrenheit o da TG1libri.
    Se trovi questo blog demenziale (ed è probabile che lo sia) sarebbe bene che non frequentarlo, quantomeno per salvaguardare la tua evidente intelligenza.

  180. Se possiamo indicare anche testi di poesia, io scelgo senza alcun dubbio il libro di Marco Gal “A l’albore serale” (Ed. Musumeci 2007), scritto in francoprovenzale con relativa traduzione. E’ veramente straordinario, pieno di lampeggiamenti e musica.
    Riporto una poesia tradotta in italiano.

    “Centro”

    Un sorriso che si raccoglie per strada, / frutto del caso, nato per te / in un deserto qualunque, / sposta il centro di gravità / del mondo, o credi, / ma poi ti ravvedi / e di te stesso ridi.

  181. Visto che sei qui, Massimo, vorrei chiederti se hai letto la mia lettera a Camon, e magari una tua opinione riguardo a qualche mia considerazione.
    Un abbraccio.

  182. @a nina:
    anche noi,umilmente,ci siamo e percio’ ti diamo il nostro piu’ sincero benvenuta!attenzione ai virus che circolano qui.nn ti imballano il pc,ma proprio il cervello.attenta bimba,stai in campana e divèrtiti.

  183. @ a g.m:
    la bimba si diverterà, ma non potrà esimersi da eventuali infezioni!
    Grazie gm (ma il nome, è chiedere troppo?)

  184. @
    a massimo : e’ ovvio che scherzavo.Lo sai che ti ammiro,ma a volte mi fai sorridere.non e’ un male.speravo di farti sorridere anche io.
    Pace?

  185. Infatti.lasciati contagiare,vivi ,che tanto, alla fine questa malattia e’ sempre mortale.
    il mio nome e’ Maria gemma.

  186. grazie nina.
    vedi massimo,che qualcuno mi capisce?Spero che non mi cacci via.
    adesso vi devo lasciare ,ho una mostra e relativa conferenza su san josemaria escrivà,fondatore dell”opus dei’,vedi che ogni tanto faccio anche cose serie?cose da giovani marmotte. :-)ciao a presto.baci a tutti.specie a nina.

  187. voto LA STRADA
    come energia…non c’é nucleare che tenga, ma nin diffondete la notizia. Qualcuno potrebbe servirsene in campagna elettorale.
    p.s.
    m.m. e g.m. io Nina, umilmente l’avevo già accolta su Camon, a modo mio evidentemente, ma sono risultato poco più che una “salma”

  188. @massimo
    Quando ho letto il tuo accorato appello delle 14,50 ho pensato stessi parlando della ” STRADA”….sicuro di non esserti confuso?

    @ miriam
    sono d’accordo con le tue parole, miriam – quando siamo “predisposti”, le immagini incidono sempre meno delle parole. Viva il libro!- anche se con un pizzico di rammarico… perché sono un pittore!

  189. Rientro per la secondo volta in questo blog a seguito, ancora una volta, di un post di Francesco Di Domenico al quale mi associo: IL SENSO DEL DOLORE – L’INVERNO DEL COMMISSARIO RICCIARDI (Fandango) è il libro che segnalerei anch’io. Il libro ha fatto l’en plein, dall’editoria alla televisione. Un’opera prima che è stata subito un successo non costruito, un autore italiano, Maurizio de Giovanni, una storia coivolgente pennellata di nero, ricca di particolari, narrazioni quasi fotografiche di una fredda e uggiosa Napoli degli anni ’30. Io l’ho letto d’un fiato, e lo consiglio a voi.
    Saluti a tutti! 😉

  190. @ Navigero, potresti precisare la rotta da tenere ? Nel mare magnum dell’editoria son stati pubblicati nel 2007, fior di libri usciti in lingua originale magari nel 2003, i generi poi sono tantissimi, rischiamo di remare in tondo.
    @ Zaubé, son d’accordo con te, Odifreddi liquida in libercoli di poche pagine migliaia di anni di conquiste del pensiero: pensa che basti un sorriso sardonico per essere più furbo degli altri, ma prima o poi si troverà anche lui di fronte a un obelisco nero…

  191. Ciao a tutti, da grande “fans” di Guillaume Musso.. voterei QUANDO SI AMA NON SCENDE MAI LA NOTTE ..ma in Italia credo sia stato pubblicato nel 2008… però io l’ho letto in francese nel 2007.. vale!? 😉
    Un gran libro con un finale.. decisamente a sorpresa!

    In caso negativo.. voto… CHI AMA TORNA SEMPRE INDIETRO, sempre di Musso. E’ un libro favoloso.. in tutti i sensi! Una favola e, in quanto tale, irreale, ma che fa innamorare.. dell’amore e della vita!

    Un saluto a tutti,
    Monia

  192. @ Stefano
    No… non mi sono affatto confuso. Everyman
    😉

    @ Nina
    Ho letto il tuo intervento sul post “il sottosuolo”. E l’ho apprezzato.
    Grazie.

  193. @evento
    Bentornato. Eravamo sulle spine. Vedo che la tua latitanza non ha offuscato la lucidità del voto. Mi rallegro e ti saluto, con affetto.

  194. ‘La strada ‘ sarà sicuramente un grande libro, McCarthy è un gigante, ma il libro con il bambino…troppo facile!!Il ruvido Roth non ricorre a questi mezzucci!(scherzo, naturalmente!)

  195. 4745+88°**[-15]/2=polentadue. (Per ora)
    A Enrì. Per ora solo propaganda. Martellante, efficace, sovietica.
    I conti più in là. Vuoi farli tu?
    Saluti

  196. @ carlo
    la bozza del regolamento definitivo è nella tua posta.
    io esco per un lungo giro con i cani.
    ne abbiamo gran bisogno.
    bau

  197. …Arrivo ora…è il momento delle votazioni?…Come non votare :”La strada”…è costata a Gea e a Miriam molte lezioni sulle faccine…

  198. no, no, simo..
    🙂
    non ancora.
    per ordine di massimo adesso campagna elettorale e cazzeggiamento.
    le votazioni vere da giovedì.
    abbiate pazienza, avrete il regolamento definitivo sotto gli occhi entro domattina, spero.

  199. …ok…campagna elettorale: LA STRADA, LA STRADA , LA STRADA abbasso “Everyman”…Dai, Massi, senza rancore…

  200. Il voto di Gregori non vale è amico di Cormac Mc Carthy.
    Chiedo ai “Liberi e forti”: possibile che nessuno abbia ancora letto il formidabile “Il Senso del Dolore- L’Inverno del commissario Ricciardi”?.
    @Fausta, Rigo Fausta,
    che bel comizio, m’è piaciuto: “…Mi appassionano i libri imperfetti…”, sempre fuori dai Righi, brava.
    @Nina Maroccolo, ciao,
    che bel nome da personaggio di Camilleri o Sciascia.

  201. Ma come… superSimo… anche tu? Ma non avevi deciso di sostenere “L’eleganza del riccio”?
    Ti sei fatta corrompere da ‘sti quattro stradari?
    Rimango senza parole.
    Sento puzza di ammutinamento.
    E mi sta per venire la sindrome di Giulio Cesare.
    😉

  202. @Eh no, Massi. Dovevi pensarci prima. Le faccine me le hanno insegnate Gea e Miriam. Complicità femminile.

  203. Ma come… superSimo letteraria!
    Bastano un paio di faccine per corromperti?
    Ti ricordo che di professione fai il giudice, il magistrato.
    😉
    Te lo dico all’orecchio:
    se voti “Everyman” ti offro un post dove potrai scrivere ciò che vorrai.
    Ehi, non dirlo in giro altrimenti mi squalificano!
    Ma li sai fare i corsivi?

  204. ai corsivi ci arrivo, caro Massi…e – certo – sei un corruttore d’oro!!!Addirittura un post…Ma non regge con le faccine.
    Per il resto:…SCCCC…NON DIRLO IN GIRO…SAI QUANTI AVVOCATI LUNEDI IN UFFICIO A PROPORMI LE FACCINE?

  205. ATTENZIONE A TUTTI
    Viene qui ufficialmente emanato dagli arbitri insindacabili il seguente
    REGOLAMENTO DEL GIOCO

    -Si possono nominare libri usciti per la prima volta in italia nel
    corso del 2007.
    sono dunque escluse ristampe, riedizioni ecc.
    sono invece compresi libri in precedenza usciti all’estero ma inediti
    in italia.

    -la FASE 1 del gioco, quella di cazzeggio e rodaggio, avrà termine
    alla mezzanotte di mercoledì 5 marzo. dalle ore 00.00 di giovedì 6
    avrà inizio la
    -FASE 2: ogni giorno ognuno esprimerà il proprio voto una volta. i
    voti verranno conteggiati alla mezzanotte successiva, e alla fine
    della settimana (ore 24.00 di mercoledì 12) verranno sommati tutti. il
    voto potrà essere cambiato nel corso dei giorni, ma per ciascuno verrà
    ritenuto valido ESCLUSIVAMENTE il primo di ogni giornata. vengono così
    premiati impegno, frequenza e costanza, pur lasciando aperta la
    possibilità di mutare opinione (eventualmente il giorno successivo).
    alla fine di questa fase, si procederà alla seguente
    -FASE 3: ballottaggio tra i due libri che avranno ottenuto il maggior
    numero di consensi durante la settimana. anche qui varrà il principio
    di un solo voto a testa per ogni giornata. NB: solo in caso di parità di punteggio potranno essere ammessi al ballottaggio anche più di due libri.
    alle ore 24.00 di mercoledì 19 verranno sommati tutti i voti e verrà
    di conseguenza proclamato il vincitore.
    squilli di trombe, rulli di tamburi e standing ovation.
    e una sbronza epica per carlo e gea, i dispotici, nevrotici, patetici

    DIARCHI.

  206. Come unica concessione ad una parvenza di democrazia viene lanciata la seguente consultazione:
    – Sono da prendere in considerazione solo opere di narrativa o si potranno proporre libri di qualsiasi genere (tra cui poesia, filosofia, storia, politica, sport, manuali di giardinaggio, ecc.) ?
    Aspettiamo da questo momento, ma solo fino a domani a mezzanotte le vostre opinioni in merito.
    Vi ricordo che quella di Massimo (che ancora non so – Massimo perché non mi rispondi al telefono?) varrà comunque molto di più della vostra, e che i diarchi sarebbero propensi alla limitazione alla sola narrativa (tanto per farvi capire che comunque il parere da voi espresso non sarà definitivo nè vincolante).

  207. @ Carlo e Gea
    Bravi i miei diarchi. Ottimo lavoro! Avallo il regolamento e avanzo una proposta. Io direi di considerare narrativa, saggistica e poesia. Credo che la saggistica nel 2007 abbia giocato un ruolo importante nell’editoria italiana… sarebbe un peccato escluderla (e poi chi glielo dice a Bruno Vespa… che – se non sbaglio – ha pubblicato ben tre libri l’anno scorso) ?
    🙂
    Ma mi rimetto al giudizio degli altri.
    Ancora grazie a voi.
    (Carlo, tenevo il cell. in un’altra stanza e non ho sentito lo squillo).

  208. Concordo con Maugger: narrativa, saggistica e poesia. Anche perche’ ci sono molti libri ”vie di mezzo” che non si sa dove ficcare.

  209. @ didò:
    e va bene, hai scoperto tutto! altro che amico di cormac mccarthy! in realtà i libri glieli scrivo io e lui ci mette la faccia e lo stile da vecchio cowboy che si è rotto i coglioni della vita fin da quando aveva sette anni.
    Fosse stato per lui “La strada” sarebbe stato un mix tra Ombre Rosse e Lo chiamavano Trinità.
    “Ma un uomo e un bambino da soli che camminano tra alberi bruciati, come li vedi?”, gli ho chiesto.
    E quel rimbambito: “Ma what cazz are you saying?”.
    E dagli a insistere con i visi pallidi, indiani, scazzottate e assalti alla diligenza. “Ma io l’ho già letta ‘sta robba. Senti a me, Cormac, facciamo l’uomo col bambino e don’t break me i cojoni”.
    Insomma ho dovuto fargli scolare mezza bottiglia di whisky (che peraltro non regge), e quando è crollato io, finalmente, in un paio d’ore ho scritto La strada.
    Lui poi si è ripreso ha buttato giù una cosa sua. Quattro stronzate che, quando le ho lette, non ho potuto fare a meno di esclamare: “Certo che se davvero dovessi guadagnarti da vivere con i libri scritti da te faresti la fame, caro Cormac”.
    Presi quel manoscrito e lo buttai nel cassonetto della spazzatura.
    Dopo cinque minuti un tizio malfermo sulle gambe e visibilmente sconvolto cominciò a rovistare nell’immondizia finché non riuscì ad agguantare il manoscritto.
    “Ma chi è quello scemo?”, chiesi a Cormac.
    “Un certo Roth – disse McCarthy – Dice che vuole diventare scrittore e allora raccatta manoscritti cestinati e se ne appropria”.
    “Vabbè – replicai – ma quello che ha raccolto adesso, fa davvero schifo. D’altro canto è tuo, che altro ci si può aspettare!”.
    Mentre Cormac dava un’occhiata al mio ultimo capolavoro, La Strada, Roth bussò alla porta.
    “What fava you want?”, gli chiese ospitale Cormac.
    “Ti secca se prendo questo manoscritto che hai buttato? Perchè ho letto le prime righe e mi piacerebbe provare a pubblicarlo intitolandolo Everyman”.
    “Ma facce quello che te pare co’ quella cacata”, gli dissi io. E aggiunsi: “Una stronzata del genere non se la fila manco un siciliano che conosco io che c’ha un blog frequentato da una comitiva di stracciaculi”

  210. @mirabile Enrico,
    comizio da Bertynight, quando al quarto gin lo buttavano fuori dal Derby su a Milano (“va’ in fùra pistola”, e giù un calcio da quella carogna di Jannacci). Poi lo assunsero per un paio d’anni alla Camera, come speaker. Meno male che è finita, brutta storia affidare il mondo ai comici.
    @Gea & Carlo’s,
    raramente potrò votare per i libri dell’anno, io aspetto che vadano in “economica”.

  211. @dido
    Beh, forse nel 2011 convinceremo Massimo a fare il giochino con il libro del decennio.
    @enrico
    Ho sentito che Roth dice che tu invece gli hai fregato dal cassetto una cosuccia che aveva scritto per un nipotino e che doveva chiamarsi A Tea before to die. Tu ne sai qualcosa?

  212. Mmmmmh… fin qui sembra che il gioco si limiti a due titoli forti: ”La strada” di McCarthy e ”Everyman” di P. Roth. Con altri piazzamenti minoritari, principalmente ”L’eleganza del riccio”, ”Il senso del dolore – l’Inverno del commissario Ricciardi” e ”Il cacciatore di aquiloni”.
    Ma calma, calma, qui ancora nessuno vi ha fatto o vi potrebbe fare credo, l’oscena proposta che vi sottopongo io: ho un racconto INEDITO di Alessandro Baricco (o inedito almeno lo era nel 2005), intitolato, in inglese, ”West Coast, september eleven”. E lo offriro’ a chi votera’ per ”City” di Baricco stesso o per ”La grammatica di Dio” di Stefano Benni.

  213. Bravo Sergio, vedo che dentro di te stai già contando. Nostalgia per il ruolo di ragioniere dell’ultimo giochino ? Guarda che se vuoi….ma molto, molto volentieri eh?.
    Comunque grazie per aver ricordato qualche alternativa e lanciato tu stesso qualche nuova proposta. Se no si rischia di andare subito al ballottaggio e fino a metà marzo ci contiamo i peli del pube.
    Beh, si è fatto tardi e ora me ne vò a nanna senza indugio alcuno.
    ‘Notte a tutti e sogni d’oro

  214. Un saluto a tutti. Ok per le votazioni, se non sbaglio è inclusa anche la saggistica e la poesia. Sono contenta.

    Scusatemi se uso questo spazio per chiamare EVENTOUNICO.
    Carissimo, non riesco a rintracciarti. Io ti avevo risposto sulla rubrica di Camon!!! Sei tutto tranne che una salma, ti prego… Attendo segnali.

    Nina

  215. Mio marito mi ha scippato la “casta” e non c’è stato verso di riprendermi la precedenza…ha detto che io passo troppo tempo al pc. e, quindi ,soddisfazioni ne ho già più di lui, perciò da ieri se ne è appropriato e dovrò aspettare almeno una ventina di giorni per leggerlo, visto che lui è molto ma molto più lento di me. Uffa!
    Zau, che faccio? mi fido di te?
    “La strada” non l’ho letto, ahimé, e nemmeno “Everyman”, lo confesso.
    C’è ancora in ballo “Il cacciatore di aquiloni”?
    Buona domenica a Massimo, ai diarchi e a tutti quanti.

  216. Per Max, intendevo il link collegato al nome di Nina.
    🙂
    Okay Nina vado nella camera accanto, ho letto di te, se vivi nei pressi di Firenze spero ci vedremo.

  217. Buongiù
    Cristina te ascolta ir tu’Tao!
    Io per mio avevo creduto all’inizio di dover scegliere solo dai nomi proposti della classifica. Perciò sto valutando pure io di sostituire la casta.
    Ma cocchè- nollosò.

  218. @ didò:
    bertinotti non ti sta bene perché faceva il comico.
    berlusconi non ti sta bene perchè faceva il cantante.
    mastella nun fa’ ride e è pure stonato. voi prova’ a da’ l’Itaja a lui?

    @ cristina:
    se mi prometti che poi lo voti, ti leggo La Strada per telefono

    @ carlo:
    sì, purtroppo ho presente quel libro. ho fatto davvero una scemenza a rubare il manoscritto a Roth e a firmarlo io. Se fosse rimasto all’autore originale avrei potuto votarlo come miglior libro del 2007.

  219. @Appello ai napoletani,
    se non si fa vivo nessuno a supportarmi con “Il Senso del Dolore”, faccio una Mastellata e mi butto con Sozi, ha tirato fuori dal cilindro una proposta a sorpresa di due personaggi che adoro (tra l’altro Benni è un maestro della mia categoria), e leggere un inedito di Baricco mi eccita più delle gambe di Kathleen Turner (anni ’90 uomini, quelle di adesso non sono gambe, ma prosciutti stagionati di S.Daniele).
    @Greg: “Lui” inteso come “Lui”?
    A me piacerebbe (citazione colta da giornalista navigato) un Jerry Rawlings, te lo ricordi quel simpatico pazzo che governava il Ghana?

  220. @ laura
    si fosse trattato di un film(lo so, lo diventerà…speriamo bene), sarei stato d’accordo con te – sempre un po’ ruffiano- ma qui siamo in un libro e il bambino è necessario, ci tiene per mano, è lui che ci guida nel buio… il suo andare per “LA STRADA” è l’unica nostra salvezza se vogliamo lasciare acceso un barlume di speranza in questo mondo grigio e corrotto…l’unica possibilità per ritrovare una nostra verginità originaria.

  221. buon giorno.
    ovviamente essendo domenica mattina l’unica in cui potrei dormire un pochino, alle sette ero sveglia. e ora sono sufficientemente lucida, sempre compatibilmente alle mie possibilità.
    🙂
    dunque. se la competizione fosse esclusivamente tra italiani, credo avrei votato benni. non è il suo migliore, ma è sempre molto valido. un altro piuttosto carino è mal di pietre della agus. però oggettivamente, almeno tra quelli che ho letto io, non c’è niente che possa minimamente competere su base planetaria.
    chesil beach non mi ha entusiasmato. credo che sarebbe stato un ottimo racconto, e che essere stiracchiato alla dimensione di romanzo, per quanto breve, non gli abbia giovato.
    sul cacciatore di aquiloni: sono pressochè certa che la pubblicazione sia precedente al 2007. controllo e vi so dire.
    everyman è molto bello. davvero. ma davanti a la strada sparisce. altri roth avrebbero retto meglio il confronto, forse, ma niente tra i più recenti, secondo me.
    quindi io continuo imperterrita ad appoggiare mccarthy, e a fare sfacciata propaganda.
    http://www.youtube.com/watch?v=KngiJUNdsu0

  222. Certo che hai fatto male a rubare quel manoscritto, Enrico. Così facendo ha sottratto anche il mio di voto. Non te lo perdonerò mai !
    In effetti Sergio ha tirato fuori due assi mica da poco. Peraltro Didò la sfiorato le più “alte” perversioni della mia gambofilia e già solo per questo non potrei mai lasciarlo solo.
    Enrico, sono combattuto. Voterei ancora “La strada” solo se scoprissi che durante la scrittura del manoscritto, tra un bicchiere e l’altro, ti sei “intrattenuto” con McCarthy sotto gli occhi invidiosi, ma compiacenti di Roth.
    Nina ti voglio bene. La mia era solo una scenata di gelosia.
    Dunque…Sergio ha sparigliato insieme a Didò. Enrico leggerà al telefono per Cristina se mai vorrà perdonarlo per il suo outing elettorale.
    Gea e Carlo sono impegnati con l’abaco.
    Maugeri ha tenatato di cooptarla con ogni basso mezzo, ma ha resistito. Una fierezza che non può passare inosservata.
    Io quasi quasi scappo con lei, con Simona. E’ l’unica che potrebbe realmente contenere i miei tentennamenti su “La strada”.
    Didò, sono sicuro che capirai.

  223. @ didò:
    visto che ciò che è successo da una trentina d’anni a oggi ci fa rimpiangere il monocolore Dc, a questo punto a governare l’Italia mi prenderei anche Bokassa.

  224. @Posso leggere al telefono a chiunque un mio racconto che ha concorso su Eroxe.it lo scorso anno e che era talmente zozzo che fu messo nella categoria “Trash”, chiaramente ometterei gli “Arf…arf…!
    Chi passa con me?
    (Greg non rispondere Tinto Brass!)

  225. Perché non votare “La strada”

    “La strada” è un buon libro, non c’è dubbio. L’avevo sostenuto nel post che dedicammo a McCarthy.
    Tuttavia sono costretto a segnalarvi un problema.
    Come avete letto nei commenti precedenti Gregori è convinto di averlo scritto lui, quel libro. Guardate, non è una battuta. Lo pensa sul serio.
    Io dico che dobbiamo salvaguardare la salute mentale del nostro amico.
    Votare “La strada”, rischiando di farlo vincere, significa contribuire a gonfiare l’ego di Gregori a dismisura con danni irreversibili alla sua personalità dissociata.
    Duole dirlo, ma… se tenete alla salute mentale di Enrico Gregori non votate “La strada”. Non vi dico di votare “Everyman”… ma non votate “La strada”.

  226. Vi faccio una proposta… anche per dare una possibilità ad altri libri.
    Vi invito a segnalere anche il titolo di un libro che vi piacerebbe che vincesse in alternativa al “vostro”.

  227. Massimo, qui i corpi (votanti) si stanno rotolando nel fango pur di ottenere qualche voto e tu ti aspetti di risultare sia pur minimamente attrattivo con codesta declamatoria da giovane analista junghiano con grembiule e fiocco ?
    Mi spiace, ma il tuo grassetto nulla può contro un “arf” di didò.

  228. Massimo hai ragionissima sottoscrivo in pieno. Oltretutto mi sento assolutamente amio agio, perchè in questo modo famo la campagna elettorale siccome è nella tradizione mia politica daa’ sinistra!
    Ovvero sti cazzi der programma! Basta che nun vincheno quelli cattivacci brutti. Che poi la strada è un bel libro, io non l’ho letto. E’ gregori che è brutto.

  229. zaub, gregori sarà pure brutto, non saprei giudicare, ma almeno lo puoi mandare a f…o. Rinunceresti ad una dialettica del genere ? Se me dici di no non sei di sinistra. Al massimo hai votato per gli avanguardisti vaticani.

  230. A fabioletterario e a quanti non si curano di scorrere tra i commenti precedentemente postati, vi ricordo che ieri sera è stato UFFICIALMENTE EMANATO IL REGOLAMENTO del gioco e della votazione.
    ——-
    Per comodità di tutti lo ripropongo qui (Gea, cara co-diarca, bisognerà ripostarlo ogni giorno, temo), ricordandovi che SIAMO IN FASE DI CAMPAGNA ELETTORALE, che da noi non esiste parcondicio, e che I VOTI VALIDI PER LA PRIMA FASE SARANNO CONTEGGIATI A PARTIRE DALLE ORE 00.00 DI GIOVEDI’ 6 MARZO
    _ __
    REGOLAMENTO DEL GIOCO

    -Si possono nominare libri usciti per la prima volta in italia nel
    corso del 2007.
    sono dunque escluse ristampe, riedizioni ecc.
    sono invece compresi libri in precedenza usciti all’estero ma inediti
    in italia.

    -la FASE 1 del gioco, quella di cazzeggio e rodaggio, avrà termine
    alla mezzanotte di mercoledì 5 marzo. dalle ore 00.00 di giovedì 6
    avrà inizio la
    -FASE 2: ogni giorno ognuno esprimerà il proprio voto una volta. i
    voti verranno conteggiati alla mezzanotte successiva, e alla fine
    della settimana (ore 24.00 di mercoledì 12) verranno sommati tutti. il
    voto potrà essere cambiato nel corso dei giorni, ma per ciascuno verrà
    ritenuto valido ESCLUSIVAMENTE il primo di ogni giornata. vengono così
    premiati impegno, frequenza e costanza, pur lasciando aperta la
    possibilità di mutare opinione (eventualmente il giorno successivo).
    alla fine di questa fase, si procederà alla seguente
    -FASE 3: ballottaggio tra i due libri che avranno ottenuto il maggior
    numero di consensi durante la settimana. anche qui varrà il principio
    di un solo voto a testa per ogni giornata. NB: solo in caso di parità di punteggio potranno essere ammessi al ballottaggio anche più di due libri.
    alle ore 24.00 di mercoledì 19 verranno sommati tutti i voti e verrà
    di conseguenza proclamato il vincitore.
    squilli di trombe, rulli di tamburi e standing ovation.

    e una sbronza epica per carlo e gea, i dispotici, nevrotici, patetici
    DIARCHI (guido “gea” olivieri & gennaro “carlos” pancaldi) .

  231. Bravi DIARCHI!

    Su Hosseini…
    “Il cacciatore di aquiloni” è del 2006
    “Mille splendidi soli” del 2007

    A dopo!
    p.s. siete una splendida compagnia
    😉

  232. ti trovo un po’ pallida è una riedizione di un librino delizioso, e se non fosse tale lo voterei.
    se non altro perchè la protagonista si chiama gea
    🙂

  233. Regà so due ore che leggo i commenti e non capisco!
    Cioè
    chi è l’analista junghiano sbottonato?
    Massimo
    o Eventerrimo?
    E io posso allora fare tipo un voto a e uno b?
    Ma mo’ devo annà a controllà tutti l’anni delle cose che ho letto l’anno scorso!
    hm
    In ogni caso: voto contro la strada pe principio ed enrico gregori è brutto.

  234. Siamo inpieno cazzeggio e rodaggio quindi. E vi ricordo che sempre ieri ho lanciato anche una CONSULTAZIONE sun un punto tuttora aperto del regolamento che ancora qui ripropongo:
    ——
    Come unica concessione ad una parvenza di democrazia viene lanciata la seguente consultazione:
    – Sono da prendere in considerazione solo opere di narrativa o si potranno proporre libri di qualsiasi genere (tra cui poesia, filosofia, storia, politica, sport, manuali di giardinaggio, ecc.) ?
    Aspettiamo da questo momento, ma solo fino a domani a mezzanotte le vostre opinioni in merito.
    Vi ricordo che quella di Massimo (che ancora non so – Massimo perché non mi rispondi al telefono?) varrà comunque molto di più della vostra, e che i diarchi sarebbero propensi alla limitazione alla sola narrativa (tanto per farvi capire che comunque il parere da voi espresso non sarà definitivo nè vincolante).
    ____
    Naturalmente domani è diventato OGGI.
    Massimo si è già espresso per l’apertura a NARRATIVA, SAGGISTICA, POESIA. Sergio si è prontamente associato, e così Nina. Altri pareri ?

  235. @ Enrico, se me ne fai un riassuntino a voce e mi convinci…chissà…anche se mi sembra una cavolata, e fuori par condicio
    @ Zau, la via del Tao andrebbe bene e voterei Lao Tzu se si potesse…
    ma mi sa che non è dell’anno scorso…
    Ma tu “La strada” l’ hai letto? oppure ti rifiuti solo perchè piace a greg?

  236. @ cristina
    se ne hai voglia potresti dare un’occhiata al post su la strada, ti ci faresti un’idea. e la par condicio sarebbe salva.

  237. Io eleggo “la Strada” di Mccarty e “l’immortalità”, di Milan Kundera…il secondo, in particolare, ha sul serio cambiato il modo di vivere e vedere le cose, la vita; le persone e loro concetto di vita e di morte.
    Saluti a tutti e buona domenica

  238. Così fino a giovedì? Insostenibile

    @ Stefano
    il Bambino fa da guida all’uomo, è la parte migliore di lui/di noi, sicuramente è quello che ci resta: la possibilità di un nuovo essere.
    La Strada, da leggere e rileggere.

  239. @massimo Maugeri,
    il serioso custode teutone dell’ortodossia letteraria (Secondo solo a Caio Sergio Sozi della gens Sozia: ma a chi somigliavate Sergio?), ha prodotto un post meraviglioso.
    Plauso al Magister Maximus, non mi sono mai divertito tanto; ha sciolto i freni di una comunità austera e bigotta. Una monumentale Ravasio che si scioglie come un qualsiasi Pecoraro Scalzo (ridi Miriam) a fare campagna elettorale; una Bove presa in castagna (I poeti non leggono tutto.Dio esiste!); un Germano serio chepperò ha paura dei calci negli stinchi del rottwailler di via del Tritone e, pur non avendo minimamente voglia di leggere “La Strada” (lui, il teppista, la strada la domina, su à la Garbatella) lo vota, tenendosi uno spiraglio aperto con Kundera (hai visto mai passasse per Roma); una Zaubedei che “Confessa” di lavorare;
    un Eventunique che, contaminato dalle frequentazioni in pizzeria dell’Orlando furioso de’noantri, comincia a mandare le persone ad usare il fondoschiena per motivi diversi da una seduta psicanalitica:
    bhe è gaudio per un’umorista (umorista è femmina o maschio? ci va’ l’elisione?).
    Una censura, vieppiù gia ascrittagli, il neretto; ma il potere logora chi non ce l’ha: plauso a Giulio Cesare Andreotti Maxumus Maugeri.

  240. Diarchi, non è che non scorro. Qui ci sono colonne di commenti da scorrere… Forse ha ragione il padrone di casa ed Evento: questo è il libro migliore…!

  241. @ Didò
    sei forte! Ma non so se riesco a reggere .
    Io, monumentale ? sei simpatico e per certi aspetti, miei, addirittura incoraggiante !!!! Bene, qui c’è un sole caldo quasi estivo e l’Adda, questa mattina, era risplendente di animali e di luce. Cigni e gabbiani, tanti quanti non ne avevo mai visti! Con queste giornate non disegno, sosto al sole e al massimo, leggo un po’. Cos’è l’arte?
    🙂

  242. @ massimo
    …Siamo alle solite, nel nostro paese ogni volta che ci sono delle elezioni – praticamente sempre- ci si inventa un modo per disperdere i voti creando i cosiddetti partiti civetta …. in parole povere se accetto il tuo suggerimento e scelgo un secondo libro ad esempio “La Grammatico di Dio” di Benni sono sicuro che ci sarà una disseminazione di voti a discapito del mio candidato principe che come tutti oramai sanno essere “LA STRADA”.

    P.S. Mi ritengo incorruttibile ma se qualcuno di voi – brave persone –
    mi insegnerà il grassetto e il corsivo potrei promettergli di votare la sua scelta nell’eventualità – alquanto dubbia – il mio stupendo libro non giungesse al ballottaggio. Grazie

  243. Decisamente “everyman”!
    L’ho scoperto dopo il consiglio di un’amica (che ne ha anche scritto una più che convincente recensione:
    http://inchiostro.studenti.pv.it/articolo.php?id=815)
    …e l’ho subito amato come si ama un classico:rileggendone qualche pagina ogni tanto posso dire, in ossequio alla anche troppo abusata citazione calviniana, che questo è un libro che non smetterà mai di dire quello che ha da dire (hai davvero ragione, o massimo).
    appena un gradino più sotto, “patrimonio”.
    è vero forse questo blog è un po’ “di parte” per quanto riguarda le royalties a certi scrittori. Ma credo che mi piaccia proprio per questo…

    smiles assortiti a todos

  244. @Miriam,
    poi dico “monumentale” e ti nascondi dietro un vecchio olmo per disegnare pensieri e butti là, alla Pavese “…l’Adda, questa mattina, era risplendente di animali e di luce…”.
    Io sarò presuntuoso, ma l’arte è che ho deciso, invece di fare altro (che sarebbe finire di arredare una casa più grande che ho, per traslocare; una specie di tela di Penelope che ci rimpalliamo, mia moglie ed io), di costruire uno sgabello “fratino” fatto in castagno, non un castagno semplice, ma il castagno selvatico, quello che serviva a far travi per reggere i solai.
    Recupero le travi dalle case abbattute e ci faccio cose.
    E’ biondo come Gesù. Quel colore non lo ritrovi in nessun legno, ed è impagabile. L’arte non è Burri con la fiamma ossidrica, o Fontana coi suoi coltelli (checchè ne dica la mia Chiara-figlia-pittrice).
    L’arte, cos’è l’arte?

  245. @ Didò
    rispondo: una cazzata rispetto alla Natura (lo dicevano gli antichi)
    però potrei continuare con infinite citazioni…
    Stavo fra le betulle a leggere Mi vendo!
    🙂

  246. @ gea, vado a leggermi il post.
    @ francesco, ahahah…non leggerò mai più, niente di niente di niente…purchè dio esista…
    eppoi mi piace moltissimo quello che fai con il castagno, io scolpisco cortecce di quercia, anzi più che scolpirle le intaglio così cha appaiano disegni negli strati di cui consistono…buon trasloco, ne ho appena fatto uno sei mesi fa e sono ancora distrutta!
    buona serata a tutti. a domani.

  247. @ massimo:
    ma dai su, se La Strada l’avessi scritto io sarebbe un po’ meglio. Comunque anche così non è malaccio e continuo a votarlo e a farlo votare

  248. 377 commenti!!!
    No, non li leggo tutti neanche sotto tortura. Ho sbirciato e mi sembra che si sia alle solite. Io insisto su Mille splendidi soli, soprattutto perché non ho letto La strada. Kundera non lo voto neanche morta, Benni non lo conosco (cioè, lo conosco, ma La grammatica di Dio non l’ho letto).
    Se poi ci si sposta tutti su Cormac McCarthy, sappiate che sarò costretta a fidarmi del parere di Gregori (e questa non è mai una cosa da fare a cuor leggero).
    Dio santo che fatica! Come se non bastasse la campagna elettorale vera!
    Maugeri, sei un sadico.

  249. Un saluto a tutti!
    Vorrei farvi una domanda: nessuno legge la saggistica e la poesia?
    Qui si pone un interrogativo, al di là dei romanzi bellissimi che sono stati menzionati – e che meritano assoluto rispetto – vorrei capire quest’allergia epidermica verso l’arte poetica. Quella vera.
    Ditemi, vi annoia, è insopportabile, i poeti fanno di tutto per non farsi capire, declamano troppo, contano poco, contano molto quelli che valgono poco… Insomma, lo so che è materia ostica e sin troppo abusata: in Italia si contano sui duemila autori dediti ai versi.
    Argomentiamo?!
    Un abbraccio,
    Nina

  250. マウリジオデジオヴァンニの本は本当に面白いでした。。
    salve a tutti, e come direbbe troisi..scusate il ritardo!leggevo questo post che si interroga sul libro dell’anno (consigliato dal mio amico nonchè scrittore nonchè nocchiere d’autobus Didò) e spero di essere ancora in tempo per scrivere il mio umile parere di lettore amatoriale.
    Sono uno studente di lingue, lavoro part time e, quando posso, mi concedo il piacere di un buon libro da leggere. A tal proposito se dovessi dare un voto non esiterei a promuovere l’ultimo letto, ossia ”Il senso del dolore” (come citavo nipponicamente sopra). Un intrigante giallo ambientato nella prima metà del novecento, che non vive tempi morti, di gradevole lettura attraverso la penna dell’autore è possibile assaporare tra le pagine una napoli genuina e fanciulla fatta di altra gente..

  251. Parlo a titolo personale – so riemersa.
    Nina io questo periodo leggo molta saggistica, in questo momento leggo un libro saggistico parecchio, e potrei anche proporre un saggio che mi è piaciuto moltissimo quest’estate, Musica in nero, di Davide Sparti. La poesia la amo quando la incontro, ma non la cerco. Credo di essere troppo ingorda per la poesia, a me sto fatto che a metà rigo già nun c’è più niente mi stressa. In ogni caso, se penso al concetto “libro del 2007” a me viene in mente preferibilmente un romanzo, perchè mi pare la forma estetica più rappresentativa più condivisa. Allo stato dei fatti la poesia è una faccenda di nicchia, la saggistica la leggeranno sicuramente di più, ma mi chiedo – ci si può identificare come tempo, come generazione, come sentimento, in un saggio? col davide sparti m’è successo – ma è un caso. La saggistica mi pare un po’ troppo cerebrale per produrre un libro dell’anno.

  252. @zauberei
    cara, in effetti hai ragione per la saggistica… Più di tutti mi interessava fare questa piccola indagine sulla poesia. Sulle ragioni che la portano così lontana dalle persone.
    Dentro un verso può esistere un mondo: in un solo verso… Pensa in un testo intero… Inoltre, anche la poesia narra. Certo, lo fa in modo diverso.
    L’impianto architettonico di un romanzo presuppone un’abilità da parte dell’autore nel saper far convergere trama, personaggi, sviluppo ed intreccio, la psicologia dei personaggi stessi, descrizioni… E’ molto complessa la narrativa, ed io la trovo straordinaria per le enormi possibilità che riesce a dare.
    Venendo dalla poesia e scrivendo ora in prosa, vedo la differenza. Mi si è aperto un mondo!
    Ma la poesia è sempre nel mio cuore.

  253. Nina, se dovessi votare la poesia e la cosa mi risulterebbe assai più congeniale, voterei per Crisina Bove. Se dovessi scegliere un noir sceglierei Gregori e così via con i frequentatori di Letteratitudine, ma qui c’è il veto di Maugeri contra noantri. Abbiamo perle in casa e dobbiamo andare a cercare pietre levigate in mezzo alla sabbia. Francamente non credo ad UN libro dell’anno, ma se lo dico a Maugeri si strappa la camicia celeste. Dico, ma hai letto cosa scrive didò ? Non c’é Benni che tenga. Andare a mangiare sotto casa, però, non è elegante. Vuol dire che sceglieremo un posto dove troviamo molti camion parcheggiati.
    Confermo “La strada”.

  254. @ a massimo
    votero’ everyman tutti i giorni della prossima settimana fino a giovedi’,come fosse una novena.Una volta col mio nome,dieci sotto mentite spoglie,e dieci con pseudonimo,purche’ tu domenica prossima che vengo a catania,mi offri un pranzo a base di pesce e come primo pasta coi ricci (non e’ una parodia del libro di roth,ma una ricetta tipica siciliana considerata molto afrodisiaca)Ci stai?
    mo’ so cavoli tuoi.
    attenti ai torelli…:-))))))))))

  255. @ Stefano
    Ma sì, proponiamo altri titoli, dài. Poi ognuno voterà come crede.
    Io, per esempio, in alternativa a “Everyman” propongo “Patrimonio”. Il fatto che l’autore sia sempre Roth è un puro caso.

  256. @eventounico, vento del vento…

    ho letto didò. E’ simpatico, ma non lo condivido. In ciò nulla di male, vero didò?! Ognuno fa arte come vuole, ed ognuno è come è, ama ciò che ama… Qual è il problema?
    Però didò ha pure ragione su una cosa: non tutti i poeti leggono gli altri poeti, o narratori. Ed è pure vero che la poesia è un po’ di nicchia; c’è tanta sperimentazione e, in certi casi, altrettanta glaciazione.
    Ma ci sono poeti straordinari come Mariangela Gualtieri, che fa teatro con il gruppo Valdoca da lungo tempo. Avete mai visto un suo spettacolo?
    Ha musicisti live di grande potenza, tamburi, organi e spinette, chitarre; attori incredibili, coreografie da Cyberspazio, cantanti… i testi sono suoi.
    E raccontano di me e di te, di noi, di temi attuali. Andate a vederla col gruppo – o anche da sola -, poi potremo parlare seriamente di poesia.
    eventounico, ti voglio bene

  257. @ Evento
    Confermo. Non si possono votare i libri degli amici. E nemmeno quelli dei “titolari di rubrica” del blog.
    E non fatemi strappare la camicia celeste, ché c’ho solo quella!

  258. Arancini di riso
    pomodori secchi sott’olio
    gamberoni
    un piatto di pasta che mia nonna (sicula de palemmo) chiamava alla picchi pacchiu (me la faceva sempre la pasta alla picchi pacchiu)
    olive nere
    cassata
    dolcettini di marzapane
    caffè
    ammazzacaffè
    facioli colle cotiche
    ….

    Se quanno vengo a Catania mi offri un pranzo del genere Massimo ahò io su Roth ci posso pensare – è vero che avemo litigato ma insomma ci ho sempre tanto rispetto.

  259. voti in vendita per un piatto di lenticchie, voti di scambio, intimidazioni…
    santo cielo, ma dove andremo a finire?
    co-diarca, dobbiamo intervenire!
    🙂

  260. @ G.m e Zauberei
    Sarete entrambe mie ospiti a pranzo. Sarà presente anche Philip Roth (dobbiamo discutere di questioni di bustarel… ehm, di questioni finanziarie).

    Come primo: pasta coi ricci (sotto il piatto, in omaggio, una copia de “L’eleganza del riccio” della Barbery).

    Come secondo: sarde a beccafico (sotto il piatto, in regalo, il più recente romanzo di Milena Agus… che è una sarda).

    In chiusura, arancini a volontà (con, in omaggio, “Gli arancini di Montalbano” di Camilleri).

    Come dolce, ovviamente, cannoli siciliani (in regalo una chicca: l’autobiografia ancora inedita di Totò “vasavasa” Cuffaro”).

  261. @ Massimo
    Ma come, non c’ero già entrata nel tuo cuore?
    Comunque Mariangela Gualtieri è edita dall’Einaudi, e la conosco solo di vista… Marco Gal è il più grande poeta contemporaneo che sappia mantenere in vita una lingua minoritaria, come il francoprovenzale. Cioè fa un’operazione culturale unica in Italia. Ti pare poco?

    Tuttavia non voterò Roth, perché quest’ultimo libro è per me il peggiore.
    Oddio, adesso non sarò più nel cuore di nessuno… Quindi, visto l’andamento democratico, direi LA STRADA.
    E chiudo qui.
    Un abbraccio

  262. AI SOSTENITORI DI PHILIP ROTH
    Mobilitatevi, se non volete che il successo di “Everyman” si perda per “La strada”.
    Andate a caccia di voti. Se dovesse servire, promettete pure posti di lavoro (lo fanno tutti!)

  263. e noi, poveri onesti sostenitori de la strada che facciamo?
    potrei promettere fave e presnitz, cucina austro-ungarica vecchio stile e un tour di luoghi joyciani (ha abitato ovunque, in città, compreso il palazzo accanto al mio), mare di scoglio e doline carsiche in autunno. ma mi limito a dire ancora che mccarthy ha scritto un capolavoro, e merita di vincere pulito.
    🙂

  264. @massimo
    l’ho perso così, per strada? lungo i marciapiedi screpolati di questa città sozza che è roma?
    cercasi affetto

  265. Se voterete per “Everyman” prometto la detassazione del prezzo dei libri che acquisterete.
    (L’abolizione dell’Ici me la conservo per la vigilia dell’inzio delle votazioni)
    😉

  266. ma tu guarda questo..
    non sei credibile, massimo.
    ti mancano un paio di lifting e un trapianto di capelli.
    🙂

  267. @Nina Maroccolo,
    mi sei piaciuta subito, quindi se “…amor cha ha nulla amato/amar perdona. Puoi non condividermi ma ti amo già; e poi non essere seria con me, io di questa compagnia sono giullare, servitor cortese, guappo di corte che scappa appena il re rigira le sue pudenda sul trono; Cirano per un momento e pavido Rossan per sempre, con la bellezza del Bergerac e il temperamento di Paolo Cinelli che dietro la maschera comunque era Pulcinella.

  268. Poffarbacco,
    torno dal lungo viaggio nel garage, dove sotto i travi dell’antica essenza di castagno nascondo uve campane torchiate male, ma bevute benissimo, e ti trovo il mio generoso allievo, il giovane
    @Alessandro Palumbo da Tokio, solo Didò poteva cercare aiuto nel sol levante. Bravo Alexej, non demordere, visto che non si può più votare “Antonio” (Vota Andonio,vota Andonio) perchè sta sul portone di Poggioreale, convincimi questo nobile consesso a votarmi “Il senso del dolore”.
    @Gea conta: 3 punti, dillo pure a Carlo’s quando torna dal cinema.

  269. a chi voterà la strada offriamo: giro in autobus guidato da didò mentre eventounico declama le sue poesie e massimo maugeri esegue alla chitarra l’intero repertorio del duo di Piadena

  270. @didò
    Perdonar non posso: non v’è nulla da perdonar… Quest’io vi dico, alma giullare, Cyrano de la mia corte. Che dir per cotanto amor?
    Che t’amai anch’io, sebben nascosta…

  271. ma allora dillo, enrico, che sei passato dall’altra parte..
    così non abbiamo nessuna chance
    🙁

  272. è il duo di piadena, capisci?
    almeno guccini, per restare in zona.
    tra la via emilia e il west

  273. l’accordo preelettorale e’ ufficilamente concluso.come simbolo un riccio in campo bianco,in alto a destra l’effigie della calabria in rosso e a sinistra quella della sicilia in verde,in mezzo,ovviamente il futuro ponte sullo stretto. che funge da corona e tocco di regalità per l’elegante animaletto,sotto c’e’ una busta(rella) con sopra scritto’:l’onesta’ ci rende liberi e vincitori.la foto in alto di maugeri celeste e sbottonato campeggerà su ogni volantino che sara’ sparso per ogni ”strada” battuta,sulla sua testa ci sarà scritto soltanto Everyman,con evidente riferimento al soggetto ritratto.Cosi’sara’ tappezzata anche la rover che domenica a mezzogiorno si fermera’ al centro della maggiore piazza di Catania,con un megafono montato sul tetto diffondera’ lo slogan ‘se non voti pro Maugeri ci saranno tempi neri’.
    massimo vado bene cosi’?basta che nn mi cacci dal blog!come potrei divertirmi altrimenti?

  274. Come seconda scelta voto per “Non dire notte” di Amos Oz. Per andare sulla saggistica indicherei “Storia della bruttezza” di Eco (peccato non sia papabile “Dire quasi la stessa cosa” sempre di Eco). Sulla poesia oltre a quanto già indicato preferisco tacere. Mi sembrerebbe di alimentare la guerra dei poveri. A chi vota “La strada”, mia prima scelta, non prometto nulla perché quelle parole sono così intense da non consentire maggiori convincimenti. Se proprio dovessi e ne avessi la possibilità, prometterei “tempo disponibile per l’attenzione e l’ascolto”. Non credo esista nulla di più prezioso e di più raro.

  275. Tanto per riaprire i giochi. Ma è molto probabile che questo libro sia uscito a cavallo del capodanno 2006 (molti videro il tipografo uscire a quell’ora), si tratta di:

    ““Pensieri sullo sterco molle dei dromedari sulle dune a nord di Rabat”

    E’ un’antologia intensa e pregnante di Amal Al-Katzoun, un poeta e narratore berbero vissuto nel ‘900 e morto ad Agadir nel 1947 d.c. tentando di salvare il suo cammello impazzito che voleva abbeverarsi ad un distributore di benzina.
    I ventisette racconti seguono tutti uno stesso tema, quello del rapporto dell’uomo col suo animale, inteso anche in senso metafisico (l’altra metà no.).
    Della migrazione dalla sua terra, o dal suo giardino, in quella del suo vicino – sempre in viaggio – alla scoperta della di lui compagna Fatima, detta anche “Le doppie dune del deserto” per il prosperoso petto che ricordava le cupole della moschea di Ouarzazat.
    Qui il tema della migrazione si fa passionale, perchè Amal, stravolgendo i canoni classici della letteratura Araba, di per se transumante per via dei molti arzigogoli fluttuanti della scrittura medio-orientale, la ferma, in modo occidentale; le blocca la poetica, riducendola a puro e, oserei dire mero e porco suo vantaggio, lasciandosi rotolare nello stallatico del ricovero dei cammellidi, insiemi alla ex nobile consorte del suo amico, combinandosi, lui e la Fatima, come dei lerci concubini, che annullano poetiche e quant’altro in favore del ritorno alla natura (insomma.)”

    Se riuscite a scoprire chi l’ha editato votatelo.

  276. Sono venuta a dare ancora un’occhiata, non ho resistito…
    @ evento, non credevo ai miei occhi! per questa nomination voterò “la strada”. anche perchè il post mi ha convinta.
    domani lo compro e provo a fare una maratona di lettura.
    notte

  277. Miiii…sono stata fuori qualche giorno, ritorno e non ci capisco più niente. Nel frattempo ricapitolando, il mio voto per “L’ombra del vento” non vale più, no anzi ri..vale, no no no, perchè non ho votato ogni giorno…e poi si prosegue su due versanti “La strada” o “Everyman”…allora mò esco e li compro entrambi!!!!! Se sopravvivo alla lettura acceleratissima ritorno a votare, sennò mi aspetta l’oblio…o lo psicologo!!!!
    E meno male che avevo aperto il post tutta contenta!

  278. @ Tutti (seriamente)
    Vi ringrazio moltissimo.
    Vi dico la verità… mi sto divertendo un mondo a leggervi. Come ho precisato questo è solo un gioco e un’occasione per stare insieme in allegria (e con ironia). Ma è anche la parodia di un premio letterario e – in questa fase – di una campagna elettorale.
    Credo sarebbe ancora più divertente se qualcuno di voi potesse farsi promotore di una terza “cordata” sostenendo il libro di un autore noto. Ne ho letto di interessanti: McEwan, Kundera, Oz, Eco, Benni (per esempio).

  279. @ sam
    scorri i commenti, troverai il tegolamento.
    siamo ancora in fase di cazzeggio, i voti inizieranno a valere dalle ore 00.00 di giovedì.
    temo comunque che l’ombra del vento sia fuori gioco, dato che la data della prima edizione è antecedente al 2007.
    auguri per la maratona di lettura..
    se posso, un consiglio: inizia da ”la strada”. il resto sarà superfluo
    🙂

  280. Io candido “L’eleganza del riccio“ di Muriel Burbery: un libro che solletica lo spirito. Vivamente consigliato a chi è ancora in grado di appassionarsi a tutto ciò che è arte.

  281. maugeri:
    quel mass(im)o me l’hai mollato tu, e il minimo che tu possa fare è sentirti orrendamente in colpa.
    VERGOGNA!
    🙂

  282. vorrei dire l’Inter non perdeva da due anni…a compiere l’impresa è stato un magico Napoli evviva la letteratura, evviva il napoli…evviva letteratitudine!!!

  283. bene.
    un’ultima occhiata prima di andare a letto, e mi sembra che la situazione si sia stabilizzata. il delirio riprenderà domattina, più bello e più superbo che pria (bravo! grazie).
    domani riposteremo il regolamento (non so chi, ma qualcuno lo farà) e speriamo che la campagna elettorale rientri nei limiti della decenza (vero, massimo?).
    ‘notte, gente di letteratitudine.
    siamo belli.
    🙂

  284. Beh, a chi fa antipatia Hosseini posso rispondere che non sarà un grande ma ha saputo raccontare delle storie in maniera sincera e intensa con una prosa semplice e diretta.
    Io pure sono per gli acrobati della lingua, per i capitani di lungo corso della scrittura, per i poeti matti e disperatissimi… per chi scrive di massimi sistemi. Però Hosseini mi è andato dritto al cuore. Come la Roy di “Il dio delle piccole cose”, consigliatomi dalla cara Adriana Marciante. Un capolavoro che vi consiglio!
    Condivido le riserve su Coelho.
    P.S. Non voterò. Mi diverto di più a vedervi scannare!!!

    🙂

  285. Oooooohhhhh! Non vi si può lasciare soli che ne combinate di tutti i colori. La campagna elettorale sembra un mercato delle vacche, e questo blog un postribolo: Didò e la Marroccolo con Rosamaria che fa la Tosca; Gregori dispensa a Laura Costantini lezioni di kamasutra; Massimo si strappa la camicia azzurra e mostra i suoi villi a MariaGemma, Gea che mi invoca nel cuore della notte.
    Aò, io ci ho avuto il mio da fare con le tabelline di mio figlio e poi mi sono visto Montalbano; poi mia moglie ha monopolizzato il PC. Ora che è tardi forse vi sarete quietati. In effetti c’è silenzio, ci ho sonno, vò a dormire. A domani: cazzeggiate , cazzeggia.., czzzzggt,….czzzg….zzgt ….zzzzg,…zzzzzzz!
    C.

  286. ei! io voto mille splendidi soli. perchè è un bellissimo libro che parla di donne sottomesse e dimenticate a noi, donne occidentali libere e spregiudicate che abbiamo dimenticato cosa sia l’amicizia vera tra donne. lo regalerò a tutte le mie amiche l’8 marzo! ciaoooo

  287. Vorrei sottoporvi un libro di rara bellezza. “Mortifera sposa” di Anton Buschvich, forse il libro migliore che abbia letto in vita mia. E’ una storia cupa, un noir che si snoda nelle strade di Brema, una città appunto morta. Di notte escono delle signore pallide che emanano afrori dolciastri di carne putrefatta. Gli uomini sono gli unici vivi. Le donne sono tutte decedute. I maschi vogliono inseminarle per continuare la specie. Solo una darà alla luce un bambino, con la faccia di un … è meglio che non vi racconto il finale, magari più tardi. Rara metafora dei tempi che corrono, nello stesso tempo una miscela di atavica melma umana che puzza e muore, una roba bellissima. Un fascino ragazzi! Mani staccate coi vermi sopra, tronconi di uomini che si trascinano come bruchi (queste donne li mangiano). Cacca dappertutto, guardate è geniale, di una bellezza che lascia senza parole. Commuove e fa venire da vomitare aqllo stesso tempo, infatti va letto vicino al water,
    Bello, ragazzi, auitatemi a dire: bello.

  288. Buongiorno Fausta. Buongiorno a tutti.
    Ho appena pubblicato un nuovo post. Ma qui il dibattito continua.
    Questo post, peraltro, tornerà in primo piano nelle fasi salienti del gioco.
    Coraggio… scegliete e motivate

  289. Concordo con la segnalazione de “Il senso del dolore”, Maurizio de Giovanni, Fandango 2007.
    La trama è avvincente e il colpevole si rivela al lettore soltanto nelle ultimissime pagine; l’ambientazione, Napoli negli anni trenta, appare particolarmente riuscita e senz’altro inconsueta; il tocco di paranormale, che pure permea di sè molti gialli contemporanei, è però introdotto in maniera decisamente originale. Soprattutto, finalmente un libro ben scritto, che con uno stile essenziale riesce a toccare il cuore del lettore, facendolo sorridere ma riuscendo addirittura a farlo piangere. Da non perdere!!

  290. @ gea
    il “tegolamento” è fantastico!! Grazie per il suggerimento, credo proprio di cominciare con “la strada”…che detto così non è che sia proprio il massimo…vabbè per cominciare la maratona i presupposti psicologici mi sembra ci siano. E poi con tutti i libri che continuate a consigliare ho già aperto un prestito col mio libraio…CONSIGLIATE GENTE CONSIGLIATE!

  291. @ Massimo
    aspetta aspetta…la detassazione dei libri comprati???? Perfetto!!! Voto per “everyman” – motivo : 1)sono di sani principi e credo nei valori 2)sono incorruttibile 3) sono catanese e se mi dite dove andate a mangiare vi vengo a trovare anche io!!!!! A proposito io voto anche per Nina Maroccolo e le sue idee poetiche, e poi il 2007 è stato l’anno del mio esordio poetico (seppur in antologia), quindi poesia, poesia, poesia…vado a sbirciare il nuovo post.

  292. Ragazzi, ho quasi finito La Strada…scusate, eh, ma riesco a leggere solo in autobus quindi…
    I libri che candido sono “Mille splendidi soli” e poi, per l’appunto, “La Strada”, non so ancora in che ordine. Entro domani lo finisco.
    kiss

  293. Mi associo con entusiasmo alla proposta di Didò e di Simonetta: “Il senso del dolore” di Maurizio de Giovanni (Fandango edizioni) è il miglior libro del 2007. In tutti i sensi.

  294. @Napoli. “Si svegli il tagliaboschi/ esca Ibrhaim dal Bosco”/ o quantomeno, esca uno spazzino dal bar (Neruda/Didò).
    Contate bidelli,
    Napoli (lenta come un Diesel) si sveglia lentamente.
    Stiamo recuperando, come Ueltronio, tremi il cavaliere (Maugeri).
    Alla fine il dolore avrà un senso, in tutti i sensi:
    “Il senso del dolore – Fandango (quelli che…Baricco)

  295. Ma gniente.
    Io voto la casta prima e roth dopo il perchè si sa.

    Il perchè vero è che l’anno scorso ho letto poche cose in zona novità editoriale, ancor meno cose folgoranti sotto il profilo narrativo.

  296. @Sam..se sei di Catania fai un salto da me che sto a Siracusa!Non ci separa molta…STRADA.

  297. buon giorno, per quanto possa esserlo un lunedì.
    adempio al primo dovere quotidiano, e ripropongo per comodità di tutti il

    _ __
    REGOLAMENTO DEL GIOCO

    -Si possono nominare libri usciti per la prima volta in italia nel
    corso del 2007.
    sono dunque escluse ristampe, riedizioni ecc.
    sono invece compresi libri in precedenza usciti all’estero ma inediti
    in italia.

    -la FASE 1 del gioco, quella di cazzeggio e rodaggio, avrà termine
    alla mezzanotte di mercoledì 5 marzo. dalle ore 00.00 di giovedì 6
    avrà inizio la
    -FASE 2: ogni giorno ognuno esprimerà il proprio voto una volta. i
    voti verranno conteggiati alla mezzanotte successiva, e alla fine
    della settimana (ore 24.00 di mercoledì 12) verranno sommati tutti. il
    voto potrà essere cambiato nel corso dei giorni, ma per ciascuno verrà
    ritenuto valido ESCLUSIVAMENTE il primo di ogni giornata. vengono così
    premiati impegno, frequenza e costanza, pur lasciando aperta la
    possibilità di mutare opinione (eventualmente il giorno successivo).
    alla fine di questa fase, si procederà alla seguente
    -FASE 3: ballottaggio tra i due libri che avranno ottenuto il maggior
    numero di consensi durante la settimana. anche qui varrà il principio
    di un solo voto a testa per ogni giornata. NB: solo in caso di parità di punteggio potranno essere ammessi al ballottaggio anche più di due libri.
    alle ore 24.00 di mercoledì 19 verranno sommati tutti i voti e verrà
    di conseguenza proclamato il vincitore.
    squilli di trombe, rulli di tamburi e standing ovation.

    e una sbronza epica per carlo e gea, i dispotici, nevrotici, patetici
    DIARCHI (guido “gea” olivieri & gennaro “carlos” pancaldi) .

  298. A me è piaciuto “Io me ne vado”, di Philippe Claudel, edito nel 2007. Ma ammetto che io amo parecchio la Francia. Mi associo anche alal richiesta di sollecitare qualcuno a parlare dell'”Eleganza del riccio”, di cui mi ha parlato una mia amica…

  299. EVERY MAN dovrebbe scegliere “LA STRADA” non c’è OMBRA DEL VENTO che tenga, pensava IL CACCIATORE DI AQUILONI seduto su un paracarro mentre contemplava L’ELEGANZA DEL RICCIO che attraversava LA STRADA; Se ne stava lì silenzioso e scuoteva la testa grondante sotto I MILLE SPLENDIDI SOLI infuocati che scioglievano l’asfalto e fu proprio l’odore dell’asfalto fuso che gli fece capire che anche le granitiche certezze di Massimo – re della CASTA- potevano lentamente sgretolarsi e finalmente capire che la battaglia era oramai persa…Allora si alzò e dopo aver guardato prima a destra e poi a sinistra, con un accenno di sorriso sulle labbra gridò con voce tonante: “ma che GOMORRA e GOMORRA!… E si incamminò verso l’unica direzione possibile, quella che portava alla luce… la fitta nebbia nella sua mente si era dissipata e ora sapeva con certezza che quella era “LA STRADA”!.

    Stradaioli d’Italia unitevi!

  300. se sparisco per un paio d’ore, vero che fate i bravi?
    quando torno vedrò di fare un po’ il punto della situazione, per chiarire almeno a grandi linee il quadro generale.
    continuate con le proposte, motivate, e con la campagna elettorale. possibilmente corretta.
    vediamo se possibile di evitare che pure letteratitudine diventi una repubblica delle banane…
    🙂

  301. Un piccolo libro, “Verbale di polizia”, con due racconti lunghi di Imre Kertész e Péter Esterházy , edito da Casagrande

    “Storia poliziesca” di Imre Kertész, Feltrinelli

    “Sappiano le mie parole di sangue” Babsi Jones Rizzoli

    Fra “Everyman” e “La strada”, se i due più votati sono questi, senza dubbio alcuno il primo. Everyman.

  302. Ciao e buona settimana a tutti. Quanti commenti! Ho iniziato a leggerli, poi ho pensato che leggerli tutti sarebbe stata un’impresa improba, che probabilmente mi avrebbe uccisa e allora ho lasciato perdere…
    Ho letto parecchi libri usciti nel 2007 che ho apprezzato molto, ma non ho esitazioni nel proporre Ultimo parallelo di Filippo Tuena (Rizzoli) come libro dell’anno.
    Leggendolo, ho provato un’empatia così grande con quegli uomini di cui Tuena narra la storia come forse non mi era mai capitato. E’ stato un perenne senso di condivisione della loro sofferenza, che mi ha accompagnato durante la lettura. E credo che l’autore sia stato nel suo percorso di scrittura di volta in volta ognuno dei suoi personaggi: è questo suo divenire carne sangue e anima delle figure narrate che fa di Ultimo parallelo un vero capolavoro.
    Ecco, espresso il mio giudizio, esco in silenzio.

    Milvia

  303. @ Stefano
    Ottimo collage! Vota “Everyman” e avrai raggiunto la perfezione
    🙂

    @ Gea e Carlo
    Un saluto affettuoso e un ringraziamento speciale per voi. Soprattutto in considerazione del duro lavoro che vi aspetterà nei prossimi giorni.
    😉

  304. Ehi, è intervenuta anche Francesca Mazzucato! (Me ne accorgo solo ora).
    Francesca, non nasconderti dietro un dito. Confessa la tua predilezione rothiana in maniera più aperta e aiutami a sostenere la causa.
    🙂

  305. @ simona
    accolgo con molto piacere l’invito! Siracusa è meravigliosa e magica. Dimmi quando e dove e ci sarò! Ma anche tu un saltino a Catania?

  306. Massimo, ora che hai convinto (tu solo sai come) anche la Mazzuccato a votare per Roth ci arrendiamo tutti, smettiamo di commentare e finisce Letteratitudine. Qui. Ora. Noi siamo qui a dannarci, mentre i nostri blog languono e non viene nessuno nemmeno a pagarlo. La gazzella inseguita dal leone si ferma e combatte. Abbasso la legge deòòa giungla ! A te la gloria a noi il sudore. Giusto Everyman…

  307. bravo Massimo:con la Mazzucato hai piazzato il ‘jolly’ della campagna elettorale pro-Roth

  308. @ Evento e Laura
    Conosco Francesca e so che è un’estimatrice di Roth. Però vi garantisco che è venuta qui di sua sponte. Dico davvero.
    Mica ho organizzato cordate pro-Strada via email, come voi furbacchioni.
    🙂
    Giusto Everyman…

  309. @ Maria Lucia
    Cara Maria Lucia,
    Simona mi ha voltato le spalle in cambio di un paio di faccine sorridenti. È evidente che ha scelto “La strada” sbagliata.
    A te il compito di riabilitare, da un punto di vista letterario, l’intera città di Siracusa.
    Vota “Everyman”.

  310. CAMPAGNA PRO-EVERYMAN (dunque per tutti)

    Il protagonista del libro è un pubblicitario di successo presso un’agenzia di New York. La sua vita privata è piuttosto travagliata: sposato tre volte (con donne che non si somigliano per nulla); ha tre figli di cui due dalla prima moglie e una dalla seconda; ha un fratello che è un uomo ricco e di successo (ma molto amorevole) per il quale proverà una disdicevole invidia. Ma le peculiarità della vita di questo “man”, in fin dei conti, sono solo dettagli. Insignificanti, direi. Soprattutto se visti con l’ottica della nostra comune precarietà esistenziale. Non è un caso che il nome del protagonista non è mai citato nel libro. Potrebbe essere chiunque. Potrebbe essere ogni uomo, appunto, al di là dei piccoli elementi distintivi di una singola storia. E dunque il fatto che il nome di questo personaggio non venga reso noto al lettore sembra una scelta naturale e opportuna. Del resto Roth è bravissimo a misurare il racconto e a equilibrare i rapporti tra i personaggi in guisa tale che l’assenza del nome del protagonista non pesi.

  311. ehi ehi ehi..
    che succede qui?
    massimo, trasecolo..
    di che cordate via mail stiamo parlando? perchè non ne so nulla?
    uffa, nessuno mi dice mai niente..
    🙁

  312. Chi vota “Everyman” prima o poi morrà, ma avrà lunga vita.
    Chi vota “La strada” potrebbe andare incontro al destino apocalittico dei personaggi.

  313. a questo punto mobilito anch’io il mondo. ora telefono a luciano idefix e ad un paio di amici..
    a la guerre comme a la guerre, massimo
    🙂

  314. (mia madre mi avrebbe tolto il saluto per gli accenti mancanti, ma tant’è..
    semplifichiamo)

  315. @ Gea
    Se tu chiami Luciano, io chiamo… io chiamo… io chiamo la mamma. Ecco!
    Di’ a Luciano che se vota “La strada” gli annullo la rubrica.
    🙂

  316. Il mio voto va a un libro duro e bello, “il cuore degli uomini” edito da “Cavallo di ferro” del giovane scrittore portoghese Hugo Goncalves. Perchè lo voto? perchè oltre ad essere scritto in una maniera ruvida, molto particolare, affronta un tema di grande attualità anche se negato e cioè la solitudine e lo smarrimento dei maschi che in una società troppo omologante, dove le differenze di genere oltre che di ruolo vengono a essere sempre più minimizzate, finiscono per perdere la loro identità con il rischio di volerla poi ritrovare in maniera schizoide, separandosi dal femminile in ogni sua manifestazione reale, aspetto che esprime la separazione nella psiche dell’uomo dalla sua Anima junghiana.
    DAvvero da leggere.

  317. @ Gea e Enrico

    Non temo calvizie
    perchè ho sentimento
    io voto Everyman
    e non me ne pento.

    Ccu’ McCarthy mo’ c’hai rott
    lascia perde’ e vota Roth

  318. il commento precedente era per enrico. 🙂
    a te massimo posso solo dire
    no man is an island
    la strada è di tutti

  319. e mo’ però ho esaurito la vena di idiozia in rima baciata.
    qualcuno raccolga il testimone, per favore.
    posso mica fare sempre tutto io…
    🙂

  320. @ Massi…ho telefonato a mia sorella, a mia madre, a mia zia, a mio cognato, a mia nipote (cinque anni) , ai miei cugini, ai miei procugini (due anni), alle mie amiche , ai miei colleghi e al PRESIDENTE DEL TRIBUNALE e ho loro suggerito di votare la Strada.
    Così, tanto per non lanciarmi troppo.

  321. Ehi, Enrico, giù le mani da Simona… non osare, sai?
    Anche se ha scelto un’altra strada lei è sempre nel mio cuore.
    Del resto la classe non è acqua. E nemmeno l’eleganza.
    Soprattutto quella del riccio.
    Vero, Simo?
    🙂
    Ora… mi fate chiudere?

  322. @ Rossella
    “L’eleganza del riccio” è la delicata metafora utilizzata dalla Barbery per descrivere la protagonista del suo libro: Renèe portinaia di umili origini che vive indossando una maschera che non le appartiene, quella di rozza e ignorante, ma che all’oscuro da tutti si ciba di “arte”.
    Ma io mi domando dove si nascondono le varie “Renèe”, persone che non fanno dell’apparire un’esigenza prioritaria e che sotto la scorza preservano con delicatezza un mondo fatto di buoni libri, musica, buon cinema che, a mio avviso, sono la chiave per vivere intensamente…sarà forse per questo che mi sono innamorata di questo libro?
    Ciao e buona lettura!

  323. @ Massi..anche a te faccina che ride (guarda che l’unica che mi sia riuscita fino ad ora è quella che ho inviato a te via mail)

  324. @ gea
    La campagna “pro strada” funziona…non avendolo ancora letto e volendo rientrare nella categoria creativi e soprattutto temendo fenomeni di alopecia domani corro a comprarlo per leggerlo e magari votarlo!!!

  325. Caaaaro Dido’,
    qui, noi partitelli e cespuglietti, siamo con un piede e tre quarti nella fossa: ci conviene desistere dal portare avanti i nostri autori e cercare solo di infastidire i due fronti contrapposti ”maccartistico” e ”rothiano”. Come li infastidiremmo? Io direi cosi’: dicendo che non li appoggeremo mai, anzi, che continueremo a sottolineare i lati negativi dei due libri in questione, in maniera (eh eh eh!) sottilmente ma tenacemente terroristica – in senso psicologico beninteso.
    DUNQUE FORZA, OPPOSITORI TUTTI DEI DUE CORRENTONI: CERCATE DI DEMOLIRE CRITICAMENTE ”LA STRADA” ED ”EVERYMAN”!
    Sergius Malvagius

  326. @ gea, enrico,miriam, simona
    …certo che sto massimo è uno tosto! voi che lo conoscete bene…è possibile che non abbia un punto debole… visto che è impossibile imbavagliarlo bisognerebbe corromperlo…ma come riuscirci?
    Intanto, sapete cosa vi dico:
    ..chi la strada non sceglierà
    ogni libro che leggere vorrà
    in un almanacco si tramuterà
    ma non di belle e simpatiche novità
    ma di minchiate da nun sopportà…

    Buonanotte a tutti e ricordatevi: scegliete LA STRADA e non lasciatevi ingannare dai falsi profeti!

  327. Massimerrimo, bacio a te e a tutti.
    Pax vobiscum…
    Posso andare contromano? “Sonderkommando Auschwitz” di Schlomo Venezia, tanto per fare esercizi di salutare memoria… I libercoli vanno e vengono ma un testo come questo o “Necropoli” di… oddio la memoria vacilla vanno letti.
    Simo, non ti vendere per due faccine!
    Sam & company: venite a Siracusa!!! Il 7 Simona sarà relatrice ad un convegno a Palazzo Impellizzeri, l’8 io e lei presenteremo il libro a cura di Luigi La Rosa… “L’alfabeto dell’amore”, BUR Rizzoli. 2007 o 2008? Dovrò controllare…
    🙂
    :-))))
    Notte notte…

  328. @Stefano…per corrompere Massi ci vorrebbe Roth al telefono che gli parla suggerendogli di votare la strada.
    Qualcuno sa fare la voce di Roth?

  329. La cosa che mi fa impazzire è che c’è, per fortuna, ancora chi ha il coraggio di inserire, in mezzo alle battaglie elettorali, che abbiamo messo su, un sano commento serio e motivato…surrealmente fantastici!!! doppia faccina che ride e premio a chi mi spiega come si fanno…non mi risultano nemmeno con le parentesi e le lettere delle emoticon di msn…!!!

  330. @ Massimo
    please mi manderesti la mail di Simona? Così le cordate pro strade virtuali magari diventano anche reali…e tutti sappiamo quanto le nostre di strade ne avrebbero bisogno!!!!Poi ci facciamo anche una foto col cartello “vota la strada” con uno sfondo tipo “uscita San Gregorio” o “Siracusa sud” e la pubblichiamo sul blog!!!!

  331. @ Maria Lucia
    bene bene, il 7? Ora vedo di organizzarmi e mi siedo in prima fila con tanto di maglietta “Vota la strada”…così sono riconoscibile. A parte gli scherzi, grazie per l’invito…vedrò di esserci.

  332. Siamo al rimbecillimento più totale ma va bene così, e ci provo anche io:
    Sulla strada di Cormac
    i tuoi piedi fan cic ciac,
    ma se invece voti Roth
    non potrai nenche più fott
    Mò vi lascio perchè stacc
    vado a letto e mi stravacc
    e a voialtri cacasott
    auguro la buona nott

  333. @Sergio Sozi,
    come faccio a parlar male di Mc Carthy e Roth se non li ho letti?
    Posso dire che loro hanno letto le traduzioni in italiano, mica i libri veri?
    (marchetta) Io di letteratura tradotta posso parlar bene de “Il Maniaco”, lo so che lo hai scritto in Lubianese e poi l’hai tradotto in italiano e lo hai rifatto tradurre in slovenese dalla tua signora, altrimenti mica usciva così!
    Comunque di ‘stì americani vista la copertina hai visto tutto, e che saranno mai “juke-box all’idrogeno”, con foto discinte di Fernanda pivano?
    Non so più che fare Sergiò, il castello d’attacco che avevo montato tra i napoletani è finito a p…(non a puttane, a pizze, maledetti partenopei, basta una pizza e un pallonetto contro l’Inter che sono felici e vanno a bagordare, e non ricordano più una mazza, perciò l’ultimo libro buono su Napoli è stato “La Pelle” e pure taroccato, a Malaparte glielo scrisse Vittorini).

  334. Dal libraio l’ho cercato
    per la strada abbarbicato
    senza tempo senza fiato
    ossessione è diventato
    forse in tempo terminato
    un mio voto avrei lasciato
    ma timor non è reato
    per il sonno ho abbandonato;
    stessa sorte ho destinato
    al compagno di mercato
    everyman è rimandato…

  335. A chiunque il voto vada
    EVERYMAN oppur LA STRADA,
    letteratitudiniani
    a voi tutti un battimani.
    Finché un libro ci sarà
    e qualcun lo leggerà…
    persa non è la speranza.
    Ricomincerà la danza
    dei cazzeggi e dei conteggi,
    di faccine e di maneggi,
    Maximus ci guiderà,
    Sergio ci correggerà,
    Gregoraus spernacchierà…
    Riccioli sproloquierà…

    Notte notte!
    🙂

  336. Everyman è un libro triste, straziante, grandissimo. Massimo mi ha mandato un consistente vaglia postale( arrivato, grazie ) 😉 ma sono una Rothiana della primissima ora, non mi è costato fatica

    Trovo che occorra mettere fra i finalisti però, se è possibile anche qualcosa di non americano, è molto simpatico Di Domenico che scrive “vista la copertina hai visto tutto” eh eh, perché diciamocelo, la copertina di Everyman è indisutibilmente un valore aggiunto.

    Vorrei rilanciare La stanza di sopra di Rosella Postorino

  337. Lo so. Stanotte sognerò una camicia celeste che mi insegue per la strada.
    E dire che avrei ceduto al fascino della Mazzuccato, ma lei vorrà portarmi per forza nella stanza di sopra a posare per la copertina di every man. Se non lo farò, la Riccioli, che non mi parla, mi renderà protagonista di un verbale di polizia, per l’omicidio di Imre Kertész e Kertész e Péter Esterházy, figli di Casagrande.
    Babsi Jones mi aspetterà al portone cavalcando un cavallo di ferro e urlando “Sappiano le mie parole di sangue”.
    Che me ne farò di mille splendidi soli dopo una notte così ?
    Meglio un maniaco che prende un the prima di morire guardandosi allo specchio…

  338. @maria lucia
    necropoli è di boris pahor. libro enorme, ma una ristampa anche lui…
    🙂

  339. Mille Splendidi Soli
    perchè mi ha commosso
    perchè parla di una realtà lontana dalla mia eppure spesso sotto ai miei stessi occhi per ragioni di lavoro
    per la donna
    per il dolore

  340. “Questo è mio figlio, disse. Gli lavo via dai capelli le cervella di un uomo. E’ questo il mio compito. Poi lo avvolse nella coperta e lo portò vicino al fuoco.” Al riparto dai pendolini e divinazioni lacustri e guardando con nuovi occhi La strada.
    Baci

  341. @Off topic (come se poi i vostri fossero “On”)
    la “piccola sensazione di benessere che si chiama Chiara” è in mostra lunedì 10 marzo al circolo Bertolt Brecht di Milano.
    http://www.bertoltbrecht.it/altre_info/index_micromailart.asp?ID=124

    Grazie@Francesca Mazzuccato (noto che abbiamo lo stesso numero di lettere tra nome e cognome: 19. A me mi hanno segato da un pezzo elidendomi – mio Dio, sono stato eliso! – in Didò).

  342. Ti sparano una revolverata. Supponiamo, però, che il proiettile viaggi a una velocità da moviola. Mentre vedi l’ogiva 38 arrivare inesorabilmente verso la tua fronte, non hai voglia o modo di scansarti. Nel tragitto della pallottola preferisci rivedere la tua vita. Successi, fallimenti, tradimenti, soprusi e ingiustizie. E, soprattutto, tanti accidenti sanitari che (probabilmente) ti hanno colpito dentro. Poi la pallottola arriva e ti sfonda il cranio.
    Ciò che non hai più tempo di narrare tu su te stesso, lo farà qualcun altro.
    Questo mi sembra Everyman nelle sue 122 pagine. Un plot non nuovissimo ma che Roth esalta con limpida e semplice “crudeltà”.
    Bello, direi. Ma accostarlo a La Strada mi pare un sacrilegio.
    E poi di McCarthy mi entusiasma il periodare. Ogni frase è un bisturi che lascia i segni. Ringrazio Roth per le due ore di Everyman, ma vada a ripetizione nel Tennessee da zio Cormac.
    La Strada è imbattibile.
    @ miriam: ottima scelta quelle righe di “spot”. Se hai tempo e ti va, fallo ancora. Hai gusto, occhio e sai come colpire.

  343. Finalmente La strada è terminata
    nessuna fatica mi è costata
    dolore, buio, tristezza e amore
    è un libro che colpisce dritto al cuore
    il mio voto si aggiunge agli altri
    che vinca subito Cormac McCarthy
    in alternativa, qualcuno si consoli,
    voto per Mille splendidi soli.
    :-))

  344. se votate la casta
    io vado alla posta
    e preparo una busta
    per chi non l’ha vista.

    Secondo tentativo poetico corruttivo.

    Ciao Silvissima:)

  345. @ tutti
    Lo so, qualcuno mi dirà che questo è un colpo gobbo, al limite della correttezza, ma come tutti sanno quando il gioco si fa duro……beh! ascoltate questa intercettazione che un amico della digos, tale Giuseppe Cacciaballe detto Pippo S’impippa mi ha gentilmente procurato:
    ” hello, phil, allora tutto a posto, è stata dura- d’altronde battere quel capolavoro ( LA STRADA) dell’amico McCarthy con quel tuo libretto sembrava davvero un ‘impresa proibitiva – ma credo d’avercela fatta……
    ..benne, benne, ma non essagerare max…my book non essere cossì male – scussa i mmio tagliano- Cetto,I know che ne ho scrito di miiori… allora, li ei covinti proppio tutti?…. quasi tutti, ci sono alcuni amici che tengono duro ma stanno per cedere, lo sento.. c’è solo un infiltrato dell’ultima ora, un certo stefano – un osso duro – che rompe davvero… ma non ha un cacchio da fare?
    ho paura che sospetti qualcosa………sei sichiuro?……. no sicuro no, ma bisognerebbe fare qualcosa…..puoi pensarci tu phil?…ok, max, ci pensi mi…..allora siamo d’accordo, se
    vinciamo mi fai scrivere la prefazione al tuo prossimo romanzo ” portnoy a smesso da tempo di lamentarsi”?…. cettamente, max, per te que…… ……scrhhrrr…craschh crrii….”

    Purtroppo la linea si è interrotta ma quel poco che abbiamo potuto ascoltare mi sembra abbastanza eloquente, non trovate? ora sapete tutti cosa fare..No?!

    p.s. se entro le prossime 24 ore non mi sarò fatto vivo sul blog, inviate al più presto questo documento al commissario Carlotto Lucarelli presso la caserma di Montalbano in via P. Carvalho 13…grazie!

  346. @ silvia
    GRANDE!
    Ringrazio a nome di McCathy la sensibilità che voi donne dimostrate costantemente.
    …Non è una ruffianata ma una semplice constatazione!

  347. @ Enrico
    Complimenti Enrico per quello che hai appena scritto…a furia di cazzeggiare mi stavo quasi dimenticando di quanta bellezza si racchiudesse in questo “nostro” libro…condivido ogni parola. Grazie!

  348. Oddio! Ho segnalato “La famiglia Melrose” e sono stata anche lodata per questo 🙂 ma ho dimenticato il bellissimo “Chesil Beach”.
    Doppio voto, posso?…

  349. non ho capito bene se il riferimento di eventounico a mille splendidi soli segue o precede il mio…
    dato che non avevo letto i commenti prima di scrivere

  350. ATTENZIONE ATTENZIONE
    ———–
    I DIARCHI
    consultato il maugeri optimo e maximo

    avrebbero una mezza idea di abbreviare un pochino questo gioco infernale.
    e lancerebbero un

    SONDAGGIO

    che ne direste di far partire le votazioni come previsto giovedì alle
    00.00 e di proseguirle fino a mezzanotte di domenica prossima, per
    passare poi al ballottaggio, della durata di tre diconsi tre giorni, e
    concludere tombalmente alla mezzanotte di mercoledì 12 pv?
    tutto ciò in considerazione del fatto che è inumano pretendere
    costante attenzione per tre settimane e che i sottoscritti, esaurito
    il repertorio di nasi rossi e capriole dovrebbero probabilmente
    passare ai combattimenti di gladiatori e non ci abbiamo più l’età.
    così comunque coloro che hanno espresso il desiderio di leggere alcuni
    dei libri nominati potrebbero avere un po’di tempo per farlo..
    non so, gente, dite voi che ne pensate.
    se possibile entro oggi..
    a mezzanotte, che fa così chic.
    🙂

  351. Emmh, perché non mantenere i tempi previsti ?
    Scrivo anche a nome di alcune mie amiche. Abbiamo comprato alcuni dei libri nominati per partecipare al gioco, ma se non ci date il tempo non riusciremo a finire le letture in tempo.

  352. il gregori non è solo
    e per questo mi consolo
    La Strada è una gran via
    che percorro in compagnia
    alla fine nulla temo
    son sicuro: vinceremo
    🙂

  353. Ho un debole per Hosseini quindi propongo “Mille splendidi soli” perchè da donna mi ha commosso all’inverosimile. Non è mai facile confermarsi con un libro che se possibile è stato ancora più bello del primo. Ce ne sarebbero molti altri da segnalare ma purtroppo le regole sono regole…

  354. Che ne pensano gli altri della proposta di Gea?
    C’è qualcuno che ha gli stessi problemi esposti da Mirella?
    Dite la vostra, ché dobbiamo decidere in fretta.
    A dopo!

  355. per la Strada non c’è dubbio
    altrimenti andiamo a Gubbio
    a pregare il Poverello
    che ne mandi uno più bello
    siamo in tanti, siamo forti
    non avremo tutti i torti
    se vinciamo con McCormack
    brinderemo col cognakc

  356. @ Gea e Carlo
    Io credo che qui – alla fine – ci sia tanta voglia di divertirsi.
    🙂
    Quasi quasi direi di lasciare le cose come sono.
    Però la parola finale e la relativa decisione spetta a voi due… che fungerete da notai.
    Mica male! Notai della prima edizione del Letteratitudine book award.
    😉
    Tornerò on line dopo cena.
    A più tardi!

  357. “Avevi degli amici?
    Sì, ne avevo.
    Tanti?
    Sì.
    Te li ricordi?
    Si. Me li ricordo.
    Che fine hanno fatto?”

    Non votarono La Strada.

  358. ah, sì zau, ho sbagliato per la fretta, cognack…

    ma ci aggiungo, già fu errato
    visto il nome che ho storpiato
    chiedo venia a tutti quanti
    e mi appello pure ai santi
    se votiamo per McCarthy
    sottoscrivo per un party
    Clooney manca, c’è Gregori
    che lo voti oppure…môri…

  359. “Dicono che le donne sognano i propri cari in pericolo, mentre gli uomini sognano di essere in pericolo loro”.
    Anche questo si legge per LA STRADA.

  360. percorrere la strada è cosa lieta
    se in tanti ci si mette e la si vota.
    lì dentro ci si trova, è storia nota,
    letteratura dalla a alla zeta.
    un inno alla speranza ed alla vita
    che non puoi dire mai che sia finita.

  361. “Aveva più mele di quante ne riuscisse a portare. Tastò con le mani tutto intorno ai tronchi e si riempì le tasche, ammucchiò mele nel cappuccio del parka e altre ancora se le portò in braccio, appoggiandosele al petto.”
    Non era un giardino, era LA STRADA

  362. da Merano a Maratea
    sulla Strada sto con gea
    che fa versi sopraffini
    per quei poveri tapini
    che non votan come noi
    non c’è verso che t’annoi
    quindi in fila per votare
    questa Strada è salutare.

  363. @ cristina:
    non vale, qui ci provano anche i non-poeti. se entrano in lizza quelli veri è come se didò partecipasse a un torneo di rincojoniti. e chi lo batte!
    @ miriam:
    insisti, insisti, stai andando forte. di everyman nessuno cita passi per timore di far venir sonno a tutto il blog. d’altro canto quel libro è tutta un’operazione chirurgica. credo che il protagonista abbia evitato solo l’intervento alle emorroidi

  364. Nel mezzo del cammin di nostra vita
    che la diritta STRADA era ormai svanita,
    mi ritrovai in una selva oscura
    ma non era – ahimè – letteratura.
    Pare fosse d’un tragico poeta
    che avea poco da dire sulla vita.
    Roth, il nome
    ma il coraggio
    non ho di dire
    il suo fraseggio….
    CANTO I dell’inferno. Girone di Roth

  365. @ Enrico
    io insisto, ma il tema è quello di un intervento ortopedico: poi ci vuole la riabilitazione!!!
    a dopo
    🙂

  366. per stasera dico basta
    vado a cuocere la pasta
    fate i bravi, letterati
    siate calmi e compassati
    e domani, se vi aggrada
    voterò per la mia Strada.
    buonanotte e buonasera
    a chi c’era e a chi non c’era

  367. D’accordo con Nina Maroccolo nel definire straordinaria la poesia di Mariangela Gualtieri, ed inoltre, è uno spettacolo davvero emozionante assistere ad un suo spettacolo di declamazione delle proprie poesie. Non conosco però nessun libro della Gualtieri del 2007 da proporre. Come non posso candidare la splendida raccolta poetica di Nicola Licciardello, “La gioia dell’impossibile” (Sinopia, 2007), perchè Nicola è un mio amico.
    Propongo invece, come hanno già fatto altri due partecipanti al gioco, il romanzo di Filippo Tuena, “L’ultimo parallelo”, Rizzoli.
    Dalla quarta di copertina: “Il 17 gennaio 1912, dopo un viaggio di 750 miglia attraverso le distese dell’Antartide Robert Scott raggiunge il polo sud insieme a quattro compagni, ma scopre che la spedizione norvegese di Amundsen lo ha preceduto di cinque settimane. Durante il viaggio di ritorno la squadra di Scott viene annientata dalle terribili condizioni climatiche. (…) Utilizzando una scrittura composita, evocativa e spietata, (Tuena) documenta l’ultima grande esplorazione geografica terrestre che apre il secolo delle disillusioni e della fragilità. ‘Ultimo parallelo’ è un libro aspro, imprevedibile, disorientante che ha pochi paragoni nella letteratura italiana contemporanea. Anch’esso un’esplorazione che emoziona e commuove.”

  368. @Fra uno slogan e l’altro dedico questa stramberia a Didò 8vediamo se riconosci l’origine).

    Vengono con carrelli,
    e senza.
    E pare
    che la cenere
    diventi mobile.
    Un calpestio
    serrato
    fa tremare
    da un capo
    all’altro
    il bosco e la collina.
    Rauco
    È l’Uomo
    per il ronzio del Figlio.
    Dagli stracci
    di palpebre arrossate
    lacrime di neve a tutto spiano.
    Ma che è stato,
    perché
    cosa è successo
    sulla Strada
    che fra tutte è più battuta?
    🙂

  369. @ Stefano (in riferimento al commento sull’intercettazione telefonica)

    Caro Stefano, le intercettazioni telefoniche compiute da personale non autorizzato costituiscono oggetto di reato.
    Mi rivolgerò alla magistratura… magari a Simona (oh no! dimenticavo che lei fa parte del tuo clan… accidenti!)

  370. ALL’UFFICIO DIRITTI DELLA EINAUDI

    Vi confermo che io non c’entro nulla con la decisione di Miriam Ravasio di ricopiare qui, passo dopo passo, l’intero libro di McCarthy.
    Mi dissocio con forza e decisione.
    E a dimostrazione della mia innocenza vi dico che la Ravasio abita a Lucca. Arrestatela.
    Rivolgetevi pure alla magistratura. Ma non a Simona Lo Iacono.

  371. Mi avevi assicurato che i telefoni erano criptati e non c’era alcun pericolo.

    Cosa?

    No, non me ne frega un ca..

    Ho detto che non me ne frega un ca..

    Mi fai parlare?

    Ma la vuoi smettere di dire “be quite, Max”?

    No, non sono affatto quite

    Guarda che se continui così voto anch’io per “La strada”

    Guarda che se continui così dirò a tutti che ti faccio da ghostwriter

    Lo scrittore fantasma, sì

    Senti, adesso non cominciare con la tua Pastorale america

    Guarda, non attacca. Puoi fare pure L’animale morente, se vuoi. O ricominciare con il tuo Lamento di Portnoy

    Inganno? Tu parli di… inganno? Sì, certo… Inganno… Il complotto contro l’America.

    Se continui così non ti considererò più il miglior scrittore contemporaneo. Dirò: chi? Philip Roth? La macchia umana?

    È del tutto inutile che prometti ricchezze e Proprietà. Non me ne frega nulla delle proprietà.

    Ho sposato un comunista? Ma come ti permetti.

    Non me ne frega nulla se Zuckerman è indispettito. Per me potrebbe esserci anche Zuckerman scatenato.

    Cosa? Mi darai una lezione?

    Sì, certo. Magari una Lezione di anatomia

    Ah, non sono il soggetto ideale, vero? Certo come posso dimenticare che hai in testa sempre Il seno

    Adesso non fare lo gnorri, eh? Conosco pure i particolari de L’orgia di Praga.

    E pensare che ho letto tutti i tuoi libri tranne Operazione Shylock e Il teatro di Sabbath

    Che fesso, eh?

    Addio Phil. Torno sulla strada di Simona

  372. “Chilometri di foresta bruciata lungo i pendii e neve prima di quanto avesse previsto…si fermò su un ponte di pietra dove le acque si raccoglievano in una pozza e formavano lenti gorghi di schiuma grigia. Dove un tempo aveva guardato le trote guizzare nella corrente, seguito le loro ombre perfette sui ciottoli del fondo.”
    Questo domani, se lo conosci lo eviti, con LA STRADA

  373. @ Massi…

    Massimo e Roth: anime di poca esperienza,
    se onorare volete i più saputi,
    considerate la vostra semenza:
    fatti non foste a viver come bruti
    ma per seguir LA STRADA e conoscenza…
    II Canto dell’inferno. 2° girone di Roth
    (Qualcuno scriva il terzo)

  374. Simo…
    sempre più infernale tu, eh?
    🙂

    Maria Lucia,
    sei ancora in tempo per redimere l’onore letterario di Siracusa.
    Sai cosa fare, giusto?
    😉

  375. everyman è un bel libro. come tanti.
    se chi l’ha scritto non si chiamasse roth, in odore di nobel da mo’, non avrebbe fatto tutto quel rumore. lui stesso ha fatto di meglio.
    la strada è un gran libro.
    senza aggettivi, senza fronzoli. un libro controverso, su cui discutere e discettare da qui all’eternità. un libro duro.
    c’è il bambino, ok. ma non è un ammiccamento furbo. è una necessità. perchè il futuro è una necessità. il fuoco lo è.
    la speranza.
    io resto ferma.
    anzi, in cammino.
    sulla strada.

  376. Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole
    e più non dimandare:
    VOTA CHI VOI MA INIZIA A VOTARE!

    (Da “Accappatina per l’alloro poetico fra Dante, Petrarca e quattro sbarbatelli fra cui un certo Anglo moderno detto Rothus et compare suo dicto Mac Cormacus”)

  377. Ho riportato in primo piano il post perchè da domani si vota
    (anche se domattina ne pubblicherò uno nuovo)

    @ Gea e Carlo
    Che facciamo in merito alla votazione? La comunità pare piuttosto disinteressata… troppo intenta a poetare e discettare.
    Lasciamo le cose come stanno?

  378. @Massimo Maugeri
    Vediamo se riesco ad entrare nello spirito della campagna elettorale (“Vota Antonio… Vota Antonio! Italiani!!!) a favore di Filippo Tuena, “Ultimo parallelo”, Rizzoli. Mi pare che questa prima fase si concluda domani. Ho ancora un giorno di tempo per comprare due o tre canali televisivi, un paio di case editrici e qualche quotidiano. Per questa sera solo messaggi telepatici inviati verso le menti letteratitudinate di tutti i partecipanti al gioco (Vota Filippo Tuena, “Ultimo parallelo”…).

  379. Bravissimo Gaetano!!!
    Ora i seguaci de “La strada” avranno una ulteriore valida alternativa.
    “Stradari”… votate Tuena.
    Rothiani… fermi nelle vostre posizioni.

    Scherzi a parte, Tuena è un bravo autore.

  380. massimo
    non lo so. carlo latita e io mi sento sola.
    non ho la vocazione monarchica, capperi..
    IUTO!!!!

  381. io da sempre, per vocazione, tendo alla strada.
    buona? cattiva? mah.

    Alla parata militare
    sputò negli occhi a un innocente
    e quando lui chiese “Perché ”
    lui gli rispose “Questo è niente
    e adesso è ora che io vada”
    e l’innocente lo seguì,
    senza le armi lo seguì
    sulla sua cattiva strada.

    Sui viali dietro la stazione
    rubò l’incasso a una regina
    e quando lei gli disse “Come ”
    lui le risposte “Forse è meglio è come prima
    forse è ora che io vada ”
    e la regina lo seguì
    col suo dolore lo seguì
    sulla sua cattiva strada.

    E in una notte senza luna
    truccò le stelle ad un pilota
    quando l’aeroplano cadde
    lui disse “È colpa di chi muore
    comunque è meglio che io vada ”
    ed il pilota lo seguì
    senza le stelle lo seguì
    sulla sua cattiva strada.

    A un diciottenne alcolizzato
    versò da bere ancora un poco
    e mentre quello lo guardava
    lui disse “Amico ci scommetto stai per dirmi
    adesso è ora che io vada”
    l’alcolizzato lo capì
    non disse niente e lo seguì
    sulla sua cattiva strada.

    Ad un processo per amore
    baciò le bocche dei giurati
    e ai loro sguardi imbarazzati
    rispose “Adesso è più normale
    adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto
    che io vada ”
    ed i giurati lo seguirono
    a bocca aperta lo seguirono
    sulla sua cattiva strada,
    sulla sua cattiva strada.

    E quando poi sparì del tutto
    a chi diceva “È stato un male”
    a chi diceva “È stato un bene ”
    raccomandò “Non vi conviene
    venir con me dovunque vada,
    ma c’è amore un po’ per tutti
    e tutti quanti hanno un amore
    sulla cattiva strada
    sulla cattiva strada.

    🙂

  382. Per quanto riguarda la votazione propongo quanto segue.
    Indicare il voto con l’uso dello stampatello… esempio:

    IN DATA 5/3/08 PINCOPALLO (indicare nome, cognome, o nickname) VOTA PER IL ROMANZO “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH (EINAUDI)

  383. VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH

    Eppure, anche nella tragedia, pur nella trattazione del male umano supremo, quest’opera non manca di punte di autoironia e tragicomicità come si può evincere dal passo che segue.
    ——-
    “La moglie del momento – la terza e ultima – non aveva la minima rassomiglianza con Phoebe e anzi, a dir poco, era un rischio in caso di emergenza. Sicuramente non ispirava fiducia la mattina dell’operazione, quando seguì la lettiga piangendo e torcendosi le mani e alla fine, non riuscendo a controllarsi, gridò: – E io?

    Era giovane e inesperta e forse aveva inteso dire una cosa diversa, ma lui pensò che volesse dir questo: cosa sarebbe stato di lei se lui non fosse sopravvissuto?

    – Una cosa per volta – le disse. – Prima lasciami morire. Poi verrò ad aiutarti a tener duro.”
    ——-
    VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH
    Consegna alla Storia un libro destinato a rimanere

  384. carlo non c’è. qui non mi si cala nessuno e io devo decidere da sola, praticamente.
    oddio, decidere..
    se maugeri preferisce lasciare le cose come stanno, lasciamole come stanno, non moriremo per questo. almeno, spero.
    rimane dunque valido il regolamento preesistente, che provvederò a ripostare domattina.
    e continuiamo dunque così.
    frizzi e lazzi sino alla mezzanotte di domani.
    poi, mi raccomando, seri. almeno per quel che riguarda i voti.
    appoggio senza riserve l’idea del maiuscolo per il voto.
    le scemenze no, quelle è meglio che rimangano minuscole.
    comunque ne riparliamo domani.
    notte, gente.
    fate i bravi, se potete.
    🙂

  385. proverbio del 4 marzo: se vuoi abbandonare la strada vecchia per quella nuova- fallo pure – l’importante è che tu scelga LA (tua) STRADA…se poi coincide con quella di Gea, Miriam, Simona, Cristina, Laura, Enrico, Stefano, Massimo e tanti, tantissimi altri… beh, tanto meglio, no?… Cavolo che bella compagnia! Buonanotte!

  386. Beh, gea, anche per totale delega da parte del Lidèr Maximo (ultimamente sembra pure stia abdicando), a decidere siamo noi.
    Tu lo sai, io sono per scorciare e a parte qualche rara voce (anche quella del lidèr, ma chi se ne fotte) la maggioranza che si è è espressa era d’accordo. E comunque la sforbiciata si applicherebbe solo alla fase finale, dove si tratterà di votare fra due libri. E peraltro mi pare si stia già votando fra due libri. Qualche riccio, qualche pallido sole, timidissime candidature italiane (Benni) con scarso seguito….. sembrava che la Casta avesse qualche chance ma fose si confondevano con Laetitia Castà. L’inammissibilità di Saviano (edito 2006) ha un po’ freddato i veri aspiranti competitors. Lasciamo intatta questa settimana per eleggere i finalisti al ballottaggio, ma io sono per ridurre a tre giorni la fase finale. Salvo non si chieda poi il prolungamento a furor di popolo.
    Così parlò uno dei diarchi.

  387. @Miriam. Neruda? “Si svegli il tagliaboschi?” Ho la libreria in cantina e il vino sotto il letto, ultimamente sono “fuoristrada”.

    Faccio quello che dovrebbe fare stanotte la mia amica Hillary Rodham, comprendere la sconfitta e ritirarsi. Ci siamo battuti fino all’ultimo, ho mandato una mail a Franck Di Domenico, il mio cugino che vive a Warwick nel Rodhe Island (è vero, posso mandare una foto a Maugeri), gli ho detto “Fa uscire di casa quella blanda irish di tua moglie per farla votare la nostra amica Hilly, non permettere che un avvocaticchio scuro che non vestirà mai Armani, possa governare l’unione!”, ma sarà un voto di testimonianza, la moglie di quello smidollato proprietario di scrivanie perderà (“cazzo Bill, ma quante scrivanie hai comprato?”), e dovrebbe prendere esempio da me.
    Io mi ritiro.
    La battaglia per un libro napoletano era persa in partenza, a Napoli c’è troppo contrabbando di scrivanie!
    Quande si perde poi, si da’ mandato ai propri elettori di votare per gli amici, argomentando.
    A quanto ho potuto capire, il dilemma è tra un bambino salvato da un padre, in un mondo senza bambine e, un errabondo puttaniere che con la lingua da fuori racconta alla moglie frigida di quante ex-bambine si perderà nel futuro perchè sta per “prenderlo ‘nsaccoccia”.
    L’alternativa è stimolante e avvincente.
    Il primo tomo parte da una sconfitta. il mondo non c’è più: tette zero!
    Il secondo, che bel mondo che è stato: quante tette ricordo (non le tue, strega!).
    Opto per “Everyman di Philip Roth e se non costa troppo sabato lo prendo al supermercato, anzi, potendo, lo infilo sotto l’acqua minerale, cosi non lo pago e fotto l’industria americana.
    (Ma tu guarda che bisogna fare in certi salotti, meno male che non m’hanno chiesto di dare la cera)

  388. Francè, hai sbattuto col bus contro un cumulo di monnezza ad alta fermentazione alcolica? Le votazioni si APRONO fra 24 ore, e tu mi chiedi se si sono chiuse?
    …..O forse raccoglievi l’invito al cazzeggio (coglione che sono!)

  389. @Didò
    Era per te, non per tutti: Vladimir Majakovskij, i funerali di Lenin (vengono con bandiere esenza e pare che la Russia ridiventi nomade ecc. ecc.)
    🙂

  390. @Miriam,
    ti ringrazio, ma ho lasciato Majakovskij oltre 30 anni fa, comunque un bel regalo. Ricordo che lo declamavo alle ragazze che occupavano “Architettura” per rimorchiare, come anche una mia nobile e buffonesca rappresentazione era, mi pare, dal Riccardo II: “Voglio che il mio corpo venga seppellito sotto il ciglio di una strada; se i miei sudditi non mi rispettano in vita, che mi calpestino in morte”, con questa svenivano (che buffone).
    @Hillary, resisti! Ieri ho mandato la moglie di Frank a votare per te, ce l’abbiamo fatta a Warwick.

  391. Per la narrativa, il mio voto va al “Cacciatore di aquiloni”. Per la poesia, a “Assetto di volo” di Pierluigi Cappello, Crocetti editore.

  392. Si, e tu andavi da a’ Sora Gina, cantando “daje de’ tacco…” altrimenti non ti facevano entrare e Gina:
    “Ericoo’? Quann’é che hai finito de lavà le scale scenni subbito e porta giù le marchette; a’ ‘mpunito, nun te mette dietro é porte a sbircià!”

  393. Se la gente, triste e stanca,
    sconsolata dice BASTA!
    il politico s’incanta
    ed io voto per LA CASTA
    Smile

  394. RICORDO A TUTTI (E SOPRATTUTTO A CHI SI COLLEGASSE SOLO OGGI E NON LEGGESSE TUTTI I PRECEDENTI POST) CHE SIAMO NELL’ULTIMO GIORNO DI CAMPAGNA ELETTORALE E PROPAGANDA PER I VOSTRI LIBRI PREFERITI (leggasi cazzeggio).
    LA VOTAZIONE UFFICIALE SI APRE A MEZZANOTTE ED I VOTI (UNO A TESTA, IL PRIMO AL GIORNO) VERRANNO CONTATI OGNI GIORNO E POI SOMMATI AL TERMINE DELLA SETTIMANA (Mercoledì 12 / ore 23.59)
    I due libri più votati, e solo loro, andranno al ballottaggio nella fase successiva, che si aprirà tra una settimana e la cui durata prevista è attualmente di SOLI TRE GIORNI (Giovedì 13/ Venerdì 14 /Sabato 15) salvo prolungamento, ma solo se richiesto a furor di popolo.
    Così parlò Zaratustra, diarca di questo gioco ignobile, con l’assenso della diarchessa.

  395. @ Didò
    e per fortuna che declamavi Maiakoskij per rimorchiare!!! La memoria fa brutti scherzi perché ti difetta la “distinzione” (nel senso cartesiano); puoi rimediare passando con noi, gli amici che stanno con LA STRADA!
    🙂

  396. NB: Controllate che il post che inviate SIA FIRMATO.
    NON verranno presi in considerazione I VOTI DI ANONIMO.
    Aridanga il co-diarca

  397. @ carlo
    l’idea di votare ancora ogni giorno, un po’ mi turba. Mi adeguo e sostengo la posizione con un nuovo slogan.

    “Tutte le cose piene di grazia e di bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco, sussurrò al bambino addormentato. Io ho te.”
    E noi abbiamo LA STRADA.

  398. @miriam
    E poi sapessi quanto sono turbato io.
    —–
    (PS: Ti ho scritto ieri. Hai ricevuto?. Te lo chiedo perchè Yahoo sta facendo qualche scherzo: ho ricevuto solo stamattina una mail di gea spedita ieri).

  399. Sugli “arditi” non ci scommetterei
    pensa a ieri e non restare dove sei!
    LA STRADA, per una nuova via.

  400. eccomi.
    vero che vi sono mancata?
    nooooooo.. c’era carlo che se l’è cavata egregiamente da solo.
    una piccola cosa, che però potrebbe facilitarci il lavoro. l’idea è di massimo, ed è buona.

    se i voti venissero espressi in MAIUSCOLO, a differenza del resto (commenti, cazzeggio e quant’altro), per noi contatori sarebbe più semplice focalizzare, e il rischio di errori o dimenticanze verrebbe ridotto al minimo. carlo, che ne dici?

    di turbe non mi sento di parlare. ormai mi sento al di là di tutto.

  401. Voto per “La Casta” che mi pare sia stato il libro che ha avuto il maggior impatto culturale sul nostro paese nello scorso anno.
    Donatella

  402. @gea
    W il MAIUSCOLO (solo per i voti).
    @tutti
    E che vi ha preso oggi: un rigurgito di castità?

  403. io propongo un libro che mi è entrato dentro e mi ha fatto male nella sua fantasia così vicina alla realtà, per noi che cerchiamo sempre il buono in tutto e tutti, ma che questo libro dimostra non esserci sempre. Il mio voto va alla Mazzucco con Un giorno perfetto*kiss

  404. Il macerarsi quasi nell’autocompiacimento del dolore che si prova. Con il sottile piacere di sbatterlo in faccia agli altri. Un solipsismo malato e ben espresso che in everyman ha al centro, all’epicentro e in ogni luogo il protagonista medismo. Il mondo e lui, la vita e lui, gli altri e lui.
    Questo è il limite di everyman al quale, nel mood, preferisco “Come pagina bianca” di eventounico.
    La Strada è l’uomo e il bambino nell’universo, verso l’universo e per chiunque certi valori universali voglia cogliere.
    LA STRADA…..per tutti i men di questo mondo e non solo per quel cagionevole rompicoglioni di Roth
    🙂
    @ didò:
    complimenti per la scelta. la motivazione economica ha la sua importanza. credo che al supermercato, everyman possano anche regalartelo perché probabilmente ne avranno talmente tante copie invendute che nascondono merce più utile. come, per esempio, i preservativi “Tormiento”.

  405. “mi è entrato dentro e mi ha fatto male”. più sopra leggo “duro e bello”. ce la diamo una calmata oppure devo chiamare la buoncostume?
    🙂

  406. lungo la strada vado, e non da sola
    mi trovo lieta in buona compagnia
    la storia è forte, narrata con maestria
    e mentre leggi il cuore batte e vola.

  407. @ Massimo
    hai ragione infatti posto subito una riflessione seria, una riflessione per il Sottosuolo:
    “Le urla degli assassinati…che cosa avevano fatto? Arrivò a credere che nella storia del mondo forse c’era più castigo che delitto, ma non ne trasse un grande conforto.” Non restare indifferente, cambiare si può: vota LA STRADA

  408. VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH

    Fa impressione come questo libro sia dotato nel plot e nella scrittura di semplicità e limpidezza e, al tempo stesso, di una ricchezza espositiva che lo rende unico.

    Quando la letteratura riesce a raccontare senza autoincensarsi diventa davvero grande. E la vera letteratura, in fondo, è quella capace di raccontare l’uomo. L’uomo, con i suoi difetti e i suoi limiti.

    Certo, non è la prima volta che la grande letteratura si confronta con il tema della morte. Il primo libro che viene in mente è senz’altro La morte di Ivan Il’ič di Lev Tolstoj. Anche questo libro affronta la tragedia della malattia con terribile minuziosità. Tuttavia, nella fase finale dell’agonia, Ivan Il’ič avrà modo di confrontarsi con la paura del trapasso. E di vincerla con il conforto della speranza. Nelle ultime righe dell’opera di Toltoj leggiamo: “Cercò la sua solita paura della morte, ma non la trovò. Dov’era? Quale morte? Non aveva alcuna paura, perché non c’era alcuna morte. Al suo posto, la luce.”

    Altra considerazione. Tolstoj ci mostra i colleghi di Ivan Il’ič e la loro reazione a seguito della notizia della scomparsa. Costoro pensano alle promozioni e ai trasferimenti che scatteranno a seguito della dipartita di Il’ič e compensano la noia delle condoglianze alla vedova e del rito funebre con la gioia meschina che la morte sia capitata a un altro. In tal senso il libro svolge anche una funzione di denuncia della menzogna e dell’ipocrisia della società borghese burocratica.

    Il libro di Roth si differenzia da quello di Tolstoj sia perché nel protagonista (che è ateo) non c’è la speranza di un dopo, sia perché la morte lo coglierà dispensandogli il tormento di una lucida agonia.

    VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH
    consegna alla Storia un libro destinato a rimanere

  409. @Massimo…calma, calma. Ho chiamato all’Einaudi. Tutto bene. Per La Strada faranno un’eccezione.
    Non sei stato tu a sollecitare l’intervento della magistratura? Lo so, avevi escluso me. Ma il direttore dell’Einaudi mi ha voluta…bazzichiamo la stessa STRADA.
    Arrenditi, dai. Se no, ti scrivo il canto terzo dell’inferno.

  410. @massimo maugeri
    che bello il tuo paragone con la morte di Ivan Il’iç del grande Tolstoj,una minuzia descrittiva che diventa quasi amara e impalpabile ironia,fino a diventare,nel suo apice di tragicita’ il prologo immaginario della novella di Pirandello” L’ilustre estinto”.vedi come le storie si rincorrono e si richiamano attraverso i libri,senza limiti spazio-temporali,come se la letteratura fosse fatta di un’anima unica e universale,che vive di vita propria che parla a chi sa’ leggerla’.
    come si può parlare di autocompiacimento per il proprio dolore,e’ la negazione dell’essere umano.io non ho paura di dire: soffro,di arrivare dentro a l mio dolore,fino alle sue radici,come non ho paura di dire:sono felice,e di sentire la gioia in ogni fibra del mio corpo.E’ una questione di onestà verso la vita di chi fa tutto fino in fondo, per passione e convinzione,altrimenti,come dice Gibran,”sarebbe meglio per voi uscir fuori …nel freddo mondo,dove riderete,ma non tutto il vostro riso,e piangerete,ma non tutto il vostro pianto”,solo queste persone avranno vissuto fino in fondo,solo queste sanno veramente piangere o veramente ridere senza riserve,veramente capire,veramente amare,o odiare,non hanno paura ,ne’ mezze misure.Se gli altri non capiscono,o ne hanno paura…beh!E’ UN LORO PROBLEMA.
    scusate la divagazione,prendetela come una dichiarazione programmatica a scanso di futuri equivoci,o un messaggio trasversale.o come vi pare,solo che DOVEVO DIRLO,ribadisco in conclusione,ancora piu’ di prima,che voto EVERYMAN.

  411. @ Simona
    Mi dispiave SuperSimo, temo che l’Einaudi non c’entri più nulla.
    Ho saputo che è intervenuto direttamente Cormac mettendo al lavoro i suoi legali per lesione dei diritti d’autore. Pare che ci sia di mezzo anche l’FBI.
    Siamo fuori dalla tua giurisdizione, Simo.
    E Miriam è in un mare di guai… o in mezzo a una Strada.
    🙂

  412. Non so se avete visto, ma ho aggiornato il post su disposizione della diarca Gea (con il regolamento relativo alla II FASE del gioco e relativa votazione).
    Vi invito a prenderne visione.

  413. @Massi. Ho capito. Non ti arrendi. E allora beccati ‘sto canto dell’inferno.

    E un di loro incominciò:
    “Chiunque tu sei così andando volgi il viso,
    e poni mente se Roth vedesti unque”.
    Io mi volsi ver lui e lo guardai fiso:
    biondo era e bello e di gentile aspetto,
    e McCarthy facea di nome e viso.
    Quand’io mi fui umilmente disdetto
    d’averlo visto mai ei disse:
    “Or vedi”.
    E mostommi UNA STRADA in mezzo al petto….

    Canto III dell’inferno. 3° girone di Roth.
    (Se non ti arrendi continuo fino al 50° canto)

  414. VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH

    L’unica consolazione che il protagonista di Everyman si concede è la vicinanza ai resti dei suoi genitori quando li va a trovare al cimitero.
    Leggete… può anche far male, ma è letteratura pura:
    “Vide i due nomi incisi là sopra e fu sopraffatto dallo stesso tipo di singhiozzi che assalgono i bambini piccoli e li lasciano svuotati e senza energia. Evocò facilmente l’ultimo ricordo che aveva di ciascuno dei due – il ricordo dell’ospedale – ma quando cercò di evocare il primissimo ricordo, lo sforzo che fece per spingersi più indietro che poteva nel passato che avevano in comune sollevò un’altra ondata di emozione che lo travolse.
    Erano ossa e basta, ossa dentro una bara, ma le loro ossa erano le sue ossa, e lui andò a mettersi più vicino a quelle ossa che poteva, come se la vicinanza potesse unirlo a loro e mitigare l’isolamento scaturito dalla perdita del futuro e ricollegarlo a tutto quello che se n’era andato.”


    Come avrete notato qui è assente quel cinismo che Tolstoj attribuisce ai colleghi del morto. In Everyman la storia si dipana tutta dal punto di vista del protagonista. E non c’è alcuna denuncia, così come non c’è morale. Solo la dolorosa, tremenda narrazione – e dunque la constatazione – di un’esistenza che precipita ineluttabilmente verso l’oblio.

    Altro libro che viene in mente è il recente romanzo del Nobel José Saramago: Le intermittenze della morte (cosa succederebbe se, a un certo punto, non morisse più nessuno? Ai sentimenti iniziali di ovvia e festosa felicità seguirebbe il caos. Un caos che coinvolgerebbe varie organizzazioni: dal governo alle compagnie di assicurazione, dalle agenzie di pompe funebri alle case di riposo, fino alla Chiesa, giacché senza morte non c’è più resurrezione, e senza resurrezione non c’è più Chiesa). Qui la differenza è ancora più netta, sia perché il libro è fortemente allegorico, sia perché Saramago dipinge la morte come qualcosa di necessario e – per certi versi – paradossalmente utile. Almeno per alcuni.

    Infine viene in mente un terzo libro che, pur non essendo esplicitamente riferibile alla morte, si può accostare a Everyman anche per via della sua crudezza. Il libro è Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway.

    È anche vero però che la battaglia di Santiago contro il pesce rappresenta, in fondo, la lotta vana dell’uomo contro la morte e la vecchiaia. Il capolavoro di Hemingway, tuttavia, e qui sta la differenza principale con il libro di Roth, è un libro metaforico; mentre Everyman è scevro di ogni metafora.

    Grandi libri, quelli di cui abbiamo fatto cenno. Libri testamento, per certi versi. Libri che resteranno nella Grande Storia della Letteratura.

    Tornando a Philip Roth è doveroso sottolineare che il celebre autore americano, con i suoi ventisette romanzi all’attivo, ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere. Nel 1997 con “Pastorale americana” si è aggiudicato il Premio Pulitzer per la narrativa. Nel 1998 ha ricevuto la National Medal of Arts alla Casa Bianca, Nel 2002 la Gold Medal per la narrativa (il più alto riconoscimento dell’American Academy of Arts and Letters). Ha vinto due volte il National Book Award e il National Book Critics Circe Award. Nel 2005 “Il complotto contro l’America” ha ricevuto il premio della Society of American Historians per il miglior romanzo storico di tematica americana nel periodo 2003-2004.
    Gli manca solo il Premio dei Premi (per l’attribuzione del quale è stato più volte candidato).
    Nel 2007, però, Everyman si è aggiudicato il prestigiosissimo Premio “Pen/Faulkner”.

    VOTA “EVERYMAN” DI PHILIP ROTH
    Consegna alla Storia un libro destinato a rimanere

  415. @ Massimo
    se ti arrendi cambio la proporzione che ho postato di là:
    Magnani : Ferrilli = Ave Ninchi : Antonella Clerici
    🙂
    Però mi suonava meglio l’altra.

  416. @Massi…Per stasera voglio graziarti. Non ti scaricherò addosso gli altri 47 canti perchè le votazioni si avvicinano e preferisco che domani tu sia fresco per reggere il colpo…Notte e sogni d’oro.

  417. Sta per finire questa sfibrante campagna elettorale -mancano meno di due ore- perciò volevo approfittare di utilizzare questo mio spazio – non per cazzeggiare – ma per ringraziare e tendere una mano amichevole a tutti voi che in questi giorni avete percorso assieme a me questo tratto di STRADA . Grazie davvero e che vinca la letteratura….naturalmente resto fermamente convinto che la scelta del meraviglioso libro di McCarthy sia la degna conclusione per questa splendida avventura !

    Domani potrò votare solamente verso sera…aspettatemi. Buonanotte…e che la Strada vi porti consiglio! Stefano Mina

  418. dagli ultimi commenti sembrerebbe quasi che emozioni e umanità si trovino solo in everyman.
    mi permetto di dissentire, e avendoli letti entrambi mi sento in grado di farlo con cognizione di causa.
    dopo aver letto roth ho pensato: bello. scritto bene. ottimo libro. molto rothiano, se mi passate il termine.
    con mccarthy m’è successa una cosa strana. non ho pensato.
    non ci sono riuscita.
    perchè il pensiero è distacco, lucida analisi, presa di posizione.
    ed io invece ero sopraffatta dalle emozioni. ero travolta da un’onda emotiva che di razionale aveva poco. ci ho messo parecchio per riuscire a parlarne e a spiegare a me stessa e agli altri perchè è un gran libro. quand’è uscito il post ero molto incerta. come trasmettere a parole quello che altre parole ti hanno dato?
    ci ho provato, alla fine.
    ma continuo a pensare che per capire veramente quanto è grande sia necessario leggerlo.
    ora, io non so se ”la strada” vincerà. lo meriterebbe, ma non è così essenziale, alla fine.
    mi piacerebbe convincere qualcuno a leggerlo, e ad amarlo odiarlo berlo divorarlo vomitarlo.
    sarebbe una grande vittoria, e ne sarei molto orgogliosa.

  419. @ Gea
    Hai scritto: “con mccarthy m’è successa una cosa strana. non ho pensato.”

    A me capita quando leggo Topolino… e pensare che “Topolino contro Macchia Nera” fu molto emozionante.

  420. ma porcaccia la miseria, massimo..
    per una volta che faccio la persona seria.
    mi sei proprio antipatico, ecco.
    🙁

  421. Ahi dura terra, perché non t’apristi?
    Perché l’Everimanno risparmiasti
    e pur la strada tu non l’inghiottisti?

    (dal XXXIII canto della famosa tenzone, a’ diarchi dicato, a’ libri e a chi votòlli)

  422. visto che devo rientrare nei ranghi, beccati questa

    se il maugeri non mi aggrada
    per dispetto voto la strada
    filippo roth è una palla bestiale
    la strada è una e il resto non vale

  423. @ Massi…e allora a Mezzanotte beccati il quarto canto (senza pietà, ma il gioco si fa duro):


    E come quei che con lena affannata
    uscito fuor del pelago alla riva
    si volge all’acqua perigliosa e guata,
    così l’animo mio che ancor fuggiva
    si volse a retro a rimirar LA STRADA
    e mai trovò cosa più viva.

    Canto IV. 4° girone di Roth

  424. Simona…
    Simona…
    mi fai sospirare…
    mi vuoi proprio a terra, eh?

    E come quei che con lena affannata
    uscito fuor del pelago alla riva
    si volge all’acqua perigliosa e vil,
    così l’animo mio che ancor fuggiva
    si volse a retro a rimirare PHIL
    e mai trovò cosa più viva.


    Versione non taroccata, e rigorosamente in corsivo, del Canto IV. 4° girone di Roth

    Te la sei voluta.
    😉

  425. Simo… mi potrai insultare, dileggiare, prendere a sassate, denunciare, condannare, sbattermi in cella vita natural durante…
    ti vorrò sempre bene.
    🙂
    Voti per Everyman?

  426. il calore del fuoco scioglie il ghiaccio
    lasciatevelo dire da pagliaccio.
    i sentimenti sono cosa vera
    la strada è una, quando volge la sera.
    i sentimenti sono cosa forte
    la strada ti allontana dalla morte
    i sentimenti sono cosa bella
    la strada è illuminata da una stella
    dentro al cuore ti vibrano emozioni
    se alla strada tu ti appassioni

  427. @NOOOO
    E anzi……Quinto canto:

    Ove udrai le disperate strida
    vedrai li antichi spiriti dolenti
    e Roth ch’a la seconda morte grida.
    E vedrai in STRADA color che son contenti
    perchè speran di venire
    quando che sia a le beate genti

    v girone di Roth

  428. Galeotto fu il libro (del 2007) e chi lo scrisse:
    quel giorno più non vi leggemmo avante.

    (la tenzone è stata ritrovata mutila, con evidenti segni di sbranamento… sapremo mai qual poeta avesse conquiso il poetico allor di Letteratitudo? DALLE NOTIZIE ANSIA…

    Durante Alighieri: Non ti curar di lor, ma guarda e passa.
    (intervistato a caldo dopo una rissa tra certi Rotho e Cormacho alla locanda Letteratitudo)
    Gli spiriti mancanti ai voti? I’ so già dove de mettèrli…
    C’è la Riccioli di già…
    Messer Durante, secondo lei chi vincerà?
    D.A. : Tu vuoi che disperato dolor i’ rinovelli…

  429. Divertitevi, divertitevi che io me ne vò a nanna.
    Tra poco inizia la tenzone vera, quella a suon di voti da contare.
    Perchè a noi diarchi ci aspettano notti insonni a contar voti come fossero pecore. Meglio dormire adessso,che ancora si puote.
    ‘Notte gea, ‘notte tutti.

  430. ‘Notte, Carlo.
    In verità io sono ancora qui giusto per aspettare la mezzanotte e votare.
    Domattina dovrò alzarmi molto presto e sarò via tutto il giorno.
    (A proposito… fate i bravi, eh?)