Aprile 18, 2024

495 thoughts on “BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

  1. Cari amici,
    anche qui tra i commenti colgo l’occasione per augurare a tutti voi un sereno Natale e un felice anno nuovo.
    Che il 2009 possa essere un anno di pace e ricco di grandi soddisfazioni per tutti noi.

  2. Come ho già scritto sul post vi propongo di utilizzare questo spazio per :
    – scambiarci gli auguri
    – raccontarci le festività natalizie
    – riportare citazioni sul Natale e sul nuovo anno (frasi celebri, stralci di brani, ecc.)
    – pubblicare, tra i commenti, brevi racconti e poesie sul Natale e sull’anno nuovo (di autori celebri, ma anche di vostra creazione)
    – raccontare aneddoti in tema

  3. Poi ci sarebbero queste domandine “libresco-natalizie” (domandine semplici semplici):
    – che libri avete regalato per Natale?
    – che libri avete ricevuto in dono?
    – che libri avreste voluto regalare (e perchè)?
    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?

  4. E poi vi propongo questa discussione sul tema “Natale e crisi economica” lanciata dal settimanale L’Espresso.
    L’Italia è ufficialmente in recessione, la disoccupazione cresce, molte aziende hanno mandato i lavoratori in cassa integrazione a Natale e l’Istat ha diffuso dati drammatici sull’aumento della povertà. Eppure i ristoranti sono pieni, gli alberghi in montagna prenotati, le vie dello shopping affollate.
    Cosa ne pensate?
    C’è o no questa crisi?
    Che impressione avete dal vostro personale osservatorio, nella vostra città e nel vostro quartiere?
    Gli italiani sono davvero in crisi economica o no?
    Inviate le vostre testimonianze e i vostri racconti
    (se volete e potete).

  5. Grazie, Massimo.
    Mi piacerebbe pensare che il clima che si respira in questi giorni, falso o meno, di bontà e allegria, possa essere un dono da portare con noi sempre e non solo nel periodo natalizio.
    Per tutti vorrei un po’ di comprensione e di rispetto per gli altri. Ma credo di aver osato troppo.
    Auguri a te e a tutti i lettori del blog.

    In quanto ai ristoranti pieni e gli alberghi prenotati penso che sia dovuto al fatto che sono sempre i soliti che vanno in montagna per Natale. Gli altri si arrangiano come possono, e cioè peggio del solito. Si apre sempre più la forbice tra ‘poveri’ e ‘ricchi’.

  6. Velocissimamente et sistematicamente
    a. Buon Natale a tutti!
    b. Io il Natale lo passo tutto dentro a un letto essendo che ho fatto un’analisi ieri che una deve stare dentro a un letto per i tre giorni successivi. Ottima cosa per far sega a tutti i parenti e parentucci.
    c. Quindi io starò a casetta e mangerò tutte leccornie e leggerò cose di statistica, che sto periodo me toccano
    d. St’anno ho regalato solo un libro – trattasi di “Orientalism” di Edward Seid. Un libro che adoro in modo particolare – che mi ha insegnato molte cose.
    e. Libri che mi piacerebbero: Levinas per un verso, Teresa de Lauretiis per un altro, Amelie Nothomb per un terzo.
    Aribuon natale Massimo! torno alla cova.

  7. Per anni, ad ogni Natale ho riletto “Piccole donne” di Louisa May Alcott col suo memorabile incipit: “Un Natale senza strenne non è un vero Natale”. Poi mi ha incantata “A Christmas Carol” di Dickens: un misto di melassa vittoriana ma veramente commovente con un tocco di noir… bellissimo!

    E che dire dei gialli natalizi di Agatha Christie?

    Nei “Fioretti” di San Francesco ho riscoperto l’incanto del primo presepe.

    Cantando in un coro polifonico ho imparato tantissimi brani natalizi, che riascolto anche in estate!

    Natale è il baccalà con la pastella di mia nonna paterna, che morì proprio il 25 dicembre di sette anni fa, è l’atmosfera allegra e caotica a casa di mia zia, con il tavolo stracolmo di nocciole e arachidi e semi di zucca e ceci sgranocchiati per far passare il pomeriggio, tra una tombola e un po’ di musica, con mio zio che lava i piatti e resta meravigliato a guardare il tavolo pieno di bucce, come se una mandria di topi avesse fatto fuori tutto… è il ricordo dolce di nonno Peppino, che morì per Santo Stefano nell’86. La gioia di concerti e messe tra uno sbadiglio e un vocalizzo e una fetta di panettone. Una lettura in poltrona con la coperta sulle gambe. Mio nipote col bavaglino del suo primo Natale. Le recite a scuola, quando presentavo e recitavo le mie prime poesie.

    Vi auguro un Natale sereno, luminoso, pieno di idee, storie, libri…

    Gesù Bambino questa notte scenda nel vostro cuore e lo riempia tutto del suo divino amore (Padre Pio).

  8. Carissimi e caro Massi,
    che le stelle del cielo brillino tutte stanotte. Su di voi. Sui vostri desideri. Sulle graffiature o le ferite, perchè questa notte speciale le lenisca.
    Cupo o sereno che sia il cielo, sia su ogni solitudine e su ogni condivisione.
    Un abbraccio
    Simo

  9. Dunque, non è per pigrizia, ma di seguito riporterò un post che feci pochi giorni fa nel mio blog e che suscitò un interessante dibattito. Non è per autocitazione, ma è solo perché è esattamente in tema con questo post di massimo, nel quale direi le stesse cose che dissi da me.

    “Questa è la storia di un romano (io), mica uno che vive (con tutto il rispetto per queste ridenti località) a Saracinesco o a Vazia. E questo romano (io) questa mattina decide di comprare libri da regalare, e decide di regalare libri scritti da amici: Remo Bassini e Barbara Garlaschelli. Due autori che, se un ipotetico e insindacabile “ufficio qualità libri” dovesse inserire tra i migliori scrittori italiani, non ci sarebbe nulla di che stupirsi.

    Il romano (io) va alla Feltrinelli, e in altre due enormi librerie, ricavandone lo stesso risultato. “Bassini…Garlaschelli…uhm, guardo sul pc….Ah, eccoli….ah, publicano anche con editori famosi….Frassinelli….Newton&Compton…oibò…”

    Oibò un par de’ cojoni, pensa il romano (io). Perché la musica è sempre la stessa. “Non li abbiamo, li dobbiamo ordinare, naturalmente sa….li troverà dopo Natale o ancora dopo, perché lei capisce…”.

    Capisco, e come se capisco. Avrei ordinato, avrei atteso, sarei ripassato. Ma perché Remo e Barbara sono bravissimi, e sono due amici. Ma ho desistito, in quanto i libri devo regalarli a Natale. Natale 2008, intendo.

    Quindi la mano e i soldi sono andati ai “soliti noti” che qui non cito perché non ne hanno bisogno”.

    Questo post era praticamente figlio di altri post, uno dei quali pubblicato da Remo Bassini medesimo nel suo blog, nel quale si evidenziava come nel 2008 siano aumentate molto le vendite on-line dei libri.
    Lo so, la libreria ha il suo fascino e di una libreria “in muratura” sono anche io fedele cliente. Però quella di internet è una realtà che ormai non si può trascurare. Forse potrebbe esserci sinergia, o almeno sarebbe auspicabile.

  10. Per una mia carissima ex allieva, oggi ricercatrice a Sheffield ho scelto, di Boncinelli, I miei lirici greci (cito il titolo a memoria) perché come il curatore/scienziato, anche lei adora il mondo classico e la scienza. Vorrei esortarla, così, a non dimenticare mai gli amati poeti, antichi e moderni. Ma so che questo non succederà.
    Che libri avete ricevuto in dono? Nessuno mi regala libri o quasi, perché tra poco dovrò uscire di casa per lasciare a loro, gli amati tiranni, tutto lo spazio. Qualcuno c’è però che mi ha già mandato un bel libro di Ripellino, poeta e saggista che adoro, “Solo per farsi sentire”, Mesogea, Messina 2008. Qualcun altro mi ha regalato i tre bellissimi meridiani dei Poeti siciliani. Una meraviglia davvero. Posso dirmi soddisfatta.
    che libri avreste voluto regalare (e perchè)? Tanti, a tutti ma proprio a tutti gli amici; in particolare, quando arriverà in linreria, a giorni, vorrei poter donare la meravigliosa Divina Commedia illustrata da Alberto Martini, Mondadori Arte, appena uscita. Sarà in libreria in gennaio. I disegni di Alberto Martini, poco conosciuto e morto tanto tempo fa, ma grandissimo (Il primo piano della Pinacoteca di Oderzo, dove nacque, è tutto dedicato a lui, ai suoi disegni, incisioni, litografie di straordinaria bellezza) sono meravigliosi, una reinvenzione continua del poema.
    Che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?Difficile scegliere. Libri di qualità, libri poco legati alle mode, libri di poeti, libri di narratori degni di tale nome. Qualcuno ancora c’è.
    Buon Natale a tutti. E grazie per Letteratitudine, un bel libro che leggerò con attenzione.

  11. Ho ricevuto per Santa Lucia “La lunga attesa dell’angelo” di Melania Mazzucco…
    Mi sono regalata “Letteratitudine, il libro” e credo che lo regalerò anche ad altri – messaggio promozionale – e mi è arrivata l’antologia di “Volo rapido”, il concorso Porsche cui ho partecipato…

  12. vivo sulla mia pelle quotidianamente il rifiuto della diversità, quest’anno mi é “uscita” questa poesia, credendo invece che la diversità sia un dono particolare…l’ho scritta per i miei piccini (alunni della scuola dell’infanzia), l’hanno memorizzata e drammatizzata, erano la notte, il cielo stellato, la stella cometa, marte, luce divina e angioletti, con tuniche di raso, fili dorati e argentate, intorno a loro nuvole e musica bianca, io nn hoi pianto, ve la dedico augurandovi tanta felicità vera. un abbraccio potente a te, Masssimo

    La Stella di Natal

    C’era una volta un cielo stellato
    pieno di stelle tutte ordinate

    C’era una stella messa ad un lato
    era una stella con la coda

    Le altre pensavano
    ad una strana moda

    Tu sei diversa stattene in disparte
    vattene su Marte

    Quando la Luce Divina arrivò
    come un tuono parlò

    La stella cometa ha una meta
    guidare dovrà pastori e potenti
    a nuovi sentimenti

    Di gioia, di pace e di bontà
    per tutte le genti del mondo e
    di buona volontà

    lia

  13. Cari amici di Letteratitudine, per il momento preferisco abbracciarvi tutti e ringraziarvi per quello che mi avete e mi state continuando a dare attraverso le idee e i buoni sentimenti,anche forti talvolta, contenuto notevole dei vostri interventi.Gli agurissimi sono di tiro, ma i
    Baci&Abbracci sono il mio slogan e abitudine quotidiana
    sempre vostro, ammiratore e amico virtuale
    Luca Gallina

  14. Bella, Lia, bella proprio! Danzo, io bambino, con te, assieme agli altri miei coetanei bimbi e… Gesu’ sia con te!
    Sergio

  15. Cari Amici, un augurio di cuore a tutti voi. Che queste feste si tramutino in occasioni imperdibili per riscoprire la bellezza. In un grande libro. In un buon film. In una poetica o faticosa passeggiata tra i boschi. Poco importa. Ovunque essa sia. Ovunque si annidi. Auguri a tutti…

  16. Son d’accordo con Enrico Gregori: secondo me anche i librai di ogni citta’ italiana dovrebbero unirsi e creare una sola grande libreria comune, per poter tenere i tanti libri che escono ogni giorno e non fare le figuracce che fanno con noi (e con il Greg), altrimenti, Internet vince ed il supermercato anche – per non dire delle edicole e dei libri insieme ai giornali che vi stanno stabilmente ormai.
    Io ho regalato, insieme alla mia Verončica, i soliti libri di favole a Laura. A Veronika daro’ domattina un libro tradotto dall’italiano – lo faccio spesso -: e’ un saggio di Eugenio Garin sul Rinascimento italiano. A me stesso ho regalato ”Letteratitudine – il libro”, che mi spedira’ papa’ dall’Italia. Ad altra gente ho evitato, perche’ o stanno in Italia, e non trovo libri italiani a Lubiana, o sono sloveni e temo di dar loro libri-monnezza o quantomeno sgraditi. Vorrei regalare solo dei classici italiani e latini, greci, ma purtroppo quasi tutti i miei conoscenti sono ben forniti di cio’ o li hanno in altra lingua o non li trovo io in italiano.
    Brutta posizione, la mia, per regalare dei libri, oibo’!

  17. Quello che segue e’ un mini racconto, pubblicato nell’antologia: “La notte di Natale”, redatta da Kataweb.

    Non avrei mai pensato che potesse finire così. La mia ragazza era piombata in casa mia e mi aveva detto:
    “”Paolo, io te dobbiamo parlare.””
    Il 24 Dicembre era nevicato tutto il giorno. La neve era riuscita ad
    imbiancare perfino le guglie del Duomo. Il traffico milanese era caotico, ma ogni rumore era insonorizzato da una spessa coltre bianca. La città meneghina sembrava più bella, forse perché essendo rallentata dalla neve, era diventata più umana.
    Comunque, tralasciando tutte quelle descrizioni paesaggistiche da scrittore da due soldi, tornando a quello che pensavo non potesse finire così, quando la mia ragazza mi aveva detto che voleva parlarmi, avevo pensato che volesse farmi una dichiarazione d’’amore, caldeggiata da quel momento idilliaco. Già mi immaginavo che volesse dirmi quanto fosse contenta di trascorrere le feste natalizie con il sottoscritto e soprattutto quanto fosse contenta di stare insieme a me. Invece mi sbagliavo; lei non era per nulla intenzionata a dirmi ciò che io
    pensavo (e del resto ‘’sta cosa accade sempre tra uomini e donne).
    Quel pomeriggio del 24 lei era piombata in casa mia per dirmi che non sopportava più la mia gelosia e che aveva deciso di lasciarmi. Io, mentre venivo folgorato dalle sue affermazioni, mi deprimevo. In primo luogo
    pensavo al magnifico pile della O’’neill che avevo acquistato per lei il giorno prima, insieme a dei costosissimi pantaloni da sci. In più ero atterrito perché più lei andava avanti a motivare le sue
    ragioni, più io pensavo a quanto l’’atmosfera natalizia mi avesse talmente rimbambito, da non farmi accorgere che la neve, gli zampognari, le luminarie, il presepe, e nemmeno Gesù Bambino in persona, avrebbero potuto salvare il nostro rapporto. Figuriamoci questo fottutissimo Natale!

  18. Un mio vecchio racconto di Natale (2000)

    NATALE A CUBA

    Janet ripensava a quel film americano che aveva visto la sera prima in televisione. Strade colorate di bianco e i bambini carichi di regali. Negozi affollati ed auto di grossa cilindrata. Genitori indaffarati tra pacchi di regali e provviste per la casa. Alberi stranissimi addobbati di luci e colori, che si accendevano e si spegnevano, decorando piazze e strade. In alto, da un palazzo all’altro, ghirlande fiorite e luci intermittenti completavano il panorama surreale.
    Era un film. Solamente un film.
    Strani personaggi vestiti di rosso, muniti di una buffissima papalina ed una vistosa barba bianca, si aggiravano per le vie consegnando pacchetti ai bambini della sua età. Si muovevano con dei carri trainati da animali mai visti, dotati di lunghe e nodose corna. Portavano con loro scatoloni colorati avvolti di nastro e fiocchi, che ingombravano completamente i loro stranissimi mezzi di locomozione.
    A Janet il film era piaciuto moltissimo, non tanto per la storia, quanto per l’atmosfera che descriveva e per le emozioni che trasmetteva. Narrava di famiglie senza problemi che potevano permettersi carne ogni giorno ed in grande quantità. Descriveva bambini allegri, pieni di giocattoli elettronici e libri coloratissimi da sfogliare e disegnare. Parlava di coppie felici che si muovevano per le strade di una città coperta di neve (così avevano chiamato quella stranissima roba biancastra che a lei ricordava il cotone). E poi regali e musica, famiglie riunite ad una tavola colorata di rosso, chiese affollate e canzoni dolcissime.
    Tutto questo l’aveva distolta per un attimo dalla sua solita vita. Intendiamoci, non che la sua realtà quotidiana le dispiacesse. Affatto! Non avrebbe cambiato per nulla al mondo la libertà di correre a perdifiato tra palme e banani, rincorrendosi con gli altri bambini del villaggio. Non avrebbe mai voluto rinunciare a pomeriggi lunghissimi sulla spiaggia e neppure ai giochi sul piazzale, quando si schizzavano con l’acqua della cannella comune. Le sue bambole di pezza, che il padre costruiva con pazienza, non le sembravano poca cosa. Ci giocava da anni ed ancora resistevano. Le chiamava per nome ed erano le sue compagne insostituibili quando si trovava da sola. Le facevano compagnia la notte, quando doveva andare a coricarsi ed aveva un poco di paura del buio di quella casa di campagna.
    Janet viveva a Cavana, nella zona occidentale de L’Avana, con due sorelle più grandi ed i genitori. Avevano un piccolo campo che dava loro da vivere. Frutta, verdura, qualche animale da cortile. In certi periodi dell’anno trovavano persino un maiale da ingrassare. Come le piaceva quando veniva il tempo di ammazzarlo e in allegria dividevano le parti prelibate dagli scarti! Guardava suo padre intento nel lavoro e si procurava di aiutarlo e non le facevano paura né il sangue, né le grida dell’animale. Era un rito, che riuniva tutta la famiglia. Questo era il periodo che preludeva al grande evento. Janet riconosceva il Natale da suo padre che affilava i coltelli. L’animale doveva soffrire il meno possibile e la lama sarebbe penetrata a fondo, spaccandogli il cuore.
    La cena di fine anno prevedeva da sempre una fetta di maiale a testa e anche questa volta non avrebbe fatto eccezione. Nonostante le restrizioni. Nonostante il “periodo speciale” proclamato da Fidel. Il Natale non era una festa così importante, perché le date che contavano erano altre.
    Il trentuno dicembre, ad esempio, ma ancor più il giorno successivo, che ricordava il “Trionfo della Rivoluzione”. Così le avevano detto al Circolo Infantile e così le diceva sua madre quando le raccontava storie prima di coricarsi.
    Il suo mondo di bambina era questo. Colori decisi, che andavano dal verde dei campi al rosso dei fiori, per passare all’azzurro intenso del cielo, scolpito da arcobaleni luminosi dopo piogge furenti. Cicloni che si abbattevano d’improvviso e portavano via tetti e speranze. Corse nella polvere e giochi inventati con la fantasia dei ragazzini. Nascondino, una palla di stracci, bambole di stoffa e cenci.
    E quel film aveva sconvolto tutte queste certezze.
    Janet per un istante aveva assaporato l’irrealtà di quel mondo di luci e si era immersa in un sogno. Babbo Natale era il nome di quel personaggio vestito di rosso. Era un vecchio dalla barba bianca, che portava doni ai bambini, cavalcando una slitta trainata da veloci animali a quattro zampe. Si chiamavano renne ed assomigliavano un poco ai cavalli che aveva visto per le campagne di Vignale e Pinar del Rio. Passava per il camino di notte, entrava non visto nelle case e depositava pacchi regalo sotto un luccicante albero di Natale.
    Janet si avvicinò a sua madre in cucina, come sempre intenta a separare i fagioli buoni da quelli avariati per il consueto piatto di riso del mezzogiorno. Era il loro pranzo della vigilia, di quel ventiquattro dicembre così uguale a tutti gli altri giorni della loro vita. Riso e fagioli non per tradizione o convinzione religiosa, ma per necessità. La carne ci sarebbe stata per la festa di fine anno. Era abbastanza.
    “Mamma – le domandò preoccupata – ma noi abbiamo un camino?”
    “E per che farne figliola mia?”, rispose la madre.
    “Per far entrare Babbo Natale con i regali.”
    La mamma guardò la bambina con dolcezza.
    “Questi film americani….”, pensò.
    Da un po’ di tempo la televisione di Fidel si era convertita a spettacoli una volta proibiti. Voleva dare un segnale di cambiamento. Far capire che qualcosa si stava muovendo. In realtà riusciva soltanto a confondere le idee alla povera gente.
    La mamma prese Janet in grembo e le disse:
    “A Cuba non passa mai Babbo Natale piccola mia…”
    “Ma perché mamma?”, domandò delusa la bambina.
    “Perché Babbo Natale viene dal freddo e si muove con slitte trainate da renne. I suoi animali sono abituati al rigido inverno dell’Europa e degli Stati Uniti. Deve attraversare tempeste di neve e tormente di vento glaciale. Da noi non potrebbe resistere neppure un minuto”.
    “Ma a me piacerebbe vederlo. Avrei tante cose da chiedere in dono”.
    “Non si può, bambina mia. Non si può. Siamo fuori dalle rotte di Babbo Natale. Noi abbiamo già tanto. Tu pensa a quei poveri bambini europei chiusi nelle loro case d’inverno, mentre tu giochi libera nei campi. Tu vai al mare a tuffarti in ogni stagione e loro chiusi al caldo delle loro case a ripararsi da tempeste di neve. Nella vita non si può avere tutto”.
    La mamma era stata convincente.
    Janet pensò che quei bambini erano veramente sfortunati. Facevano una vita da reclusi e non conoscevano la gioia di una corsa libera all’aperto se non in brevi periodi dell’anno. Molti di loro non avevano mai visto una vera spiaggia.
    Era giusto che almeno avessero la soddisfazione di un Babbo Natale che soddisfaceva tutti i loro desideri per un giorno all’anno.
    “Io quello che voglio posso farlo sempre”, pensò Janet.
    Tra non molto sarebbe stato l’ultimo giorno dell’anno e avrebbero fatto festa. Il Natale non era importante. Sarebbe passato come sempre inosservato se non fosse stato per quel film americano. Avrebbe atteso la festa del maiale squartato sul campo e la parata militare sul Malecòn imbandierato a festa. Il primo giorno dell’anno, come a tutte le altre bambine del Circolo Infantile, le avrebbero dato una bella bandierina tricolore per andare a sventolarla sul lungomare. Era una cosa che non capiva, ma rientrava nella festa, nella normalità delle cose da fare.
    Probabilmente avrebbe ancora pensato a quel vecchio dalla barba bianca che portava regali ai bambini, invece di ascoltare le parole noiosissime di un altro vecchio dalla barba nera, che indossava una divisa militare di colore verde.

    Gordiano Lupi
    http://www.infol.it/lupi

  19. Auguro a tutti di dimenticare, per un momento, la realtà di questo mondo degli adulti e di ridiventare il bambino bisognoso solo di affetto e calore.
    Ma anche questo sembra essere superato oggigiorno e con esso il significato di Gesù Bambino, che rimane una favola di un tempo trascorso troppo in fretta nella nebulosità della vita moderna.
    Eppure, non posso fare a meno di sognare una realtà tutta mia e di rallegrarmi ancora per il Natale, imitando i piccoli che, sorridendo, mi sollecitano a non pensare ad altro.
    Il loro gioire è spontaneo e semplice, come sono i loro veri bisogni, che purtroppo vengono mal interpretati e corrosi da noi adulti.
    Smarriti, ci osservano con uno sguardo tra un sorriso e una nuova richiesta, come volendo tastare una realtà loro troppo estranea, perché già sentita fredda e ipocrita.
    Il timore di perdere la loro innocenza è troppo forte; ad esso reagiscono con sempre più nuove pretese, come per mettere gli adulti alla prova e testimoniare l’assurdità del loro mondo, che nulla ha a che fare con il loro ancora piccolo, semplice e bisognoso solo di amore, di quello che non costa nulla, se non di premure e presenza affettiva.
    Buon Natale.
    Lorenzo

  20. Sì, caro Lorenzerrimo hai ragione! Guardare con gli occhi di un bimbo è una conquista che si raggiunge poco a poco. Ieri ho letto un racconto, scritto da un giovane autore “Marcel il clown: la vera origine dell’albero di Natale”, solo i bimbi avevano capito all’istante la “prospettiva” della storia, gli adulti, per comprendere, devono, prima, sfracellarsi…contro un albero.
    Buone feste a te

  21. AUGURI DI BUO NATALE A TUTTI: VI DEDICO QUESTO RACCONTO SCRITTO DI FRESCO.

    Gesù bambino e Letteratitudine

    “Cazzo!” esclamò il barista vedendo il bambino che, appoggiato al bancone, con un sol gesto della mano, moltiplicava i bicchieri del wischy. “Ma chi diavolo sei?”.
    “Uhei, moderiamo i termini, quale diavolo della malora, io sono Gesù bambino”.
    “Gesù bambino!!!”.
    “In persona. Sono tornato sulla terra per fare un po’ di piazza pulita, mi pare che vi state allargando troppo ultimamente”.
    “Sei nato oggi? Per la seconda volta?” chiese sempre più incredulo l’uomo, mentre gli altri avventori si alzavano dalle sedie per avvicinarsi al ragazzino.
    “Esattamente”.
    “Sempre nella stessa grotta?” domandò un altro facendosi il segno della croce.
    “Ma che grotta! Oohh, sono mica scemo! Non sono più i tempi di una volta. Con tutte le comodità che ci sono oggi, andavo a nascere ancora in una grotta? Mi ha ospitato quell’uomo vestito di bianco, il papa, nella sua reggia. Altro che grotta! Confort di ogni tipo: riscaldamenti, cibi raffinati, opere d’arte, ori e gioielli”.
    “Già”, commentò un altro, dicono che con le ricchezze del Vaticano si potrebbe sfamare la popolazione del terzo mondo”.
    “E’ vero” concordò il Messia, per questo sono tornato, per ristabilire certi equilibri. Anche per Natale, meno panettoni e un tozzo di pane per tutti”.
    “Bravo!” esclamò entusiasta il barista, “così si parla” e lo abbracciò forte.
    “Piano, porca putt… ho ancora le costole fratturate” Gesù bambino si piegò in due per il dolore e l’uomo lasciò la stretta mortificato.
    “Su, non è successo nulla di grave. Oggi bisogna festeggiare la mia nascita”. Con uno schioccar di dita moltiplicò i bicchieri all’infinito. “Da bere per tutti” ordino. “Sono nato un po’ più grandicello perché non avevo voglia di stare a cambiare pannolini. E poi non c’è molto tempo a disposizione, il mondo sta andando a rotoli e bisogna agire in fretta”.
    “Cosa intendi fare?”.
    “Occorre darvi una ridimensionata, state acquisendo troppo sapere e avete perduto il senso della realtà. Quello strumento della tecnologia, per esempio, il computer, vi permette di comunicare a chilometri di distanza, e vi allontana dai vicini di casa, dalle persone che vi sono accanto”.
    “Ma dai” disse uno preoccupato, “internet è una bella invenzione, perché vuoi privarcene?”.
    “Ho detto solo una ridimensionata. Ci sono blog che raccolgono anche diecimila persone al giorno. Non va bene. Troppa concentrazione di potere. Troppo seguito, potrebbero organizzare un complotto, un’insurrezione. Meglio prevenire”.
    “Ti riferisci a Letteratitudine?”.
    “Sì, se ne parla anche in Paradiso e mi distoglie i santi dalle preghiere. Occorre prendere provvedimenti. Bene, vi saluto, ho da lavorare”. Gesù bambino salì sulla sua potente moto e si diresse a far pulizia.

  22. Libri regalati:
    “Nel legno e nella pietra” di Mauro Corona
    “Firmino” di Sam Savage
    “Nel nome della madre” di Erri De Luca.
    Ho ricevuto in dono la raccolta di poesie di Bukowski, “E così vorresti fare lo scrittore?”
    Durante queste vacanza sto leggendo:
    E. Junger, “Visita a Godenholm”
    e rileggendo:
    Maria Corti, “Catasto magico” (un libro scoperto grazie alla preziosa indicazione di Miriam Ravasio).
    Rinnovo per tutti i miei auguri (già espressi su La camera accanto) di buon Natale e d’un nuovo anno ricco d’amore, pace e creatività.
    Gaetano

  23. Buon Natale a tutti!
    Oggi sotto l’albero avevo due bellissimi libri, espressamente richiesti, alla faccia della sorpresa, per aiutarmi a capire qualcosa in più, spero, su crisi recessione, ecc…:

    L’economia canaglia, Loretta Napoleoni
    Il cigno nero, Nassim Nicholas Taleb

    Mi auguro da sola una buona lettura, ma so che lo sarà!

    Buone feste e letture a tutti!

  24. Libro che mi sono fatto regalare per Natale: “Tu non dici parole”, di
    Simona Lo Iacono.
    Libro che ho regalato per Natale: “Tu non dici parole”, di Simona Lo Iacono.
    Libro che ho prenotato per il prossimo Natale: il nuovo romanzo di Simona Lo Iacono.
    Sono un fan sfegatato di Simona Lo Iacono.

  25. Bellissimo il Natale di Mr. Bean, la scenetta col tacchino è un vero capolavoro. Grazie di cuore a Gea.
    I libri che mi hanno/mi sono regalato?
    – After Dark di Murakami Haruki;
    – Scuorno di Francesco Durante;
    – Storie Brillanti di eroi scadenti di Francesco Di Domenico;
    – Dove il silenzio muore di Simonetta Santamaria;
    – L’Approdo di Shaun Tan (libro per immagini, senza parole, bellissimo e intensissimo). Questi ultimi tre me li sono regalati da solo alla fiera di Roma “Più libri, più libri”, insieme al “nostro” libro Letteratitudine.
    Quelli che ho regalato, o che regalerei, o che sto per regalare sono il libro di Gregori “Doppio Squeeze” che consiglio a tutti, e il Murakami precedente “Kafka sulla spiaggia”.
    Mi piacerebbe vedermi regalare:
    – La letteratura nazista in America di Roberto Bolano (è l’unico suo libro che mi manca);
    – Scappa, scappa Galantuomo (almanacco di cazzate a cura di Gaetano Parmeggiani e Max Rusca recentemente riedito per la prima volta in versione integrale);
    – Tamarri di Remo Bassini;
    – Violent red di laura Costantini e Loredana Falcone.

  26. Posso scrivere una letterina di contestazione a befani e befane o sono in anticipo?
    Scrivo come contestatrice contro le belle parole di Natale a proposito dell’articolo sull Espresso di cui ha citato Massimo Maugeri…
    Insomma Natale si ma le palle sull’alberono , quelle no proprio non le voglio sentire!
    Sono stanca di tutti coloro che vogliono tingere l’esistenza di rosa e si sgolano nel pronunciare parole come amore, solidarietà, aiuto al prossimo, umanità, nauseante buonismo mielato ed edulcorato che non esprime la punta massima di una montagna di contenuti che dovrebbero principalmente stare a valle.
    Ermete Trimegisto scrisse: così in alto come in basso.
    Tutti questi moniti natalizi da arte di chi governa hanno il sapore dello zucchero filato che appiccica la bocca e le mani, come faccio a credere a tutto queste belle parole in odore di santità quando se apri i quotidiani leggi, pagina dopo pagina, di corruzioni, magistratura in tilt, cronaca nera che nei fatti supera thriller da fantascienza, l’Obama economico che deve rifare il lifting all’America, il mondo ancora pieno di guerre mai sedate completamente, un’Italia che almeno dovrebbe chiedere il pudore del silenzio da parte di chi ha governato male e l’ha condotta allo stato attuale, una società che non distingue più, neppure leggi regolamenti, la gioventù reduce della dimenticanza da parte di quegli adulti che hanno ignorato il concetto greco di paìdeia, ovvero la cura che una generazione deve avere nei confronti di quella successiva per farla uscire dalla fanciullezza e quindi dalla crisi.
    Non sarebbe meglio essere pessimisti e fare il punto della situazione con un grado di ragione che oltre al piano ideale affronta i problemi concretamente? Lo trovo culturalmente e fattivamente più costruttivo.
    I problemi non sono palle di natale e neppure la vita degli uomini, oltretutto i concetti astratti privi di fondamenta hanno quasi sempre fallito e non hanno mai dato risposte giuste e complete all’esistenza dell’uomo…
    Per ben rappresentare il popolo, ma non solo, mi è venuto in mente un comico che ho visto in tv qualche tempo fa e che si presentava con una vestaglia sgualcita, la canottiera bianca macchiata, le ciabatte, i capelli arruffatti e la sigaretta accessa traboccante di cenere, pigramente sdraiato su un divano, nichilisticamente ad ogni domanda sulla società, sul mondo, sulla morale, sulla sua vita, rispondeva con la solita frase composta da quattro paroline “fondamentalmente me ne fotto”, interpretando un povero cristo che faceva ridere con le lagrime agli occhi.
    AUGURI A TUTTI
    ROSSELLA (scusate il mio grado di amore)

  27. Buon Natale? Ma si, buon Natale.
    Mica è tardi?
    Natale finisce la mattina di capodanno, quando si recuperano le ossa e il cervello, da qualche sbronza o da un’illusione di gioia, che anche stavolta non è arrivata.
    Si carica talmente di attese questa festa che poi finisce sempre per deluderci.
    Io parto sempre triste in partenza, cosicchè se mi accade qualcosa di non negativo, diciamo normale, sono felice come un bambino (ma, i bambini sono felici?).

    Questo natale ho regalato solo il mio libro, sarebbe stato da fessi andare a comprarne di altri, anche se scritti superlativamente meglio del mio, e poi, “Storie Brillanti…” si reputa umoristico e la gente, credo, sia a natale, che a ferragosto, dovrebbe ridere di più.

    Forse avrei regalato “Doppio Squeeze” in aggiunta, se fosse stato in libreria, ne ho letto poche pagine ma già lo sento come un libro “Whisky & Caminetto”, un plaid sulle ginocchia e dito vorticoso in bocca per andare alla pagina successiva.
    Dire:
    Buon Natale, Massimo Maugeri,
    è dirlo a tutti voi.

  28. Oh, se poi v’interessa un po’ di tristezza (come se non ce ne fosse abbastanza, la cara Rossella ce ne ha scaricato dell’altra, la comprendo e condivido, maronn’ dò Carmine!) fatevi un passaggino sul mio Splinder/blog *(solo per quelli di sinistra, quelli di destra siano felici).
    Bion Natale, Rossellina cara, nun ce penzà!

    *ho due blog perchè sono “Gemelli”, o perchè sono fesso?

  29. Massimo mi perdonerà,
    neanch’io voglio fare pubblicità al mio blog, ma un attimo fa, avevo invitato, in fatto di tristezza, ad una riflessione sulla sinistra editata sul mio blog, ma io sono Didò, non una persona normale, un forsennato creatore di blog (ho inventato il virtuale nel già virtuale).
    Ho scoperto di aver pubblicato un post su di un blog che non sapevo di avere:
    http://didomenico.splinder.com/post/19419271/Buon+Natale%3F+Buon+Natale.
    e che non si trova cliccando sul mio nome.
    Gesù! Io di me non capisco più nient’!

  30. °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
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    Auguri, Massimo! Auguri, Letteratitudine!
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    ……@**** MERRY * ***
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    …*O*** CHRISTMAS ***O
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  31. Auguroni, spero siano validi anche se fatti in zona Cesarini…
    Regalati e ricevuti molti libri… ormai i librai mi fanno l’inchino e mi stendono il tappeto rosso quando mi vedono. Cosa vorrà dire ? 🙂
    A presto.

  32. Cordiali auguri a tutti gli autori dei posts di questo blog, un augurio speciale al legittimo proprietario del medesimo che con magnanimità e pazienza ospita le idee di tutti coloro che vogliono lasciare un segno del loro passaggio!
    Buon Anno a tutti.
    Kate Catà-

  33. COVINA (CALIFORNIA) – Un uomo vestito da Babbo Natale ha fatto irruzione in una casa di Covina, città che si trova nella parte orientale della contea di Los Angeles, in California, dove era in corso il cenone della vigilia di Natale. L’omicida ha aperto il fuoco uccidendo a colpi di pistola sei persone e ferendone altre tre (tra cui una ragazza di 20 anni e una bambina di 8 che non sono in pericolo di vita). Poi si è tolto la vita.

    Il tenente della polizia di Covina Pat Buchanan ha detto che l’uomo è arrivato al party e ha cominciato a sparare appena entrato. La casa, dove c’erano almeno venticinque persone intente a festeggiare, si è incendiata e i poliziotti quando sono arrivati hanno udito ancora spari.

    La polizia ha cercato per ore Bruce Jeffrey Pardo, 45 anni, ex marito di una donna che, probabilmente, era nella casa. Poi il corpo dell’uomo è stato trovato senza vita nella casa del fratello, nell’area di Sylmar, un distretto bella San Gernando Valley. La polizia ha detto che si è suicidato e ha fatto sapere che, probabilmente, all’origine della strage c’è proprio il divorzio arrivato dopo appena un anno di matrimonio e di pesanti conflitti tra i coniugi.

    Repubblica.it (25 dicembre 2008)



    COVINA (California) – La polizia di Los Angeles ha aggiornato il bilancio della strage compiuta da un uomo travestito da babbo natale alle porte di Los Angeles: otto cadaveri, fra cui quello di una bambina, sono stati ritrovati nella casa, devastata dalle fiamme, dove l’uomo era entrato aprendo il fuoco indiscriminatamente contro i presenti alla festa per la vigilia di natale.

    Il presunto autore della strage, unico sospetto, è un uomo di 45 anni, Bruce Pardo, che poi si è suicidato con un colpo alla testa. Secondo la polizia il movente della strage è stata la sete di vendetta nutrita dall’uomo nei confronti della ex moglie.

    Con tutta probabilità, il numero delle vittime salirà ancora, poiché tre persone risultano ancora disperse, proprio l’ex moglie e i suoi genitori. La casa dove si svolgeva la festa di natale, alla quale partecipavano circa 25 persone, è stata avvolta dalle fiamme dopo l’irruzione dell’uomo, che aveva con sé, oltre al fucile, anche una sorta di molotov artigianale di grandi dimensioni.

    Repubblica.it (26 dicembre 2008)

  34. Sembra la trama per un racconto noir, ma purtroppo è una notizia vera.
    Penso, in particolare, alla bambina di 8 anni………….

  35. @ Miriam
    grazie della bella risposta. È proprio vero, l’uomo adulto impara solo dalle tragedie incontrate e sopportate personalmente.
    Buone feste anche a te.
    Lorenzo

  36. @ Salvo
    un bel racconto, che mi ha divertito. Grazie.
    Ti allego uno mio, venutomi in mente leggendo le cronache nere viennesi.

    Caio desidera scoprire cosa sia e cosa si faccia nelle tre dimensioni della nostra vita: purgatorio, inferno, paradiso.
    Entra nel purgatorio e vede molte anime banchettare, cantare e ballare gioiosamente.
    Mica male, osserva. Sono ora curioso di vedere come sia la vita nell’inferno.
    Vi ci entra e vede ancora più anime svolgere le stesse attività come nel purgatorio.
    L’unica differenza è che i pasti sono ancora più abbondanti e tutte le anime possono esibirsi nell’assoluta libertà, senza alcun controllo, accusa, punizione, limite.
    Benissimo, ora sono certo di trovare in paradiso lo stato massimo delle aspirazioni umane.
    Entra nel paradiso e trova un ambiente limpido, smagliante e luccicante, tanto da venire quasi accecato. Non vede un’anima, solo pace, solitudine ed eccessiva pulizia e ordine.
    Preso dalla storditaggine e timore, medita su cosa fare. Per il momento, pensa, non gli rimane altro che aspettare e sperare che qualcuno gli venga incontro. Finalmente, vede arrivare da lontano un vecchietto con la barba bianca e portante una tazzina nella mano. Il vecchietto gli viene incontro a passi lenti e misurati e, arrivato davanti a lui, gli porge la tazzina sulla quale sono alcune foglie d’insalata, due fagiolini e un pezzettino di pane.
    Smarrito e incredulo, lo supplica di spiegargli la stranezza del posto e la scarsità dei cibi, quando nell’inferno e nel purgatorio si vive alla bella e alla grassa.
    Il vecchietto lo guarda in viso con un atteggiamento di commiserazione e comprensione e gli sussurra: bè, come vede, siamo soli e non vale la pena di cucinare.
    Saluti,
    Lorenzo

    PS) per quanto riguarda la cara Simona, sono felice che siamo almeno in due a considerarla come si merita.

    @ Gaetano
    io ho già letto, due settimane fa, Firmino, trovato addirittura nella biblioteca cittadina del mio posto, purtroppo in tedesco.
    Mi è piaciuto molto.
    Ora prenderò in mano il Libro di Letteratitudine, arrivatomi giorni fa.
    Poi, spero di ricevere già quello di Simona, che leggerò con grande interesse e passione.
    Saluti,
    Lorenzo

  37. Che tristezza queste notizie ferali!
    Purtroppo le feste rappresentano un momento critico per chi si ritrova a dover convivere col dolore, la solitudine e l’emarginazione…
    Altro libro che mi hanno regalato: “La solitudine dei numeri primi”…

  38. @Lorenzo. Molto significativa la tua metafora. Auguri di buone feste anche a te.

    @Maria lucia. Santo cielo! Tirati un po’ su. Ti vai a leggere un libro del genere. Come minimo ti viene l’arteriosclerosi. Leggiti il libro di Didò (se vuoi te lo vendo io a metà prezzo), ti rianimi.

  39. @Lorenzo. La Lo Iacono è destinata a una grande carriera letteraria, credi a me che un po’ me ne intendo. In un sol giorno ha oscurato la mia fama nel siracusano. Vent’anni di onorata carriera bruciati nell’arco di una presentazione. I miei fans mi ignoravano, passavano oltre per andare a farsi autografare il libro dalla Lo Iacono. Roba da matti!

  40. Dopo che il giorno 24, al Decathlon per gli ultimi acquisti, in contemporanea mia figlia minore (3 anni) cominciava a vomitare per tutti i corridoi, mentre la maggiore (5 anni) si lamentava di avere la febbre e io pure avvertivo i primi sintomi, il Natale non poteva che essere un giorno memorabile. Ho dovuto cucinare per tutta la famiglia in piedi grazie a un bombardamento chimico che mi ha nascosto le multiformi manifestazioni virali, preparando anatra arrosto e faraona ripiena, nonostante tutto. A tavola vedevo doppio, finito il pranzo tremavo. Sono riuscita a sparecchiare per forza di volontà. Quindi a letto fino a stamattina. Oggi va meglio.
    Di libri ne ho ricevuti due: Il miglior amico dell’orso, di un autore finlandese di cui non sono capace di scrivere il nome, che ho iniziato ed è divertente e disincantato, poi Coltivare i bonsai, che non è molto letterario, ma per una che coltiva i bonsai con amore e sollecitudine è molto carino. L’illusione è di riuscire a fare un glicine stile Kengai. Simbolo di amicizia ed esplosione di colore a primavera.
    Auguri a tutti Barbara Becheroni

  41. Uhhhhhhhhhhhhhhhhh!!! Ricevere gli auguri nientepopodimeno che dalla dott.ssa. Becheroni. Questo blog viene frequentato pure dall’aristocrazia. Non lasciatevi ingannare da tutti quei falsi malanni, la dott.ssa Becheroni è una nobildonna siracusana che ha uno stuolo di camerieri al suo servizio, pronti ad apparecchiare e sparecchiare la tavola e a esaudire ogni suo ordine con uno scrosciante sbatter di tacchi. L’anatra arrosto era buonissima. Grazie dottoressa, trasmetta i complimenti a Battista da parte mia.

  42. @ Barbara Becheroni:
    Il miglior amico dell’orso è un libro entusiasmante, come tutti quelli di Arto Paasilinna. Ogni libro è dedicato ad un tema preciso, che l’autore affronta con la sua universalmente nota ironia. L’anno della lepre è dedicato al giornalismo, Il mugnaio urlante affronta il tema della pazzia, questo dell’orso, invece è sulle religioni…e l’orso giocherà la sua parte. Solo Paasilinna, con il suo lanciatore verticale di giavellotto poteva arrostire la beghina in quel modo… Buona lettura
    Bellissimo è anche Il figlio del dio del tuono: i miti non muoiono mai anche se mangiano e bevono oltre ogni limite gastronomico. Ancora buona lettura
    🙂

  43. Auguri a Massimo e tutto il popolo di letteratitudine. Propongo un altro argomento col quale potremmo divertirci. QUALE E’ STATOIL REGALO PIU’ BRUTTO CHE AVETE RICEVUTO?
    Per me un’odiosa sciarpa viola il lana sintetica che caccerei in gola a chi me l’ha regalata. Sono poco natalizia, vero? ^_^

  44. Mah… intanto augurissimi a tutti.
    Poi: vero è che certi regali sono improponibili, ma quest’anno mi è andata benissimo. Tutte cose utili e carine. Io semmai riciclo…
    🙂

    Sentite il mio augurio per fine anno:

    SE NE VA IL 2008
    COL CAPPOTTO TUTTO ROTTO,
    VIENE QUA IL 2009
    CON LE SCARPE NUOVE NUOVE,
    PER ANDARE PER IL MONDO
    CON LA GIOIA E IL CUOR GIOCONDO,
    PER PORTARE LUCE E AMORE
    AGLI AMICI CHE HO NEL CUORE!

    Se scrivete senza spazi vi viene un sms che potete riciclare, pagandomi naturalmente i diritti d’autore!!!
    🙂

  45. MESSAGGIO PROMOZIONALE – MA NATALIZIO!!!
    LETTERATITUDINIANI, ACCORRETE NUMEROSI… CANTO PURE IO!

    Giorno 6 gennaio 2009

    l’Accademia di canto “Carmelo Mollica”

    si esibirà in concerto

    presso la Basilica del SS. Salvatore di Noto

    alle ore 19,30

    Maestro del coro: Salvatore Pupillo

    Maestro collaboratore e preparatore: Sabina Schiavone

    Direttore: Giuseppe Romeo

    L’Orchestra giovanile dell’Istituto musicale “Vincenzo Bellini” di Catania accompagnerà il coro nell’esecuzione della Messa in sol di Schubert per soli, coro ed orchestra.

    Nella prima parte del concerto eseguirà alcuni brani natalizi.

  46. Un ringraziamento particolare a chi è intervenuto per la prima volta. È il caso – se non sbaglio – di Barbara Becheroni, Eva Brugnettini, Lia/soffio di luce.
    Grazie per i vostri commenti e benvenute a Letteratitudine.
    Tornate a intervenire… e sentitevi a casa vostra!

  47. I miei libri-regalo…

    Ho ricevuto: “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini e “La lunga attesa dell’angelo” di Melania G. Mazzucco (non è escluso che possa invitare entrambe le autrici a presentare i loro libro qui a Letteratitudine).

    Ho regalato: “Letteratitudine, il libro” a cura di un tale di cui non ricordo il nome

  48. La statua del Bambin Gesù non viene deposta nella grotta del presepe.
    .
    Monsignor Attilio Bianchi, prete della chiesa di Santa Lucia a Bergamo, ha detto ai suoi parrocchiani, nell’omelia della notte di Natale:
    “Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Se non sapete accogliere lo straniero, il diverso, non potete accogliere il Bambin Gesù. Perciò Gesù non nasce.”
    E ha poi aggiunto, in risposta a qualche fedele infastidito:
    “Gesù non ha paura di avvicinarsi agli emarginati, agli ultimi. E’ ora che chi si dice cattolico metta in pratica gli insegnamenti di Gesù.”
    .

  49. Sto rileggendo “Il bacio della Medusa”. Di recente ho trovato in biblioteca “La camera di Balthus”, il secondo romanzo di quella che Luigi La Rosa chiama semplicemente la Diva Melania… Avevo letto già “Vita” e “Lei così amata” e grazie a Simo durante queste feste mi godrò “La lunga attesa dell’angelo”…
    W la Mazzucco…
    Massi, invitala e mi preparo i sali…
    🙂

  50. @ Salvo,
    non ti preoccupare per i tuoi tifosi rincorrenti la Simona. Naturalmente, sono ora tutti attratti dalle sue grazie, ma poi dopo, non potendole possedere, ritorneranno al loro ovile.
    Ci scommetto.
    Lorenzo

  51. Vorrei che l’anno vecchio si portasse via notizie come questa: una centralinista della Florida licenziata perché rispondeva al telefono «buon Natale». Secondo l’abbecedario perbenista dei suoi padroni, avrebbe dovuto dire «buone vacanze» per non offendere i credenti non cristiani, i cristiani non credenti (la maggioranza) e gli atei di ogni ordine e grado. Quel che mi ha sempre colpito nel «politicamente corretto» è il suo strabismo. Un datore di lavoro può essere così sensibile da preoccuparsi delle conseguenze che un «buon Natale» avrà sulle orecchie di un musulmano o di un ebreo. Ma lo stesso datore di lavoro sa essere abbastanza insensibile da cacciare sui due piedi un’impiegata alla vigilia di Natale (pardon, delle vacanze). Ieri è stata una giornata tremenda. Dopo la storia della centralinista, mi hanno raccontato che le scuole inglesi hanno bandito le correzioni a matita rossa perché quel colore è «aggressivo» e «demotivante» per gli allievi. Ora, sono le stesse scuole che non fanno una piega se gli allievi, aggrediti e demotivati dalle matite rosse, utilizzano coltelli di qualsiasi colore per farsi rispettare dai bulli della baby gang avversa. Nutro la pia speranza che il 2009, come tutti gli anni difficili, porti con sé un barlume di serietà. Che si torni a dare peso al contenuto e non al contenitore, alla sciabola e non al fodero, a ciò che sta in fondo al cuore e non sulla punta biforcuta della lingua.
    Massimo Gramellini

  52. Caro Massimo,

    auguri a te e a tutti gli amici di “Letteratitudine”. Non saprei come definire il Natale: forse una festa che attendo come quando ero ragazzina e che poi, come ogni anno delude le mie aspettative. Riflettendo non è colpa del Natale, della festa religiosa che è un punto di forza per noi cattolici ma è sicuramente colpa della mercificazione che comporta, del consumismo dei regali inutili a tutti i costi nonostante la recessione e la crisi. Ed è anche vero che, in maniera inesorabile, sono trascorsi gli anni in cui tutto mi sembrava luccicante come un albero di Natale. Parliamo di libri – argomento che preferisco- ho regalato una raccolta di romanzi di Domenico Rea pubblicata da Mondadori nei Meridiani, “L’Isola del Tesoro” ai nipoti e “La lunga attesa dell’angelo” della Mazzucco che ritengo una delle migliori scrittrici dell’ultima generazione. Riservo per le mie letture natalizie un romanzo che in qualche modo mi trascina in un mondo altro, anche di genere fantasy. Quest’anno ho derogato a tale regola e mi sono immersa nella lettura del romanzo di Daniel Mendelsohn “Gli Scomparsi” a mio avviso opera articolata, romanzo saggio di grande fascinazione. Poi la scrittura, che mi è sorella, rientra sempre nei miei piani di vita, così sono alle prese con nuove progettualità. Auguro a tutti, me compresa, un anno positivo – finalmente non bisesto – e di inaspettate e belle sorprese. Delia

  53. Come non essere d’accordo con Gramellini? Dietro al “politically correct” c’è spesso un “humanament horripilant” da fare accapponare la pelle. Quando non si sfocia nella demenzialità pura delle scuole inglesi.

  54. Ma il problema non è affatto il politically correct per me, che è un oggetto utile, come altri oggetti quali la ricerca scientifica e il ferro da stiro, ma l’intenzione di chi lo usa, la quale potrebbe andare in direzione opposta a quella desiderata dall’ideatore dell’oggetto medesimo – che esso sia ferro da stiro, fusione dell’atomo o preoccupazione antirazzista. Nel caso specifico chi aveva l’intenzione ha strumentalizzato l’oggetto per motivi altri – per esempio che la signorina aspettava un pargolo, o che la signorina lavorasse da cani, o chi sa cos’altro.
    Invece sarebbe interessante ragionare sulla modalità mediatica di riportare questo evento, inventando narrativamente delle cause che in realtà nessuno è cos’ ingenuo da pensare reali. Ma una volta bypassate dalla stampa ecco qua! L’attenzione alle culture diverse diventa responsabile di un licenziamento!
    Detto ciò buon anno a tutti e al Massimissimo Maugeri.

  55. D’accordissimo con Gramellini. Il politically correct è l’altra faccia della legge sulla privacy: specchi per le allodole, paraventi per nascondere i misfatti dei soliti noti, per edulcorare le azioni più becere sotto litri di melassa arzigogolata. Non udente, coadiutore scolastico, operatore ecologico, parole che impacciano concetti e professioni concretissime. Coloured, afroamericano, non praticante, un’antilingua, come direbbe Calvino, che ci sta rendendo schizofrenici, dato che VERBUM et RES allungano sempre di più le loro reciproche distanze.
    Zaub, hai ragione quando sospetti cause “altre” per fatti travisati più o meno scientemente, ma c’è da dire che questo mondo da tempo ha perso il senso della realtà. Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur: mentre ci si perde in chiacchiere su argomenti tipo il sesso degli angeli, matita verde pallido o giallo ocra per le correzioni?, i nostri ragazzi crescono senza riferimenti, senza spina dorsale, permettetemi, senza palle: chi non accetta un frego rosso nel suo compito malfatto svogliatamente, copiato dal compagno, scopiazzato da Internet, mentre dormiva o scriveva sms alla zita, perché si traumatizza e il professore ce l’ha sempre con lui e mammina vacci a parlare tu, quale futuro avrà? Quale mirabolante contributo potrà apportare alla società? Secondo una recente inchiesta 1 giovane su 2 ha fatto uso di droghe. Beve. Meno male che c’è la social card.

  56. grazie per gli auguri e li faccio anch’io sia a te che a tutti quelli che mi leggeranno – BUONE FESTE IN SERENITA’!!!!!
    STO LEGGENDO IL LIBRO DELLA FALLACI quello pubblicato postumo, Un cappello pieno di ciliege – molto impegnativo ma bellissimo – per natale ho regalato a mio marito Storia del cristianesimo di corrado augias – lui e’ appassionato di questi argomenti – l’ha gia’ cominciato e mi consiglia di leggerlo….molto istruttivo…..scritto da un ateo…e quindi si suppone molto obiettivo – e…tanto per leggerne uno un po’ piu’ leggero….mi sono fatta regalare il libro di Cristian de sica – filgio di papa’…che mi sta piacendo anche nella sua semplicita’ … pieno di piccoli aneddoti sul cinema che io adoro – sono andata a vedere al cinema STELLA – film francese che consiglio di vedere….molto profondo e simpatico – storia di una ragazzina e dei suoi problemi in famiglia – utile anche per capire molte cose sui giovani nostri figli –
    sulla crisi e sui posti pubblici sempre pieni di gente e tutto prenotato….penso effettivamente che la crisi c’e’ e non c’e’….ovvero….le famiglie povere si sono impoverite ancora di piu’….penso alla famiglia di mia sorella che non si puo’ mai permettere una pizza fuori….e che ultimamente a volte non ha i soldi per fare la spesa….gia’ dal 21 del mese….pero’ i suoi figli hanno due cellulari a testa….e lei stessa ne ha due…uno fisso in casa…come numero di riferimento ed uno che se lo porta sempre dietro….pure quella e’ una spesa !!!!!!!!!!!!!
    io ancora non posseggo cellulare mio personale – lo rifiuto !!!! sarebbe per me un’ansia in piu’…..ritengo di avere tanti altri modi per comunicare…..
    e poi…..so di molta gente che si avvale di prestiti pur di permettersi la vacanzetta sulla neve…o al mare….o dove altro gli viene in mente di andare….quindi sono soldi fittizi……io non so se farei buffi pur di non rinunciare ad una vacanza…….non sono ricca ma lavorando in due…..cerchiamo di concederci sempre qualche uscita per lo svago – e poi secondo me la maggior parte degli italiani ce l’ha e come i soldi…. al pizzo…………e li tira fuori in queste occasioni –
    ci sono anche tante famiglie veramente povere….che si avvalgono di aiuti sociali…..e ne conosco personalmente almeno due…….una mia amcia che il marito ha perso lavoro…e non lavorando nemmeno lei….vanno almeno due volte alla settimana alla Caritas per mangiare e per prendere generi alimentari da portare a casa…….. ed un altro nostro amico che sta’ appunto in cassa integrazione da piu’ di un anno….e li’ ci chiediamo come faccia a campare….ultimamente sua moglie ha dovuto trovarsi un lavoretto – pulizie in una chiesa e in due appartementi – lavoro dignitosissimo che permette loro di arrotondare un po’ lo stipendio – e comunque sono convinta che molta gente vive al di sopra delle proprie possibilita’…accumulando debiti….aprendo conti in sospeso con uil fornaio…con il macellaio….e…dove gli e’ possibile anche in qualche supermercato……..ecco li’ che i poveri ci sono e come e si barcamenano cosi’……..
    vogliamo parlare delle macchine nuove che si vedono in giro???? pure li’ molti non rinunciano a cambiare la macchina…..ed accendono finanziamenti per infiniti anni…………….
    cosi’ l’italiano medio si sta abituando a vivere lo stesso…….finche’ non arriva allo sfacelo finanziario…..e molti gia’ ci stanno………ecco come si puo’ capire la crisi –
    spero che presto i nostri governanti ci aiutino a migliorare un po’ la situazione finanziaria….. COMUNQUE…BUON ANNO NUOVO A TUTTI !!!
    SALUTI CARI ANNA DI MAURO

  57. @Anna Di Mauro,
    sei grandiosa, sono arrivato fino in fondo ansimando!
    Se questi sono auguri…ma lasciami scherzare, sei simpaticissima e hai fatto un’analisi che neanche Epifani…
    Anna mi sembravi la “Simona Marchini” della trasmissione “Black Out” di Enrico Vaime che va’ in onda il sabato mattina su RadioDue.
    Hai ragione, Annarella mia: “tempi bastardi”, come dice un comico e giacchè ho citato Vaime, ricordo anche una bellissima frase sua rispetto ai tempi odierni:
    “Oggi rimpiangiamo le persone che un tempo ci facevano schifo”
    Buon tutto, a tutti!

  58. @miriam ho scoperto questo autore per caso e mi sta piacendo moltissimo, proprio per l’ironia e il fatto di non prendersi sul serio, la prosa semplice ma micidiale, e la trovata del giavellotto verticale è mitica, oserei dire.

    @salvo sei sempre carino. La prossima volta dirò a Battista di servire gli avanzi ai miei molossi, invece che a te. Oppure ti servirò io stessa ai molossi, non prima di averti visto galoppare inseguito dai miei foxhound per un po’. E vedo anche che l’halzeimer è alle porte: tu ti sei strafogato di pizza, da me impastata con le mie manine e cotta nel mio forno a legna, non di anatra. Forse confondi la sottoscritta con qualche altra…
    Comunque il corto Siracusa film fest è stato molto interessante. La prossima volta, quando ti invito, puoi anche accettare senza paura di morire di noia.

    @Massimo: in effetti ho poco tempo per partecipare, poi sono un po’ timida, ma alle provocazioni di Salvo non riesco a rinunciare a dire la mia. Ho partecipato una volta al dibattito, quando c’era il libro di Mistretta e di Salvo in contemporanea. D’ora in avanti cercherò di essere più presente. La timidezza è stata vinta. Grazie e ancora auguri

  59. In questi giorni ho letto il gioco dell’angelo di ruiz zafron e mi è piaciuto moltissimo. Sarà perchè pure io mi sarei fatta uccidere per grandi speranze di Dickens a 12 anni? sarà perchè nutro da sempre un’inguaribile nostalgia per il feulleton? sarà che il natale mi rimbambisce ? boh… Auguri a tutti!

  60. Carissimi,
    vi scrivo da Canazei, in Trentino Alto Adige, tra i bastioni delle Dolomiti e una neve accecante.
    Le stelle brillano di più da qui, perchè siamo più vicini al cielo. E le speranze si ammantano di presagi più forti.
    Somigliano a incunaboli di un misterioso indovino che sa dominare il futuro.
    A questo indovino non ho chiesto dell’anno che verrà.
    Non ho voluto sapere pronostici. Non ho invocato fortuna, amore, salute.
    Non l’ho interrogato con l’ansia di chi studia gli oroscopi e le congiunture favorevoli. Non l’ho guidato in complicati viaggi astrali.
    Sono muta di fronte al sonno di mio figlio e so che nel silenzio di un bambino che dorme affidandosi a noi c’è già tutto. Fortuna. Amore. Salute.
    All’ indovino ho chiesto quindi solo di vegliare sul sonno di mio figlio.
    Sul mio. Sul vostro.
    Buon anno a tutti da
    Simona e suo figlio Nanni

  61. Sarebbe troppo semplice pensare che il 31 dicembre chiuda un periodo della nostra vita e l’1 gennaio ne apra uno nuovo. Il tempo, così come concepito dall’uomo, è indifferente alle sue necessità e alla sua vita. Purtroppo le aspettative generali per il 2009 non sono molto positive. La crisi economica, le guerre, la perenne ricerca di un’effimera felicità sembra che caratterizzeranno anche i prossimi dodici mesi.
    Quindi il mio augurio è che chi sta vivendo in serenità possa conservarla anche nell’anno a venire e chi invece ne è attualmente privo possa finalmente trovarla nei giorni futuri.

  62. Propositi per l’anno nuovo ?
    1) aprire un “Paasilinna fan club” con l’aiuto di Miriam
    2) abolire, almeno nel mio ufficio, il politically correct: obbligatorio pane al pane e vino al vino. Esprimire un’opinione anche non corretta/clemente/buonista è un diritto sacrosanto di chiunque
    3) risolvere la crisi finanziaria mondiale
    4) digerire il cenone di fine anno

    Le ultime 2 cose probabilmente necessiteranno di pari impegno e dedizione

    Auguri a tutti ed un bacione doppio a Miriam
    Gianluca

  63. @ Gianluca
    Grazie per il bacione doppio che ricambio con tanti bacini:
    🙂
    1) per il fan club su Arto Paasilinna, wow!!!
    2) sottoscrivo in tot il tuo proposito
    3) Amato, sul Sole di Domenica ha scritto che augurare buon anno, sapendo che non lo sarà è un po’ una “pirlata” (il senso era quello); faremo del nostro meglio, con impegno e dedizione.
    4) sembra che il mercato dei libri stia bene (le vendite sono aumentate: fonte televideo), quindi, auguri a tutti i lettori e agli amici di letteratitudine.
    Miriam

  64. @ Salvo e Gianni Parlato
    Salvo, è vero non ci eravamo scambiati gli uguri, lo faccio ora: bacione , abbraccio e buone cose.
    🙂
    Gianni Parlato: a te che mi hai ispirato una diversa chiave di lettura di Zarathustra, segnalo la mia recensione su DOPPIO SQUEEZE del Gregori che ho pubblicato sul sito LIB(E)RO LIBRO, IL FUNAMBOLO CHE NON T….A
    AUGURI
    🙂

  65. @Miriam, @Barbara Becheroni, che coincidenza fantastica anche nel mio libro c’è un giavellotto verticale, se il mio biografo ufficiale, quel furfante di @Salvo Zappulla, avesse studiato bene oggi faremmo concorrenza alla Finlandia.
    “…Il vecchio Ezechiele credeva di fare una cosa giusta, oltretutto quella non era una maglia ma uno zuccotto giallo da atletica, lo indossavano i commissari sportivi del lancio del giavellotto per evitare di essere scambiati per il bersaglio; erano distinguibili da lontano, e un giorno che un giudice di gara palestinese non lo mise, per non essere scambiato per ebreo, fu infilzato dritto tra gli occhi.
    Alla vedova non venne riconosciuto il risarcimento-zuccotto e lei per ripicca fece seppellire il malcapitato senza estrarre l’asta dal cranio; al cimitero di Lupponia molte persone si fermano a pregare davanti al giavellotto sacro e la sera al buio, molti cani ne fanno un uso diuretico.”
    – Tratto da “Ezechiele lupo e le tre porcelline” racconto contenuto all’interno dell’antologia “Storie Brillanti di Eroi Scadenti- CentoAutori Editore.

    Il cattivo gusto per le vicende temporali non c’è, la storia è stata scritta quando sembrava che in Palestina qualcosa cambiasse.

  66. Vorrei festeggiare e vivere senza…..
    Vorrei festeggiare una festa senza i simboli imposti dalla società del consumo.
    Sono simboli in forma di regali non centrati e quindi accettati per cortesia, per ringraziare i buoni intenti dei donatori. Non posso fare a meno di accusarli di non conoscermi veramente da non intuire i miei veri desideri.
    Vorrei festeggiare senza confrontarmi con la falsità e l’ipocrisia delle immagini pubblicitarie, poste dappertutto con insistenza che offende e reprime anche le anime più sciocche.
    Vorrei più volentieri festeggiare nella meditazione, nella quale ritrovare il mio animo nudo e bisognoso della luce delle cognizioni e degli affetti veri e sentiti che giovano a me e agli altri che mi stanno incondizionatamente vicini.
    Vorrei festeggiare le ricorrenze quando sento il bisogno di farlo, seguendo il mio ritmo emotivo e non quando viene prescritto da un calendario, imposto per interessi estranei al senso della festa.
    Vorrei festeggiare la natura nelle sue sembianze e mutazioni naturali senza vedere i rifiuti lasciati dai turisti che la vogliono godere, ma non conservare.
    Vorrei vivere la mia vita senza il confronto estenuante con il lusso che acceca e opprime e che nasconde la vanità e la presunzione di chi ne fa uso.
    Cerco di immaginarmi un mondo migliore. Se esistesse, sarebbe un mondo perfetto ma automatico e quindi senza l’anima per renderlo espressivo e invitante a tentarlo di vivere.
    La nostra realtà ha diversi volti, secondo la volontà e disposizione di sopportare i sacrifici e le delusioni iniziali, dietro le quali ci aspettano le nostre qualità migliori.
    Liberi dei fardelli ingombranti e pesanti, acquistiamo fiducia in noi e il senso di possedere tutte le forze positive della nostra dimensione, che ci permettono di trovare soddisfazione, provare orgoglio e ci spingono a continuare, perché chi si ferma, perde tutto, non avendo capito che solo nell’azione si percepisce il senso di crescere e di diventare liberi dagli effetti negativi che ci vogliono sconfiggere.
    È giusto porsi una meta per avviare il processo delle rivelazioni positive, ma è falso credere di averla raggiunta. Chi lo fa, non ha capito nulla e perde tutto il poco che ha acquisito.
    La natura ha disposto che tutti hanno la possibilità di realizzarsi. Ognuno, secondo le proprie disposizioni e condizioni fisiche e mentali, può realizzarsi. Nessuno è escluso.
    Non tutti hanno un compito facile, ma chi si deve impegnare di più sentirà più soddisfazione e proverà infine più fiducia e orgoglio di sé.
    Buon Anno Nuovo, che sia nuovo almeno nei propositi, perché sono loro che donano il senso di muoverci verso un fine giusto ed appagante la nostra sete di capire questa vita, anche davanti alle sue più grandi avversità.
    Saluti.
    Lorenzo

  67. @ Cara Simona,
    conosco quei posti e i loro riflessi sull’anima umana.
    Capisco quindi il loro linguaggio, che ci attira come per invitarci a comunicare con il Creato, così pieno di stelle, più luccicanti che altrove, da sembrare voci parlanti a noi e in noi.
    Li ammiriamo, e già una forza nuova di speranza ci prende e ci aiuta a dimenticare gli affanni e le delusioni provati o ancora da provare.
    Nel loro splendore, ci viene spontaneo di sperare in un futuro propizio e buono, da non aver bisogno di cercarlo in un oroscopo o di chiederlo a un indovino.
    La bellezza del Creato, che tanto ci ammalia, lascia sorgere in noi la certezza, che un giorno il tutto si risolverà per il nostro bene. Il tuo piccolo Nanni, ora dormiente il sonno degli innocenti perché sicuro delle cure della sua mamma, continuerà ad alimentare questa speranza, e così, col trascorrere delle generazioni, essa diverrà un giorno realtà liberatrice per tutta l’Umanità.
    A te, e al piccolo, i miei migliori auguri di Buon Anno; che sia ricco di soddisfazioni per il tuo costante e serio impegno che ti assumi sempre in ogni tua attività.
    Lorenzo

  68. Carissima Simona,
    ti faccio i migliori auguri di buon anno.
    Che questi vostri giorni “dolomitici” possano continuare a essere splendidi sia per te che il piccolo Nanni!

  69. ”Auguro a tutti di dimenticare, per un momento, la realtà di questo mondo degli adulti e di ridiventare il bambino bisognoso solo di affetto e calore.”
    Questo lo ha scritto Lorenzerrimo ed io lo faccio mio, rimandandolo a me stesso e a tutti voi.
    Buon San Silvestro!
    Sergio Sozi e fam. (Lubiana)

  70. Auguro a tutti gli amici di Letteratitudine, e specialmente a coloro che leggono pazientemente i post (di chi é in vacanza e ha più tempo, ma tra un pò torna a lavorare..) un affettuosissimo Felice Anno Nuovo.
    Un augurio particolare al caro Massimo, sempre così paziente e garbato.

  71. @ Sergio-Massimo
    grazie, Sergio. In effetti, scrivendolo, ho pensato ai miei nipotini, ma anche alla tua Laura e al piccolo di Simona. Come vedi, Letteratitudine congiunge gli animi e gli intenti dei partecipanti interessati. Un bel grazie quindi anche a Massimo per la sua costante e utile moderazione.
    Ad entrambi un Buon San Silvestro.
    Lorenzo

  72. Cari amici di letteratitudine, caro Massimo, approfitto di questo post mentre nel forno si cuoce il polpettone e in padella gli involtini di pollo per augurare a tutti voi un sereno (felice è una pretesa troppo grossa) anno nuovo. Per noi che siamo sopravvissuti al bisesto 2008 non può essere che migliore.
    Belle, le ldomandine natalizie, però! Anche se Natale è passato voglio divertirmi a rispondere:
    che libri avete regalato per Natale?
    Premettendo che in genere regalo libri di amici italiani e non bestseller, DOPPIO SQUEEZE, del mio amico Enrico Gregori a un amico amante del noir poliziesco, e STORIE BRILLANTI DI EROI SCADENTI del mio super-amico Francesco “Didò” Di Domenico a uno che aveva bisogno di farsi una risata.
    – che libri avete ricevuto in dono?
    Il regalo più bello che possano farmi eppure, ancora si ostinano a presentarsi con sciarpette del cavolo, braccialetti e fetenzie varie. Però dei libri li ho ricevuti: L’Esorcista, comprato dai miei figli su EBay perché non si trova ormai più, Ancora il vento piange Mary di e da Danilo Arona, Nero Natale da SuperPippo Della Monica,Al crepuscolo, l’ultimo di Stephen King da mio marito (che sa di non poter far passare una festa senza che mi regali un libro, ma anche qualcosa di tecnologico: niente pretese di gioielli o similari, pensate che fortuna!)
    – che libri avreste voluto regalare (e perchè)?
    Nessuno: quelli che volevo regalare li ho regalati. Il fatto è che dovremmo avere molti più amici lettori… 😉
    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?
    Quelli del mio elenco dei desideri, ma siccome lo conosco solo io me li compro da sola!
    A tutti voi FESTEGGIATE COME PAZZI e un grosso augurio di BUON 2009! 🙂

  73. @ Baci& Abbracci a tutti gli amici di scrittura di letteratitudine!
    Ho lasciato l’Hotel Croce Bianca di Canazei, nell’ottima cornice rassicurante delle Dolomiti e chi arriva in questa ridente,luminosa e luccicante Vallata?che a 1560 mt. circa si inerpica attraverso ben tre passi ad altezze fino a 3000 mt e scende anche in altre vallate, fino ad arrivare in Austria e non solo: vero paradiso per gli sciatori esperti con 260 km di piste: quelle vere! Lei Simona Lo Iacono: scrittrice,poetessa,imprestata al diritto giudicante: amica sincera,persona colta raffinata, di tutti Noi!
    Cosa mi sono perso io, mia moglie Luce e tutti i miei amici polentoni?
    E adesso mi ritrovo qui a Milano: per ostentare l’abbronzatura e un’ottima forma, si fa per dire, e brindare allo scoccare…….al 2009:pensando a tutti Voi così cari nel mio cuore, GRAZIE!:MASSIMO MAUGERI ospite ospitante eccellente,Simona Lo Iacono la più bella del Reame a detta di Salvo Zappulla,Miriam Ravasio,Zaub,Maria Lucia Riccioli,Laura Costantini,Cristina Bove,ROSSELLA ci siamo conosciuti di persona a Milano,Gea,le altre Signore che non cito con i nomi è per brevità;SERGIO SOZI,unicum, e gli altri amici che stimo e apprezzo per l’onestà intellettuale:Lorenzerrimo,Enrico Gregori,Eventounico,Carlo S.,Salvo Zappulla,Francesco Di Domenico sei un grande!,Subhaga Gaetano Failla sei un nobile siciliano?persona di garbo e molto raffinato,Gianni Parlato,Renzo Montagnoli;gli altri Signori uomini li ho sempre seguiti con ammirazione e interesse alle loro idee: come tutti Voi cari amici di scrittura e porgo, in questa occasione, alzando il flut con le bollicine ……PROSIT al 2009 foriero di novità coraggiose e tanta ma tanta creatività!
    BACI&ABBRACCI a tutti, nessuno escluso
    Luca Gallina

  74. Caro Luca, è sempre un grande piacere leggerti, e ti ringrazio tanto dei pensieri gentilissimi e degli auguri che ricambio di cuore (non sono siciliano… ma il mio bisnonno paterno lo era, e mi sento molto in sintonia con la Sicilia e la sua bellezza, pur essendo nato in Calabria). E’ bello sapere delle tue vacanze in montagna e della tua abbronzatura invernale in città. Tanti abbracci e ancora tanti tanti auguri!
    Gaetano

  75. @ Luca Gallina
    Grazie, Luca, degli auguri. Mi sono apparsi più preziosi, dopo tanto tempo di tua assenza. Spero che il prossimo anno ci riporti insieme a discutere, ma anche a ridere e rallegrarci, su questo Blog, dove tutto o quasi, e grazie a Massimo e alla correttezza e gentilezza con le quali noi ci presentiamo, diventa possibile.
    Mettendoci in contatto, impariamo non solo qualcosa di nuovo, ma sentiamo anche crescere in noi il sentimento di appartenerci. Ne sorge così un’amicizia che ci influisce nel tempo come se ci conoscessimo personalmente.
    Almeno per me, è un senso d’amicizia che mi spinge a riflettere meglio su tutto ciò che scrivo, nella forma come nel contenuto, per il senso di maggior rispetto e responsabilità verso le persone con le quali sono in contatto.
    Ti auguro anch’io un Buon Anno Nuovo, che sia sereno e ricco di buone riflessioni e propositi in ogni campo delle tue attività, di modo che oltre a te anche gli altri possano approfittarne.
    Saluti.
    Lorenzo

  76. Auguri a tutti voi…
    Trascorrete giorni sereni pieni di pace e relax…
    Perché dopo Capodanno a Letteratudine si ricomincia!!!
    🙂

    Grazie a Luca, al garbato Lorenzo e veramente a voi tutti, di esserci, di scrivere, di discutere, di litigare senza tirarci i capelli, di indignarci senza cattiveria, di tenerci uniti tramite la ragnatela sottile del web.
    E GRAZIE MASSI, IL NAVIGERO MAUGGER ANFITRIONE MERAVIGLIOSO!!!

  77. Luca Gallina sei un delizioso galletto;
    Simona Lo Diacono, che ci fa una sacerdotessa sicula sulle dolo-miti? sei ovunque c’è dolo?;
    Lorenzerrimo, ‘npò prolisso (non ce la faccio a finirti, dovrò chiedere a Greg che ti faccia sopprimere da qualche suo assassinone), ma tanto dolce;
    Maria Luisa Riccioli, quarto dolce elemento della Trinità (Riserva divina),
    Subhaga Gaetano Failla, dolce delizioso il Subhaga, quelle poche volte che non l’ho digerito ho fatto uso di Geffer, sniffato direttamente.
    Miriam,
    di te non oso dir parole che non volino alte, sopra sopra il senso del tempo (sto ancora sniffando Geffer, tra poco passo all’Aulin).
    (Devo muovermi, si sta facendo mezzanotte)
    Massimon Mauger,
    stappo lo champagne, passa in giro i bicchieri e buon anno a tutti.
    (ora devo cominciare a staccare le gabbiette dai tappi, la suocera comincia ad inveire: “Francè se stà facenn’ mezzanott’ posa stò madonn é compùter!
    Auguri Letteratitudineeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!

  78. @Didò. Il 2009 si è aperto nel peggiore dei modi: febbre alta e intossicazione alimentare. Didò, i tuoi auguri si sono rivelati peggio dell’ anatema inviato da un santone sioux inferocito perchè i compagni facendo la danza della pioggia gli pestavano i calli. (Ti prendesse un accidenti…!). Mia suocera invece ha digerito tutto ed è sempre lì che se la gode, immarcescibile al tempo e alle intemperie. E non allarga i cordoni della borsa. E pensare che mi stavo divertendo a leggere “Storie brillanti di eroi scadenti”. Mi sa che per farti un dispetto, ci scrivo su qualcosa.

  79. @ Didò
    Grazie degli auguri e dei sorrisi (leggerò prima o poi spero qualche tuo libro) e auguroni anche a te!
    @ Salvo
    Niente viaggio in Sicilia per me adesso e quindi incontro dalle tue parti rimandato (e inoltre vedrei davvero volentieri le vicine “pietre di Pantalica”: eh, qui siamo su Letteratitudine, quindi la citazione non poteva mancare, di Consolo in questo caso…).
    E tanti auguroni di buon 2009, e mi sa che oggi a pranzo per te solo acqua di fonte dell’Anapo e un gambo di sedano tagliato dalle fatate mani di tua suocera.
    A MASSIMO e a tutti i Letteratudiniani,
    AUGURI DI UN BELLISSIMO 2009!!!

  80. @Gaetano. Il tuo libro è un incanto. Sei bravo, ma bravo bravo. Auguri anche a te. Però non contribuire anche tu a scavarmi la fossa: l’acqua dell’Anapo è inquinata e in quanto alle manine di mia suocera, se vuoi te le faccio provare di persona: te la spedisco con il primo volo. Ha un delicatezza tale che già la sola stretta di mani potrebbe procurarti delle fratture.

  81. @ Francesco di Domenico:
    Sono già la copia di quello fatto assassinare da Enrico; Mi sono così accorto di essere diventato immortale, e più colpi ricevo, più divento attivo.
    Ti ricorderai, che all’inizio dei miei interventi su questo bel Blog ero di gran lunga più prolisso. Certo, che m’impegno a riordinare i miei pensieri in una gabbia più stretta, ma non sono un marconista, abile nell’uso di un codice comprensibile solo da chi l’ha imparato.
    Ti faccio anch’io i miei più vivi auguri di Buon Anno, ai quali aggiungo un grazie per la tua genialità d’idee e d’espressione che tanto mi dilettano e ispirano.
    Lorenzo

  82. @ Salvo:
    RESISTI!
    @ Gaetano:
    non capirò mai quella aggiunta al tuo nome: parrucchino o riporto?
    @Lorenzerrimo:
    Sniper o Hunter? (fatti fuori entrambi)
    🙂

  83. @ Didò:
    il commissario Ferri del doppio trasporto: citazioni e pensieri, auguri!
    🙂

  84. @Miriam,
    tieni i personaggi di “Doppio Squeeze” a freno, sono schizzati come il loro autore, potrebbero scappare dalle pagine prima che il buon Mauger ce li presenti, perchè spero che ce li porti qui quei mattacchioni cloni di Gregori.

    @Salvo,
    resisti, gli umoristi si stanno assottigliando, ne uccidono di più le suocere che gli editori, la mia mi è alle spalle, governa in casa come la sovrintendente bulgara di Togliatti (quella che estrasse a morsi il proiettile dalla spalla del “Migliore”).

  85. @ Maria Lucia
    Anche te, ringrazio personalmente e in modo particolare. Ho comunicato volentieri con te, perché attratto dai tuoi interventi, espressi in modo personale ma sempre semplice, dolce e chiaro. Mi fai ricordare i miei migliori professori di scuola, abili nell’esercizio del loro mestiere di pedagoghi e sapienti della loro materia presentata a noi allora ancora incoscienti e distratti.
    Mi ricordo di un professore di Lettere che, sostituendo un altro impossibilitato, ci fece una lezione sul Leopardi. Rimasi incantato dal suo modo di esprimersi, tanto da lasciarmi trascinare e immaginarmi nel suo mondo benevolmente suggestivo e fantasioso.
    Questa è la differenza fondamentale tra gli insegnanti: alcuni esercitano la professione con un’abilità nativa e per questo convincente, tanto da creare un’unità d’intendimento e d’identificazione con gli alunni, mentre altri non ci riescono e la loro lezione rimane una voce vacante, senza uno sbocco emotivo e mentale nei loro alunni.
    È proprio nei periodi più nebulosi della scuola, come l’attuale, che essa abbisogna d’insegnanti ispirati dai bisogni di un animo diventato bisognoso di un nuovo sapere ed emozioni benefiche.
    Tu sei certamente una, tra i tanti che ancora considerano la loro professione una missione indispensabile per il bene del singolo e la formazione di una società migliore.
    Cari saluti.
    Lorenzo

  86. @ Miriam
    Hunter mi piace di più; aveva una caratteristica che io non possiedo, quella di essere alto.
    Per il resto siamo uguali, cioè snelli, intelligenti, buoni ed affascinanti, così mi dicono le mie conoscenze, e non solo quelle femminili.
    Un caro saluto anche a te, solitaria nelle tue montagne lecchesi ( o si dice diversamente).
    La prossima volta che sarò nelle tue parti, verrò a stanarti dal tuo covo, se necessario anche al lume di candela. T’inviterò a pranzo, onde finalmente conoscerci di vista e commentare insieme le differenze tra le immagini virtuali pensate e quelle reali. Vedrai che ci divertiremo anche.
    Come giudice fungerà Esther, che è sempre imparziale, almeno a sua detta.
    Ciao e di cuore un buon inizio d’anno e per tutto l’anno intero.
    Lorenzo

  87. Caro Didò, la Trinità già sta messa bene e poi la ragazza ce l’hanno – Maria lei sì regina della pace in un mondo che pace non ne vuole – ma posso fare domanda per un posto nel coro celeste. Tu ce la metti una buona parola?
    🙂
    Caro Lorenzo, grazie delle tue parole così sensibili… magari fossi brava come tu dici? Quando sarò depressa mi andrò a rileggere quello che mi hai scritto…
    🙂

  88. @Mara Lucia. Con la raccomandazione di Didò tutt’ al più potresti aspirare a cantare “Bandiera rossa” nel girone più rosso dell’inferno, insieme a Stalin e Mao.

  89. La febbre mi è salita a 45, mi basta infilare le dita dentro la presa elettrica per riscaldare l’intero condomio.

  90. Eccomi, miei cari.
    ANCORA AUGURI DI BUON 2009 A TUTTI!
    In questi giorni sono “itinerante”. Faccio da spola tra parenti e amici (infatti vi sto scrivendo “al volo”).

  91. @ Salvo
    Coraggio, resisti!
    La febbre alta non è mai una buona compagnia… soprattutto per capodanno.
    Se ti può consolare, sappi che c’è di peggio…
    Mi ricordo il Natale e il capodanno di qualche anno fa.
    Mi beccai l’herpes zoster (vedi fuoco di S. Antonio). Mia moglie – che era incinta – per evitare un possibile contagio, incoraggiata dal ginecologo, si trasferì da sua madre per un paio di settimane… amici e parenti mi evitarono come se avessi contratto la lebbra.
    Passai il Natale e il capodanno in totale (per certi versi beata) solitudine. In quell’occasione mi sbafai tutti i dvd con le puntate di “Friends”(sette anni di serial tv). Fu in quell’occasione che mi infatuai della Aniston.
    Tutta colpa dell’herpes zoster!

  92. @ Didò
    Rivolgendoti a Simona hai scritto: “che ci fa una sacerdotessa sicula sulle dolo-miti? sei ovunque c’è dolo?;”
    Io avevo pensato a una battuta simile: che i tuoi giorni dolomitici possano essere “mitici”… senza “dolo”!
    Pur essendo di gran lunga superiore alla tua, ho considerato la battuta scadente e ho evitato di scriverla qui (però l’ho inviata a Simona per cell.).
    Forza, umorista… impegnati di più!
    🙂
    Intanto anticipo che sabato 3, in questo luogo, Francesco Didò Di Domenico si confronterà con Enrico Gregori nell’ambito di una “recensione incrociata” sui loro nuovi libri. Arbitrerà Gea Polonio.
    Il divertimento è assicurato.

    p.s. Non so se avete notato… Didò scriveva su questo blog dalle 11:46 pm del 31 dicembre alle 12:05 am del 1° gennaio.
    Come definirlo?
    Commovente o pazzo?
    Diciamo affetto da… commozione cerebrale?
    😉

  93. Cari amici
    BUON ANNO!!!!
    @ Didò, il dolo mi richiama, sarà deformazione professionale…(un bacio e augurissimi dalle Dolo-miti)
    @Luca e Lorenzo: un abbraccio grande grande (la prossima volta ci incrociamo a Canazei?)
    @ Mariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii: mi manchiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
    @Massi: anche tu mi manchi!
    @Salvuccio: un bacio e coraggio.
    @Letteratitudine: la mia gratitudine (visto la rima?)

  94. @ Didò e Lorenzerrimo: anzi a Lorenzerrimo e p. c. a Didò.
    in impeccabile uniforme e stivali lucidi, il piccolo alpino aspetterà l’austriaco, nella “tana” della Linea Bianca (nuovo ecomuseo dedicato alla grande guerra, qui se ne inaugurano a tutto spiano) e divertendoci un sacco, metteremo fiori nei nostri cannoni.
    Oddio, capodanno è già passato da un po’…
    🙂 🙂

  95. @ Miriam
    Mi chiedevi ieri, nel flusso degli auguri, il perché del mio nome aggiunto, il terzo. E’ semplice.
    E’ un’enfasi sul mimetismo del vero Sé, nell’oscillazione ontologica tra Plurinominato e Innominato, una metafisica lacustre e manzoniana sulla prossemica delle tue terre, una riflessione e una flessione (che fa sempre bene, soprattutto in questi giorni) sull’etica delle poste italiane, siccome il postino legge sbuffando tre nomi sulle mie buste. Una contemplazione zen, infine, sull’essenza del vuoto, sulla tazza di tè che strabocca, metafora dell’ego, quando invece avevo chiesto a quello stonato del barista un caffè lungo.

  96. Ma che interventi gustosi! Che auguri affettuosi! Mi è passata pure la febbre. Anzi, il medico mi ha detto che non si trattava di febbre. Avevo solo dimenticato la coperta elettrica accesa!!!

  97. Adesso che le Feste (travestite da Santa Klaus) stanno scappando inseguite alle calcagna dal Tempo (travestito da Pitbull) posso indicare agli Amici di Letteratitudine i libri che ho regalato: ai due amici più scrittori il più singolare dei libri, “Letteratitudine, il libro” (che in realtà è il più pluralistico), mare magnum in cui guazza con sommo diletto, suo e nostro, il Navigero, mostrando le sue doti sorprendenti; all’amico perennemente indignato, Le fiamme e la ragione di Augias, ad altri più ridanciani ma sempre interessati, Schopenhauer e la vispa Teresa, di A.Verrecchia (cui ho messo mano anch’io). Infine, a me stesso, la prima edizione (1940, un’occasione fortunata) di Le petit Prince,di Saint Exupery, libro che consiglio a quanti non lo conoscano, adulti s’intende, per la sua struggente bellezza e dal quale cito: “…les étoiles sont éclairées afin que chacun pouisse un jour retrouver la sienne”. Auguroni a tutti.l

  98. Simo tornaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
    Tanti saluti da Fabio che ti vuole a Muggiò per la presentazione e vuol leggere il tuo libro…
    A Salvo: guarisci e fai il bravo, se no la Befana ti porta il carbone…
    A tutti: una splendida Epifania… che la luce in ognuno di noi brilli e spanda calore nel mondo intero!!!
    ML

  99. @ Miriam
    aggiungo alla tua proposta, ringraziandot tanto.. e un buon vino, per gli effetti benefici che lascia, di modo che sia il cuore come il corpo sappiano dove trovare la felicità e ci vogliano rimanere sempre.
    Lorenzo

  100. CIAO A TUTTI DA RAGUSA…
    STO FREQUENTANDO UNO DEGLI STAGE DI LUIGI LA ROSA CON ALESSANDRO SAVONA…
    SCRITTURA E ARCHITETTURA… MUSICA E POESIA.
    TANTI STIMOLI BELLISSIMI…
    BACIO…

  101. @Maria Luisa Riccioli,
    dolce suorina, lo sai che ne anch’io in casa? Mia Moglie.
    A novembre è stata da voi in Sicilia, a Corleone, per un ritiro spirituale dai “Frati Minori Rinnovati”: li conosci?
    A saperlo te la spedivo a Siracusa per qualche settimana (è ministro straordinario).
    Vorrei regalare un mio libro all’arcivescovo Sepe (il cardinale sarà qui in paese a gennaio), mi ha detto: “Vade retro! Non puoi dare quel libro indiavolato a Sua Eminenza, quel tuo libraccio parla malissimo dei preti”.
    Non è vero! Ne parla e basta!
    Un grande abbraccio, sei fantastica Marì!

  102. Anche per quest’anno… vi propongo di:
    – scambiarci gli auguri
    – raccontare le vostre festività natalizie
    – riportare citazioni sul Natale e sul nuovo anno (frasi celebri, stralci di brani, ecc.)
    – pubblicare, tra i commenti, brevi racconti e poesie sul Natale e sull’anno nuovo (di autori celebri, ma anche di vostra creazione)
    – raccontare aneddoti in tema

  103. E poi… qualche domanda “libresco-natalizia”:
    – che libri avete regalato per Natale?
    – che libri avete ricevuto in dono?
    – che libri avreste voluto regalare (e perchè)?
    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?

  104. POesia di Natale di mia fattura che dedicheròvvi con affetto

    Com’è bello il natale
    colla mappa catastale
    bianco come il pitale
    si rovescia un po’ di sale
    natale natale
    com’è bello il natale!

    Eh?
    🙂
    Buon natale a tutti!

  105. Natale mi uccide..!
    Però è anche bello, basta guradarlo negli occhi brilluccicosi di mio figlio.
    Auguri di cuore a tutti.

  106. Ringrazio Massimo per i suoi auguri e rivolgo a tutti voi i miei:

    la felicità è un anelito che non tutti riescono a raggiungere, rimane spesso una chimera, un miraggio, che, tuttavia, si lascia rincorrere senza tregua: a volte la si afferra per un attimo, altre volte ci si illude di averla conquistata.
    La serenità è invece un traguardo quotidiano, costante, forse più autentico. E’ questa che auguro a tutti noi, sempre.

    Un abbraccio
    Sabina

  107. Il mio augurio è prima di tutto un ringraziamento per Massimo e per voi tutti, che ho incontrato su questo magnifico blog,come amici,interlocutori,brillanti,simpatici,malinconici,allegri,competenti e solo appassionati.Una grande compagnia in un luogo che stimola,accomuna,fa scorrere pensieri e parole,fa riflettere,fa arrabbiare,fa rallegrare,fa imparare, ma mai lascia delusi.

    Auguro un Felice Natale di pura gioia per lo spirito,di amore e di semplici pensieri che scaldano il cuore.Dedico a tutti una poesia,nel giorno in cui profondamente ferita da una persona ho rotto un rapporto di amicizia e di “impegno “,ma soprattutto perchè ho sentito che ingiustamente mi stavano rubando un sogno e credo che nessuno abbia il diritto di farlo,perchè una vita senza sogno è qualcosa che assomiglia più alla morte.
    <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<
    Non respingere i sogni perché sono sogni.

    Non respingere i sogni perché sono sogni.
    Tutti i sogni possono
    essere realtà, se il sogno non finisce.
    La realtà è un sogno. Se sogniamo
    che la pietra è pietra, questo è la pietra.
    Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
    è un sognare, l’acqua, cristallina.
    La realtà traveste
    il sogno, e dice:
    “Io sono il sole, i cieli, l’amore”.
    Ma mai si dilegua, mai passa,
    se fingiamo di credere che è più che un sogno.
    E viviamo sognandola. Sognare
    è il mezzo che l’anima ha
    perché non le fugga mai
    ciò che fuggirebbe se smettessimo
    di sognare che è realtà ciò che non esiste.
    Muore solo
    un amore che ha smesso di essere sognato
    fatto materia e che si cerca sulla terra.

    Pedro Salinas

  108. Cari amici, ancora tanti auguri di cuore a tutti voi…
    Non per essere mieloso, ma… sono davvero felice che ci siate 🙂

    Un abbraccio speciale a: Renzo, Amelia, Zauberei, Carlo, Sabina, Fran, Gaetano…

  109. Carissimo Massimo,
    poggiando i mie pensieri in questo tuo illuminato spazio virtuale, ma assai reale nei veri sentimenti trovo spunto per estendere quei giusti benevoli augurali pensieri anche a tanti cari amici.

    Presto ci ritroveremo sotto quel focolaio domestico che tanto ci accomuna e contemporaneamente ci allontana dalla vera sentita gioia perché ci avvicina con tanti veri sentimenti a tanti altri cari fratelli che meno agiati e fortunati vivono questa esperienza di vita.

    In questo periodo particolare della natale nascita di tanti esseri superiori, con quella particolare luce astrale, quel sole di mezzanotte visibile ai grandi saggi iniziati di ogni tempo oltre ai nostri immensi amori terreni ci saranno anche le nostre meravigliose guide spirituali, i nostri meravigliosi ANGELI custodi che guidano e accarezzano sempre il nostro cieco e sordo cuore.

    Con Tanto Sentito Sentimento un Radioso Illuminante Buon Natale ed un Sereno Inizio Anno Nuovo al Vostro Prezioso Cuore e al Cuore dei Vostri Cari Terreni e Celestiali Immensi Amori.

  110. Anche io non volevo mancare a questo raduno “auguroso” per dare a tutti voi il mio personale Buon Natale.
    Che sia sereno, che sia foriero di belle cose. i speriamo ogni anno… continuiamo a sperare.
    Sagge cose quelle dette da Enrico Gregori a proposito dei libri nostrani: in libreria non li trovi quasi mai, è un morire. Perciò mi sono anticipata, non volendo a nessun costo dare soldi ai “soliti noti” che di soldi ne hanno già abbastanza e dei miei non sanno proprio che farsene. E ho comprato autori italiani che conosco.
    Una sola eccezione: spero che mi regalino l’ultimo di Stephen King. Perchè lui è il mio Maestro, e la mia collezione reclama il neonato.
    Io ongi anno ci provo a imbeccare le varie persone che ti vogliono fare per forza ‘sto cacchio di regalo dicendo “regalatemi libri” ma spesso, inesorabilmente, mi arriva il penoso anellino di bigiotteria, la sciarpetta che mi ci vorrei impiccare, la millesima borsa (e io non cambio mai la borsa), il pullover fucsia… 🙁
    Ma Natale è Natale e comunque i libri che mi piacciono me li compro da me quindi chissene.
    AUGURI, AMICI!! E speriamo che le renne di Babbo Natale stanotte stiano bene con la colite, che a scagazzare sottovento…
    🙂 🙂

  111. Vorrei ricevere in regalo… mumble mumble.
    Un cestino di speranza.
    Uno spray di gioia.
    Un saponetto all’aroma di felicità.
    Carrettate di libri, CD e DVD – solo quelli che amo e che mi piacciono.

    Cosa ho avuto in regalo quest’anno?
    Tante esperienze, tanti nuovi amici.
    Qualche lacrima, musica e letture.
    Sorrisi, risate, fotografie, e-mail, amichetti di Facebook…
    Qualche vestito nuovo. Chili in più (aaargh!), soldini in meno.
    Delusioni. Illusioni.

    Continuo a sperare, a sognare. A leggere, a scrivere.
    Voglio vivere un bel 2010.
    Preferibilmente insieme a tutti voi.
    Grazie delle vostre parole, della vostra presenza reale e virtuale.
    Massimo, grazie di esserci.
    AUGURI!

  112. Ho lasciato un segno di auguri anche sul post Laboratorio di traduzioni.Per chi avesse voglia di dare un’occhiata e …un’ascoltata!

  113. in un natale senza tempo
    senza luoghi
    tra strde strette e facce tristi
    bambini che mendicano sniffando colla

    all’angolo un suv non si ferma
    eppure sa di aver spruzzato una donna
    che attraversava carica di pacchi

    tutti corrono non si guardano
    non si sorridono
    inutili gli uni agli altri

    é natale nelle insegne colorate
    nella musica steretipata dei centri commerciali
    nelle montagne senza posti liberi

    poi viene sera e il rimasuglio di feriti
    ubriachi et sporchi migranti
    viene gettato nella neve

    la televisione annuncia gossiip travolgenti
    le chiese annunciano a loro modo una na

  114. continuo visto che é partito da solo
    le chiese annunciano a loro modo una nascita
    l’ ospedale centrale annuncia
    due morti di overdose
    quattro in incidenti stradali
    una puerpera che non cel’ha fatta

    silenzio in casa di un emigrante a cui
    la querula gistizia ha comunicato ieri l’ ordine di rimpatrio
    e i poveri ambulanti neri si ammasano per dormire caldi

    é natale nelle tavole imbandite
    nei vestiti della festa
    nei regali inutili

    io resto
    a lato
    guardo le offese a quel bimbo che nasce

    buon natale
    a chi crede nella giustizia a chi ha sete d’ amore
    ha rabbia e ancora la voglia di indignarsi
    a chi pensa che i clandestini devono essere aiutati ad integrarsi
    e non rigettati a mare
    a chi pensa semplicemente pensa

  115. Buonasera a tutti.
    Trovo che “Gli uomini vengono da Marte
    Le donne da Venere” di John Gray sia un testo da leggere per approfondire la conoscenza sia di noi stessi che dell’altro sesso.
    Credetemi, a me è sembrato molto utile!
    Naturalmente il mio passaggio su questo favoloso Blog è per ringraziare Massimo Maugeri della gentile ospitalità ed osare condividere con tutti, anche con scrittori-trici che ammiro particolrmente, i miei modesti, ma sinceri Auguri di serene e luminose Festività. Con tutto il cuore
    🙂 Gianna

  116. Ieri sera tra tanti bambini che stavano a far una cagnara infinita, c’è Filippo, il bambino più grande, tredici anni, che se ne stava tutto zitto tenendosi stretti due regali ancora impacchettati.
    La madre mi dice imbarazzata che è imbronciato perchè ha saputo che Babbo Natale non esiste.
    Mi avvicino sperando di consolarlo; lui mi guarda mentre blatero le solite cazzate di accettazione di perduta credulità, e a un certo punto lui si spazientisce e scoppia: “… ma non è per quello, ma che c’entra… questo lo so già. E’ per papà che mi dispiace… l’ho visto stamattina, e m’ha presentato la sua nuova fidanzata. Una tutta secca, il naso lungo, che ride come una scema. Insomma, una Befana!”.

    Auguri infiniti a tutti gli amici di letteratitudine. salvo montalbano

  117. Lassamo perde il mio Natale va:
    Pipikke ha pianto SEMPRE
    mia mamma mi ha regalato una gonna ficherrima su cui mia zia ha versato immantinente dell’inchiostro rovinandola per l’eternità
    mia zia ha regalato A MIO MARITO un libro su Freud
    mio marito ha regalato a me una cosa tecnologicissima.
    Voglio far notare che le cose tecnologicissime piacciono ai maschi e non hanno la punta tonda
    mia cognata… un accessorio per questa cosa tecnologicissima.
    PIoveva
    L’ascensore era rotto.

    Ditelo la prossima volta e comincio a fa beneficienza a novembre.

    Buon Natale a tutti:)

  118. Buon Natale a tutti anche da parte mia.
    PENSIERINO DI NATALE.
    Oggi è Natale, giornata di penitenza, devo fare il buono. Non posso dire parolacce, pestare la coda al gatto, né dirgliene di tutti i colori all’autista imbecille che non mi ha dato la precedenza. Che palle il Natale! Forse sono queste le famose palle di Natale. Speriamo passi in fretta e si ricominci a peccare.

  119. E’ per questo che io amo il Natale: i buoni diventano sempre più buoni e i peccatori si danno solo una tregua!:):-):-):-)
    Luca

  120. @Luca. E tu sei un grande peccatore, lo sappiamo tutti. Impenitente straziatore di cuori femminili.

  121. Caro Salvo, ricambio la stima:mi chiamano a tavola:vi invito tutti da me o forse è meglio che faccia un giro da Voi,dopo, con calma iniziando da te; gli invitati li porto io e pure i vini.
    Baci&Abbracci
    Luca

  122. torno qui con piacere (sono silenziosa ma vi seguo, quando posso).
    e visto che , ecco i miei di quest’anno:
    ricevuti: “Il prisma e lo specchio” di Borges, “501 grandi scrittori” e – su esplicita richiesta – “Vertigine della lista” di Eco
    regalati: “Trattato di funambolismo” di Philippe Petit e “La Storia Infinita” di M. Ende.
    Buon Natale a tutti!

  123. Un caro saluto e un ringraziamento ai nuovi intervenuti: Raffaele, Marina, Simonetta Santamaria, Claudio Morandini, Maria Lucia Riccioli, Francesca Giulia, enrico persico licer, Gianna Campanella, Salvo Montalbano, Zauberei, Salvo Zappulla, Luca Gallina, Gloria.

    Buon Natale a voi e ai vostri cari.

    E buon Natale a tutti coloro che non sono riusciti a intervenire…

  124. innanzitutto tanti cari auguri a tutti voi…
    rispondo subito alle domande della discussione: che libri ho regalato? ai miei figli due libri di Stilton (ne vanno matti) e il classicissimo ed evergreen “A christmas carol” di Dickens in versione per bambini. Al mio Amore invece ho regalato (l’ha chiesto lui) un dizionario d’inglese formato tascabile. Che libri ho ricevuto in dono? Dagli altri nessun libro, io però mi sono regalata: “Il castello dei Pirenei” di J. Gaarder, “Il sapore dei semi di mela” di K. Hagena, “Il seme del male” di Joanne Harris e “I dolori del giovane Werther” di Goethe. Che libri avrei voluto regalare? Alcuni libri che non c’erano in libreria ed alcuni che non sono neppure più nei cataloghi… Che libri avrei voluto ricevere in dono? Libri sul giardinaggio, i miei sempre graditi!
    ciao a tutti

  125. Crisi economica.
    Cosa ne pensate? C’è ma agli italiani piace spendere, in particolar modo durante le feste natalizie: non rinuncia nessuno ad un regalo, così come sono ancora tantissimi coloro che pur di fare le ferie in agosto si riempiono di debiti.
    C’è o no questa crisi? C’è c’è… come hai detto tu centri commerciali straripanti, viabilità intasata, ristoranti ed hotel pieni…
    Che impressione avete dal vostro personale osservatorio, nella vostra città e nel vostro quartiere? L’ho scritto nel mio blog… negli ultimi anni tutto questo consumismo mi dà il voltastomaco. Non c’è più l’essenza del Natale, si è persa tra le luci delle vetrine.
    cordialmente

  126. ecco, un libro che avrei voluto ricevere in dono – pensiero prezioso – “Se questo è un uomo” di Primo Levi… un invito ad avere più rispetto della vita!

  127. Auguri a tutti!
    (Zaub…mi hai fatto troppo ridere!)
    Un bacio di buon Natale (caldo…a Siracusa è primavera…) e un arrivederci a un 2010 colmo di sogni.
    A Massi un abbraccio speciale per questo luogo di condivisione.

  128. Tanti auguri a tutti, che queste feste possano portare serenità e pace nelle vostre famiglie.
    Vi segnalo la raccolta di racconti “Fantasmi di Natale … e per tutto l’inverno” a cura di Antonio Bellomi edito da Edizioni Della Vigna (www.edizionidellavigna.it). L’antologia raccoglie 13 racconti di fantasmi, alcuni molto noti come “Il fantasma di Canterville” che affascina, stupisce e diverte sempre per la sua semplicità, la bellezza della lingua (la traduzione è ottima), e la destrezza con la quale Oscar Wilde mette a confronto la”vecchia cultura” con la “nuova cultura” senza inutili giudizi. Altro bellissimo racconto è “Una notte nel dicembre 1994…” di Veronika Santo (ben conosciuta in Croazia come scrittrice di fantascienza) che racconta una storia di fantasmi di guerra nel suo martoriato Paese. Ma non mancano all’appello Kipling, Le Fanu e Cathrine Crowe per deliziarci con storie sì fantastiche ma con spunti di riflessione perché il fantastico e la fantascienza non sono che “cornici” per parlare di problemi e sentimenti profondi.
    In questo momento sto leggendo “Goes to the movies” di Stephen King edito da Sperling, raccolta di racconti lunghi che sono stati portati sul grande schermo. Da non perdere il bellissimo “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank” il film americano aveva come titolo “Shawshank” tradotto in Italiano con “Le ali della libertà”, raro caso si traduzione azzeccatissima di un titolo pertanto non avvincente nella lingua originale. Bello per il tema appunto della libertà e di come in prigione un uomo riesca a rimanere libero. Ho anche letto 1408 bellissimo per l’atmosfera claustrofobica che fa quasi impazzire il protagonista, anche se di fatto non succede niente di “tangibile”. In questo momento sto leggendo “Uomini bassi in soprabito giallo” al cinema “Cuori in Atlantide” che non ho visto e mi piace moltissimo, ma ho appena cominciato e dunque aspetto di finirlo per darvi una mia opinione.
    Vi segnalo anche sempre di Stephen King il saggio “On Writing – Autobiografia di un mestiere”. Non si tratta di un corso sulla scrittura, non si tratta di una autobiografia, anche se l’autore dà dei consigli a chi scrive e parla della sua vita. E’ di fatto un libro sullo scrivere e su come si diventi scrittori.
    Insomma buona lettura e buona scrittura per chi piace scrivere.
    Tanti auguri ancora
    Claudia Marinelli.

  129. P.S. Scusate ho scritto Buona scrittura per chi piace scrivere, dovevo scrivere buona scrittura a chi piace scrivere. Spero che mi perdonerete!
    Auguri ancora.

  130. Sto per uscire. Sarò fuori sede per tutto il giorno e non so quando rientrerò. Di certo non avrò la possibilità di controllare il blog per un bel po’.
    Dunque, per mia serenità (non avendo appunto la possibilità di controllare e – eventualmente – intervenire nella discussione… come, del resto, ho già fatto in altre circostanze) ho messo l’intero blog in moderazione.
    Ogni volta che invierete un commento apparirà la scritta: “Il tuo commento è in attesa di approvazione”.
    Sbloccherò i vostri commenti al mio rientro.
    Vi prego di essere un po’ pazienti e vi chiedo scusa per il disagio.
    Ancora grazie e auguri a tutti voi.

  131. AUGURI
    intensi e profondamente sentiti a te che contribuisci (non poco) al nutrimento di radici,alberi,foglie.

    Bianca 2007

    P.S.Spesso ti leggo non in tempo reale e mi dispiace,ma quando lo faccio è sempre con attenzione e interesse.Ciao e grazie.

  132. …..è scivolato tutto bene….fiuuuu!!Gli incontri megafamiliari mi mettono sempre un pò di timore,le feste un pò di nostalgia,però è andata. Bilancio libri regalati:Ricevuti L’uomo che guardava passare i treni di Simenon-da cambiare,già letto- Haiku edizioni Bur- da cambiare già letto- Alda Merini Folle folle folle folle di amore per te-urrà nun ce l’ho- Josè Saramago Il quaderno-urrà l’avevo chiesto esplicitamente-Dan Brown Il simbolo perduto- non l’avevo chiesto ma poichè l’ha scelto mio padre,cosa rara assai, lo leggerò anche se è un bestsellerone-S.Janicot 100 romanzi di primo soccorso per curare quasi tutto- molto divertente,desiderato ad alta voce e comprato dai miei figli di nascosto!-.

    Bilancio cibo ingurgitato:……non pervenuto, la bilancia si è rifiutata di dare risposte in assenza di suo avvocato!!
    baci e abbracci

  133. Tanti auguri e un felicissimo 2010 a tutti i letteratitudiani e a Massimo. Per quanto riguarda i libri, ho ricevuto la trilogia di Giorgio Colli su “La sapienza greca”, che avevo puntato cinque-sei anni fa dicendo che, prima o poi, sarebbe stata mia. E così, alla fine, è stato… Ancora auguri!!!

  134. Cara Fran,
    io ho ricevuto: “The Dome” di Stephen King (per l’invidia di Simonetta Santamaria 🙂 ), “Il peso della farfalla” di Erri De Luca, “La macchia umana” di Philip Roth… più un bellissimo libro della Yourcenar.
    Però… poiché mi è venuta una gran voglia di classici italiani del Novecento, ho deciso di tuffarmi nella ri-lettura della trilogia de “I nostri Antenati” del mio amato Italo Calvino.
    Chi se la rilegge con me?

  135. @Massi che bei libri!!La macchia umana l’ho letto,bello,Sui classici sono in sintonia,ce n’è sempre un gran bisogno,io ho comprato i racconti di Dino Buzzati ed ho finito da poco Pontiggia Vite di personaggi non illustri,una vera chicca,ma potrei dormo un pò di meno leggere con te Calvino….che emozioneeee!
    buona continuazione feste 🙂

  136. io avrei voluto ricevere in dono un libro di manganelli, ma poiché non è arrivato ho fatto da me

    😉

  137. Io come già scrissi in altra sede vedo i libri come li reggiseni, e pertanto vado a comprarli in solitudine che devo rigirarmeli da sola e vedere come mi stanno. Non amo riceverli in dono. (Salvo degli amici miei che per una serie di compleanni ci azzeccarono pazzescamente: mi regalavano tre libri di un autore a genetliaco. Ma mi conoscevano molto bene ecco) Per il resto, dopo la debacle dell’IPOD, l’ultimo ritrovato der dimonio, mio marito se ne è impossessato e se l” riautoregalato. E mi porterà a svaligiare un negozio di scarpe.
    Mi sento tanto meglio. Ma mi sento di dire ad Angelo o.m. bravo Angelo!
    Manganelli è uno di quelli che vale persino un paio di tacco 12.

    Buon anno a tutti!

  138. Massimo,
    la Trilogia di Calvino l’ho appena riletta per la terza volta e ci ho scritto su pure un saggio narrativo che sto mandando in giro per gli editori. Lo vuoi? Te lo spedisco, cosi’ magari ti accompagna… fungendo da cattivo esempio di scrittura, ah ah ah!

  139. Luigi Grisolia,
    ciao, caro: ”La sapienza greca” del Colli (Adelphi) ce l’ho da tempo: un regalo, eh eh eh… un regalo magnifico!
    Colgo l’occasione per citare Eraclito che inaugura il primo dei tre volumi, citato da Aristotele:
    ”Cio’ che si oppone converge, e la piu’ bella delle trame si forma dai divergenti; e tutte le cose sorgono secondo la contesa”.
    (”Etica nicomachea”)

    Ciao, Tanti Auguri!

  140. @Sergio che frase magnifica.
    ”Cio’ che si oppone converge, e la piu’ bella delle trame si forma dai divergenti; e tutte le cose sorgono secondo la contesa”.
    Mi fate venire voglia di leggere il volume in questione,grazie.

  141. La Befana.
    Narra una leggenda russa che Babuska (il nome russo della befana), era una vecchia signora che la notte di Natale, per via del freddo, si rifiutò di seguire i pastori che andavano verso la stalla dove era nato Gesù.
    Il mattino dopo però, preparò una cesta di doni e si diresse verso la stalla ma la trovò vuota.
    Da quel giorno vaga per il mondo lasciando doni ad ogni bambino nella speranza che uno di loro sia Gesù.

  142. Il presepe.
    Sembra che il primo presepe della storia fu creato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Roma, ancor prima che San Francesco, costruì quello tramandato fino ad oggi.
    Il presepe romano era però ricco di oro e gioielli, lontano quindi dal significato della nascita di Gesù.

    Buone Feste.

  143. Ciao Massimo, ciao a tutti.
    Oggi il Natale è già andato (uuhhff), vi faccio gli auguri per il Capodanno, estesi a tutto il 2010.
    Non ho ricevuto libri in regalo, ma è perché parenti-conoscenti sono spaventati dai titoli che vedono negli scaffali della mia libreria, e temono di scontentarmi. Massimo, è una buona idea Calvino, anche a me piace tanto, io però mi apparto con l’onorata compagnia del barone-visconte-cavaliere. Buon Anno
    MAril

  144. Ne approfitto per anticipare che a partire dal 30 andrò in vacanza per qualche giorno e il blog… sarà chiuso per ferie.
    (e mando in ferie anche voi amici) 🙂
    … nel senso che “chiuderò” lo spazio per i commenti fino al mio rientro.
    Solo qualche giorno: così ci riposiamo un po’ tutti.

  145. Intanto lancio una domanda (per chi ha voglia di rispondere).
    Se doveste scegliere un libro che sia di buon auspicio per il 2010… quale scegliereste (e perché)?

    Anticipo gli auguri di buon anno a tutti.

  146. Caro Maugeri, come non ricambiare con un abbraccio sincero fatto di parole, le solite mie parole, tutti gli auguri che ci mandi via email, anche a quelle come me che per la fretta patologica si dimenticano degli spazi amici!
    Quest’anno, tanto per affrontare col sorriso la crisi ho speso tutta la tredicesima in regali. Direte: che follia! No, tranquilli, la mia tredicesima è poca cosa, tuttavia se n’è volata via. La crisi o post-crisi s’è avvertita, ho ritrovato uno scontrino di un maglioncino di qualche anno fa, costava più di adesso e questo calo vuol significare che non si vende come prima. Tanto per farvi uscire un sorrisetto, vi svelo un segretuccio che è pure una domanda-sondaggio. Non vi siete accorti che i Panettoni sanno di Colomba pasquale? Forse era rimasta nei depositi lo stesso impasto delle colombe di Pasqua e lo hanno riciclato producendo panettoni. A me è capitato, credevo di essermi sbagliata, eppure alla prima fetta tagliata, l’assaggio m’ha ricordato proprio il sapore di una colomba con le mandorle e la crosticina glassata e ci sono rimasta male anche perchè era di una certa marca famosa… Come vedete, almeno con la crisi, si diventa risparmiatori o non so cosa, ma non si butta via niente, oppure si saranno sbagliati nello scegliere la ricetta, ormai fanno tutto con il computer e basta cliccare sul file non giusto, magari il file del panettone ha il simbolo di una cartella gialla con puntini marroni dell’uvetta mentre la colomba dovrebbe avere un’icona più alata…chissà, che il prossimo anno, non ci tocchi assaggiare un cotechino con l’effetto coriandoli di Windows xp a costo ridotto e altre marche di cotechini con il simbolo di Windows10 del tutto nuovi!!!
    Santi e chiari Auguri a tutti!
    Perdonatemi la divagazione ma anche prossimi al 2010 rimango sempre un po’ burlona!

  147. Caro Massimo,
    rieccomi qui ad accogliere il tuo cortese invito a parlare del Natale, del mi oNatale 2009: un Natale all’insegna della lettura, senza dubbio, e che mi ha visto regalare a due persone lo stesso volume: si tratta de “La tomba di Alessandro-L’enigma” di Valerio Massimo Manfredi. L’ho regalato perchè parla di una personalità carismatica ed è scritto in modo accattivante: fa sognare che possa ancora esistere un’umanità “di forte sentire” che attinge forza dal confronto con gli spiriti magni di sempre. Il rigore documentario e la precisone storiografica si coniugano , come sempre in questo straordinario autore, con la piacevolezza e la leggerezza, che fa trascorrere ore piacevoli in compagnia di personaggi e situazioni che hanno ancora molto da dire a tutti noi.
    Con questo chiudo e auguro a te, ai tuoi cari e a tutti gli amici del blog un 2010 pieno della forza che hanno i sogni, i quali , se caricati della giusta energia, diventano sempre realtà. E i libri sono l’energia dei sogni, almeno di quelli buoni e giusti.
    Un abbraccio fraterno
    Elio

  148. Tamto auguri, Massimo. Intanto regalo a te e agli ospiti una poesia/preghiera che ho scritto per Natale.

    Sono scesa agli inferi del mio soffrire
    E Tu eri lì, pronto ad aiutarmi.
    Sono salita al vertice della gioia d’ amore
    E Tu eri lì, a gioire con me.
    Ho teso una mano a chi la cercava.
    E Tu eri lì a offrirmi una carezza.
    Ho peccato settanta volte sette.
    E Tu eri lì, pronto a perdonarmi.
    Tu, mio Dio, Padre e Bambino
    nato da poco a portarci la pace.

    Ora rispondo a qualche domanda. A mio nipote quasi diciottenne ho regalato un libro di Luis Sepùlveda: Il Vecchio che leggeva romanzi d’ amore. Amo questo scrittore latino americano per il suo amore per la natura e per il suo impegno civile. Ho parlato così a lungo di questo scrittore che Andrea, mio nipote, mi ha regalato, a sua volta un libro di Sepùlveda che non avevo: “Il potere dei sogni”. Dal mio nipotino Lorenzo
    di sei anni ho ricevuto un librone sui gatti. In libreria ha suggerito lui ai genitori, la scelta di questo libro. Ci sono bellissime foto di gatti e la descrizione delle caratteristiche di tante razze. Un libro che avrei voluto regalarmi ma che non ho trovato in libreria è: “Genova, nome per nome” di Carlo Gubitosa che documenta le violenze delle Forze dell’ Ordine al G8 di Genova, nel Luglio del 2001. Per chi non la conosce segnalo una canzone di Francesco Guccini sui fatti di Genova, intitolata: “Piazza Alimonda”. E poi cì è una bellissima versione de “Il disertore” cantata da Gino Paoli. Auguri a tutti di un 2010 più buono dell’ anno che sta per finire.

  149. Caro Massimo, fortunatamente anche quest’anno è stato un anno pieno di libri! Ne ho letti e regalati tanti, ne ho scritto uno e pubblicato. Spero che l’anno prossimo si avvicini anche un po’ a quello passato e sarò felice! 🙂 Io ho regalato Canto di Natale-Reading di Dickens alla mia cuginetta di otto anni.. Spero sempre che i bambini inizino a innamorarsi della letteratura fin da piccolini, e spero che la mia cuginetta, tra i vari videogiochi e bambole parlanti, trovi il tempo almeno di dare un’occhiata al libro che le ha portato Babbo Natale.. Sono troppo ottimista? 🙂 Per quanto riguarda me posso dirti qual’è stato il libro del duemilanove che ho preferito, anzi sono due: Acqua Storta di L.R.Carrino e Via Castellana Bandiera di Emma Dante.
    Invio a te e a tutti un augurio di Buon Anno!!! 🙂

  150. Il libro per il 2010: Grandi Speranze, di C. Dickens.
    Il libro che più mi rappresenta, forse, che ho amato di più.
    E poi perchè abbiamo bisogno della speranza, per andare avanti.
    Io sono una libraia, credo che i libri salveranno il mondo.
    Voglio crederlo. Buon anno a tutti. Alina

  151. Regalato? A mia figlia una specie di librone-cofanetto con materiali vari (facsimili di biglietti, poster, copertine di dischi, lettere autografe eccetera) di Bruce Springsteen & the E Street Band, a mia moglie un introvabile giallo (edizione degli anni Sessanta, trovata nelle librerie dell’usato) costruito in modo analogo (finti reperti di un’indagine poliziesca). A una nostra amica, l’ultimo romanzo (La maschera di Antenore) di Alberto Ongaro. A un amico Il ritorno del principe (il saggio del magistrato Roberto Scarpinato.
    Ricevuto? Da valdese, mi sono autoregalato una biografia di Martin Lutero e un saggio sulla Bibbia in tre volumi in chiave femminista. Poi il primo volume delle gustosissime avventure fantascientifiche di Dumarest (scritto da E. C. Tubb).

  152. Auguri di buon anno a tutti!
    Un libro di buon auspicio per il 2010? Una scelta non facile. Se mi viene in mente lo segnalo.

  153. un saluto a tutti
    anche io per natale ho ricevuto qualche libro, l’ultimo di dan brown, l’ultimo di veltroni (NOI) quello di carlo conti…NOI CHE….simpatico e nostalgico ed uno carino carino…l’autobiografia di Arnoldo Foa’, che ho avuto occasione di vedere dal vivo questa estate al Fontanone Estate, qui a roma – l’ho iniziato subito a leggere….mi piacciono le autobiografie, nonche’ le biografie – ma anche in dan brown mi ci tuffero’ e nei momenti piu’ leggeri , leggero’ anche gli altri, leggo tutto – mi distende molto –
    non ho regalato nessun libro quest’anno….anche perche’ ho fatto pochissimi regali utili a mia sorella e gli altri sono partiti tutti –
    UN CARO AUGURIO A TUTTI DI UN SERENO E DIVERSO 2010 !! CIAO CIAO ANNA

  154. Auguro a tutti voi, in particolare a Massimo che gestisce questo spazio egregiamente, un fantastico 2010.
    I libri dovrebbero essere regalati sempre. Dovrebbero essere utilizzati come uno strumento di comunicazione, da sostituire all’abusata parola verbale: sei giù di morale, bene, beccati “La notte dei commercialisti viventi” di Lorenzo Beccati, o “L’ultimo uomo scimmia del pleistocene” di Roy Lewis (ad esempio); ce l’hai tanto con gli immigrati, bene, leggiti “Diario dall’Islam” di Magdi Allam, o “L’identità” di Amin Maalouf (ad esempio); non riesci a capire se questa crisi economica esiste si o no (come ci si fa a domandare cose del genere è ben strano: c’è da domandarsi dove vive chi si fa queste domande, oppure che genere e volume di reddito produce), bene, leggiti più spesso qualche giornale economico/finanziario tipo Il Sole24Ore o il Financial Times (che a dispetto di quanto si possa immaginare è assolutamente accessibile e comprensibile). MA soprattutto: accendi meno spesso la televisione, fatti un’idea “più realistica” della realtà che ci (non ti) circonda (soprattutto per quanto attiene l’ambito della politica); e quando dai il tuo contributo elettorale … pensa, ripensa e … ripensa ancora.
    A proposito di crisi economica se volete leggere un paio di articoli da me pubblicati su PiacenzaSera (www.piacenzasera.it) potete farlo e scrivere i vostri commenti ai seguenti link:
    1. http://www.piacenzasera.it/portfolio/personalizzazioni/HomePage.asp?id_prodotto=8029&id_categoria=36;
    2. http://www.piacenzasera.it/portfolio/personalizzazioni/HomePage.asp?id_prodotto=6903&id_categoria=36.

  155. Se dovessi scegliere un libro per il 2010, sceglierei un libro che amo molto,cioè “Walden, o vita nei boschi”di H.D.Thoreau, per la speranza di una vita legata a principi semplici e profondi al tempo stesso. Per il legame profondo con la natura.Per la direzione che addita. Un altro libro che sceglierei per il 2010 è un libro che ho letto recentemente cioè, “Guanciale d’erba” di Natsume Soseki, per la bellezza auspicabile in ogni forma d’arte. “Gli artisti sono preziosi perchè rasserenano questo mondo e arricchiscono il cuore degli uomini. “Tanti auguri per il nuovo anno,
    Davide Barbanera

  156. Auguri a tutti per un 2010 serio, contento, vivificante.

    Nel 2009, anno difficile, sono stati pubblicati da Guanda due libri splendidi di William Trevor, scrittore irlandese straordinario. Trevor sembra in stato di grazia (ed ha 81 anni). Il primo è una raccolta di racconti, “Uomini d’Irlanda”, il secondo è un racconto lungo-romanzo breve dal titolo “L’amore, un’estate”. Trevor è l’unico contemporaneo che non è uno sproposito accostare a Cechov.

    In Uomini d’Irlanda ci sono racconti memorabili come “Una bravata”, “Un pomeriggio”, “Una relazione perfetta” (…che perfetta non è, naturalmente).

    John Banville ha scritto di lui:

    William Trevor è un erede diretto e degno di Cechov, Maupassant e James Joyce. E’ uno dei grandi cronisti contemporanei della condizione umana, in tutto il suo pathos, la sua commedia e la sua stranezza. Guarda il mondo con occhio sempre stupito, e il suo cuore sta con gli outsider, quelle anime maldestre e oscuramente ferite che non riescono a gestire le fatiche della vita quotidiana – cioè, tutti noi.

    Buona giornata
    Domenico Fina

  157. Un libro che sia d’auspicio per il 2010? Non lo so è una cosa troppo difficile. Probabilmente sarebbe un libro diverso per ognuno dei miei amici.
    Sono qui soltanto per augurare a tutti voi un anno più bello, più pieno, più intenso di quello che sta per terminare.
    Per quel che mi riguarda, mi accontenterei che fosse anche solo uguale: mi piace guardare avanti ma ogni tanto anche dare un’occhiatina dietro. Mi sono accorta che in fondo il 2009 non è stato male.
    BUON 2010 A TUTTI

  158. un libro di buon auspicio per il 2010?
    credo che sia una delle domande più difficili che hai posto. hanno ragione amelia e mavie.
    non saprei.
    ti rispondo così. il libro di buon auspicio per il 2010 sarà il primo libro che sarà dato alle stampe nell’anno nuovo. che sia di buon auspicio per tutti gli altri.
    buon anno a te, max,e a tutti.

  159. @ Sergio Sozi: grazie, augurissimi anche a te! E non vedo l’ora di leggermi questa trilogia di Colli, naturalmente, e a maggior ragione dopo un ennesimo commento positivo qual è il tuo 😀
    La Trilogia di Calvino, invece, l’ho letta anni fa: mi piacque moltissimo. Dei tre, il mio preferito non è il noto Visconte Dimezzato, bensì il più “campestre” Barone Rampante!!
    Infine, un libro per il 2010: mi sento di consigliare un classico – sebbene fatto fuori dalle antologie per motivi politici, che evidentemente in questa sede non interessano – ovvero il “Don Camillo” di Guareschi. L’ho scoperto quest’anno, e mi sono divorato in un battibaleno tutta l’opera sulle avventure del parroco e del sindaco Peppone. Come saprete, sono raccolte di racconti – sebbene spesso collegati temporalmente fra loro – e c’è un unico romanzo (“Il compagno Don Camillo”). Consiglio di leggerlo perché vi si ritrova una spensieratezza, un amore per le piccole cose, un’umanità, un senso di amicizia e un’ironia fantastici, di cui penso che, nel mondo attuale, ci sia un disperato bisogno.
    Ancora un felice 2010 a tutti!
    Luigi

  160. Un libro da segnalare come buon auspicio per il 2010 ce l’ho.
    Credo che sia bisogno di sentimenti forti, di un esempio di amore capace di durare nonostante tutto, di resistere alle intemperie della vita. Mentre oggi imperversa il concetto di amore veloce, amaro e “velinaro”.
    Per me il libro di buon auspicio per il 2010 è “L’amore ai tempi del colera” di Garcia Marquez. Consiglio di leggerlo a chi non l’ha ancora fatto.
    Auguri a tutti ed a Massimo in particolare.

  161. Un libro che sia di buon auspicio per il 2009 potrebbe essere “Io ti perdono”, di Elisabetta Bucciarelli. Primo, perchè è un bel libro; secondo, perchè quella del perdono è una capacità molto, molto difficile da conquistare, da imparare e da applicare. Ma credo che tutti ne abbiamo bisogno, oggi più che mai. Auguri a tutti!

  162. Su Letteratitudine-libro ho letto questa frase, che fa più o meno così, ‘letteratitudine è un libro umano che si parla e si scrive da solo’. Per me il libro per il 2010 è proprio questo blog: un libro umano che si parla e si scrive da solo. Auguri di buon anno a tutti. Auguri Massimo.

  163. Caro Massimo,

    il libro che sia d’auspicio per il 2010 e per gli anni a venire è “Non è un paese per vecchi” di Cormac McCarthy. Intuirne il motivo non è difficile. Mi sono appena laureato, vorrei subito affacciarmi nel mondo del lavoro. La formula “Non è un paese per vecchi” spalancherebbe le porte del lavoro a tantissimi giovani laureati e pieni di entusiasmo…

  164. Caro Massimo,
    come ogni anno ho regalato una tonnellata di libri, ma li ho elencati in questo post che ti linko, così facciamo prima
    http://senzaunadestinazione.blogspot.com/2009/12/25-dicembre-2009-i-libri-regalati.html

    Ho ricevuto due libri molto belli:
    LA GIOIA DI SCRIVERE, raccolta delle poesie del Premio Nobel Wisława Szymborska (Adelphi) e SOGNO DI EUROPA di Luisa Passerini (Rosenberg & Sellier, dove la storia di Corinna rappresenta l’antecedente ideale di una trasformazione nel modo di pensare e vivere il genere, che da almeno due secoli coinvolge la vita e gli atteggiamenti di tutti coloro che vivono nel continente, e in particolare delle donne)

    Per il 2010, come buon auspicio, vorrei segnalare un saggio che ho appena terminato e che ho trovato molto interessante, appassionante nel tema e ben scritto:
    NUDE E CRUDI. FEMMINILE E MASCHILE NELL’ITALIA DI OGGI, dell’antropologa Sandra Puccini (Donzelli). Un viaggio tra fiction e reality show, spot e messaggi pubblicitari, moda, narrativa per i giovani e neopornografia per raccontare le trasformazioni delle rappresentazioni dei ruoli sessuali nella cultura italiana contemporanea.

    Buona anno a tutti, e auguri di ottime letture
    P.

  165. Il libro che ho regalato a Natale?
    Naturalmente il mio: QUATTRO STRACCI, UNA RUPIA E UNA BAMBOLA DI CARTAPESTA, Fermenti Editrice.
    Libreiauniversitaria lo pubblicizza da oltre una settimana su Libero.it e Facebook.
    Qualcuno sa dirmi come funzionano queste cose?

  166. Passo di corsa, e mi devo limitare a lasciare solo l’augurio per un 2010 sereno, pieno di belle letture, di amicizia e amore, a te, caro Massimo, e a tutti i tuoi fedeli commentatori. E anche a chi, come me, commenta solo sporadicamente (a me blocca un po’ di soggezione…).
    Un abbraccio

    Milvia

  167. Caro Massimo,

    sono di ritorno dalla Sicilia, terra che amo molto, dove ho trascorso un Natale diverso e molto bello. Auguro a te e a tutti gli amici di Letteratitudine un anno di creatività, multiformi progetti e serenità.
    Delia Morea

  168. Auguri tanti per tutti voi di un 2010 che porti una qualche serenità per tutti e quello che più desiderate per ciascuno.
    Conosco da poco questo blog (difficilmente frequento i blog), Penso che accettare di scrivermi sia stata un’ispirazione felice. Quello che mi colpisce è il garbo, la gentilezza. Di questi tempi non è da sottovalutare.
    Ancora auguri a tutti.
    Aurora

  169. Tanti auguri di Buon Anno a Massimo e a tutti gli amici e frequentatori di Letteratitudine.
    Ecco il mio libro per il 2010:
    “Zorba il Greco” di Nikos Kazantzakis.
    Un libro sulla gioia di vivere, sull’intensità avventurosa di questa esistenza, un invito a non tradire la terra.
    Smack!
    Gaetano

  170. Tanti Auguri a tutti gli amici di letteratitudine!
    Augurarci un anno socialmente migliore rispetto a quest’ultimo mi sembra davvero il minimo visto come è andato; la vedo dura, sono sincero ma non disperate sono uno che non c’azzecca quasi mai

    ho regalato (finora) “la valigia di mio padre” di Orhan Pamuk, “Utamaro e il quartiere del piacere” di Calza Gian Carlo
    ho ricevuto “il peso della farfalla” di Erri De Luca ( un piccolo gioiello), “il tempo invecchia in fretta” di Antonio Tabucchi
    e alcune vecchie edizioni einaudi “Antologia di Spoon river, di Lee Masters ” I Guermantes” e ” Jean Santeuil” di M. Proust e un libro sul cinema cinese

    non mi sarebbe dispiaciuto ricevere “Suttree” di Cormac McCarthy

    I libri li ho regalati ai miei figli per la loro passione sia per l’oriente che l’estremo oriente arte, musica, scrittura
    Ciao Massimo
    stefano

  171. Caro Massimo, per prima cosa voglio regalare a te ed agli amici questa mia poesia con la quale auguro a tutti un Buon Natale 2009

    CIAO BAMBINO MIO!

    Si lo so è Natale
    lo sento in questa bufera di amarezze
    che straripa dai fiumi
    in questa mia casa che scivola lentamente verso valle
    nel freddo che penetra le mie ossa.
    E’ proprio Natale
    Mi piacerebbe che il mondo intero fosse la tua
    Betlemme
    ma io sono là tra Herot e Teheran
    tra Amas ed Israele
    lì proprio vicino a te
    ma non ti vedo
    ti cerco tra le macerie
    del muro sgretolato , ma non ci sei
    Ti chiamo:forse ti ho perduto di vista
    o forse ti sei perduto nel fragore di questo silenzio
    o nel frastuono di antiche battaglie perse-
    Eppure ti tenevo per mano:
    un attimo di distrazione e
    e ti ho perduto.
    Ti incontrerò
    lo so
    ho la certezza che anche tu mi stai cercando
    saltellando tra spine e fango
    solo
    Nessuno ti asciuga le lacrime ,
    nessuno si accorge di te
    nessuno.
    Ciao Bambino mio
    Buon Natale anche a te!
    Mela Mondì

    Poi mi piacerebbe regalare l’ultimo mio libro”ALLA CORTE DEL NONNO MASTICANDO LIQUIRIZIA”
    E poi ancora per un Natale da vivere giorno dopo giorno regalerei di Jean Sullivan”UNA PAROLA CHE PUO’ SVEGLIARTI”
    I libri che ho regalato partono da considerazioni sull’uomo di oggi, incapace di ascoltare, infelice perchè, intasato tra menzogna e preconcetto, non riesce ad udire la voce di pace e d’amore che c’è dentro di lui, nè riesce a dare un senso alla crisi attuale, nè prova a modificarsi da sè e modificare le sue abitudini ed i suoi paradigmi mentali per non subire la violenza di un cambiamento voluto da altri per lui.
    Affascinato dal denaro e dal potere non riesce a cogliere nè la sofferenza di quel bambino che ha adottato a distanza ,,,così tanto per mettersi la coscienza a posto…., nè quella del clochard che si lava il viso alla fontanella e forse neanche quella del vicino di casa che ha perso il lavoro.
    I libri che consiglio in generale sono quelli che invece di descrivere la solitudine dell’uomo moderno passano ad indicare un cammino verso l’incontro con l’altro.
    Qui mi sovviene un altro titolo”IL FUOCO LIBERATORE ” del filosofo Pierre Lèvy.

    AUGURI E BUON ANNO
    A TUTTI

  172. Caro Massimo, passo rapidamente (sono in partenza per Madrid) a farti i miei più cari auguri di buon anno. Il primo libro che leggerò è un libro comprato di recente, anche se è uscito oltre un anno fa. Si chiama “Il traduttore del silenzio” di Daoud Hari, e parla del Darfur e della spaventosa situazione in cui versa. Mi auguro che l’auspicio per l’anno nuovo, con il messaggio che questo libro porta, sia che nessuno finga di non sapere, che tutti conoscano che da storie di dolore e di grande coraggio nasce ancora una speranza di luce e di pace.
    AUGURI A TUTTI!!

  173. Un mondo di auguri a Massimo e a tutti i suoi interlocutori. Natale in crisi? Forse, ma non nel mio cuore.
    Un libro che vorrei suggerire perché vivo, vitale, ben scritto, aperto alla speranza? La città dei ragazzi di Eraldo Affinati.
    Una poesia? La baia di Karlovasi di Ghiannis Ritsos, che vuole anche essere il mio pensiero, mitico, per questa fine d’anno e per uno splendido 2010.

    La baia di Karlòvasi

    Vecchie case abitate dai fischi notturni dei battelli. Dai lampadari
    pendono piccole navi di legno costruite con cura
    da mani di marinai condannati. Da anni e anni ormai
    sono sprangate. La ruggine, il sale, le tarme, i tarli
    hanno corroso porte, finestre, pavimenti, scale,
    serrature, sbarre. Qui dentro
    un tempo i bambini giocarono con un cane grande come un leone;
    corpi nudi si rotolarono su tappeti persiani. Perciò, le notti,
    dabbasso rimbomba inesorabile il mare, e il vecchio capitano
    agita in aria una lampada antivento, gridando a uno a uno
    i loro nomi – Artèmide, Elettra, Elena, Patroclo, Achille, Oreste –
    poi sale sulla nave, tirata in secco, spegne la lampada
    e si corica sotto la stessa coperta fradicia di Odisseo.

    Karlòvasi, 10. VIII. 81 da Il funambolo e la luna, trad. di N. Crocetti, Crocetti Editore, Milano 1984, 2005

  174. Ringrazio in particolare i nuovi intervenuti rivolgendo loro i migliori auguri di buon anno.

    Grazie e auguri a:
    Gabry Conti (buon panettone “colombato” 🙂 ),
    Elio Di Stefano (è da un pezzo che non ci vediamo, Elio),
    Franca Maria Bagnoli (grazie per la bella poesia),
    Manuel Masi (forza Manuel!),
    Alina Laruccia (in bocca al lupo per la libreria, carissima Alina),
    Luciano Comida (invido sempre le tue letture… auguri anche a Idefix),
    Amelia Corsi (non starci troppo a pensare),
    Anna Di Mauro (bella, l’autobiografia di Arnoldo Foa’!),
    Andrea (in bocca al lupo per la tua collaborazione a “Piacenza Sera”), Davide Barbanera (“Guanciale d’erba” di Natsume Soseki mi incuriosisce, grazie!),
    Franco Romanò (sempre grande!),
    Domenico Fina (William Trevor è bravissimo… credo che ne parlerò),
    Mavie Parisi (il tuo romanzo sarà baciato anche dalla fortuna del nuovo anno, vedrai),
    Letizia (di nome e difatto),
    Luigi Grisolia (grazie Luigi, guarda qui),
    Marco Vinci (“L’amore ai tempi del colera” di Garcia Marquez è uno dei miei preferiti),
    Annalisa (la nostra cara Buccia merita sempre di esser letta),
    Giulia (grazie, sei un tesoro),
    Antonio Lanza (grande McCarthy: guarda qui),
    Paola Pioppi (grandissima Paola, “La gioia discrivere” mi sembra un titolo di ottimo auspicio),
    Felice Muolo (in bocca al lupo per il tuo romanzo),
    Milvia (intervieni più spesso, dài… e senza soggezione: sei bravissima!),
    Delia Morea (un saluto dalla Sicilia che hai appena lasciato),
    Aurora (grazie, Aurora… benvenuta a Letteratitudine… intervieni quando vuoi e puoi… e sentiti a casa),
    Gaetano (smack a te e ai tuoi cari),
    Stefano Mina (ho appena finito anch’io di leggere il bellissimo nuovo volumetto di Erri De Luca),
    Mela Mondi (grazie per la bella poesia),
    Silvia Leonardi (ehiii… salutaci Madrid),
    Renzo Montagnoli (buon capodanno, caro!),
    Desi (La città dei ragazzi di Eraldo Affinati sarà una delle mie prossime letture),
    Franca tiger (auguri anche te).

  175. Cari amici di Letteratitudine,
    auguro un nuovo anno sereno e pregno di soddisfazioni a voi e ai vostri cari.
    Mi prendo qualche giorno di vacanza e metto il blog in “pausa”. Per qualche giorno (ma solo per qualche giorno) non ci sarà la possibilità di lasciare commenti. Ma con l’Epifania (che tutte le feste porta via) torneremo alla carica con nuovi dibattiti e nuove idee.

    E… mi raccomando… allo scoccare della mezzanotte del 31 – tra i tappi di spumante che schizzeranno sui tetti, tra baci e abbracci augurali – volgete un barlume del vostro pensiero a questo spazio che vi vuole bene… e che è vostro. Ricordatevi, infatti, che Letteratitudine esiste solo grazie alla vostra presenza, al vostro supporto, agli interventi che scrivete.
    Altrimenti non avrebbe ragion d’essere.
    Oh, yeah!

    BUON 2010 A TUTTI, dunque.

    vostro Massimo Maugeri

  176. Cari amici, riapro il blog in questo istante.
    Aveve trascorso un buon capodanno? Spero proprio di sì.
    Raccontate un po’, se avete voglia.
    Qui si ricomincia… 😉

  177. ciao massimo, tanti auguri di buon anno! contenta di tornare e di ritrovare questo bellissimo posticino, sempre accogliente!

  178. Buon anno a tutti! Tra letture portate a termine, altre giunte a buon punto, libri regalati, libri ricevuti in regalo, e libri che mi sono regalato visto che non erano venuti in mente a nessun altro, cito in allegro disordine questi titoli :
    Giuseppe Marcenaro, “Cimiteri”;
    Jacques Bonnet, “I fantasmi delle biblioteche”;
    Antonio Prete, “Sottovento”;
    Elizabeth von Arnim, “Lettere di una donna indipendente”;
    Paolo Nori, “Pubblici discorsi”;
    Luciano Berio, “Intervista sulla musica”;
    Marco Codebò, “Appuntamento”;
    Paola Baratto, “Carne della mia carne”;
    Andrea Zanzotto, “Sull’altopiano”;
    Giovanni Bernardini, “I bruchi”.
    Sono libri che hanno reso molto più piacevoli i giorni di vacanza e che stanno rendendo sopportabile la rentrée.

  179. Carissimo Claudio, bentrovato!
    Ho l’impressione che tu abbia trascorso delle festività particolarmente libresche. E me ne compiaccio.
    Grazie per il commento…

  180. Carissimo Massimo, per fortuna esistono i libri! Quelli già scritti e quelli da scrivere…
    (Una piacevole vacanza di quattro giorni a Firenze mi ha permesso di esplorare alcune belle librerie della città: che ricchezza di titoli e di case! e quanta gente a sfogliare senza fretta! La cosa mi ha consolato parecchio).

  181. Un ottimo modo per “entrare” nell’anno nuovo, caro Claudio.
    Ne approfitto per preannunciare che anche il 2010 sarà ricco di interessanti e succulenti incontri (e confronti) letteratitudiniani.
    Be’, io cercherò di fare del mio meglio perché possa essere così. Ma senza il supporto tuo e degli altri amici, la mia sarebbe una “battaglia” persa in partenza…
    Forza, dunque!
    😉

  182. Auguri a Massimo e a tutti i letteratudinari. Vi regalo una poesiola, scritta proprio per Natale.

    Tu

    Sono scesa agli inferi del mio soffrire
    E Tu eri lì, pronto ad aiutarmi.
    Sono salita al vertice della gioia d’ amore
    E Tu eri lì, a gioire con me.
    Ho teso una mano a chi la cercava.
    E Tu eri lì a offrirmi una carezza.
    Ho peccato settanta volte sette.
    E Tu eri lì, pronto a perdonarmi.
    Tu, mio Dio, Padre e Bambino
    venuto tra noi a portarci la pace.

  183. Auguri a tutti, anche se sembra un po’ una frase fatta.
    Ho letto i commenti sulla crisi di due anni fa e dell’anno scorso e la cosa è rimasta uguale. Regali di quest’anno: l’ultimo di francesco piccolo, esercizi di stile di queneau, l’arte di invecchiare e l’arte di essere felici di schopenhauer, l’ultima raccolta di alda merini…un po’ l’economia la facciamo girare pure noi inutili lettori e le librerie ci mangiano con la cultura eccome!

  184. Che bello… un altro anno ancora assieme a Letteratitudine…
    Che la luce del Santo Bambino ci illumini sempre tutti.
    Che ci siano ancora tanti libri da scrivere e da leggere e tanta bellezza da condividere.

  185. Il natale può essere una festività (quella della famiglia) molto difficile per alcune persone.
    Auguro Buon Natale a tutti quelli che hanno una famiglia distrutta.
    A chi non ce l’ha per niente.
    A chi avrebbe voluto averla e non ha incontrato l’occasione.
    A chi ce l’aveva e l’ha persa.
    Ai superstiti, insomma: Buon Natale! 🙂

  186. Libri regalati:
    “La coda di pesce che inseguiva l’amore” di Simona Lo Iacono e Massimo Maugeri.
    “Franco Battiato. La Sicilia che profuma d’Oriente” di Michele Falzone
    “Il viaggio delle bottiglie vuote” di Kader Abdolah
    “Inchiesta sul cristianesimo” di Vittorio Messori.

    Ho ricevuto in regalo:
    “La carta e il territorio” di Michel Houellebecq
    *
    Di nuovo tanti auguri,
    Gaetano

  187. – che libri avete regalato per Natale?

    Peregrin d’amore di EraldoAffinati (Mondadori 2010). Un libro straordinario. Poi Mistral, di Ida Vallerugo, poetessa friulana, poco nota ma non per questo meno grande (Il Ponte del Sale 2010); Mandate a dire all’imperatore di Pierluigi Cappello (Premio Viareggio 2010 per la poesia), Crocetti, Milano 2010. Libro meraviglioso per chi ama la poesia. Come pure i Poeti greci del Novecento, a cura di F. Pontani e N. Crocetti (Meridiani Mondadori 2010). Infine, ho regalato un libro strano, singolare, di Magda Szabó, la grande autrice de La porta. Si tratta di un saggio sulla figura di Creusa, vista in chiave femminista. Non raggiunge certo i vertici de La porta, ma può essere interessante.Titolo:Il momento (Ed. Anfora, Milano 2008). E ancora: Una valigia di cuoio nero, di Elena Bono (Ed. Le Mani, Recco 1998), libro profondissimo e alto. Come possa essere sfuggito alla critica più quotata è un vero mistero. Ultimo libro regalato, quello di Eco, Il cimitero di Praga, che devo ancora leggere.

    – che libri avete ricevuto in dono?
    Poeti greci del Novecento a c. di F. Pontani e N. Crocetti; Fine dicembre, di Alida Airaghi, Ed. Le Onde, Siena 2010);

    – che libri avreste voluto regalare (e perchè)?
    Quelli che ho regalato alle persone a me più vicine spiritualmente.

    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?
    Ci devo pensare.

  188. Carissimi,
    scorrendo il mouse era come se trascorressero gli anni con la velocità della freccina: ho riletto il mio pessimismo forse un pò profetico, gli auguri di coloro che scrivono e che non hanno mai abbandonato il sito e quelle che “di passaggio” hanno ci hanno salutato scrivendo, un pò come trovarsi in un salotto aperto con qualche ospite fisso e qualcun’altro che accenna la sua presenza. Così è la vita.
    Il mio Natale è trascorso fra la nostalgia del passato e l’incertezza del futuro. Senza abbandonare i valori tradizionali ed i simboli che li ricordano, come ogni anno ho fatto l’albero, ho addobbato la mia casa, ho comprato i regali, come ad ogni fine dicembre, come sempre, come piaceva a mia madre . . . ma una coltre di neve a tratti imbianca e gela il mio cuore, i miei silenzi sono il mio rifugio.
    Quest’anno però in casa mia c’è una novità: una cucciola di pastore tedesco di appena tre mesi che si chiama Funny (dall’inglese significa simpatica). Per questa cagnolina provo dei sentimenti meravigliosi, le parlo come fosse una bambina, mi sorprende una tenerezza commovente; una mia amica che fa l’attrice di mestiere e che possiede anche lei un cane, mi dice che forse è meglio tacere queste manifestazioni d’affetto, almeno davanti agli altri . . .
    AUGURONI A TUTTI VOI
    ROSSELLA

  189. Saluto con affetto Simona, Massimo, Tessy e Luca Gallina che conosco di persona. Anche il prof. Emilio merita gli auguri . . .
    Rossella

  190. Buone Feste
    Quest’anno non mi sovvengon tante idee creative per la testa
    mi sento soltanto di augurare:”
    che il Mondo sia in festa
    e
    la Giustizia sia lesta,
    che la Pace regni in ogni cuore
    che venga lenito ogni dolore,
    che la nostra società
    si riappropri della sua Dignità,
    che ogni Essere vivente
    si senta unito a tutta l’altra gente,
    che sia da tutti bandita
    la voglia di violentare la Vita.

    Mi sento unita a tutto il Mondo, a Lui, a Lei e a Te
    mi sembra che questo sia il modo migliore per sentirsi bene con gli altri e il proprio Sé.
    Auguri a tutti.
    Con tanto affetto,
    Ilarì

  191. auguroni anche a te massimo………io quest’anno ho ricevuto in dono il libro di faletti …..appunti di un venditore di donne …….(^_*)

  192. Per il momento tantissimi Auguri ed un grazie per una delle non molte iniziative che diffondono cultura. Tanta tanta salute e serenità, questo è il mio auspicio x ogni essere umano. In quanto ai libri, sempre più negli ultimi anni, scelgo quelli il cui devoluto va ad associazioni che reputo importanti e che sostengo continuamente ormai da anni. Purtroppo, visti i finanziamenti per la ricerca e tutto ciò che è di importante, ve ne sono sono sempre più numerose.
    Le mie “fisse” sono : Emergency, ACNUR, MSF, UNICEF, AIRC,TELETHON e poi un mare di sms solidali, piante e agrumi e quant’altro… 🙂
    Quest’anno ho regalato il libro del Prof Franco Mandelli “Ho sognato un mondo senza cancro” anche se non nego qualche riluttanza, ma lo nomino anche a voi perchè, al suo interno, c’è una parte di un altro libro degno forse ancor più, che è diario di una ragazzina che ha messo a frutto la sua leucemia x aiutare altri coetanei, dando il via ad un meritevole e FONDAMENTALE progetto di case famiglia e alloggi, per i familiari dei malati x mesi vivono fuori Roma o cmq lontani dalle proprie abitazioni, e x i piccoli pazienti stessi quando possono essere deospedalizzati x brevi periodi. PURTROPPO mi sfugge il titolo di questo diario il cui devoluto, da sempre, serve a quanto detto ma che apre la mente come pochi. Lo cercherò e spero mi aiutiate a diffonderlo per il bene comune. QUESTI REPUTO VERI INVESTIMENTI x noi tutti: LA RICERCA e quanto ruota attorno all’assistenza e al sostegno dei malati e delle loro famiglie.
    Ho regalato inoltre x la 2′ volta ” 11 minuti di Paolo Coelho” per far capire ad alcuni uomini come una donna può essere . Mi riconobbi/riconosco in Maria, la protagonista, in modo impressionante.
    Regalo spesso libri, tanti al mio piccino che a sua volta li ama molto e non credo per caso. Cnsiglio a tutti di approfondire questo rapporto di ” amorosi sensi” tra voi e ed un altra vostra breve vita, tra il profumo delle pagine. Quando da piccola chiudevo i miei amati romanzi di Steimbeck, mi assaliva l’angoscia e la nostalgia degli amici che lasciavo in quel momento: quelli del mio primo libro in assoluto (dopo quelli da piccola) “Uomini e topi” , di Pian della Tortilla……………….. ero 11enne ma ricordo quegli attimi come avessi vissuto un viaggio che resta dentro con tutti i sapori , i colori e la nostalgia sconfinata di un luogo e persone da abbandonare.
    Ricordo a tutti di far uso di Biblioteche: qui da noi a Tivoli (Roma) ce n’è una “bella” a cui mia madre attinge famelica da anni, dopo che nelle nostre case non entriamo più per i libri e questo per dire che la lettura non è un lusso, solo un pozzo in cui dissetarsi o un aereo da prendere x viaggiare senza spese ed inconvenienti. Perdonate errori e carenza di punteggiatura ma ho rubato questi minuti ad una giornata intensa. Saluti.
    paola
    p.s.
    Ho ricevuto il mio amato libro ” Cattedrale” di Raymond Carver, il cui racconto omonimo consiglio a tutti, poichè è l’ennesimo libro prestato e mai restituito a cui tenevo particolarmente.
    grazie e ancora AUGURIIIII

  193. ringrazio e ricambio di cuore l’augurio di buone feste e un anno nuovo ricco di incontri e piacevoli letture.

  194. Augurissimi di cuore a tutti. Ho ricevuto un regalo molto bello, un libro particolare, dal titolo che fa pensare: “il banco sopra la cattedra” e vorrei regalarlo a tutti voi. Ciao paola

  195. @ Mie cari amici, Massi, Simona, Rossella, Maria Lucia, il Prof. Emilio e tutti
    coloro che non ho segnalato, Auguri Auguri Auguri, per un anno lieto, pacifico, ricco di tanta salute e di sincera bontà, colmo di Cultura Letteraria, di idee positive di ….un fraterno e solidale abbraccio. Ritornerò!
    Tessy

  196. “Gabbie” di Miriam Marino
    Edizioni Città del Sole
    Pagg.108

    Una raccolta di racconti sulla Palestina, sui migranti, sul mondo. Un’umanità in gabbia che inutilmente batte i pugni sulle pareti della propria prigione.
    La molteplicità che forma l’umanità dolente viene a manifestarsi nei racconti che formano il libro. In esso è concentrato uno stile letterario giocato sulle contaminazioni tra il reale e il surreale, una scrittura sempre fluida e curata.
    In alcuni racconti l’autrice fa uso del periodo breve come un regista potrebbe farlo della cinepresa mobile per portarci in due sole pagine a scoprire l’”insolito evento” che costituisce il titolo di un racconto. Anche qui sono mescolati sapientemente reale e surreale : la notizia catturata da un soffio di vento passa di casa in casa finché una lunga fila di persone si troverà incolonnata per vedere con i propri occhi qualcosa che nella Gaza martoriata dagli occupanti sembrava non potesse più accadere: il vecchio Abu Sharif “morto di morte naturale”. Racconti brevi, efficaci, pennellate che compongono un quadro giocando su tante tonalità dello stesso colore. Per esempio Imad, lo studente di Gaza, è clandestino in Cisgiordania, perché un palestinese di Gaza non può studiare all’università di Bir Zeit e allora Imad vive come in una tana e ogni notte sogna di scavare…e con un’ironia amara come quella che gli ebrei nei campi di sterminio hanno affidato alle loro tremende barzellette, con la stessa amara ironia il racconto si conclude strappando un sorriso tra la pena e la rabbia.
    L’autrice sembra trarre dalle sue radici culturali di ebrea, l’energia intellettuale per denunciare il dramma della Palestina occupata e umiliata, col sostegno più o meno diretto dei governi di quella parte di mondo che si definisce “democratico”.
    Scrivere per Miriam è una necessità umana e politica oltre che un’espressione culturale e non è mai un vuoto esercizio intellettuale. L’autrice è convinta che la letteratura abbia, comunque e sempre, una ricaduta nella sfera sociale, e per questo lo scrivere non può essere puro esercizio letterario.
    Ognuno dei 13 racconti che compongono il libro, porta con leggerezza di stile il pesante carico di drammatici contenuti. Dall’Italia, alla Palestina, all’Irak una denuncia e una richiesta non detta, ma espressa in ogni rigo, la richiesta che Miriam, senza penalizzare l’aspetto letterario, manda ai suoi lettori e alle sue lettrici: quella di sentire sulla propria pelle l’ingiustizia e il tormento dei potenti sui deboli, degli occupanti sugli occupati, degli sfruttatori sugli sfruttati.
    Patrizia Cecconi

  197. Auguri sinceri a Massimo Maugeri e a tutta Letteratitudine di un anno migliore di questo. Meno incertezze e stress, invece grandi progettualità, salute, serenità e…..ancora molti confronti culturali che fanno tanto bene a tutti. Delia

  198. A te (particolari) ….Massimo, e agli Amici di Letteratitudine,
    Auguri ora e sempre! Grazie.
    marlene

  199. Colgo anche quest’anno l’ocasione per inviare i miei Auguri di cuore allo squisito ospite Massimo Maugeri e a tutta Letteratudine, Autori e lettori sempre interessati e gratificati come me.. e che nel nuovo Anno si avverino tutti i vostri sogni. Grazie! ♥♥♥
    g.

  200. @ Mio adorabile Massi, veramente era mia intenzione formulare degli Auguri esplosivi a tutti gli amici del blog, per l’anno nascituro. Invece le mie povere orecchiette, (no, no bello mio, non pensare subito all’ennesima abbuffata del cenone!) Le mie rosee orecchie hanno ascoltato da Mamma TV. un nuovo rialzo del costo del carburante. Calmati, calmati Teresina mia, se ti agiti così, ti riaffiora la febbre. Boccaccia mia sta zitta! Non ci riesci? Allora su, continua a far la sciocca e scrivi a Massi, al posto degli auguri la nuova tormentosa filastrocca:-
    Tessy
    LA MANOVRINA

    Stamani per il bene del paese
    nel confuso regno politichese
    per la nostra indebitata Italietta
    che per vari motivi non decolla,

    e come colabrodo ovunque crolla,
    è stata escogitata e partorita
    l’ultima vessatoria manovrina
    mirata a scongiurare la rovina.

    Per gli scioperi nei diversi settori
    dall’Europa ci sbatteranno fuori.
    Muta di testa in testa, di partito
    in partito, il metodo ideale

    per salvare la rabberciata barca.
    E via con una nuova manovrina
    che trasporti alle stelle la benzina
    L’uomo comune, soffre, piange, sta male

    dalle spese di ieri, al buco colossale.
    La crisi incombe nelle vaghe esistenze.
    Presto sarà Natale, ben poco avremo
    nelle magre credenze di cucina.

    Con il prezzo lievitato, stellare,
    l’amaro sorriso di rimanere
    senza il tradizionale capitone,
    forse s’ingollerà la manovrina !
    Siena, 23 novembre 2010
    M. Teresa Santalucia Scibona

  201. @Cara Rosella, il mio AUGURIO affettuoso, stasera, è tutto per te.
    Ti immagino con la tua cucciola Funny, di certo ti farà sorridere con il suo sguardo dolce. Vorrei esserti vicino per sciogliere tutta la gelida
    neve che ancora sosta accanto alla tua casa.
    Non sempre posso partecipare alle animate discussioni del blog, comunque ti penserò spesso.
    Le mie figlie vigilano, affinché non mi stanchi! E come Garibaldi, devo dire “Obbedisco”. Ti bacio con un forte abbraccio.
    La tua Tessy

  202. Buon Anno a tutta la compagnia
    senza bonismo e senza malinconia
    Buon Anno con simpatia
    Buon Anno sulla terra e dentro il virtuale
    augurando di viverlo per qualcosa che vale.
    Buon Anno al giudice ed al letterato
    da questo circolo così tanto amato.
    Buon Anno a chi dalla vita ha avuto tutto
    ed a chi da essa si sente distrutto
    Buon Anno ai coraggiosi ed agli indecisi
    ed a coloro che, senza un briciolo di pietà,
    vengono derisi
    Buon Anno ai matti
    ed ai poveri che vivono tra i ratti
    Buon Anno al mondo
    con l’augurio che il primo di gennaio
    si svegli saggiamente più giocondo.

  203. in ritardo sul Natale, ma in anticipo per l’anno nuovo, auguro a Letteratitudine e a tutti voi buone feste.

  204. A Massimo e a tutti i fantastici amici di Letteratitudine auguro un nuovo anno fatto di gioia, amore, sogni, e serenità.
    un abbraccio in particolare a coloro che hanno subito una perdita affettiva, quelli che non hanno voglia di festeggiare, quelli che hanno problemi di salute e quelli che sono soli.
    Auguri carissimi.

  205. @Maria Lucia un abbraccio anche a te.
    @Roberta sì ho visto i bellissimi brani che hai messo ma purtroppo in questi giorni non posso dedicarmi molto, mi riprometto però appena dopo le feste di tornare sui tuoi interventi con l’attenzione che meritano e magari parlarne insieme a te.
    Intanto un grande abbraccio anche a te!

  206. Ciao, oltre agli Auguri che ora valgono per dare il benvenuto al 2011
    io ti parlo di una Autrice che ho recentemente scoperto (ed anche incontrato personalmente in Provenza) : Isabelle Filliozat
    TRovo i suoi libri molto interessanti ed utili.
    Peccato che il Suo primo libro “Il Quoziente Emotivo” sia da tempo esaurito in Italiano. Io l’ho trovato in Francese e devo dire che non solo l’ho letto due volte ma ancora voglio ritornarvi…
    Abbracci, caldi abbracci

  207. Ho dimenticato di parlare dei libri che avrei voluto ricevere in dono e che HO effettivamente ricevuto
    :
    1) The art of power by Thich Nhat Hanh (the very first edition !!)
    .
    2) Power by Jeffrey Pfeffer

    …trovati da questo mio amico sul Web dopo non facilissime ricerche.
    Perchè mi piacciono ?
    Sono due capisaldi dello studio sul “Potere”
    .
    Ciaoooooooooooooooo

  208. La notte di san Silvestro e il capodanno sono ormai alle porte. Prima di farvi gli auguri per il nuovo anno, però, ne approfitto per salutare e ringraziare gli intervenuti.

  209. E grazie a: Teresa Sinno, Paola Catalano, Tessy, Renato, Delia Morea, Marlene Carboni, Gianna Campanella, Mela Mondì, Pier Luigi Valentini, Francesca Giulia Marone, Roberta, Franco Romanò, Farinata…

  210. Caro Massimo, cari letteratitudiani, vi giunga un caldo augurio per un felicissimo 2011!!! Rispondo in ordine sparso a qualche domanda. Quest’anno ho regalato due libri: la raccolta delle Poesie di Keats e “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” di Sepulveda, un testo molto bello. In regalo ho ricevuto invece il faldone su Leopardi di Pietro Citati, che ho già iniziato a leggere.Infine, mi sono (auto)regalato due classici di Stevenson: “Il dottor Jekilll e Mr. Hyde” (lo avevo letto una decina d’anni fa, ma… non lo trovavo più!!) e “Le avventure di John Nicholson”. Un salutone e ancora auguri!!!

  211. Grazie Massimo, auguri anche a te 🙂
    Sono in attesa per una tua risposta a quella faccenda della F maiuscola (c’è posta x te).
    Nel frattempo mi sto attivando per la seconda fase.
    A che punto 6?
    *
    Auguri a tutta letteratitudine e, in particolare, a Monica, Luciano Comida, CarloS, il professor Emilio, Gianfranco Manfredi. Che mi son rimasti nel cuore.
    Ciao 🙂

  212. Ringrazio Luigi, Antonella (guarderò la posta) e Marco.
    E rinnovo a tutti voi gli auguri di uno strepitoso 2011. Che possa essere di pace e ricco di belle soddisfazioni per tutti!

  213. Ciao Massimo e ciao agli amici che non conosco e che frequentano questo spazio.
    Di tanto in tanto torno qui sul blog di Letteratitudine.
    Accogliendo l’invito volevo raccontare il mio Natale, splendido davvero dopo tanti anni: vivo lontana dalla mia città d’origine e così le mie sorelle da circa vent’anni. Quest’anno dopo molto tempo siamo riuscite a riunirci in una delle città in cui viviamo proprio tutte, con i mariti e i nipoti (eravamo in 19).
    Abbiamo trascorso tre giorni intensi, tra racconti, abbracci, chiacchiere, regali, pranzi, specialità di luoghi diversi.
    Dall’Emilia al Friuli alla Campania alla Sicilia a Roma la nostra è davvero una famiglia italiana mista. Il ragazzino di una delle mie nipoti è di origini pugliesi anche se vive al Nord, quindi credo che nel futuro la famiglia si allargherà e chissà se arriveranno anche italiani di seconda generazione quando il mio nipotino che frequenta la scuola materna sarà abbastanza grande da avere la fidanzatina…
    Armonia, ecco cosa ho respirato, dopo anni, la gioia di ritrovarci, lasciando da parte i dolori che pure abbiamo avuto, i lutti che ci hanno colpito; fortunatamente tutti con un lavoro, con ragazzi e bimbi sani, con matrimoni più o meno solidi, ma comunque che procedono, magari faticosamente, tra le gioie e i difficoltà del quotidiano.
    Sono credente, ho ringraziato davvero la mia fede che mi ha portato a superare le traversie della vita, le malattie, le angosce, le ansie e le paure.
    Ho pensato che la vita è bella, e che sono fortunata perché ci credo, che la vita è bella, nonostante tutto. Perché cerco la serenità e se posso la offro. Perché mi piace scrivere, mi piace raccontare, mi piace scrivere poesie da regalare agli amici e alle persone a cui voglio bene, e credo che sia un grande talento. Perché so leggere, cammino con le mie gambe, posso respirare e fare una passeggiata al parco e osservare le anatrelle che volano sul lago ghiacciato.
    Questo è il mio Natale, di questo sono grata al Dio in cui credo e alla vita che è un grande dono.
    Spero che altri abbiano trascorso un Natale come il mio, nel caso contrario posso dire a tutti che è possibile, magari non capita proprio tutti gli anni, ma a volte accade.
    Auguri per uno scoppiettante 2011 ricco di salute propizio per la cultura e che possa portare pace pane e lavoro a tutti voi.
    Francesca Varagona

  214. @ Francesca Varagona
    Cara Francesca,
    grazie per la tua bella testimonianza. Racconti come il tuo, incentrati sull’armonia che si respira e su quanto di bello la vita riesca a offrire (nonostante tutto), fanno sempre molto piacere.
    Grazie di cuore e buon anno a te e ai tuoi cari.

  215. BUON NATALE 2011 E FELICE ANNO 2012 A TUTTI GLI AMICI DI LETTERATITUDINE

  216. Cari amici,
    vi auguro di cuore di trascorrere un sereno Natale e uno splendido capodanno.
    Per qualche giorno non pubblicherò nuovi post; però potremo ri-utilizzare questo come una sorta di diario comune sul Natale e sul nuovo anno.

  217. Come gli altri anni, vi propongo di:

    – scambiarci gli auguri
    – raccontare le vostre festività natalizie
    – riportare citazioni sul Natale e sul nuovo anno (frasi celebri, stralci di brani, ecc.)
    – pubblicare, tra i commenti, brevi racconti e poesie sul Natale e sull’anno nuovo (di autori celebri, ma anche di vostra creazione)
    – raccontare aneddoti in tema

  218. E poi… qualche domanda “libresco-natalizia”:
    – che libri avete regalato per Natale?
    – che libri avete ricevuto in dono?
    – che libri avreste voluto regalare (e perchè)?
    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?

  219. Grazie degli auguri, Massimo!…
    Il 2012 si preannuncia davvero strepitoso, almeno per quanto riguarda il lavoro.
    Incrociate tutti le dita per me, please!

    Buon Natale a tutti!

  220. Se la prudenza (e le borse) consigliano “orso”, noi non risponderemo certo “toro”, lanciandoci magari in una corrida insensata fra boutique di lusso e cadeaux costosissimi, e punteremo invece tutto sul nostro bene rifugio per eccellenza, il mattone con cui edificare solide, durature costruzioni di benessere intellettuale e psicofisico: il libro, meglio se low cost!
    Un dicembre di consigli su Wuz, giorno per giorno. Tornate spesso su questa pagina: troverete molte altre novità!

    Il Natale si avvicina a passi da gigante, e come d’abitudine un sottile mal di pancia s’impossessa di noi, al pensiero dei regali da fare.
    Ci sono i parenti, gli amici, fidanzati, mariti e mogli… per non parlare di quel che ci piacerebbe regalare a noi stessi! Ma il tempo è tiranno, e quest’anno – come recita un celebre adagio napoletano – “l’acqua è poca, e la papera non galleggia”.
    Già. Con questi chiari di luna è d’obbligo attingere al pozzo inesauribile della saggezza popolare, rispolverare un po’ di sano buon senso, e puntare su regali che costino poco e abbiano molto da offrire in termini di tempo e valore. Per cambiare area geografica, e continuando coi modi di dire: “poca spesa, molta resa”.

  221. Il libro non ha data di scadenza, e anzi sprigiona i suoi effluvi migliori man mano che invecchia, proprio come un buon vino. Una bella storia raccontata bene può passare di mano in mano e contagiare legioni di amici con la propria intelligenza, con il buonumore, con suggerimenti e consigli utili per tutti. Un buon libro, insomma, è il miglior investimento che si possa fare in tempi di crisi.

  222. Già, ma dove rivolgere il proprio sguardo? In quale parte della sconfinata produzione editoriale potremo tuffarci fiduciosi di riemergere da quella pesca miracolosa con le reti colme di libri di qualità?
    Noi di Wuz abbiamo pensato di venire in soccorso di tutti coloro che vogliono regalare libri ma non hanno avuto il tempo e il modo di orientarsi nella ricchezza di una proposta sconfinata.
    Ecco dunque la nostra colorata, varia, economica scelta di titoli affidabili.
    Regalando uno di questi libri non potrete sbagliare.

    Abbiamo anche stabilito un tetto massimo di spesa: 15 €, ecco quanto.

  223. ROMANZI ITALIANI

    Mr Gwyn di Alessandro Baricco – Feltrinelli 14,00 €
    Tre atti e due tempi di Giorgio Faletti – Einaudi 12,00 €
    I pesci non chiudono gli occhi di Erri de Luca – Feltrinelli 12,00 €
    La setta degli angeli di Andrea Camilleri – Sellerio 14,00 €
    La Vucciria di Andrea Camilleri – illustrato Skira 15,00 €
    Zia Antonia sapeva di menta di Andrea Vitali – Garzanti 13,90 €

  224. RACCONTI

    Baci Scagliati Altrove di Sandro Veronesi – Fandango 13,00 €
    Dignità! Nove scrittori per Medici Senza Frontiere – Feltrinelli 15,00 €
    Il Natale dei Magi prose e poesie – Einaudi 13,60 € (prezzo IBS)
    L’arte di andare a passeggio di Franz Hessel – Elliot 14,00 €

  225. LIBRI SUI LIBRI

    50 cose che puoi fare con un libro oggi che non si legge più, di Bruce McCall – L’Ancora del Mediterraneo 10 €
    Fuori catalogo: storie di libri e librerie, di Rocco Pinto – Voland 13 €
    Perché scrivere, di Zadie Smith – Minimum Fax 5,90 €
    Il libro dei libri. Da «Personalizza la tua fobia» a «Lo zen e l’arte di cacare nei boschi». L’elenco completo dei capolavori introvabili, di Luca Giorgi – Mattioli 1885 – 13,60 €
    Il blocco dello scrittore. Idee e trucchi per mettere in pagina la propria immaginazione, di Matteo Curtoni e Maura Parolini – Fabbri 12,90 €

  226. BABBO NATALE

    Liberiamo Babbo Natale!, di Roberto Torti – ADD 6 €
    La vera storia di Babbo Natale, di Alfio e Michele Maggiolini – Raffaello Cortina 14 €
    Pensa un numero, di Anders Bodelsen – Iperborea 13,18 €
    Un Natale in giallo, Gian Mauro Costa, Carlo Flamigni, Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Ben Pastor, Santo Piazzese, Francesco Recami – Sellerio 14 €

  227. LIBRI SUGLI ANIMALI

    Per fortuna che ci sei, di Edoardo Stoppa – Mondadori 13,60 €
    Un inverno con Baudelaire, di Harold Coben – Elliot 13,60 €
    I cani lo sanno, di Andrea Scanzi – Feltrinelli 11,90 €
    Racconti di bestie sagge e animali impertinenti, di Jean-Jacques Fdida – L’ippocampo 14,25 €
    Quello che il tuo cane non dice, di Heather Dunphy – Fabbri 12,67 €

  228. AMORE E ALTRI BUONI SENTIMENTI

    L’educazione delle fanciulle di Luciana Littizzetto e Franca Valeri – Einaudi 10,00 €
    Un sogno di Natale e come si avverò di Louisa May Alcott – Mattioli 1885 10,90 €
    La mano che teneva la mia di Maggie O’Farrell – Guanda 18,50 € (prezzo IBS 15,73 €)
    Un diamante da Tiffany di Karen Swan – Newton Compton 9,90 €

  229. Buon Natale e buon 2012 a Massimo ed a tutti gli amici di Letteratitudine.
    Da qui al 31 vi dirò i libri che ho regalato e che ho ricevuto in dono.
    Buon Natale!

  230. Auguri Massimo, e auguri anche a tutta la tribù dei letteratitudiniani.
    Per i libri regalati o ricevuti tornerò con maggior calma nei prossimi giorni.
    Buon Natale ancora a tutti.

  231. Ieri mattina ho fatto il mio primo regalo di Natale: l’antologia “365 RACCONTI HORROR PER UN ANNO” curata da Franco Forte (Delos Books, 2011), che contiene un mio breve racconto.

    Mentre a Babbo Natale, caro Massimo, ho chiesto il tuo libro “VIAGGIO NEL NUOVO MILLENNIO” (Perdisa).

  232. Il 2012 si prospetta come un anno difficile, ma a volte dalle difficoltà nascono belle sorprese. Intanto auguri di buon Natale.

  233. Ciao Carissimo Massimo
    È tanto che non passo da questa tua radiosa preziosa casa virtuale, ma assai reale nei giusti poetici ispirativi sentimenti.
    E’ come una affine attrazione, che spesso come un benefico invisibile vento, riporta il mio guerriero veloce ribelle pirata cuore, nelle preziose fantastiche isole su cui mi sono bagnato di tanta celata conoscenza e soprattutto dove ho conosciuto persone veramente speciali.
    Un anno ancora corre alla fine dei sui splendori così come corre per morire e poi risorgere dalle sue nascoste visibili tangibili sconfitte. Ma sempre rimane l’incancellabile traccia, l’imprinting che la sperimentata via dissemina con ogni capito o non capito piccolo o grande passo esistenziale di piccola o grande cosciente consapevolezza. E’ la Vita che in questo piano esistenziale, in questo piano di coscienza, sposandosi con l’inesorabile illusorio tempo lineare, nel circolare tempo, collassando su se stessa, condensa e si dispiega come un telo bianco in tutto ciò che da qui chiamiamo Spazio. Spazio assai necessario su cui scrivere le proprie armoniche e/o distoniche note musicali fino a raffinare ogni suono per quelle richieste ottave maggiori. E’ quasi un continuo partorire per poi rinascere con tanto travaglioso cosciente morire per tanto incosciente necessario vivere. E’ quella sempre giusta strada maestra che sempre si mostra attrattiva per accogliere tantissimi esseri inconsapevoli che sperimentano la scala evolutiva. Ma è anche vero che tantissimi Angeli/Daimon e Maestri, per tantissimi necessari equilibranti affini attrazione, giungono da ogni parte del creato per seguire i passi degli uomini. Angeli Daimon e Maestri Indefinibili che da sempre sacrificano la loro infinita coscienza cosmica assai più elevata, scegliendo questa piccolissima infinitesima necessaria terra, come umile battagliosa / contrastante / frapposta dimora comparativa, ma soprattutto per essere un vivo reale trampolino di lancio, affinché prima o poi possa affluire quella maggiore celestiale luce nel cuore duro cieco e sordo degli uomini.
    Insomma….. dopo queste sentite sincere giuste/ingiuste strane parole……. Che sia questo il tempo del tanto atteso SANTO NATALE che attraverso le Sante Stellari Diamantine Divine Spirille, ci permetterà finalmente di vedere il sole di mezzanotte attraverso il nostro stesso celato radioso sole interiore…. Affinché quella divina innata celata e mai nascosta radiosa luce dell’anima possa finalmente mostrarsi fuori con tanto amore e soprattutto con tanta Sentita Percepita Capita Compassionevole Consapevole Cosciente Coscienza/Conoscenza INTERIORE.

    (¯`v’¯)
    `•.¸.•’
    ¸.•’¸.•’¨)¸.•*¨)
    (¸.•’ (¸.•’ .•’¸¸.•’¯`•-> ___ Al Vostro Prezioso Cuore ed al Cure dei Vostri Immensi Amori Terreni e Celestiali, compresi i nostri amabili amorevoli fratelli più piccoli che sono frammenti incarnati dei nostri
    stessi celati sentimenti….

    Con la speranza che questo Santo Natale possa arrivare anche nelle famiglie che sono meno agiate e fortunate rispetto ad altre…

    😀 😀 😀

  234. I regali nell’Italia della crisi
    tra cibi, impegni di dono e saldi per tutti

    Da Milano a Palermo, nessuna ripresa degli acquisti neanche last minute. E richiami di offerte già in gran parte delle vetrine, con anche il 50 per cento di ribasso. Nel superlusso qualche isola felice, regge la gastronomia ma la novità sono i buoni acquisti nei grandi magazzini da utilizzare più avanti, nei giorni degli sconti ufficiali

    Lui, il regalo, regge sempre ma è low cost, arriva da offerte on line, debutta con buoni acquisti da spendere nei giorni di saldo, o è un saporito pacchetto gastronomico. Con richiami di saldi già in gran parte delle vetrine, al 30 e anche al 50 per cento di ribasso. Da Milano, dove i primi dati parlano di calo del 15 per cento nella centralissima via Montenapoleone, a Palermo dove ormai le speranze dei commercianti sono tutte rivolte alla Befana e alla settimana dei saldi anticipati al 2 gennaio; da Napoli, dove è di gran moda l’acquisto sul web che promette di abbattere i costi fino al 50 per cento ma si vedono code anche di fronte alle boutique del super-lusso, a Roma dove i grandi magazzini hanno scaffali per le offerte Regalo di Natale sì, ma con ticket che rimandano l’acquisto ai giorni dei saldi. Posticipati, dilazionati. Un buono con cui, invece di prendere un pensiero a prezzo pieno oggi, si aspetta gennaio e magari ci si può comprare qualcosa di meglio. Niente viaggi per le feste e cenone rigorosamente a casa.

    Il Natale nell’Italia della crisi oscilla tra acquisti gastronomici, promesse di futuri pacchi scontati e pensierini on line che però sforano i tempi di consegna e lasciano gli acquirenti a bocca asciutta. Un pò dovunque però non si rinuncia all’acquisto dell’Ipad. A Torino si contabilizza un meno 30 per cento, con un tour di shopping “promozionale” del sindaco Piero Fassino via Carlo Alberto a comprare gli ultimi pacchetti. Sotto la Mole, giù a precipizio l’abbigliamento e il lusso, stabili o in lieve perdita i libri, mentre il vero trionfatore è stato il cibo, in tutte le sue forme: dalle scatolette di cioccolatini d’autore alla buona bottiglia, dal panettone alle scatole ricolme di vasetti. Anche Genova è alle prese con Babbo Natale avaro: neppure alla vigilia i negozi si sono riempiti. Bene gli alimentari – segno che il pranzo di Natale rimane una tradizione intoccabile – male il resto. Le associazioni dei commercianti stimano un crollo delle vendite del 15 per cento rispetto al 2010. A rabbuiare l’umore dei liguri ci si mette anche la tramontana che spazza e intristisce la città. E anche Bologna non ride: che sia per liquidazione totale perchè molti negozi dopo le feste chiuderanno definitivamente, che sia per una precisa strategia per non affondare, quasi tutte le vetrine offrono regali last minute a prezzi davvero scontatissimi.
    (24 dicembre 2011)

  235. augurissimi! il tuo libro mi è piaciuto molto molto! Che libro ho ricevuto in regalo? il mio ultimo romanzo In principio fu il mare, un regalo dell’editore Pungitopo! Buon Natale a tutti!

  236. Ciao Massimo,auguri a te e famiglia

    E’ Natale
    Il sole si ferma all’equinozio
    Una scia di luce transita
    ed illumina i meandri della terra
    io aspetto che arrivi su ogni cuore
    si fermi per asciugare le ferite
    sanguinanti
    lenire l’affannoso respiro
    il sussulto di sembianze lontane
    e mai esistite.
    mela mondì
    Questo Natale lo vedo come il Natale del cuore per cui Auguro a tutti un cuore buono, generoso, altruista, innamorato.

  237. dimenticavo …i libri. Mi sono regalata Joshua Foer:” L’arte di ricordare”-Longanesi e Sirene di Sicilia di Ninni Ravazza-magenes
    Ho consigliato di regalare “Alla corte del nonno masticando liquirizia” ed. Agemina Fi
    e la Silloge “La vita dell’essenza sfiorata dall’ombra” ed. Albatros Il Filo. Entrambi di mela mondì sanò
    A coloro poi che volessero riflettere sui comportamenti dell’uomo contemporaneo ho consigliato Il “Viaggio nel nuovo millennio” di uno scrittore attento ad una certa mutazione antropologica che stiamo vivendo,
    mi pare che si chiami Massimo Maugeri.

  238. Auguri naturalmente a Massimo, ad Agata e alle loro splendide bambine… Natale è questo: gli affetti veri, la famiglia, gli amici. L’amore per ciò che si fa. La condivisione vera e non solo a parole.

  239. S. Natale “demoniaco”, tra familiari e parenti che fanno scoppiare o alimentano una tragedia travisando la realtà e che confondono l’obiettività con la benevolenza, considerandola, oltretutto, un peccato.

  240. Auguro serene festività a Massimo Maugeri e a tutti gli amici di letteratitudine, nella speranza che il 2012 sia un anno meno problematico e pesante. Auguro ottime letture e maggiori riflessioni sui tempi che viviamo, così difficili e imperfetti. A chi scrive auguro creatività, idee, storie…
    Ho una pila di libri da leggere che mi sono autoregalata come spesso mi accade e per il momento leggo una raccolta di racconti: “Un amico di Kahka” del premio Nobel Singer, scrittore ebreo che amo molto. La sua scrittura mi regala forti emozioni. Delia

  241. Mi scuso, ho scritto male: la raccolta di racconti che sto leggendo di cui è autore Singer s’intitola: “Un amico di Kafka”. Delia

  242. Auguri a tutte le belle persone ache popolano questo meraviglioso spazio dedicato ai libri ed alla letteratura.
    Buon Natale.

  243. Natale, crollo dei consumi
    Spesi 400 milioni in meno

    I dati elaborati dall’Osservatorio di Federconsumatori sono impietosi: durante le feste crollano abbigliamento e calzature (-18%), mobili, arredamento ed elettrodomestici (-24%), giù anche profumeria e cura della persona (-7%) e turismo (-8%). Rispetto al Natale di un anno fa, meno regali per i più piccoli (giocattoli -3%) e cenoni un po’ meno ricchi (alimentari -1,5%)

    ROMA – La crisi morde anche il Natale. Era prevedibile, ma è ancor più impietosa la fotografia che i giorni di festa scattano allo stato di salute dell’economia italiana. In un periodo tradizionalmente di forti consumi in ogni settore, per viaggi, spostamenti, corsa al regalo, feste e cenoni vari, in Italia è stata registrata un’evidente contrazione rispetto allo scorso anno: spesi 400 milioni di euro meno delle previsioni.

    Questo, secondo i dati analizzati dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori (Onf) sui consumi relativi alle festività natalizie, pervenuti dai centri di elaborazione dislocati nel Nord, Centro e Sud Italia, sia nelle piccole che nelle grandi città.

    In base allo studio di Federconsumatori, la spesa totale per il Natale si è attestata a 4 miliardi di euro, rispetto ai 4,4 stimati. La spesa media a famiglia è stata di 166 euro, al di sotto di previsioni che già erano negative. Analizzando l’impatto della contrazione sui diversi settori, si scopre che l’unico a registrare un seppur lieve incremento è quello dell’elettronica di consumo, mentre le promozioni permettono all’editoria di reggere l’urto mantenendo livelli stabili. Per tutto il resto, persino alimenti e giocattoli, è un Natale nel segno del meno.

    Entrando nel dettaglio, crollano abbigliamento e calzature (-18%), mobili, arredamento ed elettrodomestici (-24%). Pesante il passivo per profumeria e cura della persona (-7%). Note dolenti anche per i viaggi: meno partenze e turismo

    che accusa un grave -8%. Sotto l’albero, meno regali per i più piccoli: le vendite di giocattoli hanno fatto registrare -3%. E cenoni meno ricchi, con una contrazione nei consumi di prodotto alimentari del -1,5%.

    Come si diceva, l’unico settore in positivo è quello dell’elettronica di consumo: un +1% frutto, secondo lo studio di Federconsumatori, del passaggio al digitale terrestre di alcune regioni e dalla vendita di smartphone.

    “E’ chiaro – hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – che da tutto ciò deriva l’urgente necessità di affiancare alle misure di riequilibrio dei conti (che solo per la manovra Monti costeranno alle famiglie 1129 euro), interventi determinati per avviare una nuova fase di sviluppo, attraverso il rilancio degli investimenti nei settori produttivi” .

    (26 dicembre 2011)

  244. Ciao a tutti, amici. Auguri a Massimo ed a tutti i blogghisti di letteratitudine. Ovviamente consiglio anche qui il nuovo libro di Stephen King, 22/11/63, di cui stiamo ancora parlando nell’altro post.
    Ho ricevuto in regalo il nuovo libro di Anne Rice “Angel” (Longanesi).
    Credo che mi piacerà molto.
    Buon anno a tutti.

  245. Tra tutti i libri che ho ricevuto, non poteva certo mancare il primo della mia lista: “IL VISCONTE”, un romanzo storico-avventuroso di Brera & Cappi edito da Sperling & Kupfer.

  246. Renato ha ragione. Ci vuole coraggio ad augurare buon 2012. Ma il coraggio è uno dei motori del mondo, dunque buon 2012 anche da parte mia.

  247. Sergio Rilletti, non conoscevo il duo Brera & Cappi. Grazie per l’informazione. Cercherò di approfondire.

  248. Ancora saluti ed auguri di buon anno a tutti. In questi giorni ho iniziato la lettura di “Suite francese” della Némirovsky, ricevuto in regalo.
    Bellissimo sin dall’inizio.
    Buon anno a tutti!!!!

  249. Cari amici, grazie per i vostri messaggi.
    Il 2011 volge al termine, l’anno nuovo si affaccia all’orizzonte.
    Che il 2012 possa essere favorevole a voi e ai vostri cari.
    Ve lo auguro di cuore!
    Buon anno a tutti.

  250. Gli auguri li ho già fatti, ma li rinnovo a tutti, in questo inizio di nuovo anno.
    Avevo detto che sarei tornato per dire dei libri: beh, ne ho ricevuto due (in realtà scelti da me): “Il Museo immaginato” di Philippe Daverio (sono un aficionado delle sue trasmissioni sull’arte, ora in onda replicate su Rai5) e “Tony & Susan”, un romanzo di Austin Wright del 1993, solo ora pubblicato in Italia.
    Poi c’erano i libri scelti alla fiera “Più libri più liberi”: le “Conache di inizio millennio”, raccolta di racconti curata da Laura e Lory pubblicata dalla Historica di Francesco Giubilei, ed il “Viaggio all’alba del millennio” dell’ottimo Massimo (come poteva mancarmi ?)

  251. Buongiorno e auguri a tutti.
    Come ti sembra il libro di Massimo Maugeri, Carlo? Io l’ho acquistato on line ma devo ancora leggerlo.

  252. @Annamaria
    I racconti di Massimo sono godibilissimi. Maugeri è un gran narratore e nella forma-racconto riesce a dare ottima prova. E non lo dico per piaggeria, essendo qua suoi ospiti, ma perchè lo penso sinceramente.

  253. @ Carlo
    Carissimo Carlo, mio caro, amico. Grazie per le belle parole spese sul mio “Viaggio all’alba del millennio”.
    A proposito, quanto ti devo? 🙂
    Ma nel caso in cui ad Annamaria non dovesse piacere… l’interessata è autorizzata ad utilizzarlo per favorire l’accensione del camino. Si prevede un inverno 2012 piuttosto freddo. E in tempi di crisi è bene non guardare in faccia nessuno. ;-))

  254. Rinnovo a tutti gli auguri di buon 2012.
    Riprenderemo le nostre discussioni dopo l’epifania. Intanto… leggete, leggete, leggete (se potete).
    E poi, se vi va, riferite gli esiti delle vostre letture.

  255. Buon anno a tutti. Quest’anno, per essere coerente con la crisi in corso, ho deciso di non acquistare libri nuovi e di leggermi o rileggermi tutti i classici presenti nella mia libreria.
    Mi dispiace, ma è così.

  256. Auguri a tutti di un sereno 2012…che la serenità e la speranza non si spengano nonostante le difficoltà…:)

  257. emiliano, direi di evitare l’applicazione dell’effetto psicologico della crisi anche all’acquisto dei libri.

  258. magari evitiamo di andare ai ristoranti frequentati da berlusconi (tanto sono pieni e non c’è post), ma i libri continuiamo a comprarli.

  259. Beh, credo che oltre al risparmio di denaro beneficerò anche di un risparmio di tempo libero da destinare alle buone letture. Ciao.

  260. Precisazioni del Presidente del Consiglio

    4 Gennaio 2012

    Il Presidente del Consiglio ha appreso da fonti di stampa che il Senatore Roberto Calderoli avrebbe presentato in data odierna un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiede di dar conto delle modalità di svolgimento della cena del 31 dicembre 2011 del medesimo Presidente del Consiglio.

    Il Presidente Monti precisa che non c’è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma si è tenuta presso l’appartamento, residenza di servizio del Presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20.00 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1° gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell’appartamento suddetto, nonché quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni.

    Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all’Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese.

    Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l’interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di Presidente del Consiglio e di Ministro dell’economia e delle finanze.

    Gli acquisti sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie).

    La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti. Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale.

    Il Presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l’Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente.

    Nel dare risposta al Senatore Calderoli, il Presidente Monti esprime la propria gratitudine per la richiesta di chiarimenti, poiché anche a suo parere sarebbe “inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare una festa utilizzando strutture e personale pubblici”. Come risulta dalle circostanze di fatto sopra indicate, non si è trattato di “una festa” organizzata “utilizzando strutture e personale pubblici”.

    D’altronde il Presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all’esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri. Pertanto, il Presidente, per raggiungere il proprio domicilio a Milano, utilizza il treno, a meno che non siano previsti la partenza o l’arrivo a Milano da un viaggio ufficiale.

    Fonte: http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=66033

  261. Una precisazione da incorniciare, questa di Monti. Forse l’Italia similclownesca, tra (ahimè) lacrime e sangue, ce la stiamo davvero lasciando alle spalle.

  262. Ciao. Sto leggendo il nuovo libro di Isabelle Allende, ricevuto come dono natalizio.
    Adoro la Allende!

  263. Domani sara’ l’Epifania. Buona Befana a tutti! (Ma quali libri legge l’eterna megera? Ve lo siete mai chiesto? Io si’… secondo me ama le Metamorfosi di Ovidio, ah ah ah!)

  264. L’artefice del porcellum non smentisce mai la pochezza di cervello di cui dispone: chissà se riuscirà mai a comprendere la fine ironia del nuovo premier (perle ai porci?)

  265. Care amiche, cari amici,
    queste è il settimo Natale di Letteratitudine. È bello, dopo questi anni, ritrovarvi ancora qui.
    Ed ecco, il nostro post annuale dedicato allo scambio di auguri.
    Vi auguro, di cuore, di trascorrere un sereno Natale e uno splendido capodanno.

  266. Per qualche giorno non pubblicherò nuovi post; però vi propongo, appunto, (se vi va e se ne avete voglia) di ri-utilizzare questo come una sorta di diario comune sul Natale e sul nuovo anno.

  267. Vi propongo, anche per questo Natale 2012, di:
    – scambiarci gli auguri
    – raccontare le vostre festività natalizie
    – riportare citazioni sul Natale e sul nuovo anno (frasi celebri, stralci di brani, ecc.)
    – pubblicare, tra i commenti, brevi racconti e poesie sul Natale e sull’anno nuovo (di autori celebri, ma anche di vostra creazione)
    – raccontare aneddoti in tema

  268. E poi… le solite domande “libresco-natalizie”:
    – che libri avete regalato per Natale?
    – che libri avete ricevuto in dono?
    – che libri avreste voluto regalare (e perchè)?
    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perchè)?

  269. Amici, tantissimi auguri a tutti voi. Buone feste e … “abbuffatte” di affetto, amore, gioia, felicità!

  270. Un augurio di serene feste a tutti voi, che possiate stringervi con amore e gioia ognuno di voi ricevendo e donando soprattutto i doni del cuore. Al nostro Massimo un augurio speciale!!!!
    con affetto Francesca

  271. For unto us a Child is born
    And to us a Son is given…

    Perché è nato un bambino tra noi
    E ci è stato dato un figlio…

    Spesso nell’ansia delle feste – cenoni, regali, giocate, visite… – perdiamo il senso della Festa e ci dimentichiamo del festeggiato.
    Come se andassimo ad una cena di compleanno e parlassimo con tutti tranne che con l’interessato.
    Natale viene – per chi crede o no, penso sia una festa significativa comunque… – per ricordarci che tutto nasce e rinasce, che si può ricominciare, che la vita è una cosa preziosa, spesso un dono inatteso, una parola che ci fa vibrare il cuore, una luce che si accende.
    Buon Natale a tutta Letteratitudine, a Massimo patron d’eccezione, a chi aspetta una luce, una parola, un dono.

  272. Abbassa il tono della voce
    E’ un Bambino appena nato
    Lui non ha bisogno che tu gli gridi le tue pene.
    Ti vede ed ascolta le parole non dette
    Per pudore
    Fai silenzio e lascia spazio allo stupore della tua anima
    Allontana per un giorno le tue pretese
    Spogliati dei dogmi e delle sicurezze
    del tuo orgoglio spirituale
    togliti i guanti
    con cui mantieni le distanze
    Per un giorno.
    Cosa è un giorno
    davanti al cammino nell’eternità?
    non appesantire Dio delle tue corazze religiose
    e non nasconderlo ai tuoi occhi
    Vestiti dell’umiltà dei pastori
    Porta dentro la meraviglia delle domande semplici
    Del racconto
    Segui l’ indicazioni degli angeli
    E vai alla grotta
    Fai silenzio:
    Mettiti in sintonia ed ascolta
    per un giorno.
    Per un giorno soltanto
    ragiona con il cuore.

  273. Non potevo mancare al consueto “appuntamento” natalizio. Auguro a Massimo Maugeri e agli amici di Letteratitudine un Natale dolcissimo e un anno sereno (spero proprio migliore di quello che sta per finire!). Come sempre arrivo al Natale accompagnata da libri che molto spesso mi regalo da sola. Ho alcuni titoli sulla scrivania e vicino al comodino, tra questi un Dickens immortale come “Canto di Natale”, un saggio sul drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, scomparso a 33 anni sul finire degli anni ’80 e “Viaggio in Italia” di Goethe. Desidero rileggere “Il Cardillo addolorato” di Annamaria Ortese e spero di farlo presto. Le festività natalizie per me, col passare degli anni, si sono trasformate in momenti di riflessione. Amo ritagliarmi spazi casalinghi maggiori: leggere, meditare, scrivere, insomma ritrovare per qualche giorno un mondo a “misura d’uomo”, senza le corse e gli affanni del quotidiano. Sognare, forse, di potere avere ancora una qualità di vita accettabile…Auguri a tutti di cuore!

  274. Ciao. Buone Feste a tutti. Mi unisco nella speranza che il 2013 sia migliore di quest’anno che lasciamo.

  275. Una nota di tristezza sui libri. Ne parlavo ieri con un gruppo di miei amici, chi più chi meno abbiamo circa 20 anni.
    Amiamo leggere e parlavamo di libri. La maggior parte di questi amici diceva che non comprava più libri, ma li scaricava gratis nelle versioni pirata disponibili su alcuni forum. Praticamente è disponibile il 90% dei libri pubblicati. Li scaricano gratis e li leggono sui tablet.
    Mi dispiace dirlo, ma il mercato dei libri la fine definitiva è sempre più vicina.

  276. Caro Massimo buon Natale e buon anno!
    Qui è andato tutto abbastanza bene. Pochissimi regali, per un previo accordo reciproco, e fondamentalmente solo ai bambini. Poi il Natale io lo dividio in due – uno più ortodosso con la famiglia di mio marito che sono cattolici – e uno con i miei che non lo sono – ma ogni scusa è bona.E’ andato tutto abbastanza bene, devo dire, ma oggi sono fisicamente provata. I bambini se la sono riccamente goduta. In genere è raro che regali libri, e mi sa ne abbiamo già parlato ti ricordi? per me i libri sono come i reggiseni! roba privatissima estremamente soggettiva in cui è bene si cimentino solo gli intimi ed esperti del settore ancorchè di me stessa. Preferisco quindi procurarmeli autonomamente. Buone feste:)

  277. Carissimo socio letterario,
    felicissime feste!!!!
    Mio caro Massi, che quest’anno sia per te e per la tua famiglia colmo di pace, di gioia, di soddisfazioni e salute!
    Ogni bene, con tutto il cuore dalla
    tua socia letteraria!

  278. Dimenticavo: ho ricevuto bellissimi libri e ne ho regalati!
    Tutti Adelphi. Ho ricevuto “Il codice dell’anima” di James Hillman e “La preda” di Irène Némirovsky! E ho regalato le poesie della Szymborska!
    Conto di leggerli in treno! Sto partendo per Roma e Firenze!
    Buone feste a tutti!

  279. Ne approfitto per salutarvi e ringraziarvi.
    Un caro saluto e ancora auguri a: Christiana, Amelia Corsi, Giovanna B., Giacomo Tessani, Vale, Francesca G. Marone, Maria Lucia Riccioli, Giuseppe, Mela Mondì, Delia Morea, Alessandro, Zauberei, Simona Lo Iacono (ciao, socia!), Riccardo…

  280. Ricambio di cuore gli auguri a Massimo Maugeri e a tutti i suoi affezionatissimi interlocutori. Le mie scelte? Il romanzo autobiografico meraviglioso di un poeta, Questa libertà, di Pierluigi Cappello, Rizzoli 2013, e, dello stesso autore, tutte le poesie, che sono state riunite da pochissimo in un libro BUR (Rizzoli 2013) altrettanto splendido: Azzurro elementare. le poesie si possono anche trovare nei due volumi editi da Crocetti: Assetto di volo (2006) e Mandate a dire all’imperatore (2010). Consiglio vivamente anche il nuovo intenso libro di poesie in italiano di Ida Vallerugo, Stanza di confine (Crocetti Editore, Milano 2013).
    Buon Natale a Massimo e a tutti i suoi lettori.

    Anna

  281. Tanti auguri Massimo. Questo Natale spero di dedicarmi alla rilettura di qualche classico. Ogni tanto ci vuole.

  282. Carissimo Massimo,
    grazie per questo spunto di riflessione.
    Quest’anno mi sembra un Natale frenetico e non troppo sereno, velato di incertezza (in alcuni casi fino all’angoscia) per il futuro, però…
    un libro può essere ottimo compagno, per scrollarsi parte dell’ansia e riuscire a rilassarsi momentaneamente, malgrado tutto…

  283. Non sporca,
    non ingombra,
    non devi portarlo fuori,
    fa la sua bella figura,
    non fa baccano,
    non è invadente,
    costa poco,
    dura una vita,
    contiene un mondo…
    insomma REGALIAMO UN LIBRO!!!

  284. OK, dopo lo spot pubblicitario riprendo il filo del discorso e cerco di rispondere:

    sto leggendo “Il percorso dell’amore” racconti di Alice Munro, (non me l’hanno regalato, l’ho scelto, ma è ancora presto per dirti cosa ne penso).
    In attesa, sul comodino: “Blues di mezz’autunno” di Santo Piazzese.

    Un libro carino che regalerei a tutti è “Fuga dal Natale” di John Grisham, è uscito parecchi anni fa ma è così tenero e ricco di buoni sentimenti che di questi tempi non fa certo male!
    Oppure, un libro per chi è depresso: “Le pillole di Aristotele” di Lou Marinoff, (il padre della filosofia pratica). È un libro che riesce a modificare la prospettiva, cambia il modo di vedere la vita e i suoi ostacoli. Talvolta basta affrontare la realtà da un punto di vista diverso per trovare le soluzioni.
    Il principio è semplice: se si è depressi senza un motivo apparente occorre rivolgersi allo psicologo,
    ma se si è depressi per una causa concreta occorre solo prendere in esame l’ostacolo e rimuoverlo…
    cioè, “prenderla con filosofia”! Sembrano solo parole, invece funziona davvero!
    Per i lettori più giovani (ma a ben pensarci anche per gli anziani non è male…) sceglierei
    “Etica per un figlio” o “Le domande della vita” di Fernando Savater, due ottimi manuali per l’uso dell’esistenza, improntati ad un modello morale laico. Estremamente attuali.
    In dono mi piacerebbe ricevere un bel libro fotografico sui paesi nordici e sui fiordi norvegesi, per sognare di andare a visitarli, prima o poi… chissà!
    Un abbraccio a te e a tutti gli amici di Letteratitudine,
    BUON NATALE DI VERO CUORE.

  285. Come sempre, sei affettuoso. Grazie dal profondo del cuore. Auguri di serenità e buona salute a te, ai tuoi familiari e alla schiera degli amici di Letteratitudine. Leggerò (sognando un camino in un’isola deserta): Francesco “Non fatevi rubare la speranza” (Mondadori 2013); Papa Francesco – Eugenio Scalfari “Dialogo tra credenti e non credenti” (Einaudi-La Repubblica 2013); Jean-Luc Seigle “Invecchiando gli uomini piangono” (Narratori Feltrinelli 2013).
    Un abbraccio.
    Enzo

  286. Buon Natale a tutti.
    Enrico Gregori: approvo pienamente quanto scrivi (ed anche il tuo stile). Però lo sappiamo. E’ così da sempre. Speriamo che il web possa cambiare le cose.
    Perchè, nonostante la crisi (di Sistema) i ristoranti ed i luoghi di villeggiatura sono pieni (?). Le spiegazioni sono tante. Il fenomeno non è semplice da spiegare in un post. Volendo sintetizzare (ma tanto), ecco alcuni motivi: 1. i prezzi dell’offerta sono diminuiti; 2. i giorni dedicati alle vacanze sono diminuiti; 3. nella ridefinizione del budget la voce “vacanze” è quella che ha subito meno tagli drastici; 4. esiste comunque una buona parte della popolazione che non ha subito particolari “cambiamenti” dalla crisi (e questa spende; anzi si concede anche una vacanza in più); 5. prendersi qualche giorno di vacanza significa “prendersi cura di sè” (ed in questo particolare momento è importante prendersi cura di sè, tanto i soldi andrebbero comunque spesi in cure sanitarie); 6. i pacchetti vacanze sono diventati un regalo da fare ad amici e conoscenti (anche le imprese con i cosiddetti “social benefits” adottano tali sistemi).
    Libri regalati ? Libri di cucina e narrativa (i titoli non li ricordo).
    Libri ricevuti in dono ? “La Bibbia e il mare” di Chantal Reynier edito da EDB; “La collina del vento” di CArmine Abate edito da Mondadori; “LUis Roldan né vivo né morto” di Montalban edito da Feltrinelli; “Matteo il conquistatore” di Alberto Ferrarese e Silvia Ognibene edito da Giunti.
    Libri in lettura durante le vacanze ? Solo ed esclusivamente Simenon, ovvero: “All’insegna di Terranova”, “Il crocevia delle tre vedove”, “La casa del giudice” e “Maigret si confida”.

  287. Buon Natale Massimo, Buon Natale a tutti!
    LA CRISI c’è ma ancora non si vede. Non è uscita ancora allo scoperto. La crisi scivola sotto comportamenti ed escamotage che sembrano normali, ma la crisi c’è. ha bisogno di essere suddivisa in tempi:
    1° tempo chiusura delle aziende e di private attività : perdita del lavoro
    2° “———” aiuto da parte di parenti ed amici
    3°………… ricerca di prestiti e conseguente indebitamento. Bisogna fare le cose che si facevano prima del 1° tempo : bisogna andare ancora a sciare partendo dalla Sicilia ed andando a Curmayeur, bisogna fare la crociera, non come gli anni passati quando siamo andati in giro per il Pacifico, quest’anno andiamo per il Mediterraneo
    Creta , Atene, tanto il pacifico non ci interessa: le isole Figi? Non ho voglia di incontrare i nativi, ci bastano quelli che vengono in Italia!…..
    4° tempo mettiamo fuori le dotazioni naturali. E’ bravino in disegno? Dipinge e vuole vendere….. vuole vendere la pasta fatta in casa……….si improvvisa parrucchiere……badante….donna di servizio……..infermiere. Qui possiamo mettere di tutto anche ricevere una vecchia conoscente che viene a portarti una poesia che ha scritto a Natale per te e tu ti chiedi quanto puoi pagare questo atto di affetto e di auguri natalizi.
    Questa è la crisi perché questo atto affettivo lo devi pagare in rapporto al tuo stipendio e tredicesima con cui devi far fronte all’imu, alla tares, alla contravvenzione, al regalo che devi fare al figlio che ha avuto una riduzione di stipendio………..ecc…. Questa è la crisi ma ognuno di noi può andare a riscontrare quale tempo sta attraversando………
    4° tempo: l’orologio della storia segna il tempo della povertà: in casa manca il pane, l’olio, la frutta…..non dico la carne perché senza carne siamo sopravvissuti negli anni ’40 ma senza pane molti sono morti…. perché quando tutti abbiamo fame la parola “solidarietà” anche se la cerchi nell’enciclopedia non la capisci
    Auguri a coloro feriti dalla crisi ed anche a coloro che con la crisi si stanno arricchendo ….. Il denaro guadagnato sul dolore degli altri porta frutti immangiabili.

  288. Libri regalati? “Cosi non si può vivere” di Fabio De Pasquale -Eleonora Iannelli. CastelVecchi editore
    Prefazione di Pietro Grasso

    Libri ricevuti? “La Democrazia ha bisogno di Dio” di Paolo Flores d’Arcais
    Edizioni “Idola|Laterza”

    Don Lorenzo Milani : “L’obbedienza non è più una virtù” a cura di Carlo Galeotti- stampa-alternativa

  289. Libri regalati: Splendore, di Margaret Mazzantini; Marmellata d’arance, di Rosalia Messina
    Libri ricevuti: nessuno
    Sto leggendo: Jules Barnes, Il senso di una fine e rileggendo Alice Munro (Segreti svelati).
    Auguri a Massimo Maugeri, a tutto lo staff e a tutti i viandanti della rete.

  290. Avrei voluto regalare libri di favole ai bambini che non ne hanno ricevuti, con accluse istruzioni per l’uso agli adulti che li circondano (“regalate libri ai bambini, leggeteglieli a voce alta” etc.).

    Che libri avrei voluto ricevere in dono? Non saprei, mi piacciono le sorprese!

  291. Auguro un anno ricco di soddisfazioni a Massimo e a Letteratitudine. Un caro augurio anche a tutti gli amici di questo blog.
    Ho ricevuto in dono Splendore della Mazzantini, L’Avversario di Carrère e La Giostra dei piaceri si Schmitt.
    Io ho regalato Testimone inconsapevole di Carofiglio a un amico che sapevo aveva curiosità di leggerlo.
    Non posso dire cosa sto leggendo perchè ho il comodino pieno di libri iniziati e non finiti. A volte mi capita di attraversare periodi di confusione letteraria, soprattutto quando ho finito di leggere qualcosa che mi è preso molto.
    Ho scoperto anche gli audiolibri, li ascolto quando vado a correre, l’ultimo è stato Il Malinteso della Nemirovsky.
    Bellissimo, ve lo consiglio.
    Un abbraccio natalizio a tutti quanti.

  292. Grazie a Massimo Maugeri ed a Letteratitudine per questo bellissimo spazio che offre da tanti anni.
    Vi seguo sempre senza intervenire.

  293. Libri regalati:
    – Furore di Steinbeck
    – I tre moschettieri di Dumas
    Libri ricevuti:
    – “Sei come sei” della Mazzucco

  294. Ho regalato libri sul natale,dato che ho due bimbi: un magico natale,, Il libro di Babbo Natale e una serie di raccolte di fiabe illustrate molto belle.
    Pertanto,esaurito il budget,, i libri li prenderò in biblioteca.. Sto leggendo Il dolere perfetto.
    Auguri e viva i libri

  295. Carissime amiche e carissimi amici,
    grazie di cuore per i vostri messaggi, per la condivisione dei doni libreschi fatti e ricevuti e per i numerosi auguri pervenuti (anche privatamente via mail e via social networks).

  296. caro Massimo,
    tanti affettuosi auguri per un 2014 ricco di importanti e positive novità per tutti. Un augurio affettuoso anche agli amici di “Letteratitudine”. Delia Morea

  297. CARA BEFANA,PER PIACERE VORREI, UN LIBRETTO DELL’APE MAIA,DELLE FORBICI DI ARTATACC,ED UN LIBRETTO DELLE PRINCIPESSE DISNEY.TI SALUTO CON AFFETTO E TI ASPETTO NELLA MIA CASA.

  298. Auguriamoci tutti Buon Natale, tante serenità, fiducia nella vita, spirito collaborativo e bando ai mugugni. La lettura può aiutare molto in tal senso. I libri non devono morire. Non moriranno. E grazie a Massimo Maugeri per la sua energia, il suo entusiasmo, le sue molteplici attività. Grazie con tutto il cuore.

    Anna

  299. Auguri a tutti, cari amici, per il nuovo Avvento! Felicità, prosperità e pensieri positivi.
    Che la Parola sia con i giusti 🙂

    Ho girovagato per un po’ ma conto di tornare. Yeah!

  300. che libri avete regalato per Natale?

    Per un giovin ragazzo che è attratto dall’argomento storico, in questo momento: Crichton (Timeline), Il gattopardo (c’è bisogno di precisare l’autore? ahaha), La saggezza della Cina di Lin Yutang, Shogun di James Clavell.
    E, dulcis in fundo, Il dio del 36° piano, un’antologica di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, perché gli siano di ispirazione per le strisce che sta disegnando in questo momento.

    – che libri avete ricevuto in dono?

    La cultura del cibo: alimentazione, dietetica, cucina nel basso Medioevo, di Irma Naso. Apprezzatissimo.

    – che libri avreste voluto regalare (e perché)?

    Ho fatto quel che dovevo fare. Non ho lasciato tempi al condizionale.

    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perché)?

    E, a prescindere dai doni, che libri leggerete?

    Qualsiasi romanzo di Michel Houellebecq. Non l’ho ancora aperto. E conto di farlo con Le particelle elementari.

  301. Ho ricevuto in dono “Applausi a scena vuota” di David Grossman.
    Ho regalato “Mr Mercedes” di Stephen King.
    Ciao.

  302. Care amiche e cari amici,
    stiamo per lasciarci alle spalle un altro anno.
    Vi auguro di cuore di trascorrere un sereno Natale e uno splendido capodanno.
    Per qualche giorno non pubblicherò nuovi post (salve, forse, qualche eccezione su LetteratitudineNews); però – come gli altri anni – se volete, potrete ri-utilizzare questo “spazio annuale” come una sorta di diario comune sul Natale e sul nuovo anno.

  303. Metto in rilevo le domande “libresco-natalizie” del post:
    – che libri avete regalato per Natale?
    – che libri avete ricevuto in dono?
    – che libri avreste voluto regalare (e perché)?
    – che libri avreste voluto ricevere in dono (e perché)?

    E, a prescindere dai doni, che libri leggerete?

  304. Auguri a tutti. Che emozione tornare qui, dove ho trascorso momenti indimenticabili. Un abbraccio caro Massimo

    Salvo Zappulla

  305. Libri regalati e letti?
    Sì ce ne sono stati, per fortuna.
    Ho regalato l’ultimo di Maggiani e ricevuto ‘Altrove, forse’ di Amos Oz e ‘Prima i bambini’ di Toni Morrison.
    Ciao.

  306. Un abbraccio virtuale a tutti gli amici di carta, penna e… tastiera, buon 2016. Ogni storia condivisa è un modo di moltiplicare la vita in mille sprazzi di luce colorata. L’ultimo libro dell’anno appena tramontato è La prova del bianco, di Anna Vasta, recapitato dal corriere proprio il giorno della Vigilia.
    Il primo del 2016 mi aspetta sul divano, propiziatorio ed augurale, sarà l’ennesima rilettura de La Tempesta. Prospero è attualissimo in atmosfera di bilanci, consuntivi e preventivi, quando ci induce a chiedere febbrilmente:
    “A che ora volge il giorno?”
    AUGURI A TUTTI, Felice 2016

  307. Care amiche e cari amici di Letteratitudine,
    un caro saluto a tutte e a tutti. Grazie di cuore per l’affetto con cui seguite ciò che vi propongo.
    Questo 2016 si appresta a concludere il suo ciclo. Ne approfitto per porgere a tutti voi e ai vostri cari gli auguri di un sereno Natale. E che il 2017, nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo, possa essere un anno favorevole a tutti voi e possa veder realizzati i vostri progetti e le vostre speranze.
    Di vero cuore, ancora tantissimi AUGURI a tutti.

  308. Libri ricevuti in dono:
    – “La spia” di Paulo Coelho (La nave di Teseo)
    – “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita” di Alessandro D’Avenia (Mondadori)
    – “L’estate fredda” di Gianrico Carofiglio (Einaudi)

  309. Ciao Massimo, sono ancora qui e navigando arrivo sulle rive del tuo Blog, Ti voglio augurare Buon Anno 2017 e comunicare il titolo del libro che ho consigliato “MELA MONDI SANO’- DALLA TIMIDEZZA ALLA SPERANZA. Il cammino pedagogico politico di Don Milani” EDIZIONI PAOLINE ottobre 2015
    Saluti ed Auguri a tutta la bella ed intelligente compagnia del tuo Blog. mela mondì

  310. Ho ricevuto in dono il nuovo romanzo di Isabel Allende. L’ho iniziato da poco, ma mi sembra una Allende al suo meglio. Insomma, mi sento di consigliarlo anche se sono solo all’inizio…..

  311. durante le vacanze di queste feste natalizie sto leggendo per la prima volta ‘Furore’ di Steinbeck.
    Superlativo!

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