Luglio 27, 2024

21 thoughts on “LA SUOCERA DEL ROMANZIERE

  1. A Lecce quando si urta il gomito, il dolore che ne deriva si chiama “la dolore della socra” (il dolore della suocera, l’articolo femminile viene dal francese). Il riferimento è alla morte della suocera che provoca un dolore breve ma intenso come il fulmine che passa nello snodo del gomito che ha appena urtato.
    L’uso della suocera è sleale, perde in partenza!
    I bagnetti di folla (senza schiuma, che inquina!)lasciano il tempo che trovano, come i nomi che scelgono e le stupidaggini che dicono fingendo un stato di trance perenne da scrittore cannato poetico engagé à gagner.

  2. I romanzieri sono una brutta razza per definizione perchè, mi sembra di capire, che in Italia per essere definiti tali bisogna appunto fare un certo tipo e quantità di cose… mi sbaglierò. Poi, in reatà, trovo che sia tutta una questione di definizioni. I suoceri sono una spina sul fianco indipendentemente dalla professione svolta, così riscontro ovunque… poi quando farò parte anch’io della categoria mi ingorillirò ferocemente! Infine a voler girare per bene il dito nella piaga ho il sospetto che taluni ‘romanzieri’ sarebbero disposti a barattare ben altro per una comparsata o magari un’intervista con primo piano. Sbaglierò anche qui…

    Buon we
    Barbara

  3. Cara Emanuela, hai proprio ragione: “L’uso della suocera è sleale, perde in partenza!”
    Pensa però se la Loewenthal avesse usato nel suo articolo, al posto di “suocera”, la parola “moglie”, o “madre” (altro cavallo di battaglia dei modi di dire: “quel tipo sarebbe capace di vendere sua madre pur di…!”).

    In ogni caso la Loewenthal e Aldo Grasso non hanno tutti i torti, no?

    Voi (tutti) che ne pensate?
    Non c’è, forse, un po’ troppa voglia di esibizionismo?
    Ma il “discorso” vale solo per gli scrittori?
    E poi non è vero anche il contrario?
    Non ci sono tante “video star” che si dànno alla scrittura perché ambiscono di “apparire” in libreria?
    A proposito… cosa ne pensate del fatto che Fabrizio Corona ha scritto e pubblicato un libro (edito da Cairo editore, mi pare) sulla sua esperienza da recluso?
    Roba da far impallidire Silvio Pellico!
    O no?

  4. Ciao Barbara.
    Scusa non avevo letto il tuo commento. O forse lo pubblicavi mentre io scrivevo il mio.
    Scrivi: “ho il sospetto che taluni ‘romanzieri’ sarebbero disposti a barattare ben altro per una comparsata o magari un’intervista con primo piano”.

    Vero! Mica tutti sono come Salinger. Io, per esempio, sarei disposto a barattare la mia identità. Sono un esperto in “Identità distorte”… lo sai, no?
    Ma – scherzi a parte – rivolgo la domanda anche a te: “solo i romanzieri?”

  5. Solo i romanzieri certo che no! E la riprova è che in tv ci trovi di tutto. E’uno zoo di mestieri. Non che, in senso stretto, andare in tv debba essere negativo (intendiamoci) però è il tipo di programmi che impazzano adesso che sono deprimenti (secondo me). Su Corana io mi offro per un’intervista vis-a-vis con l’editore e il suo staff che lo ha pubblicato… mi piacerebbe guardarli negli occhi. Giuro. E levarmi la soddisfazione di fare certe domande.
    Ci sono cose che deprimono più di un rifiuto con annessa letterina fitta di spiegazioni (che nessun editore fa più). E questa cosa qui di Corona mi muove la cervicale, non so se rendo…

  6. Corona è conosciuto, è uno che fa spettacolo, anzi vive nello spettacolo, e in una società ove la vita viene propinata come spettacolo, senza autentici sentimenti che non siano quelli artificiali delle telenovelas,
    è evidente che lui sia “in” e che tutti gli altri che vogliono rivendicare, anche scrivendo, una propria autonomia, siano “out”.
    E’ uno strano sistema quello che presiede a tutto: si sforza, e ci riesce, di far apparire come reale quello che non è.

  7. Massimo Massimo ma perchè te ne occupi? perchè intigni tanto su questo problema della celebrità? della comparsa o meno? che te frega? è o no la letteratura scorporata dall’esibizione mediatica, unita solo per una contingenza? E alla fine il compianto meneghello non ha venduto tutto grazie a fazio poco fa? E’ un disgusto etico? e perchè mai? e perchè aspettarsi da sti poveri romanzieri di essere meno umani dell’umanità di cui scrivono? sono avidi e vanesi come molti di noi, e chi è senza peccato scagli la prima pietra.

  8. massimo, ma tu chi o cosa venderesti per un’apparizione in tv? voglio una risposta sincera :/

  9. ..eh sì, povera suocera, barattata e paragonata a un romanzo!
    Comunque è vero, viviamo in un’epoca di protagonismo , di fainomai, di avere: l’essere è morto qualche millennio fa.

    Felicità

    Rino, leggendo interessanti cose

  10. Corona avrà scritto un libro di aste, reminiscenza della prima elemenatare e delle sue conversazioni con la moglie. Imbarazzanti insieme! Scriverà un libro anche lei? Saranno pagine di impronte di labbra al silicone con le sfumature di rossetto per le 4 stagioni.
    Il punto di vista di zauberei mi piace, ma noi parlavamo delle stucchevoli esagerazioni, credo!

  11. e pensate se uno come Corona fra un po’ diventa anche un candidato di qualche partito, magari degli ambientalisti…che pianto!
    Bando alle ciance…e parlare di questi mister significa essere scesi troppo in basso….doppia vergogna per coloro che ne fanno le soubrettes per spazi televisivi dove sarebbero auspicabile parlare di cose più utili..Ma si vede sempre più spesso che se per fortuna capita una persona che sa quel che dice…per carità, “si approssima il tg e neanche gli fanno finire il discorso” Questo è il servizio pubblico tv….a quando si smetterà di pagare il canone..oppure perchè non chiediamo lo sconto per tutto il tempo che trasmettono scempianggini. Viva la radio e chi la creò…non la batte nessuno.
    Detto questo torniamo alla suocera…mi piacerebbe scrivere un drammone sulle suocere, ne avrei da dire ma rischierei di fare del male anche a chi è defunto e non è una mia abitudine parlare male degli assenti..Penso però, che nessun romanzo sarebbe più realistico di quello che tratteggi la figura della “socra” in maniera chiara e veritiera..Sono arrivata a formulare il detto in parallelo con “dimmi come mangi e ti dirò chi sei” e quindi “se mangi male sei peggio di una suocera”…Credetemi è tutta roba vera.
    Nuore che soffrite in silenzio, smettetela di sopportare e se vostra suocera vi fa dei dispetti, urlate ai quattro venti quello che combina…pubblicatelo su internet e non fatevi scrupolo..se vostro marito non vi comprende e si mette dalla parte della “mammina” vi consiglio un sistema:
    Cucinate loro una frittata super fritta in olio di semi vari rifritto…e mettete nel condimento pepe e peperoncino…una spruzzatina di insetticida anti mosche e vedrete che vostra suocera lo troverà un cibo divino…appunto divino come è lei….ah!ah! Scusate ma sono una burlona pestifera, però, però, l’idea di scrivere non un romanzo ma un giallo sulla suocera mi piace…possiamo scriverlo a più mani…ciao

  12. Grazie per i vostri commenti!

    @ Luisa:
    come avevo già scritto a Barbara io “sarei disposto a barattare la mia identità”: dunque il prossimo romanzo lo scriverò sotto pseudonimo. 😉

    Ringrazio e saluto: Renzo Montagnoli, Rino, ancora Emanuela e Gabry Conti.
    Zauberei mi fa un terzo grado. Risponderò a parte. 🙂

  13. ZAUBEREI INTERVISTA MASSIMO MAUGERI

    – Massimo Massimo ma perchè te ne occupi? perchè intigni tanto su questo problema della celebrità? della comparsa o meno? che te frega?

    “Me ne occupo perché questo tema riesce ispirare particolarmente il mio lato ironico”

    – è o no la letteratura scorporata dall’esibizione mediatica, unita solo per una contingenza?

    “Domanda alla Marzullo. Comunque… sì. Direi di sì

    – E alla fine il compianto Meneghello non ha venduto tutto grazie a Fazio poco fa?

    “In effetti Meneghello è rientrato in classifica con il suo ‘Libera nos a malo’. Santo Fazio!”

    – E’ un disgusto etico?

    “No. Direi di no.”

    – E perchè mai?

    “Appunto.”

    – E perchè aspettarsi da sti poveri romanzieri di essere meno umani dell’umanità di cui scrivono?

    “Non lo so. Bisognerebbe chiederlo ad Aldo Grasso e alla Loewenthal.”

    – Sono avidi e vanesi come molti di noi, e chi è senza peccato scagli la prima pietra.

    “Io non mi permetterei mai. Intanto perché mi sono “messo” su YouTube (parodia di una microcomparsata televisiva). E poi perché nell’attività fisicoatletica del lancio sono proprio scarso. La pietra mi finirebbe in testa.”

  14. pezzo ironico e intelligente, massimo. good.
    diciamo la verità, chi è che non aspira a mettersi in vista in qualunque ambito?
    se si apre un mercato delle suocere fatemelo sapere. vendo la mia a prezzo di saldo.
    divertente anche l’intervista improvvisata di zauberei.

  15. Ma come si fa a non ridere, o quantomeno a sorridere dopo un articolo del genere? 🙂
    Bravo Massimo.
    Però attento, che prima o poi ti intervisto io.
    W le suocere, e W i romanzieri. E W pure i bagn(ett)i di folla.
    Smile

  16. antisuocere:
    attento a te!

    Ti aspetto a Colobraro, o anche altrove…..prima o poi….
    Ho un cappello molto largo, a prova di lampadari. Tu forse no.
    una fresca suocera,
    fulminando…e sorridendo.

  17. Invece no Zauberei. Mi sei proprio simpatica. A meno che… ehi, non sarai mica una suocera?
    Ovviamente scherzo, altrimenti Olgavadodilà mi bacchetterebbe a dovere 😉

Comments are closed.