Luglio 27, 2024

12 thoughts on “CUBA PARTICULAR – Sesso all’Avana (di Alejandro Torreguitart Ruiz )

  1. Ho chiesto io a Gordiano di utilizzare la sua rubrica “Controstorie” per raccontarci di questo libro appena pubblicato da “Stampa alternativa” (di cui ne è il traduttore).

    Gordiano Lupi è a vostra disposizione per eventuali domande sul libro e sul suo autore.

  2. Devo ancora leggere il libro ma le premesse sembrano molto interessanti.
    Secondo me è giusto che si dia spazio a degli scrittori veri come Alejandro perchè non è più possibile sentirsi raccontare delle menzogne su Cuba.
    La storia è una cosa oggettiva, non si può parlare per sentito dire come fanno molti politici e scrittori.
    La storia migliore inoltre è quella raccontata dai protagonisti.

  3. Ci sono scrittori siciliani che scrivono di Mafia, lo fanno male, ma lo fanno perchè per questi non c’è argomento migliore per finire in scaffale. Ma non sono loro che attirano l’attenzione del pubblico, ma l’affascinante piaga, intrigante male che trasporta e stupisce.
    Lessi tempo fa che qualcuno disse la stessa cosa di Alejandro circa la sua Cuba “facile da raccontare, così piena di puttane e puttanireri di alto e basso borgo, mistero e controversie”. La verità è che per prima cosa, Alejandro viene editato perchè è un bravo narratore , dall’anima poetica che non si perde in inutili frasi fatte. Un uomo che attraverso l’arte racconta ciò che il mondo tace da sempre.

    Alessandro Cascio

  4. Non ho letto il libro, ma di Torreguitart ho potuto apprezzare un suo stupendo racconto lungo: La marina del mio passato (Ed. NonSoloParole). E’ uno scrittore di notevole talento, che riesce a creare atmosfere indimenticabili.

  5. Gordiano, mi dispiace contraddirti, ma la storia non è oggettiva. Di solito è scritta dai vincitori. I vinti non scrivono, di solito. O sono morti o sono perseguitati.
    Un caro saluto.
    Franca.

  6. Cuba riesce sempre ad affascinare, non tanto con il sesso in sè (che troviamo anche nelle nostre strade e nelle case dei quartieri “per bene” delle principali città italiane), ma con i meccanismi che la caratterizzano e la fanno sembrare unica. Da laureata in giornalismo a metresse in un bordello: verrebbe da dire “solo a Cuba”. Poi, magari scopriamo che questa realtà è comune a tante altre nazioni. E questo ci fa riflettere, sul mondo, sugli stranieri che affollano il bordello (che poi siamo noi), sul senso della rivoluzione.
    Bene fa il Foglio a pubblicare autori e libri come questo. Servirà a far riflettere qualcuno?

    Andrea Borla

  7. Autocorreggo una svista: “bene fanno Il Foglio e Stamapa Alternatuiva a pubblicare libri come questo…”

    Ah, la fretta!

    Andrea

  8. Un ottimo libro, da portare e leggere in aereo, per i molti italiani che vanno a Cuba in questi mesi estivi. Per tutti gli altri lettura vivissimamente consigliata, per un approccio alla storia contemporanea dell’isola, del ‘comunismo’ di Fidel e per altro ancora. Pagine fresche di buona letteratura.

  9. Franca Maria non l’ha scritto Giordano che la storia è oggettiva ma io.
    Forse mi sono spiegato male.
    Intendevo dire che non si può parlare o scrivere per sentito dire sopratutto su argomenti difficili e complessi dal punto di vista storico, politico e sociale come una dittatura.

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