Luglio 27, 2024

129 thoughts on “PARLIAMO DI RIVISTE. A VOI “PORTOSEPOLTO”

  1. Che bella cosa quando nasce una rivista letteraria, bravi:)
    Posso chiedere di non eccedere troppo nel “taglio bukowskiano” e nella agilità etc.? (comincio a essere un po’ preoccupata dall’endemica potere dell’americanitudine letteraria: agilità parolacce e tristizia)

    Comunque l’agilità un po’ giova:) e la rivista sarà sicuramente bella. In bocca al lupo!

    Le riviste mi piacciono molto, mi fanno scovare cose che non leggerei altrimenti – andrebbero maggiormente protette e lanciate sul mercato, più divulgate nelle scuole. Io qui sponsorizzerei una rivista che non ha niente a che fare con la letteratura, ma si occupa di psicoanalisi e cinema: si chiama Eidos, si trova persino da Feltrinelli e ci scrive un manipolo di valenti eroi. Io anche, ogni tanto. (raro però).

  2. Diciamo che per diletto leggo soprattutto libri, quindi le riviste le leggo per lavoro (giornalista) e dato che non mi occupo di cronaca nera, leggo le riviste di gossip, i femminili, Gente, Oggi, i supplementi del Corsera e quelli di Repubblica: Venerdi’, Magazine del Corriere, La Repubblica delle Donne, Io Donna. Per alcuni il termine leggere e’ sinceramente esagerato ma vorrei spezzare una lancia per i cosiddetti femminili (Grazia, A, Gioia) che spesso trattano temi interessanti per tutti e realizzano interviste che non si fermano in superficie. Anche Vanity Fair non e’ male.

  3. Ehi, Laura Costantini….. ma quanto leggi!
    Io tra quelle che hai citato mi fermo al Magazine del Corriere ed al Venerdì di Repubblica (vabbè, ma io sono scarsa e non faccio testo).
    Ma davvero riesci a trovare il tempo per leggere tutta quella roba? Beh, complimenti a te.
    Immagino che leggi solo gli articoli che ti interessano.
    Smile

  4. Chiedo scusa a Portosepolto. Nel precedente messaggio ho pasticciato con la tastiera.
    Ripeto.
    Tantissimi auguri a Portosepolto!
    Smile

  5. La presentazione di Lupi è accattivante come anche la copertina della rivista, spero di trovarla fuori da Torino quaggiù a Napoli: si può sapere che tipo di distribuzione avrà? Librerie, edicole o quant’altro?

    Poi, chiedo scusa al Massimone Maugeri, ma vorrei approfittare di questa platea per suggerire la lettura di un libro appena uscito edito da “Fandango” IL SENSO DEL DOLORE – L’inverno del commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni.
    Sarebbe un giallo, potrebbe essere un noir: è un romanzo!
    Dovremmo essere stufi delle categorizzazioni.
    E’ un bel libro intenso, forte, un racconto sulla Napoli di inizio “ventennio”, una daguerrotipe limpida come se fosse scattata oggi.
    Dopo “La Pelle”, non abbiamo visto in giro molti romanzi su Napoli e se deGiovanni comincia è un buon recupero di ritardi storici (sembra che siano in arrivo dello stesso autore altri tre lavori in sequenza “Primavera, Estate e Autunno).
    E’ l’opera prima di un “non giovane” (49 anni), e qui riapro il dibattito sullo spazio che dovrebbe essere dedicato ai giovani nell’editoria: e noi più anziani alle prese con un’opera prima, non dovremmo essere considerati giovani, per “gioventù rubata”?

  6. Mah, se devo essere sincera non sono una grande lettrice di riviste culturali o letterarie. Prendo i magazine allegati ai quotidiani e, ogni tanto, L’Espresso. Più di questo non posso per mancanza di tempo.
    Preferisco leggere libri.

  7. Susanna, la pensiamo allo stesso modo. È una questione di scelte. Privilegio senza dubbio la lettura di libri.
    Poi queste riviste sono davvero tante. Anche quelle che escono in edicola. Mi sono sempre chiesta com’è che riescono a sopravvivere.

  8. auguri a portosepolto.
    mi permetto di proporre un gioco, con il permesso del padrone di casa.
    qual è la rivista che vi piacerebbe regalare in abbonamento al vostro peggior nemico?

  9. In bocca al lupo a Portosepolto!
    Anche io preferisco leggere libri, il tragitto di andata e ritorno in autobus mi consente di divorarne un cospicuo numero.
    Però ogni tanto, per cambiare, una rivista non mi dispiace. Non leggo riviste di gossip, ne leggo alcune di salute e benessere (viversani e belli), altre di curiosità, cultura, scienza (focus, geo) e perchè no, qualche volta riviste tutte al femminile (Gioia).

    La rivista che regalerei in abbonamento al mio peggior nemico?
    dipende dal suo punto debole!
    In genere “Mani di fata” per un uomo dovrebbe andare bene 🙂

  10. perché devi istigare la gente alla “cattiveria”?
    perché è divertente, elektra. e poi si può fare in maniera simpatica come ha appena fatto silvia leonardi. brava silvia.

  11. Che bel post!
    Allora per quel che mi riguarda sono abbonato a Bookshop (rivista letteraria che consiglio, l’abbonamento costa solo 15 euro per mi sembra 9 numeri) a Rivista Inchiostro (rivista per scrittori esordienti).
    Per quel che riguarda Porto Sepolto è un’ottima rivista, fatta con cura e con un buon livello letterario.
    Stessa cosa vale per Nugae (http://rivistanugae.blogspot.com)
    Comunque potete leggere un elenco di tutte le riviste letterarie qui:
    http://caffestorico.splinder.com/post/13747475

  12. Leggere mi “tocca” per lavoro e anche per diletto. Le riviste sono Panorama ed Espresso, sebbene più che riviste siano rotocalchi di informazione-approfondimento. A ciò aggiungo riviste specializzate di rock ed enologia. Gossip zero, ma ne sono indirettamente informato dalla valanga di agenzie di stampa e dai colleghi che si occupano di questo specifico settore. Ciò premesso un gigantesco in bocca al lupo a “Portosepolto”.

  13. Elektra, si riesco a leggere molto, abitudine e capacità di lettura rapida (ieri pomeriggio tutto un romanzo scaricato dal sito di uno scrittore emergente), ma mi soffermo sulle cose che mi interessano veramente. Nell’elenco dimenticavo Espresso e, qualche volta per dovere di cronaca, Panorama.
    Laura

  14. Sono d’accordo con Zauberei. Comunque, stando in Slovenia, purtroppo non posso piu’ leggere le riviste che leggevo almeno ogni domenica, fino a sette anni fa, quando andavo a trovare i miei: L’Indice e Poesia. Poi, sempre la domenica, acquistavo regolarmente il Sole 24ore, con l’inserto Domenicale e lo spulciavo durante l’intera settimana. Questa, fra tutte, mi sembrerebbe proprio la migliore rivista culturale italiana, anche se e’ un inserto gratuito. Saltuariamente compravo in edicola ”Il Domenicale” di Dall’Utri… altro bel lavoro, nonostante la… paternita’.
    Altre riviste sinceramente non le leggevo… forse a volte un rotocalco a caso – Espresso o Panorama.
    Poi c’era la mia, di rivista, la oggi superdefunta ”I Polissenidi”, a cadenza trimestrale e distribuzione regionale umbra (e nelle biblioteche dei capoluoghi di tutta Italia), che mi dava delle belle gatte da pelare, poiche’ dovevo fungere da caporedattore. Faticate mostruose, ragazzi! Non aprite riviste culturali, per carita’!
    Un vero in bocca al lupo a Gordiano Lupi!

    Sergio

  15. ah, ma allora portosepolto è una nuova rivista di gordiano lupi? mica l’avevo capito!

  16. (off topic, mi scuso con massimo)
    a laura costantini.
    mi spiegeresti come si fa a mettere il grassetto nei commenti?

  17. Gent.mi.

    visto che offrite uno spazio per pubblicizzare riviste letterarie.

    Colgo l’occasione e segnalo l’uscita del n.15 di “Nugae” – rivista letteraria trimestrale.

    Segue il sommario… Cordiali saluti.

    —-

    L’EDITORIALE Michele Nigro
    Perché ‘A Chélleta MarioVisone
    CONTROEDICOLA anteprima
    Thot Anna Maria Filocamo
    Il contratto Antonio Padovano
    Clara Mario Sevino
    CONTROEDICOLA anteprima
    La scala Erika Dagnino
    La mia generazione Alessandro Cascio
    CONTROEDICOLA anteprima
    A piedi nudi Annalisa Miceli
    Omaggio all’infanzia Antonio Aiello
    Il cyborg Carlo Bramanti
    Lettera al padre Gabriella Mannina
    La casa del grande fratello Michele Nigro
    CONTROEDICOLA anteprima
    Letteratura e Scienza P. Bartoli – N. Crocamo
    Profumo dell’anima Annarita Petrino
    riVISTE anteprima
    L’INTERVISTA Michele Nigro
    Poema a fumetti Franco Sardo
    Ugo Foscolo – “Alla sera” Mariano Buccino
    LA SOCIETA’ DELLO SPETTACOLO AA.VV.
    SUONI DI LETTERE Michele Nigro
    riVISTE Francesco Giubilei
    Remo Giazotto Mario Visone
    IL LABORATORIO Livia De Pietro
    POESIA Alberto Accorsi
    Tre poesie di Nicola Cozzolino F. Innella
    Pubblico ludibrio Davide Morelli
    CONTROEDICOLA anteprima
    Strade Ivano Mugnaini
    POESIA – vernacolo Antonio Scarpone
    POESIA AA.VV.
    CONTROEDICOLA anteprima
    SPAZIO NUGAE Maria Rosaria D’Alfonso
    LA RECENSIONE Mariano Buccino
    LA RECENSIONE Elisabetta Marino
    CONTROEDICOLA anteprima
    LA RECENSIONE Michele Nigro
    CONTROEDICOLA

    EDIZIONI NUGAE

    Michele Nigro (dir. edit.)

    c/o Redazione “Nugae”

    rivista letteraria trimestrale

    via Guinizelli n.14 sc.A-22

    84091 Battipaglia (Sa)

    e-mail: scrittiautografi@virgilio.it

    blog: http://rivistanugae.blogspot.com

    feedRSS: http://feeds.feedburner.com/RivistaLetterariaTrimestralenugae

    c.c.p.: 49914047

  18. Portosepolto non è una rivista di cultura. Non la definirei così. E’ una rivista da leggere. Niente a che vedere con Lo Straniero e Nuovi Argomenti. E’ molto meno seriosa. E’ molto più giovanile. Ha un pregio. Si legge tutta. Da cima a fondo. Mica è poco…
    Consigliata se piacciono i racconti. A mio parere è molto più leggibile di Maltese e Fernandel, due riviste che non amo. In ogni caso, pure io leggo molti libri e le riviste le leggo solo perchè mi arrivano a casa, di tanto in tanto. Credo che se non me le mandassero non le leggerei. I libri, invece, continuo a cercarli e a leggerli.

    Gordiano Lupi
    http://www.infol.it/lupi

    Gordiano Lupi

  19. Noi a Bologna abbiamo Argo-Rivista d’esplorazione, interessante progetto monografico, prossima uscita Numero Verde ovvero Natura Madre/Matrigna. La redazione è composta da giovani giornalisti e gente d’editoria, la sopravvivenza non garantita… però sono sette anni… Sì, ok leggere i libri, benissimo!, ma è sempre stato sulle pagine delle riviste coraggiose che sono nati i talenti e i gruppi di talenti, le linee di forza della storia della letteratura; e poi sono distributori di stimoli.
    Argo costa tre euro, tanta fatica e soddisfazione. Abbiamo un sito e un blog.
    Buona navigazione a Porto sepolto (ossimoro?) benvenuta nel mare tempestoso, speriamo di incontrarci in un buon porto.

  20. Beh grazie per gli auguri che in molti ci avete fatto (Sono uno dei coraggiosi che hanno iniziato questo viaggio, costruendo e salpando su Portosepolto). Invito chiunque non abbia piacere nel leggere riviste a fare un giro su myspace cercandoci: potrebbe magari ricredersi o darci qualche consiglio utile!!!
    Noi ci crediamo e, se vi va, saremo felici di accogliervi sulla nostra barca.
    Se invece rimanete a terra, almeno, salutateci con affetto.

  21. Un’ultima cosa, poi chiudo.
    Non so se nei prossimi giorni riuscirò ad aggiornare il blog (sarà difficile prima di giovedì). Allora, per intrattenervi e “rinfocolare” il dibattito, vi propongo un giochino. È ovvio che siete tutti invitati a partecipare.
    ——————–
    GIOCHINO
    Dovete trascorrere un anno nella classica isola deserta. L’unico contatto che potrete avere con il mondo esterno sarà attraverso una (e una sola) rivista (anche on line) che potrete ricevere in abbonamento.
    Quale scegliete?
    Spiegate, possibilmente, il perché della scelta.
    Grazie.

  22. Ciao Massi, il quesito che hai posto non è cosa da poco ed in effetti quelle rare volte che leggo delle riviste non posso fare a meno di notare come si dia troppe volte peso a problemi inutili, cose futili, quando tematiche importanti potrebbero suscitare molto più interesse. Ad esempio, dedicare pagine ad un buon libro, o perchè no, dedicarsi agli animali ai quali ho dedicato campagne, convegni, etc… Ma sembra che il tema delle riviste sia più interessante se si parla di un metro e venti di gambe!!!!!!

  23. Io non conosco riviste letterarie, né sinceramente, sono un gran lettore.
    Ma, per motivi misteriosi avvolti dal mistero più misterioso, vorrei il vostro aiuto a trovare ‘rivista d’inchiostro’. Ho sentito in tutte le principali librerie di Firenze, ma non ce l’hanno. E se non dovessi trovarla, non so se riuscirei a non piangere. Nelle bancarelle trovo tutt’altro: una copia di sein und zeit dell’amico e collega martino, edizione mondadori, alla modica cifra di trenta euro…ma sticazzi come dicono a Lourdes! costerà mica trenta euro la rivista d’inchiostro?!

    Dopodichè, passando alla parte intima della mia persona, giacché voi tutti esperiti letterati di mondo, vorrei chiedervi un consiglio. Sono al momento senza amici, senza fidanzata, e senza lavoro, nel ventisettesimo dei miei inverni. Tutto come una s davanti alla figa, ma senza. Visto che la letteratura, dicono, consola: mi sapreste dire cosa al momento mi si conviene di leggere? Ieri ho preso America di Kafka e m’è venuto il magone…

  24. @ Giulio Prosperi
    Lascia stare Kafka e altri come lui ( iettano e deprimono) ristorati con un libro uscito 4 o 5 anni fa: Il giorno dei soldi di Aleksej Slapovskij, ed. Voland (leggermente alcolico)
    Poi dopo esserti ristorato, potresti dedicarti un po’ a “Zio Petros e la congettura di Golbach” di Apostolos Doxiadis (aiuta la concentrazione)

    Infine, per avvicinarti all’universo femminile senza comprometterti troppo, ti consiglio “Amabili resti” di Alice Sebold (c’è sempre chi sta peggio)
    un abbraccio, Miriam

  25. Io a Giulio Prosperi consiglierei una terna di capolavori: ”Le botteghe color cannella” di Bruno Schulz (Einaudi), ”Orlando furioso” dell’Ariosto e ”Le metamorfosi” di Ovidio (non certo ”La metamorfosi” di Kafka, eh!).
    Motivi: perche’ Schulz e’ di un’immaginazione tanto fervida e colorata che elimina il bianco e nero dai pensieri di chiunque; perche’ l’Ariosto con le sue utili difficolta’ interpretative e con la sua profonda intelligenza ti fanno entrare nel mondo dell’Italia cinquecentesca e respirare un’aria sublime oggi introvabile; perche’ Ovidio fa lo stesso ma in riferimento a duemila anni fa e passa.
    Scegli sempre il meglio, Giulio!
    Con affetto
    Sergio

  26. Io a Giulio consiglierei ”Le botteghe color cannella” di Bruno Schulz (Einaudi), ”Le Metamorfosi” di Ovidio e ”Orlando furioso” di Ariosto. Il perche’ lo vedrai da solo, fidati che con una terna simile ti risollevi!
    Con affetto
    Sergio

  27. Ah, ecco. Tutto a posto. Giulio Prosperi: leggiti ”Le metamorfosi” di Ovidio, ”Le botteghe color cannella” di Bruno Schulz e ”Orlando furioso” di Ariosto. Vedrai che dopo starai meglio. Assicurato.
    Con affetto vero
    Sergio

  28. Tre estratti te li riporto qui:
    Da Ovidio:
    ”(…) Attraverso questa vallata, il Peneo che sgorga dalle falde del Pindo scorre via con le sue onde spumeggianti, e giu’ balzando pesante solleva nebbie che si muovono in leggere fumate e spruzza dall’alto le cime degli alberi, e col suo frastuono rintrona posti vicini e lontani”.
    Schulz:
    ”Il Demiurgo – diceva mio padre – non ebbe il monopolio della creazione; la creazione e’ un privilegio di tutti gli spiriti. La materia e’ dotata di una fecondita’ senza fine, di un’inesauribile forza vitale e al tempo stesso di un seducente potere di tentazione che ci spinge a creare.”
    Ariosto:
    ”(…) L’amante, per aver quel che desia, senza guardar che Dio tutto ode e vede, aviluppa promesse e giuramenti, che tutti spargon poi per l’aria i denti . I giuramenti e le promesse vanno dai venti in aria disipate e sparse, tosto che tratta questi amanti s’hanno l’avida sete che gli accese et arse.”
    Sergio

  29. Un anno su un’isola deserta? Bhè, Playboy!

    In alternativa “FMR” di Franco Maria Ricci, se esce ancora: anche l’arte è letteratura!

  30. Se fossi su un’isola deserta chiederei di ricevere le news di letteratitudine. Ormai è una droga e non ne posso più fare a meno.
    Smile

  31. Non aso piu’ chi me l’ha chiesto, comunque il grassetto si mette cosi’: digita la virgoletta scrivi la parola che vuoi in grassetto poi riapri la virgoletta .
    Se vuoi il corsivo, tutto uguale solo che dentro le virgolette ci metti em.
    Spero sia chiaro.
    Laura

  32. Uffa!!! Non mi ha preso le istruzioni: vediamo cosi’. Digita virgoletta a punta aperta, metti una b dentro, digita virgoletta a punta chiusa, scrivi la parola che vuoi in grassetto, rimetti virgoletta a punta aperta, metti uno slach, di nuovo la b, di nuovo virgoletta a punta chiusa. E speriamo bene.
    Laura

  33. massimo, abbi pietà di me!
    “b”prova “/b”
    “b”prova“/b”
    ‘b’prova ‘/b’
    ‘b’prova‘/b’
    “b”prova“/b”

  34. ci rinuncio.
    allora, se dovessi andare su un’isola deserta sceglierei un settimanale che mi potesse informare con serietà su quello che accade nel mondo. direi… l’espresso.

  35. Io adoro la rivista “Gli ingranaggi delle parole”, un piccolissimo foglio letterario di squisita fattezza e di pregevoli contenuti. Viene edita da un gruppo di artisti e letterati poco noti che si ritrovano per la riunione redazionale ogni giovedì al Bar La gardenia di Porta Nuova a Torino, nelle prime ore della notte. Il gestore del Bar, Alvaro Cosentino, un omone apparentemente burbero ma in fondo bonario, permette che nel suo locale avvengano le ormai famose riunioni che tanto assomigliano a ring culturali, tanta è la foga con al quale si partecipa. Gli avventori casuali di solito si stupiscono e spaventano di cotanta passione: poi vengono spiegati loro la natura e il senso di quell’incontrarsi, e tutto torna normale. Addirittura c’è chi si ferma più del dovuto e partecipa a quelle dispute culturali. La nascita di ogni numero (e sono già 17) avviene così per contrasto e scontro di opinioni molto diverse tra loro. Anima del porgetto è tale Lorenzo Occhipinti, un professore di filologia romanza in pensione che, affiancato da giovani collaboratori (meglio dire soci), cerca di riportare a galla testi, autori, messaggi, stimoli caduti un po’ nel dimenticatoio. A loro si deve la riproposta di Sergio Scalenghe, poeta di Alba morto investito da un trattore alla verde età di 23 anni. O di Matilde Zucco, impiegata alle Poste centrali di Carmagnola, che ha saputo descrivere nel suo diario intimo (pubblicato da Scintilla Edizioni nel 1985 e andato esaurito), le logiche asfittiche e angoscianti del mostro burocratico. La rivista si ottiene tramite un contributo libero. La copertina riporta, provocatoriamente, la fedina penale di sempre diversi politici locali. Io ho assistito a qualche riunione di redazione e sono stato colpito dalla voglia di mettersi in gioco di tutti. Sono venuto a sapere che Lorenzo Occhipinti sta attraversando un periodo un po’ difficile e così colgo l’occasione per augurargli tutto il bene possibile. Per il resto leggo molto Vanity Fair.

  36. Tantissimi auguri a Portosepolto.
    Io purtroppo non leggo molte riviste, soprattutto in questo momento che sono con l’acqua alla gola per il lavoro di ricerca e la relativa tesi ma con tutte le bellissime e interessanti indicazioni che avete dato, appena posso, so che non avrò che l’imabarazzo della scelta.

  37. Io volevo dire qualcosa a chi dice, che leggere libri è una questione di scelta – perchè io il criterio di questa scelta non l’ho chiara.
    Le riviste offrono angoli, prospettive modi di pensare modi di scrivere, mondi cose non scontate. Ho letto “nuovi argomenti” e qualche volta ha delle belle cose, ma perchè non anche il bellissimo “panta” per esempio? Ho in mente un numero diretto da Paolo Nori, decisamente superiore alle cose che Paolo Nori, almeno a parere mio scrive di solito, e che non superano – sempre a parere mio – la comunque pregevole landa della gradevolezza.

  38. A Zauberei.
    Purtroppo, cara Zauberei, il tempo è tiranno. Tra il leggere le notizie e le opinioni di una rivista e perdermi nella storia di un libro… preferisco la seconda. In tal senso è una questione di scelte. Diciamo che potrebbe essere una questioni di gusto, anche. Ciao

  39. @ Sergio, le tue proposte di lettura ammazzerebbero un elefante in corsa. Quel tipo di lettura si fa solo nei giorni sereni…

  40. eccomi, ho letto con piacere tutti gli interventi.

    mi presento, sono luca pizzolitto, uno dei cinque curatori di portosepolto.
    innanzitutto, grazie per gli auguri. è una bella avventura, che sta andando bene, a gonfie vele, e di questo siamo contenti.
    spezzo una lancia: io per primo non sono mai stato un appassionato di riviste nel senso “canonico” del termine. ho sempre preferito i libri. e portosepolto è un pò questo, in fondo. un qualcosa che sta al crocevia tra una rivista ed un libro. l’uscita è trimestrale, e il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di ricreare uno spazio piccolo, tascabile, comodo da portare in giro. da potersi leggere. ma leggere nel senso vero del termine, leggere più che articoli e commenti, leggere in presa diretta la voce di chi scrive. su 70 pagine stampate, 60 circa sono dedicate ai racconti, assemblati quasi si trattasse di una “raccolta di racconti” appunto, più che di una rivista vera e propria.

    altri tre punti che ci terrei a sottolineare, per chi non conosce il progetto:
    1) l’obiettivo nostro è quello di alternare autori già conosciuti ad altri assolutamente esordienti (se fate un salto sul nostro myspace -www.myspace.com/portosepolto- vi potrete fare un’idea, leggendo i nomi degli autori di questo nuovo numero);
    2) il prezzo! molte volte le riviste costano come dei libri, o poco meno. il nostro è un progetto autoprodotto, e l’obiettivo di tutti noi è di permettere la maggior circolazione possibile del taccuino (questo è il nome cui ci piace associare portosepolto..), per questo crediamo che il prezzo sia un elemento fondamentale.
    portosepolto non ha un prezzo fisso, si distribuisce ad offerta. l’offerta (minima) è di 2 EURI, che è davvero poco più che un paio di caffè. poi se a qualcuno piace l’idea, e vuole contribuire con qualche cosa in più, è beneaccetto. sennò, con due euri ti puoi intascare 70 pagine tra racconti, poesie ed un piccolo spazio dedicato alle interviste di gruppi musicali che secondo noi combinano bene la musica con le parole ( in questo numero abbiamo ospitato i martasuitubi, ad esempio);
    3) terzo (ed ultimo punto!), non abbiamo canali distributivi ufficiali, per ora. a torino si può trovare portosepolto in un pò di posti (librerie e circoli arci) che hanno appoggiato l’iniziativa.
    per il resto d’italia, senza problemi spediamo il taccuino ovunque, attraverso la posta tradizionale. se qualcuno, lontano da torino, volesse sbirciare un pò più da vicino cosa sia questo portosepolto, può tranquillamente scrivere una mail a INFOPORTOSEPOLTO@GMAIL.COM, chiedendo come fare per ricevere la copia.

    grazie di cuore a tutti voi, a presto.
    luCap

  41. grazie a Sergio e a Miriam per i consigli di lettura. Mi son sentito preso sul serio, e non mi capita spesso!

    Se fossi su un’isola deserta mi piacerebbe ricevere immantinente la capacità biotecnologica di creare la donna perfetta per vincere la solitudine. Un po’ di sabbia, un po’ di mare, qualche foglia tropicale.
    Credo che ce la farei.

  42. Al sig. Vito Ferro:
    che bell’odore di ”tempi andati… odierni” che esala dal Suo bell’intervento! Il prof. Occhipinti, il gestore del caffe’… tutto cio’ mi ricorda i miei Polissenidi di Perugia: ci prendevamo certe sbronze ad ogni seduta redazionale! Certe litigate epiche! Esperienze vissute ed oggi… sepolte… come spero non sara’ anche per ”Portosepolto”, naturalmente – anche se preferisco, come ho gia’ detto, riviste piu’ impegnative come L’Indice, Poesia o anche Nuovi Argomenti (fino a una quindicina d’anni fa, pero’, la rivista dei moraviani era molto migliore di oggi). Buonina e’ anche ”Inchiostro”.
    Sull’isola perduta?
    Insuperabile resta la Domenica del Sole 24Ore: e’ quella che porterei con me li’ (o il TTL della Stampa? No… non c’e’ paragone mica!).
    A Miriam:
    quei testi sono belli, forti ed impegnativi, ma danno quel che noi paghiamo con l’impegno. La buona Letteratura e’ sempre cosi’: tu paghi con l’impegno e lei ti fa da mamma, figlia, moglie e nonna tutte insieme, altrimenti… be’… penso che altrimenti si tratti di intrattenimento. E io se voglio intrattenermi preferisco fare altro, non certo leggere.
    Sergio

  43. Giulio:
    la donna ideale e’ solo quella che giudichi sui ”punti” seri: se ascolti certe assonanze, o meglio ”consonanze” su temi veri come la poesia e la Letteratura, sara’ fatta per te!
    Salutoni
    Sergio

  44. P.S. per Giulio:
    quelle citazioni non te le ho fatte a caso. Pensaci, se hai tempo da perdere. Vogliono dire qualcosa.
    S.

  45. Scusa se rispondo solo parzialmente alle tue domande, sono in giro con congressi e la connessione internet è instabile come il mio umore. Portosepolto mi è piaciuta moltissimo, l’ho avuta da Barbara Gozzi (GRAZIE BARBARA) e l’ho portata con me nel tour lavorativo toscano. Molto molto gradevole, i pezzi sono tutti piacevolissimi e scritti bene.

  46. Grazie molte per i vostri interventi.
    Rinnovo ulteriormente gli auguri a Portosepolto.
    Un enorme in bocca al lupo a tutte le altre riviste citate. Aproposito? Vi ho consigliato di leggere “Carmilla on line”? Non ricordo. In ogni caso… leggete “Carmilla on line” (http://www.carmillaonline.com), rivista legata a Valerio Evangelisti di cui oggi festeggiamo l’uscita del nuovo libro. Ne stiamo parlando qui:
    http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2007/10/09/la-luce-di-orione-intervista-a-valerio-evangelisti-di-ippolito-edmondo-ferrario/
    Auguri Valerio!

  47. Anch’io, come Sergio, leggo con interesse il Domenicale del Sole24Ore e Ttl.
    Ma sapete una cosa?
    Penso proprio che in un’isola deserta mi porterei dietro i vostri bei commenti.
    😉

  48. Sono appena andato sulla rivista internettiana ”lapoesiaelospirito” (consigliata poco sopra da Paolo Cacciolati) e a un primo sguardo mi e’ sembrata buona. Cosa ne pensate, gente?
    Sergio
    P.S. per Massimo Maugeri:
    i nostri ”bei commenti” fra poco ti inseguiranno di notte come i fantasmi a tirarti via le lenzuola dal letto, attento a quel che dici, uomo cortese e di belle intenzioni! (ah! ah!)

    Sergio

  49. Segnalo ‘Pagina Uno’ (diretta da Walter G.Pozzi).
    Dalla parte finale della presentazione della rivista on line:

    L’attuale crisi culturale, a nostro avviso, è senza precedenti; e in questo panorama, una nuova rivista ha senso solamente se pone alcuni rigidi punti fermi: a cominciare dalla ricostruzione dell’autonomia dello scrittore dal mercato. Solamente chi è indipendente è libero di esprimersi.

    E per arrivare a esserlo è indispensabile che vi sia prima una sincera presa di coscienza della odierna realtà editoriale, e dei vincoli che essa impone a chi scrive; e, di conseguenza, una ricostruzione dell’intero campo letterario riconoscendo alcuni problemi legati al ruolo dello scrittore. E se per fare questo occorre trovare qualche riferimento da cui ripartire, per noi altro non può essere che il recupero dalle buone esperienze culturali e storiche di un passato nemmeno tanto remoto.

    Il nostro programma di lavoro è semplice. Proporremo una diversa chiave critica dell’opera, magari anche recuperando alcuni nomi un tempo sulla bocca di tutti, la cui pronuncia oggi è diventata tabù tanto in politica (soprattutto in politica!) quanto in letteratura. Stabiliremo una piattaforma di discussione che si ponga in alternativa alla cultura cosiddetta ufficiale. La nostra scelta consisterà nell’avvalorare, attraverso la proposta di racconti (anche scritti da aspiranti scrittori), di recensioni, di dibattiti, di reportage e di interviste, un ritorno alla partecipazione sociale e politica della scrittura, senza per questo rinunciare alla letteratura.

    Si tratterà di riconquistare uno spazio perduto. Purtroppo, uno spazio sulla carta geografica dell’editoria non è una zona vuota. E’ un territorio occupato a colpi di denaro e di alta produttività a scapito del pensiero. Consiste nella visibilità, per ottenere la quale occorrono mezzi adeguati. Di questo siamo consapevoli e malgrado i problemi pesantemente reali, nel nostro immaginario campeggia la speranza di vedere crescere tante realtà autonome, simili, nelle intenzioni, alla nostra rivista. Identità indipendenti con un fine comune. Identità con le quali magari poterci confrontare facendo correre il pensiero a tutto vantaggio dei lettori che ci seguiranno. In fondo, la libertà esiste solamente quando viene data possibilità di scelta. Ma la scelta è possibile se esiste alternativa. E quando non esiste, non ce n’è: occorre crearla.
    —————————–
    Ogni informazione: http://www.rivistapaginauno.it/index.php
    Dove trovarla: http://www.rivistapaginauno.it/dovetrovarci.php
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    Abbonamenti: http://www.rivistapaginauno.it/abbonamenti.php

    Barbara
    ps: ma prego Maria Giovanna, figurati!

    pps: a me piacciono le storie per cui adoro i libri ma trovo ottime vibrazioni ed emozioni anche dai racconti o dalle segnalazioni che fanno scattare la curiosità o addirittura il desiderio di leggere. Di conseguenza quelle riviste che permettono di leggere narrazioni che mi lasciano addosso qualcosa per me valgono quando un romanzo. E in questo senso il numero zerozero di Portosepolto è stata una bella scoperta, per me.

  50. Gentili utenti,
    vi informo che la rivista da me citata “Gli ingranaggi delle parole” si può richiedere scrivendo all’indirizzo: Redazione c/o Tomasi Luca – Via Delle Pervinche, 9/L 10151 Torino. La formula prevede che il mittente scriva una missiva simpatica e divertita, con la quale richiede appunto l’invio dell’ultimo numero della rivista in forma gratuita. Non esiste un abbonamento. Gli arretrati vanno comunque richiesti per posta (previo concordamento di un piccolo contributo per le spese postali al numero di telefono 3394360997) o reperiti a Palazzo Nuovo (Università di Torino), libreria Il Golosone, Libreria La Rotta, Libreria Cardigan e nell’edicola di Corso B.Telesio. La rivista cerca inoltre sponsor pubblicitari per poter degnamente sopravvivere. mi fa piacere che qualcuno si interessi a “Gli Ingranaggi”: son sicuro che non ve ne pentirete! L’ultimo numero parla, tra l’altro, di Leopardi “politico” e presenta tre liriche inedite di Pino Cacioppo.

    per Gregori: la tua invidia nei miei confronti sta assumendo toni inquietanti. Comincio a provare un senso di paura fisica.

  51. OFF TOPIC: polemica morbida, alla galli della loggia sine politica.

    Ma quanto ci sta male la fragola di kataweb sull’intestazione! non era meglio un intravisto di mezza arcata ferrea della gare du nord fine Ottocento? è o non è un blog letterario?!

  52. Si impara sempre qualcosa. Non lo sapevo mica che Poalo Nori dirigeva numeri di Nuovi Argomenti. Cosa ci scrive? Spero che parli di letteratura russa… Confesso di non aver mai letto NUovi Argomenti. In compenso leggo (in spagnolo) Encuentro de la Cultura Cubana e altre riviste letterarie cubane scritte da poeti e narratori in eislio. Questione di interessi e gusto personale, credo.Per i narratori consiglio ancora il centro – sudamerica: Cabrera Infante, Allende, Cortazar, Vargas Lllosa, Garcia Marquez (va bè, pure lui, anche se ha il difetto di essere amico di Fidel), Carlos Franqui, Padura Fuentes, Pedro JUan Gutierrez, Alejo Carpentier, Virgilio Pinera (se lo trovate), Zoé Valdés, Lezama Lima…

    Gordiano Lupi

  53. (Off topic)
    Un’ultima cosa, prima di “sparire” fino a stasera.
    Il prossimo post (on line, appunto stasera) sarà dedicato al romanzo di un autore pakistano vissuto negli Stati Uniti. L’autore si chiama Mohsin Hamid e il romanzo è intitolato “Il fondamentalista riluttante” (Einaudi). Ce lo introdurrà Andrea Di Consoli.

  54. Sei… riluttante… o dormiente? Va be’: noi resteremo ”attendenti” dello scrittore pachistano – non ”attendenti” nel gergo militare, eh.
    S.

  55. mi perdonate l’intrusione? non sono nessuno, solo una che legge molto, voracemente. e come riviste vorrei segnalare “Giudizio universale”. Dopo la prematura dipartita di “Diario” rimane sola nel mio cuore. Espresso è un’abitudine, Internazionale un piacere, ma l’aspettativa fremente dell’uscita, come da piccola con il corrierino…

  56. Massimo:

    grazie di cuore per la segnalazione. Apprezzo molto e ti ringrazio, a nome della vecchia guardia di Lankelot. Da sempre a fianco della piccola e media editoria di qualità, contro il sistema.

  57. Cara Gea, benvenuta anche a te. Qui a Letteratitudine “nessuno” è nessuno”. Tu sei Gea, io sono Massimo. Siamo entrambi qualcuno e per di più accomunati dal virus della lettura.
    😉
    Hai fatto benissimo a citare Giudizio Universale. Ottima rivista! E non solo perché ci scrive anche il “nostro” Roberto Alajmo.
    Segnaliamo il sito:
    http://www.giudiziouniversale.it

  58. E viva anche Gianfranco Franchi e Massimo Maugeri, due persone che, se non esistessero, faticheremmo ad inventarle con le nostre malconce o comunque sempre inesaurienti parole!
    Qui si vive bene, grazie a tutti!
    Un grato
    Sergio

  59. (caro Sergio, il grande sei tu. Spero di poter bere qualcosa assieme a te a Trieste, prima della fine dell’anno. Dovremo organizzarci. Avremo di fronte almeno cinque-sei ore di allegre e amene conversazioni politiche e letterarie. Assieme, urge piano per Nobel a Magris. Manifestazione simbolica da organizzare)

  60. (off topic)
    @ Sergio:
    Ti ringrazio per i complimenti, ma quelli rivolti a me li passo tutti a Gianfranco. Per quanto mi riguarda ti posso dire che se non esistessi – per quanto concerne la letteratura, i libri, e il blog – non farebbe molta differenza. E meno male. Altrimenti la situazione sarebbe davvero grave.
    Comunque grazie.
    😉
    Se vi incontrate a Trieste a bere, evitate di darci “troppo dentro” con le birre. Non vorrei che vi scambiaste, reciprocamente, per Claudio Magris (per poi vantarvi di aver bevuto una birra, a Trieste, con Claudio Magris)

  61. Gianfranco:
    perche’ no? Pero’ noi non beviamo birra, ma sacro vino. Vino puro. Giusto?
    Sergio
    P.S.
    A quel ”birraio di Preston” di Massimo lasciamolo cuocere nel suo brodo: noi cuociamo nel nostro vino.

  62. Rilancio. Vino, gin lemon, vodka, assenzio, quello che vuoi. Birra dipende dove, e quanto è artigianale.
    viva l’a e po’ bon,

    gf

  63. D’accordo, lo vedremo davanti ai calici. Il dialetto triestino pero’ non lo capisco – che’ sono umbro-laziale, d’origini anche marchigiane e pugliesi. ”Viva l’a e po’ bon” vuol dire ”viva l’amore e tutto va bene”, magari? O no? Tradurresti?
    S.

  64. Attendendo Franco, torno all’argomento:
    io aggiungerei anche la rubrica del sabato che Repubblica dedica ai libri. Anche se ho conosciuto Lodoli, che vi scrive, e non e’ niente simpatico, umanamente parlando, tutt’altro. Cosa ne pensate – della rubrica, non di Lodoli?
    S.

  65. Ah! Sabino?
    (che olio. In ogni caso. E che carne. Bella terra)
    *
    Significa “viva l’Austria e va bene così”. Sai, questioni amministrative in primis, le cose andavano un po’ diversamente sino al 1918. E la cultura (letteraria) restava italiana. Come si conviene.

    E viva l’A e po’ bon
    xé questo’l moto triestin:
    che la vadi ben
    che la vadi mal
    sempre alegri e mai passion
    viva l’A e po’ bon.

    (io so’ anche romano eh? potemo parla’ in dialetto quanno te pare…)

    Ave Sergio,
    ‘notte.

  66. P.S.
    Be’… sono umbro di cognome (perugino dal Quattrocento), ma nato e vissuto a Roma per quattro anni e di madre romana, avente genitori pugliesi e marchigiani. Poi, sono sposato con una slovena e vivo in questa Nazione dal Duemila. Mia figlia si chiama Laura ed e’ – semplificando – italo-slovena.
    Ri-Buonanotte, Franco caro.

  67. Mentre Franco si e’ eclissato, rimando l’invito a tutti gli amici di Letteratitudine: cosa ne pensate della corposa rubrica-inserto dei libri che La Repubblica dedica ogni sabato alle recensioni?
    Sergio

  68. (buonanotte a te. Quando ci vedremo ne parleremo con tutta calma, sento profumo di grande romanzo famigliare. Europeo. Cura ut valeas, gf)

  69. A tutti: gente… avete mai sentito parlare del trimestrale ”I Polissenidi”?
    A Franco:
    La mia vita e’ semplice: sono un italiano, vissuto in Umbria trent’anni e dieci altri fra Roma e la Slovenia – questa bella ed ospitale Nazione.
    Stammi bene anche tu – o meglio: cura ut valeas. Magari potresti venire anche tu a trovarci a Lubiana, Franco.
    Tuo
    Sergio

  70. Altre riviste che meritano: LIBRI NUOVI di Torino (recensioni e narrativa fantastica con i libri che pubblica in piccole tirature e i volumi di ALIA), è una rivista emenazione della libreria CS LIBRI di Via Ormea a Torino. Piccolo è bello, no? HISTORICA del giovanissimo Francesco Giubilei (soltanto on line, ma si può avere cartacea con LULU.COM).

    Lupi

  71. Sergio: sarebbe un onore, credimi.
    Cmq: sentiamoci in privato, intanto via mail. Massimo farà da tramite appena ha un momento. Lui ha tutti i recapiti. Ho molte cose da domandarti e sarà un piacere ascoltarti parlare di persona, già lo so. A Lubiana o a Trieste.

    un abbraccio,
    gf

  72. Mi permetto di segnalarvi “Scritture&Pensieri”, un bellissimo inserto settimanale di libri e letteratura che esce con “Il Corriere Nazionale”. È diretto dall’ottima scrittrice e giornalista Stefania Nardini.

  73. Di scritture e pensieri non ci sono riferimenti online.
    Magari potresti fare un post per parlarci di questo settimanale.
    Personalmente non lo conosco.
    Il Corriere Nazionale si trova in edicola?
    E che giorno esce “Scritture&Pensieri” ?
    grazie

  74. Caro Francesco,
    ti posso dire che “Il Corriere Nazionale” è un quotidiano che – mi dicono – vende complessivamente 65 mila copie. Ha un’edizione regionale in cui prende il nome di Corriere dell’Umbria (sempre con il nazionale assieme), poi si trova a Viterbo e provincia, Rieti e prov, in tutta la Maremma, Arezzo e prov, Siena e prov.
    “Scritture&Pensieri” è un allegato di libri e letteratura che esce la domenica.
    Presto il giornale avrà un suo sito web.

  75. Ah, ho capito.
    Conosco il Corriere dell’Umbria però mi devo rassegnare a non poterlo acquistare a Cesena.
    Chiederò a mio nonno che è umbro.
    ciao e grazie

  76. Cari lettori di Letteratitudine, vi propongo”Lapilli”, una rivista mensile di attualità e cultura che dirigo con spirito d’avventura! Da mesi è in giro per librerie e bar di Catania e provincia. E’ autogestito e autofinanziato e non aspetta che nuovi lettori e collaboratori. Oggi ho il piacere di presentarvi il nostro nuovo blog: wwww.lapillionline.blogspot.com.
    Vi invito a visitarlo e ad intervenire numerosi!
    Il nostro sodalizio nasce nell’inverno del 2006. Un po’ per gioco, un po’ per passione. Siamo una decina di giovani dagli interessi più svariati, ma accomunati da un’unica grande aspirazione: scrivere, far sentire la propria voce, fare giornalismo “a modo nostro”. Scriviamo di idee, problematiche giovanili e non solo, culture e integrazione, libri, politica e antipolitica, giustizia e attualità in genere. Ma accogliamo anche vignette e fumetti ironici per chi coltiva quest’arte sottovalutata e per chi vuole recuperare l’arguzia della satira o dell’ironia bonaria…
    In una città per molti aspetti disimpegnata e “assopita”– dove ci si stordisce nella movida notturna del centro storico per poi risvegliarsi intorpiditi e piagnucolanti con tutti i problemi e le ingiustizie di ieri ancora qui sul groppone – la nostra scommessa giunge forte e chiara. Provare a credere che i lapilli non siano solo quelli a noi cari dell’Etna gorgogliante, ma anche le scintille del pensiero. Schegge guizzanti delle nostre – e delle vostre – idee. Che vogliono saltar fuori e liberarsi! Liberando, ci auguriamo, le energie migliori di una Catania che vuole migliorarsi e non arrendersi, che vuole denunciare ciò che non va e proporre ciò che è nuovo, ciò che viene da lontano o che bolle già in pentola dietro l’angolo più insospettato.
    Per info e proposte scrivete alla redazione: lapilli@email.it
    Giuliana Papa

  77. Volevo dire a Prosperi di non sentirsi così solo, tant’è che c’è tanta di quella gente che al mondo sta male, ma malissimo, che nemmeno riusciamo ad immaginarlo.
    Lo abbraccio, anche se non lo conosco, lo bacio sulla fronte come una vecchia zia.

  78. Tanti auguri da parte mia a Francesco Giubilei e a Gordiano Lupi per la notizia che vi scrivo di seguito (firmata da Francesco).

    Gentili lettori,

    Finalmente dopo circa un anno di “palestra” online Historica, grazie ad un accordo con la rivista e la casa editrice Il Foglio letterario di Gordiano Lupi, sarà diffusa anche attraverso un’edizione cartacea.
    Il primo numero che comparirà in questo formato uscirà a febbraio acquistabile online, tramite abbonamento e in un circuito fidato di librerie.
    Fin da ora è possibile, al fine di sostenere questa nuova realtà, abbonarsi oppure comprare spazi pubblicitari.
    Tutte le informazioni le trovate in allegato a questa e-mail.
    E’ cosa gradita la diffusione tramite blog, siti, newsletter e amici dei comunicati per sostenere una rivista indipendente ed autonoma.
    Voglio inoltre ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto.

    saluti
    Francesco Giubilei
    direttore editoriale Historica-Il Foglio letterario
    http://www.historicaweb.com
    http://caffestorico.splinder.com

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