Dedichiamo la nuova puntata della rubrica Graphic Novel e Fumetti di Letteratitudine al nuovo numero di LINUS, in uscita a maggio, dedicato a Dario Argento
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DARIO ARGENTO
Il guardiano dei nostri incubi
Illustrazione di copertina di Alice Iuri, pp. 120, 6 euro
Con un ritratto di Giuseppe Sansonna; un racconto di Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo sulla mostra in corso al Museo Nazionale del Cinema di Torino; un’analisi di Piera Detassis sulle Cattive della Storia nel cinema di Argento, un articolo di Roberto Pugliese sull’importanza della musica nei suoi film; una riflessione di Adriano Ercolani sul lato esoterico del regista; un’intervista di Davide Pulici a Sergio Stivaletti, massima autorità degli effetti speciali in Italia. Illustrazioni e storie disegnate di: Francesco Ripoli, Stefano Bessoni, Squaz, Sergio Ponchione, Marcello Garofalo, Sergio Algozzino, Massimo Giacon, Leila Marzocchi, Brando/Pollicelli, Valentina Napoletano, Stefano Zattera, Isabella Mazzanti, Grazia La Padula, Riccardo Mannelli.
Strisce e fumetti di: Charles M. Schulz, Paolo Bacilieri, Bill Watterson, Stephan Pastis, Julia Tveritina, Leila Marzocchi, Walter Leoni, Pierre Boisserie/Francois Warzala.
Un racconto inedito di Antonio Rezza.
Rubriche di: Loredana Lipperini, Andrea Fornasiero, Giuseppe Sansonna, Stefano Salis, Vanni Santoni, Simone Tempia, Alberto Piccinini.
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di Igort
Dario Argento si impose subito per uno stile personale, una sua visione unica nel mondo del racconto cinematografico. La sua idea di thriller non era simile a quella di Hitchcock e il suo sguardo horror non scimmiottava quello americano.
Forse è proprio per questo che all’estero la sua reputazione prese il volo immediatamente. Nella piccola Italia ai tempi del suo esordio cinematografico, complici i primi anni Settanta, furiosamente bigotti o ideologici, indulgere in tali amori era proibito. Eppure Dario sapeva cosa raccontare, lo sapeva da subito, e quel che appare oggi piuttosto rilevante è che sapeva come raccontarlo.
A noi di linus piace rendergli omaggio, anche in concomitanza con una rassegna retrospettiva che il Museo Nazionale del Cinema di Torino gli dedica, per celebrare, nel nostro piccolo, un grande che ha affermato il proprio mondo, nuotando controcorrente nel mare del racconto per immagini. Così, film dopo film, nei suoi incubi abbiamo specchiato i nostri, le nostre fobie, le nostre nevrosi. E ci piace la sua figura, unica e invidiata, che ha reso importante un genere, quello horror, spesso confinato in castigo, dietro la lavagna, in un ghetto che non meritava di certo.
Abbiamo chiesto a una serie di autori, fumettisti, scrittori, giornalisti e intellettuali di oggi di raccontarci la loro visione di Dario Argento ed ecco, tutto pare fluire naturalmente, per raccontare le tante facce di un diamante nero molto ricco di luci e riflessi. Dario è oggi, ancora più di prima, amato e considerato. In questo il tempo è stato riparatore. Lui, sornione, fa spallucce. Quanto vale lo ha sempre saputo, a dispetto di tanti altri che oggi lo omaggiano ipocritamente.
Grazie Dario. Per la tua caparbietà e per la tua forza visionaria.
(dall’editoriale di Igort)
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