LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Romana Petri http://letteratitudine.blog.kataweb.it Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Dec 2021 09:58:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 ROMANA PETRI con “La rappresentazione” (Mondadori) in radio a LETTERATITUDINE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2021/09/13/romana-petri-con-la-rappresentazione-mondadori-in-radio-a-letteratitudine/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2021/09/13/romana-petri-con-la-rappresentazione-mondadori-in-radio-a-letteratitudine/#comments Mon, 13 Sep 2021 14:22:51 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8845 ROMANA PETRI con “La rappresentazione” (Mondadori), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie).

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, postproduzione e consulenza musicale: Federico Marin

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Ospite della puntata: la scrittrice Romana Petri.

Con Romana Petri discutiamo del suo nuovo romanzo intitolato “La rappresentazione” (Mondadori)

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La scheda del libro: “La rappresentazione” di Romana Petri (Mondadori)

La rappresentazione - Romana Petri - copertinaDopo il successo di Pranzi di famiglia, Romana Petri torna a raccontarci di Lisbona, le sue ombre, i suoi intrighi.

Lisbona. Dopo la mostra in cui la pittrice Albertini ha ritratto l’intera famiglia del marito, la coppia è costretta a trasferirsi a Roma. Gli “sgorbi” hanno divertito solo Rita (la figlia nata deforme e che la madre Maria do Ceu ha fatto rattoppare chirurgicamente più volte). La Albertini d’altro canto se ne frega: detestava i silenziosi pranzi di famiglia della domenica. Quando entra in gioco un abile gallerista di Milano è il successo, soprattutto a partire da una serie di quadri su santa Teresa d’Ávila. Non solo: i critici notano che – basta guardarli con attenzione – quei quadri prendono vita. Pittrice ormai ricca e famosa, la Albertini potrebbe finalmente vivere una bella vita con il marito Vasco, abituato, a differenza di lei, ad avere un patrimonio alle spalle. E tuttavia il rapporto coniugale si complica, innescando una sorta di conflitto che è al contempo torbida sfida e luminoso riscatto. È forse l’amore solo una “rappresentazione”? In un continuo, drammatico andare e venire tra Roma e Lisbona, la Albertini si prepara a combattere, a crescere, a guardare al di là dello specchio in cui ha rischiato di vedersi prigioniera: lo specchio dei glaciali, interminabili e quasi invincibili silenzi. Romana Petri si muove con insinuante agilità fra l’ottusità dei rituali famigliari, il teatro morbido e morboso della bellezza di Lisbona e il gesto rivelatore e magico dell’arte. Passione, scandaglio di anime, saga famigliare, La rappresentazione è un romanzo che esplora i suoi confini, e li supera.

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Romana Petri vive tra Roma e Lisbona. Editrice, traduttrice e critica letteraria, collabora con «ttl La Stampa», il «Venerdì di Repubblica», «Corriere della Sera» e «Il Messaggero».
Considerata dalla critica come una delle migliori autrici italiane contemporanee, ha scritto tra romanzi e raccolte di racconti nove libri. Ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Mondello, il Rapallo-Carige e il Grinzane Cavour. È stata inoltre finalista due volte al Premio Strega.
Tra le sue opere ricordiamo Alle Case Venie (Marsilio, 1997), I padri degli altri (Marsilio, 1999), La donna delle Azzorre (Piemme, 2001), Dagoberto Babilonio, un destino (Mondadori, 2002), Esecuzioni (Fazi, 2005), Ovunque io sia (Cavallo di ferro, 2008), Ti spiego (Cavallo di ferro 2010), Tutta la vita (Longanesi 2011), Figli dello stesso padre (Longanesi 2013), Le serenate del Ciclone (Neri Pozza 2015, vincitore del premio Super Mondello 2016 e del Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (Neri Pozza 2017), Pranzi di famiglia (Neri Pozza 2019) e Figlio del lupo (Mondadori, 2020).

Le sue opere sono tradotte in Olanda, Germania, Stati-Uniti, Inghilterra, Francia e Portogallo.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia, post produzione e consulenza musicale: Federico Marin

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La colonna musicale della puntata (a cura di Federico Marin): brani in ordine di ascolto

sigla: Jason Shaw – BACK TO THE WOODS

licenza: https://creativecommons.org/licenses/by/3.0/us/
Gnawledge – La Lengua del Rio
licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/

Jeitos – A Minha Embala (Aline Frazão e César Herranz)
licenza: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/4.0/

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ROMANA PETRI con “Figlio del lupo” (Mondadori) in radio a LETTERATITUDINE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2020/04/03/romana-petri-con-figlio-del-lupo-mondadori-in-radio-a-letteratitudine/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2020/04/03/romana-petri-con-figlio-del-lupo-mondadori-in-radio-a-letteratitudine/#comments Fri, 03 Apr 2020 06:29:24 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8448 ROMANA PETRI con “Figlio del lupo” (Mondadori), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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Ospite della puntata: Romana Petri con cui abbiamo discusso del suo nuovo libro “Figlio del lupo” (Mondadori)

Come nasce “Figlio del lupo”? Come commenteresti le citazioni di Omar Khayyam e di tuo padre, Mario Petri, che hai scelto come epigrafi del libro? Che tipo d’uomo è stato Jack London? Cosa puoi dirci sul contesto famigliare in cui è nato e cresciuto? Chi sono state le donne rilevanti nella vita di Jack London? Proviamo a passare in rassegna il rapporto di Jack London con queste donne? Quali sono stati i libri di London che hai amato di più sin da subito? E quali quelli che, magari, hai avuto modo di scoprire successivamente? Se dovessi scegliere un brano musicale come possibile colonna sonora di questo tuo nuovo romanzo, quale sceglieresti?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Romana Petri nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “Figlio del lupo” di Romana Petri (Mondadori)

Romana Petri ha raccolto una delle sfide più fascinose che una scrittrice poteva intravvedere: quella di raccontare la furia di vivere di un uomo che ha fatto il pugile, il cacciatore di foche, l’agente di assicurazioni, il cercatore d’oro, che ha amato l’ombra azzurra delle foreste e la smagliante solarità dei mari, che ha guardato, ceruleo d’occhi e di pensieri, l’anima dei popoli in lotta e il cuore delle donne. E qui le donne sono il vero motore del racconto: la fragranza piccolo-borghese di Mabel, la concretezza di Bessie, il fascino intellettuale di Anna Strunsky, la determinazione di Charmian (“essere molte donne in una”), l’insostituibilità della sorella Eliza. Eppure Romana Petri non ha scritto una biografia: Figlio del lupo è un romanzo che srotola il filo di una storia vera, così come è vera la storia dei personaggi che abbiamo amato. E allora ecco sciorinate le vicende di un uomo sospeso fra il rovello ispirato del grande narratore e la voce dispiegata del socialista che vuol parlare, da rivoluzionario, a sette milioni di lavoratori ma non rinuncia a farsi allacciare le scarpe perché non ha tempo da perdere, sospeso fra il gioco dell’amore promesso, vissuto, tradito sempre ad alte temperature e il tormento di un fallimento incombente, malgrado il clangore del mondo e il fuoco alto della fama.

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Romana Petri vive a Roma. Tra le sue opere, Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna”, “La Stampa”, “Il Venerdì di Repubblica” e il “Corriere della Sera”. È tradotta in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto).

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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Colonna sonora della puntata: un brano della colonna sonora del film “Martin Eden”; due versioni del brano popolare “Blow The Man Down”

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DEVO SCEGLIERE CHI SOGNERÀ PER ME di Romana Petri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/12/23/devo-scegliere-chi-sognera-per-me-di-romana-petri/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/12/23/devo-scegliere-chi-sognera-per-me-di-romana-petri/#comments Sun, 23 Dec 2018 18:22:41 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8042 Per GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, ci occupiamo del nuovo libro di Romana PetriDevo scegliere chi sognerà per me” (Rrose Sélavy), illustrazioni di Fabio Delvò. Introduzione di Massimo De Nardo.

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Romana Petri è nata a Roma e vive attualmente tra questa città e Lisbona. Ha ottenuto numerosi premi come il Premio Mondello, il Rapallo Carige, il Grinzane Cavour e il Bottari Lattes. È stata due volte finalista al Premio Strega. Traduttrice, editrice e critico letterario collabora con ttl La Stampa, il Venerdì di Repubblica, Corriere della Sera e Il Messaggero. È tradotta in Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo. Tra le sue opere: Ovunque io sia (BEAT 2012), Alle Case venie, I padri degli altri, La donna delle Azzorre, Dagoberto Babilonio, un destino, Esecuzioni, Tutta la vita, Figli dello stesso padre, Giorni di Spasimato amore, Le serenate del Ciclone, Il mio cane del Klondike.

Di recente è uscito un nuovo libro di Romana Petri, dedicato alla letteratura per ragazzi, intitolato “Devo scegliere chi sognerà per me” e pubblicato dall’ottimo editore Rrose Selavy (e ottimamente illustrato da Fabio Delvò).

Il volume contiene un’esaustiva introduzione di Massimo De Nardo.

(È possibile sfogliare le prime pagine del libro cliccando qui.)

Il libro è dedicato alla figura di uno scrittore mitico (Jack London) e a una sua celeberrima opera (Il richiamo della foresta). La domanda è: come doveva essere Jack London da bambino?

Abbiamo chiesto a Romana Petri di parlarcene…

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Immagine correlata«Se è vero che veniamo al mondo con un pacchetto già confezionato, che dal pollaio delle anime ci danno un numero e quando questo numero esce è il nostro turno», ha raccontato Romana Petri a Letteratitudine, «allora vuol dire che nulla di ciò che ci accade avviene casualmente. Era tutto già programmato. Il bello è che noi ne siamo all’oscuro, ma a mano a mano che il gomitolo si srotola, guardandoci indietro ci rendiamo conto che quasi tutto si è incastrato come in un puzzle. Mai avrei pensato di scrivere un libro per ragazzi. Ma il primo libro che mi è stato letto da mio padre quando ero bambina era Il richiamo della foresta, e con il suo autore ho intrattenuto poi un rapporto che è  durato la vita intera. Avevo appena pubblicato Il mio cane del Klondike quando mi è stata fatta la proposta da Massimo De Nardo, l’editore di Rrose Sélavy. Un libro che parlasse si uno scrittore, mi disse De Nardo, ma di quando era bambino. E quel Klondike mi risuonava già molto nella testa e così proposi Jack London.

Poi, una volta concluso il racconto, mi sono resa conto che non poteva nemmeno finire lì, che prima o poi di London avrei dovuto parlare ancora. Vedremo. Però l’esperienza è stata molto bella. In fondo, non è vero che per rivolgersi ai ragazzi si debba stravolgere la propria lingua. Ho usato giusto una tessitura diversa, come si dice per il canto. Scrivere e cantare non è poi molto diverso. Mio padre (il cantante Mario Petri) me lo diceva sempre che è comunque e sempre sonorità. Sarei felice che i ragazzi riscoprissero questo straordinario autore che ha affrontato i temi più diversi nella sua letteratura. E così, potrebbero fare come me, continuare a leggerlo, perché London ha parlato del ritorno alla terra, di futuro e di passato, di metempsicosi, di filosofia, di pugilato e di lotta per la vita. Da London c’è da imparare molto, prima di tutto l’amore per la verità e per una scrittura che, amandola, non potrà mai ingannare. Diceva di non amare la letteratura profumata, bensì quella che odorava di vita. Non so se mi capiterà ancora di scrivere per ragazzi. Certo è che quando ho visto il libro pronto, mi sono resa conto che le illustrazioni di Fabio Delvò erano esattamente quelle che avevo in mente. Non ci sono coincidenze, ogni tassello è legato a un altro. Anche tra me e Delvò, che non ci siamo mai nemmeno incontrati, ci deve essere  stato un filo conduttore. Altrimenti non saprei proprio spiegare come ha fatto a disegnare Jack London da bambino facendolo identico a mio figlio…»

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La scheda del libro

«Devo scegliere chi sognerà per me». Lo dice Buck, un cane che il piccolo Jack, un ragazzo ribelle e affettuoso, sensibile e determinato, sogna quasi tutte le notti. Si incontrano nei sogni, ma poi, come accade nei desideri e nelle belle storie, il fantastico si trasforma in realtà. Jack diventerà il famoso scrittore Jack London: sarà il fedele amico Buck a suggerirgli romanzi indimenticabili e personaggi straordinari. Introduzione di Massimo De Nardo.

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ROMANA PETRI, ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 13 giugno 2014 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/06/13/in-radio-con-romana-petri-2/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/06/13/in-radio-con-romana-petri-2/#comments Thu, 12 Jun 2014 22:19:20 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6207 romana-petri-giorni-di-spasimato-amoreROMANA PETRI, ospite di  Letteratitudine in Fm” di venerdì 13 giugno 2014 – h. 13 circa [e, in replica, il mercoledì successivo (h. 9 circa)]

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

LA PUNTATA È  GIA’ ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

È Romana Petri, l’ospite di di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 13 giugno 2014.

Con Romana Petri discutiamo del suo nuovo romanzo “Giorni di spasimato amore” (Longanesi) e delle tematiche da esso affrontate.

Nella seconda parte della puntata Romana Petri legge le prime pagine del romanzo.

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È  GIA’ ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

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SPECIALE PREMIO STREGA 2013: VINCE WALTER SITI http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/07/05/speciale-premio-strega-2013/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/07/05/speciale-premio-strega-2013/#comments Thu, 04 Jul 2013 23:40:17 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5311 È WALTER SITI il vincitore dell’edizione 2013 del Premio Strega
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Il post con le voci dei 5 finalisti (prima della premiazione)

Dagli incontri radiofonici di “Letteratitudine in Fm“, le voci dei cinque finalisti scelti dagli Amici della Domenica che si contenderanno l’edizione 2013 del Premio Strega. La finale si svolgerà, come di consueto, al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, nella serata di giovedì 4 luglio 2013.

i cinque finalisti dello strega

(Foto – in primo piano, da sinistra a destra: Alessandro Perissinotto, Simona Sparaco, Romana Petri, Paolo Di Paolo, Walter Siti)

Di seguito, i riferimenti ai cinque libri con i link alle puntate radiofoniche per riascoltare le”chiacchierate” con gli autori (elencati in ordine alfabetico di cognome):
Mandami tanta vita - Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo
Per ascoltare la puntata radiofonica di Letteratitudine in Fm con PAOLO DI PAOLO, clicca sul pulsante audio

...

Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d’esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni Piero ha già fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidità la deriva autoritaria del Paese. Sono i giorni di carnevale del 1926. Moraldo spia Piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. Nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed è conquistato da Carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per Parigi. Anche Piero è partito per Parigi, lasciando a Torino il grande amore, Ada, e il loro bambino nato da un mese. Nel gelo della città straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di libertà, di rivoluzione, Piero si ammala. E Moraldo? Anche lui, inseguendo Carlotta, sta per raggiungere Parigi. L’amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la Senna. Che risposte deve aspettarsi? Sono Carlotta e Piero, le sue risposte? O tutto è solo un’illusione della giovinezza? Paolo Di Paolo, evocando un protagonista del nostro Novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull’incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.

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Le colpe dei padri

Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto:

Per ascoltare la puntata radiofonica di Letteratitudine in Fm con ALESSANDRO PERISSINOTTO, clicca sul pulsante audio



Guido Marchisio, torinese, 46 anni, è un uomo arrivato. Dirigente di una multinazionale, appoggiato dai vertici, compagno di una donna molto più giovane e bellissima: la sua è una vita in continua ascesa. Fino al 26 ottobre 2011, una data che crea una frattura tra ciò che Guido è stato e quello che non potrà mai più essere. Quella mattina, infatti, un incontro non previsto insinua in lui il dubbio: possibile che esista da qualche parte un suo sosia, un gemello dimenticato, un suo doppio misterioso e sfuggente? Giorno dopo giorno, il dubbio diventa ossessione e l’esistenza dell’ingegner Marchisio inizia, prima piano poi sempre più velocemente, a percorrere la stessa rovinosa china della sua azienda e della sua città. Di tutte le sicurezze costruite col tempo, non rimane più nulla: il suo ruolo di freddo tagliatore di teste, di manager di successo, la sua figura di uomo affascinante, tutto, per colpa di quel sospetto, sembra scivolare via da lui, come se accompagnasse l’emorragia che lentamente svuota l’industria italiana. Andare a fondo significherà per Guido affacciarsi all’orlo di un baratro e accettare l’inaccettabile.

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Figli dello stesso padre- Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri

Per ascoltare la puntata radiofonica di Letteratitudine in Fm con ROMANA PETRI, clicca sul pulsante audio

Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall’amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l’affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi.


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Resistere non serve a nienteResistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti

Per ascoltare la puntata radiofonica di Letteratitudine in Fm con WALTER SITI, clicca sul pulsante audio

Molte inchieste ci hanno parlato della famosa “zona grigia” tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un’olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell’indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente).

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Nessuno sa di noiNessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco

Per ascoltare la puntata radiofonica di Letteratitudine in Fm con SIMONA SPARACO, clicca sul pulsante audio


Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di “sesso a comando”, di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo “corto”. Ha qualcosa che non va. “Nessuno sa di noi” è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Qual è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l’amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola.

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È online la puntata con ROMANA PETRI, ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 10 maggio 2013 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/05/13/in-radio-con-romana-petri/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/05/13/in-radio-con-romana-petri/#comments Sun, 12 May 2013 22:10:59 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5195 romana-petri-figli-dello-stesso-padreÈ online la puntata con ROMANA PETRI, ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 10 maggio 2013

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Ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 10 maggio 2013 è stata la scrittrice Romana Petri, con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Figli dello stesso padre” (Longanesi): uno dei 12 libri selezionati per l’edizione 2013 del Premio Strega.

Nella seconda parte della puntata Romana Petri ha letto un brano tratto dal romanzo.

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il martedì sera (h. 20,30) e il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

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LA SESTA STAGIONE. Incontro con Carlo Pedini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/06/25/la-sesta-stagione-incontro-con-carlo-pedini/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/06/25/la-sesta-stagione-incontro-con-carlo-pedini/#comments Mon, 25 Jun 2012 20:50:16 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4185 carlo-pedini-cavallo-di-ferroSono molto lieto di organizzare questo dibattito online incentrato sul romanzo di Carlo Pedini, “La sesta stagione” (Cavallo di Ferro): uno dei dodici libri finalisti dell’edizione 2012 del Premio Strega.

Si tratta di un romanzo corposo, ambizioso, a largo respiro, che racconta le vicende di tanti personaggi sullo sfondo della Storia italiana del ventesimo secolo.

Lo recensisce, in esclusiva per  Letteratitudine, Simona Lo Iacono, la quale è anche l’organizzatrice e la curatrice di un’iniziativa culturale che avrà luogo a Siracusa il 30 giugno, intitolata “Parole sotto le stelle: tra pittura, musica e sogni”…

Un evento basato sulla contaminazione artistica che vedrà come protagonisti (tra parole, pittura, musiche e sogni) lo stesso Carlo Pedini con “La sesta stagione” e la scrittrice (nonché editrice di Cavallo di Ferro) Romana Petri con il suo romanzo “Tutta la vita” edito da Longanesi (ho già avuto modo di incontrare Romana Petri, in merito a questo libro, nell’ambito della puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” andata in onda il 15 aprile 2011).

Di seguito, il video promozionale di “Parole sotto le stelle”.

Questa, invece, è la scheda del libro di Pedini…

È il 1934. A Civita Turrita, sull’Appennino toscano, si inaugura con solennità il nuovo santuario, e proprio nel momento di massimo fulgore di questo paese inizia la storia della sua decadenza. Nelle vicende profondamente umane dei tre seminaristi Piero, Ottavio e Oreste, e dei loro superiori, amici, avversari, irrompono gli eventi principali del nostro Novecento, dalla Seconda guerra mondiale al Sessantotto, e oltre fino agli Anni di piombo. Don Piero Menardi racconta dei suoi due colleghi, prima amici inseparabili e poi nemici giurati; dell’infatuazione politica del suo vescovo per il Duce; della guerra che spezza i destini e distrugge le famiglie; di partigiani e delatori; della contesa perenne fra democristiani e comunisti nel dopoguerra; di chi si perde nelle lotte studentesche; di preti ribelli che rifiutano l’abito. Nella vita della piccola comunità di Civita Turrita si rispecchiano dunque i mutamenti della Nazione, in una parabola di cinquant’anni dove tutti religiosi e laici – subiscono l’incedere della modernità. E fra i grandi giochi di potere si rivelano le debolezze di una Chiesa che fatica a tenere il passo con un’epoca sempre più veloce. “La sesta stagione” intreccia tanti destini sullo sfondo della Storia d’Italia del XX secolo, stratificando i documenti e i fatti reali alle radici del tempo presente.

Siete tutti invitati a partecipare alla discussione, incentrata su “La sesta stagione” e sui temi attinenti al romanzo (in primis: la Storia).
Ecco alcune domande pensate insieme a Simona Lo Iacono (che mi aiuterà ad animare il dibattito).

1. Le stagioni della vita e le stagioni della storia. Quanto interferiscono?

2. Elsa Morante definiva la Storia “il grande scandalo”. Siete d’accordo?

3. Siamo più vittime o artefici della storia?

4. Se siamo arrivati alla quinta stagione…. cosa ci riserverà, a vostro avviso, la sesta?

Di seguito, la recensione di Simona Lo Iacono.
Vi ringrazio in anticipo per la partecipazione.

Massimo Maugeri

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LA SESTA STAGIONE di Carlo Pedini
Cavallo di Ferro, 2012 – pagg. 704 – euro 19,90

Recensione di Simona Lo Iacono

simona-lo-iaconoE’ giorno di festa a Civita Turrita. Una di quelle mattine fatte per essere scolpite nella memoria di un intero paese, quando le donne mettono l’abito buono, l’incenso arde nei bracieri, e al cielo vengono levate orazioni, canti, ringraziamenti.
Perché da ringraziare c’è molto, in verità.
Siamo nel 1934, e nella provincia appena riavutasi dallo sfascio della prima guerra, viene inaugurato il santuario dell’Immacolata Concezione. Il vescovo, monsignor Angelici, l’ha voluto proprio lì, sulle spoglie della vecchia chiesa agostiniana, a simbolo della ricostruzione delle umane cose che sempre avviene dove c’è la presenza di Dio.
E tuttavia anche i sacri momenti chiedono organizzazione, cantori degni di questo nome, una banda, la comunità tutta riunita a celebrare l’evento. Perciò c’è grande agitazione di popolo, soddisfazione magna del clero, formule rituali mormorate in modo devotissimo, a segno che il momento è solenne.
E’ qui, tra le mura di questo nuovo edificio, che si avvia “La sesta stagione”, sorprendente romanzo di esordio di Carlo Pedini. Un libro che – attraverso la comunità di Civita Turrita – narra l’intera epopea del novecento italiano.
Scandagliando lo scorrere del tempo, i suoi baratri, le sue menzogne attraverso l’occhio dei tre protagonisti (i seminaristi Ottavio Pettirossi,Oreste Riccoboni e Piero Menardi) Pedini ci consegna, maestosa e dannata, la nostra storia.
Leggiamo infatti questo romanzo riconoscendoci nell’Italia contadina, in quella traditrice e tradita, in quella messa a morte dai fasci, riavutasi nella resistenza, sedotta dal nuovo, giunta alle porte del secondo millennio senza avere risolto i nodi della sua ricerca di identità.
Siamo noi gli italiani che si dimenano alla ricerca di un senso, che bollono in piccole invidie e ambizioni, che cercano l’amore , che rinunciano ai sogni.
Fino a che, vedendoci vivere nell’incedere della narrazione, ci ritroviamo di nuovo dove tutto era cominciato, innanzi al santuario di Civita Turrita.
Questa volta, ed è l’epilogo, non è un giorno di festa, non si spandono esalazioni di incenso, e nessuna donna ha indossato l’abito della domenica. Il Santuario dell’Immacolata non è più il centro della vita comune. Spopolato, ridotto in polvere, lasciato all’incuria e all’indifferenza dei fedeli, assurge a metafora dell’allontanamento dell’uomo moderno dalla fede e dalla semplicità del passato.
Sulla soglia del nuovo tempo nessun coro di angeli leverà al cielo i notturni gioiosi, le laudi, le preci divinatorie. Nessun coro preparerà con sollecitudine i nuovi canti.
Oscuro, menzognero, tutto sedotto dalle nuove estasi, il male fa capolino dalle macerie.
In lontananza, le parole straniere del papa polacco, il suo appello alla pace non sembrano che uno dei tanti rumori del mondo, l’ultimo rantolante sospiro prima della fine.

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L’E-BOOK E (È?) IL FUTURO DEL LIBRO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/06/20/ebook-e-il-futuro-del-libro/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/06/20/ebook-e-il-futuro-del-libro/#comments Mon, 20 Jun 2011 21:07:59 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=3368 Vorrei riprendere la discussione sull’e-book già avviata a partire da questo post, offrendo come spunto per ulteriori riflessioni (e per un approfondimento del dibattito) la pubblicazione di questo nuovo volumetto che ho realizzato per i tipi della piccola casa editrice “Historica” (disponibile, ovviamente, anche in formato elettronico). Il titolo è già un punto di domanda: “L’e-book e (è?) il futuro del libro”.
L’intento non è quello di fornire approfondimenti tecnici sull’e-book, ma di divulgare opinioni emotive sull’argomento. Per far ciò ho coinvolto alcuni tra i più rappresentativi addetti ai lavori del mondo del libro – scrittori, editori, editor, critici letterari, giornalisti culturali – che hanno gentilmente messo a disposizione il loro parere (da qui il sottotitolo…).
Ho chiesto loro di ragionare sul “fenomeno e-book” ed esprimere un’opinione facendo riferimento alle seguenti domande: Cosa ne pensa dell’e-book? Come immagina il futuro dell’editoria e della letteratura tenuto conto del “peso crescente” delle nuove tecnologie? E cosa ne sarà dei libri di carta? C’è il rischio che possano diventare “pezzi da collezione”?
Dopo una parte introduttiva sulla evoluzione del libro elettronico e sugli e-book readers, e dopo una sintetica analisi di mercato, questo piccolo volume offre le “opinioni emotive” sull’e-book fornite da: Roberto Alajmo, Marco Belpoliti, Gianni Bonina, Laura Bosio, Elisabetta Bucciarelli, Ferdinando Camon, Daniela Carmosino, Antonella Cilento, Paolo Di Stefano, Valerio Evangelisti, Vins Gallico, Chiara Gamberale, Manuela La Ferla, Nicola Lagioia, Filippo La Porta, Gianfranco Manfredi, Agnese Manni, Diego Marani, Dacia Maraini, Daniela Marcheschi, Michele Mari, Raul Montanari, Antonio Paolacci, Romana Petri, Antonio Prudenzano, Giuseppe Scaraffia, Elvira Seminara, Filippo Tuena, Alessandro Zaccuri.

Vorrei coinvolgere nello sviluppo della discussione anche voi, proponendo come sempre alcune domande (e invitandovi a fornire la vostra risposta, se potete)…

1. L’e-book è davvero il futuro del libro?

2. Se sì, fino a che punto?

3. Che cos’è un libro: un supporto cartaceo, o il suo contenuto? O entrambi?

4. Tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su un e-book reader, quale dei due è… più libro?

5. Come immaginate il futuro dell’editoria e della letteratura tenuto conto del “peso crescente” delle nuove tecnologie?

6. Cosa ne sarà dei libri di carta? C’è il rischio che possano diventare “pezzi da collezione”?

7. Una diffusione “significativa” dell’e-book  potrebbe favorire l’incremento della lettura?

La discussione on line proseguirà – per chi potrà partecipare – alla Feltrinelli Libri e Musica di Catania (via Etnea, n. 285 ) giovedì 30 giugno 2011, alle h. 18.

Vi aspettiamo!

Massimo Maugeri

P.s. Ne approfitto per segnalare questo post di Lipperatura incentrato sull’attuale crisi dell’editoria determinata dal decremento della vendita dei libri (il post riprende un articolo pubblicato su Repubblica, con dichiarazioni di Marco Polillo – presidente dell’Aie – anche sul “fenomeno e-book”)

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