LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » edizioni eo http://letteratitudine.blog.kataweb.it Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Dec 2021 09:58:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 BLANCA: dai romanzi di Patrizia Rinaldi alla serie Tv su Rai1 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2021/11/24/blanca-dai-romanzi-di-patrizia-rinaldi-alla-serie-tv-su-rai1/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2021/11/24/blanca-dai-romanzi-di-patrizia-rinaldi-alla-serie-tv-su-rai1/#comments Wed, 24 Nov 2021 16:31:20 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8904 Immagine da LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)La nuova puntata di Letteratitudine sulle serie Tv è dedicata a “Blanca”: serie televisiva italiana in onda su Rai1 diretta da Jan Maria Michelini e Giacomo Martelli, e liberamente tratta dal romanzo di Patrizia Rinaldi avente per protagonista l’omonimo personaggio.

La miniserie viene trasmessa ogni lunedì in prima serata su Rai 1 dal 22 novembre al 27 dicembre 2021.

La prima è stata un grande successo: 5,7 milioni di spettatori e uno share del 26%. Ovvero: più visto della prima serata.

Abbiamo incontrato Patrizia Rinaldi per discutere di “Blanca”…

“Blanca” va in onda in prima serata su RAI 1, dal 22 novembre, per 6 puntate. I primi due episodi in anteprima su RaiPlay dal 20 novembre.
una produzione Lux Vide in collaborazione con RAI FICTION prodotta da Matilde e Luca Bernabei. Regia di Jan Maria Michelini e Giacomo Martelli. Nella parte di Blanca: Maria Chiara Giannetta

Con la speciale consulenza artistica del Maestro Andrea Bocelli. La prima serie televisiva girata in olofonia, una speciale tecnica di registrazione del suono.

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Abbiamo chiesto a Patrizia Rinaldi di raccontarci qualcosa sulla sua “Blanca” e su come il personaggio nato sui suoi romanzi sia approdato su Rai1 (interpretato da Maria Chiara Giannetta)

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«L’avventura di Blanca televisiva è cominciata più di sei anni fa», ha detto Patrizia Rinaldi a Letteratitudine, «quando MDO, agente televisivo e cinematografico delle Edizioni E/O a cui sono grata, propose in lettura alla casa di produzione Lux Vide i miei libri della serie con lei protagonista.

Immagine da LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

Ricordo che mi avvisò quando per lavoro mi trovavo in un albergo molto fuori mano: mentre eravamo al telefono brindai alla fortuna con un succo di frutta, unica presenza nel frigo spento.
L’albergo si chiamava come il proprietario, Benito. La lettera B se ne stava, stinta, sulle asciugamani. Pensai che quel nome mi ricordava parecchio buio, poi mi consolai da sola: B di Benito, di Buio, di Blanca.
Ognuno cerca la scaramanzia che meglio aggrada, io mi servii delle parole che giocavano a prendermi in giro con segnali di speranza. Ma quella volta la coincidenza non mentì.


«La Lux apprezzò Blanca e l’avventura, appunto, ebbe inizio.
Avevo già esperienza di qualcosa di mio in teatro, recitato da Marcello Romolo (tra l’altro, il papa supplente di Young Pope), ma non avevo la minima idea di cosa stesse per succedere a Blanca, scelta per una serie Rai 1 da una delle case di produzione più importanti del nostro Paese.
Ho incominciato a capirlo dopo la prima riunione nei loro studi: mi sono fidata da subito del gruppo di lavoro e i fatti mi hanno dato ragione.
Credo che, come succede per le traduzioni, anche le trasposizioni televisive troppo pedisseque rischiano di allontanare il senso cercato nei romanzi.
Con Blanca, e non solo con lei ma con tutti i miei personaggi di romanzi, fumetti, noir, testi teatrali, cerco di raccontare il limite che può diventare addirittura risorsa: certo, con fatica e non in maniera consolatoria. Cerco di dire lo sberleffo verso l’autocommiserazione, la speranza che non c’è e che non smettiamo di cercare con un esercizio solo in apparenza assurdo, anche quando le circostanze ci fanno perdere il futuro.
Questo sentire accompagna la Blanca televisiva. Gli immaginari degli sceneggiatori in primis, del regista, degli attori, di chi ha creato le musiche – insomma delle persone che hanno lavorato alla serie – hanno rivoluzionato tutto, ma non l’inventio della storia iniziale.
Sono grata a S.M., responsabile Lux del progetto, che mi ha tenuta al corrente dei motivi dei cambiamenti rispetto al mio testo originario, che mi ha fatto imparare, che ha smontato, pezzo dopo pezzo, la mia iniziale e inevitabile gelosia. Che mi ha fatto crescere come autrice.
Quando ho visto alla Lux i primi cento minuti di Blanca ero con MDO, con cui spero di lavorare ancora e ancora. Dopo abbiamo brindato alla serie Rai 1 così innovativa e tanto ben accolta, e stavolta non lo abbiamo fatto con un succo di frutta.

«I titoli E/O con Blanca protagonista sono: Blanca, Tre, numero imperfetto, Rosso caldo, La danza dei veleni.
Il prossimo sarà in libreria a gennaio».

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LA SERIE TV

Immagine da LETTERATITUDINE (di Massimo Maugeri)

BLANCA, crime drama liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Patrizia Rinaldi, racconta lo straordinario viaggio di una giovane donna non vedente che ha la possibilità di realizzare il sogno che aveva sin da bambina: diventare una consulente della polizia.

Blanca è un personaggio vivace e solare.  In commissariato dovrà scontrarsi con la diffidenza dei nuovi capi e colleghi tra cui il commissario Bacigalupo e l’ispettore Liguori.  Per conquistare la fiducia di entrambi, Blanca dovrà dimostrare che può dare un contributo originale alle indagini, grazie alle sue capacità nel décodage, cioè la capacità di analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono ad un udito meno sviluppato del suo. Blanca è riuscita a fare della sua mancanza la sua forza.

Blanca ha perso la vista quando era poco più che una bambina, in un drammatico incendio in cui è morta la sorella maggiore. Da allora ha fatto molta strada: ha imparato a muoversi con l’aiuto del suo fedele cane guida Linneo, a orientarsi al buio, a leggere a fondo gli stimoli tattili, sonori e olfattivi, a ricostruire nella sua mente spazi e punti di riferimento.

Oltre a essere innovativa per i contenuti, Blanca è anche la prima serie televisiva ad aver utilizzato una speciale tecnica di registrazione del suono, l’olofonia, che permette di riprodurlo in modo simile a come viene percepito dall’apparato uditivo umano: ascoltando la serie con semplici cuffiette, per lo spettatore sarà come essere al posto di Blanca, sentire come lei sente e ricostruisce il mondo. Una vera e propria novità nel panorama delle produzioni televisive.

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Cover: Blanca - Patrizia RinaldiIL LIBRO

Il commissariato è fermo nel caldo estivo e nella mancanza di casi rilevanti. Il commissario Martusciello e l’ispettore Liguori hanno tempo per i loro contrasti. Martusciello difende la sua appartenenza popolare; l’ispettore aristocratico respinge le semplificazioni del ciuccio di paese e rifiuta i ruoli di proprietario di proprietà, scienziato e cavaliere. Intanto Martusciello soffre i silenzi della moglie e il ritorno della figlia. Liguori vive un amore incerto con Marinella Di Somma. Crimini spezzano la lentezza dei giorni: una donna uccisa sul fondo di un cratere, il rapimento di un giovane e la scomparsa del figlio di Marinella. I casi sembrano legati alla fabbrica Di Somma e a chi la dirige con metodi vicini all’illegalità. In commissariato arriva Blanca, poliziotta ipovedente esperta di decodificazione. Sarà al fianco di Martusciello, il quale saprà fidarsi del suo modo particolare di decifrare parole e sentimenti. I tre investigatori lavoreranno ai casi seguendo piste diverse. Gli indizi portano contraddizioni e instabilità, la soluzione stenta ad arrivare. Blanca ha competenza di mistero, le sue intuizioni daranno ordine alla logica dei fatti. Dopo la soluzione dei casi Blanca racconterà l’origine del suo limite visivo e come è riuscita a convertire la mancanza in conquista di altre capacità.

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L’AUTRICE

Patrizia Rinaldi è laureata in Filosofia, vive e lavora a Napoli. Partecipa dal 2009 a progetti letterari presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida. Ha pubblicato, tra gli altri, con El, Giunti, Lapis, Sinnos. È stata tradotta in vari Paesi. Per le Edizioni E/O ha pubblicato Tre, numero imperfetto (tradotto negli Stati Uniti e in Germania), BlancaRosso caldoMa già prima di giugno (Premio Alghero), La figlia maschioLa danza dei veleni (cinquina Premio Scerbanenco). Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen Miglior Scrittore, il maggiore riconoscimento italiano di letteratura per ragazzi.

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IL NUOVO CASO DI BLANCA DA GENNAIO IN LIBRERIA

Cover: Blanca e le niñas viejas - Patrizia RinaldiBlanca e le niñas viejas di Patrizia Rinaldi (Edizioni E/O)
€ 17,00 – pp. 256 – Collana Dal Mondo

La detective Blanca Occhiuzzi indaga sull’assassinio feroce di due maestre di tango in là con gli anni, dalla bellezza tenace. Nel tango argentino di scuola storica, le ballerine mature sono le più desiderate, perché la carica sensuale dei passi si precisa negli anni. Perciò la lezione del tango sconfigge i canoni estetici dominanti: la bellezza non si sciupa, ma si perfeziona col tempo. Blanca si appassiona al caso delle due donne uccise, grazie al racconto di un’amica delle vittime, Gabriella. Gabriella le suggerisce che, per venire a capo dell’enigma, deve entrare nel mondo di sale da tango, di milonghe e di intrighi. Per imparare i passi, Blanca dovrà provare a fidarsi. È una sfida difficile per lei, ipovedente, che nel buio ha imparato a contare soltanto sui suoi passi.

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TUTTI I ROMANZI DELLA SERIE DI BLANCA (scritti da Patrizia Rinaldi e pubblicati dalle Edizioni E/O)

Tre, numero imperfetto

Cover: Tre, numero imperfetto - Patrizia RinaldiNon è un fascicolo come gli altri quello che un giorno compare sulla scrivania del commissario Martusciello: il corpo senza vita del cantante napoletano Gennaro Mangiavento, in arte Jerry Vialdi, viene trovato allo stadio San Paolo di Napoli; il cadavere di una donna misteriosa al Bentegodi di Verona. I corpi composti in posizione fetale, l’assenza di segni di violenza, la sfida lanciata ai tutori della legge, metodo e follia nel celare in bella vista un segreto inconfessabile. La polizia brancola nel buio, ma non la sovrintendente Blanca Occhiuzzi: bellissima, senza vista dalla nascita, costretta dal buio che l’avvolge a percepire con gli altri sensi ciò che la circonda e i tremiti degli uomini. Sarà lei, questa volta, a prendere per mano Martusciello, e a guidarlo col suo intuito sensuale nel buio della mente dell’assassino. Una scrittura trasgressiva, allusiva, densa di misteri e doppi sensi, con una musicalità esotica, quasi esoterica.

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Rosso caldo

Cover: Rosso caldo - Patrizia RinaldiAnche nel commissariato di Pozzuoli arriva la primavera piovosa e fredda: il commissario Martusciello rimpiange la capacità di memoria degli anni passati, la sovrintendente Blanca vive una crisi amorosa con l’ispettore Liguori, l’agente scelto Carità è tornato nei suoi silenzi. Dovranno dimenticare le loro irrequietezze per occuparsi di due omicidi; le vittime lavoravano nello stesso ufficio postale di zona, ma questo pare l’unico legame, perché le morti si riferiscono a contesti diversi: spiriti e voyeurismo pseudoartistico da una parte e crimine di rapine e ricatti dall’altra. Intanto Gianni Russo, il padre di Ninì, la figlia adottiva di Blanca, in carcere per aver confessato l’omicidio della moglie, scappa dall’ospedale dove è ricoverato. Cerca Ninì e la fa sprofondare di nuovo nell’incertezza da cui la ragazza si sta liberando. Il rapporto tra Blanca e Ninì si incrina, Russo ferisce gravemente il commissario Martusciello e le vite di tutti si frantumano.

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La danza dei veleni

Cover: La danza dei veleni - Patrizia RinaldiLa detective ipovedente Blanca e i suoi colleghi, il commissario Martusciello, l’agente scelto Carità, Liguori e Micheli, si ritrovano a dover risolvere due casi che sembrano scollegati: il traffico di animali illegali provenienti dall’estero e la morte di una donna, apparentemente avvenuta a causa del morso di un ragno, rarissimo e letale. Nel primo caso, delle circostanze fortuite porteranno a galla indizi che provocheranno la morte di due veterinari, mentre il secondo caso sembra opera di un assassino seriale che usa i ragni come armi, ma le vittime non sono collegate in alcun modo. Nel commissariato regna l’anarchia, ognuno conosce solamente un pezzo dell’indagine e spesso lo nasconde agli altri, il puzzle fatica a comporsi fino all’ultimo perché le vicende private dei personaggi si ergono come muri tra di loro: ognuno come un animale ferito cerca con le proprie forze di aprirsi la strada verso la verità, senza accorgersi di essere mutilato lontano dal resto della squadra. Blanca si dibatte nei suoi sentimenti per Liguori e cerca un riparo nell’amore di Micheli, pur non ricambiandolo. Di tutte le bestie che abitano questo romanzo è proprio Blanca la più selvatica.

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MASSIMO CARLOTTO con “La signora del martedì” (edizioni E/O) in radio a LETTERATITUDINE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2020/03/04/massimo-carlotto-con-la-signora-del-martedi-edizioni-eo-in-radio-a-letteratitudine/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2020/03/04/massimo-carlotto-con-la-signora-del-martedi-edizioni-eo-in-radio-a-letteratitudine/#comments Wed, 04 Mar 2020 18:56:24 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=8422 MASSIMO CARLOTTO con “La signora del martedì” (edizioni E/O), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Ospite della puntata: Massimo Carlotto con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo La signora del martedì” (Edizioni E/O).

Come nasce “La signora del martedì”? Cosa puoi dirci sulla citazione di Claudio Lolli scelta come epigrafe del romanzo? Come descriveresti il personaggio Bonamente Fanzago? E la signora del martedì? Il terzo personaggio chiave del romanzo è Alfredo: che tipo di persona è Alfredo? All’interno di questo romanzo compare un personaggio a cui i tuoi lettori sono molto legati: cosa puoi dirci da questo punto di vista? Nella scheda del libro leggiamo che con questo romanzo Carlotto va “oltre il noir”. In che senso dobbiamo intendere “l’andare oltre il noir”? Qual è, oggi, lo stato di salute del noir in Italia? Cosa è successo, a tuo avviso, in Italia in questi ultimi anni? Come è cambiato il paese, con riferimento alle tematiche che stiamo trattando? Ovvero… perché oggi le “gogne mediatiche”, i giornalisti a caccia di scoop e i politici dall’ambizione sfrenata sono aumentati? E perché la società si è trasformata in una sorta di arena dove “il pubblico reclama lo spettacolo del “diverso” colpevole e del sangue che scorre”?

Se dovessi scegliere un brano musicale come possibile colonna sonora di questo tuo nuovo romanzo, quale sceglieresti?

Questo e tanto altro abbiamo chiesto a Massimo Carlotto nel corso della puntata.

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La scheda del libro: “La signora del martedì” di Massimo Carlotto (edizioni E/O)
Tre personaggi che la vita ha maltrattato. Bonamente Fanzago, attore porno dal nome improbabile che un ictus ha messo in panchina e che assiste angosciato all’ascesa dei giovani concorrenti. Tiene duro aspettando che ogni martedì una donna affascinante dal passato misterioso paghi i suoi servizi da gigolò alla pensione Lisbona, un alberghetto poco frequentato dove il proprietario, il signor Alfredo, vive la sua condizione di travestito nascondendosi da un ambiente ipocrita e perbenista. Tre esseri umani sui quali la società si accanisce proprio perché più deboli, ma che troveranno il coraggio di difendersi. Non sono eroi senza macchia né paura, hanno debolezze, hanno commesso errori e a volte azioni riprovevoli. Ma soprattutto aspirano ad amore e rispetto. Quando un imprevisto darà il via a una girandola di effetti collaterali, per i nostri tre personaggi diventerà questione di vita o di morte scavare, dentro di sé e nel proprio passato, per trovare le risorse necessarie a tirarsi fuori dai guai. Con questo romanzo Carlotto va oltre il noir. Non racconta più solo il lato oscuro e criminale della società. Siamo tutti noi a essere interpellati. Perché oggi le gogne mediatiche, i giornalisti a caccia di scoop e i politici dall’ambizione sfrenata stanno trasformando la società in un’arena dove il pubblico reclama lo spettacolo del “diverso” colpevole e del sangue che scorre.

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Massimo Carlotto, scrittore padovano, è  stato scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi,esordendo nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O. Per le Edizioni E/O ha pubblicato tanti romanzi di successo; ricordiamo: Arrivederci amore, ciao; La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita, Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo, L’oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta, La terra della mia anima, Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot, L’amore del bandito (2010), Alla fine di un giorno noioso (2011), Il mondo non mi deve nulla (2014), la fiaba La via del pepe, con le illustrazioni di Alessandro Sanna (2014), La banda degli amanti (2015), Per tutto l’oro del mondo (2016) e Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane (2017).
Sempre per le Edizioni E/O ha curato la collezione Sabot/age.
Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Mi fido di te, scritto assieme a Francesco Abate, Respiro corto, Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo Le Vendicatrici (Ksenia, Eva, Sara e Luz).
Per Rizzoli ha pubblicato nel 2016 Il Turista.
I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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Colonna sonora della puntata: “Ho Visto Anche Degli Zingari Felici” di Claudio Lolli; “Una vita che ti sogno” di Gianni Morandi; “The Gypsy Faerie Queen” Marianne Faithfull feat. Nick Cave.

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È possibile ascoltare le precedenti puntate radiofoniche di Letteratitudine, cliccando qui.

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© Letteratitudine – www.letteratitudine.it

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LIA LEVI vince il PREMIO STREGA GIOVANI 2018 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/06/12/lia-levi-vince-il-premio-strega-giovani-2018/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2018/06/12/lia-levi-vince-il-premio-strega-giovani-2018/#comments Mon, 11 Jun 2018 23:07:16 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7833 LIA LEVI con “Questa sera è già domani” (Edizioni E/O),vince il Premio Strega Giovani 2018

Premio Strega Giovani 2018 a Lia Levi

Di seguito proponiamo, per l’ascolto online, la puntata del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie) dove Lia Levi conversa con Massimo Maugeri sul romanzo Questa sera è già domani” (Edizioni E/O)

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(Roma, 11 giugno 2018) – Lia Levi con il romanzo Questa sera è già domani (Edizioni E/O) è la vincitrice della quinta edizione del Premio Strega Giovani, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca. La cerimonia di proclamazione si è svolta oggi pomeriggio a Palazzo Montecitorio (Sala della Regina) alla presenza della Vicepresidente della Camera dei deputati, Maria Edera Spadoni.

Quello di Lia Levi, con 65 preferenze su 385 voti espressi, è stato il libro più votato da una giuria composta da ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di circa 55 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all’estero (Addis Abeba, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Parigi). Hanno inoltre partecipato alla giuria i ragazzi del Carcere minorile di Nisida, con un voto collettivo, e un gruppo di settantacinque ragazzi approdati al voto attraverso Teen! Space, uno spazio virtuale di BPER Banca per i ragazzi tra i 13 e i 18 anni, dedicato alla condivisione della passione per l’arte, la musica e la lettura. Gli studenti hanno letto le undici opere concorrenti al Premio Strega 2018 e inviato il loro voto individualmente. I libri di Marco Balzano, Resto qui (Einaudi), e di Silvia Ferreri, La madre di Eva (Neo Edizioni), risultano con 62 e 45 preferenze il secondo e il terzo più votati dai ragazzi.

Durante la cerimonia alla Camera, coordinata dalla giornalista di Rai Tre Eva Giovannini, sono intervenuti Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci, Eleonora Tranfo Alberti, in rappresentanza dell’azienda Strega Alberti Benevento, Pietro Abate, segretario generale della Camera di commercio di Roma e Ermanno Ruozzi, direttore territoriale Campania di BPER Banca, che ha assegnato, in collegamento skype, il premio “Teen! Un premio alla scrittura” a Kal Awoke Yimam dell’Istituto Italiano Omnicomprensivo Galilei di Addis Abeba, autrice della recensione migliore a uno dei libri concorrenti. La studentessa etiope riceverà una borsa di studio di 1.000 euro offerta dalla Banca.

Ospite dell’incontro, insieme allo scrittore Fabio Genovesi, vincitore del Premio Strega Giovani 2015, il cantautore DENTE, che ha eseguito i brani musicali Baby BuildingBeato meConiugati passeggiare.

Gli autori concorrenti si ritroveranno presso la sede della Fondazione Bellonci mercoledì 13 giugno alle ore 21 per l’annuncio dei finalisti al Premio Strega 2018. Il seggio sarà presieduto da Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega 2017. Sarà possibile seguire lo scrutinio dei voti in diretta streaming su Rai Cultura, a partire dalle ore 20.30 (www.cultura.rai.it/live).

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LIA LEVI IN CONVERSAZIONE RADIOFONICA CON MASSIMO MAUGERI

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Con Lia Levi abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato Questa sera è già domani” (Edizioni E/O).

Nel 1938 si riuniscono 32 Paesi per affrontare il problema degli ebrei in fuga da Germania e Austria. Molte belle parole ma in pratica nessuno li vuole. Una sorprendente analogia con il dramma dei rifugiati ai nostri giorni.

Nello stesso anno 1938 vengono promulgate in Italia le infami Leggi Razziali. Come e con quali spinte interiori il singolo uomo reagisce ai colpi nefasti della Storia? Ci sarà qualcuno disposto a ribellarsi di fronte ai tanti spietati sbarramenti? In questo nuovo emozionante romanzo Lia Levi torna ad affrontare con particolare tensione narrativa i temi ancora brucianti di un nostro tragico passato.

Nella seconda parte della puntata Massimo Maugeri legge le prime pagine del libro.

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Lia LeviQuesta sera è già domani” (Edizioni E/O)

Genova. Una famiglia ebraica negli anni delle leggi razziali. Un figlio genio mancato, una madre delusa e rancorosa, un padre saggio ma non abbastanza determinato, un nonno bizzarro, zii incombenti, cugini che scompaiono e riappaiono. Quanto possono incidere i risvolti personali nel momento in cui è la storia a sottoporti i suoi inesorabili dilemmi? È possibile desiderare di restare comunque nella terra dove ci sono le tue radici o è urgente fuggire? Se sì, dove? Esisterà un paese realmente disponibile all’accoglienza?
Alla tragedia che muove dall’alto i fili dei diversi destini si vengono a intrecciare i dubbi, le passioni, le debolezze, gli slanci e i tradimenti dell’eterno dispiegarsi della commedia umana.
Una vicenda di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell’anima ci riporta a un tragico recente passato.

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Lia Levi, di famiglia piemontese, vive a Roma, dove ha diretto per trent’anni il mensile ebraico Shalom. Per le nostre edizioni ha pubblicato: Una bambina e basta (Premio Elsa Morante Opera Prima), Quasi un’estate, L’albergo della Magnolia (Premio Moravia), Tutti i giorni di tua vita, Il mondo è cominciato da un pezzo, L’amore mio non può, La sposa gentile (Premio Alghero Donna e Premio Via Po) La notte dell’oblio e Il braccialetto (Premio speciale della giuria Rapallo Carige, Premio Adei Wizo). Nel 2012 le è stato conferito il Premio Pardès per la Letteratura Ebraica.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata: i seguenti brani di Noa: “Beautiful That Way”, “I Don’t Know”, “Eye in the sky”.

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MASSIMO CARLOTTO con “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane” (Edizioni E/O) e PIERGIORGIO PULIXI con “La scelta del buio” (Edizioni E/O) a “Letteratitudine in Fm” http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2017/10/11/in-radio-con-massimo-carlotto-e-piergiorgio-pulixi/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2017/10/11/in-radio-con-massimo-carlotto-e-piergiorgio-pulixi/#comments Wed, 11 Oct 2017 14:58:54 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7636 MASSIMO CARLOTTO con “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane” (Edizioni E/O) e PIERGIORGIO PULIXI con “La scelta del buio” (Edizioni E/O) ospiti del programma radiofonico Letteratitudine in Fm di lunedì 09 ottobre 2017 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)


In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

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Nella prima parte della puntata abbiamo incontrato Massimo Carlotto per discutere del suo nuovo romanzo intitolato “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane” (Edizioni E/O).

Nella seconda parte della puntata abbiamo incontrato Piergiorgio Pulixi per discutere del suo nuovo romanzo intitolato “La scelta del buio” (Edizioni E/O).

Di seguito, informazioni sui romanzi protagonisti della puntata.

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Massimo Carlotto – “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane” (Edizioni E/O)

Il Bene e il Male, ancora una volta mascherati e insidiosi da distinguere, si scontrano nell’arena internazionale delle grandi operazioni segrete di polizia, dei traffici di droga, prostituzione e identità.

La scrittura di Massimo Carlotto, già uno dei migliori autori di noir, fa un salto di livello.
Il romanzo è il più complesso “Alligatore” che abbia scritto finora, un meccanismo perfetto come un orologio svizzero, uno scavo nelle psicologie di personaggi in bilico sul crinale nebbioso di strade senza ritorno, un’ironia tagliente e un’umanità sincera. Un grandissimo noir sul conflitto tra crimine e forze di polizia dove, troppo spesso, le vittime sono solo pedine senza valore.

Marco Buratti detto l’Alligatore e i suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini sono caduti in una trappola ordita dal nemico più pericoloso con cui abbiano dovuto misurarsi: Giorgio Pellegrini. Pellegrini, in fuga dalla Legge e dalle pallottole di Beniamino Rossini, non intende vivere da latitante per il resto della vita e decide di diventare un infiltrato per conto della polizia.
Qualcosa va storto e una squadra di killer spietati arriva dall’estero per assassinare sua moglie e la sua amante.
L’indagine parallela per identificare i responsabili viene affidata all’Alligatore e ai suoi soci. Loro non vorrebbero avere nulla a che fare con la vicenda ma vengono ricattati dalla dottoressa Angela Marino, alto funzionario del ministero dell’Interno.
La missione affidata a Pellegrini ufficialmente non esiste e non sono previsti testimoni. I nostri scoprono ben presto che il loro destino è comunque segnato. Anche se riusciranno nell’impresa rischieranno di essere tolti di mezzo da una falsa accusa che potrebbe mandarli in carcere per molti anni.
Buratti, Max e Beniamino reagiscono. Giocano questa partita senza regole per cercare di sopravvivere. L’Alligatore ha un motivo in più per non soccombere: in un hotel ha conosciuto una donna. Una “vecchia puttana” quarantenne di nome Edith. Tra i due è stato amore a prima vista.

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Risultati immagini per massimo carlottoMassimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all’Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà 2008), L’oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (Premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (Premio Grinzane Noir 2007), Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot (Premio Noir Ecologista Jean-Claude Izzo 2009), L’amore del bandito (2010), Alla fine di un giorno noioso (2011), Il mondo non mi deve nulla (2014), la fiaba La via del pepe, con le illustrazioni di Alessandro Sanna (2014) e i La banda degli amanti (2015) e Per tutto l’oro del mondo (2016).
Sempre per le Edizioni E/O cura la collezione Sabot/age.
Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Mi fido di te, scritto assieme a Francesco Abate, Respiro corto, Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo Le Vendicatrici (Ksenia, Eva, Sara e Luz).
Per Rizzoli ha pubblicato nel 2016 Il Turista.
I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.

* * *

Piergiorgio Pulixi – “La scelta del buio” (Edizioni E/O)

Alcune persone nascono col buio dentro. Altre, nel buio, ci devono entrare per catturare chi ha deciso di vivere nell’oscurità.

Il commissario Vito Strega è rientrato in servizio operativo dopo che una commissione disciplinare interna lo ha reintegrato. Strega deve fare luce sul suicidio di un ispettore della Omicidi e nota da subito delle incongruenze. Conosceva la vittima, avevano condotto un’indagine insieme, anni prima. Non crede che il collega si sia suicidato e inizia a indagare alle spalle dei superiori. Presto scoprirà di averci visto giusto, e si troverà a fronteggiare l’incubo più grande per qualsiasi poliziotto. Vito Strega è un investigatore che ha fatto dello studio e della lotta al Male la sua ragione di vita. Un uomo geniale, ma dall’animo spezzato.

Dopo aver vinto con Il canto degli innocenti il Premio Franco Fedeli, i Corpi Freddi Awards 2015, il Premio Grotte della Gurfa 2016, il Premio Garfagnana in Giallo 2016 e il Premio Serravalle noir 2016, Pulixi torna con una nuova storia che spazia dal thriller psicologico al poliziesco più nero.

* * *

Piergiorgio PulixiPiergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982. Fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, Per sempre (Edizioni E/O 2015) e Prima di dirti addio (Edizioni E/O 2016). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller e vincitore del Premio Prunola 2016. Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (Edizioni E/O) primo libro della serie thriller I canti del male, vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, del Premio Corpi Freddi Awards 2015 e del Premio Grotte della Gurfa 2016. Nel 2016 gli viene assegnato il Premio Serravalle Noir. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul Manifesto, Left, Micromega e Svolgimento e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito.

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

La colonna sonora della puntata: “Blood Red Blues” di Çee Cee James; “The French Connection” di Zora Young; “Ronnie Earl & The Broadcasters” di Pastorale.

* * *

Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa), con una serie di repliche nei giorni successivi. Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.


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UN NUOVO CASO PER L’ALLIGATORE: Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttane http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2017/09/26/un-nuovo-caso-per-lalligatore/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2017/09/26/un-nuovo-caso-per-lalligatore/#comments Tue, 26 Sep 2017 17:10:12 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7622 letteratura-e-musicaIl nuovo appuntamento del forum di Letteratitudine intitolatoLETTERATURA E MUSICA” è dedicato alla segnalazione del nuovo romanzo della serie dell’Alligatore: “Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttanedi Massimo Carlotto (Edizioni E/O). Un romanzo che – come si evince dal titolo – è fortemente legato al blues: musica molto amata da Marco Buratti (alias l’Alligatore) e dallo stesso Massimo Carlotto (che sarà prossimo ospite del programma radiofonico “Letteratitudine in Fm” per discutere di questo nuovo volume della saga).

Pubblichiamo le prime pagine del libro e segnaliamo la playlist Le signore del Blues amate dall’Alligatore (che “sancisce” il legame musicale di questo romanzo con interpretazioni e performance eseguite da, appunto, “signore del blues”) e il tour di Carlotto che parte il 26 settembre.

* * *


Le prime pagine di Blues per cuori fuorilegge e vecchie puttanedi Massimo Carlotto (Edizioni E/O)

UNO


L’informatore sembrava un ex poliziotto. La divisa do -
veva averla chiusa nell’armadio con la naftalina già da
qualche anno, eppure la piega dei pantaloni e la riga,
che divideva ordinatamente i radi capelli biondi, suggerivano
che fosse stato uno sbirro di basso rango. Non avevo a disposizione
altri elementi ma il fiuto e l’esperienza mi fornivano la
certezza necessaria. Sulla guancia destra aveva una piccola mac -
chia scura e spessa quanto una moneta da cinque centesimi. Il
fegato non era più quello di un tempo. E nemmeno il resto.
Quando parlava di soldi lo sguardo si illuminava. Piccoli lampi
che indicavano il bisogno di trasgredire alla routine di ri spar -
mio imposta dalla pensione.
Aveva detto di chiamarsi Hermann e a tratti si passava l’indice
sinistro sulle labbra, quasi volesse assicurarsi che fossero
pulite.
«È sicuro?» domandai, mostrandogli ancora una volta il
primo piano dell’uomo che stavamo cercando.
Fece un cenno deciso con la testa. Mi convinsi che diceva la
verità e gli allungai la busta con l’equivalente di mille euro in
franchi svizzeri. Non chiese che uso avremmo fatto dell’informazione.
La risposta poteva avere un effetto controproducente
sul desiderio di spendere quelle banconote. I rigurgiti di co -
scien za vanno sempre trattati con cautela.
E comunque avrei evitato accuratamente di dirgli la verità.
Ero pronto a raccontargli che dovevamo comunicare a quel
tizio la straordinaria notizia che era diventato milionario. Uno
zio emigrato in Brasile lo aveva nominato unico erede della sua
fortuna.
Nei locali e nel giro della mala bernese avevamo fatto circolare
la voce che cercavamo una persona. La foto, ricavata da
una leziosa rivista per gourmet danarosi, mostrava un quarantacinquenne
bello, affascinante, con uno sguardo disincantato
e malizioso da vincente che noi volevamo spegnere per sempre.
Per quanto possibile eravamo stati discreti. Berna è la città
più adatta a farsi notare se si ha intenzione di commettere un
omicidio. Alla fine la voce era arrivata alle orecchie del buon
Hermann, che a quanto pa reva conosceva l’indirizzo giusto.
Si era presentato in un locale vecchio quanto la proprietaria
e che avrebbe chiuso i battenti quando se ne sarebbe andata. La
clientela non era molto più giovane. A noi piaceva perché era
sospeso nel tempo, i bicchieri sapevano vagamente di sa pone di
Marsiglia e ogni sera, per tre ore buone, una coppia di irlandesi,
Mairéad e Killian, suonava la chitarra e cantava vec chi brani.
Folk, un po’ di jazz, qualche blues. Lei aveva una voce molto
bianca alla Bonnie Raitt. Il suo uomo, tra le note, teneva a bada
la rabbia antica delle contee del Nord. Il vero motivo che ci
teneva legati a quel posto era il loro amore. Stavano insieme da
tanti anni e sapevano ancora guardarsi negli occhi, ridere e
baciarsi. Invidiavamo quelle labbra che si cercavano. Non era -
no più giovani, i volti segnati da una vita trascorsa suonando
per locali, ma erano veri. Avevamo un tavolo tutto nostro, bicchieri
di calvados, grappa e vodka. Ascoltavamo in silenzio,
brin dando am mirati e persino commossi a quell’amore che avevamo
cercato, a volte trovato e poi irrimediabilmente perduto,
ma al quale i nostri cuori fuorilegge non erano ancora pronti a
rinunciare.
Hermann, l’informatore, mi passò il foglietto con l’indiriz -
zo. Era scritto a macchina, il martelletto della “s” era consuma -
to e il carattere si leggeva appena. Il nostro uomo abitava nel
quinto distretto, dalle parti dello stadio Spitalacker.
«Che altro può dirmi, Hermann?».
«Una villetta. Vive con una donna» rispose in un inglese
stentato.
A quelle parole gli ultimi dubbi che potevo ancora nutrire
svanirono. «L’ultima volta che li ha visti?».
«Lui l’altro giorno. Lei prima».
Tesi la mano. Hermann, imbarazzato, esitò prima di stringerla.
Era fredda, come quell’inverno arrivato all’improvviso.
Se ne andò con la testa incassata, evitando di guardarsi troppo
attorno. Precauzioni inutili. Nessuno si sa rebbe mai ricordato di
quell’ometto insignificante nel regno dell’amore dei due ir -
landesi.
Tornai alla mia sedia e al mio bicchiere. «Magari è proprio
Giorgio Pellegrini».
Il vecchio Rossini alzò le spalle. «Magari. Così ci togliamo il
pensiero».
Spostai lo sguardo. Max la Memoria stava controllando sul
tablet le ultime notizie.

(…)

(Riproduzione riservata)

© Edizioni E/O

* * *

La scheda del libro

Il Bene e il Male, ancora una volta mascherati e insidiosi da distinguere, si scontrano nell’arena internazionale delle grandi operazioni segrete di polizia, dei traffici di droga, prostituzione e identità.

La scrittura di Massimo Carlotto, già uno dei migliori autori di noir, fa un salto di livello.
Il romanzo è il più complesso “Alligatore” che abbia scritto finora, un meccanismo perfetto come un orologio svizzero, uno scavo nelle psicologie di personaggi in bilico sul crinale nebbioso di strade senza ritorno, un’ironia tagliente e un’umanità sincera. Un grandissimo noir sul conflitto tra crimine e forze di polizia dove, troppo spesso, le vittime sono solo pedine senza valore.

Marco Buratti detto l’Alligatore e i suoi soci Max la Memoria e Beniamino Rossini sono caduti in una trappola ordita dal nemico più pericoloso con cui abbiano dovuto misurarsi: Giorgio Pellegrini. Pellegrini, in fuga dalla Legge e dalle pallottole di Beniamino Rossini, non intende vivere da latitante per il resto della vita e decide di diventare un infiltrato per conto della polizia.
Qualcosa va storto e una squadra di killer spietati arriva dall’estero per assassinare sua moglie e la sua amante.
L’indagine parallela per identificare i responsabili viene affidata all’Alligatore e ai suoi soci. Loro non vorrebbero avere nulla a che fare con la vicenda ma vengono ricattati dalla dottoressa Angela Marino, alto funzionario del ministero dell’Interno.
La missione affidata a Pellegrini ufficialmente non esiste e non sono previsti testimoni. I nostri scoprono ben presto che il loro destino è comunque segnato. Anche se riusciranno nell’impresa rischieranno di essere tolti di mezzo da una falsa accusa che potrebbe mandarli in carcere per molti anni.
Buratti, Max e Beniamino reagiscono. Giocano questa partita senza regole per cercare di sopravvivere. L’Alligatore ha un motivo in più per non soccombere: in un hotel ha conosciuto una donna. Una “vecchia puttana” quarantenne di nome Edith. Tra i due è stato amore a prima vista.

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Risultati immagini per massimo carlottoMassimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all’Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà 2008), L’oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (Premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (Premio Grinzane Noir 2007), Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot (Premio Noir Ecologista Jean-Claude Izzo 2009), L’amore del bandito (2010), Alla fine di un giorno noioso (2011), Il mondo non mi deve nulla (2014), la fiaba La via del pepe, con le illustrazioni di Alessandro Sanna (2014) e i La banda degli amanti (2015) e Per tutto l’oro del mondo (2016).
Sempre per le Edizioni E/O cura la collezione Sabot/age.
Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Mi fido di te, scritto assieme a Francesco Abate, Respiro corto, Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo Le Vendicatrici (Ksenia, Eva, Sara e Luz).
Per Rizzoli ha pubblicato nel 2016 Il Turista.
I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.

* * *

Tutte le date del tour di presentazione del nuovo romanzo di Massimo Carlotto.

  • Martedì 26 settembre – IVREA – ore 19:00 – La galleria del libro – Via Palestro 70.
  • Mercoledì 27 settembre – GENOVA – ore 18:00 – la Feltrinelli Libri e Musica, Via Ceccardi 16r.
  • Giovedì 28 settembre – EMPOLI – ore 21:30 – Museo del vetro (in collaborazione con Libreria Rinascita), Via Cosimo Ridolfi 70/74.
  • Venerdì 29 settembre – ROMA – ore 18:00 – Spazio Moby Dick, Via Edgardo Ferrati 3. Intervengono Gioacchino De Chirico e Francesco Trento.
  • Sabato 30 settembre – ROMA – ore 12:00 – Libreria Nuova Europa I Granai, Via Mario Rigamonti 100. Interviene Luca Briasco.
  • Sabato 30 settembre – ROMA – ore 19:00 – Libri e Bar Pallotta, Piazzale di Ponte Milvio 23. Intervengono Paolo Foschi e Danilo Villani.
  • Martedì 3 ottobre – CASTELFRANCO VENETO – ore 20:41 – Libreria Ubik, Via Giuseppe Garibaldi 8. Relatore Marco Ballestracci.
  • Mercoledì 4 ottobre – MILANO – ore 18:00 – Coordina Valerio Lo Giacco. Interviene Nanni Delbecchi. Il luogo dell’incontro verrà comunicato a breve.
  • Mercoledì 4 ottobre – MILANO – ore 20:30 – Cucina Calibro Noir – Osteria del Biliardo, Via Enrico Cialdini 107. Con Luca Crovi e Gigio Alberti.
  • Giovedì 5 ottobre – BRESCIA – ore 18:00 e ore 21:00 – Fiera Librixia.
  • Venerdì 6 ottobre – VICENZA – ore 18:00 – Libreria Galla, Corso Andrea Palladio 11. Interviene Flavio Foralosso.
  • Sabato 7 ottobre – PADOVA – ore 19:00 – Festival la Fiera delle Parole, presso l’auditorium del Centro culturale Altinate / San Gaetano.
  • Martedì 10 ottobre – REGGIO EMILIA – ore 18:00 – Libreria All’Arco, Via Emilia Santo Stefano 3.
  • Mercoledì 11 ottobre – BOLOGNA – ore 18:00 – Libreria Ubik, Via Irnerio 27. Interviene Marilù Oliva.
  • Giovedì 12 ottobre – MODENA – ore 18:30 – Biblioteca Comunale Antonio Delfini, Corso Canal Grande 103.
  • Venerdì 13 ottobre – VILLORBA DI TREVISO – Libreria Lovat, Via Isaac Newton 32.
  • Sabato 14 ottobre – ROVERETO – ore 19:00 – Libreria Arcadia, Via Fratelli Fontana 14.
  • Mercoledì 18 ottobre – PESARO – ore 18:00 – Libreria Ubik, Via Castelfidardo 58/60.
  • Giovedì 19 ottobre – CESENA – ore 18:30 – Libreria Ubik, Piazza del Popolo 25/26. Interviene Giovanna Prati.
  • Venerdì 20 ottobre – VERONA – ore 18:30 – Libreria Pagina Dodici, Corte Sgarzarie, 6/A. Intervengono Beppe Muraro e Agostino Morin.
  • Mercoledì 25 ottobre – CAGLIARI – Libreria Ubik, Via Alghero 13/A.
  • Giovedì 26 ottobre – MACOMER – Libreria Ubik, Corso Umberto I 235.
  • Venerdì 27 ottobre – OLBIA – ore 19:00 – Libreria Ubik, Corso Umberto 33. Rassegna Tinte fosche Autunno in noir. Interviene Marco Navone.

(Alcuni dettagli sono in via di definizione).

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MASSIMO CARLOTTO e GIORGIA LEPORE a Letteratitudine in Fm http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2016/11/15/in-radio-con-massimo-carlotto-e-giorgia-lepore/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2016/11/15/in-radio-con-massimo-carlotto-e-giorgia-lepore/#comments Tue, 15 Nov 2016 16:21:22 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7356 MASSIMO CARLOTTO con “Il Turista” (Rizzoli) e GIORGIA LEPORE con “Angelo che sei il mio custode” (E/O) in radio a Letteratitudine in Fm di lunedì 14 novembre 2016 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

* * *

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

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Massimo Carlotto e Giorgia Lepore sono stati gli ospiti della puntata di Letteratitudine in Fm di lunedì 14 novembre 2016.

Con Massimo Carlotto abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Il Turista” (Rizzoli).

Con Giorgia Lepore abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “Angelo che sei il mio custode” (E/O – collezione Sabot/Age).

Di seguito, la schede dei libri protagonisti della puntata.

* * *

Il TuristaMassimo Carlotto – “Il Turista” (Rizzoli)

Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare, non “firma” i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective, perché farsi catturare è l’ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura, esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l’incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia – il territorio di caccia ideale per qualunque assassino – e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità. Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l’occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione.Maestro riconosciuto del noir europeo, Massimo Carlotto ci ha abituato a spingere i confini dei generi dove nessuno è mai arrivato. Per scrivere il suo primo thriller ha fatto saltare ogni paradigma, costruendo una macchina narrativa che non offre certezze se non quella dell’adrenalina che mette in circolo.

Massimo Carlotto (Padova 1956) è uno dei più affermati autori italiani di noir. Ha esordito nel 1994 con Il fuggiasco, cui sono seguiti, tra gli altri, Le irregolari, Arrivederci amore ciao, L’oscura immensità della morte e la serie che ha per protagonista Marco Buratti detto “l’Alligatore”. È autore anche di testi per la radio e il teatro, di saggi, graphic novel, racconti, sceneggiature per il cinema e la tv.

* * *

Giorgia Lepore – “Angelo che sei il mio custode” (E/O – collezione Sabot/Age)

L’ispettore Gregorio Esposito è tornato al lavoro, dopo alcuni mesi di convalescenza e di sospensione dal servizio. Si indaga sul ritrovamento dello scheletro di un bambino e sulla scomparsa di due minori.
Le indagini conducono a un posto antico e importante del Gargano: il santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo. In questo luogo si venera l’Arcangelo, ed è proprio lui ad avere un ruolo chiave nella vicenda.
A collaborare al caso viene chiamata da Roma Giovanna Aquarica, funzionario di polizia specialista in casi che vedono coinvolti minori. La donna, in una indagine personale, recupera dal suo passato informazioni che possono avere a che fare con la vita di Gerri, con la sua infanzia e con le porte chiuse che ancora ci sono nella sua memoria e che costringono l’ispettore a fare i conti con se stesso e con i propri sentimenti.
Giorgia Lepore ci regala un noir denso e profondo, dove ossessioni e segreti si rivelano nei meandri dell’animo umano e nelle viscere della terra.

Giorgia Lepore vive a Martina Franca. Archeologa, assegnista di ricerca di Archeologia e Storia dell’Arte Paleocristiana e Altomedievale all’Università degli studi di Bari, insegna Storia dell’Arte nelle scuole superiori e Storia dell’arte Medievale presso la facoltà di Beni culturali a Taranto. Con L’abitudine al sangue (Fazi, 2009) è stata finalista al Premio Acqui Storia. Le Edizioni E/O hanno pubblicato I figli sono pezzi di cuore.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

La colonna sonora della puntata: “Venezia” di Francesco Guccini; “Lo straniero” di Georges Moustaki; “Hoochie Coochie” di Muddy Waters. 

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa), con una serie di repliche nei giorni successivi. Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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L’ALLIGATORE INNAMORATO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2016/01/23/lalligatore-innamorato/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2016/01/23/lalligatore-innamorato/#comments Sat, 23 Jan 2016 17:37:07 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=7035 Un video dedicato a Marco Buratti (alias l’Alligatore), personaggio letterario di Massimo Carlotto. Dal romanzo di Massimo Carlotto – “Per tutto l’oro del mondo” (Edizioni E/O) Lettura (tratta dalle prime pagine del romanzo) e realizzazione del video di Massimo Maugeri Qui, la puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” con Massimo Carlotto incentrata su [...]]]>

Un video dedicato a Marco Buratti (alias l’Alligatore), personaggio letterario di Massimo Carlotto.

Dal romanzo di Massimo Carlotto – “Per tutto l’oro del mondo” (Edizioni E/O)

Lettura (tratta dalle prime pagine del romanzo) e realizzazione del video di Massimo Maugeri

Qui, la puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” con Massimo Carlotto incentrata su “Tutto l’oro del mondo

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IL LIBRO
Una delle tante rapine nelle ville delle campagne del Nordest finisce in tragedia con un duplice e brutale omicidio. Nonostante gli sforzi, le indagini non portano a nulla. Due anni dopo Marco Buratti viene contattato per indagare sul crimine e scoprire i responsabili. Il suo cliente è giovane, il più giovane che gli sia mai capitato, ha appena dodici anni ed è il figlio di una delle vittime che lo ingaggia offrendogli venti centesimi di anticipo. Fin dall’inizio la verità appare sconvolgente e contorta, per certi versi inaccettabile. L’Alligatore e i suoi soci, Beniamino Rossini e Max La Memoria si ritrovano ben presto invischiati in una vicenda di oro e di vendetta che li obbliga a scontrarsi con bande di rapinatori e criminali insospettabili. Nulla è facile in questa inchiesta che si trasforma presto in una trappola infernale. Nessuno vuole pagare per i propri crimini, tutti vogliono arricchirsi mentre l’Alligatore e i suoi amici devono tutelare gli interessi del loro cliente. Massimo Carlotto, con questo romanzo, affronta un tema scottante come quello delle rapine nelle ville, nervo scoperto di un intero territorio che spesso reagisce in maniera scomposta. Lo scrittore padovano propone un punto di vista inedito su dinamiche criminali e sociali che si intrecciano in spirali perverse.

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MASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” – Per tutto l’oro del mondo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/12/14/in-radio-con-massimo-carlotto-5/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/12/14/in-radio-con-massimo-carlotto-5/#comments Mon, 14 Dec 2015 20:18:23 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6999 MASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” – lunedì 14 dicembre 2015 – h. 10 circa (e in replica nei seguenti 3 appuntamenti: giovedì alle h. 03:00 del mattino; venerdì alle h. 13:00; domenica alle h. 03:00 del mattino)

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

È stato Massimo Carlotto l’ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di lunedì 14 dicembre 2015. Con Massimo Carlotto abbiamo discusso del suo nuovo romanzo della serie dell’Alligatore, intitolato “Per tutto l’oro del mondo” (Edizioni E/O). Nell’ambito della puntata abbiamo discusso del nuovo romanzo della collezione Sabot/Age firmato da Piergiorgio Pulixi: “Per sempre” (Edizioni E/O).

Nella seconda parte della puntata, la lettura delle prime pagine di “Per tutto l’oro del mondo“.

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Per tutto l’oro del mondo” – di Massimo Carlotto (Edizioni E/O)

Una delle tante rapine nelle ville delle campagne del Nordest finisce in tragedia con un duplice e brutale omicidio. Nonostante gli sforzi, le indagini non portano a nulla. Due anni dopo Marco Buratti viene contattato per indagare sul crimine e scoprire i responsabili. Il suo cliente è giovane, il più giovane che gli sia mai capitato, ha appena dodici anni ed è il figlio di una delle vittime che lo ingaggia offrendogli venti centesimi di anticipo. Fin dall’inizio la verità appare sconvolgente e contorta, per certi versi inaccettabile. L’Alligatore e i suoi soci, Beniamino Rossini e Max La Memoria si ritrovano ben presto invischiati in una vicenda di oro e di vendetta che li obbliga a scontrarsi con bande di rapinatori e criminali insospettabili. Nulla è facile in questa inchiesta che si trasforma presto in una trappola infernale. Nessuno vuole pagare per i propri crimini, tutti vogliono arricchirsi mentre l’Alligatore e i suoi amici devono tutelare gli interessi del loro cliente. Massimo Carlotto, con questo romanzo, affronta un tema scottante come quello delle rapine nelle ville, nervo scoperto di un intero territorio che spesso reagisce in maniera scomposta. Lo scrittore padovano propone un punto di vista inedito su dinamiche criminali e sociali che si intrecciano in spirali perverse.

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Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. Scoperto dalla scrittrice e critica Grazia Cherchi, ha esordito nel 1995 con il romanzo Il fuggiasco, pubblicato dalle Edizioni E/O e vincitore del Premio del Giovedì 1996. Per la stessa casa editrice ha scritto: Arrivederci amore, ciao (secondo posto al Gran Premio della Letteratura Poliziesca in Francia 2003, finalista all’Edgar Allan Poe Award nella versione inglese pubblicata da Europa Editions nel 2006), La verità dell’Alligatore, Il mistero di Mangiabarche, Le irregolari, Nessuna cortesia all’uscita (Premio Dessì 1999 e menzione speciale della giuria Premio Scerbanenco 1999), Il corriere colombiano, Il maestro di nodi (Premio Scerbanenco 2003), Niente, più niente al mondo (Premio Girulà 2008), L’oscura immensità della morte, Nordest con Marco Videtta (Premio Selezione Bancarella 2006), La terra della mia anima (Premio Grinzane Noir 2007), Cristiani di Allah (2008), Perdas de Fogu con i Mama Sabot (Premio Noir Ecologista Jean-Claude Izzo 2009), L’amore del bandito (2010), Alla fine di un giorno noioso (2011), Il mondo non mi deve nulla (2014), la fiaba La via del pepe (2014) e il romanzo La banda degli amanti (2015).
Sempre per le Edizioni E/O cura la collezione Sabot/age.
Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Mi fido di te, scritto assieme a Francesco Abate, Respiro corto, Cocaina (con Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo) e, con Marco Videtta, i quattro romanzi del ciclo Le Vendicatrici (Ksenia, Eva, Sara e Luz).
I suoi libri sono tradotti in molte lingue e ha vinto numerosi premi sia in Italia che all’estero. Massimo Carlotto è anche autore teatrale, sceneggiatore e collabora con quotidiani, riviste e musicisti.

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Per sempre” – Piergiorgio Pulixi (Edizioni E/O)

La paura è più forte dell’amore e l’ispettore Mazzeo l’ha vissuto sulla sua pelle.
Per la prima volta il poliziotto è tentato di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare da zero con Nicky, la ragazzina che gli è stata affidata. I suoi nemici non sono dello stesso parere  e lottare per la sopravvivenza sarà di nuovo l’unica opzione possibile.
Mazzeo, combattuto tra il desiderio di essere un capo freddo e temuto come Ivankov, il mafioso ceceno da cui è ossessionato, e l’amore fraterno per i suoi uomini, dovrà decidere una volta per tutte chi essere e da che parte stare, e scegliere tra l’amore per la sua “famiglia” e il potere.
In un finale che cambierà per sempre il suo destino, Mazzeo scoprirà che la vendetta non è un’arte ma una scienza.

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Piergiorgio Pulixi è nato a Cagliari nel 1982. Fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e Per sempre (Edizioni E/O 2015). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (Edizioni E/O) vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul Manifesto, Left, Micromega e Svolgimento e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Dengue Woman Blues” di Jimmie Vaughan – “Good Morning Kiss” di Carmen Lundy; “It Hurt so bad” di Susan Tedeschi.


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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa), con una serie di repliche nei giorni successivi. Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.


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MASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 aprile 2015 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/04/01/in-radio-con-massimo-carlotto-4/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/04/01/in-radio-con-massimo-carlotto-4/#comments Wed, 01 Apr 2015 14:00:47 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6731 MASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 aprile 2015 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)

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Massimo Carlotto torna a trovarci in trasmissione per discutere di “La banda degli amanti” (edizioni e/o): il nuovo romanzo della serie dell’Alligatore (a vent’anni dalla pubblicazione del primo libro con protagonista Marco Buratti). Un romanzo dove peraltro interagiscono personaggi protagonisti di serie diverse, come Giorgio Pellegrini, la raffinata mente criminale protagonista di Arrivederci amore ciao e Alla fine di un giorno noioso.

Le prime pagine del romanzo, sono disponibili qui.

Nella seconda parte della puntata Massimo Carlotto ci farà assaggiare il suo nuovo libro attraverso la lettura di un brano e discuteremo dei nuovi romanzi pubblicati nella collezione Sabot/age: la collana diretta da Colomba Rossi e curata dallo stesso Massimo Carlotto per le Edizioni E/O. Spazio, dunque, ai nuovi romanzi di Roberto Riccardi, Luigi Romolo Carrino e Matteo Strukul.

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“La banda degli amanti” di Massimo Carlotto (Edizioni E/O)

Padova. Guido Di Lello, un tranquillo professore universitario, scompare all’improvviso. Tutti lo cercano ma sembra svanito nel nulla. Dopo qualche mese il suo caso finisce tra quelli insoluti, la sua fotografia mescolata a quelle degli altri scomparsi. Solo una donna conosce la verità: Oriana Pozzi Vitali, la sua amante segreta, appartenente a una ricca e nota famiglia di industriali svizzeri. Ha preferito il silenzio per evitare di essere coinvolta ma alla fine, travolta da un insostenibile senso di colpa, si confida con un’avvocatessa che le consiglia di rivolgersi all’investigatore senza licenza Marco Buratti, detto l’Alligatore.
Buratti accetta e inizia a indagare insieme ai suoi soci Beniamino Rossini e Max la Memoria. All’inizio sembra un caso senza speranze, poi un labile indizio li conduce sulla pista giusta e i tre si trovano coinvolti in una torbida storia che li costringerà a scontrarsi con la raffinata mente criminale di Giorgio Pellegrini (protagonista di Arrivederci amore, ciao e Alla fine di un giorno noioso).
Una partita mortale in cui entrerà anche Giulio Campagna, un poliziotto molto particolare che in tutta la sua carriera non ha mai agito secondo le regole.
I protagonisti di questo romanzo sono i sopravvissuti di un mondo malavitoso che va scomparendo e lotteranno senza esclusione di colpi per non essere sconfitti dagli avversari e dal tempo.

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“La firma del puparo” di Roberto Riccardi (Sabot/age – edizioni E/O)

A volte le tracce del passato affiorano come sugheri nel mare. Ecco allora che Nino Calabrò, l’amico d’infanzia che Liguori ha arrestato per droga, annuncia di voler collaborare con la legge. Ad aprirsi è un vaso di Pandora, che porta l’ufficiale a indagare sulla scomparsa di un cronista palermitano. Di colpo il tempo non gli basta più: deve svelare il mistero, contrastare una guerra di mafia, decifrare i messaggi del puparo che muove i fili di tutto, proteggere i familiari del pentito minacciati dai sicari di Cosa Nostra e della ’ndrangheta.
Una nuova avventura dal ritmo incalzante, dove il realismo non preclude la possibilità di un finale imprevedibile.

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La buona legge di MariasoleLa buona legge di Mariasole” di Luigi Romolo Carrino (Sabot/age – edizioni E/O)

Mariasole Simonetti stringe la mano del figlio mentre segue il carro funebre che sta accompagnando suo marito Giovanni Farnesini al cimitero di Poggioreale. Nel lungo tragitto, tra il rumore delle serrande dei negozi chiuse a metà per rispetto e il dolore che la spezza in due, Mariasole ripercorre gli eventi che l’hanno portata fino a questo tragico momento. Il cadavere di Giovanni, figlio del boss Don Antonio Farnesini, è stato trovato sugli scogli di Mergellina. La sua colpa è di aver violato la legge più importante del giuramento del clan Acqua Storta: «Un camorrista deve sempre ragionare con il cervello, mai con il cuore».
Con il padre in carcere e il suocero latitante, l’equilibrio delle forze interne alla federazione Simonetti-Farnesini è minacciato. Spetta a Mariasole prendere le redini del clan e l’investitura le arriva dalla matriarca di Procida, Angela, madre naturale di Don Antonio e donna dai mille segreti. Non è questa la vita che Mariasole aveva scelto per sé e per suo figlio Antonio, ma non può decidere altrimenti. Costretta così a diventare capoclan della federazione, Mariasole con lucida ferocia usa la femminilità come un veleno per intossicare il destino del figlio, futuro erede al comando per diritto e dovere di nascita, e preservarlo quindi da una sorte per lui già tracciata. Perché la donna di camorra è soldatessa dormiente fino a quando non c’è necessità di svegliarsi, e fa paura, proprio come l’ombra silenziosa del Vesuvio che incombe sul golfo, un colosso apparentemente spento ma pieno di lava, pronto a eruttare in qualsiasi momento.

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Cucciolo d’uomo. La promessa di Mila” di Matteo Strukul (Sabot/age – edizioni E/O)

Un bimbo nigeriano al quale hanno tolto la voce. Il delta del Po e la Bassa che fanno da cornice infernale a un traffico di minori. Mila Zago, cacciatrice di taglie per l’agenzia BHEG, torna in questa sua nuova avventura per proteggere Akim vittima della mafia globale e supertestimone di un processo che minaccia di inchiodare il disegno della criminalità organizzata. Mentre lo difende da trafficanti e traditori, per condurlo fino a Berlino, Mila scopre un indicibile affetto per il piccolo ed è pronta a farsi uccidere per lui. In un susseguirsi di colpi di scena, duelli, intrighi e sparatorie, l’eroina dai dread rossi combatte stregoni, cacciatori di taglie, avvocati corrotti e scienziati pazzi, cercando di salvare Akim da un destino crudele. Con Cucciolo d’uomo, Matteo Strukul torna al pulp-noir più guascone e sfrenato della Ballata di Mila, percorrendo le tappe di un road-movie su carta che rimanda ai romanzi di Joe R. Lansdale e al cinema di Quentin Tarantino.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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La colonna sonora della puntata è composta dai seguenti brani musicali: “Before you accuse me” (Eric Clapton), ” On The Road Again” (Canned Heat), Three O’Clock Blues (Eric Clapton & B.B. King)

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa), con una serie di repliche nei giorni successivi. Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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STEFANIA NARDINI e SANDRA PETRIGNANI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/02/11/in-radio-con-stefania-nardini-e-sandra-petrignani/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2015/02/11/in-radio-con-stefania-nardini-e-sandra-petrignani/#comments Wed, 11 Feb 2015 15:00:59 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6679 nardini-petrignaniSTEFANIA NARDINI e SANDRA PETRIGNANI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)

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Stefania Nardini e Sandra Petrignani sono state le ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015.

Con Stefania Nardini abbiamo discusso del volume “Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (edizioni e/o) dedicato alla vita e alle opere di Jean-Claude Izzo, a quindici anni dalla scomparsa.

Con Sandra Petrignani abbiamo discusso di “Marguerite” (Neri Pozza), romanzo incentrato sulla figura di Marguerite Duras

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“Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (edizioni e/o) di Stefania Nardini

Questa è la storia di Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese autore della trilogia che ha come protagonista Fabio Montale (Casino totale, Chourmo, Solea), e dei romanzi Marinai perduti e Il sole dei morenti. Cinque libri che hanno conquistato migliaia di lettori in Francia e in molti Paesi europei. Solo cinque, perché Jean-Claude Izzo a 55 anni se n’è andato, lasciando un segno non solo nella città a lui cara, Marsiglia, ma in tutti coloro che nei suoi testi hanno ritrovato sensazioni, emozioni, verità.
Le nostre edizioni hanno pubblicato anche la raccolta di racconti Vivere stanca e la raccolta di scritti inediti Aglio, menta e basilico. Marsiglia, il noir e il Mediterraneo.
Un omaggio allo scrittore, all’uomo, al giornalista che è stato ciò che scriveva. Senza mai rinnegare la sua storia di marsigliese. Il libro, apparso nel 2010 presso Perdisa, viene ora ripubblicato in un’edizione aggiornata. Il libro contiene alcune poesie di Izzo tradotte per la prima volta in Italia e alcuni brevi testi in prima pubblicazione mondiale.

Stefania Nardini, giornalista e scrittrice, è romana innamorata delle due città dove ha trascorso parte della sua vita: Napoli e Marsiglia. Vive tra l’Umbria e la Francia. È autrice di Roma nascosta (Newton Compton, 1984), del romanzo Matrioska, storia di una cameriera clandestina che insegnava letteratura (Pironti, 2001). Nel 2009, sempre con Pironti, ha pubblicato Gli scheletri di via Duomo, noir ambientato nella Napoli anni ’70. Le Edizioni E/O hanno pubblicato nel 2013 Alcazar, ultimo spettacolo. Alcuni suoi racconti compaiono su internet, su riviste letterarie e antologie.

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Marguerite” (Neri Pozza) di Sandra Petrignani

MargueriteQuesto libro racconta la vita di Marguerite Duras, dall’infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras.
È la storia di una vita irripetibile che si è intrecciata al colonialismo, alla Resistenza, al Partito comunista francese – con l’adesione prima, la ribellione e l’espulsione poi – al ’68, al femminismo, all’École du Regard, alla Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che, dopo la vittoria al Goncourt e il successo planetario del romanzo ispirato al suo primo amore – L’amante – ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori, a volte fanatici fino al culto. La storia, infine, dei trionfi e delle sconfitte di questa donna, del suo impressionante corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell’alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d’innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all’ultimo soffio di vita. Per scoprire, infine, che nessun riconoscimento, nessuna turbinosa passione potevano guarirla dal male di vivere, dalle lontane eppure sempre attive ferite infantili e dalla lucidità con cui, in vecchiaia, avrebbe compreso che «nessun amore vale l’amore» o che «scrivere non insegna altro che a scrivere».
In una linea narrativa fra le più interessanti dello scenario contemporaneo, quella che trae dal racconto di vite vere materia di autentica letteratura, Sandra Petrignani offre un libro in cui la biografia, il reportage, la descrizione di un personaggio reale commovente e irritante, romantico e spregiudicato, illuminano un destino unico e, insieme, un’epoca straordinaria della cultura mondiale.

Sandra Petrignani, autrice negli anni ‘80 e ‘90 del romanzo postmoderno Navigazioni di Circe (premio Morante opera prima), dell’incantevole Catalogo dei giocattoli, del preveggente Vecchi, delle interviste a grandi scrittrici italiane Le signore della scrittura, è nata a Piacenza nel ‘52. Vive a Roma e nella campagna umbra. Le sue opere più recenti sono l’autofiction Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo, 2009) e il vagabondaggio E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma (Laterza, 2010). Nel catalogo Neri Pozza: il fortunato La scrittrice abita qui, pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del ‘900;  i racconti di fantasmi Care presenze; il libro di viaggio Ultima India.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa), con una serie di repliche nei giorni successivi. Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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MASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 17 dicembre 2014 (La via del pepe) http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/12/16/in-radio-con-massimo-carlotto-3/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/12/16/in-radio-con-massimo-carlotto-3/#comments Tue, 16 Dec 2014 18:49:54 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6622 massimo-carlotto-la-via-del-pepeMASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 17 dicembre 2014 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)

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Protagonista di questa puntata, MASSIMO CARLOTTO con il suo nuovo libro. Stavolta non si tratta di un noir, ma di una fiaba… una fiaba per adulti arricchita dalle illustrazioni di Alessandro Sanna.

Si intitola “LA VIA DEL PEPE” (edizioni e/o). Ne discutiamo con l’autore, affrontando anche le tematiche trattata dal libro. Su tutte, la questione degli sbarchi in Sicilia e delle morti in mare.

Nella seconda parte della puntata Massimo Carlotto legge uno stralcio del libro e ci parla – nelle vesti di curatore della collana – del nuovo romanzo della collezione Sabot/age: “NEL POSTO SBAGLIATO” di Luca Poldelmengo (edizioni e/o) (Quante libertà personali siamo disposti a sacrificare in nome di una presunta sicurezza collettiva?)

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UNA FIABA PER ADULTI, POETICA E COMMOVENTE
“La Morte è proprio una gran chiacchierona! Il giovane Amal lo scopre quando la incontra durante il naufragio del Firouz, vecchio peschereccio diretto a Lampedusa carico di migranti. La grande falciatrice vorrebbe trascinarlo a fondo ma Amal tiene stretti nel pugno 5 grani di pepe che gli sono stati donati dal nonno, il grande Boubacar Dembelé, guaritore, saggio, narratore e custode della Settima via del pepe, proprio per tenere lontana la peggiore delle sventure…”.
Massimo Carlotto, attraverso questa fiaba ironica e commovente, arricchita dalle splendide illustrazioni di Alessandro Sanna, racconta il dramma di migliaia di esseri umani spinti da fame e guerre alla deriva nel Mediterraneo. E quello di un’isola che deve sopportare il peso dell’indifferenza del mondo.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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NEL POSTO SBAGLIATO, di Luca Poldelmengo

Quante libertà personali siamo disposti a sacrificare in nome di una presunta sicurezza collettiva?
Una ruota panoramica arrugginita sorveglia la metropoli assediata dall’immondizia e da un sole implacabile e malato.
Una squadra segreta della polizia usa l’ipnosi per estrarre dalle menti di ignari cittadini informazioni che loro stessi non sanno di possedere. A loro non interessa ciò che sai, ma ciò che contieni.
Un commissario cinico è al comando della squadra. Ha come unica compagnia due serpenti chiusi in un terrario, memento del tormentato rapporto con il fratello gemello. Un terribile omicidio nasconde insidie in grado di mettere a repentaglio la sopravvivenza della squadra, e molto di più.
Luca Poldelmengo, vincitore del Premio Crovi opera prima e finalista al premio Scerbanenco 2012, torna con un noir cupo e teso su un tema di scottante attualità: quante libertà personali siamo disposti a sacrificare in nome di una presunta sicurezza collettiva?

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa), con una serie di repliche nei giorni successivi. Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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SALVARE MOZART, di Raphaël Jerusalmy http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/10/25/salvare-mozart-di-raphael-jerusalmy/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/10/25/salvare-mozart-di-raphael-jerusalmy/#comments Sat, 25 Oct 2014 14:01:19 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6550 letteratura-e-musicaNuovo appuntamento con il forum permanente di Letteratitudine intitolato LETTERATURA E MUSICA, coordinato con il supporto dello scrittore Claudio Morandini.

Protagonista del post è SALVARE MOZART, romanzo di Raphaël Jerusalmy, pubblicato dalle edizioni e/o.

Di seguito la recensione di Claudio Morandini).

Massimo Maugeri

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SALVARE MOZART, di Raphaël Jerusalmy, edizioni e/o (traduzione di Gaia Panfili)

di Claudio Morandini

“Salvare Mozart” di Raphaël Jerusalmy, tradotto in modo eccellente da Gaia Panfili, racconta lo scontro tra due diverse concezioni della musica (e della vita, in buona sostanza). Da una parte troviamo il protagonista Otto J. Steiner, che malato, sconfitto, burbero, recluso in un sanatorio cascante, confida i suoi umori alle pagine di un frammentario diario destinato al figlio lontano. Ci troviamo a Salisburgo, tra il 1939 e il 1940 (Salisburgo? Una voce narrante “burbera”? Non siamo lontani dai rimuginii di Thomas Bernhard): l’Austria ha aderito con allarmante entusiasmo all’annessione con la Germania di Hitler, e il nazismo imperversa ovunque. All’inizio Steiner, che vivrebbe circondato dalla musica, se potesse, se gli lasciassero il grammofono, e ascolta fino a consumarli i pochi dischi che gli sono rimasti, scopre di condividere l’amore per la musica con i nazisti – e questo lo preoccupa, lo riempie di dubbi. Prima del ricovero va ad assistere a un concerto (“Il ratto dal serraglio” diretto da Böhm, “un’interpretazione… brillante, poderosa, immensa”), si trova circondato da ufficiali nazisti, c’è anche Hitler in un palco. Perché perseguitati e persecutori condividono gli stessi gusti? Le differenze emergeranno chiare, definitive, più avanti, quando il kitsch dei nazisti e dei loro complici infetterà Salisburgo e il suo Festival, trasformandolo in “una sagra di militari in libera uscita e buzzurri impinguinati”, con direttori come Böhm e Léhar che brandiscono “le loro bacchette come randelli” e se ne stanno sul podio a dirigere “come caporali” (quest’ultima cosa la si dice di Heinz Hilpert, che però, a dire il vero, era regista, non direttore d’orchestra).
Agli antipodi del gusto di Steiner si trovano proprio i melomani di marca germanica, amanti di marcette e valzer, pronti a scattare sull’attenti allo squillo di una fanfara, prigionieri, per così dire, di una concezione militaresca della musica, incapaci di apprezzare le sfumature di un’esecuzione meditata e invece esaltati da interpretazioni tronfie, retoriche – lontanissimi da quel Mozart che per Steiner finisce per rappresentare l’ultima voce da preservare, l’ultima oasi di bellezza in un mondo in declino verso il brutto (e l’orrore). “Il nostro Mozart” scriverà verso la fine, “non il loro”: musica cioè che i gerarchi nazisti non sanno capire, anche se la ascoltano compunti, e che nemmeno i loro lacchè possono capire, anche se la sanno eseguire. Nelle sue proposte meno volgari ed effimere la musica tedesca è comunque intrisa di “lirismo esaltato, grandioso”, in nome di “una sorta di romanticismo esacerbato” di marca genericamente straussiana che al tempo stesso esprima “l’impeto del Reich” e si tenga lontano “dai patemi e dalla tetraggine” della musica non di regime.
“Perché tutto questo accade a suon di musica?” si chiede con amarezza il protagonista il 13 marzo 1940, anniversario dell’Anschluss e occasione per un concerto di gala a Vienna. “Gli strumenti dovrebbero tacere. I tenori, i violinisti. Non essere complici. Per pudore”. La “spudorata” mancanza di gusto (o meglio, degenerazione del gusto), che sembra nascere da una sovrapposizione dell’estetica nazista su certe inclinazioni austriache, viene sarcasticamente etichettata in diversi frammenti del diario. Vittime illustri del giudizio severo di Steiner sono, oltre a certi compositori di basso rango benvisti dal regime, anche alcuni direttori d’orchestra, più o meno celebri. Sulla loro complicità più o meno dichiarata l’autore (Jerusalmy, stavolta, non più Steiner) scriverà una nota finale di condanna senza appello: “Nessun musicista né direttore d’orchestra citato nel diario di Otto si schierò mai in difesa della libertà di espressione, o prestò il benché minimo aiuto ai colleghi perseguitati” si legge, prima della stoccata finale: “Dopo la guerra incassarono tutti l’ammirazione incondizionata dei melomani di tutto il mondo”.
Steiner, per esaltare il lato inafferrabile, irriducibile a un semplice schema, della musica che ama, ricorre anche al paradosso, all’assioma tranchant: “Strano che i tedeschi siano melomani. La musica è perenne approssimazione” scrive l’8 marzo 1940. Ecco, ci siamo: la musica di Mozart non impone un ritmo di marcia (non fa venir voglia di invadere la Polonia, come Wagner, ha detto o scritto non so più dove Woody Allen): è allusiva e carezzevole, vibrante anche quando la si immagina soltanto: “Palpito di piacere. Immagino le prove, le ramanzine del direttore d’orchestra, i macchinisti che disturbano. Percepisco ogni grattio d’archetto, ogni fiato degli ottoni e perfino il fruscio della carta quando i musicisti voltano pagina”. È senso dell’attesa, dilatazione della sensibilità. Vive oltre le note, si prolunga nei silenzi che precedono e seguono l’esecuzione. Dà calore e prolunga la vita.

Il fatto che gran parte delle vicende narrate si svolga in un luogo così spiccatamente simbolico come un sanatorio non deve far pensare che il romanzo si esaurisca in una dimensione allegorica: la realtà storica si intromette spesso e rabbiosamente nel torpore dimesso, sofferente e sempre più degradato della clinica, dapprima grazie alla radio, poi attraverso improvvise perquisizioni, interrogatori violenti, sparizioni di persone sospette di essere ebree, requisizioni di un intero piano per il ricovero di soldati orribilmente feriti provenienti da uno dei tanti fronti di guerra. Per fortuna Steiner, che per metà è ebreo, riesce a eludere i controlli, a confondersi nella folla dei malati, ad apparire addirittura uno degli altri, con tanto di saluto con il braccio levato.
Oltre alle incursioni brutali del mondo esterno, si infittiscono le allusioni a quello che avverrà di lì a poco: quando Steiner sogna di mettere su un’orchestra con gli altri degenti l’immagine fa rabbrividire: “Tutti quegli scheletri in pigiama che suonano Schubert all’ingresso della mensa. Davvero buffo.” Non si può non pensare alle orchestrine di reclusi nei campi di concentramento, obbligate a suonare dinanzi ai loro persecutori.
“Salvare Mozart” è davvero un’operina ricca di allusioni sottili. L’appartenenza di Steiner al mondo ebraico, mai negata ma, per forza di cose, tenuta nascosta, in un certo senso anche a lui stesso, emerge pian piano verso la fine, quando il protagonista si troverà a condividere la camerata con un vecchio morente che per farsi forza canticchia ininterrottamente una vecchia melodia yiddish. Quella filastrocca entrerà nella mente di Steiner fino a occuparne ogni spazio, fino a diventare un’ossessione (“Cerco di canticchiare qualcosa di Mozart, di Schubert, ma il dannato motivetto torna alla carica non appena sto zitto. Soprattutto di notte”), e gli fornirà la soluzione per una “vendetta” esemplare quanto incruenta. Eppure, nemmeno il vecchio agonizzante e incosciente è ebreo: quella melodia appiccicosa è un ricordo remoto della sua infanzia, venuto a galla chissà come nel degrado definitivo della sua mente, a dimostrazione di come un tempo i due mondi, quello degli ebrei e quello dei non ebrei, potessero convivere e fondersi senza grossi traumi.
La melodia farfugliata aiuta il vecchio morente a respirare meglio: allora anche Steiner la canticchia, a canone, e un po’ alla volta riesce a liberarsi i polmoni dall’oppressione del male. La musica, ancora una volta, sia pure in questa situazione notturna e ai limiti dell’onirico, può salvare – dunque bisogna salvarla.

A poco a poco la ribellione di Steiner, il suo atto estremo prima della morte, si chiarisce: assume dapprima il carattere di un attentato (e la descrizione del tentativo di avvelenamento di Hitler al momento dell’incontro tra questi e Mussolini al Brennero ce lo fa sentire assieme come indispensabile e impossibile, nella cornice pacchiana, fracassona e grottesca dell’evento); poi diventerà, dicevamo, una vendetta più sottile e sofisticata, una splendida vendetta musicale che non riveliamo per non togliere ai lettori il piacere di scoprirla.
Se Mozart va salvato (e in effetti si salva) nonostante tutto, altri musicisti amati escono malconci, come Beethoven: prima umiliato nel refettorio del sanatorio, sparato da un grammofono tra gli ammalati in vestaglia, deformato da un’acustica pessima (“Non pensavo che un giorno avrei detestato Beethoven”, chiosa Steiner); poi, senza che abbia alcuna colpa, infilato nel repertorio dei direttori di regime, enfatizzato da Karajan e dagli altri, reso tronfio monumento (assieme a Richard Strauss e a Bruckner) di un modo di intendere la musica che il protagonista giudica “superato” e “privo di originalità”.
Giorno dopo giorno, la solitaria resistenza di Steiner si configura sempre più come una difesa dell’arte, del gusto, della bellezza dinanzi alla rozzezza dei barbari. Il “rubare la musica” dei nazisti, il loro triviale appropriarsi dei luoghi della cultura, delle opere dei grandi compositori, è un’offesa contro cui vale ogni mossa, anche l’omicidio, se è il caso – di sicuro vale rischiare la vita, giocare il tutto per tutto, mirare a quell’ultimo obiettivo rimasto prima che la malattia si porti via tutto. Per preservare la musica che ama dalle ruberie dei nazisti e dei loro complici e dalle rozze e stupide tirate retoriche dei musicisti di regime (per “salvare Mozart”, insomma), Steiner è disposto anche a sporcarsi le mani, ad aiutare l’amico Hans a vergare i programmi del Salzburger Kultursommer, sempre più olezzante di “varietà da soldataglia”, e a difendere certe scelte di repertorio: malato, indebolito, isolato, accetterà di sobbarcarsi viaggi e impegni che lo debiliteranno ancora di più, ma insieme gli daranno la sensazione di essere ancora vivo. In un empito di combattività non privo di comicità, il protagonista si abbandona a proclami che suonano come dichiarazioni di guerra: “Salisburgo non sarà Bayreuth. Giammai!”

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Raphaël Jerusalmy, dopo essersi laureato alla École Normale Supérieure e alla Sorbona, ha fatto carriera nei servizi di intelligence militari israeliani. In seguito ha promosso iniziative di carattere educativo e umanitario. Oggi vende libri antichi a Tel-Aviv. Salvare Mozart è il suo primo romanzo.

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LE ROCKSTAR NON SONO MORTE, di Valerio Piperata http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/10/18/le-rockstar-non-sono-morte-di-valerio-piperata/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/10/18/le-rockstar-non-sono-morte-di-valerio-piperata/#comments Sat, 18 Oct 2014 12:04:41 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6543 letteratura-e-musicaNel nuovo appuntamento con il forum permanente di Letteratitudine intitolato LETTERATURA E MUSICA, coordinato con il supporto dello scrittore Claudio Morandini, ci occupiamo del romanzo d’esordio di Valerio PiperataLe rockstar non sono morte“, edizioni e/o, (con una recensione dello stesso Morandini).

Massimo Maugeri

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LE ROCKSTAR NON SONO MORTE, di Valerio Piperata (edizioni e/o)

di Claudio Morandini

Veloce e buffo come un cartone animato, il romanzo d’esordio di Valerio Piperata, “Le rockstar non sono morte” (e/o, 2014), è un tributo insieme sincero e ironico al culto del Dio del Rock – evocato più volte, e qua e là, nei momenti difficili, pure nominato invano. Il giovanissimo autore, e l’io narrante che credo debba qualcosa alle esperienze di batterista dell’autore, un po’ credono un po’ no a questo Dio, di cui si sentono i Giobbi, sempre presi di mira, messi alla prova, perseguitati senza una ragione.
“Il Dio del rock me lo sentivo sotto la pelle, dentro al cuore” dice il liceale romano Davide Fagiolo, il protagonista, con slancio da integralista. “Mi dava coraggio, mi ci faceva credere. Perché siamo pochi, noi eletti dal Dio, ma siamo stati scelti da Lui per la forza e la costanza che abbiamo dimostrato di avere, nel nome del rock. Siamo disposti a superare ogni ostacolo, difficoltà, date a cachet zero, pur di arrivare dove vuole portarci Lui: la destinazione di questo viaggio la ignoriamo, sappiamo solo che, indipendentemente da quello che succede, dobbiamo continuare a camminare.”
Davide Fagiolo è batterista; o meglio, vorrebbe esserlo, aspira a esserlo, e non è detto che lo sia davvero: ma insomma, suona una batteria da quattro soldi in una band raccogliticcia che sembra un concentrato di tutte le aspirazioni, le illusioni, le bellezze e le goffaggini del rock (oltre che un significativo campionario antropologico di certa gioventù italiana di oggi, irrimediabilmente marginale). Il suo riferimento ideale sta in Ringo Starr, non certo in uno dei virtuosi della batteria che hanno imperversato in tanti gruppi degli ultimi decenni del Novecento: e questo suo ruolo, questa predisposizione verrebbe da dire caratteriale, se non genetica, gli consente di avere un punto di vista laterale, defilato, periferico, e appunto ironico, sulle vicende narrate. Fagiolo è il motore di tutto, il cuore del gruppo, la base su cui tutto il resto si tiene: eppure il suo ruolo, come quello di tanti altri batteristi, da Ringo Starr in su, non è riconosciuto. I batteristi stanno in fondo, di solito non si agitano eppure faticano più degli altri, vengono intervistati meno degli altri, sul palco dei concerti sono nascosti dall’agitarsi delle prime donne, nei video rischiano di rimanere comparse, se non macchiette. Ecco, Fagiolo è un po’ così, ma non sembra che gliene importi molto. Sa che in realtà senza la base ritmica (costante, anche se approssimativa) garantita dal batterista la musica suonata dagli altri non ha più senso. Il vero leader non è il frontman che si sgola e si scalmana davanti a tutti, ma lui, il negletto batterista in penombra – così, almeno, in un misto di modestia e megalomania, pensa il nostro protagonista.
Chiunque abbia vissuto, da ragazzo, l’esperienza di mettere insieme un gruppetto per suonare rock conosce quel misto di esaltazione, ostinazione, ansia e frustrazione che colora le giornate e agita le notti: i problemi tecnici, i locali improvvisati, l’acustica tremenda, il pubblico scarso e ostile o, peggio, indifferente, le cene offerte dai gestori a base di pastasciutta, le località sconosciute in cui nessuno ha fatto pubblicità al concerto – e la bellezza di certi momenti in cui miracolosamente tutto sembra andare per il verso giusto, il pubblico arriva e gradisce, e di colpo la fatica e i dissapori scompaiono, e si ha la sensazione di trovarsi dinanzi a un’inaspettata epifania. Ecco, c’è tutto questo nel romanzo di Piperata, ed è fresco e immediato come se fosse in presa diretta, improvvisato sul palco, senza tanti aggiustamenti in postproduzione.

Il rock di cui si fanno paladini i quattro del gruppo è paratattico, diretto, semplice; e anche lo stile e la lingua di questo romanzo lo sono. Frasi veloci, squadrate: zero subordinate o quasi, qualche periodo sgangherato che dia un tono di sincerità anche brutale, un tot di luoghi comuni che suggeriscano l’immediatezza del parlato. È una semplicità schematica ma vivace, coltivata nonostante gli studi dell’autore (e del personaggio, che sta finendo il liceo classico, il che vorrà pur dire qualcosa).
L’idea di rock che emerge nel romanzo di Piperata è istintiva, pulsionale: il rock è una musica che non è necessario saper suonare, è un culto più che un linguaggio – in ogni caso basta riuscire a balbettarlo per evocarlo. Volerlo suonare, nella logica semplicistica e appassionata di Fagiolo e dei suoi amici, equivale a praticarlo davvero: “beccare le note giuste” non è importante quanto sognare di farlo.
Il rock dei personaggi di Piperata è fieramente (ma, allo stesso tempo, si direbbe, inconsapevolmente) controcorrente: non si sente a suo agio nei giorni nostri, proprio non ci si ritrova. Forse per questo sta scomparendo, o “morendo”, interessa a sempre meno giovani, anzi non è più sentito dai giovani come il loro linguaggio. La vitalità diretta del rock è messa in un angolo dall’artificialità della musica digitale più commerciale, ancora più squadrata e elementare (musica che non si ascolta davvero, non si suona davvero). I maestri del rock, e anche quelli della canzone d’autore, intesi come riferimenti, modelli, padri ispiratori, profeti, o sono morti o sono anziani – e sgomitano in un pantheon sempre più affollato. Nel mondo dipinto da Piperata (e non solo da lui) il rock è fuorimoda: e a questo punto, i protagonisti possono rivendicare questa condizione di inattualità come un motivo di orgoglio, fino al punto di chiamare il proprio gruppo “I vecchi”.

Come il rock, il romanzo di Valerio Piperata scorre diretto, enfatico ma senza veri drammi. Piperata ama certa comicità fatta di nomi storpiati come in certe storie di Topolino (i celebri Setfiba, Vecchiotti, Caparotta, Peppino d’Elba, Negro d’Avola, Articolo 8, i temibili critici musicali Stroncatutti, Sgamasòle, Maria Castrante…), di accumulazioni e iperboli (e qui, nell’eccesso di caricaturalità, il modello sembrano essere, più che gli albi di Topolino, certe teratologie sociali del Paolo Villaggio dei tempi di Fantozzi: si pensi a località come Cecio Marittimo, Santa Maria Cosciona, San Pizzino, San Scatarro). Al Fantozzi dei bei tempi rimandano anche le elencazioni dell’abbigliamento tragicamente o mostruosamente casuale e inadeguato con cui il gruppo si presenta per la prima volta sulla scena, oltre alla descrizione dell’iperbolico megaedificio del supermanager discografico Ottavio Pilato. Forse avremmo fatto a meno di certi dettagli e certi nomi che sembrano scorciatoie troppo facili verso la risata (che so, un Nicola Latrina, un Mario Chiavica, o i già citati San Scatarro e Santa Maria Cosciona…), ma qui prevale un gusto per la corporalità che è proprio del carattere irriducibilmente infantile dell’Italia, e forse è proprio questo che vuole suggerirci Piperata.
Niente drammi, si diceva, in questo romanzo: niente conflitti dilanianti, insomma, non a scuola, dove pure il protagonista è trattato regolarmente a pesci in faccia dai coetanei, e di sicuro nemmeno in famiglia, dove anzi i genitori, ognuno a modo suo, finiscono per appoggiare con affetto, un pizzico di rassegnazione, una discreta dose di ammirazione e un po’ di rimpianto per le proprie occasioni perdute il sogno del figlio di costituire una rock band e di arrivare al successo (obiettivo che per un po’ sembra possibile). E anche quando la delusione per il mancato successo sembra interrompere per sempre il sogno di Fagiolo, anzi, proprio in quel particolare momento, gli affetti e l’ottimismo finiscono per rafforzare i legami e ricostruire la speranza. In fondo (non è una sorpresa, ma suona sempre bene), non è il successo in sé a contare, ma il lungo percorso che si fa per raggiungerlo.

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LIA LEVI ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 ottobre 2014 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/10/01/in-radio-con-lia-levi-2/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/10/01/in-radio-con-lia-levi-2/#comments Wed, 01 Oct 2014 14:33:03 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6451 lia-levi-il-braccialettoLIA LEVI ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 ottobre 2014 – h. 9 circa

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

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È stata LIA LEVI l’ospite di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 ottobre 2014. Con Lia Levi abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Il braccialetto“, pubblicato dalle edizioni e/o.

L’amicizia può salvare dall’orrore? In una Roma occupata dai nazisti, l’incontro magnetico tra due lupi solitari, due adolescenti in cerca di se stessi.
Dalla caduta del fascismo alla razzia degli ebrei romani, una fiaba nera sull’amicizia e l’identità.

Un ragazzo ebreo e uno non ebreo aspirano segretamente a scambiarsi i ruoli.
Corrado, quindicenne, ha partecipato all’abbattimento dei busti di Mussolini e dei fasci littori la notte del venticinque luglio. È ebreo e si aspetta che il nuovo governo abolisca le leggi razziali. È sicuro che il prossimo anno scolastico potrà frequentare in mezzo agli altri il mitico Liceo Visconti, ma i giorni passano senza che nulla cambi, anzi…
Leandro abita in una grande e vecchia casa piena di ombre e misteri con un’anziana parente russa e, fin dal primo momento in cui ha incontrato Corrado in un cinema, cerca spasmodicamente di fare amicizia con lui.
Per Corrado il braccialetto a cerchi d’oro di sua madre è il simbolo di un passato benessere sociale, di un tempo in cui vedeva la madre giovane, vitale e combattiva. Man mano che le “Leggi” hanno preso piede i genitori gli appaiono invece sempre più spenti, rinchiusi in un mondo di pensieri piccoli e meschini, e comincia a sentire nei loro confronti un crescente disprezzo.
Nel momento in cui le famiglie ebree raccolgono l’oro a causa del ricatto tedesco, apprende che il braccialetto non c’è più. I suoi l’hanno venduto senza neanche dirglielo. Ma la verità non è quello che sembra.

Nella seconda parte della puntata Lia Levi ha letto qualche pagina del romanzo e ci ha rivelato qualcosa del suo laboratorio di scrittura.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il mercoledì mattina (h. 9 circa). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

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MASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 4 aprile 2014 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/04/04/in-radio-con-massimo-carlotto-2/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2014/04/04/in-radio-con-massimo-carlotto-2/#comments Fri, 04 Apr 2014 14:00:05 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=6053 massimo-carlotto-il-mondo-non-mi-deve-nullaMASSIMO CARLOTTO ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 4 aprile 2014 [e, in replica, mercoledì 9 aprile (h. 9 circa)]

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

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È Massimo Carlotto l’ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 4 aprile 2014.

Massimo Carlotto torna a essere gradito ospite per discutere del suo nuovo libro, il romanzo breve “Il mondo non mi deve nulla” (edizioni e/o): un’originale e godibilissima commedia noir ambientata a Rimini che ha come protagonisti uno sgangherato ladro di appartamenti e una croupier tedesca in pensione.

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

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È online la puntata con STEFANIA NARDINI e ROBERTO RICCARDI, ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 15 novembre 2013 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/11/17/in-radio-stefania-nardini-e-roberto-riccardi/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/11/17/in-radio-stefania-nardini-e-roberto-riccardi/#comments Sun, 17 Nov 2013 09:30:09 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5600 nardini-riccardi-2È online la puntata con STEFANIA NARDINI e ROBERTO RICCARDI, ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 15 novembre 2013

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Gli ospiti della puntata di venerdì 15 novembre sono stati Stefania Nardini e Roberto Riccardi, con cui abbiamo discusso dei loro nuovi romanzi: Alcazar. Ultimo spettacolodi Stefania Nardini e “Venga pure la fine” di Roberto Riccardi (pubblicati dalle edizioni e/o – collezione Sabot/age).

È possibile leggere le prime pagine di “Alcazar. Ultimo spettacolo” di Stefania Nardini, cliccando qui.

È possibile leggere le prime pagine di “Venga pure la fine” di Roberto Riccardi, cliccando qui.

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ELISABETTA BUCCIARELLI, ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 20 settembre 2013 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/09/22/in-radio-con-elisabetta-bucciarelli/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/09/22/in-radio-con-elisabetta-bucciarelli/#comments Sun, 22 Sep 2013 09:40:42 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5428 dritto-al-cuore-ebucciarelliÈ online la puntata con ELISABETTA BUCCIARELLI, ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 20 settembre 2013

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La scrittrice milanese Elisabetta Bucciarelli, è stata l’ospite della puntata di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 20 settembre 2013.

Con Elisabetta Bucciarelli abbiamo discusso del nuovo romanzo “Dritto al cuore” (edizioni e/o)

Nella seconda parte della puntata l’autrice ha letto un brano tratto dal romanzo… e inoltre abbiamo avuto modo di discutere di un altro libro: “L’ etica del parcheggio abusivo” (Feltrinelli).

Su LetteratitudineNews, sono disponibili le prime pagine di “Dritto al cuore”

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È online la puntata con ALESSANDRA FIORI ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 7 giugno 2013 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/06/09/in-radio-con-alessandra-fiori/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/06/09/in-radio-con-alessandra-fiori/#comments Sun, 09 Jun 2013 19:39:41 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5263 alessandra-fioriALESSANDRA FIORI ospite di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 7 giugno 2013

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Ospite della puntata radiofonica di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 7 giugno 2013 è stata la scrittrice Alessandra Fiori, con cui abbiamo discusso del suo nuovo romanzo “Il cielo è dei potenti” (edizioni e/o): uno dei 12 libri selezionati per l’edizione 2013 del Premio Strega. Un romanzo sul “potere” e sui meccanismi a esso collegati, raccontato dal punto di vista del personaggio Claudio Bucci (che è stato un uomo potente, un politico della Prima Repubblica).

Su LetteratitudineNews, le prime pagine del romanzo “Il cielo è dei potenti.

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È online la puntata con VIOLA DI GRADO e SIMONA SPARACO, ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 26 aprile 2013 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/04/28/in-radio-con-viola-di-grado-e-simona-sparaco/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/04/28/in-radio-con-viola-di-grado-e-simona-sparaco/#comments Sun, 28 Apr 2013 07:25:04 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5165 viola-di-grado-simona-sparacoÈ online la puntata con VIOLA DI GRADO e SIMONA SPARACO, ospiti di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 26 aprile 2013

PER ASCOLTARE LA PUNTATA, CLICCA SUL PULSANTE AUDIO

Ospiti della puntata di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 26 aprile 2013 sono state le scrittrici VIOLA DI GRADO e SIMONA SPARACO, autrici rispettivamente dei romanzi “Cuore cavo” (edizioni e/o) e “Nessuno sa di noi” (Giunti). Due romanzi accomunati da tematiche che attraversano la vita e la morte: quello della Di Grado è incentrato sul tema del suicidio, quello della Sparaco (tra i 12 selezionati per l’edizione 2013 del Premio Strega) affronta il tema della interruzione di gravidanza.

Su LetteratitudineNews, il 1° capitolo di “Cuore Cavo” e uno stralcio di “Nessuno sa di noi“.

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il martedì sera (h. 20,30) e il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

© Letteratitudine

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TRINACRIA PARK http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/03/19/trinacria-park/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/03/19/trinacria-park/#comments Tue, 19 Mar 2013 21:48:30 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=5076 trinacria-park-cover1Care amiche e cari amici di Letteratitudine,
lasciate che condivida con voi la gioia per la nascita di questa mia nuova creatura letteraria: “TRINACRIA PARK” (edizioni e/o, collezione Sabot/age). Domani (20 marzo) approderà in libreria.
Per il momento mi limito solo a riportare la scheda del libro, il booktrailer, e qualche recensione/segnalazione. Ma sarà un post in aggiornamento… dove segnalerò anche date e luoghi di presentazione del romanzo (e notizie a esso attinenti).
Grazie in anticipo a tutti coloro che lo sosterranno.
Massimo Maugeri

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LA SCHEDA DEL LIBRO
All’interno di una piccola isola siciliana è appena stato costruito il Trinacria Park: un enorme parco tematico destinato a diventare il più importante d’Europa. La sua notorietà deriva anche dal ritrovamento di un antichissimo carteggio contenente brani di un poema epico in greco antico che narra le vicende delle tre Gorgoni. Nel corso della settimana di inaugurazione
- caratterizzata da festeggiamenti a cui partecipano centinaia di celebrità – si sviluppa una terribile forma epidemica che causa la morte di decine di persone, tra cui il Presidente della Regione Siciliana e diversi vip. Si scatena il panico. Per via del sospetto di un attentato terroristico di tipo batteriologico, l’isola viene messa in quarantena. In questo tragico scenario collettivo, si intrecciano le appassionanti vicende di tre donne, le cui vite sembrano assecondare la natura delle Gorgoni; un attore balbuziente che deve fare i conti con una tragedia personale e le frustrazioni di una carriera che non ha mai preso il volo; un giovane e inquietante aiuto-regista dalle agghiaccianti manie; un anziano attore di teatro chiamato a svolgere il ruolo di direttore artistico del parco nascondendo ben altri intenti. Perché nulla è come sembra a Trinacria Park…

Lunedì 19 Agosto 2013 – Trinacria Park” libro del giorno della trasmissione culturale Fahrenheit di RadioRai3. Per ascoltare la puntata, cliccare sul “PULSANTE AUDIO

Massimo Maugeri ne parla in radio con Felice Cimatti.

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“Trinacria Park” tra i 10 MIGLIORI ROMANZI ITALIANI DEL 2013 per Panorama.it

I libri più belli del 2013: i 10 migliori romanzi italiani

IL BOOKTRAILER

TRINACRIA PARK A…  TV2000 (raccontato in un minuto)

TRINACRIA PARK A… TEATRO

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Recensioni e segnalazioni (link sulla pagina delle edizioni e/o)

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Da Repubblica Palermo del 7 aprile 2013 – la classifica dei più venduti di Modus Vivendi

Foto: Su Repubblica Palermo di oggi “Trinacria Park” è primo nella classifica di Modusvivendi dei libri più venduti di narrativa. ;-)  Colomba Rossi L.s. Letteratitudine Letteratitudine Due

IL TOUR DI PRESENTAZIONE

1) – 24 marzo 2013 a Catania: h. 17:30 – TEATRO VALENTINO, via San Nicolò al Borgo, 73. Presenta Simona Lo Iacono con una performance teatrale di Giuseppe Orto

2) – 28 marzo 2013 a Milano: h. 18:30 – Libreria Centofiori – Piazzale Dateo, 5. Presentano Alessandra Casella e Elena Mearini.

3) – 7 aprile 2013 a Palermo: h. 11 – Libreria Modus Vivendi – Via Quintino Sella, 79. Presenta Leda Melluso

4) – 14 aprile 2013 a Siracusa: h. 18 – Galleria Roma, piazza San Giuseppe, Siracusa, Ortigia. Presenta Simona Lo Iacono

5) – 4 maggio 2013 a Aci Bonaccorsi (CT): h. 18 – Palazzo Cutore – Sala Prisma – Presentano Orazio Caruso e Maria Rita Pennisi

6) – Mercoledì 8 Maggio 2013, ore 18:00, a Catania, nei locali della Pinacoteca-Biblioteca della Provincia Regionale di Catania, sita in piazza Manganelli, ospite del Gruppo Convergenze, Massimo Maugeri sarà intervistato in pubblico da Grazia Calanna, Luigi Carotenuto e Mario Grasso sulle sue attività culturali e sul suo nuovo romanzo Trinacria Park (edizioni e/o 2013). Ingresso libero.

7) – Venerdì 10 Maggio 2013, ore 18:00, Roma: libreria IBS, di Via Nazionale. Luigi La Rosa presenta “Trinacria Park” di Massimo Maugeri. Sarà presente l’autore

8 )Venerdì 17 Maggio 2013, ore 18:00, Avola: libreria Mondadori, di Corso Vittorio Emanuele, 269 – Avola (SR). Simona Lo Iacono presenta “Trinacria Park” di Massimo Maugeri. Musiche di Corrado Neri. Sarà presente l’autore

9)Domenica 19 Maggio 2013, ore 12:00 – Torino: Massimo Maugeri al Salone del libro – firma copie di “Trinacria Park” presso lo stand delle Edizioni E/O

10) - Sabato 25 Maggio 2013, ore 18:30Giardini Naxos (ME) – Massimo Maugeri presenta “Trinacria Park” nell’ambito della rassegna “NAXOSLEGGE… TUTTO L’ANNO” – in collaborazione con Lido Di Naxos e Libreria Doralice di Messina, presso Lido di Naxos/ Fronte Mare, ore 18.30 – Giardini Naxos (Me). Con l’autore converserà Marinella Fiume

11) Venerdì 5 Luglio 2013, ore 17:30 - PISA -Massimo Maugeri presenta “Trinacria Park” a Pisa, presso la libreria Fogòla, di Corso Italia, 82. Interverrà Giovanni Parlato: giornalista de “Il Tirreno”

12) Domenica 7 Luglio 2013, ore 21:30 - PIETRASANTA (LU) – Massimo Maugeri presenta ”Trinacria Park” nell’ambito di TRAME D’ESTATE – con intervista di Chiara Tommasi, Sala Annunziata, Pietrasanta (LU).

13) Mercoledì 10 Luglio 2013, ore 21:45 - ROMA – Massimo Maugeri presenta ”Trinacria Park” nell’ambito di TRASTEVERE NOIR FESTIVAL -  con Mario Falcone – Museo di Roma in Trastevere – piazza S. Egidio, 1 – Roma

14) Domenica 14 luglio 2013, ore 19 – AUGUSTA (SR) – Massimo Maugeri presenta ”Trinacria Park” nell’ambito di “APERI-CENA CON L’AUTORE” – con Carmelo Giummo – Terrazza estiva del ristorante A’ Massaria – Via Mar Tirreno (C.tda M. Tauro) – Augusta (Sr) – evento organizzato in collaborazione con la “Libreria Letteraria” di Augusta

15) Venerdì 19 luglio 2013, ore 19:30 – NOTO (SR) – Massimo Maugeri presenta ”Trinacria Park” a Noto (Sr) – con Simona Lo Iacono e performance teatrali di Giuseppe Orto – presso il Giardino botanico del Circolo val di Noto – A fine presentazione seguirà un rinfresco

16) Venerdì 16 Agosto 2013, ore 19:30 a Noto (Sr)
Massimo Maugeri presenta “Trinacria Park” a Noto (Sr), lungo la Via Nicolaci, nell’ambito dell’iniziativa “Agosto Letterario a Noto” – Felice Modica intervisterà l’autore

17) Lunedì 19 Agosto 2013, ore 17:30 a Fahrenheit – RadioRai3
Trinacria Park” sarà il libro del giorno della trasmissione culturaleFahrenheit di RadioRai3.
Massimo Maugeri ne parlerà in radio con Felice Cimatti.

18) Martedì 20 Agosto 2013, ore 19:00 a Siracusa
Massimo Maugeri presenta ”Trinacria Park” a Siracusa nelcortile dell’Assessorato alla Cultura, nell’ex Convento del Ritiro di via Mirabella 29, nell’ambito dell’iniziativa “L’Agorà della Biblioteca” organizzata dalla Biblioteca Comunale di Siracusa – Interventi di Elvira Siringo e suggestioni musico-letterarie di Bruno Formosa

19) Venerdì 23 Agosto 2013, ore 21:30 a Senigallia
Massimo Maugeri presenta ”Trinacria Park” a Senigallia (An) nell’ambito del Festival letterario “Ventimila righe sotto i mari in giallo – Lex and the city”. L’incontro si svolgerà alle h. 21,30 a Rotonda a Mare. Gli autori Sabot/Age (delle edizioni e/o) Matteo Strukul e Massimo Maugeri converseranno con Valerio Calzolaio, critico letterario e curatore suSalvagente di una rubrica di recensioni di libri gialli.

20) Sabato, 19 ottobre 2013, alle ore 18,30 presso la libreria Mondadori di Messina (Via Garibaldi, 56)Massimo Maugeri presenterà il suo nuovo romanzo,Trinacria Park (Edizioni E/O). Dialogherà con l’autore il giornalista Francesco Musolino.

21) Venerdì 25 ottobre 2013, Massimo Maugeri con il romanzo “Trinacria Park” (edizioni e/o) sarà a Giugliano in Campania (NA), tra i tre finalisti delPremio Minerva (premio letterario per la letteratura di impegno civile). La cerimonia di consegna del premio si svolgerà a partire dalle h. 17 presso la Biblioteca Comunale, di Via Verdi n. 6, Giugliano in Campania (NA)

22) Domenica 27 ottobre 2013alle 16.00, Massimo Maugeri presenterà a Torino “Trinacria Park” (edizioni e/o) nell’ambito del LABirinti festival,corso Venezia 11 – Torino. Interverranno Gabriella Serravalle e Giuseppe Giglio

23) Martedì 29 ottobre 2013, ore 18, Massimo Maugeri incontrerà i lettori del Premio dei Lettori di Lucca per discutere di “Trinacria Park” (edizioni e/o), tra i romanzi selezionati per l’edizione in corso del Premio. L’incontro si svolgerà presso l’Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, via S. Micheletto 12.

24) Martedì 7 Gennaio 2014 ore 18, ELVIRA SEMINARA contro MASSIMO MAUGERI (Trinacria Park –E/O) – Libreria Prampolini, Via Vittorio Emanuele 333 Catania – (Utopia e/o Distopia: Ipotesi di scrittori visionari)

25) TRINACRIA PARK: i pro ed i contro di un parco tematico in SiciliaLa Fidapa di Fiumefreddo organizza l’incontro: “Trinacria Park: i pro e i contro di un parco tematico in Sicilia“. Sabato 1 febbraio 2014 – h. 17:30 – Casale Papandrea, Via Della Chiesa, Fiumefreddo di Sicilia (CT) – Saranno presenti : Massimo Maugeri – autore del libro; Francesco Rapisarda – Architetto docente Università Reggio Calabria; Salvo Patanè – Architetto vice sindaco Comune di Giarre; Marinella Fiume – Responsabile Commissione Arte e Cultura Fidapa Distretto Sicilia.

26) Stasera libro – Trinacria Park di Massimo Maugeri – mercoledì 19 febbraio 2014, ore 17, Motta Sant’Anastasia (CT) – Biblioteca comunale “A. Emanuele”, vecchio mulino restaurato al n. 52 di via Roma

27) Trinacria Park di Massimo Maugeri- 8 marzo 2014 – h. 11 – Presentazione presso il Liceo Classico “M. Rapisardi” di Paternò (CT), aula magna – incontro con gli studenti

28) Presentazione di Trinacria Park di Massimo Maugeri – venerdì 28 febbraio 2014, ore 18, Floridia (Sr) – Centro Artistico Culturale “Giuseppe Ierna”. Con: Simona Lo IaconoGiuseppe GiglioSalvo Sequenzia

29) Presentazione di Trinacria Park di Massimo Maugeri - mercoledì 2 aprile 2014, ore 18, Augusta –c/0 Circolo Unione, Piazza Duomo, 3 – Augusta (SR) – Dialoga con l’autore: Simona Lo Iacono.

30) TRINACRIA PARK al Salone del libro di Torino 2014Incontro con Massimo Maugeri – Salone OFF – in occasione della pubblicazione del libro Trinacria Park – Venerdì 9 maggio, ore 19.00 – Sublime Torino – Via Nizza 105 Torinoa cura di Cooperativa Letteraria nell’ambito del progettoLetture di Traverso

31) TRINACRIA PARK al Festival Internazionale del Cinema di Frontiera – Martedì 22 luglio, alle 19:30, nell’ambito degli appuntamenti di CORTILE di VILLADORATA, “Chiacchiere sotto il fico”, del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera (Marzamemi, SR), Massimo Maugeri presenterà il suo romanzo “Trinacria Park” in un incontro moderato da Ornella Sgroi.

32) “Trinacria Park” a Randazzo (CT) – con Giuseppe Giglio – incontro organizzato dal Comune di Randazzo - Chiostro Palazzo Municipale – h. 21:30

33) TRINACRIA PARK alla Scuola di Architettura Siracusa – martedì 25 novembre 2014 h.18.00 – sesto appuntamento con LIBRI IMPRESTATI – nuova caffetteria della Scuola di Architettura Siracusa – COcafè (piazza Federico di Svevia, Sr)

34) “Trinacria Park” presentato nell’ambito di BUC: il nuovo format letterario, condotto da Simona Lo Iacono su ZeronoveTv – dicembre 2014

35) Festa del libro al Liceo Cutelli di Catania. Massimo Maugeri incontra gli studenti nell’ambito di un dibattito su “Trinacria Park” – mercoledì 17 dicembre 2014 – h. 16:30

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È online la puntata con ROBERTO RICCARDI e EDUARDO SAVARESE, ospiti di “Letteratitudine in Fm” del 23 novembre 2012 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/11/24/in-radio-con-roberto-riccardi-e-eduardo-savarese/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2012/11/24/in-radio-con-roberto-riccardi-e-eduardo-savarese/#comments Sat, 24 Nov 2012 16:46:25 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=4675 riccardi-savareseÈ online la puntata con ROBERTO RICCARDI e EDUARDO SAVARESE, ospiti di “Letteratitudine in Fm” del 23 novembre 2012

Gli ospiti della puntata di “Letteratitudine in Fm” di venerdì 23 novembre 2012 sono stati gli scrittori Roberto Riccardi e Eduardo Savarese, con i quali abbiamo discusso dei loro nuovi romanzi pubblicati nella collezione Sabot/age delle edizioni E/O, rispettivamente: “Undercover. Niente è come sembra” e “Non passare per il sangue“.

Undercover” è una storia che trascina il lettore nella vita senza respiro degli agenti sotto copertura, sul tema del traffico internazionale di cocaina.
Non passare per il sangue” è un romanzo sulla perdita degli affetti e sul confronto tra mondi lontani: sullo sfondo, la guerra in Afghanistan.

Come sempre, è stata anche l’occasione per discutere delle tematiche affrontate dai libri. Nel corso della puntata, i due autori hanno letto brani tratti dai loro romanzi.

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