Persiani

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Persiani
Ancient Persian costumes.jpg
Abbigliamento di un nobile e dei suoi soldati antichi persiani.
 
Linguapersiano antico
ReligioneIslam Sciita
Zoroastrismo
Gruppi correlatialtri iranici
Distribuzione
Iran Iran

I Persiani[1][2] (in in persiano فارس‌ها‎, "Fārs hā"[3]) sono i membri di un gruppo etnico indoiranico (quindi della famiglia indoeuropea) che vive principalmente in Iran.

Secondo il CIA World Factbook 2004, il 51% dell'attuale popolazione iraniana è di etnia persiana mentre la Biblioteca del Congresso porta la cifra al 65%. Diversi altri gruppi etnici sono rappresentati in Iran, tra cui il gruppo ariano non-persiano dei gilaki (che vivono nella provincia iraniana di Gilan); gli azeri e i turkmeni di discendenza turca, arabi, armeni, baluchi e altre minoranze.

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la mitologia greca la stirpe dei persiani deriverebbe da Perse, figlio di Perseo.

I Persiani sono i discendenti di tribù indoiraniche, verso la metà del II millennio a.C., si separarono in due gruppi: uno migrò verso sud giungendo sull'altopiano dell'Iran mentre l'altro migrò verso il subcontinente indiano. La prima menzione dei Persiani proviene da un'iscrizione assira (circa 844 a.C.) nella quale sono chiamati Parsu (Parsuaš, Parsumaš). L'iscrizione li colloca nella regione del lago di Urmia, insieme con un altro gruppo, i Madai (Medi), che insieme ai Babilonesi provocarono il crollo dell'Impero assiro nel 612 a.C.

Il principe persiano Ciro nel 550 a.C. guidò la ribellione contro i dominatori e, conquistata l'indipendenza, si propose come re dei popoli uniti, Medi e Persiani.

Nasce l'Impero[modifica | modifica wikitesto]

L'impero achemenide sotto Serse I

Ciro II il Grande, della dinastia achemenide, nel VI secolo a.C., in pochi anni, si impadronì dell'Asia Minore, della Mesopotamia meridionale, della Siria, della Palestina, di tutta l'area compresa tra il Mar Caspio e la valle dell'Indo battendo contro Creso, re della Lidia, lo stato più importante dell'Anatolia. Lo sconfisse a Sardi nel 546 a.C. e successivamente sottomise le città che i Greci avevano fondato sulla costa asiatica.

Il figlio Cambise II (che regnò dal 530 al 522 a.C.) estese ulteriormente l'Impero sottomettendo l'Egitto e Cipro. Il successore Dario il Grande tra il 522 e il 486 a.C. conquistò la Tracia, le isole Egee, la Nubia e la Libia. Morì per cause sconosciute sulla via del ritorno dall'Egitto.

In pochi decenni, dal 522 al 486 a.C., i persiani costruirono un impero enorme, esteso dalle coste occidentali dell'Asia Minore al Caucaso, dall'India alla valle del Nilo. Questo impero multietnico comprendeva una straordinaria varietà di popoli diversi per lingua, religione, cultura, organizzazione sociale ed economica. Dal 550 a.C. fino alla conquista nel 331 a.C. da parte di Alessandro Magno, l'impero persiano fu la potenza dominante del Vicino Oriente. La sua grande estensione determinò la creazione di tre distinte capitali: Susa, Ecbatana e Persepoli, dove sorgeva il palazzo reale più prestigioso.

Nel corso dei secoli la Persia venne governata da diverse dinastie; alcune di queste di etnia persiana (sasanidi, buwayhidi, samanidi etc), altre no (seleucidi, turchi seljuk, mongoli, safavidi etc).

Il governo e la società durante l'impero di Dario il Grande[modifica | modifica wikitesto]

Dario il Grande organizzò l'impero in 20 province chiamate satrapie, ognuna controllata da un governatore, il satrapo, e da un capo militare di origine persiana. I persiani erano un popolo di guerrieri e con le guerre erano riusciti a conquistare vastissimi territori. I persiani rispettarono i popoli sottomessi e non imposero la propria cultura.

Religioni[modifica | modifica wikitesto]

Magnifying glass icon mgx2.svgLo stesso argomento in dettaglio: Religioni iraniche.
L'area dell'Asia a cultura iranica.

La civiltà persiana abbracciava tre religioni principali: Zoroastrismo, Manicheismo, che, per inciso, fu inizialmente abbracciato da Sant'Agostino prima che si convertisse al Cristianesimo, e il Mitraismo, una variante dello Zoroastrismo. Tutte queste dottrine riflettono il dualismo tipico della cultura persiana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ethnic Groups and Languages of Iran (PDF), in Library of Congress – Federal Research Division. URL consultato il 13 settembre 2014.
  2. ^ Persiano, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 ottobre 2014.
  3. ^ Lett. "Parlanti persiano".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE4115909-3 · NDL (ENJA00576942