“M. Il figlio del secolo” è una miniserie televisiva italo-francese diretta da Joe Wright, basata sull’omonimo romanzo del 2018 di Antonio Scurati. debutterà il 10 gennaio 2025 su Sky Atlantic
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“M. Il figlio del secolo” è una miniserie televisiva italo-francese diretta da Joe Wright, basata sull’omonimo romanzo del 2018 di Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega 2019. La serie, composta da otto episodi di circa 50 minuti ciascuno, debutterà il 10 gennaio 2025 su Sky Atlantic, con due episodi trasmessi ogni settimana fino al 31 gennaio.
La trama ripercorre l’ascesa al potere di Benito Mussolini, interpretato da Luca Marinelli, focalizzandosi sugli eventi storici tra il 1919 e il 1925, dalla fondazione dei Fasci Italiani fino al discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925.
Il cast include, oltre a Marinelli, attori come Francesco Russo e Barbara Chichiarelli.
La produzione ha avuto luogo principalmente a Roma, presso gli studi di Cinecittà, con riprese aggiuntive a Napoli, Trieste e altre località italiane.
La colonna sonora è stata composta da Tom Rowlands dei The Chemical Brothers, scelta che riflette l’intento del regista di evitare un approccio biografico tradizionale, conferendo alla serie un ritmo ed energia distintivi.
La serie è stata presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel settembre 2024, ricevendo recensioni positive per la sua rappresentazione storica e l’interpretazione di Marinelli.
“M. Il figlio del secolo” offre una visione approfondita e critica di un periodo cruciale della storia italiana, esplorando le dinamiche politiche e sociali che hanno portato all’affermazione del fascismo nel paese.
Per un’anteprima della serie, ecco il trailer ufficiale disponibile su YouTube.
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I commenti della critica
La miniserie “M. Il figlio del secolo” ha ricevuto un’accoglienza entusiastica da parte della critica, con particolare apprezzamento per la regia di Joe Wright e l’interpretazione di Luca Marinelli nel ruolo di Benito Mussolini.
Valerio Sammarco di Cinematografo.it descrive la serie come “vorticosa e pirotecnica”, lodando la performance “monstre” di Marinelli, che rompe la quarta parete per raccontare l’ascesa del Duce.
Mauro Donzelli di Comingsoon.it la definisce “una meraviglia” e “una straordinaria parabola tra l’ebbrezza della violenza e i fantasmi del potere”.
Paola Casella di Mymovies.it la considera “una serie intelligente dalla sceneggiatura impavida e un cast ispirato”, affrontando con coraggio una parte cruciale della storia italiana.
Antonio Cuomo di Movieplayer.it sottolinea i valori produttivi e la costruzione narrativa, evidenziando il lavoro di Marinelli e del cast nel rappresentare un momento storico complesso.
Chiara Guida di Cinefilos.it ritiene che la serie sia candidata a diventare l’evento televisivo italiano più importante della stagione, affrontando temi di rilevanza contemporanea.
Marianna Ciarlante di Today elogia ogni aspetto della produzione, dalla regia alla colonna sonora dei The Chemical Brothers, definendola “futuristica, originale, provocatoria e provocante”.
Elisa Giudici di Gamesurf la considera un grande adattamento seriale, capace di dialogare con il pubblico attuale e far risuonare ansie contemporanee nella narrazione.
Claudia Catalli di Wired Italia la definisce “grande, grande cinema”, lodando la regia di Wright e la sceneggiatura tratta dal romanzo di Antonio Scurati.
Paolo Nizza di Sky TG24 parla di una “fiction potentissima” con uno stile immaginifico e cinematografico, elogiando le performance del cast, in particolare quella di Marinelli.
Nel complesso, “M. Il figlio del secolo” è stata accolta come un’opera televisiva di grande rilievo, capace di offrire una rappresentazione intensa e riflessiva di un periodo cruciale della storia italiana, con una produzione di alto livello e interpretazioni memorabili.
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“M. L’ora del destino” di Antonio Scurati (Bompiani, 2024): il nuovo libro della serie
Il nuovo libro della serie “M”, di Antonio Scurati, è in libreria il 16 ottobre 2024
A questo quarto pannello della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell’Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell’eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent’anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un’intera nazione, solo all’incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.
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Clicca sul seguente link e ascolta la puntata radiofonica di Letteratitudine dedicata al primo libro della serie, “M. Il figlio del secolo” (Bompiani): Antonio Scurati in conversazione con Massimo Maugeri
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Il nuovo libro di Antonio Scurati: “M. L’ora del destino” (Bompiani, 2024)
Sono trascorsi quarant’anni da quando il figlio del fabbro di Dovia ha mosso i primi passi in politica; quasi venti da quando ha impugnato lo scettro del potere; poche settimane da quando ha annunciato agli italiani che il destino batte l’ora della guerra. Proprio adesso, alla fine di giugno del 1940, quel destino offre al Duce un segno, forse un presagio: Italo Balbo, il condottiero della Milizia, il maresciallo dell’aria celebre in tutto il mondo, viene abbattuto in volo dal fuoco amico. Ma non c’è più tempo per volgersi indietro. Affinché la Storia metta in scena l’immane tragedia della guerra, ciascuno deve interpretare la sua parte. Come il generale Mario Roatta, feroce pianificatore di rappresaglie e capo di un esercito spaventosamente impreparato. Come Galeazzo Ciano, ossessionato dall’idea di dominare il Mediterraneo; Edda, pronta a unirsi alla Croce rossa per avere la sua prima linea; Clara Petacci, che stringe tra le braccia un uomo sempre più simile a un fantasma; Amerigo Dùmini, l’assassino di Matteotti, che ha prosperato ricattando quel fantasma. Come una generazione intera di soldati tra cui l’alpino Mario Rigoni Stern, arruolatosi volontario, che nel gelo del fronte russo apre gli occhi sulla natura del dramma a cui partecipa, o il maggiore Paolo Caccia Dominioni, che deve guidare il suo reparto nelle sabbie della tragica battaglia di El Alamein; e una generazione intera di gerarchi tra cui Dino Grandi, sempre più insofferenti verso il Duce. E infine c’è lui, Benito Mussolini, ancora convinto di poter bilanciare in Europa le brame conquistatrici di Hitler ma in realtà pronto a scodinzolare al fianco della tigre tedesca come un patetico sciacallo.
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Antonio Scurati è uno scrittore e accademico italiano. Nato a Napoli nel 1969, è cresciuto tra Venezia e Ravello per poi trasferirsi a Milano. Docente di letterature comparate e di creative writing all’Università IULM, editorialista del «Corriere della Sera», ha vinto i principali premi letterari italiani. Esordisce nel 2002 con Il rumore sordo della battaglia, poi pubblica nel 2005 Il sopravvissuto (Premio Campiello) e negli anni seguenti Una storia romantica (Premio SuperMondello), Il bambino che sognava la fine del mondo (2009), La seconda mezzanotte (2011), Il padre infedele (2013), Il tempo migliore della nostra vita (Premio Viareggio- Rèpaci e Premio Selezione Campiello). Del 2006 è il saggio La letteratura dell’inesperienza, seguito da altri studi. Scurati è con-direttore scientifico del Master in Arti del Racconto. Del 2018 è M. Il figlio del secolo, primo romanzo di una serie dedicata al fascismo e a Benito Mussolini: in vetta alle classifiche per due anni consecutivi, vincitore del Premio Strega 2019; del 2020, il secondo capitolo M. L’uomo della provvidenza mentre il terzo capitolo M. Gli ultimi giorni dell’Europa esce nel 2022 (Bompiani).
Nel 2023 esce sempre per Bompiani, Fascismo e populismo. Mussolini oggi.Nel 2024 torna con M. Il figlio del secolo, pubblicando il quarto volume, M. L’ora del destino (Bompiani).
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