“Il coltello che ricorda” di Hilde Domin, quando scrivere è sopravvivere

“Il coltello che ricorda” di Hilde Domin, quando scrivere è sopravvivere

Sul Romanzo – Pierfrancesco Matarazzo, 23 marzo 2016

Hilde Domin è una straordinaria voce cosmopolita della poesia del Novecento. Tedesca, ebrea, ha dovuto scegliere la via dell’esilio volontario per allontanarsi dal regime nazista, vagabondando, a partire dagli anni ’30, di Paese in Paese. Dalla Svizzera all’Italia e a Roma, dove per sfuggire ai fascisti lei e il marito uscivano di casa prima delle cinque di mattina, dall’Inghilterra del Somerset fino alla Repubblica Dominicana, la Domin non solo ha dovuto comprendere e vivere nuovi luoghi, ma anche nuove lingue, imparando a parlare inglese, italiano, latino e spagnolo, oltre al suo tedesco («ho cambiato lingua come altri cambiano i vestiti»). Il suo stesso cognome (Domin) è uno pseudonimo che nasce dal nome dell’ultima terra che l’ha accolta (Repubblica Dominicana). Leggi di più.