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martedì, 29 maggio 2018

SANDRA PETRIGNANI con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) in radio a LETTERATITUDINE

SANDRA PETRIGNANI, con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza), ospite del programma radiofonico Letteratitudine trasmesso su RADIO POLIS (la radio delle buone notizie)

In streaming e in podcast su RADIO POLIS

trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e postproduzione: Federico Marin

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PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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Con Sandra Petrignani abbiamo discusso del suo nuovo romanzo intitolato “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) – libro selezionato nella dozzina del  Premio Strega 2018 – e delle tematiche trattate (di seguito, la scheda del libro).

La corsara. Ritratto di Natalia GinzburgDalla nascita palermitana alla formazione torinese, fino al definitivo trasferimento a Roma, Sandra Petrignani ripercorre la vita di una grande protagonista del panorama culturale italiano. Ne segue le tracce visitando le case che abitò, da quella siciliana di nascita alla torinese di via Pallamaglio – la casa di Lessico famigliare – all’appartamento dell’esilio a quello romano in Campo Marzio, di fronte alle finestre di Italo Calvino. Incontra diversi testimoni, in alcuni casi ormai centenari, della sua avventura umana, letteraria, politica, e ne rilegge sistematicamente l’opera fin dai primi esercizi infantili. Un lavoro di studio e ricerca che restituisce una scrittrice complessa e per certi aspetti sconosciuta, cristallizzata com’è sempre stata nelle pagine autobiografiche, ma reticenti, dei suoi libri più famosi. Accanto a Natalia – così la chiamavano tutti, semplicemente per nome – si muovono prestigiosi intellettuali che furono suoi amici e compagni di lavoro: Calvino
appunto, Giulio Einaudi e Cesare Pavese, Elsa Morante e Alberto Moravia, Adriano Olivetti e Cesare Garboli, Carlo Levi e Lalla Romano e tanti altri. Perché la Ginzburg non è solo l’autrice di un libro-mito o la voce – corsara quanto quella di Pasolini – di tanti appassionati articoli che facevano opinione e suscitavano furibonde polemiche. Narratrice, saggista, commediografa, infine parlamentare, Natalia è una “costellazione” e la sua vicenda s’intreccia alla storia del nostro paese (dalla grande Torino antifascista dove quasi per caso, in un sottotetto, nacque la casa editrice Einaudi, fino al progressivo sgretolarsi dei valori resistenziali e della sinistra).
Un destino romanzesco e appassionante il suo: unica donna in un universo maschile a condividere un potere editoriale e culturale che in Italia escludeva completamente la parte femminile. E donna vulnerabile, e innamorata di uomini problematici. A cominciare dai due mariti: l’eroe e cofondatore della Einaudi, Leone Ginzburg, che sacrificò la vita per la patria, lasciandola vedova con tre figli in una Roma ancora invasa dai tedeschi, e l’affascinante, spiritoso anglista e melomane Gabriele Baldini che la traghettò verso una brillante mondanità: uomini fuori dall’ordinario ai quali ha dedicato nei suoi libri indimenticabili ritratti.

* * *

Sandra Petrignani è nata a Piacenza. Vive a Roma e nella campagna umbra. Con Neri Pozza ha pubblicato: “La scrittrice abita qui” (2011), pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del Novecento; i racconti di fantasmi “Care presenze” (2004); il libro di viaggio “Ultima India” (2006); il romanzo-documento “Addio a Roma” (2013) e la biografia romanzata di Duras, “Marguerite” (2014). Da Beat è stato recentemente riproposto il suo secondo libro, del 1988, “Il catalogo dei giocattoli”.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia e post produzione: Federico Marin

PER ASCOLTARE LA PUNTATA CLICCA SUL PULSANTE “AUDIO MP3″ (in basso), O CLICCA QUI

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La colonna sonora della puntata: “Forever Young”, “Donna Donna” e “Diamonds and Rust” di Joan Baez.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

sabato, 12 dicembre 2015

ELSINA E IL GRANDE SEGRETO

ELSINA E IL GRANDE SEGRETO di Sandra Petrignani

di Massimo Maugeri

Il nuovo appuntamento di “GIOVANISSIMA LETTERATURA“, lo spazio di Letteratitudine interamente dedicato alla cosiddetta “letteratura per ragazzi“, vede come protagoniste Sandra Petrignani e Elsa Morante (nei giorni scorsi abbiamo ricordato la Morante per il trentesimo anniversario della morte).  L’occasione è offerta dalla recente pubblicazione di un nuovo volumetto della benemerita casa editrice Rrose Sélavy intitolato “Elsina e il grande segreto“. Elsina è, naturalmente, Elsa Morante da bambina. A “ritrarne” la voce è – appunto – Sandra Petrignani, con l’accompagnamento visivo delle illustrazioni di Gianni De Conno. Il testo è introdotto da Franco Lorenzoni. (È possibile sfogliare le prime pagine del libro, cliccando qui).

Ho avuto la possibilità di discuterne con Sandra Petrignani, a cui peraltro – proprio per «Elsina e il grande segreto» -  è stata assegnata la targa ‘Morantiana’ del Premio Morante che inaugura la nuova sezione dedicata agli autori che tengono viva la memoria di Elsa Morante promuovendone storia e letteratura.

- --Cara Sandra, cosa ti lega in particolare alla figura di Elsa Morante?
La sua grandezza: è stata la scrittrice italiana che ho più letto e meditato nella giovinezza con un effetto di folgorazione. Poi mi sono appassionata alla sua vita, mi ha sempre incuriosita il suo carattere aspro. Anche se ho evitato di conoscerla, quando ne ho avuto l’occasione, perché non volevo disturbare il mio amore per lei. Oggi, con l’equilibrio dell’età, mi sono permessa di riflettere in forma di fiaba sulla sua infanzia difficile, giocandoci anche un po’.

- Con quale spirito hai affrontato questa piccola grande sfida che ti ha proposto Rrose Sélavy?
Con fedeltà e libertà insieme, rispetto ai fatti della realtà biografica. Di vero nella mia fiaba c’è che Elsa ha avuto due padri, uno biologico, e uno “ufficiale”, ci sono tratti del suo carattere prepotente e creativo, il suo amore sconfinato per gli animali. La “soluzione” del conflitto infantile è tutta mia invece, ma in linea – spero – con lo spirito libero e manipolatorio della Morante adulta.

- Che tipo di approccio hai usato con riferimento alla stesura del testo e al linguaggio da adottare?
Ho pensato a un racconto orale davanti a un pubblico di bambini, nessun intento didattico, ma solo la voglia di mettermi sullo stesso piano, di trovare una complicità con un uditorio infantile. Spiegare sentimenti complessi in modo semplice e diretto è necessario, quando si vuol comunicare a un livello profondo con un bambino. E pensare che la fiaba non sarebbe stata letta, ma ascoltata (attraverso la voce di un genitore, un insegnate, o altra persona adulta) mi ha aiutata a trovare il tono giusto. Perché i bambini, anche quando sono in grado di leggere da soli, sempre hanno in testa la voce che narra.

- Cos’è che più di ogni altra cosa apprezzi della Elsina che emerge da questo tuo racconto? (continua…)

Pubblicato in GIOVANISSIMA LETTERATURA   Commenti disabilitati

mercoledì, 11 febbraio 2015

STEFANIA NARDINI e SANDRA PETRIGNANI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015

nardini-petrignaniSTEFANIA NARDINI e SANDRA PETRIGNANI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015 – h. 9 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti: venerdì alle h. 06:00 e alle h. 13:00, domenica alle h. 06:00, martedì alle h. 00:30)

In Fm e in streaming su Radio Hinterland

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

Stefania Nardini e Sandra Petrignani sono state le ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 11 febbraio 2015.

Con Stefania Nardini abbiamo discusso del volume “Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (edizioni e/o) dedicato alla vita e alle opere di Jean-Claude Izzo, a quindici anni dalla scomparsa.

Con Sandra Petrignani abbiamo discusso di “Marguerite” (Neri Pozza), romanzo incentrato sulla figura di Marguerite Duras

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“Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese” (edizioni e/o) di Stefania Nardini

Questa è la storia di Jean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese autore della trilogia che ha come protagonista Fabio Montale (Casino totale, Chourmo, Solea), e dei romanzi Marinai perduti e Il sole dei morenti. Cinque libri che hanno conquistato migliaia di lettori in Francia e in molti Paesi europei. Solo cinque, perché Jean-Claude Izzo a 55 anni se n’è andato, lasciando un segno non solo nella città a lui cara, Marsiglia, ma in tutti coloro che nei suoi testi hanno ritrovato sensazioni, emozioni, verità.
Le nostre edizioni hanno pubblicato anche la raccolta di racconti Vivere stanca e la raccolta di scritti inediti Aglio, menta e basilico. Marsiglia, il noir e il Mediterraneo.
Un omaggio allo scrittore, all’uomo, al giornalista che è stato ciò che scriveva. Senza mai rinnegare la sua storia di marsigliese. Il libro, apparso nel 2010 presso Perdisa, viene ora ripubblicato in un’edizione aggiornata. Il libro contiene alcune poesie di Izzo tradotte per la prima volta in Italia e alcuni brevi testi in prima pubblicazione mondiale.

Stefania Nardini, giornalista e scrittrice, è romana innamorata delle due città dove ha trascorso parte della sua vita: Napoli e Marsiglia. Vive tra l’Umbria e la Francia. È autrice di Roma nascosta (Newton Compton, 1984), del romanzo Matrioska, storia di una cameriera clandestina che insegnava letteratura (Pironti, 2001). Nel 2009, sempre con Pironti, ha pubblicato Gli scheletri di via Duomo, noir ambientato nella Napoli anni ’70. Le Edizioni E/O hanno pubblicato nel 2013 Alcazar, ultimo spettacolo. Alcuni suoi racconti compaiono su internet, su riviste letterarie e antologie.

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Marguerite” (Neri Pozza) di Sandra Petrignani

MargueriteQuesto libro racconta la vita di Marguerite Duras, dall’infanzia, quando è per tutti Nenè, agli anni centrali in cui gli amici più intimi, come Jeanne Moreau, Godard, Depardieu, Lacan, la chiamano Margot, fino al delirio megalomane e alcolico della vecchiaia in cui la scrittrice parla di sé in terza persona autocitandosi con il solo cognome: Duras.
È la storia di una vita irripetibile che si è intrecciata al colonialismo, alla Resistenza, al Partito comunista francese – con l’adesione prima, la ribellione e l’espulsione poi – al ’68, al femminismo, all’École du Regard, alla Nouvelle Vague. La storia di una donna dai moltissimi aggrovigliati amori e di una scrittrice e cineasta che, dopo la vittoria al Goncourt e il successo planetario del romanzo ispirato al suo primo amore – L’amante – ha conquistato, suo malgrado, una sterminata folla di lettori, a volte fanatici fino al culto. La storia, infine, dei trionfi e delle sconfitte di questa donna, del suo impressionante corpo a corpo con la letteratura, della sua autenticità e delle sue mistificazioni, del doloroso attraversamento dell’alcolismo, dei deliri dovuti alla disintossicazione, della sua capacità d’innamorarsi e di giocare coi sentimenti e con le parole fino all’ultimo soffio di vita. Per scoprire, infine, che nessun riconoscimento, nessuna turbinosa passione potevano guarirla dal male di vivere, dalle lontane eppure sempre attive ferite infantili e dalla lucidità con cui, in vecchiaia, avrebbe compreso che «nessun amore vale l’amore» o che «scrivere non insegna altro che a scrivere».
In una linea narrativa fra le più interessanti dello scenario contemporaneo, quella che trae dal racconto di vite vere materia di autentica letteratura, Sandra Petrignani offre un libro in cui la biografia, il reportage, la descrizione di un personaggio reale commovente e irritante, romantico e spregiudicato, illuminano un destino unico e, insieme, un’epoca straordinaria della cultura mondiale.

Sandra Petrignani, autrice negli anni ‘80 e ‘90 del romanzo postmoderno Navigazioni di Circe (premio Morante opera prima), dell’incantevole Catalogo dei giocattoli, del preveggente Vecchi, delle interviste a grandi scrittrici italiane Le signore della scrittura, è nata a Piacenza nel ‘52. Vive a Roma e nella campagna umbra. Le sue opere più recenti sono l’autofiction Dolorose considerazioni del cuore (Nottetempo, 2009) e il vagabondaggio E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma (Laterza, 2010). Nel catalogo Neri Pozza: il fortunato La scrittrice abita qui, pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del ‘900;  i racconti di fantasmi Care presenze; il libro di viaggio Ultima India.

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trasmissione curata e condotta da: Massimo Maugeri

regia: Federico Marin

LA PUNTATA È ASCOLTABILE ONLINE, CLICCANDO SUL PULSANTE AUDIO

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

lunedì, 25 febbraio 2013

È online la puntata con SANDRA PETRIGNANI, ospite di Letteratitudine in Fm di venerdì 22 febbraio 2013

sandra-petrignani-addio-a-romaÈ online la puntata con SANDRA PETRIGNANI, ospite di Letteratitudine in Fm di venerdì 22 febbraio 2013

PER ASCOLTARE LA PUNTATA, CLICCA SUL PULSANTE AUDIO

Ospite della puntata di Letteratitudine in Fm di venerdì 22 febbraio 2013 è stata la scrittrice Sandra Petrignani. Abbiamo discusso del nuovo libro della Petrignani “Addio a Roma ” (Neri Pozza) dove l’autrice racconta luoghi, atmosfere e personaggi della Roma che va dagli inizi anni Cinquanta agli inizi degli anni Settanta (dalla morte di Benedetto Croce a quella di Pasolini).

Nel corso della puntata Sandra Petrignani ha letto una pagina tratta dal libro…

PER ASCOLTARE LA PUNTATA, CLICCA SUL PULSANTE AUDIO

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Letteratitudine in Fm va in onda su Radio Hinterland il venerdì mattina (h.13 circa) e – in replica – il martedì sera (h. 20,30) e il mercoledì mattina (h. 11,00). Per dettagli, consulta il palinsesto della radio.

Puoi ascoltare Radio Hinterland in Fm su 94.600 nelle province di Milano e Pavia, oppure in streaming via Internet cliccando qui.

È possibile ascoltare le puntate precedenti, cliccando qui.

(continua…)

Pubblicato in LETTERATITUDINE RADIO (trasmissione radiofonica curata e condotta da Massimo Maugeri)   Commenti disabilitati

martedì, 11 gennaio 2011

GIUDIZIO UNIVERSALE SULLA TV CHE VORRESTE

Qualche settimana fa ho ricevuto una mail da Dario De Marco, della redazione di Giudizio Universale.

Nella mail Dario mi proponeva di organizzare una discussione sulla “Tv ideale” partendo da alcuni articoli – pubblicati sulla rivista – predisposti da alcuni scrittori e intellettuali (tra cui frequentatori e amici di questo blog come Roberto Alajmo, Antonella Cilento, Carlo D’Amicis, Michela Murgia, Sandra Petrignani).

Accolgo con molto piacere l’invito di Dario e di Giudizio Universale, ma – come sempre – l’esito di questo dibattito (su “la Tv che vorreste/vorremmo”) dipenderà dalla vostra partecipazione…
Peraltro, sarebbe interessante (almeno, secondo me) provare a tracciare – in breve – la storia della televisione in generale e della televisione italiana in particolare. E poi potremmo riflettere su alcune citazioni in tema che saranno inserite nel corso della discussione.
Ecco, intanto, una serie di domande (siete tutti invitati a rispondere).

Che tipo di rapporto avete con la Tv?

Quali sono, in generale, i pro e i contro della televisione?

Che tipo di contributo ha dato la televisione italiana alla cultura?

Quali sono i programmi di oggi che guardate con maggior piacere?

Quali programmi del passato vi piacerebbe che venissero rimessi in onda?

In generale: che tipo di televisione vorreste? Che tipo di programmi vi piacerebbe vedere?
(Provate, magari, a proporre una sorta di format).

Gli interventi più interessanti, inseriti tra i commenti, potrebbero rimbalzare sulle pagine di Giudizio Universale.
Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione.

Massimo Maugeri

Extrapost: ringrazio Marilù Oliva per la pubblicazione di questa intervista su Thriller magazine


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venerdì, 16 aprile 2010

LA MARSIGLIA DI JEAN-CLAUDE IZZO, incontro con Stefania Nardini

Dieci anni fa – il 26 gennaio del 2000 – moriva Jean-Claude Izzo: noto scrittore e sceneggiatore francese.
Parlare di Izzo equivale – per certi versi – a parlare di Marsiglia, la sua città natale (dove vide la luce il 20 giugno 1945).

Ed è questo l’obiettivo della discussione che vi propongo: aprire una finestra su uno scrittore e sulla sua città (tutto il contrario di una città per turisti, perché la sua bellezza non si fotografa, si condivide). Lo spunto ce lo offre la nuova opera di Stefania Nardini, intitolata ”Jean Claude Izzo. Storia di un marsigliese” ed edita da Perdisa Pop nell’ambito della nuova collana diretta da Luigi Bernardi: Rumore Bianco.

Avremo senz’altro modo di discutere della trilogia che ha come protagonista il più noto personaggio letterario creato da Izzo: Fabio Montale (Casino totale, Chourmo, Solea); ma anche dei romanzi Marinai Perduti e Il sole dei morenti. “Cinque libri” – leggiamo nella scheda del saggio della Nardini – “che hanno conquistato migliaia di lettori in Francia e in molti paesi europei. Solo cinque libri perché Jean-Claude Izzo a 55 anni se ne è andato, lasciando un segno, non solo nella città a lui cara, Marsiglia, ma in tutti coloro che nei suoi testi hanno ritrovato sensazioni, emozioni, verità“.

Per narrare di Izzo, l’autrice di questo saggio ha trascorso un po’ di tempo a Marsiglia. Ecco cosa scrive nella nota finale al libro: “Andai a Marsiglia. Dovevo restarci due settimane. Ci sono rimasta quattro anni“. Ed è così che Marsiglia è diventata una delle “città elettive” di Stefania Nardini (l’altra è Napoli).

Alcune domande per favorire la discussione…

Conoscete Jean-Claude Izzo? Avete mai letto qualcosa di suo?

Qual è l’eredità principale che ha lasciato Izzo?

Che tipo di contributo ha dato, nell’ambito della narrativa europea e mondiale, la trilogia marsigliese che ha per protagonista Fabio Montale?

Avete mai avuto modo di visitare Marsiglia? Che ricordo ne conservate?

E quale città (diversa da quella dove siete nati) eleggereste a vostra “città elettiva”? E per quale ragione?

Vorrei approfittarne anche per invitare Luigi Bernardi a raccontarci del progetto editoriale Perdisa Pop (e delle varie collane che dirige).

Di seguito, la recensione firmata da Gordiano Lupi e l’articolo che Sandra Petrignani ha pubblicato sul quotidiano L’Unità.

Massimo Maugeri
(continua…)

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lunedì, 14 dicembre 2009

LETTERATURA DI MADRI E FIGLIE: Sandra Petrignani, Dora Albanese

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Il filo conduttore di questo post è il rapporto tra madre e figlia: uno dei più importanti tra quelli contemplati nell’ambito delle relazioni umane. Un rapporto non sempre facile, ma essenziale. Che muta nel tempo, ma che – alla fine (forse) – rimane sempre uguale.

Vorrei discuterne con voi insieme a due scrittrici (appartenenti a generazioni diverse) che hanno pubblicato – di recente – due testi di narrativa che, a mio avviso, sono collegati proprio dal tema che propongo in questa discussione: Sandra Petrignani (scrittrice notissima) e Dora Albanese (esordiente, ma già nota ai frequentatori di questo blog).

Introduco subito qualche domanda con l’intento di favorire la discussione:

Rispetto agli altri tipi di rapporti umani, cos’è che caratterizza quello tra madre e figlia?

È un rapporto basato più sulla complicità o sulla conflittualità?

Quali sono i rischi? E quali le opportunità?

Quali sono le fasi della vita (sia della madre, che della figlia) più delicate? Quelle che influenzano di più il loro modo di relazionarsi?

E come è cambiato il rapporto madre/figlia, in questi anni? Che differenza c’è – oggi – rispetto a venti, trenta, cinquant’anni fa?

Infine… che differenza c’è – a vostro avviso – tra il rapporto madre/figlia e quello madre/figlio?

I due libri protagonisti di questo post, in un modo o nell’altro, affrontano questo argomento.

Il libro di Sandra Petrignani è un romanzo intitolato  “Dolorose considerazioni del cuore” (edito da Nottetempo). Ecco la scheda…

Dal suo rifugio sotto le coperte, Tina racconta a Vittoria, amica amatissima, persa e ritrovata, i fatti, il disordine e i ricordi degli anni in cui una brusca rottura le ha tenute lontane. Nel tentativo di ricondurre a un unico, ricorrente malamore i tanti modi in cui ha amato, Tina recupera dai suoi cassetti brani di romanzi incompiuti e li annoda alla testimonianza di un presente insopportabile. L’assistenza a due genitori anziani, incattiviti da una relazione infelice, riporta in superficie le sofferenze infantili e permette di ricomporre gli indizi di un antico rifiuto. Si delinea così l’”autobiografia di una borderline” dalla caotica vita sentimentale, nella quale gli affetti vivono di strappi e tormentosi ritorni. Eppure il cielo resta alto sulle rovine e una ricomposizione è possibile.


Dora Albanese, invece, per i tipi di Hacca, ha pubblicato la raccolta di racconti “Non dire madre“…

Attraverso il topos della maternità, Dora Albanese racconta tre metamorfosi sociali e culturali del Sud postbellico: la dura maternità della Lucania “interna”, ancora legata a feroci e dolcissimi stili contadini; la frustrata maternità piccolo-borghese di una Matera “piana”, dimentica della superba e misera civiltà dei Sassi; e, infine, la maternità delle nuove generazioni, sospese tra “ritorni al passato”, fastidi per un benessere di facciata, e goffi e ostinati tentativi di abbracciare il mondo, magari attraverso un altro topos di questo libro, quello dell’emigrazione. In Non dire madre il tema della maternità e della femminilità è ossessivamente indagato e sviscerato con franchezza, senza abbellimenti estetici e senza indulgenze; anzi, le donne di questo libro sono sempre colte in un estremo momento di quotidianità scoperta, finanche di buffa sciatteria. A Dora Albanese interessa il trucco che si scioglie sul viso, l’odore immediato della carne e della placenta, la calata delle maschere, l’emergere impietoso delle paure, delle viltà, dei sentimenti più immediati, senza temere né la crudeltà né il sentimentalismo – dilagante attitudine, quest’ultima, di un Sud che, a furia di recitare, ha pure imparato a recitare i sentimenti.

Seguono due recensioni: la prima, firmata da Stefania Nardini, riguarda il romanzo di Sandra Petrignani; la seconda, di Gianfranco Franchi, è relativa alla raccolta di racconti di Dora Albanese.

(Spero che Stefania e Gianfranco abbiano la possibilità di partecipare al dibattito).

Siete tutti invitati a discutere dei due libri e dei temi proposti.

Massimo Maugeri

P.s. Potete ascoltare le interviste che le autrici protagoniste di questo post hanno rilasciato alla trasmissione Fahrenheit. Quella di Sandra Petrignani è qui… quella di Dora Albanese è qui. (continua…)

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