LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » auroralia http://letteratitudine.blog.kataweb.it Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Dec 2021 09:58:57 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 en hourly 1 UN SOGNO CHIAMATO AURORALIA http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/12/19/un-sogno-chiamato-auroralia/ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/12/19/un-sogno-chiamato-auroralia/#comments Fri, 18 Dec 2009 23:03:07 +0000 Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1477 auroraliaA volte i sogni si realizzano. Non sempre, ma a volte sì.
Quello di cui discuteremo in questo post è il frutto di un sogno. Un sogno nato da un’immagine e da una grande immaginazione. L’autrice del sogno è Gaja Cenciarelli. L’immagine da cui il sogno è partito è una fotografia di Jerry Uelsmann: quella che vedete qui ritratta nella copertina.
Una donna nuda, in volo. Una donna volante.
Una foto molto evocativa, questa di Uelsmann. Gaja – grandissima estimatrice del celebre fotografo di Detroit – ne è rimasta colpita… e ha chiesto a un po’ di amici (io, tra questi) di condividere le impressioni e le emozioni suscitate dall’osservare questa immagine.
È nato così. In maniera semplice, casuale. Come accade per i sogni più belli. Perché Gaja non avrebbe mai pensato di ricevere così tante adesioni, né avrebbe osato sperare che Jerry Uelsmann in persona le scrivesse per complimentarsi… autorizzandola a utilizzare (gratuitamente) la foto per la pubblicazione del libro.
Sì, perché adesso quelle impressioni ed emozioni sono confluite in un libro edito dalla casa editrice Zona.
Per chi ama la letteratura un buon libro è sempre un sogno. È questo curato da Gaja Cenciarelli è un buon libro: dunque, è un sogno transitato da un sogno… a cui auguro la migliore delle fortune.

Ciò premesso, mi piacerebbe discutere di questo sogno e di questo libro con tutti voi e con la stessa Gaja Cenciarelli (che mi aiuterà ad animare e moderare questo post).
Gli autori coinvolti nel progetto sono invitati a partecipare al post per raccontare la loro esperienza.
E poi una proposta per tutti…
Guardate l’immagine della Donna Volante: che cosa vi evoca?
Vi invito a scrivere un testo (un microracconto o una poesia) sulla base della vostra impressione.

Di seguito, Gaja racconta la propria esperienza… rappresentata anche dall’ottimo book trailer realizzato da Monica Mazzitelli.
È la cronistoria di un sogno: un sogno chiamato Auroralia.

Massimo Maugeri

P.s. Il volume Auroralia sarà presentato sabato 19 dicembre 2009 ore 18.30, a Roma, al caffè libreria Flexi in via Clementina 9 – rione Monti


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AURORALIA. DUE LINGUAGGI, UNA SOLA ARTE.
STORIA DI UN’IDEA

di Gaja Cenciarelli

«United we stand, divided we fall». In altre parole: l’unione fa la forza. Auroralia ne è la testimonianza.
Agli inizi di maggio 2009, sul mio blog ho lanciato un’iniziativa che intendeva coniugare fotografia e scrittura. Chi mi conosce sa bene quanto io ami l’arte di Jerry Uelsmann e quanto le sue immagini siano state – e siano tuttora – una continua fonte di creatività per me. Ho scelto una foto dal suo archivio (Untitled 1987, ribattezzata in corso d’opera “La donna volante”) e ho invitato un gruppo di amici – scrittori, editor, giornalisti, traduttori, poeti, o anche semplicemente amanti dei buoni libri – a scrivere circa tremila battute, in prosa o in poesia, ispirate alla figura femminile sospesa in aria, che si riflette su uno specchio d’acqua.
Ho ricevuto cinquanta pezzi, che ho iniziato a pubblicare in coppia su Sinestetica a partire dal 25 maggio 2009.
Dalla quantità e dalla qualità delle adesioni ho cominciato a sospettare che questa iniziativa mi avrebbe riservato più di una sorpresa, e avevo ragione.
La reazione a catena che si è innescata mi ha, in effetti, stupita. Il passaparola è rimbalzato di blog in blog, sui giornali sono comparsi articoli di una certa rilevanza, Jerry Uelsmann in persona mi ha scritto per manifestare il suo entusiasmo per il progetto, mi ha concesso un’intervista e – cosa più
importante di tutte – mi ha “regalato” la foto della “Donna Volante”, senza che io dovessi pagare un euro di diritti. Da allora in avanti la corrispondenza con Uelsmann non si è mai interrotta. Da lui ho ricevuto anche il catalogo di una mostra organizzata in Cina, corredato da appunti e foto mai pubblicate sul suo sito  www.uelsmann.net).
La misura del successo di Auroralia ci è stata data dall’affollatissimo reading che si è tenuto il 26 giugno 2009 alla libreria Flexi di Roma. Quindici racconti letti dai rispettivi autori, con la foto di Jerry Uelsmann proiettata alle loro spalle, e un pubblico tanto numeroso da riversarsi per la strada. Un evento senza precedenti, se si considera che il reading non prevedeva la vendita di un libro e che Auroralia era ancora un progetto presente solo in rete.
L’ultima creatura nata da Auroralia è stato il booktrailer: un filmato che rappresenta il racconto dei racconti, da un’idea di Monica Mazzitelli che ha saputo interpretare al meglio il senso più profondo delle storie e della foto cui sono ispirate. In questo video, lo spirito di Auroralia è intatto e prorompente.
Le parole, generate dalla visione della “Donna Volante”, tornano alle immagini e a esse si mescolano, a sottolineare che l’arte può parlare linguaggi diversi ma sempre fondandosi sulla base di una mutua comprensione.
Personalmente non credo alle iniziative letterarie che vivono solo sulla rete, perché spesso è lì che restano confinate. Di conseguenza, quando la pubblicazione dei racconti sul mio blog stava volgendo al termine ho cominciato a cercare un editore che fosse disposto a investire carta, tempo ed energie in Auroralia. E la presente antologia è l’esempio più deflagrante dell’importanza della condivisione. Non potrò mai ringraziare abbastanza Piero Cademartori e Silvia Tessitore: perché se è vero che Auroralia ha mostrato fin da subito di avere le carte per qualificarsi come un evento di successo sotto molti punti di vista, è altrettanto vero che senza Zona il cerchio non si sarebbe chiuso.
La forza di Auroralia è, e io ne sono profondamente convinta, il gruppo.
Ormai tutti gli autori che hanno partecipato a questa iniziativa si definiscono le auroraliche e gli auroralici: niente potrebbe rendermi più felice e orgogliosa dell’amicizia e dell’affetto che si sono creati a partire dal 25 maggio.
È un cerchio prezioso di energia positiva.

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