max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

settembre: 2015
L M M G V S D
« ago   ott »
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura

Archivio del 3 settembre 2015

giovedì, 3 settembre 2015

MIGRANTI

La nuova puntata de “Il sottosuolo” di Ferdinando Camon è dedicata alla sconvolgente e attualissima problematica legata al fenomeno dei cosiddetti “migranti” (in questi giorni c’è, in particolare, questa notizia orribile sta facendo il giro del mondo).

Di seguito, due articoli dal titolo molto indicativo: “Migranti marchiati come animali“, “Selezione dei migranti, chi vive e chi muore“.

(Massimo Maugeri)

* * *

MIGRANTI

di Ferdinando Camon

ferdinando-camon1. Migranti marchiati come animali

È al lavoro in Europa, con poteri direzionali, una generazione nata meno di 60 anni fa, che non sa niente di storia. L’altro giorno funzionari di Auschwitz hanno aperto nell’ex campo di sterminio una fila di docce, per rinfrescare i turisti accaldati. Evidentemente non sapevano cosa le docce significano ad Auschwitz. Le proteste d’Israele si son levate altissime, le docce sono state portate via, ma mi domando perché non sono stati rimossi su due piedi anche quegli impiegati. Ieri la polizia ceca, non sapendo come identificare i profughi, adulti e bambini, ha pensato di contrassegnarli con un numero, indelebile, sul braccio. Non sapendo che anche questo sistema era usato ad Auschwitz, e che i sopravvissuti dei Lager si son portati quel numero fino alla morte e oltre. Ad Auschwitz il numero era tatuato sulla carne, mentre la polizia ceca lo scrive su un braccialetto di plastica. Il risultato però è lo stesso: uomini ridotti a numeri, e chiamati con quel numero. Non più persone, ma “pezzi”. A monte di queste operazioni, ci sta una concezione di razza: i migranti sono di razza inferiore. Animali. O cose.
La massa di migranti che preme su Budapest e da lì sulla Germania spaventa tutti. Sono troppi. Hanno bisogno di tutto. Accoglierli è un disastro. Respingerli è una colpa. Che si fa?
Rispondere alzando i muri è una risposta vecchia, razzista, fallita e indegna dell’uomo europeo. I muri sono in contraddizione con lo spirito della Comunità di Stati che si chiama Europa. Al presidente dell’Ungheria, che con la costruzione di un muro lungo quasi 200 chilometri pensa di risolvere il problema dell’immigrazione, viene attribuita una frase orrenda: “Le masse d’immigranti vengono per imbastardire la nostra razza”. Anche in Italia qualcuno parlò così, usando la parola “imbastardire”. Chi usa una parola del genere, dovrebb’essere escluso non dal partito ma dalla politica. La politica è l’arte della relazione con gli altri. Se tu pensi che tu sei puro (o civile) e gli altri sono impuri (o incivili o barbari), e che il contatto con loro ti imbastardisce, non puoi fare politica, puoi fare soltanto guerra. E infatti i muri sono uno strumento di guerra. I muri li costruiva l’Unione Sovietica (la cortina di ferro) o la Germania est (il muro di Berlino), e adesso l’Ungheria, la Bulgaria, e fra poco l’Estonia. Chi si chiude dentro un muro protegge il proprio bene e tiene fuori gli altri, sentiti come un male. Protegge come? “Per ora, i nostri soldati non hanno l’ordine di sparare”, dice il presidente dell’Ungheria, intendendo che possono fare tutto il resto, lanciare gas lacrimogeni, picchiare col manganello, arrestare. O chiudere le stazioni, in modo che non possano partire. È appena successo. Migliaia d’immigrati bloccati nella stazione di Budapest volevano salire sui treni per Vienna e Berlino, ma venivano bloccati. La stazione è stata occupata dai migranti, poi evacuata a forza dalla polizia, poi rioccupata…: è il caos. Da italiano, avrei piacere che questa massa arrivasse a Berlino, per vedere cosa fa la Merkel. Perché la signora Merkel, finché i migranti sbarcavano a migliaia in Italia, ripeteva come un mantra che “il primo paese che toccano se li deve tenere”. Adesso che arrivano in Germania, cambia slogan: “L’ospitalità va divisa fra tutti”. La Merkel non ragiona da europea, ma da tedesca. Io farei notare questa contraddizione, se fossi al posto di Renzi. La farei notare non a lei, ma al mondo.
Che succederà quando gli stati che costruiscono i muri, metteranno sotto il filo spinato le mine? Ci saranno migranti che muoiono? È europeo tutto questo? Noi europei siamo “assassini di affamati”?
Si dice: chi scappa dalla guerra ben venga, chi scappa dalla fame no. E perché? I nostri migranti partivano per fame. Anche la fame è una guerra. Noi occidentali siamo protesi a migliorare il nostro benessere economico, senza pause. Consideriamo il governo che ci guida in questa corsa un buon governo. I disperati che vengono in casa nostra sono un problema, ci rallentano la corsa, ma dobbiamo accettarlo. L’altra scelta è lasciarli morire. Dobbiamo considerare un buon governo quello che non li lascia morire.

* * *

2. Selezione dei migranti, chi vive e chi muore (continua…)

Pubblicato in IL SOTTOSUOLO (di Ferdinando Camon)   Commenti disabilitati

Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

*********************
Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

*********************

"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

*********************

*********************

*********************

*********************

OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

*********************

OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

*********************

RATPUS va in scena ratpus

*********************

Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

*********************

"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

letteratitudine-su-rai-letteratura

letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

letteratitudine-chiama-mondo

letteratitudine-chiama-scuola

Categorie

contro-la-pedofilia-bis1

Archivi

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
 
 

Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009