max-maugeri-twitter-fb

CLICCA ogni giorno su... letteratitudinenews ... per gli aggiornamenti

Più di 50.000 persone seguono

letteratitudine-fb (Seguici anche tu!)

Avvertenza

La libertà individuale, anche di espressione, trova argini nel rispetto altrui. Commenti fuori argomento, o considerati offensivi o irrispettosi nei confronti di persone e opinioni potrebbero essere tagliati, modificati o rimossi. Nell’eventualità siete pregati di non prendervela. Si invitano i frequentatori del blog a prendere visione della "nota legale" indicata nella colonna di destra del sito, sotto "Categorie", alla voce "Nota legale, responsabilità, netiquette".

dibattito-sul-romanzo-storico

Immagine 30 Storia

letteratura-e-fumetti

 

marzo: 2014
L M M G V S D
« feb   apr »
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31  
letteratitudine-fb
letteratitudine-su-rai-letteratura
martedì, 18 marzo 2014

ALLACCIATE LE CINTURE, di Ferzan Ozpetek

ALLACCIATE LE CINTURE, di Ferzan Ozpetek

con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Carolina Crescentini, Francesco Scianna, Carla Signoris, Elena Sofia Ricci, Paola Minaccioni

Recensione di Ornella Sgroi

“A mano a mano ti accorgi che il vento/ ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso/ la bella stagione che sta per finire/ ti soffia sul cuore e ti ruba l’amore”. Inizia così la splendida canzone “A mano a mano” di Rino Gaetano. E inizia così anche il nuovo film di Ferzan Ozpetek, “Allacciate le cinture”, dopo un acquazzone estivo pugliese che fa scontrare sotto la pensilina di una fermata degli autobus i due protagonisti di un amore appassionato. E turbolento. Anticipato dal titolo di questa storia d’amore che “a mano a mano si scioglie nel pianto/ quel dolce ricordo sbiadito dal tempo/ di quando vivevi con me in una stanza/ non c’erano soldi ma tanta speranza”.
Non poteva scegliere colonna sonora migliore, Ferzan Ozpetek, per rappresentare in musica i vuoti d’aria nel viaggio di Elena (Kasia Smutniak) e Antonio (Francesco Arca). Dentro una storia semplice, quotidiana, che potrebbe appartenere a chiunque. Fatta di opposti che si attraggono, di coppie che si scoppiano e di altre che si formano, di amici fidati che rendono più preziosa la vita (questo il ruolo del sempre più bravo Filippo Scicchitano), di famiglie allargate e reinventate (come quella di Carla Signoris ed Elena Sofia Ricci, che insieme fanno scintille). Una storia fatta di sorrisi e tradimenti, sogni e progetti, paure, ansie e malattia.
E tutto questo Ferzan Ozpetek lo racconta, in un salto temporale di tredici anni, con il suo sguardo inconfondibile, attento alle sfumature dei sentimenti, alle sterzate delle relazioni e alla leggerezza preziosa che la vita riesce a inventarsi anche nei momenti di maggiore sofferenza. Una leggerezza che il regista affida qui alla comicità dolente di una Paola Minaccioni malata di cancro e di solitudine.
Tredici anni. “E a mano a mano mi perdi e ti perdo/e quello che è stato mi sembra più assurdo/ di quando la notte eri sempre più vera/ e non come adesso nei sabato sera./ Ma dammi la mano e torna vicino/ può nascere un fiore nel nostro giardino/che neanche l’inverno potrà mai gelare/può crescere un fiore da questo mio amore per te”.
Anche nel film di Ozpetek – che all’inizio ha qualche difficoltà a decollare come se si portasse dietro un senso di indecisione, a volte di banalità nei dialoghi forse volutamente scontati per rimarcare la non straordinarietà della storia che sta per essere raccontata – bisogna aspettare l’inverno della relazione tra Elena e Antonio per comprenderne tutta la forza. Mentre, “a mano a mano” come nella canzone di Rino Gaetano, il film comincia a toccarti il cuore con dei momenti di grande emozione, soprattutto quando si sofferma a mostrare i diversi modi di amare dei suoi personaggi. Tra cui Antonio, così carnale e fisico da non conoscere altro linguaggio se non il sesso per parlare d’amore ad Elena in una delle scene più potenti del film. E superare con lei ogni distanza, persino quella segnata dalla malattia che la sta divorando, a cui lui non sa come reagire.
Succede così che, nonostante le possibili riserve iniziali, “Allacciate le cinture” comincia nel suo corso a smuovere degli stati d’animo che restano vivi nello spettatore anche dopo la fine del film. Complice l’idea asimmetrica della temporalità adottata dal regista che, come nel bellissimo trailer montato in rewind, riavvolge il nastro della sua canzone fatta di immagini per riportarci a quando il sole brillava sulla spiaggia così come le risate sui volti dei suoi personaggi.
“E a mano a mano vedrai che nel tempo/ lì sopra il suo viso lo stesso sorriso/ che il vento crudele ti aveva rubato/ che torna fedele/ l’amore è tornato”. Nonostante le turbolenze e a prescindere da come sarà l’atterraggio alla fine del viaggio.

* * *

Leggi l’introduzione di Massimo Maugeri

Il trailer del film

© Letteratitudine

LetteratitudineBlogLetteratitudineNewsLetteratitudineRadioLetteratitudineVideo


Tags: , , ,

Scritto martedì, 18 marzo 2014 alle 22:26 nella categoria LETTERATITUDINE CINEMA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.

I commenti sono disabilitati.


Letteratitudine: da oltre 15 anni al servizio dei Libri e della Lettura

*********************
Regolamento Generale europeo per la protezione dei Dati personali (clicca qui per accedere all'informativa)

*********************

"Cetti Curfino" di Massimo Maugeri (La nave di Teseo) ===> La rassegna stampa del romanzo è disponibile cliccando qui

*********************

*********************

*********************

*********************

OMAGGIO A ZYGMUNT BAUMAN

*********************

OMAGGIO A TULLIO DE MAURO

*********************

RATPUS va in scena ratpus

*********************

Ricordiamo VIRNA LISI con un video che è uno "spot" per la lettura

*********************

"TRINACRIA PARK" a Fahrenheit ...

LETTERATITUDINE su RaiEdu (clicca sull’immagine)

letteratitudine-su-rai-letteratura

letteratitudinelibroii richiedilo con lo sconto di 4 euro a historicamateriale@libero.it o su ibs.it - qui, il dibattito sul libro

letteratitudine-chiama-mondo

letteratitudine-chiama-scuola

Categorie

contro-la-pedofilia-bis1

Archivi

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'UA-118983338-1');
 
 

Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati
Gruppo Editoriale L’Espresso Spa - P.Iva 05703731009