giovedì, 2 febbraio 2012
RICORDANDO WISŁAWA SZYMBORSKA
Periodo di grandi commiati, questo, per il mondo letterario.
Ieri, 1° febbraio 2012, si è spenta a Cracovia la poetessa e filologa polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996. Era nata a Kórnik, il 2 luglio del 1923.
Le sue poesie sono tradotte e lette in tutto il mondo. Tra le sue opere, ricordiamo “Appello allo Yeti”, “Sale”, “Gente sul Ponte”, “Uno spasso”, “Due punti”.
Apro una “pagina bianca” in onore di questa grande poetessa. Come accaduto con altri artisti della scrittura che ci hanno lasciato, questo piccolo “tributo” vuole essere appunto un omaggio, ma anche un’occasione per far conoscere Wisława Szymborska a chi non ha ancora avuto modo di accostarsi alle sue opere.
Chiedo a tutti di contribuire lasciando un ricordo, un’impressione, una citazione, un verso, una sua poesia, informazioni biografiche… ma anche link ad altri siti e quant’altro possa servire a ricordare la Szymborska e la sua produzione poetica.
Di seguito, un articolo pubblicato su La Stampa e alcuni video che ho selezionato appositamente per questo post.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che, con il loro contributo, riempiranno questo spazio di contenuti.
Massimo Maugeri
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da LA STAMPA – 01 febbraio 2012
Addio alla nobel Szymborska, poetessa polacca della memoria
Autrice e filologa, aveva 88 anni
È morta la poetessa e filologa polacca Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996. Era nata nel 1923 a Kornik, cittadina vicino a Poznan.
Il Nobel le era stato assegnato «per la capacità poetica che con ironica precisione permette al contesto storico e ambientale di venire alla luce in frammenti di umana realtà». Con Czeslaw Milosz, anche lui premio Nobel, e Zbigniew Herbert, Wislawa Szymborska fa parte della triade dei grandi poeti contemporanei polacchi.
Le sue prime poesie, pubblicate nel 1945 su un quotidiano, rispecchiano i canoni estetici del realismo socialista. Si impone, però, all’attenzione a partire dal 1956 con raccolte come “Richiamo allo Yeti”, “Sale” e “Gran divertimento”, nelle quali il quotidiano viene raccontato attraverso profonde riflessioni morali e poetiche. La sua fortuna all’estero ha inizio con le prime pubblicazioni del 1960 in Germania, Inghilterra, Russia, Svezia, traduzioni che si sarebbero poi intensificate notevolmente dopo l’assegnazione del Nobel. Negli Usa i suoi “Collected poems” hanno avuto grande successo. In Italia Vanni Scheiwiller ha pubblicato un’edizione fuori commercio nel 1994, poi nel 1996 la silloge “Gente sul Ponte”.
Altre poesie della Szymborska sono apparse su riviste tra cui “L’almanacco dello specchio” (1979), “Nuova rivista europea” (1979) e nell’antologia del 1961 sui “Poeti polacchi contemporanei”, a cura di Verdiani, alla quale è seguita nel 1977 quella sulla ’Poesia polacca contemporaneà Autrice di numerose raccolte poetiche – tra le più recenti “Dwukropek” (Due punti), uscita in Polonia nel 2005 – nei suoi versi mette la vita spirituale davanti a tutte le cose. In liriche, spesso brevi come aforismi, la Szymborska dà voce con profonda lucidità e ironia a problemi morali della nostra epoca partendo da avvenimenti semplici, dagli accadimenti e osservazioni del quotidiano. Nella sua opera l’uomo appare in una condizione di estraneità e contrapposizione al mondo della natura. Il traduttore italiano Pietro Marchesani, curatore di alcune sue raccolte, ha spiegato che «l’incanto» è il vero segreto della poetessa. «Per me – ha detto la Szymborska – la poesia nasce dal silenzio». Tra le sue opere, le traduzioni in polacco di numerosi poeti francesi e saggi di critica letteraria.
Tags: Wisława Szymborska
Scritto giovedì, 2 febbraio 2012 alle 23:14 nella categoria OMAGGI, RICORRENZE, ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. I commenti e i pings sono disabilitati.
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