Commenti a: ORONZO MACONDO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » SELF-PUBLISHING, E-BOOK, EDITORIA http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-238057 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » SELF-PUBLISHING, E-BOOK, EDITORIA Tue, 08 Nov 2011 21:33:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-238057 [...] (è?) il futuro del libro), partendo dalla discussione avviata su un post dell’ottobre 2009 (Oronzo Macondo). Per quanto concerne la “questione e-book” consiglio la lettura di questo post di [...] [...] (è?) il futuro del libro), partendo dalla discussione avviata su un post dell’ottobre 2009 (Oronzo Macondo). Per quanto concerne la “questione e-book” consiglio la lettura di questo post di [...]

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » L’E-BOOK E (È?) IL FUTURO DEL LIBRO http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-203262 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » L’E-BOOK E (È?) IL FUTURO DEL LIBRO Mon, 20 Jun 2011 21:08:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-203262 [...] riprendere la discussione sull’e-book già avviata a partire da questo post, offrendo come spunto per ulteriori riflessioni (e per un approfondimento del dibattito) la [...] [...] riprendere la discussione sull’e-book già avviata a partire da questo post, offrendo come spunto per ulteriori riflessioni (e per un approfondimento del dibattito) la [...]

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Di: Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » LA CAMERA ACCANTO 16° appuntamento http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-106713 Kataweb.it - Blog - LETTERATITUDINE di Massimo Maugeri » Blog Archive » LA CAMERA ACCANTO 16° appuntamento Wed, 07 Apr 2010 21:51:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-106713 [...] vi ricorderete nel post Oronzo Macondo, tra le altre cose avevamo discusso dell’e-book. Mi piacerebbe riprendere il discorso alla [...] [...] vi ricorderete nel post Oronzo Macondo, tra le altre cose avevamo discusso dell’e-book. Mi piacerebbe riprendere il discorso alla [...]

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-79723 lorenzo amato Sat, 31 Oct 2009 11:58:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-79723 Allora, prima di tutto chiedo venia per non aver risposto prima. Ma sono per ora ospite (a Helsinki) e non ho accesso a internet. Torno in Italia domani. Prima di tutto: Jyväskylä si pronuncia (più o meno... :-) ) "iuvèschiulè", dove le "e" accentate sono in realtà "a" chiuse (come in inglese "cat"); accento sulla prima "y" (in finnico l'accento è sempre sulla prima) e accento secondario sulla seconda sillaba. Meglio di così non lo posso spiegare :-) - Il convegno è andato bene. Devo dire, e me l'aspettavo, che era un convegno di un'altra disciplina, ovvero pedagogia, e trattava del rapporto fra lettura/scrittura e internet. Quindi, di fatto, approccio dei "ragazzi" alla lettura online, tecniche di alfabetizzazione con le nuove tecnologie, ecc. Molto interessante, a dire il vero, ma ovviamente io ero l'unico interessato alla letteratura non come "case of study" di approccio all'alfabetizzazione, ma in sé come tecnica di costruzione di nuova narrazione, o di dibattito di alto livello on-line. - Ciò detto, pur essendoci due sessioni separate (una in finnico, una in inglese, e io ero nella seconda), la mia relazione è stata molto seguita, e in molti si sono detti interessati (il che è il massimo ottenibile in un contesto i persone che non sanno chi è Montale e, spesso Umberto Eco, né conoscono la realtà letteraria contemporanea in lingua inglese o anche in finnico). Sono stato molto sorpreso dalla delegazione russa, che si è detta entusiasta, mi ha chiesto di mandare il powerpoint, ecc. Una signora (docente di scuola a Mosca) ha detto che valeva la pena andare in FInlandia solo per la mia relazione... mah, direi un po'n esagerata! - Comunque sono stato contento, anche perché ho conosciuto una docente finnosvedese amica del grandissimo scrittore Bo Carpelan (in italiano è tradotto solo "Il libro di Benjamin", es. Iperborea: leggetelo!). Spero che gli porti i miei saluti! Allora, prima di tutto chiedo venia per non aver risposto prima. Ma sono per ora ospite (a Helsinki) e non ho accesso a internet. Torno in Italia domani.
Prima di tutto: Jyväskylä si pronuncia (più o meno… :-) ) “iuvèschiulè”, dove le “e” accentate sono in realtà “a” chiuse (come in inglese “cat”); accento sulla prima “y” (in finnico l’accento è sempre sulla prima) e accento secondario sulla seconda sillaba. Meglio di così non lo posso spiegare :-)
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Il convegno è andato bene. Devo dire, e me l’aspettavo, che era un convegno di un’altra disciplina, ovvero pedagogia, e trattava del rapporto fra lettura/scrittura e internet. Quindi, di fatto, approccio dei “ragazzi” alla lettura online, tecniche di alfabetizzazione con le nuove tecnologie, ecc. Molto interessante, a dire il vero, ma ovviamente io ero l’unico interessato alla letteratura non come “case of study” di approccio all’alfabetizzazione, ma in sé come tecnica di costruzione di nuova narrazione, o di dibattito di alto livello on-line.
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Ciò detto, pur essendoci due sessioni separate (una in finnico, una in inglese, e io ero nella seconda), la mia relazione è stata molto seguita, e in molti si sono detti interessati (il che è il massimo ottenibile in un contesto i persone che non sanno chi è Montale e, spesso Umberto Eco, né conoscono la realtà letteraria contemporanea in lingua inglese o anche in finnico). Sono stato molto sorpreso dalla delegazione russa, che si è detta entusiasta, mi ha chiesto di mandare il powerpoint, ecc. Una signora (docente di scuola a Mosca) ha detto che valeva la pena andare in FInlandia solo per la mia relazione… mah, direi un po’n esagerata!
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Comunque sono stato contento, anche perché ho conosciuto una docente finnosvedese amica del grandissimo scrittore Bo Carpelan (in italiano è tradotto solo “Il libro di Benjamin”, es. Iperborea: leggetelo!). Spero che gli porti i miei saluti!

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-79164 francesca giulia Mon, 26 Oct 2009 08:42:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-79164 @Lorenzo Amato caro Lorenzo bentornato,io ci credo che sia stata una gran fatica,solo pronunciare il nome del luogo è una bella impresa, ho provato a dirlo ad alta voce 4,5 volte ma non sono sicura di pronunciarlo bene....raccontaci tu di questo convegno,in che lingua hai parlato? @Lorenzo Amato caro Lorenzo bentornato,io ci credo che sia stata una gran fatica,solo pronunciare il nome del luogo è una bella impresa, ho provato a dirlo ad alta voce 4,5 volte ma non sono sicura di pronunciarlo bene….raccontaci tu di questo convegno,in che lingua hai parlato?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-79141 Massimo Maugeri Sun, 25 Oct 2009 20:43:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-79141 Caro Lorenzo, raccontaci qualcosa del convegno a Jyväskylä. Come è andata? Insomma, aggiornaci... :-) Caro Lorenzo, raccontaci qualcosa del convegno a Jyväskylä.
Come è andata?
Insomma, aggiornaci… :-)

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-79127 lorenzo amato Sun, 25 Oct 2009 10:47:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-79127 Salve a tutti! Ho appena concluso il convegno a Jyväskylä (che fatica...). ci sono novità? Salve a tutti! Ho appena concluso il convegno a Jyväskylä (che fatica…). ci sono novità?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-78447 Massimo Maugeri Wed, 14 Oct 2009 21:10:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78447 Lorenzo, grazie per i nuovi spunti. E grazie a Terzapagina per il link. Lorenzo, grazie per i nuovi spunti.
E grazie a Terzapagina per il link.

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Di: Terzapagina: L’e-book alla fiera di Francoforte http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-78377 Terzapagina: L’e-book alla fiera di Francoforte Wed, 14 Oct 2009 08:32:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78377 da qui: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/Libri/grubrica.asp?ID_blog=54&ID_articolo=2269&ID_sezione=81&sezione=News da qui: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/Libri/grubrica.asp?ID_blog=54&ID_articolo=2269&ID_sezione=81&sezione=News

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-78372 lorenzo amato Wed, 14 Oct 2009 06:33:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78372 Ciò detto, ribadisco un concetto: molti libri stampati oggi sono BRUTTI, sul piano fisico. Anzi non mi viene in mente un editore che stampi libri perfetti. Sellerio ad esempio fa molta attenzione alla presentazione dei propri libretti, e mi piace. Però ad esempio i caratteri interni sono talvolta un po' slavati. E questa nuova serie di piccoli Sellerio (serie "La rosa dei venti") è esternamente deliziosa (poi mi piace il formato in sedicesimo) però internamente un po' meno: lo "specchio di scrittura" (non so come si chiami in stampa) è troppo grande per la pagina, e resta pochissimo margine. Ora, come regola generale, più il margine è ampio, più il libro è elegante. Lo so che restringere il margine avrebbe comportato un ispessimento del libro (ci sarebbero state più pagine) però il risultato finale è a dir poco sgradevole. E cito Sellerio perché, come ho detto, costruisce dei bei libri. Non credo ad esempio che Einaudi stampi begli oggetti (mi piacciono le copertine di Stile Libero, ma solo le copertine; idem per Mondadori, con l'eccezione della "Piccola Biblioteca Mondadori", che però usa un carattere largo e un cattivo inchiostro, ecc.) Credo che questi "dettagli" debbano essere più curati se si vuol far sopravvivere il medium cartaceo, perché questa È l'esperienza sensoriale. Ciò detto, ribadisco un concetto: molti libri stampati oggi sono BRUTTI, sul piano fisico. Anzi non mi viene in mente un editore che stampi libri perfetti. Sellerio ad esempio fa molta attenzione alla presentazione dei propri libretti, e mi piace. Però ad esempio i caratteri interni sono talvolta un po’ slavati. E questa nuova serie di piccoli Sellerio (serie “La rosa dei venti”) è esternamente deliziosa (poi mi piace il formato in sedicesimo) però internamente un po’ meno: lo “specchio di scrittura” (non so come si chiami in stampa) è troppo grande per la pagina, e resta pochissimo margine. Ora, come regola generale, più il margine è ampio, più il libro è elegante. Lo so che restringere il margine avrebbe comportato un ispessimento del libro (ci sarebbero state più pagine) però il risultato finale è a dir poco sgradevole. E cito Sellerio perché, come ho detto, costruisce dei bei libri. Non credo ad esempio che Einaudi stampi begli oggetti (mi piacciono le copertine di Stile Libero, ma solo le copertine; idem per Mondadori, con l’eccezione della “Piccola Biblioteca Mondadori”, che però usa un carattere largo e un cattivo inchiostro, ecc.)
Credo che questi “dettagli” debbano essere più curati se si vuol far sopravvivere il medium cartaceo, perché questa È l’esperienza sensoriale.

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-6/#comment-78369 lorenzo amato Wed, 14 Oct 2009 06:19:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78369 Secondo me queste considerazioni sulla sensorialità del libro, o meglio sull'importanza della sensorialità, le possiamo fare noi che siamo nati quando internet non c'era. Ora siamo in un momento di passaggio. Fra un paio di generazioni non credo che le persone ci faranno più caso. Peraltro scrivere a mano è un atto graficamente molto più creativo che scrivere a macchina o al computer. Per quanti font si inventino, sapete bene quanto più liberamente si possa cambiare il nostro modo di scrivere, o fare segni o simboli per prendere appunti o fare richiami per successive riscritture ecc. Se la scrittura a macchina/computer ha soppiantato così bene quella a mano, lo farà anche la lettura. Ciò detto, il rappporto fisico con il libro è per me importantissimo. Peraltro come ben sappiamo la nostra lettura di un'opera è fortemente influenzata dagli aspetti fisici del libro. Qualcuno ha mai provato a leggere un romanzo di Montalbano nell'edizione Sellerio, e poi nell'edizione dei Meridiani Mondadori? E così per qualsiasi raccolta di poesia o opera pubblicata nei Meridiani: sono bei libri da libreria, ma difficili da leggere. Anche il "peso" di un libro ha la sua importanza. E quando leggo un romanzo di 1000 pagine vedere che quel che mi rimane da leggere ridursi ora dopo ora mi incoraggia a continuare a leggere. Chissà come funzionerà con gli e-book... Secondo me queste considerazioni sulla sensorialità del libro, o meglio sull’importanza della sensorialità, le possiamo fare noi che siamo nati quando internet non c’era. Ora siamo in un momento di passaggio. Fra un paio di generazioni non credo che le persone ci faranno più caso.
Peraltro scrivere a mano è un atto graficamente molto più creativo che scrivere a macchina o al computer. Per quanti font si inventino, sapete bene quanto più liberamente si possa cambiare il nostro modo di scrivere, o fare segni o simboli per prendere appunti o fare richiami per successive riscritture ecc. Se la scrittura a macchina/computer ha soppiantato così bene quella a mano, lo farà anche la lettura.
Ciò detto, il rappporto fisico con il libro è per me importantissimo. Peraltro come ben sappiamo la nostra lettura di un’opera è fortemente influenzata dagli aspetti fisici del libro. Qualcuno ha mai provato a leggere un romanzo di Montalbano nell’edizione Sellerio, e poi nell’edizione dei Meridiani Mondadori? E così per qualsiasi raccolta di poesia o opera pubblicata nei Meridiani: sono bei libri da libreria, ma difficili da leggere. Anche il “peso” di un libro ha la sua importanza. E quando leggo un romanzo di 1000 pagine vedere che quel che mi rimane da leggere ridursi ora dopo ora mi incoraggia a continuare a leggere. Chissà come funzionerà con gli e-book…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78230 Massimo Maugeri Mon, 12 Oct 2009 19:10:47 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78230 Ringrazio Salvatore Leoncato, Letizia e Francesca Giulia per le contro-considerazioni... Aspetto altri interventi (se ne avete voglia... s'intende):-) Ringrazio Salvatore Leoncato, Letizia e Francesca Giulia per le contro-considerazioni…
Aspetto altri interventi (se ne avete voglia… s’intende):-)

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78219 francesca giulia Mon, 12 Oct 2009 11:41:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78219 Ma quando mai...sono io Francesca. Ma quando mai…sono io Francesca.

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Di: Anonimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78218 Anonimo Mon, 12 Oct 2009 11:40:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78218 E' una bella domanda caro Massimo.Dunque secondo me è un amore dettato da entrambe le cose,ma anche da altro che potrei dire attiene alla sfera delle necessità e della nostalgia.Non penso soltanto alle bellissime cose da te dette sull'odore delle pagine,il fruscìo,la traccia dell'inchiostro che segue l'inclinazione della penna,penso, per ciò che mi riguarda,a quella sorta di rito che si compie attorno ad una scelta di un libro.Il camminare curiosi fra le copertine in libreria,lo sbirciare dentro qualche pagina di autore nuovo,il prendere la copia che sta più in basso nella pila perchè non è stata sfogliata ed è solo mia,lo scambio di vedute con il vicino che sta scegliendo un autore che non conosco,il portare a casa il pacchetto con i sospirati libri che andranno a far compagnia agli altri nella libreria.Per non parlare del libro prestato perchè ti ha tanto emozionato e la tua amica deve leggerlo,il dito che scorre sulle stesse pagine che hai letto tu,insomma condivisione intima e necessaria della storia dell'oggetto che è ciò che dona valore aggiunto all'oggetto stesso perchè ci restituisce qualcosa di noi.Tutto questo accadrà un domani con l'e-book?Costruiremo,o costruiranno i lettori il rapporto necessario e nostalgico che si fa tutt'uno con la gioia del leggere e del tramandare il segno della memoria a chi verrà?Speriamo. un caro saluto a tutti. E’ una bella domanda caro Massimo.Dunque secondo me è un amore dettato da entrambe le cose,ma anche da altro che potrei dire attiene alla sfera delle necessità e della nostalgia.Non penso soltanto alle bellissime cose da te dette sull’odore delle pagine,il fruscìo,la traccia dell’inchiostro che segue l’inclinazione della penna,penso, per ciò che mi riguarda,a quella sorta di rito che si compie attorno ad una scelta di un libro.Il camminare curiosi fra le copertine in libreria,lo sbirciare dentro qualche pagina di autore nuovo,il prendere la copia che sta più in basso nella pila perchè non è stata sfogliata ed è solo mia,lo scambio di vedute con il vicino che sta scegliendo un autore che non conosco,il portare a casa il pacchetto con i sospirati libri che andranno a far compagnia agli altri nella libreria.Per non parlare del libro prestato perchè ti ha tanto emozionato e la tua amica deve leggerlo,il dito che scorre sulle stesse pagine che hai letto tu,insomma condivisione intima e necessaria della storia dell’oggetto che è ciò che dona valore aggiunto all’oggetto stesso perchè ci restituisce qualcosa di noi.Tutto questo accadrà un domani con l’e-book?Costruiremo,o costruiranno i lettori il rapporto necessario e nostalgico che si fa tutt’uno con la gioia del leggere e del tramandare il segno della memoria a chi verrà?Speriamo.
un caro saluto a tutti.

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Di: letizia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78215 letizia Mon, 12 Oct 2009 09:32:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78215 da lettrice incallita non rinuncerò mai al libro di carta. per me è necessità. libri di carta per sempre :) da lettrice incallita non rinuncerò mai al libro di carta. per me è necessità.
libri di carta per sempre
:)

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Di: Salvatore Leoncato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78213 Salvatore Leoncato Mon, 12 Oct 2009 08:28:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78213 La "provocazione sensoriale" è interessante. Non c'è dubbio che l'esperienza incide sulle nostre scelte e sui gusti, ma è anche vero che certe opportunità vengono colte a prescindere (laddove sono davvero utili). Oggi tutti, o quasi, scrivono al pc. Ritengo che nel momento in cui i supporti per gli e-book diventeranno così comodi, i lettori non avranno difficoltà ad affiancare al libro cartaceo quello leggibile con il mezzo elettronico. La “provocazione sensoriale” è interessante. Non c’è dubbio che l’esperienza incide sulle nostre scelte e sui gusti, ma è anche vero che certe opportunità vengono colte a prescindere (laddove sono davvero utili). Oggi tutti, o quasi, scrivono al pc. Ritengo che nel momento in cui i supporti per gli e-book diventeranno così comodi, i lettori non avranno difficoltà ad affiancare al libro cartaceo quello leggibile con il mezzo elettronico.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78202 Massimo Maugeri Sun, 11 Oct 2009 22:26:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78202 Secondo voi? Una serena notte a tutti. Secondo voi?
Una serena notte a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78201 Massimo Maugeri Sun, 11 Oct 2009 22:26:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78201 Ovvero... <b>l’amore per il libro di carta è dettato più dalla “necessità” o dalla “nostalgia”?</b> Ovvero… l’amore per il libro di carta è dettato più dalla “necessità” o dalla “nostalgia”?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78200 Massimo Maugeri Sun, 11 Oct 2009 22:24:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78200 Premesso che sono legato visceralmente all'oggetto libro (cartaceo) - prova ne è la pubblicazione di "Letteratitudine, il libro" (Azimut) -, ecco... mi capita ancora di incontrare - di tanto in tanto - persone, per lo più gente anziana, che si rifiuta di utilizzare il computer (considerato un mezzo “freddo”) e che non rinuncerebbe mai a sentire il rumore della stilografica che graffia il foglio di carta, a visualizzare l’inchiostro che lascia traccia seguendo i percorsi personali della propria grafia. Sì, ogni tanto mi capita ancora (sebbene sempre meno spesso). Ho pensato che il rifiuto di utilizzare il mezzo tecnologico fosse più che altro di natura “nostalgica”… e che questa nostalgia derivasse da una un’interazione sensoriale (il suono della penna sul foglio, la vista dell’inchiostro che si imprime sulla carta) diversa da quella che si attiva utilizzando il computer (il rumore delle dita sulla tastiera, il click del mouse). Una nostalgia che non va certo stigmatizzata (semmai compresa). A un certo punto però ho pensato che anche il mio rapporto d’amore con il libro di carta, che considero irreversibile, (poter toccare la carta con i polpastrelli, sentire il profumo della stampa, sfogliare le pagine e ascoltarne il fruscio) potrebbe essere condizionato da fattori di natura nostalgica. Mi domando: e se tra un po’ di tempo (così come probabilmente sarà) dovessero essere immessi sul mercato degli apparecchi elettronici leggerissimi (del peso di qualche foglio di carta, per esempio), ancora meglio del Kindle, dotati di ottima grafica e capaci di contenere migliaia di libri… come reagirei? Come coloro che non rinuncerebbero mai a sentire il rumore della stilografica che graffia il foglio di carta e a visualizzare l’inchiostro che lascia traccia seguendo i percorsi personali della propria grafia? Premesso che sono legato visceralmente all’oggetto libro (cartaceo) – prova ne è la pubblicazione di “Letteratitudine, il libro” (Azimut) -, ecco… mi capita ancora di incontrare – di tanto in tanto – persone, per lo più gente anziana, che si rifiuta di utilizzare il computer (considerato un mezzo “freddo”) e che non rinuncerebbe mai a sentire il rumore della stilografica che graffia il foglio di carta, a visualizzare l’inchiostro che lascia traccia seguendo i percorsi personali della propria grafia. Sì, ogni tanto mi capita ancora (sebbene sempre meno spesso). Ho pensato che il rifiuto di utilizzare il mezzo tecnologico fosse più che altro di natura “nostalgica”… e che questa nostalgia derivasse da una un’interazione sensoriale (il suono della penna sul foglio, la vista dell’inchiostro che si imprime sulla carta) diversa da quella che si attiva utilizzando il computer (il rumore delle dita sulla tastiera, il click del mouse). Una nostalgia che non va certo stigmatizzata (semmai compresa).
A un certo punto però ho pensato che anche il mio rapporto d’amore con il libro di carta, che considero irreversibile, (poter toccare la carta con i polpastrelli, sentire il profumo della stampa, sfogliare le pagine e ascoltarne il fruscio) potrebbe essere condizionato da fattori di natura nostalgica. Mi domando: e se tra un po’ di tempo (così come probabilmente sarà) dovessero essere immessi sul mercato degli apparecchi elettronici leggerissimi (del peso di qualche foglio di carta, per esempio), ancora meglio del Kindle, dotati di ottima grafica e capaci di contenere migliaia di libri… come reagirei? Come coloro che non rinuncerebbero mai a sentire il rumore della stilografica che graffia il foglio di carta e a visualizzare l’inchiostro che lascia traccia seguendo i percorsi personali della propria grafia?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78199 Massimo Maugeri Sun, 11 Oct 2009 22:19:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78199 Vorrei provare a lanciare un'altra piccola provocazione (rimarcando alcuni aspetti già evidenziati in questa nostra chiacchierata). Una provocazione che ha a che fare con la nostra... <em>sensorialità</em>. Vorrei provare a lanciare un’altra piccola provocazione (rimarcando alcuni aspetti già evidenziati in questa nostra chiacchierata). Una provocazione che ha a che fare con la nostra… sensorialità.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78198 Massimo Maugeri Sun, 11 Oct 2009 22:18:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78198 Un dato significativo. Evidentemente il ‘Wall Street Journal’ ha saputo lavorare bene con la propria piattaforma web... Un dato significativo. Evidentemente il ‘Wall Street Journal’ ha saputo lavorare bene con la propria piattaforma web…

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Di: EDITORIA: GRAZIE AL WEB IL "WSJ" SCAVALCA "USA TODAY" http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78168 EDITORIA: GRAZIE AL WEB IL "WSJ" SCAVALCA "USA TODAY" Sat, 10 Oct 2009 23:31:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78168 Piccolo terremoto nel mondo dell'editoria Usa. Il 'Wall Street Journal', grazie ai suoi oltre 350.000 abbonati all'edizione online, e' diventato il primo quotidiano per diffusione negli Stati Uniti. La bibbia della finanzia mondiale, di proprieta' di Rupert Murdoch, e' riuscita a scalzare dal podio il piu' popolare 'Usa Today', da anni in cime alla lista dei giornali a stelle e strisce. Piu' che un'avanzata del Wsj, fermo complessivamente sui due milioni di copie, il cambio al vertice e' da attribuire a una calo delle vendite di Usa Today, arretrate del 17% pari a 1,88 milioni. E' quanto emerge da un'anticipazione del bollettino ufficiale dell' "Audit Bureau of Circulations" (l'agenzia che attesta le vendite dei giornali americani), che sara' pubblicato il prossimo 26 ottobre. Usa Today formalmente resta il primo quotidiano per numero di copie cartacee. Il punto di forza del Wsj sono, infatti, i 356.000 abbonati all'edizione online, unico caso di sito web giornalistico a pagamento di successo. (10 ottobre 2009) Piccolo terremoto nel mondo dell’editoria Usa. Il ‘Wall Street Journal’, grazie ai suoi oltre 350.000 abbonati all’edizione online, e’ diventato il primo quotidiano per diffusione negli Stati Uniti. La bibbia della finanzia mondiale, di proprieta’ di Rupert Murdoch, e’ riuscita a scalzare dal podio il piu’ popolare ‘Usa Today’, da anni in cime alla lista dei giornali a stelle e strisce. Piu’ che un’avanzata del Wsj, fermo complessivamente sui due milioni di copie, il cambio al vertice e’ da attribuire a una calo delle vendite di Usa Today, arretrate del 17% pari a 1,88 milioni. E’ quanto emerge da un’anticipazione del bollettino ufficiale dell’ “Audit Bureau of Circulations” (l’agenzia che attesta le vendite dei giornali americani), che sara’ pubblicato il prossimo 26 ottobre. Usa Today formalmente resta il primo quotidiano per numero di copie cartacee. Il punto di forza del Wsj sono, infatti, i 356.000 abbonati all’edizione online, unico caso di sito web giornalistico a pagamento di successo.

(10 ottobre 2009)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78122 Massimo Maugeri Fri, 09 Oct 2009 22:10:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78122 Una serena notte a tutti. Una serena notte a tutti.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78121 Massimo Maugeri Fri, 09 Oct 2009 22:09:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78121 Domani, se riesco, mi piacerebbe approfondire alcuni aspetti legati alla nostra... <em>sensorialità</em>. Domani, se riesco, mi piacerebbe approfondire alcuni aspetti legati alla nostra… sensorialità.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78120 Massimo Maugeri Fri, 09 Oct 2009 22:08:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78120 Lorenzo, Fran, Salvatore, Mari... grazie per lo scambio. Ovviamente quelle mie domande erano un po' provocatorie (e finalizzate a favorire una riflessione). Secondo me c'è del vero un po' in tutte le cose che avete sostenuto. Grazie. Lorenzo, Fran, Salvatore, Mari…
grazie per lo scambio.
Ovviamente quelle mie domande erano un po’ provocatorie (e finalizzate a favorire una riflessione). Secondo me c’è del vero un po’ in tutte le cose che avete sostenuto. Grazie.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78119 Massimo Maugeri Fri, 09 Oct 2009 22:06:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78119 @ Terzapagina In compenso ti autorizzo a prelevare da qui tutto quello che vuoi. Compreso questo commento. <em>(riproduzione riservata)</em>. - Scherzo, eh! :) @ Terzapagina
In compenso ti autorizzo a prelevare da qui tutto quello che vuoi. Compreso questo commento.
(riproduzione riservata).
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Scherzo, eh! :)

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78104 Maria Lucia Riccioli Fri, 09 Oct 2009 17:32:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78104 Libro... ed etimologie, argomento affascinantissimo. Certo che per noi la parola "libro" susciterà sempre in prima istanza il riferimento ad un oggetto che è come noi l'abbiamo conosciuto. Ma per i nostri figli o meglio nipoti? Il linguaggio è in primo luogo referenziale, cioè si riferisce a qualcosa. Per utilizzare una canzone, IT'S THE END OF THE WORLD AS WE KNOW IT. Oggi alla radio sentivo che le nuove generazioni sono Internet native, sono cioè nate nell'era della rete. Pensiamo alla parola LIBRO ai tempi dei greci o dei romani... cosa avrebbe richiamato? Libro… ed etimologie, argomento affascinantissimo.
Certo che per noi la parola “libro” susciterà sempre in prima istanza il riferimento ad un oggetto che è come noi l’abbiamo conosciuto. Ma per i nostri figli o meglio nipoti? Il linguaggio è in primo luogo referenziale, cioè si riferisce a qualcosa. Per utilizzare una canzone, IT’S THE END OF THE WORLD AS WE KNOW IT.
Oggi alla radio sentivo che le nuove generazioni sono Internet native, sono cioè nate nell’era della rete.
Pensiamo alla parola LIBRO ai tempi dei greci o dei romani… cosa avrebbe richiamato?

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78101 francesca giulia Fri, 09 Oct 2009 16:27:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78101 @Lorenzo Amato Infatti avevo messo in evidenza i punti della tua riflessione,in particlare il finale,dove siamo in sintonia. @Salvatore Devo però discostarmi dal pensiero di Salvatore:"Dunque alla domanda (tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su Kindle… quale considerereste più libro?) non ho alcuna difficoltà a dire che è più libro il secondo".Non metterei il discorso sulla base di una gerarchia fra due mezzi diversi che hanno in comune lo stesso scopo:la lettura,penso che ,pur accettando l'ampia accezione del termine,come sopra detto, l'immaginario colletivo dei lettori non sostituirà mai completamente l'idea di libro cartaceo con e-book,perciò nè primo nè secondo...direi semplicemente "altro". un caro saluto,tornerò più tardi... @Lorenzo Amato Infatti avevo messo in evidenza i punti della tua riflessione,in particlare il finale,dove siamo in sintonia.
@Salvatore Devo però discostarmi dal pensiero di Salvatore:”Dunque alla domanda (tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su Kindle… quale considerereste più libro?) non ho alcuna difficoltà a dire che è più libro il secondo”.Non metterei il discorso sulla base di una gerarchia fra due mezzi diversi che hanno in comune lo stesso scopo:la lettura,penso che ,pur accettando l’ampia accezione del termine,come sopra detto, l’immaginario colletivo dei lettori non sostituirà mai completamente l’idea di libro cartaceo con e-book,perciò nè primo nè secondo…direi semplicemente “altro”.
un caro saluto,tornerò più tardi…

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78097 lorenzo amato Fri, 09 Oct 2009 15:24:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78097 @ Francesca Giulia e Salvatore Leoncato Io infatti la penso come voi. L'etimologia non viene in soccorso nel senso di darci una risposta, ma nel senso di far capire che la storia delle parole già contiene elementi interessanti che non sono desumibili dagli usi quotidiani. Inoltre, ancora senza dare risposte, posso dire che un'evoluzione del linguaggio che conservi il termine libro nella pura accezione di oggetto letterario, ovvero supportato da Kindle e altri futuri oggetti elettronici, non contrasta assolutamente con l'accezione attuale, secondo la quale il libro è un oggetto fisico solo in seconda istanza. Poi è vero che bisognerebbe allargare il discorso ad altre lingue, ecc., però si prenda questa evoluzione del termine latino come un esempio di evoluzione semantica nel passato, non come una verità dogmatica. @ Francesca Giulia e Salvatore Leoncato
Io infatti la penso come voi. L’etimologia non viene in soccorso nel senso di darci una risposta, ma nel senso di far capire che la storia delle parole già contiene elementi interessanti che non sono desumibili dagli usi quotidiani. Inoltre, ancora senza dare risposte, posso dire che un’evoluzione del linguaggio che conservi il termine libro nella pura accezione di oggetto letterario, ovvero supportato da Kindle e altri futuri oggetti elettronici, non contrasta assolutamente con l’accezione attuale, secondo la quale il libro è un oggetto fisico solo in seconda istanza.
Poi è vero che bisognerebbe allargare il discorso ad altre lingue, ecc., però si prenda questa evoluzione del termine latino come un esempio di evoluzione semantica nel passato, non come una verità dogmatica.

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Di: terzapagina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78090 terzapagina Fri, 09 Oct 2009 12:48:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78090 Vorremmo aprire una parentesi sul rapporto tra carta stampata e Rete. Prendiamo atto del fatto che alcuni dei principali quotidiani del Paese: Il Corriere della Sera, Repubblica, Il Sole24Ore hanno inserito alla fine di ogni articolo cartaceo la dicitura “riproduzione riservata”. Riteniamo, con molto rammarico, che tale scelta vada in direzione opposta allo spirito di condivisione che ci era parso animasse la Rete fino a poco tempo fa. Applaudiamo invece la scelta del quotidiano La Stampa che, viceversa, continua ad adottare il cosiddetto Creative Common (consentendo, così, ad altri, di poter utilizzare i loro articoli purché, ovviamente, non vi sia scopo di lucro). - La redazione di Terzapagina.blog Vorremmo aprire una parentesi sul rapporto tra carta stampata e Rete.
Prendiamo atto del fatto che alcuni dei principali quotidiani del Paese: Il Corriere della Sera, Repubblica, Il Sole24Ore hanno inserito alla fine di ogni articolo cartaceo la dicitura “riproduzione riservata”. Riteniamo, con molto rammarico, che tale scelta vada in direzione opposta allo spirito di condivisione che ci era parso animasse la Rete fino a poco tempo fa.
Applaudiamo invece la scelta del quotidiano La Stampa che, viceversa, continua ad adottare il cosiddetto Creative Common (consentendo, così, ad altri, di poter utilizzare i loro articoli purché, ovviamente, non vi sia scopo di lucro).
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La redazione di Terzapagina.blog

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Di: terzapagina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78089 terzapagina Fri, 09 Oct 2009 12:46:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78089 Riteniamo che la discussione sia molto interessante e stimolante. Grazie e complimenti. Riteniamo che la discussione sia molto interessante e stimolante. Grazie e complimenti.

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Di: Salvatore Leoncato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78069 Salvatore Leoncato Fri, 09 Oct 2009 08:45:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78069 Non so fino a che punto l'etimologia può venirci in soccorso. Viviamo in un'epoca di fortissime accelerazioni. Ed il contesto è globale, non nazionale o limitato a una singola lingua. Se ci spostiamo in ambito globale, cosa inevitabile, altrimenti tutti i nostri ragionamenti che abbiamo fatto finora non avrebbero senso, la parola chiave è 'book'. Nel momento in cui parliamo di e-book, libro elettronico, e ne accettiamo e condividiamo il significato, di fatto sganciamo l'idea di libro dal supporto cartaceo e mettiamo in risalto il testo, il contenuto. Dunque alla domanda (tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su Kindle… quale considerereste più libro?) non ho alcuna difficoltà a dire che è più libro il secondo. Non so fino a che punto l’etimologia può venirci in soccorso. Viviamo in un’epoca di fortissime accelerazioni. Ed il contesto è globale, non nazionale o limitato a una singola lingua. Se ci spostiamo in ambito globale, cosa inevitabile, altrimenti tutti i nostri ragionamenti che abbiamo fatto finora non avrebbero senso, la parola chiave è ‘book’. Nel momento in cui parliamo di e-book, libro elettronico, e ne accettiamo e condividiamo il significato, di fatto sganciamo l’idea di libro dal supporto cartaceo e mettiamo in risalto il testo, il contenuto.
Dunque alla domanda (tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su Kindle… quale considerereste più libro?) non ho alcuna difficoltà a dire che è più libro il secondo.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78067 francesca giulia Fri, 09 Oct 2009 08:40:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78067 caro Lorenzo,come giustamente tu stesso dici"L’etimologia e la storia delle parole quindi una prima risposta la danno:.......".Dunque io credo che non possiamo fermarci a questa prima risposta perchè non è più sufficiente a contemplare tutto il significato che oggi dovremmo attribuire alla parola in questione.Il linguaggio è soggetto a cambiamenti profondi,pensiamo a quante parole oggi sono cadute in disuso,imbarbarite e sostituite da stranierismi o da linguaggi tipici della comunicazione veloce;qualche parola non è più usata anch eperchè è sparito l'oggetto a cui era destinata.Perciò ,pur restando l'intenzione di salvaguardare la buona lingua italiana,non si può non prendere atto del fatto che il cambiamento sta investendo anche il linguaggio e non sappiamo "libro" cosa potrà contenere,bisogna abbracciare l'eventualità di allargare la nostra percezione di intendere le cose stesse e la storia delle parole. Del resto concludi tu caro Lorenzo,così"Poi anche in questo caso è difficile parlare del futuro: le parole cambiano, e come in passato anche in futuro potrebbero voler dire qualcosa di diverso…." un caro saluto caro Lorenzo,come giustamente tu stesso dici”L’etimologia e la storia delle parole quindi una prima risposta la danno:…….”.Dunque io credo che non possiamo fermarci a questa prima risposta perchè non è più sufficiente a contemplare tutto il significato che oggi dovremmo attribuire alla parola in questione.Il linguaggio è soggetto a cambiamenti profondi,pensiamo a quante parole oggi sono cadute in disuso,imbarbarite e sostituite da stranierismi o da linguaggi tipici della comunicazione veloce;qualche parola non è più usata anch eperchè è sparito l’oggetto a cui era destinata.Perciò ,pur restando l’intenzione di salvaguardare la buona lingua italiana,non si può non prendere atto del fatto che il cambiamento sta investendo anche il linguaggio e non sappiamo “libro” cosa potrà contenere,bisogna abbracciare l’eventualità di allargare la nostra percezione di intendere le cose stesse e la storia delle parole.
Del resto concludi tu caro Lorenzo,così”Poi anche in questo caso è difficile parlare del futuro: le parole cambiano, e come in passato anche in futuro potrebbero voler dire qualcosa di diverso….”

un caro saluto

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78055 lorenzo amato Fri, 09 Oct 2009 07:15:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78055 etimilogie = etimologie, sori... etimilogie = etimologie, sori…

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78054 lorenzo amato Fri, 09 Oct 2009 07:14:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78054 @ Massimo In questo momento di passaggio bisogna però aver chiaro che le parole che usiamo hanno una storia, che non coincide nelle sue etimilogie più antiche con le nostre abitudini di uomini del ventunesimo secolo. "liber" significava originariamente corteccia di albero. Poi però è divenuto ciò che si scrive dentro la corteccia, ovvero l'opera letteraria. "volumen", da "volvo" (avvolgere), è invece il rotolo di papiro, e poi, modernamente, il supporto fisico del libro moderno, ma anche una parte di un'opera in più volumi. L'etimologia e la storia delle parole quindi una prima risposta la danno: il libro è un'opera letteraria, incluso il suo supporto, ma anche a prescinderne. In fondo dal cinese traduciamo come 'libro' anche le lastre di pietra, modelli di calligrafia, conservati ad es. a Xian. Con il termine 'libro' si indica oggi anche il mero supporto cartaceo, ma non è un caso che, per disambiguare, molti cataloghi tendano a usari altri termini, più specifici a seconda del contesto (codice, stampa, edizione, volume, ecc.; si noti en passant che il termine volume in nessun modo potrebbe essere usato per le lastre di pietra...). Poi anche in questo caso è difficile parlare del futuro: le parole cambiano, e come in passato anche in futuro potrebbero voler dire qualcosa di diverso.... @ Massimo
In questo momento di passaggio bisogna però aver chiaro che le parole che usiamo hanno una storia, che non coincide nelle sue etimilogie più antiche con le nostre abitudini di uomini del ventunesimo secolo.
“liber” significava originariamente corteccia di albero. Poi però è divenuto ciò che si scrive dentro la corteccia, ovvero l’opera letteraria.
“volumen”, da “volvo” (avvolgere), è invece il rotolo di papiro, e poi, modernamente, il supporto fisico del libro moderno, ma anche una parte di un’opera in più volumi.
L’etimologia e la storia delle parole quindi una prima risposta la danno: il libro è un’opera letteraria, incluso il suo supporto, ma anche a prescinderne. In fondo dal cinese traduciamo come ‘libro’ anche le lastre di pietra, modelli di calligrafia, conservati ad es. a Xian. Con il termine ‘libro’ si indica oggi anche il mero supporto cartaceo, ma non è un caso che, per disambiguare, molti cataloghi tendano a usari altri termini, più specifici a seconda del contesto (codice, stampa, edizione, volume, ecc.; si noti en passant che il termine volume in nessun modo potrebbe essere usato per le lastre di pietra…).
Poi anche in questo caso è difficile parlare del futuro: le parole cambiano, e come in passato anche in futuro potrebbero voler dire qualcosa di diverso….

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78039 Massimo Maugeri Thu, 08 Oct 2009 23:31:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78039 Per stasera chiudo con queste riflessioni (o meglio, spunti per riflessioni). Una serena notte a tutti... Per stasera chiudo con queste riflessioni (o meglio, spunti per riflessioni).
Una serena notte a tutti…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78038 Massimo Maugeri Thu, 08 Oct 2009 23:29:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78038 <em>Definizione di libro</em> - Poiché l'avvento dell'e-book con supporto "friendly" è alle porte... è probabile che sia necessario riconsiderare la definizione di libro. <b>Che cos'è un libro? un supporto cartaceo o il suo contenuto? O entrambi?</b> Probabilmente entrambi, diremmo... - Altra domanda... <b>Ma tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su Kindle... quale considerereste <em>più libro?</em></b> Definizione di libro
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Poiché l’avvento dell’e-book con supporto “friendly” è alle porte… è probabile che sia necessario riconsiderare la definizione di libro.
Che cos’è un libro? un supporto cartaceo o il suo contenuto? O entrambi?
Probabilmente entrambi, diremmo…
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Altra domanda…
Ma tra un volume rilegato di fogli bianchi e un romanzo leggibile su Kindle… quale considerereste più libro?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78037 Massimo Maugeri Thu, 08 Oct 2009 23:24:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78037 <em>Riflessione su libro ed e-book</em> - Non dico nulla di nuovo, ma da sempre l'uomo ha avuto la necessità di comunicare attraverso segni scritti. <strong>La storia della comunicazione scritta segue un percorso che va in tre direzioni: leggerezza, trasportabilità, riproducibilità</strong> (ovvero... trasmissione). La comunicazione scritta ha sempre richiesto l'esistenza di supporti. I primi supporti furono le pareti delle caverne (il massimo della pesantezza, intrasportabilità, irriproducibilità). Poi si usarno lastre di roccia, pergamene, papiri, pagine rilegate e ricopiate a mano, i volumi stampati (Gutemberg), l'era digitale. L'e-book (con kindle e altri supporti). Un percorso, dicevo, che persegue la leggerezza, la trasportabilità, la riproducibilità. Lo sappiamo, lo abbiamo già evidenziato, e non possiamo che prenderne ulteriormente atto. Riflessione su libro ed e-book
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Non dico nulla di nuovo, ma da sempre l’uomo ha avuto la necessità di comunicare attraverso segni scritti. La storia della comunicazione scritta segue un percorso che va in tre direzioni: leggerezza, trasportabilità, riproducibilità (ovvero… trasmissione).
La comunicazione scritta ha sempre richiesto l’esistenza di supporti. I primi supporti furono le pareti delle caverne (il massimo della pesantezza, intrasportabilità, irriproducibilità). Poi si usarno lastre di roccia, pergamene, papiri, pagine rilegate e ricopiate a mano, i volumi stampati (Gutemberg), l’era digitale. L’e-book (con kindle e altri supporti).
Un percorso, dicevo, che persegue la leggerezza, la trasportabilità, la riproducibilità.
Lo sappiamo, lo abbiamo già evidenziato, e non possiamo che prenderne ulteriormente atto.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78035 Massimo Maugeri Thu, 08 Oct 2009 23:16:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78035 Lorenzo, sì... capisco cosa intendi. Sono d'accordo. - Kindle, dunque... vedremo. Lorenzo, sì… capisco cosa intendi. Sono d’accordo.
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Kindle, dunque… vedremo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78034 Massimo Maugeri Thu, 08 Oct 2009 23:15:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78034 Grazie per il link, Francesca Giulia. Grazie per il link, Francesca Giulia.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78025 francesca giulia Thu, 08 Oct 2009 21:30:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78025 Leggetevi questo,mi pare interessante: http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/tecnologia/e-book-sviluppo/kindle-italia/kindle-italia.html Leggetevi questo,mi pare interessante:

http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/tecnologia/e-book-sviluppo/kindle-italia/kindle-italia.html

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-78004 Maria Lucia Riccioli Thu, 08 Oct 2009 17:40:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-78004 Lorenzo Amato: allora il mio senso di colpa scompare! :-) Certo, la saggistica e i manuali dovrebbero decartaceizzarsi - che verbo, eh? - ma la narrativa e i libri d'arte credo resisteranno. Vedremo, anche per kindle e aggeggeria varia. Lorenzo Amato: allora il mio senso di colpa scompare!
:-)
Certo, la saggistica e i manuali dovrebbero decartaceizzarsi – che verbo, eh? – ma la narrativa e i libri d’arte credo resisteranno. Vedremo, anche per kindle e aggeggeria varia.

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77995 lorenzo amato Thu, 08 Oct 2009 16:16:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77995 @ massimo. Io non saprei bene come intervenire sugli ebook, nel senso che non avendo mai avuto in mano un lettore, scrivo solo di ipotesi e congetture su come potrebbe essere se... Ad ogni modo, mi farebbe molto piacere avere tutte le mie enciclopedie, manuali, storie della letteratura, saggi e cose simili sempre disponibili su lettori di e-book, e se fosse possibile (qualità dei lettori permettenndo) con quel genere di testi sceglierei decisamente e in modo definitivo l'alternativa elettronica... Diverso per i libri d'arte e la letteratura... @ massimo.
Io non saprei bene come intervenire sugli ebook, nel senso che non avendo mai avuto in mano un lettore, scrivo solo di ipotesi e congetture su come potrebbe essere se… Ad ogni modo, mi farebbe molto piacere avere tutte le mie enciclopedie, manuali, storie della letteratura, saggi e cose simili sempre disponibili su lettori di e-book, e se fosse possibile (qualità dei lettori permettenndo) con quel genere di testi sceglierei decisamente e in modo definitivo l’alternativa elettronica… Diverso per i libri d’arte e la letteratura…

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Di: Salvatore Leoncato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77943 Salvatore Leoncato Thu, 08 Oct 2009 09:46:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77943 In effetti il sistema postale carente è un grosso deficit. In effetti il sistema postale carente è un grosso deficit.

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77924 lorenzo amato Thu, 08 Oct 2009 07:11:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77924 tempo = temo, ovviamente. Scusatemi per gli errori di battitura, ma ho problemi di visualizzazione in tempo reale di quel che scrivo... tempo = temo, ovviamente.
Scusatemi per gli errori di battitura, ma ho problemi di visualizzazione in tempo reale di quel che scrivo…

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Di: lorenzo amato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77923 lorenzo amato Thu, 08 Oct 2009 07:08:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77923 Va detto che l'Italia sconta un problema pesantissimo, per quanto riguarda la vendita online: il peggior sistema postale del mondo occidentale. Conosco numerosi negozi americani che spediscono in tutto il mondo "ricco" tranne in Italia, perché i tempi di consegna non permettono di rispettare il massimo della forchetta garantita dai siti dei venditori. Non a caso siamo ancora indietrissimo nello sviluppo di questo mercato (basta confrontare ebay.it con ebay.de). Anche per i libri tempo qualcosa di simile. Un mercato potenzialmente ottimo, che permetterebbe di evitare gli esosi costi di distribuzione (che incidono notevolissimamente nul prezzo finale del libro, soprattutto nel caso dei piccoli editori con basse tirature), e permetterebbe l'agevole sopravvivenza di molte piccole realtà editoriali di ottimo livello, rischia di non essere percorribile per i soliti inghippi di Posteitaliane... Va detto che l’Italia sconta un problema pesantissimo, per quanto riguarda la vendita online: il peggior sistema postale del mondo occidentale. Conosco numerosi negozi americani che spediscono in tutto il mondo “ricco” tranne in Italia, perché i tempi di consegna non permettono di rispettare il massimo della forchetta garantita dai siti dei venditori. Non a caso siamo ancora indietrissimo nello sviluppo di questo mercato (basta confrontare ebay.it con ebay.de). Anche per i libri tempo qualcosa di simile. Un mercato potenzialmente ottimo, che permetterebbe di evitare gli esosi costi di distribuzione (che incidono notevolissimamente nul prezzo finale del libro, soprattutto nel caso dei piccoli editori con basse tirature), e permetterebbe l’agevole sopravvivenza di molte piccole realtà editoriali di ottimo livello, rischia di non essere percorribile per i soliti inghippi di Posteitaliane…

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77910 Massimo Maugeri Wed, 07 Oct 2009 22:04:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77910 Nei prossimi giorni mi piacerebbe approfondire la discussione sull'e-book, anche a seguito dell'entrata di kindle nel mercato italiano. Nei prossimi giorni mi piacerebbe approfondire la discussione sull’e-book, anche a seguito dell’entrata di kindle nel mercato italiano.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77909 Massimo Maugeri Wed, 07 Oct 2009 22:03:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77909 Qui trovate alcuni dati sulle vendite di libri on line: http://www.ibuk.it/irj/portal/anonymous?NavigationTarget=navurl://45c6d1c7722ae14f2b06a337018958a5 Giusto per farvi un'idea. Qui trovate alcuni dati sulle vendite di libri on line:
http://www.ibuk.it/irj/portal/anonymous?NavigationTarget=navurl://45c6d1c7722ae14f2b06a337018958a5
Giusto per farvi un’idea.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77907 Massimo Maugeri Wed, 07 Oct 2009 21:59:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77907 @ Elisabetta Bucciarelli Scrivi: "sarai stato un’ottima <em>presenza</em>". Be', diciamo che ho fatto del mio meglio per non essere un <em>fantasma</em>. ;) @ Elisabetta Bucciarelli
Scrivi: “sarai stato un’ottima presenza“. Be’, diciamo che ho fatto del mio meglio per non essere un fantasma.
;)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/10/02/oronzo-macondo/comment-page-5/#comment-77905 Massimo Maugeri Wed, 07 Oct 2009 21:30:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/?p=1137#comment-77905 Vi ringrazio molto per questo sviluppo della discussione. A mio avviso, la categoria più a rischio rimane quella dei piccoli librai. I piccoli editori - quelli di qualità e con le idee buone - continueranno a vivere anche grazie alle librerie virtuali, giacché gli acquisti on line (per ora bassissimi) sono destinati a crescere in misura esponenziale. Vi ringrazio molto per questo sviluppo della discussione. A mio avviso, la categoria più a rischio rimane quella dei piccoli librai. I piccoli editori – quelli di qualità e con le idee buone – continueranno a vivere anche grazie alle librerie virtuali, giacché gli acquisti on line (per ora bassissimi) sono destinati a crescere in misura esponenziale.

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