Commenti a: SCRITTURA SENZA GENERE http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Barbara X http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-73600 Barbara X Mon, 10 Aug 2009 19:03:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-73600 Vedo solo ora questo post che mi ha incuriosito (a proposito, con l'ausiliare avere, la desinenza del verbo va al maschile). Nella vita quotidiana spesso trovo nel linguaggio delle cose che non mi piacciono; questa per esempio: se devo salutare una tavolata dove siedono 99 donne e 1 uomo, perché devo dire: "Ciao ragazzi!"? Mah... Per il resto condivido in pieno l'opinione di Maria Lucia nel commento del 23/4, 4:01 pm. Vedo solo ora questo post che mi ha incuriosito (a proposito, con l’ausiliare avere, la desinenza del verbo va al maschile). Nella vita quotidiana spesso trovo nel linguaggio delle cose che non mi piacciono; questa per esempio: se devo salutare una tavolata dove siedono 99 donne e 1 uomo, perché devo dire: “Ciao ragazzi!”? Mah… Per il resto condivido in pieno l’opinione di Maria Lucia nel commento del 23/4, 4:01 pm.

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Di: luciana tufani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66238 luciana tufani Fri, 24 Apr 2009 16:46:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66238 Mi fa piacere vedere che gli ultimi interventi tornano ad essere pertinenti al tema trattato. Vorrei segnalare che mi sono decisa a creare su facebook una "causa" sulla "Diffusione del linguaggio di genere" alla quale invito chi la condivide ad iscriversi. Mi fa piacere vedere che gli ultimi interventi tornano ad essere pertinenti al tema trattato.
Vorrei segnalare che mi sono decisa a creare su facebook una “causa” sulla “Diffusione del linguaggio di genere” alla quale invito chi la condivide ad iscriversi.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66154 francesca giulia Thu, 23 Apr 2009 18:21:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66154 @maria lucia è vero ciò che dici,addirittura si può spingere il ragionamento alla stessa storia raccontata e ai suoi personaggi,la Winterson nel suo bellissimo Scritto sul corpo da voce ad un io narrante senza genere preciso e resta così fino alla fine del romanzo che è di per sè bellissimo. baci @maria lucia è vero ciò che dici,addirittura si può spingere il ragionamento alla stessa storia raccontata e ai suoi personaggi,la Winterson nel suo bellissimo Scritto sul corpo da voce ad un io narrante senza genere preciso e resta così fino alla fine del romanzo che è di per sè bellissimo.
baci

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66142 Maria Lucia Riccioli Thu, 23 Apr 2009 14:01:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66142 Stessa cosa sulla narrativa di genere: se io leggessi un capolavoro senza sapere chi l'ha scritto, senza lasciarmi condizionare dal genere? Potrei parlare ancora di letteratura femminile, scrittura omosessuale, stile maschile? L'importante è rispettare l'autore/l'autrice, chiunque sia, la sua opera, le sue opinioni. Anche se trovo certo politically correct ipocrita ed esteticamente rivoltante. Anche se le differenze esistono. Non siamo uguali pur essendo pari nel diritto al rispetto. Stessa cosa sulla narrativa di genere: se io leggessi un capolavoro senza sapere chi l’ha scritto, senza lasciarmi condizionare dal genere? Potrei parlare ancora di letteratura femminile, scrittura omosessuale, stile maschile?
L’importante è rispettare l’autore/l’autrice, chiunque sia, la sua opera, le sue opinioni.
Anche se trovo certo politically correct ipocrita ed esteticamente rivoltante.
Anche se le differenze esistono. Non siamo uguali pur essendo pari nel diritto al rispetto.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66141 Maria Lucia Riccioli Thu, 23 Apr 2009 13:57:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66141 Alla Tufani volevo dire che ho trovato i suoi interventi molto stimolanti e interessanti. C'è da dire che spesso noi siamo legati ad una parola dall'abitudine oppure dalla nostra particolare sensibilità e magari facciamo fatica a disfarcene in nome di una nuova associazione senso-suono. La vera parità si avrà quando il rispetto reciproco sarà sostanziale. L'impegno in questo senso deve essere di tutti. Alla Tufani volevo dire che ho trovato i suoi interventi molto stimolanti e interessanti.
C’è da dire che spesso noi siamo legati ad una parola dall’abitudine oppure dalla nostra particolare sensibilità e magari facciamo fatica a disfarcene in nome di una nuova associazione senso-suono.
La vera parità si avrà quando il rispetto reciproco sarà sostanziale.
L’impegno in questo senso deve essere di tutti.

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Di: luciana tufani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66120 luciana tufani Thu, 23 Apr 2009 07:18:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66120 Per Massimo Maugeri. Avevo già risposto, anche se in ritardo perché ero in viaggio, che la lettera al Sole poteva venire tagliata. Se ho spiegato come sono andate le cose è solo perché tre interventi potevano sembrare un eccesso di zelo da parte mia e perché la lettera troncata rimaneva in sospeso. Va bene anche così e non c'è bisogno di togliere né aggiungere nulla. Il prontuarietto può essere comunque utile, se a qualcun* interessa; basta che si sappia che non voglio obbligare a usarlo ma solo incoraggiare a riflettere e a non dare tutto per scontato e immutabile. Grazie degli auguri, ne ho proprio bisogno visti i tempi bui Per Massimo Maugeri.
Avevo già risposto, anche se in ritardo perché ero in viaggio, che la lettera al Sole poteva venire tagliata. Se ho spiegato come sono andate le cose è solo perché tre interventi potevano sembrare un eccesso di zelo da parte mia e perché la lettera troncata rimaneva in sospeso. Va bene anche così e non c’è bisogno di togliere né aggiungere nulla. Il prontuarietto può essere comunque utile, se a qualcun* interessa; basta che si sappia che non voglio obbligare a usarlo ma solo incoraggiare a riflettere e a non dare tutto per scontato e immutabile.
Grazie degli auguri, ne ho proprio bisogno visti i tempi bui

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66089 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:48:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66089 Provo a deviare la vostra attenzione sulla <b>giornata mondiale del libro</b>. Si celebra domani. Ne parliamo qui: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/22/la-giornata-mondiale-del-libro/ Provo a deviare la vostra attenzione sulla giornata mondiale del libro. Si celebra domani.
Ne parliamo qui:
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/22/la-giornata-mondiale-del-libro/

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66088 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:43:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66088 Continuate pure a confrontarvi, se lo desiderate. Vi chiedo solo di sforzarvi al massimo per far sì che il confronto sia il più possibile rispettoso. Da parte mia l'intento è sempre quello di far dialogare anche chi la pensa in maniera diversa (o diametralmente opposta). Certo... potendo intervenire solo la sera mi rendo conto che il mio compito è improbo. Ma ci provo... :-) Continuate pure a confrontarvi, se lo desiderate. Vi chiedo solo di sforzarvi al massimo per far sì che il confronto sia il più possibile rispettoso.
Da parte mia l’intento è sempre quello di far dialogare anche chi la pensa in maniera diversa (o diametralmente opposta). Certo… potendo intervenire solo la sera mi rendo conto che il mio compito è improbo.
Ma ci provo… :-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66087 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:39:37 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66087 Ringrazio ancora una volta Diego Marani e Giuseppe Scaraffia per avermi inviato i loro articoli (dietro mia espressa richiesta). I vostri articoli mi hanno consentito di avviare questo interessante confronto. Ringrazio tutti voi per i commenti pervenuti e per la sincerità con cui avete espresso le vostre opinioni, cercando (salvo qualche sbavatura di cui chiedo personalmente scusa a chi sia sentito offeso... da una parte e dall'altra) di rispettarvi reciprocamente. Ringrazio Luciana Tufani per i suoi contributi (Luciana, ti faccio tanti in bocca al lupo per la casa editrice e per il tuo impegno). Ringrazio ancora una volta Diego Marani e Giuseppe Scaraffia per avermi inviato i loro articoli (dietro mia espressa richiesta). I vostri articoli mi hanno consentito di avviare questo interessante confronto.
Ringrazio tutti voi per i commenti pervenuti e per la sincerità con cui avete espresso le vostre opinioni, cercando (salvo qualche sbavatura di cui chiedo personalmente scusa a chi sia sentito offeso… da una parte e dall’altra) di rispettarvi reciprocamente.
Ringrazio Luciana Tufani per i suoi contributi (Luciana, ti faccio tanti in bocca al lupo per la casa editrice e per il tuo impegno).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66086 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:34:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66086 Di tutto questo dibattito la cosa che mi ha sorpreso di più è la seguente (riporto quanto già scritto in un precedente commento). In una prima fase ho notato una sorta di schieramento… “di genere”. Quasi una sorta di contrapposizione tra “maschi” e “femmine”. Poi le opinioni si sono incrociate e mescolate, a prescindere dal genere di appartenenza. Parafrasando quella specie di slogan provocatorio che ho scritto sull’immagine in alto, mi verrebbe da dire: <em>no gender in the opinions</em>. Di tutto questo dibattito la cosa che mi ha sorpreso di più è la seguente (riporto quanto già scritto in un precedente commento).
In una prima fase ho notato una sorta di schieramento… “di genere”. Quasi una sorta di contrapposizione tra “maschi” e “femmine”.
Poi le opinioni si sono incrociate e mescolate, a prescindere dal genere di appartenenza.
Parafrasando quella specie di slogan provocatorio che ho scritto sull’immagine in alto, mi verrebbe da dire: no gender in the opinions.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66085 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:28:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66085 @ Luciana Tufani Possiamo darci del tu? Grazie anche a te per essere intervenuta. Ti dò il benvenuto qui a Letteratitudine. Tuttavia ci tengo a precisare una cosa. Hai scritto: "ho ricevuto una mail da Letteratitudine in cui mi si chiedeva di intervenire nella discussione sulle differenze nel linguaggio". In verità non ti ho inoltrato alcuna richiesta diretta. Hai ricevuto la mia newsletter (insieme agli altri 10.000 iscritti), l'hai letta e - dato che l'argomento era di tuo interesse - hai deciso di inviarmi quei tre contributi. E di questo ti ringrazio. Avevo capito che eri interessata a pubblicarli tutti e tre, ma se ho capito male segnalami quelli da cancellare e provvedo subito a eliminarli. Per quanto riguarda la parte finale del primo commento, ti avevo già scritto per mail che preferivo evitare di riportarla (sia perché mi sembrava un po' forte - pur rispettando l'opinione di chi la pensa diversamente - ma anche perché sapevo che avrebbe dato adito a inutili code polemiche... come in effetti è avvenuto). A me, fondamentalmente, interessava raccogliere pareri su questa iniziative dell'Ue derivante dalla pubblicazione dell'ormai noto opuscolo. @ Luciana Tufani
Possiamo darci del tu?
Grazie anche a te per essere intervenuta. Ti dò il benvenuto qui a Letteratitudine. Tuttavia ci tengo a precisare una cosa.
Hai scritto: “ho ricevuto una mail da Letteratitudine in cui mi si chiedeva di intervenire nella discussione sulle differenze nel linguaggio”.
In verità non ti ho inoltrato alcuna richiesta diretta. Hai ricevuto la mia newsletter (insieme agli altri 10.000 iscritti), l’hai letta e – dato che l’argomento era di tuo interesse – hai deciso di inviarmi quei tre contributi. E di questo ti ringrazio.
Avevo capito che eri interessata a pubblicarli tutti e tre, ma se ho capito male segnalami quelli da cancellare e provvedo subito a eliminarli.
Per quanto riguarda la parte finale del primo commento, ti avevo già scritto per mail che preferivo evitare di riportarla (sia perché mi sembrava un po’ forte – pur rispettando l’opinione di chi la pensa diversamente – ma anche perché sapevo che avrebbe dato adito a inutili code polemiche… come in effetti è avvenuto).
A me, fondamentalmente, interessava raccogliere pareri su questa iniziative dell’Ue derivante dalla pubblicazione dell’ormai noto opuscolo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66084 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:18:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66084 Vi ringrazio per i commenti e mi fa piacere che gli animi si siano intiepiditi dopo un lieve surriscaldamento (in tal senso ho davvero bisogno della collaborazione e buona volontà di tutti). Vi ringrazio per i commenti e mi fa piacere che gli animi si siano intiepiditi dopo un lieve surriscaldamento (in tal senso ho davvero bisogno della collaborazione e buona volontà di tutti).

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-4/#comment-66083 Massimo Maugeri Wed, 22 Apr 2009 20:14:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66083 Eccomi di nuovo qui. Scusate il ritardo ma sono giornate davvero pesanti. Difficilmente riesco a intervenire prima di questo orario. Eccomi di nuovo qui. Scusate il ritardo ma sono giornate davvero pesanti. Difficilmente riesco a intervenire prima di questo orario.

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Di: gian http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66074 gian Wed, 22 Apr 2009 17:41:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66074 sì, anche io sono d'accordo con te, massimo e con simona. ma io intendo dire altro. e altro non si vuol-può capire. :) mi preoccupo, nel senso che preoccupo me con il lasciarmi andare a tale paranoico-pregiudizievole tornata di commenti omocentrici. in un paese realmente avanzato non dovremmo nemmeno più parlarne, dopo Petrolio, almeno, non dovrebbe avere molto senso. se ne parliamo è forse bene o male un sintomo che avanzato questo paese non è. ma d'altronde come si fa a scardinare quello che non è riuscito a scardinare un 'suicidario' pasolini. anche lui, ormai appiattito nella citazione improbabile e possibilmente rivoltata come un calzino di un senzapiedi? pazienza? niente affatto. a costo di sembrare popolare, con la faciloneria del frainteso, credo che paranoie linguistiche si ripetano e nagazioni freudiane, fuor di tema e a furor di popolo, tempèstino questo bel vestito di italia come strass di stress: mi riferisco a quello che dicevano molti media e procuratori ant-e mafia: non ci sarà il pericolo di mafia nella questione d'abruzzi. ex abrupto è come dire: rassegnatevi, cari italiani, che la mafia ci sarà. come quando ti si dice: non per offenderti ma quel vestito non ti sta molto bene. non per offenderti= ti vorrei offendere ma non posso. e via dicendo e scrivendo di scrittrici e scrittori, per quanto io non sia né l'uno né l'altra. semmai uno scrittorio di ciò che io stesso non leggerò mai. :) sì, anche io sono d’accordo con te, massimo e con simona. ma io intendo dire altro. e altro non si vuol-può capire.
:)
mi preoccupo, nel senso che preoccupo me con il lasciarmi andare a tale paranoico-pregiudizievole tornata di commenti omocentrici.
in un paese realmente avanzato non dovremmo nemmeno più parlarne, dopo Petrolio, almeno, non dovrebbe avere molto senso. se ne parliamo è forse bene o male un sintomo che avanzato questo paese non è.
ma d’altronde come si fa a scardinare quello che non è riuscito a scardinare un ’suicidario’ pasolini. anche lui, ormai appiattito nella citazione improbabile e possibilmente rivoltata come un calzino di un senzapiedi?
pazienza? niente affatto. a costo di sembrare popolare, con la faciloneria del frainteso, credo che paranoie linguistiche si ripetano e nagazioni freudiane, fuor di tema e a furor di popolo, tempèstino questo bel vestito di italia come strass di stress: mi riferisco a quello che dicevano molti media e procuratori ant-e mafia: non ci sarà il pericolo di mafia nella questione d’abruzzi. ex abrupto è come dire: rassegnatevi, cari italiani, che la mafia ci sarà. come quando ti si dice: non per offenderti ma quel vestito non ti sta molto bene. non per offenderti= ti vorrei offendere ma non posso.
e via dicendo e scrivendo di scrittrici e scrittori, per quanto io non sia né l’uno né l’altra. semmai uno scrittorio di ciò che io stesso non leggerò mai.
:)

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Di: luciana tufani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66072 luciana tufani Wed, 22 Apr 2009 17:09:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66072 Volevo anch'io precisare che Marino non lavora più con me, è stato un mio stagista e adesso siamo ottimi amici (più che amici in realtà, gli voglio un gran bene ed è la persona con cui sono più in sintonia; è più che un figlio per me). Ho lasciato il suo nome sul sito, come quello di Patti, di Dario e di altr* collaboratrici e collaboratori per affetto e come memoria dei tempi passati. Appena ristutturato il sito inserirò Mirka che è la mia attuale, bravissima e preziosa collaboratrice. Torno però a ribadire che la discussione andrebbe condotta sul contenuto della mia seconda mail. Aspetto interventi e invito a leggere se non tutti gli studi femministi sul linguaggio, almeno "L'infinito singolare" di Patrizia Violi. Volevo anch’io precisare che Marino non lavora più con me, è stato un mio stagista e adesso siamo ottimi amici (più che amici in realtà, gli voglio un gran bene ed è la persona con cui sono più in sintonia; è più che un figlio per me). Ho lasciato il suo nome sul sito, come quello di Patti, di Dario e di altr* collaboratrici e collaboratori per affetto e come memoria dei tempi passati. Appena ristutturato il sito inserirò Mirka che è la mia attuale, bravissima e preziosa collaboratrice.
Torno però a ribadire che la discussione andrebbe condotta sul contenuto della mia seconda mail. Aspetto interventi e invito a leggere se non tutti gli studi femministi sul linguaggio, almeno “L’infinito singolare” di Patrizia Violi.

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66070 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 16:44:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66070 E' stato un piacere discutere con te....... davvero :) cercherò "Leggere donna". Ciao anna E’ stato un piacere discutere con te……. davvero :)
cercherò “Leggere donna”. Ciao
anna

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66068 perseo Wed, 22 Apr 2009 16:04:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66068 Tranquilla Annalisa nessun problema voglio molto bene a Luciana ma è una persona abituata a difendersi da sola :) Non lavoro più per lei ma siamo rimasti in ottimi rapporti. Ti invito, se hai voglia, a leggere la rivista che fa "Leggere donna" A volte quando mi faccio prendere dalla discussione supero il limite, è che il mio pensiero si oppone da sempre ad ogni forma di "violenza" (anche culturale) nei confronti delle donne (e delle minoranze). La discussione aiuta a crescere :) Tranquilla Annalisa nessun problema voglio molto bene a Luciana ma è una persona abituata a difendersi da sola :) Non lavoro più per lei ma siamo rimasti in ottimi rapporti. Ti invito, se hai voglia, a leggere la rivista che fa “Leggere donna”
A volte quando mi faccio prendere dalla discussione supero il limite, è che il mio pensiero si oppone da sempre ad ogni forma di “violenza” (anche culturale) nei confronti delle donne (e delle minoranze).
La discussione aiuta a crescere :)

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66064 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 15:43:19 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66064 correggo: accortA non rinuncerò mai alla mia femminilità :) correggo: accortA
non rinuncerò mai alla mia femminilità :)

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66050 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 12:58:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66050 @ Perseo, Marino Buzzi Orca, sbirciando nel sito di Luciana Tufani mi sono accorto che lavori all'ufficio stampa della Luciana Tufani Editrice. Non sapevo. Ora capisco ancora di più le ragioni dei tuoi interventi e ti rinnovo le scuse per le mie repliche che di certo ti avranno messo in imbarazzo. :( @ Perseo, Marino Buzzi
Orca, sbirciando nel sito di Luciana Tufani mi sono accorto che lavori all’ufficio stampa della Luciana Tufani Editrice. Non sapevo. Ora capisco ancora di più le ragioni dei tuoi interventi e ti rinnovo le scuse per le mie repliche che di certo ti avranno messo in imbarazzo.
:(

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66049 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 12:52:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66049 Bhe, direi che il mondo è bello perché è vario. Concordo sul termine 'postato', ma credo che sia un'espressione gergale di internet Bhe, direi che il mondo è bello perché è vario.
Concordo sul termine ‘postato’, ma credo che sia un’espressione gergale di internet

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Di: luciana tufani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66039 luciana tufani Wed, 22 Apr 2009 11:04:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66039 Mi sembra strano che nessuna si sia sentita offesa dall'articolo di Marani. D'altronde ognuna è libera di pensarla come vuole. Se invece Marani o chi per lui si è sentito offeso vuol dire che finalmente ha colto l'ironia del mio intervento che nelle sue risposte sul blog gli era sfuggita. Mi ringraziava infatti per aver definita "garbata" la sua risposta in cui parlava di imbecilli e poveri di spirito. Non vorrei però che si continuasse a parlare dell'articolo del Sole che non merita certo tanta attenzione. L'importante sarebbe che, malgrado tutto, servisse a far riflettere sull'uso della lingua, come ribadisce più volte nei suoi interventi "zauberei" (a proposito, potrebbe mandarmi una mail al mio indirizzo personale che trova sul mio sito? mi piacerebbe conoscerla e scambiare delle opinioni e magari coinvolgerla in un'iniziativa che sto preparando). P.S.: Non c'entra col linguaggio di genere ma con l'assassinio della lingua italiana: bisognerebbe rifiutarsi di usare un termine orrendo come postato. Postato chi? se ci si rifersice a quando la lettera è stata inviata si dovrebbe usare iniviata, se a quando è stata pubblicata si dovrebbe usare pubblicata. Se non esistessero termini in italiano, capirei, ma visto che ci sono perché usare un neologismo così brutto e impreciso? Mi sembra strano che nessuna si sia sentita offesa dall’articolo di Marani. D’altronde ognuna è libera di pensarla come vuole.
Se invece Marani o chi per lui si è sentito offeso vuol dire che finalmente ha colto l’ironia del mio intervento che nelle sue risposte sul blog gli era sfuggita. Mi ringraziava infatti per aver definita “garbata” la sua risposta in cui parlava di imbecilli e poveri di spirito.
Non vorrei però che si continuasse a parlare dell’articolo del Sole che non merita certo tanta attenzione. L’importante sarebbe che, malgrado tutto, servisse a far riflettere sull’uso della lingua, come ribadisce più volte nei suoi interventi “zauberei” (a proposito, potrebbe mandarmi una mail al mio indirizzo personale che trova sul mio sito? mi piacerebbe conoscerla e scambiare delle opinioni e magari coinvolgerla in un’iniziativa che sto preparando).
P.S.: Non c’entra col linguaggio di genere ma con l’assassinio della lingua italiana: bisognerebbe rifiutarsi di usare un termine orrendo come postato. Postato chi? se ci si rifersice a quando la lettera è stata inviata si dovrebbe usare iniviata, se a quando è stata pubblicata si dovrebbe usare pubblicata. Se non esistessero termini in italiano, capirei, ma visto che ci sono perché usare un neologismo così brutto e impreciso?

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66038 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 11:03:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66038 Evviva :) Tu sapevi della giornata mondiale del libro? Evviva :)
Tu sapevi della giornata mondiale del libro?

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66037 perseo Wed, 22 Apr 2009 10:58:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66037 Certo :) Certo :)

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66036 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 10:54:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66036 Pace? :) Pace? :)

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66034 perseo Wed, 22 Apr 2009 10:49:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66034 Non era riferito a te Annalisa, era un discorso in generale. Forse mi sono espresso male. Non era riferito a te Annalisa, era un discorso in generale. Forse mi sono espresso male.

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66033 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 10:44:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66033 Perseo, io non ti ho dato del maschilista, anche perché non lo sei, e non ci penso nemmeno lontanamente di chiederti di rinunciare a esprimere il tuo pensiero. Però riferendoti a me hai detto 'Se poi determinate cose possono essere dette da un “uomo” e non da una “donna” allora siamo messi peggio di quel che pensassi.' Io sono una donna,ma non sono ne maschilista ne femminista. Sono una persona.Comunque ti chiedo scusa. non ti volevo irritare. Quà la mano. Perseo, io non ti ho dato del maschilista, anche perché non lo sei, e non ci penso nemmeno lontanamente di chiederti di rinunciare a esprimere il tuo pensiero. Però riferendoti a me hai detto ‘Se poi determinate cose possono essere dette da un “uomo” e non da una “donna” allora siamo messi peggio di quel che pensassi.’ Io sono una donna,ma non sono ne maschilista ne femminista. Sono una persona.Comunque ti chiedo scusa. non ti volevo irritare. Quà la mano.

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66032 perseo Wed, 22 Apr 2009 10:34:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66032 E io posso esprimere il mio senza essere accusato di maschilismo? Siamo su due piani ideologici diversi io rispetto il tuo pensiero ma non rinuncio ad esprimere il mio senza, per questo, proibire a nessuno di dire come la pensa in proposito. Il mio era un discorso più ampio che andava oltre i tuoi interventi. E io posso esprimere il mio senza essere accusato di maschilismo? Siamo su due piani ideologici diversi io rispetto il tuo pensiero ma non rinuncio ad esprimere il mio senza, per questo, proibire a nessuno di dire come la pensa in proposito. Il mio era un discorso più ampio che andava oltre i tuoi interventi.

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66031 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 10:18:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66031 Perseo, io da donna non mi sono sentita offesa. Posso dirlo senza che mi si venga accusata di pensiero fallocentrico e fallocratico, o da donna non ho il diritto di esprimere quel che penso? Grazie Perseo, io da donna non mi sono sentita offesa. Posso dirlo senza che mi si venga accusata di pensiero fallocentrico e fallocratico, o da donna non ho il diritto di esprimere quel che penso?
Grazie

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66030 perseo Wed, 22 Apr 2009 10:03:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66030 Vorrei aggiungere un'ultima cosa su Luciana Tufani. è una persona intelligente, dono raro per questi tempi, ed è una donna che lotta da sempre contro i pregiudizi e contro il pensiero fallocentrico e fallocratico della società. Porta avanti un progetto editoriale mai banale, scrupoloso e tutto al femminile e da sempre si occupa di tematiche legate al femminismo. Femminismo questa strana parola che oggi sembra non avere più senso. Siamo un popolo che si volta troppo poco indietro e che tende a dimenticare, ad appiattire tutto, a considerare "normale" un'offesa perché tanto chi la riceve è "solo" una donna o solo "un frocio". Questo è il mondo degli uomini Signor* Benvenut* Marino Buzzi Vorrei aggiungere un’ultima cosa su Luciana Tufani. è una persona intelligente, dono raro per questi tempi, ed è una donna che lotta da sempre contro i pregiudizi e contro il pensiero fallocentrico e fallocratico della società. Porta avanti un progetto editoriale mai banale, scrupoloso e tutto al femminile e da sempre si occupa di tematiche legate al femminismo. Femminismo questa strana parola che oggi sembra non avere più senso. Siamo un popolo che si volta troppo poco indietro e che tende a dimenticare, ad appiattire tutto, a considerare “normale” un’offesa perché tanto chi la riceve è “solo” una donna o solo “un frocio”. Questo è il mondo degli uomini Signor*
Benvenut*
Marino Buzzi

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66028 perseo Wed, 22 Apr 2009 09:53:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66028 Annalisa evidentemente abbiamo due idee ben diverse di cosa significhi "rispetto". Ho riletto anche io la lettera di Luciana e non ci trovo nulla di offensivo. Ha ribattuto al signore in questione con la pungente ironia di cui è capace. Se poi determinate cose possono essere dette da un "uomo" e non da una "donna" allora siamo messi peggio di quel che pensassi. Annalisa evidentemente abbiamo due idee ben diverse di cosa significhi “rispetto”. Ho riletto anche io la lettera di Luciana e non ci trovo nulla di offensivo. Ha ribattuto al signore in questione con la pungente ironia di cui è capace. Se poi determinate cose possono essere dette da un “uomo” e non da una “donna” allora siamo messi peggio di quel che pensassi.

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66027 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 09:44:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66027 L'ho letta dal link lasciato da Matteo. Per me è offensiva. “vecchia zitella” o “tardona” le ho lette come divertenti provocazioni non riferite a nessuno in particolare. Vatti a leggere l'intervento autoironico della signora M. Teresa Santalucia Scibona del 17 aprile,mi pare perfetto. L’ho letta dal link lasciato da Matteo. Per me è offensiva. “vecchia zitella” o “tardona” le ho lette come divertenti provocazioni non riferite a nessuno in particolare. Vatti a leggere l’intervento autoironico della signora M. Teresa Santalucia Scibona del 17 aprile,mi pare perfetto.

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66024 perseo Wed, 22 Apr 2009 09:38:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66024 Scusate gli errori scrivo troppo in fretta ;P Scusate gli errori scrivo troppo in fretta ;P

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66023 perseo Wed, 22 Apr 2009 09:37:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66023 Strano che si consideri offensiva la lettera di Luciana Tufani e non gli interventi, bceri e maschilisti, di alcuni autori. In ogni caso queste sono le contraddizioni della nostra società. Inviterei a leggere la lettera di Luciana prima di criticarla perché la conosco bene e so che non è nel suo stile offendere gratuitamente le persone. Io, come essere umano, mi sento offeso da parole come "vecchia zitella" o "tardona" se poi qualcuno le trova divertenti sono afari suoi. Del resto siamo il paese che fa volare gli ascolti dei reality show in televisione e che non si lamenta mai del giornalismo asservito al potere. Che aspettarsi ancora? Marino Buzzi Strano che si consideri offensiva la lettera di Luciana Tufani e non gli interventi, bceri e maschilisti, di alcuni autori. In ogni caso queste sono le contraddizioni della nostra società. Inviterei a leggere la lettera di Luciana prima di criticarla perché la conosco bene e so che non è nel suo stile offendere gratuitamente le persone. Io, come essere umano, mi sento offeso da parole come “vecchia zitella” o “tardona” se poi qualcuno le trova divertenti sono afari suoi. Del resto siamo il paese che fa volare gli ascolti dei reality show in televisione e che non si lamenta mai del giornalismo asservito al potere. Che aspettarsi ancora?
Marino Buzzi

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Di: Annalisa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66020 Annalisa Wed, 22 Apr 2009 09:10:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66020 Quel tipo di umorismo non mi è parso per nulla offensivo. Gli articoli li ho trovati molto divertenti, come tante altre donne che sono intervenute quì. Sulla parte finale del pezzo della Tufani sono d'accordo con Matteo. Massimo ha fatto bene a toglierlo. Secondo me in quanto responsabile del sito è responsabile anche dei commenti ricevuti se sono offensivi.Se qualcuno offendesse me e Massimo non intervenisse lo considererei corresponsabile. Quel tipo di umorismo non mi è parso per nulla offensivo. Gli articoli li ho trovati molto divertenti, come tante altre donne che sono intervenute quì. Sulla parte finale del pezzo della Tufani sono d’accordo con Matteo. Massimo ha fatto bene a toglierlo. Secondo me in quanto responsabile del sito è responsabile anche dei commenti ricevuti se sono offensivi.Se qualcuno offendesse me e Massimo non intervenisse lo considererei corresponsabile.

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Di: zauberei http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66017 zauberei Wed, 22 Apr 2009 08:45:54 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66017 Luciana Tufani è il supplemento letterario del sole 24 ore... esso supplemento, che io prendo sempre, è bellissimo quando si tratta di fare analisi comparate sulla Secchia Rapita, interessante quando parla di Bernard Malamud, qualche volta comincia a essere inquietante quando parla di fenomeni di cultura contemporanea ed è illeggibile quando tracima nell'opinionismo spicciolo. In sostanza il Sole, è un giornale coerentemente reazionario. Quello che credo crei problemi, è la discussione nel luogo sbagliato e nei modi di sbagliati di un tema delicato. L'articolo citato da Massimo contestualizzava all'uso comune fino all'uso letterario una problematica terminologica riguardante esclusivamente il contesto giuridico, e la normativa per i contesti professionali. Io stessa che ho passione per la correttezza politica - come si può leggere sopra - riterrei l'applicazione pedissequa dei tuoi suggerimenti qualcosa di inefficace utile in certi contesti, ma alla fine per lo scollamento che ha sul sentire comune fondamentalmente tafazzesco. Un conto è non poter dire sporco negro. Sulla qual cosa sono d'accordo. Un conto è non poter dire donna ministro, la qual cosa mi lascia perplessa. L'uso della lingua rispecchia l'uso del sentimento. Lo scopo politico di qualsivoglia lotta per l'emancipazione deve essere io credo la modificazione di quei sentimenti che determinano un ordine sociale discriminatorio. Ma se la lingua è percepita come artificiale ci si rifugerà nella vecchia non si abbraccerà la nuova. Come sostanzialmente rivela l'umorismo di Scaraffia e compagni. Ciò non toglie, Matteo e Massimo, che questo tipo di umorismo possa risultare offensivo. Non tanto perchè sia non sia legittimo lo scetticismo su certi provvedimenti (anche se mi pare chiaro che ne è stata fraintesa più o meno volutamente la natura) ma perchè questo umorismo è la perfieria di un pensiero il quale è evidentemente sessista e prende parecchio alla leggera un problema che per molte donne e anche diversi uomini è serio e concreto. Io avrei insomma pubblicato tutto l'intervento di Luciana Tufani. Dopo tutto parlava per se e non a nome di Letteratitudine. Luciana Tufani è il supplemento letterario del sole 24 ore… esso supplemento, che io prendo sempre, è bellissimo quando si tratta di fare analisi comparate sulla Secchia Rapita, interessante quando parla di Bernard Malamud, qualche volta comincia a essere inquietante quando parla di fenomeni di cultura contemporanea ed è illeggibile quando tracima nell’opinionismo spicciolo. In sostanza il Sole, è un giornale coerentemente reazionario.
Quello che credo crei problemi, è la discussione nel luogo sbagliato e nei modi di sbagliati di un tema delicato. L’articolo citato da Massimo contestualizzava all’uso comune fino all’uso letterario una problematica terminologica riguardante esclusivamente il contesto giuridico, e la normativa per i contesti professionali. Io stessa che ho passione per la correttezza politica – come si può leggere sopra – riterrei l’applicazione pedissequa dei tuoi suggerimenti qualcosa di inefficace utile in certi contesti, ma alla fine per lo scollamento che ha sul sentire comune fondamentalmente tafazzesco.
Un conto è non poter dire sporco negro. Sulla qual cosa sono d’accordo. Un conto è non poter dire donna ministro, la qual cosa mi lascia perplessa. L’uso della lingua rispecchia l’uso del sentimento. Lo scopo politico di qualsivoglia lotta per l’emancipazione deve essere io credo la modificazione di quei sentimenti che determinano un ordine sociale discriminatorio. Ma se la lingua è percepita come artificiale ci si rifugerà nella vecchia non si abbraccerà la nuova. Come sostanzialmente rivela l’umorismo di Scaraffia e compagni.
Ciò non toglie, Matteo e Massimo, che questo tipo di umorismo possa risultare offensivo. Non tanto perchè sia non sia legittimo lo scetticismo su certi provvedimenti (anche se mi pare chiaro che ne è stata fraintesa più o meno volutamente la natura) ma perchè questo umorismo è la perfieria di un pensiero il quale è evidentemente sessista e prende parecchio alla leggera un problema che per molte donne e anche diversi uomini è serio e concreto.
Io avrei insomma pubblicato tutto l’intervento di Luciana Tufani. Dopo tutto parlava per se e non a nome di Letteratitudine.

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Di: Matteo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66013 Matteo Wed, 22 Apr 2009 08:18:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66013 Avevo letto l'intervento di Luciana Tufani sul sito del Comune di Ferrara http://associazioni.comune.fe.it/index.phtml?id=1933 Maugeri ha fatto benissimo a togliere l'ultima parte. Scaraffia e Marani nei loro articoli ,che possono essere contestati,come lo sono stati,non hanno offeso nessuno. La Tufani, invece,c'è andata pesante.Altro che che caduta di stile,le sue parole sono da denuncia. Avevo letto l’intervento di Luciana Tufani sul sito del Comune di Ferrara http://associazioni.comune.fe.it/index.phtml?id=1933
Maugeri ha fatto benissimo a togliere l’ultima parte. Scaraffia e Marani nei loro articoli ,che possono essere contestati,come lo sono stati,non hanno offeso nessuno. La Tufani, invece,c’è andata pesante.Altro che che caduta di stile,le sue parole sono da denuncia.

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Di: luciana tufani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-66005 luciana tufani Wed, 22 Apr 2009 06:54:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-66005 Da quel che si legge sul blog sembrerebbe che sia stata colta da un attacco di grafomania. Spiego come sono andate le cose: venerdì 17, prima di partire per una breve vacanza, ho ricevuto una mail da Letteratitudine in cui mi si chiedeva di intervenire nella discussione sulle differenze nel linguaggio. Ho mandato 3 mail che avevo già pronte (una era una lettera aperta al Sole 24 ore che non era stata pubblicata dal Sole, l'altra un pezzo che avevo inserito su facebook e l'ultima un piccolo prontuario sull'uso corretto del femminile), scrivendo che se interessava anche la terza poteva venire consultata e le altre erano per far capire che cosa pensavo. Non credevo venissero inserite tutte in un'unica volta ma visto che è stato fatto va bene lo stesso. Della prima tengo a precisare che chi dirige il blog ha pubblicato solo una parte togliendo quelle in cui mi meravigliavo per la caduta di stile di un supplemento letterario solitamente serio e documentato. Da quel che si legge sul blog sembrerebbe che sia stata colta da un attacco di grafomania. Spiego come sono andate le cose: venerdì 17, prima di partire per una breve vacanza, ho ricevuto una mail da Letteratitudine in cui mi si chiedeva di intervenire nella discussione sulle differenze nel linguaggio. Ho mandato 3 mail che avevo già pronte (una era una lettera aperta al Sole 24 ore che non era stata pubblicata dal Sole, l’altra un pezzo che avevo inserito su facebook e l’ultima un piccolo prontuario sull’uso corretto del femminile), scrivendo che se interessava anche la terza poteva venire consultata e le altre erano per far capire che cosa pensavo. Non credevo venissero inserite tutte in un’unica volta ma visto che è stato fatto va bene lo stesso. Della prima tengo a precisare che chi dirige il blog ha pubblicato solo una parte togliendo quelle in cui mi meravigliavo per la caduta di stile di un supplemento letterario solitamente serio e documentato.

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Di: perseo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65966 perseo Tue, 21 Apr 2009 17:03:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65966 Grande Luciana Tufani! E grande anche Gian ha colto il mio pensiero :) Grande Luciana Tufani! E grande anche Gian ha colto il mio pensiero :)

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Di: Il femminile come linguaggio di genere http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65921 Il femminile come linguaggio di genere Mon, 20 Apr 2009 21:31:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65921 <b>Il femminile come linguaggio di genere</b> di Luciana Tufani - * usare la doppia desinenza e non il neutro-maschile es: le/gli bambine/i; la/il scrittrice/ore oppure le bambine e i bambini, le scrittrici e gli scrittori, oppure usare l'asterisco finale se cambia solo l'ultima lettera altr*, tutt* * cercare forme alternative invece del neutro-maschile es: chi legge invece di il lettore; l’umanità invece di l’uomo * desinenza in –a (anche più corretta grammaticalmente) invece che in –essa (peggiorativa) o inalterata al maschile es: sì: sindaca, avvocata, ministra, magistrata, recensora, assessora, architetta, tecnica, ingegnera, critica, medica, chirurga, filosofa, cancelliera, ferroviera, segretaria (nel senso di segretaria di partito), pretora, deputata no: sindachessa, avvocatessa, ministro, donna ministro, ministro donna sì: professoressa, dottoressa che ormai sono entrate nell’uso e non hanno più senso peggiorativo * desinenza in –ice accettabile perché non ha solitamente senso peggiorativo es: sì: direttrice, scrittrice, ricercatrice, operatrice, rettrice, programmatrice, autrici varie no: direttore, direttore donna, ricercatore, autori vari sì/no: direttora e le altre forme in –a che in questo caso risultano un po’ forzate e inutili * desinenza invariata (parole epicene= femminile e maschile uguali) evidenziare l’articolo femminile es: sì: la vigile, la presidente, la giudice, la poeta, la soprano, la studente, le studenti, la manager, la leader, la capoufficio, la caposezione, la capoclasse, la sacerdote (sacerdotessa se ci si riferisce all’antichità) no: la vigilessa, il vigile, il giudice, il soprano sì/no: la poetessa, la studentessa (si possono usare perché poetessa non sempre ha mantenuto l’originario significato negativo e studentessa è entrato nell’uso comune) * attenzione ai plurali che limitano es: “la più grande scrittrice” non fa capire che è “la più grande tra le scrittrici e gli scrittori” e non solo tra le scrittrici ● concordanza al plurale usare la doppia desinenza tutte/i oppure usare l'asterisco tutt* oppure concordare con la maggioranza femminile se sono più donne oppure concordare con l’ultimo termine dell’elenco Il femminile come linguaggio di genere
di Luciana Tufani
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* usare la doppia desinenza e non il neutro-maschile

es: le/gli bambine/i; la/il scrittrice/ore oppure le bambine e i bambini, le scrittrici e gli scrittori, oppure usare l’asterisco finale se cambia solo l’ultima lettera altr*, tutt*

* cercare forme alternative invece del neutro-maschile

es: chi legge invece di il lettore; l’umanità invece di l’uomo

* desinenza in –a (anche più corretta grammaticalmente) invece che in –essa (peggiorativa) o inalterata al maschile

es: sì: sindaca, avvocata, ministra, magistrata, recensora, assessora, architetta, tecnica, ingegnera, critica, medica, chirurga, filosofa, cancelliera, ferroviera, segretaria (nel senso di segretaria di partito), pretora, deputata

no: sindachessa, avvocatessa, ministro, donna ministro, ministro donna

sì: professoressa, dottoressa che ormai sono entrate nell’uso e non hanno più senso peggiorativo

* desinenza in –ice accettabile perché non ha solitamente senso peggiorativo

es: sì: direttrice, scrittrice, ricercatrice, operatrice, rettrice, programmatrice, autrici varie

no: direttore, direttore donna, ricercatore, autori vari

sì/no: direttora e le altre forme in –a che in questo caso risultano un po’ forzate e inutili

* desinenza invariata (parole epicene= femminile e maschile uguali) evidenziare l’articolo femminile

es: sì: la vigile, la presidente, la giudice, la poeta, la soprano, la studente, le studenti, la manager, la leader, la capoufficio, la caposezione, la capoclasse, la sacerdote (sacerdotessa se ci si riferisce all’antichità)

no: la vigilessa, il vigile, il giudice, il soprano

sì/no: la poetessa, la studentessa (si possono usare perché poetessa non sempre ha mantenuto l’originario significato negativo e studentessa è entrato nell’uso comune)

* attenzione ai plurali che limitano

es: “la più grande scrittrice” non fa capire che è “la più grande tra le scrittrici e gli scrittori” e non solo tra le scrittrici

● concordanza al plurale

usare la doppia desinenza tutte/i

oppure usare l’asterisco tutt*

oppure concordare con la maggioranza femminile se sono più donne

oppure concordare con l’ultimo termine dell’elenco

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Di: Linguaggio di genere http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65920 Linguaggio di genere Mon, 20 Apr 2009 21:29:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65920 <b>Linguaggio di genere</b> - Due obiezioni che vengono spesso fatte quando si propone di usare il linguaggio di genere sono che le parole suggerite sono ridicole, che sono scorrette e che sconvolgerebbero la lingua italiana. Risponderò punto per punto, anche se molto schematicamente e semplicemente, a queste obiezioni. Quello che dirò non è affatto nuovo ma a quanto pare "repetita non iuvant" ed è necessario ricominciare sempre da capo tra il disinteresse quasi generale da una parte e il rifiuto di molti e, ahimè, di molte dall'altra. Sindaca, pretora ecc. vengono considerate ridicolissime, ma non vedo perché dovrebbero essere più strane del corrispondente maschile. Il motivo è che, avendo avuto in passato poche o nessuna sindaca, ministra e pretora, non era stato necessario usare il femminile e perciò non c'è l'abitudine a sentirlo e le prime volte suona strano, quasi sgradevole. Più verrà usato, più diventerà comune e non susciterà più alcuna reazione. Chi poi dichiara che le parole proposte sono grammaticalmente scorrette evidentemente non conosce la grammatica. Quello che è veramente scorretto è usare l'articolo o l'aggettivo maschile per un nome femminile e viceversa (es: la sindaco, il direttore Maria Bianchi). Mentre è pleonastico aggiungere donna per specificare (es: scrittrice donna). Il femminile più corretto per la maggior parte delle parole è in -a, quello in -essa è stato usato quasi sempre in senso derisorio (es: deputatessa, vigilessa) e rimane accettabile se è ormai entrato nell'uso senza alcun intento peggiorativo (es: professoressa); molte parole hanno il femminile in -ice ed ugualmente corretto come la forma in -a (es: direttrice, autrice) e inoltre non ha né ha avuto intento peggiorativo; altre parole sono uguali al femminile e la maschile (parole epicene) ed è sufficiente anteporre l'articolo corretto (es: la presidente, la vigile, un'artista, un'atleta), per analogia si dovrebbe usare l'articolo femminile per le parole inglesi usate in italiano (es: la premier, la tutor). In certi casi l'obiezione che viene fatta è che il femminile può creare confusione, ma non si vede perché una persona che fa l'editrice dovrebbe essere confusa con una ditta o una tecnica informatica o di laboratorio diventare una tecnica astratta quando è una tecnica in carne ed ossa. Quante volte è dal contesto che capiamo di che cosa si sta parlando, perché dovrebbe essere così difficile solo in questo caso? In alcuni casi sono le stesse direttrici, avvocate, presidenti a pretendere il titolo al maschile come se questo desse maggior prestigio. Non voglio infierire, per solidarietà di genere, quindi mi limito a constatare che se siamo ancora a questo punto è segno che c'è ancora molta strada da fare. Da quel che precede si vede benissimo che il cosidetto "linguaggio di genere" non è chissà quale nuovo linguaggio ma semplicemente un uso corretto della lingua italina che viene ben di più e ben più spesso stravolta in altri modi: con l'uso smodato di termini che diventano di moda e tutti utilizzano a proposito e a sproposito come fanno anche con parole straniere di cui ignorano il significato. Un esempio per tutti è l'uso e abuso di "intrigante" preso pari pari dall'inglese anche se in italiano non significa coinvolgente ma si riferisce a una persona che tesse intrighi. D'altronde non c'è da meravigliarsi per questo vezzo se persone di professione traduttrici usano "apologetico" invece di "in tono di scusa". Infine, rispondo all'ultima obiezione: la lingua è un organismo vivente che si evolve e non si può imporre. In primo luogo, imposizioni non ce ne sono state ed è improprio il confronto con le norme fasciste: lì si trattava di vietare od obbligare, qui si tratterebbe di abituare all'uso di forme più corrette grammaticalmente e politicamente. La lingua si evolve, appunto, e si dovrebbe evolvere come si evolvono gli esseri viventi e come si evolvono i costumi. Non può rimanere come l'hanno creata nella notte dei tempi e come è stata tramandata, non può non riflettere un auspicabile miglioramento nelle relazioni umane. Ma un'evoluzione ci sarà veramente e rapidamente solo se quelle che sono delle evidenti storture del linguaggio che riflettono storture delle mentalità verranno gradualmente sostituite ed entreranno a far parte del comune sentire. <b>Luciana Tufani</b> Linguaggio di genere
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Due obiezioni che vengono spesso fatte quando si propone di usare il linguaggio di genere sono che le parole suggerite sono ridicole, che sono scorrette e che sconvolgerebbero la lingua italiana.
Risponderò punto per punto, anche se molto schematicamente e semplicemente, a queste obiezioni. Quello che dirò non è affatto nuovo ma a quanto pare “repetita non iuvant” ed è necessario ricominciare sempre da capo tra il disinteresse quasi generale da una parte e il rifiuto di molti e, ahimè, di molte dall’altra.

Sindaca, pretora ecc. vengono considerate ridicolissime, ma non vedo perché dovrebbero essere più strane del corrispondente maschile. Il motivo è che, avendo avuto in passato poche o nessuna sindaca, ministra e pretora, non era stato necessario usare il femminile e perciò non c’è l’abitudine a sentirlo e le prime volte suona strano, quasi sgradevole. Più verrà usato, più diventerà comune e non susciterà più alcuna reazione.

Chi poi dichiara che le parole proposte sono grammaticalmente scorrette evidentemente non conosce la grammatica. Quello che è veramente scorretto è usare l’articolo o l’aggettivo maschile per un nome femminile e viceversa (es: la sindaco, il direttore Maria Bianchi). Mentre è pleonastico aggiungere donna per specificare (es: scrittrice donna). Il femminile più corretto per la maggior parte delle parole è in -a, quello in -essa è stato usato quasi sempre in senso derisorio (es: deputatessa, vigilessa) e rimane accettabile se è ormai entrato nell’uso senza alcun intento peggiorativo (es: professoressa); molte parole hanno il femminile in -ice ed ugualmente corretto come la forma in -a (es: direttrice, autrice) e inoltre non ha né ha avuto intento peggiorativo; altre parole sono uguali al femminile e la maschile (parole epicene) ed è sufficiente anteporre l’articolo corretto (es: la presidente, la vigile, un’artista, un’atleta), per analogia si dovrebbe usare l’articolo femminile per le parole inglesi usate in italiano (es: la premier, la tutor).

In certi casi l’obiezione che viene fatta è che il femminile può creare confusione, ma non si vede perché una persona che fa l’editrice dovrebbe essere confusa con una ditta o una tecnica informatica o di laboratorio diventare una tecnica astratta quando è una tecnica in carne ed ossa. Quante volte è dal contesto che capiamo di che cosa si sta parlando, perché dovrebbe essere così difficile solo in questo caso?

In alcuni casi sono le stesse direttrici, avvocate, presidenti a pretendere il titolo al maschile come se questo desse maggior prestigio. Non voglio infierire, per solidarietà di genere, quindi mi limito a constatare che se siamo ancora a questo punto è segno che c’è ancora molta strada da fare.

Da quel che precede si vede benissimo che il cosidetto “linguaggio di genere” non è chissà quale nuovo linguaggio ma semplicemente un uso corretto della lingua italina che viene ben di più e ben più spesso stravolta in altri modi: con l’uso smodato di termini che diventano di moda e tutti utilizzano a proposito e a sproposito come fanno anche con parole straniere di cui ignorano il significato. Un esempio per tutti è l’uso e abuso di “intrigante” preso pari pari dall’inglese anche se in italiano non significa coinvolgente ma si riferisce a una persona che tesse intrighi. D’altronde non c’è da meravigliarsi per questo vezzo se persone di professione traduttrici usano “apologetico” invece di “in tono di scusa”.

Infine, rispondo all’ultima obiezione: la lingua è un organismo vivente che si evolve e non si può imporre. In primo luogo, imposizioni non ce ne sono state ed è improprio il confronto con le norme fasciste: lì si trattava di vietare od obbligare, qui si tratterebbe di abituare all’uso di forme più corrette grammaticalmente e politicamente. La lingua si evolve, appunto, e si dovrebbe evolvere come si evolvono gli esseri viventi e come si evolvono i costumi. Non può rimanere come l’hanno creata nella notte dei tempi e come è stata tramandata, non può non riflettere un auspicabile miglioramento nelle relazioni umane. Ma un’evoluzione ci sarà veramente e rapidamente solo se quelle che sono delle evidenti storture del linguaggio che riflettono storture delle mentalità verranno gradualmente sostituite ed entreranno a far parte del comune sentire.

Luciana Tufani

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Di: Le Raccomandazioni di Alma Sabatini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65919 Le Raccomandazioni di Alma Sabatini Mon, 20 Apr 2009 21:28:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65919 <b>Le Raccomandazioni di Alma Sabatini</b> di Luciana Tufani - Quando nel 1986 Alma Sabatini pubblicò le Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana, l’opuscolo venne accolto da una raffica di lazzi e frizzi. Quelle che, fatte proprie dalla Commissione nazionale alle pari opportunità, erano delle indicazioni su cui riflettere vennero recepite come un’imposizione e come un intollerabile attentato alla lingua italiana. Gli sghignazzi su termini considerati ridicoli solo perché non usati comunemente benché perfettamente corretti linguisticamente si sprecarono. Le Raccomandazioni e il successivo libro del 1987 di Alma Sabatini, Il sessismo nella lingua italiana, erano già allora il frutto di numerose analisi sul linguaggio condotte da studiose di vari paesi – esemplare per l’Italia quella di Patrizia Violi, L’infinito singolare – da cui venivano ricavate indicazioni pratiche che si invitava a seguire. Da allora sono passati più di vent’anni ma poco è cambiato e le indicazioni sono state recepite e fatte proprie solo in alcuni ambienti, come ad esempio da qualche quotidiano o amministrazione comunale, ma nella generalità delle istituzioni pubbliche il neutro-maschile impera tenacemente e quasi non esistono documenti ufficiali in cui sia indicata la differenza di genere. Che si vada alla posta, in banca, all’ASL o in un ufficio qualsiasi ci si trova a dover compilare moduli in cui “il sottoscritto” può risultare unicamente “il” cliente, correntista, paziente, delegante ecc. oppure “il direttore”, “l’amministratore”, mentre in biblioteca o in internet possiamo fare ricerche unicamente per “autore”, “traduttore”, “curatore”. In altre lingue le forme di cancellazione o di svalutazione del femminile possono essere diverse ma i risultati non cambiano e, a quanto pare, poco è cambiato anche nell’uso se l’Unione Europea ha ritenuto opportuno stilare un regolamento comunitario che dia indicazioni in merito a come formulare i documenti ufficiali. Questo non vuol dire limitare la libertà di espressione ma, in qualche caso, far rispettare alcune regole di grammatica o delle elementari norme di buona creanza. Conoscendo la cautela dell’UE, dubito che le direttive siano dittatoriali e tanto meno rivoluzionarie ma come tali sono state vissute e hanno dato luogo a reazioni scomposte. Le Raccomandazioni di Alma Sabatini
di Luciana Tufani
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Quando nel 1986 Alma Sabatini pubblicò le Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana, l’opuscolo venne accolto da una raffica di lazzi e frizzi. Quelle che, fatte proprie dalla Commissione nazionale alle pari opportunità, erano delle indicazioni su cui riflettere vennero recepite come un’imposizione e come un intollerabile attentato alla lingua italiana. Gli sghignazzi su termini considerati ridicoli solo perché non usati comunemente benché perfettamente corretti linguisticamente si sprecarono. Le Raccomandazioni e il successivo libro del 1987 di Alma Sabatini, Il sessismo nella lingua italiana, erano già allora il frutto di numerose analisi sul linguaggio condotte da studiose di vari paesi – esemplare per l’Italia quella di Patrizia Violi, L’infinito singolare – da cui venivano ricavate indicazioni pratiche che si invitava a seguire.

Da allora sono passati più di vent’anni ma poco è cambiato e le indicazioni sono state recepite e fatte proprie solo in alcuni ambienti, come ad esempio da qualche quotidiano o amministrazione comunale, ma nella generalità delle istituzioni pubbliche il neutro-maschile impera tenacemente e quasi non esistono documenti ufficiali in cui sia indicata la differenza di genere. Che si vada alla posta, in banca, all’ASL o in un ufficio qualsiasi ci si trova a dover compilare moduli in cui “il sottoscritto” può risultare unicamente “il” cliente, correntista, paziente, delegante ecc. oppure “il direttore”, “l’amministratore”, mentre in biblioteca o in internet possiamo fare ricerche unicamente per “autore”, “traduttore”, “curatore”.

In altre lingue le forme di cancellazione o di svalutazione del femminile possono essere diverse ma i risultati non cambiano e, a quanto pare, poco è cambiato anche nell’uso se l’Unione Europea ha ritenuto opportuno stilare un regolamento comunitario che dia indicazioni in merito a come formulare i documenti ufficiali. Questo non vuol dire limitare la libertà di espressione ma, in qualche caso, far rispettare alcune regole di grammatica o delle elementari norme di buona creanza. Conoscendo la cautela dell’UE, dubito che le direttive siano dittatoriali e tanto meno rivoluzionarie ma come tali sono state vissute e hanno dato luogo a reazioni scomposte.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65918 Massimo Maugeri Mon, 20 Apr 2009 21:25:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65918 @ Gian Caro Gianluca, grazie per i tuoi commenti e bentornato da queste parti. Comprendo il tuo punto di vista, ma sono d'accordo con Simona... nel senso che è sempre meglio considerare la voce narrante ancorata al personaggio descritto. - Provo a rientrare in tema (con i riferimenti all'opuscolo Ue) inserendo i contributi che mi ha inviato l'editrice Luciana Tufani: www.tufani.it Li potrete leggere nei successivi commenti. @ Gian
Caro Gianluca, grazie per i tuoi commenti e bentornato da queste parti. Comprendo il tuo punto di vista, ma sono d’accordo con Simona… nel senso che è sempre meglio considerare la voce narrante ancorata al personaggio descritto.
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Provo a rientrare in tema (con i riferimenti all’opuscolo Ue) inserendo i contributi che mi ha inviato l’editrice Luciana Tufani:
http://www.tufani.it
Li potrete leggere nei successivi commenti.

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Di: gian http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65910 gian Mon, 20 Apr 2009 19:18:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65910 non ho detto questo: ho detto che è difficile trovare, purtroppo, un omosessuale che possa scrivere 'maschio di merda' ecc. e tu sei una scrittrice femmina e non uno scrittore femmina. ci mancava pure questa! come l'attore uomo al tempo dei greci. ci sarà anche il co......ne femmina? :))) da non credere! medioevo! annullare la cazzata del privilegio maschile e il servilismo mentale, ormai, della maggior parte delle donne (o femmine uomo?) si ride!!!! vabbè, chi se ne frega! non ho detto questo: ho detto che è difficile trovare, purtroppo, un omosessuale che possa scrivere ‘maschio di merda’ ecc. e tu sei una scrittrice femmina e non uno scrittore femmina. ci mancava pure questa! come l’attore uomo al tempo dei greci.
ci sarà anche il co……ne femmina? :) ))
da non credere!
medioevo!
annullare la cazzata del privilegio maschile e il servilismo mentale, ormai, della maggior parte delle donne (o femmine uomo?)
si ride!!!!
vabbè, chi se ne frega!

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Di: alberto trovato http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65900 alberto trovato Mon, 20 Apr 2009 16:36:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65900 Perfettamente d'accordo con lo "scrittore" Simona :) Perfettamente d’accordo con lo “scrittore” Simona
:)

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65899 simona lo iacono Mon, 20 Apr 2009 16:33:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65899 Caro Gian in realtà farei la stessa osservazione anche se quell'espressione fosse utilizzata da un omosessuale, proprio perchè la parola è libertà. Anzi, è una delle ultime libertà. L'importante è che l'espressione forte o volgare non sia fine a se stessa ma strettamente legata al contesto e alla storia. Te lo dico da donna, ma anche da scrittrice, anzi...come vuoe la UE...da "scrittore"!!!! Caro Gian
in realtà farei la stessa osservazione anche se quell’espressione fosse utilizzata da un omosessuale, proprio perchè la parola è libertà.
Anzi, è una delle ultime libertà.
L’importante è che l’espressione forte o volgare non sia fine a se stessa ma strettamente legata al contesto e alla storia. Te lo dico da donna, ma anche da scrittrice, anzi…come vuoe la UE…da “scrittore”!!!!

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Di: gian http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65898 gian Mon, 20 Apr 2009 16:23:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65898 quindi se l'attore avesse esordito con 'fottuto maschio di merda' o 'fottuto prete pedofilo' o 'bastardo democristiano mafioso' sarebbe stato uguale? no, perché c'è poca letteratura che imita il vero delle cronache f(e)rocie... il dolore lo esprimeva benissimo anche il 'seminario della gioventù' di aldo busi, che poi è finito davanti ai giudici del Tribunale di Trento nel corso del processo intentatogli nel 1989 per "oscenità e sessualismo fine a se stesso" dalla Procura della Repubblica per il romanzo Sodomie in corpo 11,I segreti di Brokeback Mountain lasciamo perdere, lo 'scandalo' della zanicchi lasciamo perdere, pasolini lasciamo perdere ché quello è un frocio comunista. insomma: non è che se un maschio 'interpreta' la voce del protagonista va tutto bene e se un frocio semplicemente parla la sua voce, va meno bene? io credo di sì. d'altronde al commento ha risposto lei, una donna. io credo ancora ci sia molto tabù sui 'maschi di merda' e sulla non molta legislazione a favore delle donne. :) quindi se l’attore avesse esordito con ‘fottuto maschio di merda’ o ‘fottuto prete pedofilo’ o ‘bastardo democristiano mafioso’ sarebbe stato uguale? no, perché c’è poca letteratura che imita il vero delle cronache f(e)rocie…
il dolore lo esprimeva benissimo anche il ’seminario della gioventù’ di aldo busi, che poi è finito davanti ai giudici del Tribunale di Trento nel corso del processo intentatogli nel 1989 per “oscenità e sessualismo fine a se stesso” dalla Procura della Repubblica per il romanzo Sodomie in corpo 11,I segreti di Brokeback Mountain lasciamo perdere, lo ’scandalo’ della zanicchi lasciamo perdere, pasolini lasciamo perdere ché quello è un frocio comunista. insomma: non è che se un maschio ‘interpreta’ la voce del protagonista va tutto bene e se un frocio semplicemente parla la sua voce, va meno bene? io credo di sì. d’altronde al commento ha risposto lei, una donna. io credo ancora ci sia molto tabù sui ‘maschi di merda’ e sulla non molta legislazione a favore delle donne.
:)

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Di: simona lo iacono http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65890 simona lo iacono Mon, 20 Apr 2009 16:10:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65890 Caro Gian ho letto il racconto di Lupi su tua segnalazione e devo dire che è sull'onda di tanta letteratura che "interpreta" la voce del protagonista (vedi per esempio "Pericle il nero" di Ferrandino, meraviglioso esempio di scrittura che imita il vero). Quindi le espressioni che hai letto e che ti hanno turbato devi pensarle come recitate da un attore che deve mirabilmente recitare la propria parte e - per farlo - pronuncia qualche parolaccia. Al cinema non stupisce, perchè è strumentale alla storia. E così pure in letteratura il linguaggio è il veicolo per farti toccare con mano l'atmosfera, dolente o, come in questo caso, violenta, di ciò che si narra. Penso a tanti altri esempi (compreso Dante). La letteratura interpreta la vita e le sue brutture, e lo fa con la lingua che gli è propria per raccontarne le ferite e le ingiustizie. Lì l'esordio non è stigmatizzante di una condizione, tutt'altro. Esprime solo dolore. Caro Gian
ho letto il racconto di Lupi su tua segnalazione e devo dire che è sull’onda di tanta letteratura che “interpreta” la voce del protagonista (vedi per esempio “Pericle il nero” di Ferrandino, meraviglioso esempio di scrittura che imita il vero).
Quindi le espressioni che hai letto e che ti hanno turbato devi pensarle come recitate da un attore che deve mirabilmente recitare la propria parte e – per farlo – pronuncia qualche parolaccia. Al cinema non stupisce, perchè è strumentale alla storia. E così pure in letteratura il linguaggio è il veicolo per farti toccare con mano l’atmosfera, dolente o, come in questo caso, violenta, di ciò che si narra.
Penso a tanti altri esempi (compreso Dante).
La letteratura interpreta la vita e le sue brutture, e lo fa con la lingua che gli è propria per raccontarne le ferite e le ingiustizie.
Lì l’esordio non è stigmatizzante di una condizione, tutt’altro.
Esprime solo dolore.

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Di: gian http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65881 gian Mon, 20 Apr 2009 15:34:26 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65881 facendomi un giro per la sempre più nauseante webtelevisiva e baronata rete italianetta ho scovato questo racconto di gordiano lupi. titolo: il frocio: inizia così: Sapevo bene che Marco Brandi era un fottuto frocio. http://www.scrittinediti.it/numeroquattro/tema.htm mi ha colpito la totale mancanza di stile del lupi e quel 'fottuto frocio' : se fosse stato 'maschio di merda' e avesse riguardato il numero impressionante di violenze su donne, gay e bambini, avrebbe avuto difficoltà a farsi pubblicare. d'altronde, non è l'alto numero di maschi al potere politico e editoriale (si veda il grinzane cavour e quanti ce ne sono di grinzane cavour) e di femmine-maschio e di clero viscerale e stantìo in the little little italy sia corresponsivo dell'incapacità ad arginare il fenomeno mafioso e baro-net-tale? :) facendomi un giro per la sempre più nauseante webtelevisiva e baronata rete italianetta ho scovato questo racconto di gordiano lupi. titolo: il frocio: inizia così: Sapevo bene che Marco Brandi era un fottuto frocio.

http://www.scrittinediti.it/numeroquattro/tema.htm

mi ha colpito la totale mancanza di stile del lupi e quel ‘fottuto frocio’ : se fosse stato ‘maschio di merda’ e avesse riguardato il numero impressionante di violenze su donne, gay e bambini, avrebbe avuto difficoltà a farsi pubblicare. d’altronde, non è l’alto numero di maschi al potere politico e editoriale (si veda il grinzane cavour e quanti ce ne sono di grinzane cavour) e di femmine-maschio e di clero viscerale e stantìo in the little little italy sia corresponsivo dell’incapacità ad arginare il fenomeno mafioso e baro-net-tale?
:)

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Di: M. Teresa Santalucia Scibona http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65742 M. Teresa Santalucia Scibona Sat, 18 Apr 2009 15:55:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65742 @Massimo, anche tu sei fantastico, anzi dolce come il giulebbe! @Lorenzo caro, se vuoi un po' immaginare come sono, tenterò di descrivermi:- Hai presente uno spaventapasseri con una testolina di assurdi capelli ancora scuri e dei ciuffetti brizzolati che cammina con l'andatura dei " Nuovi Mostri" di Striscia la Notizia? Nel 60, andai a Londra e visitai lo stesso Museo come fece L.Dawson. Allora ero ancora passabile.... piccola però, in versione tascabile. Se ci dovessi tornare ora, mi accadrebbe cosa scrive l'autore quando ci condusse la mamma della sua dolce metà:- " Ho portato mia suocera a vedere la Stanza degli orrori da Madame Tussaud e uno degli addetti mi ha avvertito:- La faccia camminare continuamente, signore, stiamo facendo l'inventario." LES DAWSON Brrrrr che paura! Ciao Massimo, ciao Lorenzo, ciao alla simpatica compagnia. Grazie Tessy @Massimo,
anche tu sei fantastico, anzi dolce come il giulebbe!
@Lorenzo caro,
se vuoi un po’ immaginare come sono, tenterò di descrivermi:- Hai presente uno spaventapasseri con una testolina di assurdi capelli ancora scuri e dei ciuffetti brizzolati che cammina con l’andatura dei ” Nuovi Mostri” di Striscia la Notizia? Nel 60, andai a Londra e visitai lo stesso Museo come fece L.Dawson. Allora ero ancora passabile…. piccola però, in versione tascabile.
Se ci dovessi tornare ora, mi accadrebbe cosa scrive l’autore quando ci
condusse la mamma della sua dolce metà:-
” Ho portato mia suocera a vedere la Stanza degli orrori da Madame Tussaud e uno degli addetti mi ha avvertito:- La faccia camminare continuamente, signore, stiamo facendo l’inventario.” LES DAWSON
Brrrrr che paura!
Ciao Massimo, ciao Lorenzo, ciao alla simpatica compagnia. Grazie
Tessy

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/comment-page-3/#comment-65739 Massimo Maugeri Sat, 18 Apr 2009 15:05:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/15/scrittura-senza-genere/#comment-65739 Grazie, Lorenzo. Qui la discussione continua (se volete). Ho ricevuto dei contributi via email che spero di inserire in tarda serata o domani. Buon sabato sera a tutti. Grazie, Lorenzo.
Qui la discussione continua (se volete).
Ho ricevuto dei contributi via email che spero di inserire in tarda serata o domani.
Buon sabato sera a tutti.

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