Commenti a: LA POESIA: SPECIALITA’ DEI PERDENTI? http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217506 Antonella Beccari Wed, 24 Aug 2011 15:39:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217506 AMELIA che ha già pensato, già parlato, molto tempo fa. Ora contempla e comunica in silenzio. AMELIA

che ha già pensato, già parlato,
molto tempo fa.
Ora contempla e comunica in silenzio.

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Di: Amelia Corsi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217352 Amelia Corsi Tue, 23 Aug 2011 15:52:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217352 Anche a me ha fatto piacere rileggere questo vecchio post. Ciao a tutti e buona prosecuzione di vacanze anche non e' ancora rientrato al lavoro! Anche a me ha fatto piacere rileggere questo vecchio post.
Ciao a tutti e buona prosecuzione di vacanze anche non e’ ancora rientrato al lavoro!

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217340 Antonella Beccari Tue, 23 Aug 2011 14:14:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217340 Le risate sono scintillanti perchè gli occhi brillano di lacrime. Ci sono dei momenti, nella vita, in cui riso e pianto coesistono, ed è quando la mente travalica gli estremi e li com-prende. Di coglierne l'istante, solo il Poeta sa farlo. E non si può più parlare di vincita o di perdita, appunto perchè quel raro istante, com-prendendole, le annulla. Per questo la risposta è ovvia. In realtà, la domanda non ha senso di esistere. Le risate sono scintillanti perchè gli occhi brillano di lacrime. Ci sono dei momenti, nella vita, in cui riso e pianto coesistono, ed è quando la mente travalica gli estremi e li com-prende. Di coglierne l’istante, solo il Poeta sa farlo. E non si può più parlare di vincita o di perdita, appunto perchè quel raro istante, com-prendendole, le annulla. Per questo la risposta è ovvia. In realtà, la domanda non ha senso di esistere.

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217295 Antonella Beccari Tue, 23 Aug 2011 09:28:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217295 .. invece l'inaspettato intervento di Marco Vinci appare utile perchè mi ha dato modo di trovare questo post che non avevo mai notato. La Scultura Mentale è la mia risposta a Massimo: La poesia è una specialità dei perdenti? .. invece l’inaspettato intervento di Marco Vinci appare utile perchè mi ha dato modo di trovare questo post che non avevo mai notato.
La Scultura Mentale è la mia risposta a Massimo: La poesia è una specialità dei perdenti?

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Di: Marco B.C. Vinci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217281 Marco B.C. Vinci Tue, 23 Aug 2011 07:50:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217281 La "SCULTURA MENTALE" appare surreale nella sua saccente inutilità. La “SCULTURA MENTALE” appare surreale nella sua saccente inutilità.

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Di: Antonella Beccari http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217146 Antonella Beccari Mon, 22 Aug 2011 18:57:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217146 SCULTURA MENTALE. L'ovvia risposta incide risate scintillanti. SCULTURA MENTALE.

L’ovvia risposta
incide
risate scintillanti.

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Di: giacomo tessani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217108 giacomo tessani Mon, 22 Aug 2011 14:35:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217108 @ marco bc vinci se ho ben capito questi vecchi post rimangono aperti a beneficio di chi volesse dire la sua. di più non so! ciao @ marco bc vinci
se ho ben capito questi vecchi post rimangono aperti a beneficio di chi volesse dire la sua.
di più non so!
ciao

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Di: Marco B.C. Vinci http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-217068 Marco B.C. Vinci Mon, 22 Aug 2011 08:08:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-217068 E' interessante quanto ho letto. Come mai ci si ferma al 16.04.2009 ?MBCV E’ interessante quanto ho letto. Come mai ci si ferma al 16.04.2009 ?MBCV

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Di: Kataweb.it - Blog - TERZAPAGINA, articoli selezionati dalle pagine culturali dei quotidiani » Blog Archive » Sud: la misura è colma http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-65572 Kataweb.it - Blog - TERZAPAGINA, articoli selezionati dalle pagine culturali dei quotidiani » Blog Archive » Sud: la misura è colma Thu, 16 Apr 2009 08:04:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-65572 [...] del «problema che non è più un problema» e del «Sud che è la nostra Eta». —— Su Letteratitudine si parla di poesia nessun [...] [...] del «problema che non è più un problema» e del «Sud che è la nostra Eta». —— Su Letteratitudine si parla di poesia nessun [...]

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Di: anna maria ercilli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-63309 anna maria ercilli Tue, 07 Apr 2009 07:51:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-63309 Perché mai dovrebbero essere perdenti, la poesia non è una gara di muscoli o abilità di intrattenimento. E' la qualità che tocca la bellezza e la restituisce in parole. Una frazione di vita racchiusa nella parola. Hale-Bopp nella sera più limpida senza tracce di cosmo e livori, aspettavamo l'ora migliore per guardarti cometa degli stupori la madre ricurva in sé assopiva un desiderio. (passaggio marzo ’97) Questi pochi versi, del 2009, ricordano la cometa H.B. particolarmente bella e osservata, nei mesi del suo passaggio, in marzo il massimo della visibilità e, mia madre che ora non c'è più. Un ricordo e un omaggio. Un caro saluto Massimo Perché mai dovrebbero essere perdenti, la poesia non è una gara di muscoli o abilità di intrattenimento.
E’ la qualità che tocca la bellezza e la restituisce in parole. Una frazione di vita racchiusa nella parola.

Hale-Bopp

nella sera più limpida
senza tracce di cosmo
e livori, aspettavamo
l’ora migliore per guardarti
cometa degli stupori
la madre ricurva in sé
assopiva un desiderio.

(passaggio marzo ’97)

Questi pochi versi, del 2009, ricordano la cometa H.B. particolarmente bella e osservata, nei mesi del suo passaggio, in marzo il massimo della visibilità e, mia madre che ora non c’è più. Un ricordo e un omaggio.
Un caro saluto Massimo

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-62676 Massimo Maugeri Sun, 05 Apr 2009 20:00:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-62676 Grazie per il tuo commento, G. Avalon. Hai ragione: i termini "perdenti" e "vincenti" sono molto irritanti e figli di una società altamente competitiva con cui purtroppo dobbiamo fare i conti. Quando Beradinelli scrive "La poesia sembra diventata la specialità dei “perdenti” e i critici che se ne occupano dimostrano un’inspiegabile vocazione al martirio" in realtà lancia una provocazione, ma credo sia molto vicino al tuo pensiero. Io ho ripreso quella provocazione in forma di domanda giusto per favorire il dibattito. Grazie per il tuo commento, G. Avalon.
Hai ragione: i termini “perdenti” e “vincenti” sono molto irritanti e figli di una società altamente competitiva con cui purtroppo dobbiamo fare i conti.
Quando Beradinelli scrive “La poesia sembra diventata la specialità dei “perdenti” e i critici che se ne occupano dimostrano un’inspiegabile vocazione al martirio” in realtà lancia una provocazione, ma credo sia molto vicino al tuo pensiero.
Io ho ripreso quella provocazione in forma di domanda giusto per favorire il dibattito.

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Di: G. Avalon http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-62438 G. Avalon Sun, 05 Apr 2009 10:37:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-62438 La poesia è una forma di espressione che per "arrivare" al lettore chiede da parte sua una funzione attiva. Senza entrare in empatia con chi scrive è difficile capire la poesia. Perciò poesia significa sensibilità, disponibilità, concentrazione. Una forma di partecipazione che non è richiesta al lettore di un romanzo, di un giallo o di un racconto, o per lo meno non con la stessa intensità. Questo certamente non fa della poesia cosa per tutti. Poi c'è anche la cattiva poesia: quella fatta di ermetismi pretestuosi, falsità o vuoto tecnicismo, che annoia ed allontana i già pochi lettori di buona volontà. Con la poesia è improbabile raggiungere fama, onore, ricchezza. Questi sono i parametri del cosiddetto successo. Eppure, sarò ingenuo, ma c'è qualche cosa in questi valori che mi sembra molto estraneo alla poesia. Perdenti....vincenti...è una terminologia banale che mi irrita. La poesia è una forma di espressione che per “arrivare” al lettore chiede
da parte sua una funzione attiva. Senza entrare in empatia con chi
scrive è difficile capire la poesia. Perciò poesia significa sensibilità, disponibilità, concentrazione. Una forma di partecipazione che non è richiesta al lettore di un romanzo, di un giallo o di un racconto, o per lo meno non con la stessa intensità.
Questo certamente non fa della poesia cosa per tutti.
Poi c’è anche la cattiva poesia: quella fatta di ermetismi pretestuosi, falsità o vuoto tecnicismo, che annoia ed allontana i già pochi lettori di buona volontà.
Con la poesia è improbabile raggiungere fama, onore, ricchezza.
Questi sono i parametri del cosiddetto successo. Eppure, sarò ingenuo, ma c’è qualche cosa in questi valori che mi sembra molto estraneo alla poesia. Perdenti….vincenti…è una terminologia banale che mi irrita.

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-61337 lorenzerrimo Thu, 02 Apr 2009 21:25:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-61337 @ Maria Lucia Riccioli concordo anch'io e ti ringrazio delle chiare e sensibili espressioni. Nella poesia si espone l'anima, cercando nell'elevazione la pace e la propria redenzione. Chi ama nella vita tutto ciò che lo circonda, tenderà a scrivere poesie, o anche romanzi, come per trovare un riscontro liberatore del quale necessita. Scrivere può sostituire la psicoanalisi, credo addirittura che sia migliore di lei, perché il primo scopo dell'anima cercante o bisognosa è quello di esternarsi; osservata dall'esterno, può essere controllata meglio e/o appagata. Le mie poche poesie sono frutto di uno sfogo emotivo e dettato da una musa con la quale sono in correlazione, ci metto quindi tutta l'anima e solo dopo mi sento sollevato e rasserenato. Cari saluti lorenzo @ Maria Lucia Riccioli
concordo anch’io e ti ringrazio delle chiare e sensibili espressioni.
Nella poesia si espone l’anima, cercando nell’elevazione la pace e
la propria redenzione.
Chi ama nella vita tutto ciò che lo circonda, tenderà a scrivere poesie, o anche romanzi, come per trovare un riscontro liberatore del quale necessita.
Scrivere può sostituire la psicoanalisi, credo addirittura che sia migliore di lei, perché il primo scopo dell’anima cercante o bisognosa è quello di esternarsi; osservata dall’esterno, può essere controllata meglio e/o appagata.
Le mie poche poesie sono frutto di uno sfogo emotivo e dettato da una musa con la quale sono in correlazione, ci metto quindi tutta l’anima e solo dopo mi sento sollevato e rasserenato.
Cari saluti
lorenzo

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-60345 Renzo Montagnoli Tue, 31 Mar 2009 19:02:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60345 @Maria Luisa Riccioli: da piccolo poeta di campagna concordo. In effetti, chi scrive poesie, è abituato a osservare molto il mondo che è all'intorno, cercando di vedere oltre l'apparenza. @Maria Luisa Riccioli: da piccolo poeta di campagna concordo. In effetti, chi scrive poesie, è abituato a osservare molto il mondo che è all’intorno, cercando di vedere oltre l’apparenza.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-60298 Maria Lucia Riccioli Tue, 31 Mar 2009 17:34:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60298 La poesia è l'unica attività umana a non essersi evoluta. Pensiamoci bene. Se ci fate caso, Alceo non ha nulla di meno rispetto a Sanguineti. Catullo canta l'amore con la soave perfezione di Petrarca o della Cvetaeva, per dire (se l'ho scritto giusto!). Fa poesia non chi è perdente, ma come dice Le Clézio (che estende il ragionamento a tutta la scrittura in generale) per assumere una distanza nei confronti delle cose, su cui magari non si è in grado di intervenire in altri modi. Scrittura come modalità di stare al mondo. La vita o la si vive o la si scrive, diceva Pirandello. L'ideale sarebbe conciliare scrittura e vita, poesia e azione, pensiero e movimento. Ma l apoesia è essenzialmente contempplazione, ascolto del respiro segreto delle cose e del mondo, intuizione fantastica, ri-creazione del reale, smontaggio dei meccanismi del mondo. Il poeta soltanto esercita l'azione di poiesis, da poiein, cioè creare. La poesia è l’unica attività umana a non essersi evoluta. Pensiamoci bene. Se ci fate caso, Alceo non ha nulla di meno rispetto a Sanguineti. Catullo canta l’amore con la soave perfezione di Petrarca o della Cvetaeva, per dire (se l’ho scritto giusto!).
Fa poesia non chi è perdente, ma come dice Le Clézio (che estende il ragionamento a tutta la scrittura in generale) per assumere una distanza nei confronti delle cose, su cui magari non si è in grado di intervenire in altri modi. Scrittura come modalità di stare al mondo. La vita o la si vive o la si scrive, diceva Pirandello. L’ideale sarebbe conciliare scrittura e vita, poesia e azione, pensiero e movimento.
Ma l apoesia è essenzialmente contempplazione, ascolto del respiro segreto delle cose e del mondo, intuizione fantastica, ri-creazione del reale, smontaggio dei meccanismi del mondo.
Il poeta soltanto esercita l’azione di poiesis, da poiein, cioè creare.

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Di: Domenico Sergi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-60232 Domenico Sergi Tue, 31 Mar 2009 15:27:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60232 Io sono forse l'ultimo a potere parlare di poesia, e se sia vincente o perdente. Ho cominciato a scrivere da poco sul Club dei poeti, e poi su Poesia e Dintorni, e poi sul Giardino dei poeti e grazie a Renzo anche su Arteinsieme, ho passato la settantina e sono già da tempo in mezzo a voi, e scrivo, voglio dirvelo, e riesco a farlo, solo quando me lo dice il cuore, e solo quando so di che cosa voglio scrivere. Voglio dire non a caso, ma perchè ho un obiettivo preciso che mi spinge, una frase , una parola che mi passa per la mente, un inizio, ed ho la necessità di metterlo sulla carta, e dargli corpo, ed anche un'anima, se no non mi dice niente, sono solo parole vuote senza sapore. Voglio farvi un esempio :io ho una nipotina, ed ho già scritto di lei, ma se voglio scrivere ancora debbo essere spinto da qualcosa che ho dentro, ed è così che è nata questa poesia che vi trascrivo, perchè volevo che 'lei' sapesse, quando sarà grande, cosa c'era sulla terra mentre lei compiva ...13 mesi : Veronica fa tredici...mesi. Intanto che fiorisci già cammini mentre fai tredici e non di gioco, sappi, ma di vita Tentenni un pò, traballi, ti sorreggi e parti,risoluta, ma prudente. Se cadi, lentamente, anzi ti siedi e poi ancora, nuovamente in piedi... Intorno a te il mondo è scoppiettante tutto è fermento, cambia, si tramuta L'America ha Obama presidente a Lampedusa sbarchi a non finire. E tira un'aria, ormai, buona per niente le borse vanno giù e c'è paura. Il prezzo della pasta raddoppiato il pane, a ruota, gente più indigente E l'oro nero ch'era già alle stelle d'un colpo è andato giù e s'è fermato. Ma non temere, il sole non si oscura il vento garrirà la tua bandiera e pioggia e neve sosterranno il mare, la nave salperà per altri lidi sarai felice in mezzo a tanta gente : razze multicolori spinte all'orizzonte. Verranno radiosi i giorni, saranno tuoi. E cambieranno questi tristi tempi e muteranno in meglio le stagioni Tuo nonno lo sa bene : il seme è forte da te verranno certo fuori, buoni frutti. 14.11.2008 Ecco ho voluto portare in questa discussione anche il mio modesto contributo. Domenico Sergi, alias 'trimacassi'. Un saluto a tutti. Io sono forse l’ultimo a potere parlare di poesia, e se sia vincente o perdente. Ho cominciato a scrivere da poco sul Club dei poeti, e poi su Poesia e Dintorni, e poi sul Giardino dei poeti e grazie a Renzo anche su Arteinsieme, ho passato la settantina e sono già da tempo in mezzo a voi, e scrivo, voglio dirvelo, e riesco a farlo, solo quando me lo dice il cuore, e solo quando so di che cosa voglio scrivere. Voglio dire non a caso, ma perchè ho un obiettivo preciso che mi spinge, una frase , una parola che mi passa per la mente, un inizio, ed ho la necessità di metterlo sulla carta, e dargli corpo, ed anche un’anima, se no non mi dice niente, sono solo parole vuote senza sapore. Voglio farvi un esempio :io ho una nipotina, ed ho già scritto di lei, ma se voglio scrivere ancora debbo essere spinto da qualcosa che ho dentro, ed è così che è nata questa poesia che vi trascrivo, perchè volevo che ‘lei’ sapesse, quando sarà grande, cosa c’era sulla terra mentre lei compiva …13 mesi :

Veronica fa tredici…mesi.

Intanto che fiorisci già cammini
mentre fai tredici
e non di gioco, sappi, ma di vita
Tentenni un pò, traballi, ti sorreggi
e parti,risoluta, ma prudente.
Se cadi, lentamente, anzi ti siedi
e poi ancora, nuovamente in piedi…

Intorno a te il mondo è scoppiettante
tutto è fermento, cambia, si tramuta
L’America ha Obama presidente
a Lampedusa sbarchi a non finire.
E tira un’aria, ormai, buona per niente
le borse vanno giù e c’è paura.

Il prezzo della pasta raddoppiato
il pane, a ruota, gente più indigente
E l’oro nero ch’era già alle stelle
d’un colpo è andato giù e s’è fermato.

Ma non temere, il sole non si oscura
il vento garrirà la tua bandiera
e pioggia e neve sosterranno il mare,
la nave salperà per altri lidi
sarai felice in mezzo a tanta gente :
razze multicolori spinte all’orizzonte.

Verranno radiosi i giorni, saranno tuoi.
E cambieranno questi tristi tempi
e muteranno in meglio le stagioni
Tuo nonno lo sa bene :
il seme è forte
da te verranno certo fuori, buoni frutti.

14.11.2008

Ecco ho voluto portare in questa discussione anche il mio modesto contributo. Domenico Sergi, alias ‘trimacassi’. Un saluto a tutti.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-60124 francesca giulia Tue, 31 Mar 2009 12:17:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60124 sì cara continuiamo e invitiamo anche renzo nel nostro piccolo spazio! baciuzzi sì cara continuiamo e invitiamo anche renzo nel nostro piccolo spazio!
baciuzzi

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Di: roberta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-4/#comment-60091 roberta Tue, 31 Mar 2009 11:21:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60091 @Franc Sì, volevo dire proprio ciò che hai scritto tu. Magari non è facile questo passaggio dall'"io" al "noi". Ed è infatti questo "riconoscersi" del lettore in quel componimento poetico ciò che potrebbe "avvicinare" maggiormente le persone alla poesia. Non è un'operazione semplice, anzi. Anch'io ti seguo sempre Baci. Intanto, se vuoi, continuiamo a parlare di Verlaine e di De Musset o di altri poeti nell'altro post.. @Franc
Sì, volevo dire proprio ciò che hai scritto tu. Magari non è facile questo passaggio dall’”io” al “noi”. Ed è infatti questo “riconoscersi” del lettore in quel componimento poetico ciò che potrebbe “avvicinare” maggiormente le persone alla poesia. Non è un’operazione semplice, anzi.
Anch’io ti seguo sempre
Baci.
Intanto, se vuoi, continuiamo a parlare di Verlaine e di De Musset o di altri poeti nell’altro post..

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-60063 francesca giulia Tue, 31 Mar 2009 10:23:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60063 cara rob e caro renzo mi intrometto un attimo.Rob hai ragione quando dici troppi "io",nel senso che c'è troppa autoreferenzialità,anche nella poesia,questo perchè un pò è un rislutato di un'epoca in cui oltre il proprio ombellico la scrittura come altre forme d'arte non riesce ad andare-tranne poche eccezioni- un pò perchè molti scrivono poesie senza irucire a giungere a quella magica trasformazione che è proprio partire dall'io per arrivare al noi,cioò ciò che leggiamo anche se parla di un io che lo ha generato ci restituisce noi stessi :perchè la poesia sia tale deve diventare universale e lo fa nell'incontro con il lettore che si riconosce in essa. Sempre interessante seguirti rob,baci cara rob e caro renzo mi intrometto un attimo.Rob hai ragione quando dici troppi “io”,nel senso che c’è troppa autoreferenzialità,anche nella poesia,questo perchè un pò è un rislutato di un’epoca in cui oltre il proprio ombellico la scrittura come altre forme d’arte non riesce ad andare-tranne poche eccezioni- un pò perchè molti scrivono poesie senza irucire a giungere a quella magica trasformazione che è proprio partire dall’io per arrivare al noi,cioò ciò che leggiamo anche se parla di un io che lo ha generato ci restituisce noi stessi :perchè la poesia sia tale deve diventare universale e lo fa nell’incontro con il lettore che si riconosce in essa.
Sempre interessante seguirti rob,baci

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Di: roberta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-60036 roberta Tue, 31 Mar 2009 09:37:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60036 @Renzo Mi sono espressa male quando ho scritto "la poesia è scritta per chi.."; certo che chi scrive "traspone le sue osservazioni del reale+emozioni", come hai scritto tu, ma stavo parlando dal punto di vista del "lettore", non del "poeta". Io sono un "lettore" di poesia, poca, in verità, negli ultimi tempi, a causa della mancanza di tempo; per questo parlavo del "tempo". Concordo su tutto ciò che hai scritto, tranne su una cosa, perdonami: non la si legge "in fretta" ( almeno, questa è la mia opinione). Ho letto con piacere la tua riportata qui sopra. Vedi, a me sembra che la poesia sia un "luogo" per privilegiati, per questo ho la sensazione che alla fine sia rivolta anche a "troppo pochi"; magari è un mio pregiudizio, chissà. Concludo sull'epica. Non mi sono spiegata, ma avevo in mente, quando parlavo di "epica", sia i veri Poemi Epici ( quelli medievali, per esempio), sia i "Long Poems"( Walt Whitman, T.S. Eliot, Pound). Io ora non avrei tanto il desiderio di leggerli, proprio perché per "avvicinarmi" a loro, avevo sempre bisogno che il nostro professore di letteratura anglo-americana facesse da "tramite" tra noi (=comuni lettori) e la loro difficoltà. Sarà per mia ignoranza, ma vedo adesso molte composizioni "liriche", molti "io" che parlano delle proprie personali sensazioni e non so se si ha sempre la curiosità di "entrare" nell'"io" degli altri, se ci parla solo di sé. Ti faccio un'ultima domanda, per curiosità: quali sono i tuoi poeti preferiti? Ciao, cari saluti. @Renzo
Mi sono espressa male quando ho scritto “la poesia è scritta per chi..”; certo che chi scrive “traspone le sue osservazioni del reale+emozioni”, come hai scritto tu, ma stavo parlando dal punto di vista del “lettore”, non del “poeta”. Io sono un “lettore” di poesia, poca, in verità, negli ultimi tempi, a causa della mancanza di tempo; per questo parlavo del “tempo”.
Concordo su tutto ciò che hai scritto, tranne su una cosa, perdonami: non la si legge “in fretta” ( almeno, questa è la mia opinione).
Ho letto con piacere la tua riportata qui sopra.
Vedi, a me sembra che la poesia sia un “luogo” per privilegiati, per questo ho la sensazione che alla fine sia rivolta anche a “troppo pochi”; magari è un mio pregiudizio, chissà.
Concludo sull’epica. Non mi sono spiegata, ma avevo in mente, quando parlavo di “epica”, sia i veri Poemi Epici ( quelli medievali, per esempio), sia i “Long Poems”( Walt Whitman, T.S. Eliot, Pound). Io ora non avrei tanto il desiderio di leggerli, proprio perché per “avvicinarmi” a loro, avevo sempre bisogno che il nostro professore di letteratura anglo-americana facesse da “tramite” tra noi (=comuni lettori) e la loro difficoltà.
Sarà per mia ignoranza, ma vedo adesso molte composizioni “liriche”, molti “io” che parlano delle proprie personali sensazioni e non so se si ha sempre la curiosità di “entrare” nell’”io” degli altri, se ci parla solo di sé.
Ti faccio un’ultima domanda, per curiosità: quali sono i tuoi poeti preferiti?
Ciao, cari saluti.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-60003 Renzo Montagnoli Tue, 31 Mar 2009 08:38:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60003 E' riuscita male l'impaginazione quindi ripeto: TRINACRIA Si scioglie il giorno in un sole che lento saluta e va al riposo. Questo mare che ha visto viaggi di fenici, di normanni, di saraceni e che ora spinge a riva uomini disperati; queste onde che a volte portano canti lontani di berberi e che si spingono incessanti verso spiagge di bianca rena; questo cielo che osserva immobile una terra scolpita, un fiore di roccia, dove amore e furore convivono eterni. Qui il fuoco della terra s’offre spavaldo fra distese di grano e bianchi fiori di zagara; qui dove tutto cambia e tutto resta uguale, terra di gattopardi, di uomini di rispetto, di madonne in processione, di sogni che mai si realizzano, eppure qui vorrei stare, addormentarmi in questo tramonto cullato dall’onda. Lunghe striature rosse s’irradiano all’occidente dei miei pensieri, su questo mare mi sarà dolce il naufragio con l’approdo sicuro a una riva su cui poter ricominciare sempre restando a me uguale. E’ riuscita male l’impaginazione quindi ripeto:

TRINACRIA

Si scioglie il giorno in un sole
che lento saluta e va al riposo.
Questo mare che ha visto viaggi
di fenici, di normanni, di saraceni
e che ora spinge a riva uomini disperati;
queste onde che a volte portano
canti lontani di berberi
e che si spingono incessanti
verso spiagge di bianca rena;
questo cielo che osserva immobile
una terra scolpita, un fiore di roccia,
dove amore e furore convivono eterni.
Qui il fuoco della terra s’offre spavaldo
fra distese di grano e bianchi fiori di zagara;
qui dove tutto cambia e tutto resta uguale,
terra di gattopardi, di uomini di rispetto,
di madonne in processione,
di sogni che mai si realizzano,
eppure qui vorrei stare,
addormentarmi in questo tramonto
cullato dall’onda.
Lunghe striature rosse s’irradiano
all’occidente dei miei pensieri,
su questo mare
mi sarà dolce il naufragio
con l’approdo sicuro
a una riva
su cui poter ricominciare
sempre restando a me uguale.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-60001 Renzo Montagnoli Tue, 31 Mar 2009 08:37:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-60001 Dedicata agli amici siciliani, ma non solo a loro... .-.-.-.-.- Trinacria Si scioglie il giorno in un sole che lento saluta e va al riposo. Questo mare che ha visto viaggi di fenici, di normanni, di saraceni e che ora spinge a riva uomini disperati; queste onde che a volte portano canti lontani di berberi e che si spingono incessanti verso spiagge di bianca rena; questo cielo che osserva immobile una terra scolpita, un fiore di roccia, dove amore e furore convivono eterni. Qui il fuoco della terra s’offre spavaldo fra distese di grano e bianchi fiori di zagara; qui dove tutto cambia e tutto resta uguale, terra di gattopardi, di uomini di rispetto, di madonne in processione, di sogni che mai si realizzano, eppure qui vorrei stare, addormentarmi in questo tramonto cullato dall’onda. Lunghe striature rosse s’irradiano all’occidente dei miei pensieri, su questo mare mi sarà dolce il naufragio con l’approdo sicuro a una riva su cui poter ricominciare sempre restando a me uguale. Da Viaggi in poesia Dedicata agli amici siciliani, ma non solo a loro…

.-.-.-.-.-
Trinacria Si scioglie il giorno in un sole
che lento saluta e va al riposo.
Questo mare che ha visto viaggi
di fenici, di normanni, di saraceni
e che ora spinge a riva uomini disperati;
queste onde che a volte portano
canti lontani di berberi
e che si spingono incessanti
verso spiagge di bianca rena;
questo cielo che osserva immobile
una terra scolpita, un fiore di roccia,
dove amore e furore convivono eterni.
Qui il fuoco della terra s’offre spavaldo
fra distese di grano e bianchi fiori di zagara;
qui dove tutto cambia e tutto resta uguale,
terra di gattopardi, di uomini di rispetto,
di madonne in processione,
di sogni che mai si realizzano,
eppure qui vorrei stare,
addormentarmi in questo tramonto
cullato dall’onda.
Lunghe striature rosse s’irradiano
all’occidente dei miei pensieri,
su questo mare
mi sarà dolce il naufragio
con l’approdo sicuro
a una riva
su cui poter ricominciare
sempre restando a me uguale.
Da Viaggi in poesia

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59713 Renzo Montagnoli Mon, 30 Mar 2009 17:43:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59713 @Roberta: allora, rispondo con ordine: Non è vero che non si faccia più poesia epica, ma questa ha pochi lettori; io, per esempio, ne scrivo e ne leggo anche. La poesia non è scritta tanto per chi ha il tempo per leggerla, ma è frutto di una trasposizione personale di un'osservazione, unita a un sentimento o a un'emozione. Oggi non ci sono tanti lettori di poesia perchè per lo più si spaccia per poesia quella che non è tale. Se è vero che leggere una poesia richiede partecipazione, c'è da dire però che è un esercizio che si fa velocemente e dunque anche adatto ai ritmi convulsi della nostra vita. Il problema della scarsa commerciabilità dei libri di poesia risiede in due fattori: 1) Non sono molti i poeti che leggono le poesie d'altri; 2) Molti libri di poesia in effetti non sono di poesia, o meglio si spacciano per poesia delle frasi tronche senza armonia. @Roberta: allora, rispondo con ordine:
Non è vero che non si faccia più poesia epica, ma questa ha pochi lettori; io, per esempio, ne scrivo e ne leggo anche.
La poesia non è scritta tanto per chi ha il tempo per leggerla, ma è frutto di una trasposizione personale di un’osservazione, unita a un sentimento o a un’emozione.
Oggi non ci sono tanti lettori di poesia perchè per lo più si spaccia per poesia quella che non è tale.
Se è vero che leggere una poesia richiede partecipazione, c’è da dire però che è un esercizio che si fa velocemente e dunque anche adatto ai ritmi convulsi della nostra vita.
Il problema della scarsa commerciabilità dei libri di poesia risiede in due fattori:
1) Non sono molti i poeti che leggono le poesie d’altri;
2) Molti libri di poesia in effetti non sono di poesia, o meglio si spacciano per poesia delle frasi tronche senza armonia.

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Di: roberta http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59361 roberta Sun, 29 Mar 2009 19:36:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59361 Riguardo alla poesia, credo che sia il suo linguaggio simbolico- suggestivo a renderla più "distante" dal gusto generale delle persone. Certo, non è un genere letterario che arriva "immediato" al pubblico (come sa essere il teatro). In molti casi per raggiungere il significato di un'opera poetica è necessario, infatti, un "mediatore" che la "spieghi", che ne spieghi il contenuto; a meno che essa non voglia suggerire mere sonorità. Certo chi scrive poesia, com'è possibile sia un "perdente"? Se ha la capacità di "trasformare" le sensazioni interiori "visualizzandole" in lettere, versi+suoni, ha un dono. Potrà non piacere; oppure piacere soltanto a chi la scrive; oppure piacere a pochi; o piacere a molti: questo è un mistero. Trovo bello l'intervento di Luigi, più sopra, che si chiede quali categorie di lettori hanno la curiosità di avvicinarsi ai testi dei poeti, che parlano sempre, inevitabilmente, di sé ( poesia "epica" non se ne fa più, credo; è l'espressione "lirica" quella che prevale maggiormente). La poesia è scritta per chi ha il tempo di leggerla, o per chi decide di dedicare il suo tempo alla lettura, piuttosto che ad altri svaghi. E siccome leggere testi poetici comporta, comunque, una certa "partecipazione", sono meno coloro che la leggono, rispetto a chi preferisce( si fa per dire, perché è una preferenza "indotta") la televisione, che è sempre "passiva" e non comporta alcuna "partecipazione". Però credo che si continuerà sempre a scrivere poesia. Riguardo alla poesia, credo che sia il suo linguaggio simbolico- suggestivo a renderla più “distante” dal gusto generale delle persone. Certo, non è un genere letterario che arriva “immediato” al pubblico (come sa essere il teatro). In molti casi per raggiungere il significato di un’opera poetica è necessario, infatti, un “mediatore” che la “spieghi”, che ne spieghi il contenuto; a meno che essa non voglia suggerire mere sonorità.
Certo chi scrive poesia, com’è possibile sia un “perdente”? Se ha la capacità di “trasformare” le sensazioni interiori “visualizzandole” in lettere, versi+suoni, ha un dono. Potrà non piacere; oppure piacere soltanto a chi la scrive; oppure piacere a pochi; o piacere a molti: questo è un mistero.
Trovo bello l’intervento di Luigi, più sopra, che si chiede quali categorie di lettori hanno la curiosità di avvicinarsi ai testi dei poeti, che parlano sempre, inevitabilmente, di sé ( poesia “epica” non se ne fa più, credo; è l’espressione “lirica” quella che prevale maggiormente).
La poesia è scritta per chi ha il tempo di leggerla, o per chi decide di dedicare il suo tempo alla lettura, piuttosto che ad altri svaghi. E siccome leggere testi poetici comporta, comunque, una certa “partecipazione”, sono meno coloro che la leggono, rispetto a chi preferisce( si fa per dire, perché è una preferenza “indotta”) la televisione, che è sempre “passiva” e non comporta alcuna “partecipazione”.
Però credo che si continuerà sempre a scrivere poesia.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59125 Massimo Maugeri Sun, 29 Mar 2009 12:41:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59125 (Provo ad aggiornare l'ora...) (Provo ad aggiornare l’ora…)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59124 Massimo Maugeri Sun, 29 Mar 2009 12:39:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59124 Un saluto speciale alla mia cara amica Tiziana Esposito (che non vedo dai tempi di Ragusa). Ciao, Tiziana. Grazie per essere intervenuta. Un saluto speciale alla mia cara amica Tiziana Esposito (che non vedo dai tempi di Ragusa). Ciao, Tiziana. Grazie per essere intervenuta.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59123 Massimo Maugeri Sun, 29 Mar 2009 12:37:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59123 @ Renzo Il titolo di questo post era (ed è) provocatorio, certo. La poesia non è una specialità dei perdenti. Semmai è al contrario. E chi non ama la poesia, non sa che si perde.:-) @ Renzo
Il titolo di questo post era (ed è) provocatorio, certo. La poesia non è una specialità dei perdenti. Semmai è al contrario. E chi non ama la poesia, non sa che si perde.:-)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59122 Massimo Maugeri Sun, 29 Mar 2009 12:35:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59122 Ringrazio per i commenti pervenuti anche qui. E in particolare a Renzo che ha coordinato la bella discussione. Ringrazio per i commenti pervenuti anche qui. E in particolare a Renzo che ha coordinato la bella discussione.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59101 Renzo Montagnoli Sun, 29 Mar 2009 08:39:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59101 @Mela Mondì: ti ringrazio per l'invito e anche verrei, ma già mi è difficile presenziare in località più vicine alla mia e Acquedolci è molto, troppo lontana. Ho in programma per tempi migliori un viaggio in Sicilia e in quell'occasione mi piacerebbe conoscere te e anche tutti gli altri scrittori siciliani che normalmente stazionano su Letteratitudine, come Massimo Maugeri, Salvo Zappulla e Simona Lo Iacono, e mi scuso fin d'ora se ho dimenticato qualcuno, ma il passaggio all'ora legale non mi ha ancora risvegliato dal torpore notturno. @Mela Mondì: ti ringrazio per l’invito e anche verrei, ma già mi è difficile presenziare in località più vicine alla mia e Acquedolci è molto, troppo lontana.
Ho in programma per tempi migliori un viaggio in Sicilia e in quell’occasione mi piacerebbe conoscere te e anche tutti gli altri scrittori siciliani che normalmente stazionano su Letteratitudine, come Massimo Maugeri, Salvo Zappulla e Simona Lo Iacono, e mi scuso fin d’ora se ho dimenticato qualcuno, ma il passaggio all’ora legale non mi ha ancora risvegliato dal torpore notturno.

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Di: Mela Mondi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59098 Mela Mondi Sun, 29 Mar 2009 08:24:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59098 Renzo Montagnoli: Per prima cosa BUONA DOMENICA a tutti e poi un ringraziamento particolare a te che hai voluto ricordare il mio recente romanzo ALLA CORTE DEL NONNO MASTICANDO LIQUIRIZIA, a proposito del quale mi onoro di invitarti alla presentazione di giorno 18 aprile ad Acquedolci (ME)( proprio su Nebrodi, protagonisti del mio impegno letterario) ad opera della dirigente scolastica dottssa Melina Musarra, invito che estendo a tutti gli appassionati di Sicilia ed in particolare a Massimo Maugeri. Concludo la mia partecipazione al tema sulla "poesia perdente" dicendo che per me non esiste poesia perdente perchè chi nella vita ha scritto anche un solo verso sarà ricordato "finchè il sole risplenderà sulle sciagure umane" per sempre e questa è la più grande vittoria. Renzo Montagnoli: Per prima cosa BUONA DOMENICA a tutti e poi un ringraziamento particolare a te che hai voluto ricordare il mio recente romanzo ALLA CORTE DEL NONNO MASTICANDO LIQUIRIZIA, a proposito del quale mi onoro di invitarti alla presentazione di giorno 18 aprile ad Acquedolci (ME)( proprio su Nebrodi, protagonisti del mio impegno letterario) ad opera della dirigente scolastica dottssa Melina Musarra, invito che estendo a tutti gli appassionati di Sicilia ed in particolare a Massimo Maugeri.
Concludo la mia partecipazione al tema sulla “poesia perdente” dicendo che per me non esiste poesia perdente perchè chi nella vita ha scritto anche un solo verso sarà ricordato “finchè il sole risplenderà sulle sciagure umane” per sempre e questa è la più grande vittoria.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59092 Renzo Montagnoli Sun, 29 Mar 2009 07:28:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59092 Dimenticavo: buona domenica. Dimenticavo: buona domenica.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-59091 Renzo Montagnoli Sun, 29 Mar 2009 07:28:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-59091 Noto con piacere che diversi poeti non hanno resistito al "grido di dolore" e sono intervenuti con conclusioni pressochè concordanti. Bella e di forte impegno sociale la poesia su Chernobyl di Mela Mondì, che, fra l'altro, è anche una narratrice di pregevole livello e autrice di un romanzo "siciliano" assai bello Alla corte del nonno masticando liquirizia, di cui consiglio vivamente la lettura. Colgo l'occasione, peraltro, per rilevare quanto sia alto il livello dei narratori siciliani e non mi riferisco solo ai classici. Non ne ho ancora trovato uno mediocre, anzi per stile, per capacità di approfondimento e anche per l'abilità di inventare trame avvincenti non fini a se stesse, sono tutti degni di considerazione. Con caratteristiche diverse, ma con eguale qualità, sono poi i poeti di quest'isola, che ha dato e spero continui a dare tanto alla cultura. Noto con piacere che diversi poeti non hanno resistito al “grido di dolore” e sono intervenuti con conclusioni pressochè concordanti.
Bella e di forte impegno sociale la poesia su Chernobyl di Mela Mondì, che, fra l’altro, è anche una narratrice di pregevole livello e autrice di un romanzo “siciliano” assai bello Alla corte del nonno masticando liquirizia, di cui consiglio vivamente la lettura.
Colgo l’occasione, peraltro, per rilevare quanto sia alto il livello dei narratori siciliani e non mi riferisco solo ai classici. Non ne ho ancora trovato uno mediocre, anzi per stile, per capacità di approfondimento e anche per l’abilità di inventare trame avvincenti non fini a se stesse, sono tutti degni di considerazione.
Con caratteristiche diverse, ma con eguale qualità, sono poi i poeti di quest’isola, che ha dato e spero continui a dare tanto alla cultura.

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Di: gavino puggioni http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58956 gavino puggioni Sat, 28 Mar 2009 22:21:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58956 Su invito di Renzo Romagnoli provo a partecipare anch'io a questo argomento che mi coinvolge in quanto anch'io mi onoro di appartenere a quella categoria di umani che scrive di poesia "specialità dei perdenti". Non vado agli albori dove la poesia veniva ascoltata e, semmai, tramandata oralmente. Resto coi piedi per terra, in questa terra, per dire che, oggi, la poesia è l'unico mezzo di trasmissione dei sentimenti, delle sensazioni e dei pensieri che uomo o donna possa regalarci senza nulla chiedere in cambio, se non quella attenzione che merita un'azione pacata, dedicata più al prossimo, alle cose, alla natura che non a sè stesso. Quindi priva di interesse personale. Gli è che, oggi, tutti, per modo di dire, pubblichiamo poesie, belle o brutte non importa, ma le pubblichiamo perchè abbiamo il desiderio che quel nostro " pensiero" venga letto, venga commentato e magari richiesto da altri editori. (Questa sì, pia illusione!) Ma allora perchè pubblichiamo? E qui non siamo perdenti, se non altro perchè abbiamo il coraggio di stendere quei nostri panni, intimi, alla finestra addosso alla quale arriveranno tutti i venti contrari possibili, e noi non potremo fare nulla. La poesia, a parte i libri che la riguardano, non è perdente, secondo me è anche attuale, nonostante tutti quei venti contrari. Diciamo che per la poesia si fa poco, in primis non ci credono le case editrici, ma solo per motivi economici, e dopo le istituzioni, dalla scuola media fino all'università, fino al Ministero della Pubblica Istruzione. E allora proprio perchè si fa poco, dovremmo essere noi, che crediamo di scrivere poesie, a portare queste nei luoghi deputati, come scuole, associazioni e biblioteche, pubbliche o private. Personalmente ho portato il mio ultimo libro in due istituti superiori, entrambi tecnici addiritura. Ho notato, e non me l'aspettavo, che ai giovani, oggi, la poesia interessa, viene ascoltata e anche commentata, magari alla loro maniera, ma viene letta e seguita, e questo grazie anche agli insengnanti. Certo, non si avranno strabilianti vendite da hit-parade, ma almeno portiamo la nostra coscienza, la nostra sensibilità, la nostra creatività poetica in luoghi dove mai avremmo creduto di trovar consenso. Un cordiale saluto a tutti e ben vengano queste discussioni. Gavino Puggioni Su invito di Renzo Romagnoli provo a partecipare anch’io a questo argomento che mi coinvolge in quanto anch’io mi onoro di appartenere a quella categoria di umani che scrive di poesia “specialità dei perdenti”.
Non vado agli albori dove la poesia veniva ascoltata e, semmai, tramandata oralmente. Resto coi piedi per terra, in questa terra, per dire che, oggi, la poesia è l’unico mezzo di trasmissione dei sentimenti, delle sensazioni e dei pensieri che uomo o donna possa regalarci senza nulla chiedere in cambio, se non quella attenzione che merita un’azione pacata, dedicata più al prossimo, alle cose, alla natura che non a sè stesso. Quindi priva di interesse personale.
Gli è che, oggi, tutti, per modo di dire, pubblichiamo poesie, belle o brutte non importa, ma le pubblichiamo perchè abbiamo il desiderio che quel nostro ” pensiero” venga letto, venga commentato e magari richiesto da altri editori. (Questa sì, pia illusione!)
Ma allora perchè pubblichiamo? E qui non siamo perdenti, se non altro perchè abbiamo il coraggio di stendere quei nostri panni, intimi, alla finestra addosso alla quale arriveranno tutti i venti contrari possibili, e noi non potremo fare nulla.
La poesia, a parte i libri che la riguardano, non è perdente, secondo me è anche attuale, nonostante tutti quei venti contrari.
Diciamo che per la poesia si fa poco, in primis non ci credono le case editrici, ma solo per motivi economici, e dopo le istituzioni, dalla scuola
media fino all’università, fino al Ministero della Pubblica Istruzione.
E allora proprio perchè si fa poco, dovremmo essere noi, che crediamo di scrivere poesie, a portare queste nei luoghi deputati, come scuole, associazioni e biblioteche, pubbliche o private. Personalmente ho portato il mio ultimo libro in due istituti superiori, entrambi tecnici addiritura. Ho notato, e non me l’aspettavo, che ai giovani, oggi, la poesia interessa, viene ascoltata e anche commentata, magari alla loro maniera, ma viene letta e seguita, e questo grazie anche agli insengnanti.
Certo, non si avranno strabilianti vendite da hit-parade, ma almeno portiamo la nostra coscienza, la nostra sensibilità, la nostra creatività poetica in luoghi dove mai avremmo creduto di trovar consenso.
Un cordiale saluto a tutti e ben vengano queste discussioni.
Gavino Puggioni

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Di: Mela Mondi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58949 Mela Mondi Sat, 28 Mar 2009 21:29:13 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58949 Gabriella Rossitto: Anche a me piacciono le poesie della Plath,una poetessa dalla sensibilità eccezionale che lei sa comporre e fare scorrere come le acque di un fiume.L'ho scoperta per caso parecchi anni fa,quando è stato pubblicato in Italia il suo primo volume. A proposito invece della tua idea sulla poesia di attualità mi è gradito farti conoscere questa: CHERNOBYL:operazione riuscita In questa nube errante sui villaggi sulle rupestri alture selvagge sui campi sudati sulle finestre di palazzi disegnati nei dolci sonni di poveri ragazzi leggo una piogena pace inquietante. E' il sistema di costi progettati alla fame sacrificati C'è l'uomo inventore progettatore economizzatore davanti a quel sistema inginnocchiato. Palpita rabbioso il ricordo di libertà osannate di democrazie comparate di richieste sindacali concordate di elementi noverati sulle acque minerali imbottigliate. Sanguina l'alloro ai margini/ del torrente sul fondale di fango muore la luce che fecondava i miei passi nei limiti della ragione sconsacrata. e...penso ai trattati internazionali/ ai vertici politici/ ai referendum popolari agli spazi territoriali a quel violino sotto la finestra della mia giovinezza che mi chiedeva /virtù e bellezza. Nei trucchi delle decisioni vedo mani appese a vegetali gementi bave distese come ragnatele su tenere piume spampinate tra docili pietre sbiancate; mute piazze lastricate dell'ossame di cavalli ruggenti assottigliato dall'eternità. Bevo le ultime stelle nel guscio di una noce rinsecchita. Mondo senza codici nel silenzio di soli polari. Palermo 1987 Anche l'attualità può stare fuori dal tempo quando può diventare anche profezia. Gabriella Rossitto: Anche a me piacciono le poesie della Plath,una poetessa dalla sensibilità eccezionale che lei sa comporre e fare scorrere come le acque di un fiume.L’ho scoperta per caso parecchi anni fa,quando è stato pubblicato in Italia il suo primo volume.
A proposito invece della tua idea sulla poesia di attualità mi è gradito farti conoscere questa:
CHERNOBYL:operazione riuscita

In questa nube errante
sui villaggi
sulle rupestri alture selvagge
sui campi sudati
sulle finestre di palazzi disegnati
nei dolci sonni di poveri ragazzi
leggo una piogena
pace inquietante.

E’ il sistema
di costi progettati
alla fame sacrificati
C’è l’uomo
inventore
progettatore
economizzatore
davanti a quel sistema inginnocchiato.

Palpita rabbioso il ricordo
di libertà osannate
di democrazie comparate
di richieste sindacali concordate
di elementi noverati
sulle acque minerali imbottigliate.

Sanguina l’alloro ai margini/ del torrente
sul fondale di fango
muore la luce che fecondava i miei passi
nei limiti della ragione sconsacrata.

e…penso
ai trattati internazionali/ ai vertici politici/ ai referendum popolari
agli spazi territoriali
a quel violino sotto la finestra della mia giovinezza
che mi chiedeva /virtù e bellezza.
Nei trucchi delle decisioni
vedo mani appese a vegetali gementi
bave distese come ragnatele
su tenere piume spampinate
tra docili pietre sbiancate;
mute piazze lastricate
dell’ossame di cavalli ruggenti
assottigliato dall’eternità.

Bevo le ultime stelle
nel guscio di una noce rinsecchita.
Mondo senza codici
nel silenzio di soli polari.
Palermo 1987

Anche l’attualità può stare fuori dal tempo quando può diventare anche profezia.

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58944 Rossella Sat, 28 Mar 2009 21:15:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58944 Per me non esiste l'immagine pittorica senza poesia. Certo è difficilissimo definire cos'è poetico all'interno di un quadro... ciao Per me non esiste l’immagine pittorica senza poesia. Certo è difficilissimo definire cos’è poetico all’interno di un quadro…
ciao

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Di: cristina bove http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58942 cristina bove Sat, 28 Mar 2009 20:49:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58942 Franca Canapini, se tutte le insegnanti facessero capire ai ragazzi in tenera etò come hai fatto tu, la poesia, non saremmo qui a discutere. I tuoi alunni sono fortunati perchè hai arricchito la loro vita e se ne ricorderanno, in futuro. Non di solo pane... Franca Canapini, se tutte le insegnanti facessero capire ai ragazzi in tenera etò come hai fatto tu, la poesia, non saremmo qui a discutere.
I tuoi alunni sono fortunati perchè hai arricchito la loro vita e se ne ricorderanno, in futuro.
Non di solo pane…

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Di: Paola http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58941 Paola Sat, 28 Mar 2009 20:17:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58941 lo scorso sabato, 21 marzo 2009, giornata mondiale della poesia, ho contribuito con il mio gruppo di lettura, ad una iniziativa indetta dalla biblioteca civica della mia zona, ovvero un pomeriggio dedicato alla lettura di poesie al femminile... da Saffo a Neruda, da Prevert a Ada Negri... A mio avviso bisogna discernere la poesia classica dalla poesia contemporanea... la prima è pura arte, la seconda è una finestra aperta sull'anima di chi la scrive... Saluti lo scorso sabato, 21 marzo 2009, giornata mondiale della poesia, ho contribuito con il mio gruppo di lettura, ad una iniziativa indetta dalla biblioteca civica della mia zona, ovvero un pomeriggio dedicato alla lettura di poesie al femminile… da Saffo a Neruda, da Prevert a Ada Negri…
A mio avviso bisogna discernere la poesia classica dalla poesia contemporanea… la prima è pura arte, la seconda è una finestra aperta sull’anima di chi la scrive…
Saluti

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Di: luigi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58938 luigi Sat, 28 Mar 2009 19:56:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58938 Cedo all'invito di Renzo e confesso: tutte le volte che m'imbatto con discussioni affrontanti il problema sulla funzione della poesia oggi o sulla esistenza stessa di questa funzione mi viene insopprimibile un intimo sorriso beffardo. E mi chiedo, mettendomi arbitrariamente nella schiera dei versaioli: Ma cosa vogliamo dalla gente? Che legga i nostri farfugliamenti, le nostre contorsioni di incantati, defraudati dei sogni e sbandati? I nostri componimenti sono per lo più palle di biliardo lanciate da bambini capricciosi su un tappeto di colore verde incerto. Cosa se ne fa delle nostre elucubrazioni astratte chi la mattina si alza da un letto sul quale non ha dormito per colpa degli incubi dei debiti, magari separato dalla moglie a cui il giudice ha concesso case ed alimenti, che corre per non perdere il treno dei pendolari che tra puzzo e sporcizia lo porterà in una fabbrica dove si avvelenerà di diossina? Mi obietterete che la società non si compone solo di questi uomini! Si? Dai manager? E sperate che costoro, tra diagrammi e listini di borsa, trovino il tempo e il gusto di leggere i nostri versi? Con i docenti? La cui maggior parte ha già problemi di rapporto con la poesia dell'Ottocento? Spesso siamo inclini ad addossare la colpa agli editori. Commercianti! Come si può pretendere che buttino il loro denaro in azioni perdenti? Renzo dice che Moravia pubblicò a suo spese, ma lo fece anche Proust, fu Gallimard nientedimeno a rifiutargli la pubblicazione del primo volume della Recherche, né miglior sorte toccò a Nietzsche, e costoro non sono poeti! Almeno oggi siamo fortunati ricchi, abbiamo internet, al quale non versiamo un euro e che non si oppone a nessuna nostra blaterazione, dove circa 1,5 lettori, per caso e curiosità, ci leggono (almeno i primi due versi). Prima dei chip al silicio, a chi non riusciva a pubblicare, spettava solo lo 0,1 lettore, cioè l'autore stesso, forse...anche! Il poeta che spera di far quattrini con i versi secondo me è un pazzo, un Paul Verlaine industrializzato, abortito da una anziana metallurgica. Per incominciare a focalizzare il problema bisognerebbe stabilire cosa è la poesia: o è arte, allora piace ed attrae anche i negozianti e i pendolari, o non lo è: diciamo che il problema si restringe alla prima ipotesi, perché se non è arte allora può essere di tutto, assecondando di volta in volta i capricci degli autori e le fisime dei critici. Se è arte invece è rara bellezza: i grandi poeti italiani amati in tutti i secoli dalla moltitudine non sono migliaia e neanche centinaia, sono solo due o tre; quegli altri sono studiati nelle scuole e basta, fanno parte della storia della letteratura, ma non della storia dell'anima popolana. Tanto per dirne una, non è che Dante sia stato fortunato in tutti i secoli, pur tuttavia l'arte vince sempre...spesso è postuma! Sono un menagramo, ma tanto, qualche raro internauta lettore mi ha già abbandonato dopo il terzo rigo, ed essendo questo quindi un soliloquio, mi sono concesso il piacere di sfogarmi! Cedo all’invito di Renzo e confesso:

tutte le volte che m’imbatto con discussioni affrontanti il problema sulla funzione della poesia oggi o sulla esistenza stessa di questa funzione mi viene insopprimibile un intimo sorriso beffardo.
E mi chiedo, mettendomi arbitrariamente nella schiera dei versaioli:
Ma cosa vogliamo dalla gente? Che legga i nostri farfugliamenti, le nostre contorsioni di incantati, defraudati dei sogni e sbandati? I nostri componimenti sono per lo più palle di biliardo lanciate da bambini capricciosi su un tappeto di colore verde incerto. Cosa se ne fa delle nostre elucubrazioni astratte chi la mattina si alza da un letto sul quale non ha dormito per colpa degli incubi dei debiti, magari separato dalla moglie a cui il giudice ha concesso case ed alimenti, che corre per non perdere il treno dei pendolari che tra puzzo e sporcizia lo porterà in una fabbrica dove si avvelenerà di diossina?
Mi obietterete che la società non si compone solo di questi uomini!
Si? Dai manager? E sperate che costoro, tra diagrammi e listini di borsa, trovino il tempo e il gusto di leggere i nostri versi?
Con i docenti? La cui maggior parte ha già problemi di rapporto con la poesia dell’Ottocento?
Spesso siamo inclini ad addossare la colpa agli editori. Commercianti! Come si può pretendere che buttino il loro denaro in azioni perdenti? Renzo dice che Moravia pubblicò a suo spese, ma lo fece anche Proust, fu Gallimard nientedimeno a rifiutargli la pubblicazione del primo volume della Recherche, né miglior sorte toccò a Nietzsche, e costoro non sono poeti!
Almeno oggi siamo fortunati ricchi, abbiamo internet, al quale non versiamo un euro e che non si oppone a nessuna nostra blaterazione, dove circa 1,5 lettori, per caso e curiosità, ci leggono (almeno i primi due versi).
Prima dei chip al silicio, a chi non riusciva a pubblicare, spettava solo lo 0,1 lettore, cioè l’autore stesso, forse…anche!
Il poeta che spera di far quattrini con i versi secondo me è un pazzo, un Paul Verlaine industrializzato, abortito da una anziana metallurgica.

Per incominciare a focalizzare il problema bisognerebbe stabilire cosa è la poesia: o è arte, allora piace ed attrae anche i negozianti e i pendolari, o non lo è: diciamo che il problema si restringe alla prima ipotesi, perché se non è arte allora può essere di tutto, assecondando di volta in volta i capricci degli autori e le fisime dei critici.
Se è arte invece è rara bellezza: i grandi poeti italiani amati in tutti i secoli dalla moltitudine non sono migliaia e neanche centinaia, sono solo due o tre; quegli altri sono studiati nelle scuole e basta, fanno parte della storia della letteratura, ma non della storia dell’anima popolana.
Tanto per dirne una, non è che Dante sia stato fortunato in tutti i secoli, pur tuttavia l’arte vince sempre…spesso è postuma!
Sono un menagramo, ma tanto, qualche raro internauta lettore mi ha già abbandonato dopo il terzo rigo, ed essendo questo quindi un soliloquio, mi sono concesso il piacere di sfogarmi!

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Di: gabriella rossitto http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58937 gabriella rossitto Sat, 28 Mar 2009 19:35:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58937 completo con le parole della Plath: "Le mie poesie non parlano di Hiroshima, ma di un bambino che si va formando nel buio, un dito, poi l'altro. Non parlano del terrore della distruzione di massa, ma della desolazione della luna sopra un albero di tasso nel cimitero vicino a casa. Non delle ultime parole di algerini torturati, ma dei pensieri notturni di un chirurgo stanco. In un certo senso queste poesie rappresentano una diversione. Non direi, però, una fuga dalla realtà. Per me, i veri problemi del nostro tempo sono gli stessi di tutti i tempi: le ferite e la meraviglia dell'amore; il fare in ogni sua forma: fare un figlio, fare il pane, un quadro, una casa; e la conservazione della vita di tutti gli esseri umani in tutto il mondo... ... Io non credo che una poesia dettata dall'attualità susciterebbe un interesse più vasto e più profondo di quanto non faccia un articolo di giornale sul medesimo avvenimento. E a meno che non scaturisca da un sentimento molto più urgente ed essenziale che non un generico passeggero amore per l'umanità, a meno che non sia, cioè, quell'oggetto-unicorno, raro e prodigioso -una vera poesia- rischia sempre di essere consumata con la stessa rapidità di un foglio di giornale. I poeti che amo sono posseduti dai loro versi come dal ritmo stesso del loro respiro. Le loro poesie più belle danno l'impressione di essere nate tutte intere, non messe insieme parola per parola. ... La grande funzione della poesia è il piacere che dà, non certo la sua influenza come strumento di propaganda religiosa o politica. A me certe poesie, certi versi, sembrano cose solide e miracolose, come solidi e miracolosi devono sembrare a chi venera immagini di altro genere gli altari delle cattedrali o l'incoronazione di una regina. Non mi preoccupa il fatto che le poesie raggiungono un numero relativamente ristretto di persone. Anzi, è sorprendente come in realtà arrivino lontano: a gente che non conosci, addirittura in tutto il mondo.Più lontano delle parole di un professore o delle ricette di un medico; se sono fortunate, più lontano dell'arco di una vita". da "Il contesto", SYLVIA PLATH completo con le parole della Plath:

“Le mie poesie non parlano di Hiroshima, ma di un bambino che si va formando nel buio, un dito, poi l’altro. Non parlano del terrore della distruzione di massa, ma della desolazione della luna sopra un albero di tasso nel cimitero vicino a casa. Non delle ultime parole di algerini torturati, ma dei pensieri notturni di un chirurgo stanco.

In un certo senso queste poesie rappresentano una diversione. Non direi, però, una fuga dalla realtà. Per me, i veri problemi del nostro tempo sono gli stessi di tutti i tempi: le ferite e la meraviglia dell’amore; il fare in ogni sua forma: fare un figlio, fare il pane, un quadro, una casa; e la conservazione della vita di tutti gli esseri umani in tutto il mondo…

Io non credo che una poesia dettata dall’attualità susciterebbe un interesse più vasto e più profondo di quanto non faccia un articolo di giornale sul medesimo avvenimento. E a meno che non scaturisca da un sentimento molto più urgente ed essenziale che non un generico passeggero amore per l’umanità, a meno che non sia, cioè, quell’oggetto-unicorno, raro e prodigioso -una vera poesia- rischia sempre di essere consumata con la stessa rapidità di un foglio di giornale.

I poeti che amo sono posseduti dai loro versi come dal ritmo stesso del loro respiro. Le loro poesie più belle danno l’impressione di essere nate tutte intere, non messe insieme parola per parola.

La grande funzione della poesia è il piacere che dà, non certo la sua influenza come strumento di propaganda religiosa o politica. A me certe poesie, certi versi, sembrano cose solide e miracolose, come solidi e miracolosi devono sembrare a chi venera immagini di altro genere gli altari delle cattedrali o l’incoronazione di una regina. Non mi preoccupa il fatto che le poesie raggiungono un numero relativamente ristretto di persone. Anzi, è sorprendente come in realtà arrivino lontano: a gente che non conosci, addirittura in tutto il mondo.Più lontano delle parole di un professore o delle ricette di un medico; se sono fortunate, più lontano dell’arco di una vita”.

da “Il contesto”, SYLVIA PLATH

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Di: gabriella rossitto http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58935 gabriella rossitto Sat, 28 Mar 2009 19:01:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58935 La poesia è perdente solo nel senso che... non paga, cioè non si vende. Ma poi chi l'ha detto che è questo ciò che conta? la poesia è una "voce", la poesia non è per tutti, non deve dimostrare niente, se non di esistere. "I poeti che amo sono posseduti dai loro versi come dal ritmo stesso dei loro respiri." SyLVIA PLATH POESIA Viverla come dono e disinganno come premio e martirio possessione ed estasi viverla come illusione e vacanza come condanna e tormento malattia e preghiera semplicemente viverla se non fosse che è lei a rubarti la vita. La poesia è perdente solo nel senso che… non paga, cioè non si vende.
Ma poi chi l’ha detto che è questo ciò che conta? la poesia è una “voce”, la poesia non è per tutti, non deve dimostrare niente, se non di esistere.

“I poeti che amo sono posseduti dai loro versi come dal ritmo stesso dei loro respiri.”
SyLVIA PLATH

POESIA

Viverla
come dono e disinganno
come premio e martirio
possessione ed estasi

viverla
come illusione e vacanza
come condanna e tormento
malattia e preghiera

semplicemente viverla
se non fosse che è lei
a rubarti la vita.

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Di: franca canapini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58925 franca canapini Sat, 28 Mar 2009 15:45:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58925 Arrivo tardi? Il dibattito è terminato? E’ che sto correggendo i compiti dei miei alunnini di quattordici anni e volevo condividere questo contributo anomalo. Ecco alcuni loro pensieri sulla poesia oggi “ La poesia è un’arte con cui l’uomo ha sempre cercato di esprimere emozioni, sentimenti e addirittura desideri” FED****O “ La morte si sconta vivendo. Cinque parole per far capire tutto. Un periodo breve, conciso che, meglio di un libro scolastico, fa capire la situazione drammatica vissuta dai soldati della prima guerra mondiale……Anche le poesie di Leopardi e di Pascoli spopolano tra noi ragazze, la più gettonata è A Silvia che, anche se è stata scritta come messaggio filosofico, ci rapisce il cuore perché sogniamo che qualcuno pensi a noi con quei pensieri di Giacomo…La poesia è ancora adatta ai nostri tempi, ma sto pensando che presto sarà sostituita dalla canzone, poiché la gente non legge più e trova meno impegnativo ascoltare la musica. Alcune canzoni infatti sono poesie, come quella di Jovanotti: A te. Pensate a quanto è più facile imparare una canzone a memoria piuttosto che una poesia. Riflettete. Rendetevi conto che basta che per tre giorni giri alla radio una canzone, che subito viene canticchiata da tutti. Chissà, forse nel futuro, la poesie verranno musicate e cantate nelle scuole.” MAR***A “La poesia, assieme alla musica, è il modo migliore per esprimere i propri sentimenti sia di dolore che di amore o gioia. Quando trovo poesie che mi piacciono, me le leggo e rileggo all’infinito, però perché una poesia mi piaccia molto è necessario che mi tocchi particolarmente e che mi rappresenti; che rappresenti il mio modo di essere e il mio stato d’animo…..Oggi la poesia non è molto amata dai giovani perché considerata roba da vecchi, però io penso che non sia così, anzi credo che sia un modo eccellente per esprimersi, quando non riesci a dire quello che senti, lo scrivi…La poesia ha emozionato in passato, emoziona ancora oggi ed emozionerà in futuro…” ALES**A franca Arrivo tardi? Il dibattito è terminato? E’ che sto correggendo i compiti dei miei alunnini di quattordici anni e volevo condividere questo contributo anomalo. Ecco alcuni loro pensieri sulla poesia oggi

“ La poesia è un’arte con cui l’uomo ha sempre cercato di esprimere emozioni, sentimenti e addirittura desideri” FED****O

“ La morte si sconta vivendo. Cinque parole per far capire tutto. Un periodo breve, conciso che, meglio di un libro scolastico, fa capire la situazione drammatica vissuta dai soldati della prima guerra mondiale……Anche le poesie di Leopardi e di Pascoli spopolano tra noi ragazze, la più gettonata è A Silvia che, anche se è stata scritta come messaggio filosofico, ci rapisce il cuore perché sogniamo che qualcuno pensi a noi con quei pensieri di Giacomo…La poesia è ancora adatta ai nostri tempi, ma sto pensando che presto sarà sostituita dalla canzone, poiché la gente non legge più e trova meno impegnativo ascoltare la musica. Alcune canzoni infatti sono poesie, come quella di Jovanotti: A te. Pensate a quanto è più facile imparare una canzone a memoria piuttosto che una poesia. Riflettete. Rendetevi conto che basta che per tre giorni giri alla radio una canzone, che subito viene canticchiata da tutti. Chissà, forse nel futuro, la poesie verranno musicate e cantate nelle scuole.” MAR***A

“La poesia, assieme alla musica, è il modo migliore per esprimere i propri sentimenti sia di dolore che di amore o gioia. Quando trovo poesie che mi piacciono, me le leggo e rileggo all’infinito, però perché una poesia mi piaccia molto è necessario che mi tocchi particolarmente e che mi rappresenti; che rappresenti il mio modo di essere e il mio stato d’animo…..Oggi la poesia non è molto amata dai giovani perché considerata roba da vecchi, però io penso che non sia così, anzi credo che sia un modo eccellente per esprimersi, quando non riesci a dire quello che senti, lo scrivi…La poesia ha emozionato in passato, emoziona ancora oggi ed emozionerà in futuro…” ALES**A

franca

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Di: Gaetano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58924 Gaetano Sat, 28 Mar 2009 15:23:45 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58924 La poesia? Cos’è la poesia. Si possono dare tante di quelle definizioni alla poesia: la macchia che l'anima lascia sopra un foglio, trovare l'anima nelle cose inanimate, fare diventare concrete le cose astratte come sensi, emozioni, sentimenti; e, chi riesce a percepire, a scrivere, a materializzare tutto questo dovrebbe essere un perdente? Poi, chi è o meglio cos’è un perdente: una persona che è stata sconfitta da chi e da che cosa. E’ forse un perdente chi ha perso l’arroganza, l’indifferenza, la malvagità a dispetto di chi ha oppresso i sentimenti, le emozioni, le sensazioni che si possono provare osservando la luna o la musica che si può udire ascoltando l’armonioso fragore di una cascata montana? Chi è il vero perdente? Io credo, che sia proprio chi erroneamente è convinto di essere un vincitore. Sicuramente, chi riesce ad avere dei sentimenti, non è un perdente. Inoltre, mi domando: perché la poesia più di altre arti dovrebbe essere a stretto uso e consumo solo di una cerchia di persone i cosiddetti "intellettuali" che ne decidono come e se questa debba essere considerata tale. Chi è titolato a decidere che dei sentimenti, delle emozioni, debbano essere espresse in un modo piuttosto che in altro? La poesia, oltre a non essere per perdenti è libertà e gioia di vivere, la libertà dei sensi. Ho letto che le poesie in rime sono delle poesie “costruite”, quindi non esprimono veri sentimenti (cosa che non condivido per niente). Se la poesia è libertà, si dovrebbe essere liberi di rendere musicali i propri sentimenti cantando la propria anima anche “costruendo” i propri versi, trasmettendo emozioni a chi legge e non per questo dette emozioni debbano essere considerate false. Un romanzo, lo si può anche leggere una sola volta anche due, invece una poesia la si respira come l’aria, e non basta leggerla una volta o due, ma la si deve leggere più volte, riscoprendo ogni volta sempre qualcosa di nuovo come in una sinfonia che ogni volta che la si ascolta, si percepisce il suono di uno strumento che prima non si era udito, una nota che prima ci era sfuggita, perché la complessità di una poesia, anche se in pochi versi è tale che se anche leggendola cento e più volte, non si riuscirebbe a carpirne la vera essenza sino a quando non diveniamo noi stessi parte di essa, solo allora potremo dire di aver letto una poesia. E, tutto questo è per perdenti? Concludo dicendo: che saremmo dei veri perdenti, se davvero considerassimo la poesia per perdenti. Un affettuoso saluto Gaetano. La poesia? Cos’è la poesia. Si possono dare tante di quelle definizioni alla poesia: la macchia che l’anima lascia sopra un foglio, trovare l’anima nelle cose inanimate, fare diventare concrete le cose astratte come sensi, emozioni, sentimenti; e, chi riesce a percepire, a scrivere, a materializzare tutto questo dovrebbe essere un perdente? Poi, chi è o meglio cos’è un perdente: una persona che è stata sconfitta da chi e da che cosa. E’ forse un perdente chi ha perso l’arroganza, l’indifferenza, la malvagità a dispetto di chi ha oppresso i sentimenti, le emozioni, le sensazioni che si possono provare osservando la luna o la musica che si può udire ascoltando l’armonioso fragore di una cascata montana? Chi è il vero perdente? Io credo, che sia proprio chi erroneamente è convinto di essere un vincitore.
Sicuramente, chi riesce ad avere dei sentimenti, non è un perdente. Inoltre, mi domando: perché la poesia più di altre arti dovrebbe essere a stretto uso e consumo solo di una cerchia di persone i cosiddetti “intellettuali” che ne decidono come e se questa debba essere considerata tale. Chi è titolato a decidere che dei sentimenti, delle emozioni, debbano essere espresse in un modo piuttosto che in altro? La poesia, oltre a non essere per perdenti è libertà e gioia di vivere, la libertà dei sensi. Ho letto che le poesie in rime sono delle poesie “costruite”, quindi non esprimono veri sentimenti (cosa che non condivido per niente). Se la poesia è libertà, si dovrebbe essere liberi di rendere musicali i propri sentimenti cantando la propria anima anche “costruendo” i propri versi, trasmettendo emozioni a chi legge e non per questo dette emozioni debbano essere considerate false.
Un romanzo, lo si può anche leggere una sola volta anche due, invece una poesia la si respira come l’aria, e non basta leggerla una volta o due, ma la si deve leggere più volte, riscoprendo ogni volta sempre qualcosa di nuovo come in una sinfonia che ogni volta che la si ascolta, si percepisce il suono di uno strumento che prima non si era udito, una nota che prima ci era sfuggita, perché la complessità di una poesia, anche se in pochi versi è tale che se anche leggendola cento e più volte, non si riuscirebbe a carpirne la vera essenza sino a quando non diveniamo noi stessi parte di essa, solo allora potremo dire di aver letto una poesia. E, tutto questo è per perdenti?
Concludo dicendo: che saremmo dei veri perdenti, se davvero considerassimo la poesia per perdenti.
Un affettuoso saluto Gaetano.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58894 Renzo Montagnoli Sat, 28 Mar 2009 07:23:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58894 Correggo, ancora sono addormentato: Ringrazio Massimo Maugeri per aver dato l’opportunità a tanti poeti di intervenire, grazie alla sua domanda volutamente provocatoria, tanto più ove si consideri che il nostro anfitrione non giudica i poeti come perdenti. Correggo, ancora sono addormentato:

Ringrazio Massimo Maugeri per aver dato l’opportunità a tanti poeti di intervenire, grazie alla sua domanda volutamente provocatoria, tanto più ove si consideri che il nostro anfitrione non giudica i poeti come perdenti.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58893 Renzo Montagnoli Sat, 28 Mar 2009 07:20:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58893 Ringrazio Massimo Maugeri per aver dato l'opportunità a tanti poeti di intervenire, grazie alla sua domanda volutamente provocatoria, tanto più ove si consideri che il nostro anfitrione non considera i poeti dei perdenti. Ringrazio Massimo Maugeri per aver dato l’opportunità a tanti poeti di intervenire, grazie alla sua domanda volutamente provocatoria, tanto più ove si consideri che il nostro anfitrione non considera i poeti dei perdenti.

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Di: tiziana esposito http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58788 tiziana esposito Fri, 27 Mar 2009 23:58:31 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58788 Chi di noi non è mai stato un pò Poeta, magari davanti un tramonto, un mare increspato o semplicemente davanti la persona amata e ci siamo, forse, sentiti deboli o perdenti e poi per cosa? per aver ceduto alla tentazione del sentimento, delle emozioni?. Spesso ci si convince che celare le proprie emozioni, non lasciarsi andare ad un pianto liberatorio o ad una crisi di ira sia indice di forza. Alcune persone ci riescono, altre invece si sentono scoppiare. Il Poeta è una di queste persone. Egli vive per esprimere la sua anima , le sue emozioni, le sue sensazioni, egli ha il coraggio di mettersi a nudo senza vergogna, si, perchè è questo che fà nelle sue poesie le quali si traducono nella pura espressione del suo essere. E' per questo che non definirei affatto perdente un Poeta, anzi, al contrario, penso che sia coraggioso nelle sue scelte, lui sà che non scriverà mai un best-seller campione di vendite e sa accontentarsi di quel posto di nicchia che le sue poesie avranno tra il pubblico. P.S. UN BACIO A MASSIMO M. Chi di noi non è mai stato un pò Poeta, magari davanti un tramonto, un mare increspato o semplicemente davanti la persona amata e ci siamo, forse, sentiti deboli o perdenti e poi per cosa? per aver ceduto alla tentazione del sentimento, delle emozioni?. Spesso ci si convince che celare le proprie emozioni, non lasciarsi andare ad un pianto liberatorio o ad una crisi di ira sia indice di forza. Alcune persone ci riescono, altre invece si sentono scoppiare. Il Poeta è una di queste persone. Egli vive per esprimere la sua anima , le sue emozioni, le sue sensazioni, egli ha il coraggio di mettersi a nudo senza vergogna, si, perchè è questo che fà nelle sue poesie le quali si traducono nella pura espressione del suo essere. E’ per questo che non definirei affatto perdente un Poeta, anzi, al contrario, penso che sia coraggioso nelle sue scelte, lui sà che non scriverà mai un best-seller campione di vendite e sa accontentarsi di quel posto di nicchia che le sue poesie avranno tra il pubblico.

P.S. UN BACIO A MASSIMO M.

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Di: bruno amore http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58753 bruno amore Fri, 27 Mar 2009 22:54:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58753 Non so se la poesia sia una specialità e i perdenti siano quelli che non vincono. Certo l'atteggiamento nei confronti dei versi lo sento legato ai "cattivi" ricordi scolastici del compito a casa (impara a memoria...) e penso che la poesia dovrebbe essere percepita come canzone, nel senso attuale del termine. Non si diffonde perchè subita, in qualche modo, legata al mondo ristretto dei letterati. Bho!? Cordialmente Non so se la poesia sia una specialità e i perdenti siano quelli che non vincono. Certo l’atteggiamento nei confronti dei versi lo sento legato ai “cattivi” ricordi scolastici del compito a casa (impara a memoria…) e penso che la poesia dovrebbe essere percepita come canzone, nel senso attuale del termine. Non si diffonde perchè subita, in qualche modo, legata al mondo ristretto dei letterati. Bho!?
Cordialmente

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58735 Massimo Maugeri Fri, 27 Mar 2009 22:41:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58735 Cari amici, vi ringrazio moltissimo per i bellissimi commenti pervenuti. Cari amici,
vi ringrazio moltissimo per i bellissimi commenti pervenuti.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58709 Renzo Montagnoli Fri, 27 Mar 2009 21:22:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58709 @francesca giulia: grazie e buona notte. @francesca giulia: grazie e buona notte.

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Di: francesca giulia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58700 francesca giulia Fri, 27 Mar 2009 21:07:05 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58700 Il poeta è come lui, principe delle nubi che sta con l’uragano e ride degli arcieri, esule in terra fra gli scherni, non lo lasciano camminare le sue ali di gigante (C. Baudelaire) Io vi auguro una serena notte,le mie parole sulla poesia le ho lasciate stamattina,ma volevo lasciare anche questi versi facendo i migliori auguri a renzo e agli altri poeti letteratitudiniani. Il poeta è come lui, principe delle nubi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri,
esule in terra fra gli scherni, non lo lasciano
camminare le sue ali di gigante
(C. Baudelaire)
Io vi auguro una serena notte,le mie parole sulla poesia le ho lasciate stamattina,ma volevo lasciare anche questi versi facendo i migliori auguri a renzo e agli altri poeti letteratitudiniani.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/03/26/la-poesia-specialita-dei-perdenti/comment-page-3/#comment-58693 Renzo Montagnoli Fri, 27 Mar 2009 20:49:03 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/letteratitudine/2007/06/11/la-poesia-specialita-dei-perdenti/#comment-58693 @Salvatore Armando Santoro: per chi non lo conoscesse, è cresciuto a pane e poesie, e ancora non si è stancato. @Salvatore Armando Santoro: per chi non lo conoscesse, è cresciuto a pane e poesie, e ancora non si è stancato.

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