Commenti a: ASCOLTARE: UN MODO PER ‘LEGGERE’ DI PIÙ http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Nicolas http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-1234347 Nicolas Tue, 30 Jun 2015 15:32:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-1234347 Personalmente ho realizzato una serie, un'audio avventura. questa la VII puntata https://www.youtube.com/watch?v=5SpAnmYgNZY Personalmente ho realizzato una serie, un’audio avventura.
questa la VII puntata
https://www.youtube.com/watch?v=5SpAnmYgNZY

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Di: Gli audiolibri: che cosa sono, come e perchè si usano | Leggo e ascolto http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-751258 Gli audiolibri: che cosa sono, come e perchè si usano | Leggo e ascolto Wed, 05 Jun 2013 16:13:56 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-751258 [...] Fonte: http://letteratitudine.blog.kataweb.it [...] [...] Fonte: http://letteratitudine.blog.kataweb.it [...]

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Di: Letteratitudine | più che un blog, un “marchio letterario” | Tropico del Libro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-575337 Letteratitudine | più che un blog, un “marchio letterario” | Tropico del Libro Sun, 20 Jan 2013 14:01:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-575337 [...] Presenza di recensioni di ebook e/o audiolibri Letteratitudine è aperta all’ebook e agli audiolibri. In questi anni sono stati dedicati ampi spazi e dibattiti alle suddette tematiche. Si segnalano, in particolare: L’e-book e(è) il futuro del libro e Ascoltare: un modo per ‘leggere’ di più. [...] [...] Presenza di recensioni di ebook e/o audiolibri Letteratitudine è aperta all’ebook e agli audiolibri. In questi anni sono stati dedicati ampi spazi e dibattiti alle suddette tematiche. Si segnalano, in particolare: L’e-book e(è) il futuro del libro e Ascoltare: un modo per ‘leggere’ di più. [...]

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Di: Luca http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-48903 Luca Mon, 22 Dec 2008 16:14:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-48903 In questi giorni è uscito l'audiolibro del mio ultimo romanzo. Sono molto soddisfatto del prodotto finale. Considero l'iniziativa delgi audiolibri molto interssante perché permette alle persone con difficoltà di godersi l'ascolto di un buon libro. E alle persone più pigre di avvicinarsi al mondo della letteratura con meno timore. Consiglio ai frequentatori di questo blog e agli autori che volessero veder trasformato il proprio libro in audiolibro il sito www.audiolettori.com Un saluto a tutti Luca Masini In questi giorni è uscito l’audiolibro del mio ultimo romanzo. Sono molto soddisfatto del prodotto finale. Considero l’iniziativa delgi audiolibri molto interssante perché permette alle persone con difficoltà di godersi l’ascolto di un buon libro. E alle persone più pigre di avvicinarsi al mondo della letteratura con meno timore. Consiglio ai frequentatori di questo blog e agli autori che volessero veder trasformato il proprio libro in audiolibro il sito http://www.audiolettori.com

Un saluto a tutti

Luca Masini

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Di: Filippo Semplici http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-47049 Filippo Semplici Sat, 06 Dec 2008 11:18:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-47049 Parlando di audiolibri, consiglio vivamente di visitare il sito www.audiolettori.it. Si tratta di un sito molto ben fornito che propone ottime audioletture e varie tematiche e che vale la pena di esplorare. Personalmente ritengo questo nuovo modo di "ascoltare" i libri molto utile e stimolante, poichè, oltre a favorire certe categorie di persone diversamente abili, può servire anche ad invogliare la gente più pigra a questo tipo di lettura alternativa. Mi è capitato di ascoltare un brano colto dal sito, standomene al buio e ad occhi chiusi, e vi assicuro che il brivido è stato lo stesso che leggerlo. Complimenti per questo blog Filippo Semplici Parlando di audiolibri, consiglio vivamente di visitare il sito http://www.audiolettori.it. Si tratta di un sito molto ben fornito che propone ottime audioletture e varie tematiche e che vale la pena di esplorare. Personalmente ritengo questo nuovo modo di “ascoltare” i libri molto utile e stimolante, poichè, oltre a favorire certe categorie di persone diversamente abili, può servire anche ad invogliare la gente più pigra a questo tipo di lettura alternativa. Mi è capitato di ascoltare un brano colto dal sito, standomene al buio e ad occhi chiusi, e vi assicuro che il brivido è stato lo stesso che leggerlo.
Complimenti per questo blog

Filippo Semplici

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Di: Lorenza Caravelli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-46488 Lorenza Caravelli Tue, 02 Dec 2008 11:58:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-46488 Mi sono imbattuta negli audiolibri per caso, per via di una persona cara che ha perso la vista quasi completamente. Confesso che, di mio, non mi sarebbe mai venuto in mente di ascoltarne uno, perchè amo moltissimo anche "l'oggetto" libro, la fisicità di tenerlo in mano e di sottolineare spesso le pagine. E' quasi un feticismo. Eppure, eppure. Al primo ascolto mi ha colpito la complementarietà, non l'antitesi. Quasi l'ascolto divenisse indispensabile dopo la lettura, per completare la valutazione e le emozioni. Insegno lettere e scrivo anch'io. Mi accorgo spesso di quanto un numero grande di persone non sappia leggere bene e massacri le pause perchè non conosce il senso della punteggiatura. Ascoltare un libro potrebbe essere utile anche da un punto di vista più ampio, la comunicazione, il tono, il ritmo. Complimenti per questo blog, uno dei migliori che abbia visitato. Cordialmente lorenza caravelli Mi sono imbattuta negli audiolibri per caso, per via di una persona cara che ha perso la vista quasi completamente. Confesso che, di mio, non mi sarebbe mai venuto in mente di ascoltarne uno, perchè amo moltissimo anche “l’oggetto” libro, la fisicità di tenerlo in mano e di sottolineare spesso le pagine. E’ quasi un feticismo.
Eppure, eppure. Al primo ascolto mi ha colpito la complementarietà, non l’antitesi. Quasi l’ascolto divenisse indispensabile dopo la lettura, per completare la valutazione e le emozioni.
Insegno lettere e scrivo anch’io. Mi accorgo spesso di quanto un numero grande di persone non sappia leggere bene e massacri le pause perchè non conosce il senso della punteggiatura. Ascoltare un libro potrebbe essere utile anche da un punto di vista più ampio, la comunicazione, il tono, il ritmo.
Complimenti per questo blog, uno dei migliori che abbia visitato.
Cordialmente
lorenza caravelli

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-46272 Massimo Maugeri Sun, 30 Nov 2008 00:20:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-46272 Ringrazio Claudio A. Barzaghi. Tanti auguri a Vox Company. Ringrazio Claudio A. Barzaghi.
Tanti auguri a Vox Company.

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Di: Claudio A. Barzaghi - Vox Company http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-46189 Claudio A. Barzaghi - Vox Company Fri, 28 Nov 2008 18:14:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-46189 Gentile Massimo Maugeri, con colpevole ritardo, ho letto solo ieri lo scambio di opinioni sugli Audiolibri da lei stimolato nel suo blog. Che dire… gli assenti hanno sempre torto. Però mi fa piacere segnalarle l’esistenza di "Vox Company" ( www.voxcompany.it ) - giovane e piccola casa editrice di audiolibri e audioracconti. Poi vorrei complimentarmi con lei per il lavoro che svolge ma, chissà, magari ci saranno anche altre occasioni per farlo. A presto. Cordialmente, Claudio A. Barzaghi Gentile Massimo Maugeri, con colpevole ritardo, ho letto solo ieri lo scambio di opinioni sugli Audiolibri da lei stimolato nel suo blog. Che dire… gli assenti hanno sempre torto.
Però mi fa piacere segnalarle l’esistenza di “Vox Company” ( http://www.voxcompany.it ) – giovane e piccola casa editrice di audiolibri e audioracconti.
Poi vorrei complimentarmi con lei per il lavoro che svolge ma, chissà, magari ci saranno anche altre occasioni per farlo.
A presto.
Cordialmente, Claudio A. Barzaghi

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Di: Su Letteratitudine si parla di audiolibri « Libri In Auto http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44996 Su Letteratitudine si parla di audiolibri « Libri In Auto Wed, 19 Nov 2008 06:28:35 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44996 [...] si parla di audiolibri Vi segnaliamo una discussione molto interessante in corso su Letteratitudine, uno dei più importanti blog di letteratura italiana, curato da Massimo Maugeri: si parla di [...] [...] si parla di audiolibri Vi segnaliamo una discussione molto interessante in corso su Letteratitudine, uno dei più importanti blog di letteratura italiana, curato da Massimo Maugeri: si parla di [...]

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44766 Massimo Maugeri Mon, 17 Nov 2008 23:20:11 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44766 Grazie a te, Letizia. In bocca al lupo per il tuo lavoro. E grazie anche a Giusy. Grazie a te, Letizia. In bocca al lupo per il tuo lavoro.
E grazie anche a Giusy.

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Di: Letizia http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44765 Letizia Mon, 17 Nov 2008 23:13:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44765 Salve, sono un'insegnante di lettere. Ho appreso di questa discussione dal sito orizzonte scuola http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article21245.html Questo degli audiolibri mi pare un ottimo strumento per far tornare sulle pagine gli occhi svogliati dei ragazzi coinvolgendo pure le orecchie. Credo che me ne avvarrò. Grazie e buon lavoro. Salve, sono un’insegnante di lettere. Ho appreso di questa discussione dal sito orizzonte scuola http://www.orizzontescuola.it/orizzonte/article21245.html
Questo degli audiolibri mi pare un ottimo strumento per far tornare sulle pagine gli occhi svogliati dei ragazzi coinvolgendo pure le orecchie. Credo che me ne avvarrò. Grazie e buon lavoro.

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Di: giusy http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44591 giusy Sun, 16 Nov 2008 09:33:20 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44591 Salve a tutti! Questo blog è veramente interessante e a proposito di audiolibri, per chi non lo sapesse già, La Repubblica e L'Espresso ogni settimana hanno come supplemento delle short stories in lingua inglese con testo a fronte in italiano e, cosa sagace, sul sito di entrambi si può ascoltare il libro! In lingua originale per giunta. Oltre ad incrementare il piacere per la lettura in questo caso si migliora l'inglese e si conoscono anche opere di autori magari non molto note al grande pubblico. Salve a tutti! Questo blog è veramente interessante e a proposito di audiolibri, per chi non lo sapesse già, La Repubblica e L’Espresso ogni settimana hanno come supplemento delle short stories in lingua inglese con testo a fronte in italiano e, cosa sagace, sul sito di entrambi si può ascoltare il libro! In lingua originale per giunta. Oltre ad incrementare il piacere per la lettura in questo caso si migliora l’inglese e si conoscono anche opere di autori magari non molto note al grande pubblico.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44571 Massimo Maugeri Sun, 16 Nov 2008 00:38:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44571 Caro Maurizio, grazie per questo tuo nuovo intervento. Ribadisco (nel rispetto delle opinioni contrapposte) che apprezzo molto il "progetto audiolibri". Ti invierò una copia del mio romanzo "Identità distorte". Magari potrebbe piacerti e potresti ritenere possibile una sua "traduzione" in audiolibro. Ne sarei davvero onorato! Caro Maurizio,
grazie per questo tuo nuovo intervento. Ribadisco (nel rispetto delle opinioni contrapposte) che apprezzo molto il “progetto audiolibri”.
Ti invierò una copia del mio romanzo “Identità distorte”. Magari potrebbe piacerti e potresti ritenere possibile una sua “traduzione” in audiolibro.
Ne sarei davvero onorato!

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Di: Maurizio Falghera http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44516 Maurizio Falghera Sat, 15 Nov 2008 12:01:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44516 Ciao a tutti ! Grazie Monica per la chiarezza con cui hai esposto il tuo punto di vista, che condivido al 100% e complimenti per la tua partecipazione al progetto Babele-audiolibri che finalmente dà spazio in voce agli autori esordienti ( spazio che noi de il Narratore abbiamo dato sempre, fin dal 1999). Volevo dire che 228 post su questo tema degli audiolibri mi sembra veramente un bel successo della discussione. Un piccolo miracolo! Secondo me questo significa che c’è interesse per l’argomento che, come abbiamo visto può avere delle connessioni a 360° con parecchie altre questioni, in primis - e su questo si sono dilungati in molti – sull’uso delle nuove tecnologie e sul valore della parola scritta in rapporto a tutte le altre ‘traduzioni’ di questa. Personalmente rimango convinto che gli uomini sono ‘storie’. Vi cito al proposito quello che ha scritto il mio amico scienziato e scrittore Giuseppe O. Longo qualche tempo fa: “Da quando nasce a quando muore ogni persona narra, si narra e si fa narrare storie. E queste storie, frutto d'invenzione o rielaborazione di eventi vissuti, forniscono a ciascuno di noi il materiale per costruirsi una personalità, un mondo interiore in cui l'immagine del sé possa abitare ed evolversi. Ogni storia modifica l'immagine del mondo e l'immagine del sé nel mondo. E ogni ricordo si modifica di continuo sotto l'azione dinamica, corrosiva e accrescitiva delle emozioni, dei sentimenti, dei desideri e dei timori. Noi siamo le nostre storie.” Prendendola da qui non vedo come queste storie non possano essere raccontate in tutti i modi possibili, compresa la lettura e la narrazione ad alta voce. Forse che esiste una differenza ontologica fra la lettura silenziosa, intima e personale della storia di Don Chisciotte, e quella letta a voce alta davanti al caminetto agli amici di casa, o quella pubblica di un attore davanti ad una platea, o quella registrata davanti ad un microfono e ascoltata a sua volta intimamente, personalmente, singolarmente o collettivamente in una classe ? Non credo. Sempre una bella storia rimane. Che poi ognuno preferisca una forma di narrazione o l’altra, o più di una, o tutte quante, questo dipende dalla naturale libertà di ciascuno di disporre a piacimento del proprio cervello e poco importa, a questo livello di discorso, che ci sia di mezzo un tipo di comunicazione o l’altro, una tecnologia più o meno sofisticata. Quindi a che pro intestardirsi contro uno dei tanti strumenti di comunicazione di storie come è un audiolibro? Anche la lettura di un libro davanti ad un microfono è un’ ‘arte’, o perlomeno così la definiscono gli americani. Quante arti ancora aspettano di essere inventate e sviluppate dalla flessibilità del cervello umano? Sto parlando in generale e fuori dal contesto dell’attuale immediata crisi della civiltà. Sto semplicemente dichiarando le mie premesse, i miei presupposti per poter apprendere, conoscere, apprezzare una storia. Ciao a tutti !
Grazie Monica per la chiarezza con cui hai esposto il tuo punto di vista, che condivido al 100% e complimenti per la tua partecipazione al progetto Babele-audiolibri che finalmente dà spazio in voce agli autori esordienti ( spazio che noi de il Narratore abbiamo dato sempre, fin dal 1999).
Volevo dire che 228 post su questo tema degli audiolibri mi sembra veramente un bel successo della discussione. Un piccolo miracolo! Secondo me questo significa che c’è interesse per l’argomento che, come abbiamo visto può avere delle connessioni a 360° con parecchie altre questioni, in primis – e su questo si sono dilungati in molti – sull’uso delle nuove tecnologie e sul valore della parola scritta in rapporto a tutte le altre ‘traduzioni’ di questa.
Personalmente rimango convinto che gli uomini sono ‘storie’. Vi cito al proposito quello che ha scritto il mio amico scienziato e scrittore Giuseppe O. Longo qualche tempo fa: “Da quando nasce a quando muore ogni persona narra, si narra e si fa narrare storie. E queste storie, frutto d’invenzione o rielaborazione di eventi vissuti, forniscono a ciascuno di noi il materiale per costruirsi una personalità, un mondo interiore in cui l’immagine del sé possa abitare ed evolversi. Ogni storia modifica l’immagine del mondo e l’immagine del sé nel mondo. E ogni ricordo si modifica di continuo sotto l’azione dinamica, corrosiva e accrescitiva delle emozioni, dei sentimenti, dei desideri e dei timori. Noi siamo le nostre storie.” Prendendola da qui non vedo come queste storie non possano essere raccontate in tutti i modi possibili, compresa la lettura e la narrazione ad alta voce. Forse che esiste una differenza ontologica fra la lettura silenziosa, intima e personale della storia di Don Chisciotte, e quella letta a voce alta davanti al caminetto agli amici di casa, o quella pubblica di un attore davanti ad una platea, o quella registrata davanti ad un microfono e ascoltata a sua volta intimamente, personalmente, singolarmente o collettivamente in una classe ? Non credo. Sempre una bella storia rimane. Che poi ognuno preferisca una forma di narrazione o l’altra, o più di una, o tutte quante, questo dipende dalla naturale libertà di ciascuno di disporre a piacimento del proprio cervello e poco importa, a questo livello di discorso, che ci sia di mezzo un tipo di comunicazione o l’altro, una tecnologia più o meno sofisticata. Quindi a che pro intestardirsi contro uno dei tanti strumenti di comunicazione di storie come è un audiolibro? Anche la lettura di un libro davanti ad un microfono è un’ ‘arte’, o perlomeno così la definiscono gli americani. Quante arti ancora aspettano di essere inventate e sviluppate dalla flessibilità del cervello umano? Sto parlando in generale e fuori dal contesto dell’attuale immediata crisi della civiltà. Sto semplicemente dichiarando le mie premesse, i miei presupposti per poter apprendere, conoscere, apprezzare una storia.

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Di: Monica Mossa http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44508 Monica Mossa Sat, 15 Nov 2008 11:00:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44508 Ciao, innanzitutto complimenti per il post e il dibattito. Non c'è dubbio che il libro cartaceo rimanga sempre una cosa a cui siamo abituati e affezionati. Tuttavia è pur sempre un supporto. Il supporto ad un contenuto, un messaggio dell'autore che può essere interpretato in più modi a seconda di tanti fattori, quali anche il più banale, l'umore. E l'audiolibro è un modo digitale di leggere, di cui possono usufruire tutti, vedenti e non. Abbiamo più volte convissuto con gli audiolibri, da bambini, quando qualcuno ci leggeva le favole o quando le ascoltavamo dalle audiocassette come molti di voi hanno ricordato. A scuola è sempre stata una cosa piacevole la lettura ad alta voce di brani dell'antologia e in chiesa stessa ci si serve dello stesso metodo, per il libri sacri. Oggi abbiamo poi la possibilità di registrare gli audiolibri in supporti digitali di alta qualità. Ci sono tanti vecchi romanzi che ho letto o che non ho potuto leggere e che ho la possibilità di ripassare e conoscere ascoltandone gli mp3. Ho ascoltato "Il processo" di Kafka un libro che mi ripromettevo di leggere cento volte, "il cuore rivelatore" di Poe che adoro da sempre e tante altre cose che magari ho letto già o che non avrei mai avuto la possibilità di leggere, per tanti futili motivi. E li ascolto spesso in macchina, nel caos del traffico cittadino, oppure nel letto con un lettore mp3 prima di addormentarmi. Ho fratelli che non leggono, perchè "non vogliono" eppure se dalle mie casse esce una voce narrante, loro sono lì che ascoltano furtivi, catturati come per magia, in un certo senso "fregati e incastrati". L'audiolibro deve assolutamente diffondersi, perchè è giusto diffondere nel bene e nel male l'opinione altrui e la creatività dell'autore stesso. Perchè la scrittura e la lettura fanno parte dello stesso pacchetto, perchè il progresso e la tecnologia non devono cancellare il vecchio, ma coaudiuvarlo per raggiungere le stesse finalità che poi sono quelle di informarci, farci crescere, arrabbiare, emozionare e conquistarci l'anima. Ci sono tanti scrittori noti o meno che hanno cose interessanti da condividere ed è interessante prestare la voce per trasmetterne il messaggio, quasi come un passaparola. Ed è per questo che quando qualcosa che leggo mi colpisce il cuore, ne faccio un audiolibro per Progetto Babele, così volontariamente. E' come combattere una piccola battaglia personale per qualcosa in cui credi. http://www.progettobabele.it/AUDIOFILES/audiolibri.php Ciao,
innanzitutto complimenti per il post e il dibattito.
Non c’è dubbio che il libro cartaceo rimanga sempre una cosa a cui siamo abituati e affezionati. Tuttavia è pur sempre un supporto. Il supporto ad un contenuto, un messaggio dell’autore che può essere interpretato in più modi a seconda di tanti fattori, quali anche il più banale, l’umore. E l’audiolibro è un modo digitale di leggere, di cui possono usufruire tutti, vedenti e non. Abbiamo più volte convissuto con gli audiolibri, da bambini, quando qualcuno ci leggeva le favole o quando le ascoltavamo dalle audiocassette come molti di voi hanno ricordato. A scuola è sempre stata una cosa piacevole la lettura ad alta voce di brani dell’antologia e in chiesa stessa ci si serve dello stesso metodo, per il libri sacri. Oggi abbiamo poi la possibilità di registrare gli audiolibri in supporti digitali di alta qualità. Ci sono tanti vecchi romanzi che ho letto o che non ho potuto leggere e che ho la possibilità di ripassare e conoscere ascoltandone gli mp3. Ho ascoltato “Il processo” di Kafka un libro che mi ripromettevo di leggere cento volte, “il cuore rivelatore” di Poe che adoro da sempre e tante altre cose che magari ho letto già o che non avrei mai avuto la possibilità di leggere, per tanti futili motivi. E li ascolto spesso in macchina, nel caos del traffico cittadino, oppure nel letto con un lettore mp3 prima di addormentarmi. Ho fratelli che non leggono, perchè “non vogliono” eppure se dalle mie casse esce una voce narrante, loro sono lì che ascoltano furtivi, catturati come per magia, in un certo senso “fregati e incastrati”. L’audiolibro deve assolutamente diffondersi, perchè è giusto diffondere nel bene e nel male l’opinione altrui e la creatività dell’autore stesso. Perchè la scrittura e la lettura fanno parte dello stesso pacchetto, perchè il progresso e la tecnologia non devono cancellare il vecchio, ma coaudiuvarlo per raggiungere le stesse finalità che poi sono quelle di informarci, farci crescere, arrabbiare, emozionare e conquistarci l’anima.
Ci sono tanti scrittori noti o meno che hanno cose interessanti da condividere ed è interessante prestare la voce per trasmetterne il messaggio, quasi come un passaparola. Ed è per questo che quando qualcosa che leggo mi colpisce il cuore, ne faccio un audiolibro per Progetto Babele, così volontariamente. E’ come combattere una piccola battaglia personale per qualcosa in cui credi.

http://www.progettobabele.it/AUDIOFILES/audiolibri.php

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44368 Sergio Sozi Fri, 14 Nov 2008 20:31:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44368 Ste, ho la nausea per tutto quel che e' inutile o superfluo. In generale. Ste,
ho la nausea per tutto quel che e’ inutile o superfluo. In generale.

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44361 lorenzerrimo Fri, 14 Nov 2008 19:44:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44361 @ SERGIO Grazie Sergio, ti do ragione. Sarebbe bello rigirare la storia di 180 gradi, ma temo che ci troveremmo a risolvere i problemi sociali di quel tempo. La mia teoria di vita si basa su un nuovo sistema economico, perché è sempre lui che determina maggiormente e forzatamente lo stato morale ed etico della società. Più ci troviamo in una realtà dominata da mezzi tecnici potenti e veloci e più diventa necessario, addirittura indispensabile, crearlo. Non potendolo realizzare oggi, non ci resta che vivere la nostra vita nel senso e contenuto che riteniamo, ognuno per sé, più appropriato, anche se in tal modo veniamo considerati degli sconfinati dagli altri. Mi diletta il tuo acccanimento emotivo sul tema; esso sorge dalla chiarezza e forza dei tuoi concetti dai quali detrai il tuo modo di agire e vivere, in molti punti simile al mio. Il processo evolutivo tecnico-scientifico sarebbe di per sé un qualcosa di positivo, quando riuscissimo a controllare il riverso della medaglia, perché in ogni creazione dell’uomo si rispecchiano anche tutte le sue caratteristiche umane, purtroppo anche quelle cattive, che agiscono poi principalmente nel nostro inconscio. Esse crescono di pari passo con i risultati positivi del processo stesso, e, se non controllati e confinati in tempo, ci rendono schiavi dei mezzi stessi da noi creati. Così perde l’uomo il controllo della sua vita, fino a distruggersi. Cari saluti. Lorenzo @ SERGIO
Grazie Sergio, ti do ragione. Sarebbe bello rigirare la storia di 180 gradi, ma temo che ci troveremmo a risolvere i problemi sociali di quel tempo.
La mia teoria di vita si basa su un nuovo sistema economico, perché è sempre lui che determina maggiormente e forzatamente lo stato morale ed etico della società.
Più ci troviamo in una realtà dominata da mezzi tecnici potenti e veloci e più diventa necessario, addirittura indispensabile, crearlo.
Non potendolo realizzare oggi, non ci resta che vivere la nostra vita nel senso e contenuto che riteniamo, ognuno per sé, più appropriato, anche se in tal modo veniamo considerati degli sconfinati dagli altri.
Mi diletta il tuo acccanimento emotivo sul tema; esso sorge dalla chiarezza e forza dei tuoi concetti dai quali detrai il tuo modo di agire e vivere, in molti punti simile al mio.
Il processo evolutivo tecnico-scientifico sarebbe di per sé un qualcosa di positivo, quando riuscissimo a controllare il riverso della medaglia, perché in ogni creazione dell’uomo si rispecchiano anche tutte le sue caratteristiche umane, purtroppo anche quelle cattive, che agiscono poi principalmente nel nostro inconscio.
Esse crescono di pari passo con i risultati positivi del processo stesso, e, se non controllati e confinati in tempo, ci rendono schiavi dei mezzi stessi da noi creati.
Così perde l’uomo il controllo della sua vita, fino a distruggersi.
Cari saluti.
Lorenzo

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44313 Maria Lucia Riccioli Fri, 14 Nov 2008 15:09:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44313 Simonetta, quella di Giannini è una delle più belle voci che abbia mai sentito. Ci pensiamo che ogni voce è come le impronte digitali? Che nessuno nella storia ha mai avuto la nostra voce né più l'avrà? In questo post si siamo confrontati su questo tema e mi è piaciuto anche vedere che il mondo degli audiolibri è variegato: c'è chi registra semplicemente la lettura integrale di un testo, chì ne fa degli estratti, chi sceneggia il testo come un radiodramma - cosa che io amo tantissimo per il potere evocativo di rumori musica suoni e più voci - ... Interpretazioni del testo, sue attualizzazioni nel senso proprio del termine, cioè modi di rendere il testo AGITO. Bello, stimolante. Simonetta, quella di Giannini è una delle più belle voci che abbia mai sentito. Ci pensiamo che ogni voce è come le impronte digitali? Che nessuno nella storia ha mai avuto la nostra voce né più l’avrà?
In questo post si siamo confrontati su questo tema e mi è piaciuto anche vedere che il mondo degli audiolibri è variegato: c’è chi registra semplicemente la lettura integrale di un testo, chì ne fa degli estratti, chi sceneggia il testo come un radiodramma – cosa che io amo tantissimo per il potere evocativo di rumori musica suoni e più voci – …
Interpretazioni del testo, sue attualizzazioni nel senso proprio del termine, cioè modi di rendere il testo AGITO.
Bello, stimolante.

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Di: simonetta santamaria http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44279 simonetta santamaria Fri, 14 Nov 2008 10:46:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44279 Io quando rileggo le cose che scrivo per vedere se filano, mi ispiro alla voce narrante di Giancarlo Giannini... Cerco di immaginare come leggerebbe lui quel brano, con quale enfasi, cosa sottolineerebbe... Lo so, magari è da pazzi ma intanto a me aiuta. Quindi anche l'immaginazione può essere narrante, un'audioimmaginazione... ;) Io quando rileggo le cose che scrivo per vedere se filano, mi ispiro alla voce narrante di Giancarlo Giannini… Cerco di immaginare come leggerebbe lui quel brano, con quale enfasi, cosa sottolineerebbe… Lo so, magari è da pazzi ma intanto a me aiuta. Quindi anche l’immaginazione può essere narrante, un’audioimmaginazione… ;)

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Di: Ste http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44264 Ste Fri, 14 Nov 2008 08:44:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44264 A Sergio Sozi. Secondo me l'ascolto degli audiolibri in 45 giri dei fratelli Fabbri che ascoltavi da piccolo ti hanno fatto male. Non è che i tuoi genitori, invece di raccontarti le fiabe, ti obbligavano ad ascoltarli legandoti a una sedia e ora hai la nausea degli audiolibri? :) A Sergio Sozi.
Secondo me l’ascolto degli audiolibri in 45 giri dei fratelli Fabbri che ascoltavi da piccolo ti hanno fatto male. Non è che i tuoi genitori, invece di raccontarti le fiabe, ti obbligavano ad ascoltarli legandoti a una sedia e ora hai la nausea degli audiolibri?
:)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44229 Sergio Sozi Fri, 14 Nov 2008 02:01:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44229 P.S. Per Paolo io chiedevo se per caso gli audiolibri fossero narrati dagli autori stessi solo perche' considero importante lo studio filologico e fonologico quando possibile delle fonti. Una cosa da italianisti, da persone che cercano di capire piu' a fondo gli autori dei testi collegandoli anche alla loro voce, alla loro cadenza, interferenze dialettali, eccetera. Questo mi sembra importante, inoltre, per sentire piu' vicino uno scrittore, no? Ciaociao P.S. Per Paolo
io chiedevo se per caso gli audiolibri fossero narrati dagli autori stessi solo perche’ considero importante lo studio filologico e fonologico quando possibile delle fonti. Una cosa da italianisti, da persone che cercano di capire piu’ a fondo gli autori dei testi collegandoli anche alla loro voce, alla loro cadenza, interferenze dialettali, eccetera. Questo mi sembra importante, inoltre, per sentire piu’ vicino uno scrittore, no?
Ciaociao

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44228 Sergio Sozi Fri, 14 Nov 2008 01:57:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44228 Dimenticavo Paolo S., il quale dice: ''Una parola sulla posizione di Sergio: io sono d’accordo sul fatto che la lettura d’autore sia preziosa, e sono anche convinto che la libertà declamatoria del lettore sia preziosa. Tuttavia, finché una sana educazione teatrale non farà parte dei programmi della scuola, e una cultura della recitazione non tornerà a diffondersi fra la gente (utopia?), più voci danno vita a un testo, più vita avrà quel testo. Che preziosa ricchezza! Narrava Gabriele Vacis che il buon Baricco, alla fine della prova a porte chiuse del suo Novecento recitato da Eugenio Allegri, si alzò e uscì teatralmente dal fondo della sala senza aggiungere una parola. Non era più il “suo” Novecento, quello a cui aveva assistito: era qualcosa di più.'' - Certo, caro Paolo: allora continuiamo a stampare e ristampare i libri buoni e leggiamoli a voce alta insieme, cosi' cercando orecchie che ascoltino e bocche che parlino. In tal modo si cresce e si crea altra Letteratura - perche' i libri nascono dai libri (e anche dalle parole, come fecero Socrate e Omero che probabilmente manco sapevano scrivere. Salutone Sergio Dimenticavo Paolo S., il quale dice:
”Una parola sulla posizione di Sergio: io sono d’accordo sul fatto che la lettura d’autore sia preziosa, e sono anche convinto che la libertà declamatoria del lettore sia preziosa. Tuttavia, finché una sana educazione teatrale non farà parte dei programmi della scuola, e una cultura della recitazione non tornerà a diffondersi fra la gente (utopia?), più voci danno vita a un testo, più vita avrà quel testo. Che preziosa ricchezza!
Narrava Gabriele Vacis che il buon Baricco, alla fine della prova a porte chiuse del suo Novecento recitato da Eugenio Allegri, si alzò e uscì teatralmente dal fondo della sala senza aggiungere una parola. Non era più il “suo” Novecento, quello a cui aveva assistito: era qualcosa di più.”
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Certo, caro Paolo: allora continuiamo a stampare e ristampare i libri buoni e leggiamoli a voce alta insieme, cosi’ cercando orecchie che ascoltino e bocche che parlino. In tal modo si cresce e si crea altra Letteratura – perche’ i libri nascono dai libri (e anche dalle parole, come fecero Socrate e Omero che probabilmente manco sapevano scrivere.
Salutone
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44222 Sergio Sozi Fri, 14 Nov 2008 01:08:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44222 Salvuzzo, Dido', in questa (monumentale, ditelo!) cavalcata scrittoria di fine giornata lavorativa non vi dimentico: spero solo che ve la smettiate di presentare i libri SOLO a duemila chilometri da Lubiana.. eccheccavolo... almeno un giorno potreste almeno andare a Bologna o Trieste, no? 'notte Sergio Salvuzzo, Dido’,
in questa (monumentale, ditelo!) cavalcata scrittoria di fine giornata lavorativa non vi dimentico: spero solo che ve la smettiate di presentare i libri SOLO a duemila chilometri da Lubiana.. eccheccavolo… almeno un giorno potreste almeno andare a Bologna o Trieste, no?
‘notte
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44221 Sergio Sozi Fri, 14 Nov 2008 01:05:48 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44221 Gaetano (e Maugger): beati voi... un bacionee tanti abbracci. All'Italia. A Roma. Al libro antiestetico che andrete a presentare... ah ah ah! - Voi della Azimut: non mettetemi sulla lista nera, per favore, gia' ho alle costole i servizi segreti delle case editoriali slovene! Gaetano (e Maugger):
beati voi… un bacionee tanti abbracci. All’Italia. A Roma. Al libro antiestetico che andrete a presentare… ah ah ah! – Voi della Azimut: non mettetemi sulla lista nera, per favore, gia’ ho alle costole i servizi segreti delle case editoriali slovene!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44218 Sergio Sozi Fri, 14 Nov 2008 00:40:04 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44218 O Carletto, a cui voglio tanto bene anch'io ora e da sempre, tu dici: ''Ma perchè demonizzare la tecnologia, il mezzo, porca miseriaccia ladra? Vorresti forse tornare a leggere le nostre amate pagine a stampa a lume di candela?'' Ebbene rispondo di si'. Si', io voglio questo, purche' ricominci a vedere l'uomo dentro questi simulacri, questi corticurcuiti, questi mezzi suonati che vanno avanti a suon di medicine (moderne: psicofarmaci o droghe varie), tecnologia (moderna) e soprattutto falsificazioni e vuoti di ideali, di principi, di concetti, di proposte, di passioni (solo oggi tanto diffusi a ogni livello sociale). L'Italia e' stanca - non dico l' ''umanita''' perche' non la conosco come non la conosci tu - allora, dico: l'Italia e' stanca e bisognerebbe ritornare d'accapo, ma bada bene senza traumi o rivoluzioni, per sentire qual era la strada antica che abbiamo interrotto violentemente. Carlo, sentimi: non e' cosa naturale passare in cinquant'anni (una bazzecola in confronto alla storia italiana) dal lume ad olio al neon; dal mulo alle jeep; dal cantastorie di paese al cd rom; dai lavatoi pubblici alle lavatrici. E' un trauma terribile - tutto questo assieme in pochi anni - del quale tutti soffrono sottaciutamente ma solo le persone colte si accorgono coscientemente. Io mi sono accorto che abbiamo fatto il passo piu' lungo della gamba, dunque fermiamoci e cerchiamo almeno di ''digerire'' le lavatrici e i cd rom, senza continuare ad aggiungere cose superflue e ben sostituibili da noi stessi. Altrimenti finiremo per sovraccaricarci ed andare in superdosaggio - qualcuno usa l'anglismo ''overdose''. - Massimo, Certo, certo, Ray ''Raggio'' Bradbury. R o m a n z o ! Stavolta il contenuto umanistico di quella pellicola mi ha fuorviato dalla retta via... eh eh eh... - Saluto riconoscente la sig.ra Cristiana Giacometti - evitando pertanto di ricambiare i saluti che, elegantemente, ella non mi ha porto, similmente al suo collega di settore, col quale ho colloquiato a lungo ieri sera. - A Stefano dico che sono, ovviamente, in sintonia con lui: spesso il passato ritorna nella nostra realta', soprattutto artistica; anzi, direi di meglio: il passato E' QUI DENTRO DI NOI, il passato SIAMO NOI. Solo che chi e' cieco non lo sa, chi ha cultura si' e pertanto seleziona le cose brutte e belle del passato che sta in lui e, cosi', usa il proprio passato per costruire il presente e dunque automaticamente il futuro. Cos'altro e' l'uomo se non un ''accumulatore di passato'' che revisiona continuamente se stesso inventando di sana pianta solo lo 0,00001% in piu' di quel che gia' possiede dentro? Allora rimettiamoci a cantare i versi di Dante per strada, in casa, a scuola, sui tetti delle case, piuttosto che cercare altra robetta inutile per alimentare la confusione e il ''vuoto multimediale'' pneumatico che gia' tanto ci rompe i cosiddetti in ogni luogo. Rifiutare e' un nostro diritto: io rifiuto la musica nei locali commerciali e dunque vado a far compere solo dove non c'e' musica. Diserto le librerie con la musica. E lo dico pubblicamente per far si' che molti altri lo facciano: basta con la violenza del rumore dappertutto e anche con il suicidio dell'isolamento dei ''cuffiomani''. Eliminiamoli. Entrambi. Incivilta' e miserie, angosce parallele. - Lorenzo Russo, Ci siamo capiti anche perche' viviamo in un'area molto simile - io in Slovenia e tu in Austria, mi sembra. Ma qui grazie a Dio la confusione totale ancora non e' entrata in circolo insieme all'isolamento degli individui: la gente parla, comunica, fa (spesso ottima) cultura letteraria e d'altro tipo, nonostante la timidezza - mentre in Italia la gente tace e crea sciocchezze pseudoartistiche nonostante la sfacciataggine e l'antica origine. Ci siamo scambiati di posto, in questi ultimi cento anni: noi Italiani siamo diventati gli ignorantelli buoi e i ''barbari'' di un tempo ci hanno superato in civilta' e cultura, in rispetto per le origini (rispettano anche quelle nostre, che noi Italiani non rispettiamo piu'!). Be'... la via di mezzo sarebbe avere dei principi solidi e giusti, onesti, come qui, anche in Italia, con le conquiste antiche che noi Italiani abbiamo ottenuto e ora vogliamo dimenticare a tutti i costi - forse per fare a tutti i costi i ''nuovi'' i ''giovani''. E' ridicolo, sai? ''Giovani'' noi! Noi! Il popolo autoctono piu' vecchio e trapassato d'Europa! Noi che siamo fantasmi nella realta', mentre i mitteleuropei ci osannano per aver posto le basi sia loro che di tutta Europa! E invece che fanno, gli Italiani? Hanno paura di leggere troppi libri, poverini, si' che ne leggono una tonnellata al giorno... e di quelli buoni. - Renzo Montagnoli, ti indirizzo quanto detto agli altri in questa medesima lettera, constatando con gran piacere che con te si parla bene, veramente bene - pur anche con delle differenze riguardanti altri aspetti d'ordine direi piu' specificamente storico-politico. Io ho delle contraddizioni delle quali sono conscio e che comunque accetto, avendole unificate in un insieme che chiamo semplicemente ''la mia identita' personale''. - Maurizio Maggiani, ma l'uomo migliora? Credo che l'uomo sia ormai quello, lo conosciamo bene. Vive e risogna le stesse cose dei suoi antenati, con piccole modifiche. Ci resta solo di smetterla di distruggerlo, questo uomo ben noto a tutti gli uomini e cercare di portarne alla luce gli aspetti piu' reconditi (pochi) ed inconsci. Il futuro e' il passato che ritorna con piccole sfumature inedite, niente piu'. Bello anche questo, certo... se non sia che le cosiddette ''rivoluzioni'' cercano di azzerarlo - e mi riferisco alle rivoluzioni del ''sapere'', come questa divinita' chiamata tecnologia sin dal Cavallo di Troia. Ma per fortuna l'uomo non e' solo Ulisse, ma anche Orfeo, Bacco, Venere, Penelope, Atena. E soprattutto Flora, Urano, Nettuno e Gea. L'ingegno non e' tutto, serve la carne e lo spirito, amico mio, serve l'amore del sangue. Cosa che, piu' ricopriamo di banalita' e stupidaggini superflue, piu' rischiamo di perdere, senza averne sostituzioni valide. Nichilismo ne rimane. Amico mio. Saluti Cari e Tante Grazie! Sergio Sozi O Carletto, a cui voglio tanto bene anch’io ora e da sempre, tu dici:
”Ma perchè demonizzare la tecnologia, il mezzo, porca miseriaccia ladra? Vorresti forse tornare a leggere le nostre amate pagine a stampa a lume di candela?”
Ebbene rispondo di si’. Si’, io voglio questo, purche’ ricominci a vedere l’uomo dentro questi simulacri, questi corticurcuiti, questi mezzi suonati che vanno avanti a suon di medicine (moderne: psicofarmaci o droghe varie), tecnologia (moderna) e soprattutto falsificazioni e vuoti di ideali, di principi, di concetti, di proposte, di passioni (solo oggi tanto diffusi a ogni livello sociale). L’Italia e’ stanca – non dico l’ ”umanita”’ perche’ non la conosco come non la conosci tu – allora, dico: l’Italia e’ stanca e bisognerebbe ritornare d’accapo, ma bada bene senza traumi o rivoluzioni, per sentire qual era la strada antica che abbiamo interrotto violentemente. Carlo, sentimi: non e’ cosa naturale passare in cinquant’anni (una bazzecola in confronto alla storia italiana) dal lume ad olio al neon; dal mulo alle jeep; dal cantastorie di paese al cd rom; dai lavatoi pubblici alle lavatrici. E’ un trauma terribile – tutto questo assieme in pochi anni – del quale tutti soffrono sottaciutamente ma solo le persone colte si accorgono coscientemente. Io mi sono accorto che abbiamo fatto il passo piu’ lungo della gamba, dunque fermiamoci e cerchiamo almeno di ”digerire” le lavatrici e i cd rom, senza continuare ad aggiungere cose superflue e ben sostituibili da noi stessi. Altrimenti finiremo per sovraccaricarci ed andare in superdosaggio – qualcuno usa l’anglismo ”overdose”.
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Massimo,
Certo, certo, Ray ”Raggio” Bradbury. R o m a n z o ! Stavolta il contenuto umanistico di quella pellicola mi ha fuorviato dalla retta via… eh eh eh…
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Saluto riconoscente la sig.ra Cristiana Giacometti – evitando pertanto di ricambiare i saluti che, elegantemente, ella non mi ha porto, similmente al suo collega di settore, col quale ho colloquiato a lungo ieri sera.
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A Stefano dico che sono, ovviamente, in sintonia con lui: spesso il passato ritorna nella nostra realta’, soprattutto artistica; anzi, direi di meglio: il passato E’ QUI DENTRO DI NOI, il passato SIAMO NOI. Solo che chi e’ cieco non lo sa, chi ha cultura si’ e pertanto seleziona le cose brutte e belle del passato che sta in lui e, cosi’, usa il proprio passato per costruire il presente e dunque automaticamente il futuro. Cos’altro e’ l’uomo se non un ”accumulatore di passato” che revisiona continuamente se stesso inventando di sana pianta solo lo 0,00001% in piu’ di quel che gia’ possiede dentro? Allora rimettiamoci a cantare i versi di Dante per strada, in casa, a scuola, sui tetti delle case, piuttosto che cercare altra robetta inutile per alimentare la confusione e il ”vuoto multimediale” pneumatico che gia’ tanto ci rompe i cosiddetti in ogni luogo. Rifiutare e’ un nostro diritto: io rifiuto la musica nei locali commerciali e dunque vado a far compere solo dove non c’e’ musica. Diserto le librerie con la musica. E lo dico pubblicamente per far si’ che molti altri lo facciano: basta con la violenza del rumore dappertutto e anche con il suicidio dell’isolamento dei ”cuffiomani”. Eliminiamoli. Entrambi. Incivilta’ e miserie, angosce parallele.
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Lorenzo Russo,
Ci siamo capiti anche perche’ viviamo in un’area molto simile – io in Slovenia e tu in Austria, mi sembra. Ma qui grazie a Dio la confusione totale ancora non e’ entrata in circolo insieme all’isolamento degli individui: la gente parla, comunica, fa (spesso ottima) cultura letteraria e d’altro tipo, nonostante la timidezza – mentre in Italia la gente tace e crea sciocchezze pseudoartistiche nonostante la sfacciataggine e l’antica origine. Ci siamo scambiati di posto, in questi ultimi cento anni: noi Italiani siamo diventati gli ignorantelli buoi e i ”barbari” di un tempo ci hanno superato in civilta’ e cultura, in rispetto per le origini (rispettano anche quelle nostre, che noi Italiani non rispettiamo piu’!). Be’… la via di mezzo sarebbe avere dei principi solidi e giusti, onesti, come qui, anche in Italia, con le conquiste antiche che noi Italiani abbiamo ottenuto e ora vogliamo dimenticare a tutti i costi – forse per fare a tutti i costi i ”nuovi” i ”giovani”. E’ ridicolo, sai? ”Giovani” noi! Noi! Il popolo autoctono piu’ vecchio e trapassato d’Europa! Noi che siamo fantasmi nella realta’, mentre i mitteleuropei ci osannano per aver posto le basi sia loro che di tutta Europa! E invece che fanno, gli Italiani? Hanno paura di leggere troppi libri, poverini, si’ che ne leggono una tonnellata al giorno… e di quelli buoni.
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Renzo Montagnoli,
ti indirizzo quanto detto agli altri in questa medesima lettera, constatando con gran piacere che con te si parla bene, veramente bene – pur anche con delle differenze riguardanti altri aspetti d’ordine direi piu’ specificamente storico-politico. Io ho delle contraddizioni delle quali sono conscio e che comunque accetto, avendole unificate in un insieme che chiamo semplicemente ”la mia identita’ personale”.
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Maurizio Maggiani,
ma l’uomo migliora? Credo che l’uomo sia ormai quello, lo conosciamo bene. Vive e risogna le stesse cose dei suoi antenati, con piccole modifiche. Ci resta solo di smetterla di distruggerlo, questo uomo ben noto a tutti gli uomini e cercare di portarne alla luce gli aspetti piu’ reconditi (pochi) ed inconsci.
Il futuro e’ il passato che ritorna con piccole sfumature inedite, niente piu’. Bello anche questo, certo… se non sia che le cosiddette ”rivoluzioni” cercano di azzerarlo – e mi riferisco alle rivoluzioni del ‘’sapere”, come questa divinita’ chiamata tecnologia sin dal Cavallo di Troia. Ma per fortuna l’uomo non e’ solo Ulisse, ma anche Orfeo, Bacco, Venere, Penelope, Atena. E soprattutto Flora, Urano, Nettuno e Gea. L’ingegno non e’ tutto, serve la carne e lo spirito, amico mio, serve l’amore del sangue. Cosa che, piu’ ricopriamo di banalita’ e stupidaggini superflue, piu’ rischiamo di perdere, senza averne sostituzioni valide. Nichilismo ne rimane. Amico mio.
Saluti Cari e Tante Grazie!
Sergio Sozi

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44204 Massimo Maugeri Thu, 13 Nov 2008 23:13:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44204 @ Gaetano Ci ritroveremo a Roma... in caput mundi. Non vedo l'ora:) @ Gaetano
Ci ritroveremo a Roma… in caput mundi. Non vedo l’ora:)

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44203 Massimo Maugeri Thu, 13 Nov 2008 23:12:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44203 A Stefano dico: è vero, hai ragione... la famiglia che si riunisce per ascoltare un audiolibro è, in effetti, la famiglia degli anni Cinquanta; quella che si riuniva attorno alla radio. Però, se oggi è improbabile che ciò accada non credo sia colpa dell'audiolibro... È come dici tu: "Oggi il problema è proprio quella della incapacità di prestare attenzione a qualsiasi cosa( film, concerti ecc.ecc.) per un tempo prolungato". E qui, forse dovremmo impegnarci un po' tutti per recuperare il senso dello "stare assieme" che si è un po' perduto per vari motivi. --- Ti dico una cosa... immagina una famiglia di due genitori e due figli. Ognuno di loro è rintanato nella propria stanza per connettersi a Internet con il wireless... per poi ritrovarsi su Facebook. :) Lo ammetto. È l'idea per un racconto. Guai a che me la ruba :) --- Grazie mille a te per raccogliere gli stimoli, caro Stefano. A Stefano dico: è vero, hai ragione… la famiglia che si riunisce per ascoltare un audiolibro è, in effetti, la famiglia degli anni Cinquanta; quella che si riuniva attorno alla radio.
Però, se oggi è improbabile che ciò accada non credo sia colpa dell’audiolibro… È come dici tu: “Oggi il problema è proprio quella della incapacità di prestare attenzione a qualsiasi cosa( film, concerti ecc.ecc.) per un tempo prolungato”.
E qui, forse dovremmo impegnarci un po’ tutti per recuperare il senso dello “stare assieme” che si è un po’ perduto per vari motivi.

Ti dico una cosa… immagina una famiglia di due genitori e due figli. Ognuno di loro è rintanato nella propria stanza per connettersi a Internet con il wireless… per poi ritrovarsi su Facebook.
:)
Lo ammetto. È l’idea per un racconto. Guai a che me la ruba :)

Grazie mille a te per raccogliere gli stimoli, caro Stefano.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44201 Massimo Maugeri Thu, 13 Nov 2008 23:03:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44201 Ringrazio ancora una volta Maurizio Maggiani per essere intervenuto. Spero, caro Maurizio, di avere l'onore di poter presentare qui il tuo prossimo romanzo. Ringrazio ancora una volta Maurizio Maggiani per essere intervenuto.
Spero, caro Maurizio, di avere l’onore di poter presentare qui il tuo prossimo romanzo.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44200 Massimo Maugeri Thu, 13 Nov 2008 23:01:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44200 Ringrazio Maurizio Falghera e Cristiana Giacometti per essere intervenuti e averci introdotto al mondo degli audiolibri, e per averci mostrato l'amore e la passione che mettono nel portare avanti questo progetto. Ringrazio Maurizio Falghera e Cristiana Giacometti per essere intervenuti e averci introdotto al mondo degli audiolibri, e per averci mostrato l’amore e la passione che mettono nel portare avanti questo progetto.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44199 Massimo Maugeri Thu, 13 Nov 2008 22:59:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44199 Eccomi di nuovo qui. Ribadisco che questa discussione si è sviluppata in maniera molto interessante. E di questo ringrazio di cuore tutti voi. Trovo sia molto bello avere la possibilità di esprimere opinioni diverse - talvolta contrapposte - in un clima di amicizia e serenità (senza opinioni diverse, peraltro, non si potrebbe dibattere). Grazie davvero! Eccomi di nuovo qui. Ribadisco che questa discussione si è sviluppata in maniera molto interessante. E di questo ringrazio di cuore tutti voi.
Trovo sia molto bello avere la possibilità di esprimere opinioni diverse – talvolta contrapposte – in un clima di amicizia e serenità (senza opinioni diverse, peraltro, non si potrebbe dibattere).
Grazie davvero!

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44195 Subhaga Gaetano Failla Thu, 13 Nov 2008 22:05:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44195 Sto leggendo con molto interesse il dibattito, davvero molto ricco e stimolante. E trovo qui l'occasione per salutare in particolare quelli che ormai considero "amici in video": Massimo, Sergio, Salvo, Carlo (ti ringrazio Carlo per il commento su VDBD) e Lorenzo, nella speranza di incontrare i letteratitudiniani alla fiera del libro a Roma, e superare così la conoscenza virtuale (uno dei temi, mi pare, sfiorato in questo dibattito). E ringrazio Maurizio Maggiani per le belle ore che mi ha donato con "Il coraggio del pettirosso". Gaetano Sto leggendo con molto interesse il dibattito, davvero molto ricco e stimolante. E trovo qui l’occasione per salutare in particolare quelli che ormai considero “amici in video”: Massimo, Sergio, Salvo, Carlo (ti ringrazio Carlo per il commento su VDBD) e Lorenzo, nella speranza di incontrare i letteratitudiniani alla fiera del libro a Roma, e superare così la conoscenza virtuale (uno dei temi, mi pare, sfiorato in questo dibattito).
E ringrazio Maurizio Maggiani per le belle ore che mi ha donato con “Il coraggio del pettirosso”.
Gaetano

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44189 Salvo zappulla Thu, 13 Nov 2008 20:45:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44189 ...ci sono (siamo) attori straordinari qui. Didò che recita la donzelletta in napoletano farebbe risuscitare anche i morti. O Sergio che sciorina a memoria per intero, senza sbagliare una virgola, L'Iliade, andrebbe a ruba... …ci sono (siamo) attori straordinari qui. Didò che recita la donzelletta in napoletano farebbe risuscitare anche i morti. O Sergio che sciorina a memoria per intero, senza sbagliare una virgola, L’Iliade, andrebbe a ruba…

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Di: Salvo zappulla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44186 Salvo zappulla Thu, 13 Nov 2008 20:32:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44186 Mettiamola così: gli audiolibri sono un valore aggiunto, non pretendono di sostituirsi ai libri, ne' di relegarli in soffitta. Uno la sera può scegliere di andare a teatro, al cinema o mettersi una bella cuffia in testa e ascoltare la fiaba di Cenerentola, o i cento colpi di spazzola nella versione integrale. Uno sballo! Non decretano la morte della lettura tradizionale ma non sono neanche la panacea per gli ignoranti patentati. Chi non ha mai letto un libro probabilmente si scoccerebbe pure ad ascoltare gli audiolibri. Meglio un giro a scala quaranta. Cristiana Giacometti, ha mai pensato di realizzare un audiolibro su un post culturale che vede protagonisti i letteratitudiniani? Potrebbe risultare un'esperimento interessante. Mettiamola così: gli audiolibri sono un valore aggiunto, non pretendono di sostituirsi ai libri, ne’ di relegarli in soffitta. Uno la sera può scegliere di andare a teatro, al cinema o mettersi una bella cuffia in testa e ascoltare la fiaba di Cenerentola, o i cento colpi di spazzola nella versione integrale. Uno sballo! Non decretano la morte della lettura tradizionale ma non sono neanche la panacea per gli ignoranti patentati. Chi non ha mai letto un libro probabilmente si scoccerebbe pure ad ascoltare gli audiolibri. Meglio un giro a scala quaranta. Cristiana Giacometti, ha mai pensato di realizzare un audiolibro su un post culturale che vede protagonisti i letteratitudiniani? Potrebbe risultare un’esperimento interessante.

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44176 lorenzerrimo Thu, 13 Nov 2008 19:01:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44176 @ Renzo Montagnoli la ringrazio caldamente di aver compreso appieno il senso della mia e di averla completata in una forma chiara e precisa. Saluti. Lorenzo @ Renzo Montagnoli
la ringrazio caldamente di aver compreso appieno il senso della mia e di averla completata in una forma chiara e precisa.
Saluti.
Lorenzo

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Di: mauriziomaggiani http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44174 mauriziomaggiani Thu, 13 Nov 2008 18:39:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44174 No, non si sono audiolibri delle mie opere perché l'editore che possiede i diritti di sfruttamento, diritti che io gli ho ceduto per 20 anni in cambio della percentuale sulle vendite, non ne vuole sapere. Per ignoranza del mezzo, per paura di perderci dei soldi, perché l'editoria è comunque, almeno in questo paese, un sistema di azienda che lavora con criteri piuttosto arretrati. Riguardi ai diritti d'autore, io vivo, e la mia famiglia con me, dei proventi derivati dai diritti d'autore, ma non per questo penso che il sistema dei diritti così come è oggi sia una buona cosa: è apparentemente una sicurezza, ma solo apparentemente. Gli scrittori, i musicisti, e quanti vivono dello sfruttamento della loro opera di ingegno, dovrebbero trovare assieme ai loro editori sistemi diversi, più flessibili, più "democratici" di campare. Anche perché se continuano ad essere così rigidi finisce che non campano più e buonanotte. Mi sbaglerò, ma se consento a chi è interessato di usufruire gratuitamente o a prezzo limitato della mia opera, utilizzando canali diversi dai tradizionali volumi in vendita, è assai probabile che ne sia ripagato da un gesto di generosità che ricambi la mia. e non è escluso che la mia opera incontri persone che evitano le librerie perché sono convinti di prenderci delle malattie; cosa che per altro non sono sicuro di escludere, se diventeranno presto tutte quante costruite e dirette in base alla massima produttività, come per gli allevamenti intensivi di pollame o suini, che usano persino un omologo sistema di illuminazione. ps per Sergio Suzi la Lunigiana non sarà mai più quella di una volta, come niente lo sarà, e questo non è detto che sia un male: magari potrebbe anche essere migliore di quella che era, se noi saremo migliori di ciò che siamo stati. Perché no? No, non si sono audiolibri delle mie opere perché l’editore che possiede i diritti di sfruttamento, diritti che io gli ho ceduto per 20 anni in cambio della percentuale sulle vendite, non ne vuole sapere. Per ignoranza del mezzo, per paura di perderci dei soldi, perché l’editoria è comunque, almeno in questo paese, un sistema di azienda che lavora con criteri piuttosto arretrati. Riguardi ai diritti d’autore, io vivo, e la mia famiglia con me, dei proventi derivati dai diritti d’autore, ma non per questo penso che il sistema dei diritti così come è oggi sia una buona cosa: è apparentemente una sicurezza, ma solo apparentemente. Gli scrittori, i musicisti, e quanti vivono dello sfruttamento della loro opera di ingegno, dovrebbero trovare assieme ai loro editori sistemi diversi, più flessibili, più “democratici” di campare. Anche perché se continuano ad essere così rigidi finisce che non campano più e buonanotte. Mi sbaglerò, ma se consento a chi è interessato di usufruire gratuitamente o a prezzo limitato della mia opera, utilizzando canali diversi dai tradizionali volumi in vendita, è assai probabile che ne sia ripagato da un gesto di generosità che ricambi la mia. e non è escluso che la mia opera incontri persone che evitano le librerie perché sono convinti di prenderci delle malattie; cosa che per altro non sono sicuro di escludere, se diventeranno presto tutte quante costruite e dirette in base alla massima produttività, come per gli allevamenti intensivi di pollame o suini, che usano persino un omologo sistema di illuminazione.
ps per Sergio Suzi
la Lunigiana non sarà mai più quella di una volta, come niente lo sarà, e questo non è detto che sia un male: magari potrebbe anche essere migliore di quella che era, se noi saremo migliori di ciò che siamo stati. Perché no?

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Di: stefano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44173 stefano Thu, 13 Nov 2008 18:28:25 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44173 Scusa Massimo, ho dimenticato la faccetta :-) stefano Scusa Massimo, ho dimenticato la faccetta :-)
stefano

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Di: stefano http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44171 stefano Thu, 13 Nov 2008 18:25:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44171 Io personalmente non sono contro la tecnologia ( l'ho già detto tre volte) ma sono per natura cauto ( diffidente?) e cerco di non entusiasmarmi più di tanto per le cose che ancora non conosco bene... perciò ammetto che certe affermazioni ( vedi alberto biondi ) mi danno un po' fastidio. Qui si parla, si esprimono opinioni, nient'altro! Prendiamo atto che i tempi cambiano ma non per questo dobbiamo accettare tutto quello che ci viene dato senza fiatare solo perché "nuovo"... così come mi da fastidio che chi non è d'accordo debba essere considerato di mentalità ristretta ( questo trapela tra le righe). E poi, a mio avviso il "nuovo" oggigiorno si potrebbe avere recuperando moltissimo dal nostro passato... nell'arte questo succede spesso, no? Massimo, credi davvero che la famiglia del futuro sarà seduta attorno ad uno strereo ad ascoltare in religioso silenzio? Dai, non puoi essere così ottimista! Oggi il problema è proprio quella della incapacità di prestare attenzione a qualsiasi cosa( film, concerti ecc.ecc.) per un tempo prolungato... e non parlo solo dei ragazzi. Ciao Massimo, come sempre post stimolanti. stefano Io personalmente non sono contro la tecnologia ( l’ho già detto tre volte) ma sono per natura cauto ( diffidente?) e cerco di non entusiasmarmi più di tanto per le cose che ancora non conosco bene… perciò ammetto che certe affermazioni ( vedi alberto biondi ) mi danno un po’ fastidio. Qui si parla, si esprimono opinioni, nient’altro! Prendiamo atto che i tempi cambiano ma non per questo dobbiamo accettare tutto quello che ci viene dato senza fiatare solo perché “nuovo”… così come mi da fastidio che chi non è d’accordo debba essere considerato di mentalità ristretta ( questo trapela tra le righe). E poi, a mio avviso il “nuovo” oggigiorno si potrebbe avere recuperando moltissimo dal nostro passato… nell’arte questo succede spesso, no?

Massimo, credi davvero che la famiglia del futuro sarà seduta attorno ad uno strereo ad ascoltare in religioso silenzio? Dai, non puoi essere così ottimista! Oggi il problema è proprio quella della incapacità di prestare attenzione a qualsiasi cosa( film, concerti ecc.ecc.) per un tempo prolungato… e non parlo solo dei ragazzi.
Ciao Massimo, come sempre post stimolanti.
stefano

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Di: Cristiana Giacometti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44148 Cristiana Giacometti Thu, 13 Nov 2008 14:27:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44148 Mi occupo giornalmente degli aspetti commerciali, promozionali e di marketing degli audiolibri, credo nel lavoro di gruppo, ho fondato questo aprile 2008, AEDA Associazione Editori Audiolibri, www.aedaudiolibri.it con Emons audiolibri e Edizioni Full Color Sound di Roma e speriamo presto si associno tante altre case editrici specializzate piccole e grandi, perché proprio il lavoro di gruppo di scambio e di riflessione in quello che stiamo facendo è fondamentale, oltre che benefico per tutti. Promuovere l’audiolibro insieme e affrontare le tante problematiche con professionisti che ci credono e si impegnano a produrli, pubblicarli e distribuirli ( e vi assicuro non è impresa facile in Italia) è essenziale. Dicevo quindi, ho relazioni quotidiane con clienti privati che ci telefonano, insegnanti, professionisti (e) , ricercatori ( trici), casalinghe (i), ma anche librai ( ie) , bibliotecari ( ie), giornalisti/e, studenti e studentesse, lettori e lettrici che esprimono il loro interesse e ci chiedono spesso di resistere e continuare a produrre e pubblicare e ci ringraziano per la compagnia, l’aiuto e il piacere che gli audiolibri danno loro. Il fatto che la fascia d’età sia alta, ( rispondo allo stupore di Massimo) o meglio per la maggior parte dai 45anni in su, secondo me è dovuto al fatto che sono persone cresciute con la radio e abituati all’ascolto di storie, sceneggiati, notizie e dibattiti. Tra questi adulti di età alta, abbiamo anche dei centenari che ascoltano i nostri audiolibri e per me, che ho avuto una bisnonna che è vissuta fino a 103 anni, è commovente pensare di fare compagnia con la voce delle nostre opere letterarie a degli ‘umani’ secolari, i SAGGI, che attraverso le storie non si sentono abbandonati e che ritornano così bambini/e. I giovani, invece, che comunque stanno cominciando a scaricare negli iPOd e lettori MP3 anche gli audiolibri, se avranno la fortuna di fare l’esperienza d’ascolto di letteratura, anche dalla lettura ad alta voce dei genitori, fin da neonati ( vedi progetto nazionale Nati per Leggere) poi a 10 anni saranno già gran lettori, con notevoli risultati anche scolastici, per tornare poi, forse, dopo i cinquanta ad apprezzare il piacere di ascolto. Sono convinta che tra 10 anni, se una catastrofe universale non avviene prima, forse avremo anche in lingua italiana una ricca e diversificata offerta di audiolibri da soddisfare tutte le esigenze. Mi occupo giornalmente degli aspetti commerciali, promozionali e di marketing degli audiolibri, credo nel lavoro di gruppo, ho fondato questo aprile 2008, AEDA Associazione Editori Audiolibri, http://www.aedaudiolibri.it con Emons audiolibri e Edizioni Full Color Sound di Roma e speriamo presto si associno tante altre case editrici specializzate piccole e grandi, perché proprio il lavoro di gruppo di scambio e di riflessione in quello che stiamo facendo è fondamentale, oltre che benefico per tutti. Promuovere l’audiolibro insieme e affrontare le tante problematiche con professionisti che ci credono e si impegnano a produrli, pubblicarli e distribuirli ( e vi assicuro non è impresa facile in Italia) è essenziale.
Dicevo quindi, ho relazioni quotidiane con clienti privati che ci telefonano, insegnanti, professionisti (e) , ricercatori ( trici), casalinghe (i), ma anche librai ( ie) , bibliotecari ( ie), giornalisti/e, studenti e studentesse, lettori e lettrici che esprimono il loro interesse e ci chiedono spesso di resistere e continuare a produrre e pubblicare e ci ringraziano per la compagnia, l’aiuto e il piacere che gli audiolibri danno loro. Il fatto che la fascia d’età sia alta, ( rispondo allo stupore di Massimo) o meglio per la maggior parte dai 45anni in su, secondo me è dovuto al fatto che sono persone cresciute con la radio e abituati all’ascolto di storie, sceneggiati, notizie e dibattiti. Tra questi adulti di età alta, abbiamo anche dei centenari che ascoltano i nostri audiolibri e per me, che ho avuto una bisnonna che è vissuta fino a 103 anni, è commovente pensare di fare compagnia con la voce delle nostre opere letterarie a degli ‘umani’ secolari, i SAGGI, che attraverso le storie non si sentono abbandonati e che ritornano così bambini/e.

I giovani, invece, che comunque stanno cominciando a scaricare negli iPOd e lettori MP3 anche gli audiolibri, se avranno la fortuna di fare l’esperienza d’ascolto di letteratura, anche dalla lettura ad alta voce dei genitori, fin da neonati ( vedi progetto nazionale Nati per Leggere) poi a 10 anni saranno già gran lettori, con notevoli risultati anche scolastici, per tornare poi, forse, dopo i cinquanta ad apprezzare il piacere di ascolto. Sono convinta che tra 10 anni, se una catastrofe universale non avviene prima, forse avremo anche in lingua italiana una ricca e diversificata offerta di audiolibri da soddisfare tutte le esigenze.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44143 Maria Lucia Riccioli Thu, 13 Nov 2008 13:53:50 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44143 Se una delle mie alunne-caprette (le mie capellae!!!), UNA, one, une, si appassionasse alla lettura grazie a un audiolibro... direi all'editore: SANTO SUBITO! Se una delle mie alunne-caprette (le mie capellae!!!), UNA, one, une, si appassionasse alla lettura grazie a un audiolibro… direi all’editore:
SANTO SUBITO!

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Di: Cristiana Giacometti http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-5/#comment-44142 Cristiana Giacometti Thu, 13 Nov 2008 13:53:49 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44142 Care amiche e cari amici, ho letto fino a notte fonda tutti gli interventi, grazie, è stato molto molto utile e molto divertente. Sapete sono 10 anni che con Falghera ho intrapreso quest'avventura editoriale e non solo. Fui letteralmente folgorata d'entusiasmo quando per la prima volta ( il progetto era embrionale) ascoltai i Poemi Epici e poi le Città invisibili, lette ad alta voce, dallo stesso Maurizio, che mi esponeva la sua idea e il suo progetto. Be' la gioia e il piacere fu così grande, le immagini che la mia mente creò durante quegli ascolti fu ‘capitale’ che accettai di occuparmi attivamente, rinunciando ad un contratto come produttore in Rai, molto allettante, per cercare di far provare l’esperienza dell'ascolto ad altre persone, tutte non solo disabili visivi. Fino a 12 anni fa avevo ascoltato, oltre alle fiabe sonore da piccola, musica e anche tanta radio, ma viaggiando in Europa e oltre oceano, mi accorsi dell'immensa offerta straniera in USA e UK, titoli di libri di tutti i generi narrativa, saggistica, storia, fantasy, biografie che ascoltati furono un grandissimo aiuto per migliorare il mio apprendimento della lingua inglese. L'idea di poter mettere a disposizione, sempre in qualsiasi luogo e momento, degli ascolti di letteratura italiana, in lingua italiana, la nostra bella lingua, mi entusiasmava non poco. Così fu che in California dove soggiornammo per circa sei mesi nel periodo del boom di Internet, ragazzi fantastici ci aiutarono a capire bene come poter realizzare il sito web le compressioni in MP3, allestire al meglio un server dove risiedevano le nostre prime letture, era il 1999-2000, e creammo il primo Archivio Audio ad Accesso gratuito per l’ascolto di letteratura italiana, in formato MP3, non in streaming. ( veri pionieri del podcast) , questi ingegneri del suono, designer web, sviluppatori di software e contenuti senza conoscere la lingua italiana ascoltando Dante, Ariosto, Tasso e Calvino, ci dissero ‘COOL IDEA’, accenttando di offrire gratuitamente la loro consulenza, solo per il piacere del lavoro creativo e di gruppo che a San Francisco e nella Silicon Valley era in atto. Stamane ho estrapolato, da questa meraviglioso Blog, trascritto e riletto attentamente, tutti gli interventi delle donne, che poi rappresentano quel 60% che in genere ascolta gli audiolibri e le letture proposte da Radio Tre Rai AD ALTA VOCE, che anch'io ascolto sempre. Ho letto vari pareri ma tutti sensibili aperti al nuovo e addirittura appassionati o incuriositi Grazie a Anna, Laura, Maria Lucia, Miriam, Simonetta, Loredana, Brunella, Marisa, Simona, Elena, Gabry e naturalmente Erika. Care amiche e cari amici,

ho letto fino a notte fonda tutti gli interventi, grazie, è stato molto molto utile e molto divertente. Sapete sono 10 anni che con Falghera ho intrapreso quest’avventura editoriale e non solo. Fui letteralmente folgorata d’entusiasmo quando per la prima volta ( il progetto era embrionale) ascoltai i Poemi Epici e poi le Città invisibili, lette ad alta voce, dallo stesso Maurizio, che mi esponeva la sua idea e il suo progetto. Be’ la gioia e il piacere fu così grande, le immagini che la mia mente creò durante quegli ascolti fu ‘capitale’ che accettai di occuparmi attivamente, rinunciando ad un contratto come produttore in Rai, molto allettante, per cercare di far provare l’esperienza dell’ascolto ad altre persone, tutte non solo disabili visivi.

Fino a 12 anni fa avevo ascoltato, oltre alle fiabe sonore da piccola, musica e anche tanta radio, ma viaggiando in Europa e oltre oceano, mi accorsi dell’immensa offerta straniera in USA e UK, titoli di libri di tutti i generi narrativa, saggistica, storia, fantasy, biografie che ascoltati furono un grandissimo aiuto per migliorare il mio apprendimento della lingua inglese.

L’idea di poter mettere a disposizione, sempre in qualsiasi luogo e momento, degli ascolti di letteratura italiana, in lingua italiana, la nostra bella lingua, mi entusiasmava non poco.
Così fu che in California dove soggiornammo per circa sei mesi nel periodo del boom di Internet, ragazzi fantastici ci aiutarono a capire bene come poter realizzare il sito web le compressioni in MP3, allestire al meglio un server dove risiedevano le nostre prime letture, era il 1999-2000, e creammo il primo Archivio Audio ad Accesso gratuito per l’ascolto di letteratura italiana, in formato MP3, non in streaming. ( veri pionieri del podcast) , questi ingegneri del suono, designer web, sviluppatori di software e contenuti senza conoscere la lingua italiana ascoltando Dante, Ariosto, Tasso e Calvino, ci dissero ‘COOL IDEA’, accenttando di offrire gratuitamente la loro consulenza, solo per il piacere del lavoro creativo e di gruppo che a San Francisco e nella Silicon Valley era in atto.

Stamane ho estrapolato, da questa meraviglioso Blog, trascritto e riletto attentamente, tutti gli interventi delle donne, che poi rappresentano quel 60% che in genere ascolta gli audiolibri e le letture proposte da Radio Tre Rai AD ALTA VOCE, che anch’io ascolto sempre. Ho letto vari pareri ma tutti sensibili aperti al nuovo e addirittura appassionati o incuriositi

Grazie a Anna, Laura, Maria Lucia, Miriam, Simonetta, Loredana, Brunella, Marisa, Simona, Elena, Gabry e naturalmente Erika.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44138 Massimo Maugeri Thu, 13 Nov 2008 13:43:55 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44138 Ho giusto il tempo di salutarvi al volo e augurarvi buon pomeriggio. Sono molto contento di questo dibattito! :) @ Alberto Biondi Niente roghi, su... sono un sereno e amichevole scambio di opinioni. Grazie per essere intervenuto:-) Ho giusto il tempo di salutarvi al volo e augurarvi buon pomeriggio.
Sono molto contento di questo dibattito!
:)
@ Alberto Biondi
Niente roghi, su… sono un sereno e amichevole scambio di opinioni. Grazie per essere intervenuto:-)

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44132 Renzo Montagnoli Thu, 13 Nov 2008 12:49:46 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44132 @lorenzerrimo: concordo in tutto. @lorenzerrimo: concordo in tutto.

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44131 Renzo Montagnoli Thu, 13 Nov 2008 12:48:34 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44131 @Alberto Biondi: si tratta di vedere che cosa si intenda con progresso, e in questo lorenzerrimo è stato piuttosto chiaro. Se noi come finalità di ogni sforzo abbiamo solo quello di far soldi, il progresso è un male; se invece siamo capaci di conciliare le esigenze economiche con quelle dello spirito il progresso è un bene, perchè nell'equilibrio della terra e dell'universo ci ritroviamo senza intaccarlo, nel pieno rispetto dello stesso. Aumentare a dismisura la produzione, creare nuovi bisogni è un reato contro l'umanità, perchè, a parte il fatto che una larga fetta della stessa è in condizioni di estrema indigenza, noi roviniamo le risorse del pianeta, le dilapidiamo e dato che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, la natura stessa finisce con il reagire alla nostra scempiaggine, a quella superbia di ritenerci superiori sempre e ovunque. Il progresso deve essere crescita prima di tutto intellettuale e poi anche economica; nel caso contrario è la rovina dell'uomo. @Alberto Biondi: si tratta di vedere che cosa si intenda con progresso, e in questo lorenzerrimo è stato piuttosto chiaro. Se noi come finalità di ogni sforzo abbiamo solo quello di far soldi, il progresso è un male; se invece siamo capaci di conciliare le esigenze economiche con quelle dello spirito il progresso è un bene, perchè nell’equilibrio della terra e dell’universo ci ritroviamo senza intaccarlo, nel pieno rispetto dello stesso. Aumentare a dismisura la produzione, creare nuovi bisogni è un reato contro l’umanità, perchè, a parte il fatto che una larga fetta della stessa è in condizioni di estrema indigenza, noi roviniamo le risorse del pianeta, le dilapidiamo e dato che in natura nulla si crea e nulla si distrugge, la natura stessa finisce con il reagire alla nostra scempiaggine, a quella superbia di ritenerci superiori sempre e ovunque.
Il progresso deve essere crescita prima di tutto intellettuale e poi anche economica; nel caso contrario è la rovina dell’uomo.

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Di: Alberto Biondi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44129 Alberto Biondi Thu, 13 Nov 2008 12:33:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44129 Ma perché tutta questa paura del progresso? Perché pensare che il progresso equivalga sempre e comunque a "il male"? Siamo forse ancora in tempi di caccia alle streghe? Abbiamo bisogno di qualcuno da bruciare sul rogo? Bisogna fare attenzione, questo sì. esser prudenti, va bene. Ma senza esagerare. Quando Gutemberg inventò la stampa, scrivani e amanuensi si misero le mani ai capelli. Vuoi mettere quei caratteri freddi, artificiali e orrendi con le belle pagine scritte a mano con amore e calore umano, possibilmente ricche di illustrazioni? Al rogo, al rogo. Ma perché tutta questa paura del progresso? Perché pensare che il progresso equivalga sempre e comunque a “il male”? Siamo forse ancora in tempi di caccia alle streghe? Abbiamo bisogno di qualcuno da bruciare sul rogo?
Bisogna fare attenzione, questo sì. esser prudenti, va bene. Ma senza esagerare.
Quando Gutemberg inventò la stampa, scrivani e amanuensi si misero le mani ai capelli. Vuoi mettere quei caratteri freddi, artificiali e orrendi con le belle pagine scritte a mano con amore e calore umano, possibilmente ricche di illustrazioni?
Al rogo, al rogo.

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44127 lorenzerrimo Thu, 13 Nov 2008 12:24:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44127 @ Carlo posso risponderti solo ora, ma voi siete collegati con il mezzo tutta la notte? Io chiudo verso le ore 22.00. I miei timori sono fondati. Mentre noi discutiamo sulla necessità e sul vantaggio dei nuovi prodotti telematici, il mondo economico, il vero mostro di sempre, si trova in una grave crisi, paragonabile a quella degli anni 28. Caro Carlo, leggendo la mia, avrai anche notato che io non sono a priori contro il progresso tecnico. In effetti, avevo propinato la necessità di adattare le mutazioni tecniche al bisogno dell’animo umano di ritrovarsi a suo agio in esse. Non mi meraviglia, che tu non ti senta preso dai miei timori, non paure, perché io appartengo a quel piccolo gruppo di persone che, davanti alle catastrofe provocate dall’uomo, in una posa d’impassibilità esclamerebbe: davanti a tanta dimostrazione di scemenza, mi auspico la fine. Aggiungo che le mie previsioni sul futuro dell’uomo si riferivano a un tempo ben più lontano da quelle inteso da te. Siamo sulla strada sbagliata e lo affermo considerando che da sempre, ed oggi ancor più, il progresso viene determinato dalla necessità economica di inventare nuove tecniche per far soldi. Lo facciamo con un ritmo sempre più veloce, come attirati da una forza centrifugale che ci toglie la capacità di riflettere e di conseguenza intravedere il retro della medaglia. Saluti cari. Lorenzo @ Sergio sostengo pienamente tutto ciò che hai espresso. Aggiungo che il progresso è una chimera, una medusa che ci attira per inghiottirci. Da qui, la necessità di essere prudenti e modesti, di seguire più la voce della propria anima, possibile solamente imparando a colloquiare con lei, e non seguire ciecamente quelle provenienti da un qualunque mezzo esterno. Da sempre, il detto dei classici rispecchia la nostra anima, navigante su un mare mosso e senza orientamento, quando non ci riferiamo ai valori sostanziali della nostra esistenza, quali forza della rinuncia verso i valori esterni inflazionari, parsimonia nell’uso dei beni naturali, nel consumo dei beni da noi creati con intelligenza e sforzo creativo. Tutto ciò non si riscontra oggigiorno, dove l’avere è più forte del riconoscere che abbiamo già troppo. Ti sostengo, quando esprimi che l’insegnamento deve curare meglio la forma e tonalità espressiva, che va esercitata in gruppo. Sono per l’insegnamento nella natura, passeggiando e discutendo nell’osservare le sue varie espressioni. La natura riflette anche il nostro animo, sebbene in una apparizione differente. Educazione ed istruzione attiva e pratica, invece che solo teoretica, con tante teorie non vissute. Cari saluti. Lorenzo @ Carlo
posso risponderti solo ora, ma voi siete collegati con il mezzo tutta la notte?
Io chiudo verso le ore 22.00.
I miei timori sono fondati. Mentre noi discutiamo sulla necessità e sul vantaggio dei nuovi prodotti telematici, il mondo economico, il vero mostro di sempre, si trova in una grave crisi, paragonabile a quella degli anni 28.
Caro Carlo, leggendo la mia, avrai anche notato che io non sono a priori contro il progresso tecnico.
In effetti, avevo propinato la necessità di adattare le mutazioni tecniche al bisogno dell’animo umano di ritrovarsi a suo agio in esse.
Non mi meraviglia, che tu non ti senta preso dai miei timori, non paure, perché io appartengo a quel piccolo gruppo di persone che, davanti alle catastrofe provocate dall’uomo, in una posa d’impassibilità esclamerebbe: davanti a tanta dimostrazione di scemenza, mi auspico la fine.
Aggiungo che le mie previsioni sul futuro dell’uomo si riferivano a un tempo ben più lontano da quelle inteso da te.
Siamo sulla strada sbagliata e lo affermo considerando che da sempre, ed oggi ancor più, il progresso viene determinato dalla necessità economica di inventare nuove tecniche per far soldi.
Lo facciamo con un ritmo sempre più veloce, come attirati da una forza centrifugale che ci toglie la capacità di riflettere e di conseguenza intravedere il retro della medaglia.
Saluti cari.
Lorenzo

@ Sergio
sostengo pienamente tutto ciò che hai espresso. Aggiungo che il progresso è una chimera, una medusa che ci attira per inghiottirci. Da qui, la necessità di essere prudenti e modesti, di seguire più la voce della propria anima, possibile solamente imparando a colloquiare con lei, e non seguire ciecamente quelle provenienti da un qualunque mezzo esterno.
Da sempre, il detto dei classici rispecchia la nostra anima, navigante su un mare mosso e senza orientamento, quando non ci riferiamo ai valori sostanziali della nostra esistenza, quali forza della rinuncia verso i valori esterni inflazionari, parsimonia nell’uso dei beni naturali, nel consumo dei beni da noi creati con intelligenza e sforzo creativo.
Tutto ciò non si riscontra oggigiorno, dove l’avere è più forte del riconoscere che abbiamo già troppo.
Ti sostengo, quando esprimi che l’insegnamento deve curare meglio la forma e tonalità espressiva, che va esercitata in gruppo. Sono per l’insegnamento nella natura, passeggiando e discutendo nell’osservare le sue varie espressioni.
La natura riflette anche il nostro animo, sebbene in una apparizione differente.
Educazione ed istruzione attiva e pratica, invece che solo teoretica, con tante teorie non vissute.
Cari saluti.
Lorenzo

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Di: Giacomo Brunoro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44122 Giacomo Brunoro Thu, 13 Nov 2008 11:51:52 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44122 Caro Maurizio, innanzitutto ricambio con piacere i saluti, e poi vorrei portare la testimonianza di come lavoriamo noi in Good Modd ai nostri audiolibri. A mio avviso è molto interessante come notare che Good Mood e Il Narratore abbiano due approcci completamente diversi all'audiolibro, ma a mio parere entrambi validi e, soprattutto di qualità. La nostra scelta è stata fin da subito quella di lavorare con adattamenti di testi originali, vere e proprie sceneggiature sullo stile dei film: quando è possibile restiamo fedeli al testo di riferimento, quando invece decidiamo di intervenire lo modifichiamo appunto come detto. Il motivo è presto detto: la nostra scelta editoriale è quella di non produrre opere che superino le 2 ore e mezza di durata (il riferimento sono i 2 classici cd audio), e questo ci ha portato a fare delle scelte di questo tipo. Una volta individuato il testo e superate tutte le problematiche relative ai diritti d'autore con l'editore e con l'autore (concordo con Maurizio sugli enormi problemi legati ai diritti d'autore!), si realizza una sceneggiatura. Dopo di che effettuiamo un vero e proprio casting di voci, tra attori e doppiatori professionisti, e assegnamo ad ognuno una parte. Una volta registrata tutta la sceneggiatura si passa all'editing, al sound design e alla creazione di musiche originali, una vera e propria colonna sonora dell'opera. La nostra scelta infatti è quella di creare un piccolo mondo sonoro di riferimento intorno alle voci degli attori. Dopo di che, una volta ascoltato e riascoltato (e riascoltato!) il master finale si passa alla pubblicazione. Come potete immaginare dunque si trata di un lavoro molto lungo e che coinvolge molte persone. In definitivia dunque siamo di fronte a due modi diversi di concepire l'audiolibro, cosa che personalmente trovo affascinante: un ascoltatore infatti potrebbe tranquillamente acquistare lo stesso titolo da Il Narratore e da Good Mood (non ho controllato se abbiamo prodotto titoli uguali!) e scoprire due mondi diversi, entrambi affascinanti. Caro Maurizio,
innanzitutto ricambio con piacere i saluti, e poi vorrei portare la testimonianza di come lavoriamo noi in Good Modd ai nostri audiolibri. A mio avviso è molto interessante come notare che Good Mood e Il Narratore abbiano due approcci completamente diversi all’audiolibro, ma a mio parere entrambi validi e, soprattutto di qualità.
La nostra scelta è stata fin da subito quella di lavorare con adattamenti di testi originali, vere e proprie sceneggiature sullo stile dei film: quando è possibile restiamo fedeli al testo di riferimento, quando invece decidiamo di intervenire lo modifichiamo appunto come detto.
Il motivo è presto detto: la nostra scelta editoriale è quella di non produrre opere che superino le 2 ore e mezza di durata (il riferimento sono i 2 classici cd audio), e questo ci ha portato a fare delle scelte di questo tipo.
Una volta individuato il testo e superate tutte le problematiche relative ai diritti d’autore con l’editore e con l’autore (concordo con Maurizio sugli enormi problemi legati ai diritti d’autore!), si realizza una sceneggiatura. Dopo di che effettuiamo un vero e proprio casting di voci, tra attori e doppiatori professionisti, e assegnamo ad ognuno una parte. Una volta registrata tutta la sceneggiatura si passa all’editing, al sound design e alla creazione di musiche originali, una vera e propria colonna sonora dell’opera. La nostra scelta infatti è quella di creare un piccolo mondo sonoro di riferimento intorno alle voci degli attori.
Dopo di che, una volta ascoltato e riascoltato (e riascoltato!) il master finale si passa alla pubblicazione. Come potete immaginare dunque si trata di un lavoro molto lungo e che coinvolge molte persone.
In definitivia dunque siamo di fronte a due modi diversi di concepire l’audiolibro, cosa che personalmente trovo affascinante: un ascoltatore infatti potrebbe tranquillamente acquistare lo stesso titolo da Il Narratore e da Good Mood (non ho controllato se abbiamo prodotto titoli uguali!) e scoprire due mondi diversi, entrambi affascinanti.

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Di: Erika Di Giorgio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44109 Erika Di Giorgio Thu, 13 Nov 2008 09:54:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44109 X Cristiana. Non ho ancora ascoltato audiolibri, però mi avete convinta e lo farò al più presto. Per me il libro rimane quello di carta. Però, visto che è stato precisato che l'audiolibro è una forma ulteriore delle possibilità espressive della narrazione, dico di sì all'audiolibro. X Cristiana.
Non ho ancora ascoltato audiolibri, però mi avete convinta e lo farò al più presto.
Per me il libro rimane quello di carta. Però, visto che è stato precisato che l’audiolibro è una forma ulteriore delle possibilità espressive della narrazione, dico di sì all’audiolibro.

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Di: Erika Di Giorgio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44108 Erika Di Giorgio Thu, 13 Nov 2008 09:51:21 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44108 Che bello trovare Maurizio Maggiani qui! Per me è il miglior romanziere italiano. Il ricordo della lettura del bellissimo 'Il viaggiatore notturno' mi è rimasta dentro. Esiste anche in versione audiolibro? Che bello trovare Maurizio Maggiani qui!
Per me è il miglior romanziere italiano.
Il ricordo della lettura del bellissimo ‘Il viaggiatore notturno’ mi è rimasta dentro. Esiste anche in versione audiolibro?

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Di: Carlo S. http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44100 Carlo S. Thu, 13 Nov 2008 08:54:24 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44100 Caro Sergio, leggo la tua risposta a Maggiani e comprendo tutta la nostalgia epr il passato che ti pervade. Io credo che il passato non torni mai. La storia ce lo insegna. Questo non vuol dire che il passato si debba buttare via. Il nostro passato resta la principale fonte di insegnamento, ma è una miniera nella quale bisogna scavare. Il mondo però procede in altre direzioni. Il nostro sforzo deve essere quello di capire dove sta andando e fare salvi tutti i tesori che scoviamo in miniera per cercare di utilizzarli anche in nuove forme, purchè vive, perchè questo futuro sia più bello, più vivibile , meno alienato o alienante. La tecnologia resterà solo un mezzo, uno dei tanti. Il problema non è e mai sarà l'audiolibro in sè, ma come verrà utilizzato: le scelte editoriali, quella degli interpreti, il farne uso anche attraverso diffusori acustici fruibili da più persone (e quindi non necessariamente la cuffia che ci "isola"), organizzare sedute pubbliche in sala per confrontare il Dante letto da Sermonti con quello letto da Benigni, per esempio. Ma perchè demonizzare la tecnologia, il mezzo, porca miseriaccia ladra? Vorresti forse tornare a leggere le nostre amate pagine a stampa a lume di candela? Nonostante la nostra "disputa" però continuo a volerti bene. E Carletto ti saluta con affetto :-) Caro Sergio, leggo la tua risposta a Maggiani e comprendo tutta la nostalgia epr il passato che ti pervade. Io credo che il passato non torni mai. La storia ce lo insegna. Questo non vuol dire che il passato si debba buttare via. Il nostro passato resta la principale fonte di insegnamento, ma è una miniera nella quale bisogna scavare. Il mondo però procede in altre direzioni. Il nostro sforzo deve essere quello di capire dove sta andando e fare salvi tutti i tesori che scoviamo in miniera per cercare di utilizzarli anche in nuove forme, purchè vive, perchè questo futuro sia più bello, più vivibile , meno alienato o alienante. La tecnologia resterà solo un mezzo, uno dei tanti. Il problema non è e mai sarà l’audiolibro in sè, ma come verrà utilizzato: le scelte editoriali, quella degli interpreti, il farne uso anche attraverso diffusori acustici fruibili da più persone (e quindi non necessariamente la cuffia che ci “isola”), organizzare sedute pubbliche in sala per confrontare il Dante letto da Sermonti con quello letto da Benigni, per esempio. Ma perchè demonizzare la tecnologia, il mezzo, porca miseriaccia ladra? Vorresti forse tornare a leggere le nostre amate pagine a stampa a lume di candela?
Nonostante la nostra “disputa” però continuo a volerti bene.
E Carletto ti saluta con affetto :-)

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Di: Renzo Montagnoli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/comment-page-4/#comment-44092 Renzo Montagnoli Thu, 13 Nov 2008 07:41:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/11/10/ascoltare-un-modo-per-leggere-di-piu/#comment-44092 @Massimo: per il decreto ammazzablog, visionato il testo proposto, direi che la registrazione, con tutte le conseguenze del caso, dovrebbe essere obbligatoria solo per chi ha una struttura redazionale del blog e ne ricava un interesse economico, normalmente rappresentato dai banner. In ogni caso dimostriamo ancora una volta che l'Italia è un paese retrogrado, del tutto incapace nello stare al passo con i tempi, senza dimenticare che il vero scopo di queste leggi è quello di limitare la libertà di opinione, il che conferma ancora una volta che da noi libertà e democrazia sono solo parole retoriche. @Massimo: per il decreto ammazzablog, visionato il testo proposto, direi che la registrazione, con tutte le conseguenze del caso, dovrebbe essere obbligatoria solo per chi ha una struttura redazionale del blog e ne ricava un interesse economico, normalmente rappresentato dai banner. In ogni caso dimostriamo ancora una volta che l’Italia è un paese retrogrado, del tutto incapace nello stare al passo con i tempi, senza dimenticare che il vero scopo di queste leggi è quello di limitare la libertà di opinione, il che conferma ancora una volta che da noi libertà e democrazia sono solo parole retoriche.

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