Commenti a: GERUSALEMME LIBERATA http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/ Un open-blog. un luogo d\'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali Sat, 11 Sep 2021 08:46:19 +0000 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: Beatrice http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-4/#comment-46318 Beatrice Sun, 30 Nov 2008 17:45:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-46318 assodato che poche altre opere della modernità europea hanno espresso il conflitto irrisolto con la diversità, con l'Altro interno ed esterno all'Occidente e alla sua cultura, con la stessa tensione drammatica della "Gerusalemme liberata" di Tasso. Sapreste contestualizzarmi l'opera evidenziando gli eventi significativi che nel 500 hanno segnato l'inizio dell'espansionismo europeo e l'avvio dei processi di mondializzazione, che hanno portato l'Europa ad esercitare un egemonia politico-militare nei confronti del mondo arabo-musulmano, le cui conseguenze conflittuali sono visibili e riscontrabili nella nostra epoca storica? assodato che poche altre opere della modernità europea hanno espresso il conflitto irrisolto con la diversità, con l’Altro interno ed esterno all’Occidente e alla sua cultura, con la stessa tensione drammatica della “Gerusalemme liberata” di Tasso. Sapreste contestualizzarmi l’opera evidenziando gli eventi significativi che nel 500 hanno segnato l’inizio dell’espansionismo europeo e l’avvio dei processi di mondializzazione, che hanno portato l’Europa ad esercitare un egemonia politico-militare nei confronti del mondo arabo-musulmano, le cui conseguenze conflittuali sono visibili e riscontrabili nella nostra epoca storica?

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-4/#comment-37737 Massimo Maugeri Thu, 28 Aug 2008 20:13:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37737 Ehi, Sergio... per la verità non conosco David Albahari. Di cosa scrive? Ehi, Sergio…
per la verità non conosco David Albahari.
Di cosa scrive?

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-4/#comment-37703 Sergio Sozi Wed, 27 Aug 2008 21:08:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37703 Caro Massimo, Ciao, vecchio ''Maugger''! Ti ho lasciato dalla mia ''salda presa'' solo per le vacanze - che tuttavia non sono state mai troppo poco letterarie, come immaginerai conoscendomi un po'. Infatti, appena avro' finito di leggerlo, ti diro' che avrei molto piacere a presentare su Letteratitudine uno scrittore serbo che, finora, mi e' parso alquanto capace: David Albahari. Cosa ne pensi? Bacioni a tutti Sergio Caro Massimo,
Ciao, vecchio ”Maugger”! Ti ho lasciato dalla mia ‘’salda presa” solo per le vacanze – che tuttavia non sono state mai troppo poco letterarie, come immaginerai conoscendomi un po’. Infatti, appena avro’ finito di leggerlo, ti diro’ che avrei molto piacere a presentare su Letteratitudine uno scrittore serbo che, finora, mi e’ parso alquanto capace: David Albahari.
Cosa ne pensi?
Bacioni a tutti
Sergio

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-4/#comment-37683 Massimo Maugeri Wed, 27 Aug 2008 10:09:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37683 Bentornato, Sergio. In bocca al lupo per il tuo romanzo in cerca di editore. Bentornato, Sergio.
In bocca al lupo per il tuo romanzo in cerca di editore.

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-4/#comment-37627 Subhaga Gaetano Failla Tue, 26 Aug 2008 21:24:30 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37627 Grazie Sergio. Era l'ottobre del 1995. Sono poi andato sulle tracce di Vincent, ad Arles, due anni fa, in un mio pellegrinaggio solitario, commovente. La Casa Gialla non c'è più, distrutta durante i combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, ma ci sono ancora le sue stelle, il suo fiume, il caffè di notte, i girasoli e il giallo che ricercava avidamente. In un ascolto silenzioso si può percepire ancora l'emozione di Vincent, rimasta lì con il battito nascosto del suo buon cuore. Buonanotte, Gaetano Grazie Sergio. Era l’ottobre del 1995. Sono poi andato sulle tracce di Vincent, ad Arles, due anni fa, in un mio pellegrinaggio solitario, commovente. La Casa Gialla non c’è più, distrutta durante i combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, ma ci sono ancora le sue stelle, il suo fiume, il caffè di notte, i girasoli e il giallo che ricercava avidamente. In un ascolto silenzioso si può percepire ancora l’emozione di Vincent, rimasta lì con il battito nascosto del suo buon cuore. Buonanotte,
Gaetano

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-4/#comment-37626 Sergio Sozi Tue, 26 Aug 2008 21:11:59 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37626 Cara Miriam, Purtroppo non ho potuto conoscere Branimir Militovic poiche' fino a poche settimane fa viveva a Roma, almeno che io sappia... o almeno cosi' dice lui scrivendo una lettera-romanzo dove racconta dieci anni di esperienza italiana con la sua Neda. Ora forse, Branimir, invece e'... mah... boh... Diciamo che Branimir Militovic e' chiuso nel mio romanzo che e' chiuso sulla mia scrivania! Cara Miriam,
Purtroppo non ho potuto conoscere Branimir Militovic poiche’ fino a poche settimane fa viveva a Roma, almeno che io sappia… o almeno cosi’ dice lui scrivendo una lettera-romanzo dove racconta dieci anni di esperienza italiana con la sua Neda. Ora forse, Branimir, invece e’… mah… boh…
Diciamo che Branimir Militovic e’ chiuso nel mio romanzo che e’ chiuso sulla mia scrivania!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37625 Sergio Sozi Tue, 26 Aug 2008 21:04:53 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37625 Ciao, Gaetano, bentrovato! Grazie per i complimenti sull'incipit in cerca di editore... speriamo che l'altro centinaio abbondante di pagine che segue regga lo stesso ritmo. Insieme al mio abbraccio ''di ritorno'' ti consegno dunque seduta stante anche il premio per aver azzeccato l'autore. Il premio consiste in un altro incipit, proveniente da altro talentuoso autore. Eccolo. - ''Avevamo dei girasoli in un vaso, deposti a terra, nella stanza piu' piccola. Sembravano guardarmi, con dolce tristezza, e mi parve di comprendere l'antica emozione di Vincent per questi fiori vivi. Erano rinati inattesi, piccoli e sparpagliati, nei campi intorno al nostro villaggio durante gli ultimi giorni solari e limpidi d'un recente ottobre.'' - Naturalmente... potrai ritirare questa vincita solo se saprai azzeccarne l'autore. Ciao, caro Sergio Ciao, Gaetano, bentrovato!
Grazie per i complimenti sull’incipit in cerca di editore… speriamo che l’altro centinaio abbondante di pagine che segue regga lo stesso ritmo. Insieme al mio abbraccio ”di ritorno” ti consegno dunque seduta stante anche il premio per aver azzeccato l’autore. Il premio consiste in un altro incipit, proveniente da altro talentuoso autore. Eccolo.
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”Avevamo dei girasoli in un vaso, deposti a terra, nella stanza piu’ piccola. Sembravano guardarmi, con dolce tristezza, e mi parve di comprendere l’antica emozione di Vincent per questi fiori vivi.
Erano rinati inattesi, piccoli e sparpagliati, nei campi intorno al nostro villaggio durante gli ultimi giorni solari e limpidi d’un recente ottobre.”
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Naturalmente… potrai ritirare questa vincita solo se saprai azzeccarne l’autore.
Ciao, caro
Sergio

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37623 miriam ravasio Tue, 26 Aug 2008 19:09:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37623 a Sergio, Gaetano e Branimir Militovic: vi siete conosciuti in vacanza? :-) Alto due metri, bianchissimo, braccia magroline, poca energia...povera Neda e poveri figlioli! e poveri carciofi! :-) a Sergio, Gaetano e Branimir Militovic:
vi siete conosciuti in vacanza?
:-)
Alto due metri, bianchissimo, braccia magroline, poca energia…povera Neda e poveri figlioli! e poveri carciofi!
:-)

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Di: Subhaga Gaetano Failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37622 Subhaga Gaetano Failla Tue, 26 Aug 2008 18:57:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37622 Caro Sergio, bentornato! Ma adesso rivelo io il gioco, o almeno ci provo, ma non è difficile indovinare la fonte! Si tratta dell'incipit d'un romanzo inedito, d'uno scrittore italiano, dell'Umbria, da tempo abitante in Slovenia, un autore di notevole talento. A te il suo nome e il titolo del romanzo inedito forse dirà qualcosa: Sergio Sozi, "Adesso a Roma piove", 2008 (in cerca di editore). Un abbraccio di bentornato, Gaetano P.S. Bello l'incipit! In bocca al lupo per il romanzo! (Cosa vinco adesso? :-) ho imparato da poco a fare le faccine e mi soddisfano molto...) Caro Sergio, bentornato!
Ma adesso rivelo io il gioco, o almeno ci provo, ma non è difficile indovinare la fonte! Si tratta dell’incipit d’un romanzo inedito, d’uno scrittore italiano, dell’Umbria, da tempo abitante in Slovenia, un autore di notevole talento. A te il suo nome e il titolo del romanzo inedito forse dirà qualcosa:
Sergio Sozi, “Adesso a Roma piove”, 2008 (in cerca di editore).
Un abbraccio di bentornato,
Gaetano
P.S. Bello l’incipit! In bocca al lupo per il romanzo! (Cosa vinco adesso? :-) ho imparato da poco a fare le faccine e mi soddisfano molto…)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37621 Sergio Sozi Tue, 26 Aug 2008 18:42:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37621 Grazie, Miriam. Il piacere e' tutto mio. Ma adesso dimmi cosa ne pensi di questo incipit e per ''premio'' ti diro' da dove l'ho estratto: - ''Dicono che l'Italia sia un Paese della Comunità Europea, ma a me sembra invece proprio strano, questo posto stretto e lungo; sí, mi pare incatalogabile e per niente adatto alla vita... se non sei una formica o una mosca, certo – anche i topi ci stanno bene, io no: io appartenente alla razza animale umana, vero? E dire che non sarei un uomo troppo differente da molti Italiani, dopotutto, eccetto che ho la pelle bianchissima, misuro quasi due metri e vengo dalla Croazia, esattamente da Pola, città istriana con molti Italiani autoctoni tuttora viventi. Io sono comunque un Croato slavo e mi chiamo Branimir Militović; mentre dicono che a Roma piova, guardo la televisione in una baracca a sei chilometri dalla capitale. La provincia resta la stessa ma qui non piove e c'è il sole: lo vediamo tutti, mia moglie Neda e i nostri due figlioli, uno di sei e l'altra di dieci anni. In città piove a catinelle e qui bruciamo sotto la canicola da una settimana quasi, porca la miseriaccia, ecco perché non sono uscito a zappare l'orto: la terra tu la rivolti e poi diventa come il marmo dopo tre minuti che le hai dato l'acqua e io non ho la forza di fare tutte 'ste inutili operazioni; spiacente per i carciofi e i sammarzano, se la cavino da soli. Sono magrolino, sapete, mica ho le braccia nerborute di Padre Pio.'' - Ciao cara! Sergio Grazie, Miriam. Il piacere e’ tutto mio.
Ma adesso dimmi cosa ne pensi di questo incipit e per ”premio” ti diro’ da dove l’ho estratto:
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”Dicono che l’Italia sia un Paese della Comunità Europea, ma a me sembra invece proprio strano, questo posto stretto e lungo; sí, mi pare incatalogabile e per niente adatto alla vita… se non sei una formica o una mosca, certo – anche i topi ci stanno bene, io no: io appartenente alla razza animale umana, vero? E dire che non sarei un uomo troppo differente da molti Italiani, dopotutto, eccetto che ho la pelle bianchissima, misuro quasi due metri e vengo dalla Croazia, esattamente da Pola, città istriana con molti Italiani autoctoni tuttora viventi. Io sono comunque un Croato slavo e mi chiamo Branimir Militović; mentre dicono che a Roma piova, guardo la televisione in una baracca a sei chilometri dalla capitale. La provincia resta la stessa ma qui non piove e c’è il sole: lo vediamo tutti, mia moglie Neda e i nostri due figlioli, uno di sei e l’altra di dieci anni. In città piove a catinelle e qui bruciamo sotto la canicola da una settimana quasi, porca la miseriaccia, ecco perché non sono uscito a zappare l’orto: la terra tu la rivolti e poi diventa come il marmo dopo tre minuti che le hai dato l’acqua e io non ho la forza di fare tutte ’ste inutili operazioni; spiacente per i carciofi e i sammarzano, se la cavino da soli. Sono magrolino, sapete, mica ho le braccia nerborute di Padre Pio.”
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Ciao cara!
Sergio

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Di: miriam ravasio http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37603 miriam ravasio Tue, 26 Aug 2008 07:40:02 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37603 Ciao Sergio, Bentornato! Non ho osato invocare la tua presenza, perché l'ultimo post sulla Gerusalemme Liberata è stato (come dire? ) un po' tosto? Comunque ci sei mancato. Faccina gialla e tanti saluti anche alla tua piccola. Miriam Ciao Sergio, Bentornato!
Non ho osato invocare la tua presenza, perché l’ultimo post sulla Gerusalemme Liberata è stato (come dire? ) un po’ tosto? Comunque ci sei mancato.
Faccina gialla e tanti saluti anche alla tua piccola.
Miriam

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37596 Sergio Sozi Mon, 25 Aug 2008 22:32:10 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37596 P.P.S.S. Visto che anche il sottoscritto ha fatto il presentatore radiofonico (notturno, ovviamente) per una decina di annetti, mi piacerebbe proporre qualche nome (tutti sotto Vivaldi, certo) fra i rocchettari da me piu' amati venti anni fa. Molti di questi li vidi dal vivo in concerto. Eccoli: 1 - David Bowie. 2 - Killing Joke. 3 - Cure. 4 - Litfiba. 5 - Moda. 6 - R.E.M. 7 - Zucchero. 8 - Bauhaus. 9 - New Model Army. 10 - David Sylvian (e i ''Japan''). P.P.S.S.
Visto che anche il sottoscritto ha fatto il presentatore radiofonico (notturno, ovviamente) per una decina di annetti, mi piacerebbe proporre qualche nome (tutti sotto Vivaldi, certo) fra i rocchettari da me piu’ amati venti anni fa.
Molti di questi li vidi dal vivo in concerto.
Eccoli:
1 – David Bowie.
2 – Killing Joke.
3 – Cure.
4 – Litfiba.
5 – Moda.
6 – R.E.M.
7 – Zucchero.
8 – Bauhaus.
9 – New Model Army.
10 – David Sylvian (e i ”Japan”).

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37594 Sergio Sozi Mon, 25 Aug 2008 22:18:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37594 P.S. Ho anche finito ieri sera di scrivere il mio romanzo ''Adesso a Roma piove''. Cercasi editore. P.S.
Ho anche finito ieri sera di scrivere il mio romanzo ”Adesso a Roma piove”. Cercasi editore.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-37593 Sergio Sozi Mon, 25 Aug 2008 22:16:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-37593 Cari Letteratitudiniani, tant'acqua e' scorsa sotto i ponti da quando vi ho scritto l'ultima volta, ossia il 13 luglio 2008. Vedo che ultimamente vi siete dati alla pazza gioia musicale. Ottimo - voto per Vivaldi e lo faccio qui perche' il Rollig Stone non lo contempla, ehm. Va be'... Io sono appena tornato a Lubiana da Capodistria e tornero' ad assillarvi con le consuete passione ed amicizia! Ciaobelli Sergio Cari Letteratitudiniani,
tant’acqua e’ scorsa sotto i ponti da quando vi ho scritto l’ultima volta, ossia il 13 luglio 2008.
Vedo che ultimamente vi siete dati alla pazza gioia musicale. Ottimo – voto per Vivaldi e lo faccio qui perche’ il Rollig Stone non lo contempla, ehm.
Va be’…
Io sono appena tornato a Lubiana da Capodistria e tornero’ ad assillarvi con le consuete passione ed amicizia!
Ciaobelli
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34300 Sergio Sozi Sun, 13 Jul 2008 18:34:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34300 Grazie, Lorenzo, per il tuo gradevole ''pensierino capodistriano''. Infatti va detto che l'Istria e' territorio denso di ricordi fausti e nefasti, sia per i nostri Connazionali che per gli Sloveni. Da ormai molti decenni, pero', un buon bilinguismo italiano-sloveno ha garantito a tutti il diritto alla propria lingua e dunque al proprio modo di vedere le cose. Nel capodistriano (Isola, Pirano, Portorose), inoltre, lo Stato sloveno garantisce alla nostra minoranza autoctona un seggio garantito al Parlamento di Lubiana - conosco personalmente il Deputato italiano, che e' proprio di Capodistria. Ciao, caro e Buone Vacanze anche a te e ai tuoi cari! Sergio Grazie, Lorenzo, per il tuo gradevole ”pensierino capodistriano”. Infatti va detto che l’Istria e’ territorio denso di ricordi fausti e nefasti, sia per i nostri Connazionali che per gli Sloveni. Da ormai molti decenni, pero’, un buon bilinguismo italiano-sloveno ha garantito a tutti il diritto alla propria lingua e dunque al proprio modo di vedere le cose. Nel capodistriano (Isola, Pirano, Portorose), inoltre, lo Stato sloveno garantisce alla nostra minoranza autoctona un seggio garantito al Parlamento di Lubiana – conosco personalmente il Deputato italiano, che e’ proprio di Capodistria.
Ciao, caro e Buone Vacanze anche a te e ai tuoi cari!
Sergio

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34290 lorenzerrimo Sun, 13 Jul 2008 10:19:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34290 Caro Sergio, arriverò troppo tardi per augurarti buone vacanze. Sono meritate, dopo il gran impegno mostrato per tutto l'anno, e sono anche necessarie per occuparsi meglio dei propri cari che, nonostante tutte le nostre premure giornaliere, rimangono sempre un po' trascurati. Un saluto alla terra di Capodistria, dove una storia comune la rende presente nei nostri ricordi ad un tempo difficile e tragico, ma caro. Oggi, non abbiamo bisogno di difenderli, perché, superate finalmente le diversità che ci dividevano dagli altri ritenuti differenti nella nostra presunzione, possiamo conservarli e riattivarli come un ricordo comune di tutti coloro che hanno vissuto e vivono tuttora in questa città. Questo è segno di progresso, nel suo senso di liberazione da tutto ciò che ha offuscato le nostre menti e i nostri cuori. Nella tolleranza verso il differente, riconosciamo di essere tutti figli di un unico padre universale, e riusciamo a mostrare la nostra identità come un distintivo personale in un mondo dove le diversità sono un arricchimento dello spirito umano e non più un timore da difendere e poi combattere. Con piacere ho presentato le mie opinioni sui vari temi presentati in questo circolo letterario, certo che tu li avresti considerati ed accettati, perché espressi sinceramente, e che le tue risposte sarebbero state sempre complementari e chiarificatrici, come dovrebbe essere sempre uso tra persone per bene e civili. Buone vacanze, a te e famiglia, quindi, ed arrivederci a più tardi. Cari saluti. Lorenzo PS) un ringraziamento particolare a Massimo, l'ideatore e sostenitore di questo bel circolo letterario, dove ogni mente libera e civile può esprimersi e conversare con gli altri. Lorenzo Caro Sergio,
arriverò troppo tardi per augurarti buone vacanze.
Sono meritate, dopo il gran impegno mostrato per tutto l’anno, e sono anche necessarie per occuparsi meglio dei propri cari che, nonostante tutte le nostre premure giornaliere, rimangono sempre un po’ trascurati.
Un saluto alla terra di Capodistria, dove una storia comune la rende presente nei nostri ricordi ad un tempo difficile e tragico, ma caro.
Oggi, non abbiamo bisogno di difenderli, perché, superate finalmente le diversità che ci dividevano dagli altri ritenuti differenti nella nostra presunzione, possiamo conservarli e riattivarli come un ricordo comune di tutti coloro che hanno vissuto e vivono tuttora in questa città.
Questo è segno di progresso, nel suo senso di liberazione da tutto ciò che ha offuscato le nostre menti e i nostri cuori.
Nella tolleranza verso il differente, riconosciamo di essere tutti figli di un unico padre universale, e riusciamo a mostrare la nostra identità come un distintivo personale in un mondo dove le diversità sono un arricchimento dello spirito umano e non più un timore da difendere e poi combattere.
Con piacere ho presentato le mie opinioni sui vari temi presentati in questo circolo letterario, certo che tu li avresti considerati ed accettati, perché espressi sinceramente, e che le tue risposte sarebbero state sempre complementari e chiarificatrici, come dovrebbe essere sempre uso tra persone per bene e civili.
Buone vacanze, a te e famiglia, quindi, ed arrivederci a più tardi.
Cari saluti.
Lorenzo

PS) un ringraziamento particolare a Massimo, l’ideatore e sostenitore di questo bel circolo letterario, dove ogni mente libera e civile può esprimersi e conversare con gli altri.
Lorenzo

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34284 Sergio Sozi Sun, 13 Jul 2008 02:25:27 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34284 Grazie, Maugger, come ho detto sopra, ''Dopotutto il 2008 segue il 2007 e via a ritroso si torna in un attimo all’epoca di Omero, sai. Gli anni armonizzano nel loro scorrere ed un poeta deve essere, secondo me, persona armonica con gli anni. Questo (e molto altro, spero) si riflette dunque nel ”fiume” della poesia in rima. Tutto qua.'' E dunque la mia vecchiaia e' sempre felice... Bacioni ai tuoi! Un verzillino - in dialetto spellano ''vivace'' - Sergio, sempre tuo e vostro. Sergio Grazie, Maugger,
come ho detto sopra, ”Dopotutto il 2008 segue il 2007 e via a ritroso si torna in un attimo all’epoca di Omero, sai. Gli anni armonizzano nel loro scorrere ed un poeta deve essere, secondo me, persona armonica con gli anni. Questo (e molto altro, spero) si riflette dunque nel ”fiume” della poesia in rima. Tutto qua.” E dunque la mia vecchiaia e’ sempre felice… Bacioni ai tuoi!
Un verzillino – in dialetto spellano ”vivace” – Sergio, sempre tuo e vostro.
Sergio

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34282 Massimo Maugeri Sat, 12 Jul 2008 23:17:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34282 Ebbene sì, i giovani ce ne saranno grati! Ora goditi le tue vacanze... VECCHIO mio! Scherzi a parte. Buona estate a te, a Veronika e alla piccola Laura. Ebbene sì, i giovani ce ne saranno grati!
Ora goditi le tue vacanze… VECCHIO mio!
Scherzi a parte. Buona estate a te, a Veronika e alla piccola Laura.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34272 Sergio Sozi Sat, 12 Jul 2008 19:58:08 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34272 Cari Luca e Gaetano, cari tutti intervenuti nessuno escluso, nonostante la direi fastidiosa e spesso repellente ''elettronicita''' del mezzo col quale siamo costretti a comunicare, vi sento vicini: e' proprio vero che anche nel deserto nascono le storie piu' mirabolanti e fatte di sangue, ossa e anime; cosi' il deserto di questa pazza modernita' puo' esser superato - lo dimostra il nostro colloquio sul Tasso - con l'umanita', l'amore e il calore di chi vi partecipa. Insomma l'ottima riuscita - collettiva e spontanea - di questa ''inattuale'' trattazione su quell'imperituro poeta dimostra chiaramente una cosa che appunto volevo dimostrare: che l'arte VERA non la si puo' uccidere con le mode rincretinenti e lobotomizzanti, ne' tanto meno con l'analfabetismo imposto, con l' ''ignorantismo'' obbligatorio sancito gia' da chi (intellettuali, critici, insegnanti, parlamentari) dovrebbe valutare cio' che e' buono moralmente e artisticamente per gli Italiani e invece non lo fa, essendo lui spesso, appunto, ignorante, anche se ben dotato di potere e benefici monetari. Alla faccia di chi sputa sulle tombe dei veri poeti, ne abbiamo riportato in vita uno non di poco conto! Grazie! In nome della nostra Cultura Letteraria e Storica. I giovani ce ne saranno grati, non dubitatene. Sergio P.S. Domani sera saro' ancora qui, poiche' partiremo lunedi' sera. Poi arrivederci a dopo Ferragosto, amici. Cari Luca e Gaetano, cari tutti intervenuti nessuno escluso,
nonostante la direi fastidiosa e spesso repellente ”elettronicita”’ del mezzo col quale siamo costretti a comunicare, vi sento vicini: e’ proprio vero che anche nel deserto nascono le storie piu’ mirabolanti e fatte di sangue, ossa e anime; cosi’ il deserto di questa pazza modernita’ puo’ esser superato – lo dimostra il nostro colloquio sul Tasso – con l’umanita’, l’amore e il calore di chi vi partecipa.
Insomma l’ottima riuscita – collettiva e spontanea – di questa ”inattuale” trattazione su quell’imperituro poeta dimostra chiaramente una cosa che appunto volevo dimostrare: che l’arte VERA non la si puo’ uccidere con le mode rincretinenti e lobotomizzanti, ne’ tanto meno con l’analfabetismo imposto, con l’ ”ignorantismo” obbligatorio sancito gia’ da chi (intellettuali, critici, insegnanti, parlamentari) dovrebbe valutare cio’ che e’ buono moralmente e artisticamente per gli Italiani e invece non lo fa, essendo lui spesso, appunto, ignorante, anche se ben dotato di potere e benefici monetari.
Alla faccia di chi sputa sulle tombe dei veri poeti, ne abbiamo riportato in vita uno non di poco conto!
Grazie! In nome della nostra Cultura Letteraria e Storica. I giovani ce ne saranno grati, non dubitatene.
Sergio
P.S.
Domani sera saro’ ancora qui, poiche’ partiremo lunedi’ sera. Poi arrivederci a dopo Ferragosto, amici.

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Di: subhaga gaetano failla http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34246 subhaga gaetano failla Sat, 12 Jul 2008 11:18:18 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34246 Caro Sergio, auguro a te e alla tua famiglia una magnifica vacanza, a sguazzare nel bel mare di Capodistria e a riposare nella bella Pola. Spero di incontrarti presto. Un abbraccio fraterno, Gaetano Caro Sergio,
auguro a te e alla tua famiglia una magnifica vacanza, a sguazzare nel bel mare di Capodistria e a riposare nella bella Pola. Spero di incontrarti presto. Un abbraccio fraterno,
Gaetano

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Di: luca gallina http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34245 luca gallina Sat, 12 Jul 2008 10:23:09 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34245 Caro Sergio, amico mio sincero,sono intervenuto in questo tuo spazio-post: perché convinto del "post" soprattutto, che i classici riescono ad avere quando qualcuno li fa rinascere con occhi sempre meravigliati e lungimiranti come tu hai saputo fare, io credo; Ciao e buone vacanze meritate a te caro Sergio,tua moglie e Laura:tutta la tua bella famiglia sempre unita come la letteratura che riesce da unire tutte le gens, forse. Un abbraccio, Luca Caro Sergio,
amico mio sincero,sono intervenuto in questo tuo spazio-post: perché convinto del “post” soprattutto, che i classici riescono ad avere quando qualcuno li fa rinascere con occhi sempre meravigliati e lungimiranti come tu hai saputo fare, io credo; Ciao e buone vacanze meritate a te caro Sergio,tua moglie e Laura:tutta la tua bella famiglia sempre unita come la letteratura che riesce da unire tutte le gens, forse.
Un abbraccio,
Luca

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34240 Sergio Sozi Fri, 11 Jul 2008 23:59:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34240 A domani sera. Grazie, amici. A domani sera. Grazie, amici.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34239 Sergio Sozi Fri, 11 Jul 2008 23:39:01 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34239 Per finire la serata, dedico col solito affetto profondo a Marilu' - ma anche agli altri - questi versi, NON tratti da ''La secchia rapita'' del Tassoni, MA PIUTTOSTO dalla ''prefazione'' di Giorgio Rossi alla seconda edizione di quell'opera dell'agosto 1924 stampata dall'editore Formiggini di Roma: - ''Dunque la Secchia rapita si legge ancora, dunque il gioioso poema del Tassoni e' ancora gustato dagli Italiani, che, non ostante tutte le aberrazioni, seguitano nel culto dei loro grandi scrittori, e si dimostrano un popolo sano e forte che sa tuttavia ridere, mentre affronta sereno e sicuro la quotidiana aspra battaglia della vita, senza rinunciare a nulla del suo passato, traendo anzi da esso gli auspici per un migliore avvenire.'' Giorgio Rossi (Pavia, il 22 giugno del 1924) Per finire la serata, dedico col solito affetto profondo a Marilu’ – ma anche agli altri – questi versi, NON tratti da ”La secchia rapita” del Tassoni, MA PIUTTOSTO dalla ”prefazione” di Giorgio Rossi alla seconda edizione di quell’opera dell’agosto 1924 stampata dall’editore Formiggini di Roma:
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”Dunque la Secchia rapita si legge ancora, dunque il gioioso poema del Tassoni e’ ancora gustato dagli Italiani, che, non ostante tutte le aberrazioni, seguitano nel culto dei loro grandi scrittori, e si dimostrano un popolo sano e forte che sa tuttavia ridere, mentre affronta sereno e sicuro la quotidiana aspra battaglia della vita, senza rinunciare a nulla del suo passato, traendo anzi da esso gli auspici per un migliore avvenire.”
Giorgio Rossi (Pavia, il 22 giugno del 1924)

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34238 Sergio Sozi Fri, 11 Jul 2008 23:17:15 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34238 A TUTTI: A partire da domenica prossima 14 luglio non potro' piu' accedere ad Internet perche' con la mia famiglia andro' in vacanza nella nostra casa di Capodistria, dove il collegamento non funziona. Ci vedremo dunque ad agosto. Sarei infinitamente contento se parlaste fra di voi e diventaste amici: di penna, di carta e soprattutto di cuore e carne. Sergio A TUTTI:
A partire da domenica prossima 14 luglio non potro’ piu’ accedere ad Internet perche’ con la mia famiglia andro’ in vacanza nella nostra casa di Capodistria, dove il collegamento non funziona. Ci vedremo dunque ad agosto.
Sarei infinitamente contento se parlaste fra di voi e diventaste amici: di penna, di carta e soprattutto di cuore e carne.
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34237 Sergio Sozi Fri, 11 Jul 2008 23:15:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34237 Cara sig,ra Maria Rosa Tabellini, be': proprio di ''diatriba'' non mi par che si tratti, veramente. Grazie per avermi rammentato due fra i migliori critici e scrittori che l'Italia abbia visto lungo il nostro corto Novecento - gioco di parole, questo, che voglio e faccio sorridendo benevolmente, preciso. Sono un grande estimatore del Calvino narratore. In quanto critico pero', secondo me, egli non era alla stessa altezza del ''Barone rampante'': la critica e' un ''di piu''' calviniano al quale rinuncio volentieri per leggere i critici di professione. Fortini... grande acume coperto da troppo materialismo storico, sottoforma di strutturalismo, forse? Dubito dei Suoi citati, a dirla tutta e qui ed ora. Sono dalla parte della critica ''d'arte'', come anche, mutatis mutandis, della prosa d'arte o della affine ma non eguale prosa fantastica. Cose poco italiane, queste, molto distanti dalla carnale e storicistica tendenza nostrana. Le strutture sono utili ma non indispensabili per capire un'opera: meglio vederne lo spirito. Furono forse ''critici letterari'' ben piu' affidabili Goethe o Nietsche, a vederla, come io appunto la vedo, alla maniera di Massimo Bontempelli o Malaparte suo sodale e relativi sodali. Saluti Cari Sergio Sozi Cara sig,ra Maria Rosa Tabellini,
be’: proprio di ”diatriba” non mi par che si tratti, veramente.
Grazie per avermi rammentato due fra i migliori critici e scrittori che l’Italia abbia visto lungo il nostro corto Novecento – gioco di parole, questo, che voglio e faccio sorridendo benevolmente, preciso. Sono un grande estimatore del Calvino narratore. In quanto critico pero’, secondo me, egli non era alla stessa altezza del ”Barone rampante”: la critica e’ un ”di piu”’ calviniano al quale rinuncio volentieri per leggere i critici di professione. Fortini… grande acume coperto da troppo materialismo storico, sottoforma di strutturalismo, forse?
Dubito dei Suoi citati, a dirla tutta e qui ed ora. Sono dalla parte della critica ”d’arte”, come anche, mutatis mutandis, della prosa d’arte o della affine ma non eguale prosa fantastica. Cose poco italiane, queste, molto distanti dalla carnale e storicistica tendenza nostrana. Le strutture sono utili ma non indispensabili per capire un’opera: meglio vederne lo spirito. Furono forse ”critici letterari” ben piu’ affidabili Goethe o Nietsche, a vederla, come io appunto la vedo, alla maniera di Massimo Bontempelli o Malaparte suo sodale e relativi sodali.
Saluti Cari
Sergio Sozi

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34236 Sergio Sozi Fri, 11 Jul 2008 22:57:51 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34236 Cara Marilu' (ormai ti chiamo cosi'!), non mi son messo a studiare metrica per fare vedere che la sapevo copiare o replicare; io ho solo sempre scritto in versi perche' me lo dice il cuore e la tradizione, o meglio: e' una mia strada personale che si incrocia con quella della tradizione, non un compiacimento, o non solo. E' bello cosi'. Cosi' so scrivere perche' e' bello, la bellezza deve essere nella poesia ed io ne devo (e ne so) godere, assieme a chi legge, cantandola come gli antenati, poiche' non mi considero ''a parte'' rispetto alla storia italiana antica o medievale, ma me ne sento un elemento, una minuscola ''coda'' vivente nel 2008, unita alla storia tutta del mio Paese e della cultura mediterranea. Dopotutto il 2008 segue il 2007 e via a ritroso si torna in un attimo all'epoca di Omero, sai. Gli anni armonizzano nel loro scorrere ed un poeta deve essere, secondo me, persona armonica con gli anni. Questo (e molto altro, spero) si riflette dunque nel ''fiume'' della poesia in rima. Tutto qua. Semplicemente. Spero ti siano piaciuti, anche perche' il poeta deve amare i propri versi acche' i lettori li amino e questo ho fatto: suonano, scorrono, hanno voce, non si scontrano con l'orecchio come i versi/prosa di oggi. Il mio ''Miroir de mes reves'', inoltre (riportavo solo il prologo, ma il lavoro andrebbe letto integralmente, visto che e' una narrazione astratto-concreta e non fumosita' cervellotica come molta roba che gira), e' un poemetto mitologico-allegorico-metaforico con molti sensi riposti e significati accavallati. Spero che questo non ti sia sfuggito: e' il viaggio di un uomo fra le mille tentazioni della sua epoca e del suo Io, eccetera. E' poesia che racconta, la mia. Roba ''vecchia'' che mi soddisfa, o che, anzi, mi rappresenta appieno: nudo e vero, nuoto in essi. Ciao, cara Sergio Cara Marilu’ (ormai ti chiamo cosi’!),
non mi son messo a studiare metrica per fare vedere che la sapevo copiare o replicare; io ho solo sempre scritto in versi perche’ me lo dice il cuore e la tradizione, o meglio: e’ una mia strada personale che si incrocia con quella della tradizione, non un compiacimento, o non solo. E’ bello cosi’. Cosi’ so scrivere perche’ e’ bello, la bellezza deve essere nella poesia ed io ne devo (e ne so) godere, assieme a chi legge, cantandola come gli antenati, poiche’ non mi considero ”a parte” rispetto alla storia italiana antica o medievale, ma me ne sento un elemento, una minuscola ”coda” vivente nel 2008, unita alla storia tutta del mio Paese e della cultura mediterranea. Dopotutto il 2008 segue il 2007 e via a ritroso si torna in un attimo all’epoca di Omero, sai. Gli anni armonizzano nel loro scorrere ed un poeta deve essere, secondo me, persona armonica con gli anni. Questo (e molto altro, spero) si riflette dunque nel ”fiume” della poesia in rima. Tutto qua. Semplicemente. Spero ti siano piaciuti, anche perche’ il poeta deve amare i propri versi acche’ i lettori li amino e questo ho fatto: suonano, scorrono, hanno voce, non si scontrano con l’orecchio come i versi/prosa di oggi.
Il mio ”Miroir de mes reves”, inoltre (riportavo solo il prologo, ma il lavoro andrebbe letto integralmente, visto che e’ una narrazione astratto-concreta e non fumosita’ cervellotica come molta roba che gira), e’ un poemetto mitologico-allegorico-metaforico con molti sensi riposti e significati accavallati. Spero che questo non ti sia sfuggito: e’ il viaggio di un uomo fra le mille tentazioni della sua epoca e del suo Io, eccetera. E’ poesia che racconta, la mia. Roba ”vecchia” che mi soddisfa, o che, anzi, mi rappresenta appieno: nudo e vero, nuoto in essi.
Ciao, cara
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34235 Sergio Sozi Fri, 11 Jul 2008 22:36:42 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34235 Ti ringrazio molto, Sabina, per il contributo - non ricordavo il saggio comparativo carducciano che hai citato e te ne sono grato, lo cerchero' di sicuro. Su quanto mi riporti del Caretti dubito che tal differenziazione tra l'ambiente dipinto dall'Ariosto e quello tassiano possa reggere nell'esame della ''Gerusalemme liberata'' e dell' ''Orlando furioso'': probabilmente tali osservazioni si riferiscono alla poetica generale dei due autori e non in particolare alle due opere di cui stiamo parlando. Ciao, cara Sergio Ti ringrazio molto, Sabina, per il contributo – non ricordavo il saggio comparativo carducciano che hai citato e te ne sono grato, lo cerchero’ di sicuro.
Su quanto mi riporti del Caretti dubito che tal differenziazione tra l’ambiente dipinto dall’Ariosto e quello tassiano possa reggere nell’esame della ”Gerusalemme liberata” e dell’ ”Orlando furioso”: probabilmente tali osservazioni si riferiscono alla poetica generale dei due autori e non in particolare alle due opere di cui stiamo parlando.
Ciao, cara
Sergio

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Di: maria rosa tabellini http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34232 maria rosa tabellini Fri, 11 Jul 2008 22:18:00 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34232 Mi inserisco -sommessamente- nel tiro incrociato dei commenti sulla diatriba Ariosto/Tasso per suggerire due testi illuminanti. Si tratta dei "Dialoghi col Tasso", di Franco Fortini (per le edizioni Bollati Boringhieri) e di "L'Orlando furioso raccontato da Italo Calvino" (uscito per Einaudi nel '70). Entrambi i libri nascevano da un intento divulgativo: un parte del saggio di Fortini era destinata ad una trasmissione radiofonica. Calvino, dal canto suo, percorreva la strada che lo vedeva accomunato all'Ariosto come ad una specie di alter ego. Né Fortini né Calvino si agitano per dimostrare l' "attualità" dell'uno o dell'altro poeta: è la loro lettura che rende contemporanei (anche per noi, adesso) ora Ariosto ora Tasso, e nello stesso tempo diventa cartina di tornasole per due prospettive intellettuali assai diverse. Sul piano dialettico, infatti, in quegli anni si misuravano gli intellettuali: Fortini e Calvino in particolare. Ma vengo alla questione: la differenza fra Ariosto e Tasso? Forse può bastare una citazione da Fortini (e mi scuso se la scrivo a mente): La cifra di Tasso è "sì, ma". Ariosto invece non dice tutto, ma quel che dice è come se fosse tutto. In ogni caso, buona lettura a tutti. Maria Rosa Tabellini Mi inserisco -sommessamente- nel tiro incrociato dei commenti sulla diatriba Ariosto/Tasso per suggerire due testi illuminanti. Si tratta dei “Dialoghi col Tasso”, di Franco Fortini (per le edizioni Bollati Boringhieri) e di “L’Orlando furioso raccontato da Italo Calvino” (uscito per Einaudi nel ‘70). Entrambi i libri nascevano da un intento divulgativo: un parte del saggio di Fortini era destinata ad una trasmissione radiofonica. Calvino, dal canto suo, percorreva la strada che lo vedeva accomunato all’Ariosto come ad una specie di alter ego.
Né Fortini né Calvino si agitano per dimostrare l’ “attualità” dell’uno o dell’altro poeta: è la loro lettura che rende contemporanei (anche per noi, adesso) ora Ariosto ora Tasso, e nello stesso tempo diventa cartina di tornasole per due prospettive intellettuali assai diverse. Sul piano dialettico, infatti, in quegli anni si misuravano gli intellettuali: Fortini e Calvino in particolare.
Ma vengo alla questione: la differenza fra Ariosto e Tasso? Forse può bastare una citazione da Fortini (e mi scuso se la scrivo a mente):
La cifra di Tasso è “sì, ma”. Ariosto invece non dice tutto, ma quel che dice è come se fosse tutto.

In ogni caso, buona lettura a tutti.
Maria Rosa Tabellini

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34196 Maria Lucia Riccioli Fri, 11 Jul 2008 15:08:22 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34196 Quando studiavo, nelle antologie scolastiche divoravo i brani tratti dalle opere parodiche tipo quelle di Folengo o Tassoni... uno spasso. Poi ho letto per intero il poema di Boiardo e di Ariosto. Del tasso ho letto vari madrigali, l'"Aminta" ma non la "Liberata". Colmerò la lacuna... Quando studiavo, nelle antologie scolastiche divoravo i brani tratti dalle opere parodiche tipo quelle di Folengo o Tassoni… uno spasso.
Poi ho letto per intero il poema di Boiardo e di Ariosto. Del tasso ho letto vari madrigali, l’”Aminta” ma non la “Liberata”. Colmerò la lacuna…

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34195 Maria Lucia Riccioli Fri, 11 Jul 2008 15:04:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34195 RIAPPROPRIARMI NOSTRA... Rossella: che bella storia! I bambini sono esseri imaginosi e coraggiosi, come i poeti. RIAPPROPRIARMI
NOSTRA…

Rossella: che bella storia!
I bambini sono esseri imaginosi e coraggiosi, come i poeti.

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Di: Maria Lucia Riccioli http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34194 Maria Lucia Riccioli Fri, 11 Jul 2008 15:01:06 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34194 Vedo che il mio commento non è stato pubblicato e tento di riscriverlo... il mio pc ha di queste pazzie. Sarà perché parliamo di Tasso... Il poeta, di suo, è nel mondo ma NON è del mondo: il suo "isolamento", anche se non fisico, è sua condizione strutturale e necessaria. Il poeta soffre di una certa distonia nei confronti del mondo e non potrebbe essere altrimenti. Tasso visse nelle corti e toccò con mano cosa è adulazione, servilismo, invidia, intrigo. Tutto il contrario del suo mondo ideale. Ariosto si salvò secondo me grazie all'ironia - il sorriso di chi è superiore alle bassezze umane, anche e soprattutto a quelle dei grandi - e all'amore di Alessandra Benucci e del figlio Virginio. La sua casa "parva sed apta mihi" era aperta e il suo poema a disposizione di chiunque suggerisse modifiche. Il credente è come il poeta: nel mondo ma non del mondo, perché il suo re non è di questo mondo. Sergio, i tuoi versi denotano cultura profonda, amore della lingua, un certo compiacimento nell'essere uomo odierno che scrive versi antichi. Io usavo la rima da piccola, poi ho scelto il verso libero e l'endecasillabo sciolto, il settenario... sto pensando di riappropiarmi di forma metriche più tradizionali, ma non ho mai perso il gusto della parola, dell'eufonia. Quando sono stata aspra è stato per adattarmi a quello che volevo scrivere. Ultimamente grazie a Luigi La Rosa ho seguito uno stage di poesia con la bravissima Maria Attanasio, che ci ha fatto fare un bellissimo excursus sulla nistra tradizione poetica, parlandoci anche dei neometrici, che stanno riusando versi classici, rime... Vedo che il mio commento non è stato pubblicato e tento di riscriverlo… il mio pc ha di queste pazzie. Sarà perché parliamo di Tasso…
Il poeta, di suo, è nel mondo ma NON è del mondo: il suo “isolamento”, anche se non fisico, è sua condizione strutturale e necessaria. Il poeta soffre di una certa distonia nei confronti del mondo e non potrebbe essere altrimenti. Tasso visse nelle corti e toccò con mano cosa è adulazione, servilismo, invidia, intrigo. Tutto il contrario del suo mondo ideale. Ariosto si salvò secondo me grazie all’ironia – il sorriso di chi è superiore alle bassezze umane, anche e soprattutto a quelle dei grandi – e all’amore di Alessandra Benucci e del figlio Virginio. La sua casa “parva sed apta mihi” era aperta e il suo poema a disposizione di chiunque suggerisse modifiche.
Il credente è come il poeta: nel mondo ma non del mondo, perché il suo re non è di questo mondo.
Sergio, i tuoi versi denotano cultura profonda, amore della lingua, un certo compiacimento nell’essere uomo odierno che scrive versi antichi. Io usavo la rima da piccola, poi ho scelto il verso libero e l’endecasillabo sciolto, il settenario… sto pensando di riappropiarmi di forma metriche più tradizionali, ma non ho mai perso il gusto della parola, dell’eufonia. Quando sono stata aspra è stato per adattarmi a quello che volevo scrivere. Ultimamente grazie a Luigi La Rosa ho seguito uno stage di poesia con la bravissima Maria Attanasio, che ci ha fatto fare un bellissimo excursus sulla nistra tradizione poetica, parlandoci anche dei neometrici, che stanno riusando versi classici, rime…

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34193 sabina corsaro Fri, 11 Jul 2008 15:00:07 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34193 Cerco di riprendere il filo del discorso che ho cercato di affrontare nel post mai pervenuto. Mi soffermo ancora una volta sul rapporto Tasso/Ariosto (rapporto di opposizione ma in generale di confronto). Il primo a preoccuparsi di rilevarlo fu Giosuè Carducci, che accentua la complessità del problema con il suo lavoro Su Ludovico Ariosto e Torquato Tasso: studi (nell'edizione Bologna, Zanichelli, 1924). Ma è soprattutto a ciò che scrive Lanfranco Caretti, a mo' di introduzione nell'edizione Einaudi, credo, del 1994) che rivolgo le mie considerazioni. Caretti asserisce che l'Ariosto descrive un contesto storico culturale definito, circoscrivibile, puntando sullo stile vivace, colorato, suscitando quindi nel lettore il senso dell'armonia (del resto l'ottava ne è una dimostrazione esplicita), della coerenza. Al contrario il Tasso ci descrive un contesto confuso, indefinito, in quanto non è un luogo specifico, la corte ferrarese, reale, concreto, ad essere presentato (elogiato o ironizzato) ma ci descrive uno spaccato di mondo, di vissuto, di esistenza che, come tale, presenta le sue contraddizioni, le sue incoerenze. Per il discorso sulla complessità linguistica, sulla sua comprensione immediata e l'attrazione che ne scaturisce o meno credo, che un ruolo importante lo giochi lo stimolo, lo scopo interiore, per il quale ci avviamo alla lettura, alla conoscenza e alla divulgazione dell'opera del Tasso. Magari non rientrerà tra le mie letture preferite ma ti ringrazio Sergio, perché ho conosciuto nuove prospettive e nuovi approcci nella 'lettura' Gerusalemme Liberata. Cerco di riprendere il filo del discorso che ho cercato di affrontare nel post mai pervenuto.
Mi soffermo ancora una volta sul rapporto Tasso/Ariosto (rapporto di opposizione ma in generale di confronto).

Il primo a preoccuparsi di rilevarlo fu Giosuè Carducci, che accentua la complessità del problema con il suo lavoro Su Ludovico Ariosto e Torquato Tasso: studi (nell’edizione Bologna, Zanichelli, 1924).

Ma è soprattutto a ciò che scrive Lanfranco Caretti, a mo’ di introduzione nell’edizione Einaudi, credo, del 1994) che rivolgo le mie considerazioni.
Caretti asserisce che l’Ariosto descrive un contesto storico culturale definito, circoscrivibile, puntando sullo stile vivace, colorato, suscitando quindi nel lettore il senso dell’armonia (del resto l’ottava ne è una dimostrazione esplicita), della coerenza.

Al contrario il Tasso ci descrive un contesto confuso, indefinito, in quanto non è un luogo specifico, la corte ferrarese, reale, concreto, ad essere presentato (elogiato o ironizzato) ma ci descrive uno spaccato di mondo, di vissuto, di esistenza che, come tale, presenta le sue contraddizioni, le sue incoerenze.

Per il discorso sulla complessità linguistica, sulla sua comprensione immediata e l’attrazione che ne scaturisce o meno credo, che un ruolo importante lo giochi lo stimolo, lo scopo interiore, per il quale ci avviamo alla lettura, alla conoscenza e alla divulgazione dell’opera del Tasso.

Magari non rientrerà tra le mie letture preferite ma ti ringrazio Sergio, perché ho conosciuto nuove prospettive e nuovi approcci nella ‘lettura’ Gerusalemme Liberata.

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34174 lorenzerrimo Fri, 11 Jul 2008 12:01:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34174 @Rossella grazie, Rossella, sono rimasto ammaliato dal tuo racconto. Ognuno può posare il suo sguardo sulla figura che più gli somigli. Infine, siamo tutti noi degli idealisti, anche il più realista, dove la realtà rappresenta un ideale raggiunto e da proteggere, ma sempre un ideale. L'ideale rappresenta quindi un fine da raggiungere, mentre la realtà è ciò che del fine è rimasto, dopo aver fatto di tutto, anche la guerra, per raggiungerlo. L'inganno è ciò che alla fine ci rimane, nell'impossibilità di realizzare pienamente un ideale. Per il guerriero è l'inganno che riflette dalle sue vittime, che come fotografie rimangono impresse nella sua psiche e lo tormentano; nell'inquisitore l'inganno di non aver sostenuto la verità, non riconosciuta nell’aver agito per opportunità, nel delinquente l'inganno di aver danneggiato se stesso, prima che la sua vittima, riconoscendo di aver molto in comune con lei. Solo nell’amore vero non esiste l’inganno, essendo la forza unificante che supera ogni nostro difetto e limitatezza. L’amore vero è reale, ma per trovarlo bisogna sacrificarsi fino all’estremo; rimane quindi un frutto riservato a pochissimi esseri terreni, mentre per gli altri rimane irreale. Sta molto agli adulti, affinché il piccolo Giorgio conservi la grande forza immaginativa attuale. Gli auguro che essa rimanga elemento sostanziale della sua personalità e carattere per tutta la sua vita, di modo che possa difenderla e farne punto di riferimento del suo divenire, anche quando il mondo esterno gli si opponesse. Ti allego una mia poesia, che mi sembra passi su questo tema del crescere e rimanere se stesso. Cari saluti. Lorenzo L’acqua: la forza della vita. Scorre lentamente giù dai monti imbiancati di neve dove la terra protetta riposa dalle fatiche dell’estate per mostrarsi di nuovo in primavera nel suo verde splendido, soffice e fresco e ornarsi alla prima rugiada del mattino sotto i tiepidi raggi di sole dei fiori più belli e variopinti mai visti. All’inizio, un piccolo rivolo d’acqua limpida e fresca con un’apparenza ingenua, curiosa e smarrita, simile ad un essere appena uscito dal suo grembo materno, scorre incerta e prudente alla ricerca delle sue esperienze che le rivelino la sua natura e sorte. Arrivata a valle è già un fiume grande e forte. Nulla la spaventa, dopo aver superato tanti ostacoli. Ora, vuole proseguire e arrivare al suo fine ultimo per ricongiungerlo con l’inizio e svelare così il segreto della sua vita. Quasi alla meta, rallenta il suo corso aprendosi in un delta largo e vasto dove tutto si raccoglie per le ultime riflessioni e decisioni da prendere. Il suo aspetto, all’inizio fresco ed esultante, mostra ora i segni delle molte prove sostenute in cambio della maturità raggiunta che si palesa in un contegno contenuto e sicuro. Assorbita da energie nuove, si appresta a ripartire, laddove la nuova coscienza la vuole verso una vita migliore. L’acqua è lo specchio della nostra spiritualità che ci nutre e sostiene durante gli esami della vita intera. Il non considerarla significa perdere l’orientamento in questa e la possibilità di risorgere altrove. Lorenzo Russo Gänserndorf, 10.12.06 @Rossella
grazie, Rossella, sono rimasto ammaliato dal tuo racconto.
Ognuno può posare il suo sguardo sulla figura che più gli somigli. Infine, siamo tutti noi degli idealisti, anche il più realista, dove la realtà rappresenta un ideale raggiunto e da proteggere, ma sempre un ideale.
L’ideale rappresenta quindi un fine da raggiungere, mentre la realtà è ciò che del fine è rimasto, dopo aver fatto di tutto, anche la guerra, per raggiungerlo.
L’inganno è ciò che alla fine ci rimane, nell’impossibilità di realizzare pienamente un ideale. Per il guerriero è l’inganno che riflette dalle sue vittime, che come fotografie rimangono impresse nella sua psiche e lo tormentano; nell’inquisitore l’inganno di non aver sostenuto la verità, non riconosciuta nell’aver agito per opportunità, nel delinquente l’inganno di aver danneggiato se stesso, prima che la sua vittima, riconoscendo di aver molto in comune con lei.
Solo nell’amore vero non esiste l’inganno, essendo la forza unificante che supera ogni nostro difetto e limitatezza. L’amore vero è reale, ma per trovarlo bisogna sacrificarsi fino all’estremo; rimane quindi un frutto riservato a pochissimi esseri terreni, mentre per gli altri rimane irreale.
Sta molto agli adulti, affinché il piccolo Giorgio conservi la grande forza immaginativa attuale. Gli auguro che essa rimanga elemento sostanziale della sua personalità e carattere per tutta la sua vita, di modo che possa difenderla e farne punto di riferimento del suo divenire, anche quando il mondo esterno gli si opponesse.
Ti allego una mia poesia, che mi sembra passi su questo tema del crescere e rimanere se stesso.
Cari saluti.
Lorenzo

L’acqua: la forza della vita.

Scorre lentamente giù dai monti imbiancati di neve
dove la terra protetta riposa dalle fatiche dell’estate
per mostrarsi di nuovo in primavera
nel suo verde splendido, soffice e fresco
e ornarsi alla prima rugiada del mattino sotto i tiepidi raggi di sole
dei fiori più belli e variopinti mai visti.

All’inizio, un piccolo rivolo d’acqua limpida e fresca
con un’apparenza ingenua, curiosa e smarrita,
simile ad un essere appena uscito dal suo grembo materno,
scorre incerta e prudente alla ricerca delle sue esperienze
che le rivelino la sua natura e sorte.

Arrivata a valle è già un fiume grande e forte.
Nulla la spaventa, dopo aver superato tanti ostacoli.
Ora, vuole proseguire e arrivare al suo fine ultimo
per ricongiungerlo con l’inizio
e svelare così il segreto della sua vita.

Quasi alla meta, rallenta il suo corso
aprendosi in un delta largo e vasto dove tutto si raccoglie
per le ultime riflessioni e decisioni da prendere.
Il suo aspetto, all’inizio fresco ed esultante,
mostra ora i segni delle molte prove sostenute
in cambio della maturità raggiunta che si palesa
in un contegno contenuto e sicuro.

Assorbita da energie nuove, si appresta a ripartire,
laddove la nuova coscienza la vuole verso una vita migliore.

L’acqua è lo specchio della nostra spiritualità
che ci nutre e sostiene durante gli esami della vita intera.
Il non considerarla significa perdere l’orientamento in questa
e la possibilità di risorgere altrove.

Lorenzo Russo Gänserndorf, 10.12.06

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34155 Sergio Sozi Thu, 10 Jul 2008 22:42:41 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34155 Figurati, Maugger. E' stato bellissimo perche' qui sono tutti beneducati e sinceri, cose che accoppiate mi mandano in visibilio, in brodo di giuggiole (senza ironia, sia chiaro). Inoltre sono abituato a comunicare per la mia persistente natura intima romanaccia, anche se a volte sono un po' rigido/Umbro - rigidita' che pero' dopotutto e' utile perche' col lassismo e le smancerie non si migliorano le cose mai e in sovrappeso si diventa ipocriti. Insomma, dopo esser passato per le Forche Caudine della rivista che fondai nel '95 a Perugia, ''I Polissenidi'', Letteratitudine mi sembra il Walhalla, o meglio i Campi Elisi! Abbraccioni Sergio P.S. Ma il discorso, per chi vuole, rimane aperto, eh! Figurati, Maugger. E’ stato bellissimo perche’ qui sono tutti beneducati e sinceri, cose che accoppiate mi mandano in visibilio, in brodo di giuggiole (senza ironia, sia chiaro).
Inoltre sono abituato a comunicare per la mia persistente natura intima romanaccia, anche se a volte sono un po’ rigido/Umbro – rigidita’ che pero’ dopotutto e’ utile perche’ col lassismo e le smancerie non si migliorano le cose mai e in sovrappeso si diventa ipocriti. Insomma, dopo esser passato per le Forche Caudine della rivista che fondai nel ‘95 a Perugia, ”I Polissenidi”, Letteratitudine mi sembra il Walhalla, o meglio i Campi Elisi!
Abbraccioni
Sergio
P.S.
Ma il discorso, per chi vuole, rimane aperto, eh!

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34142 Massimo Maugeri Thu, 10 Jul 2008 20:22:32 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34142 Un ringraziamento speciale a te, Sergio. Con tanti complimenti per l'equlibrio con cui hai condotto il dibattito. Un ringraziamento speciale a te, Sergio.
Con tanti complimenti per l’equlibrio con cui hai condotto il dibattito.

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Di: Massimo Maugeri http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34141 Massimo Maugeri Thu, 10 Jul 2008 20:21:28 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34141 Vi ringrazio di cuore per i numerosi commenti pervenuti. Vi ringrazio di cuore per i numerosi commenti pervenuti.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34136 Sergio Sozi Thu, 10 Jul 2008 17:53:17 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34136 Un saluto caro va naturalmente al Maugger, ma questo e' inutile dirlo: e' implicito! Un saluto caro va naturalmente al Maugger, ma questo e’ inutile dirlo: e’ implicito!

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34135 Sergio Sozi Thu, 10 Jul 2008 17:50:58 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34135 Bellissimi ''pezzi'', cari Rossella e Lorenzo! Brindo con Lorenzo all'armonia dell'oggi e dell'eterno e con Rossella alle emozioni, alla fantasia e all'immedesimazione che i fanciulli CI INSEGNANO (se prima la insegnamo loro noi adulti) e che anche mia figlia Laura (cinque anni) ha ben sviluppata: i suoi personaggi favolistici sono Rinaldo, Ascalona, Goffredo, Ulisse, Ercole e Caco, Ecuba, la maga Circe, la ninfa Calipso, eccetera. Fai i complimento al piccolo Giorgio e digli che un papa' lontano gli chiede di rimanere sempre cosi'. Ciao e grazie mille a entrambi Sergio Bellissimi ”pezzi”, cari Rossella e Lorenzo!
Brindo con Lorenzo all’armonia dell’oggi e dell’eterno e con Rossella alle emozioni, alla fantasia e all’immedesimazione che i fanciulli CI INSEGNANO (se prima la insegnamo loro noi adulti) e che anche mia figlia Laura (cinque anni) ha ben sviluppata: i suoi personaggi favolistici sono Rinaldo, Ascalona, Goffredo, Ulisse, Ercole e Caco, Ecuba, la maga Circe, la ninfa Calipso, eccetera. Fai i complimento al piccolo Giorgio e digli che un papa’ lontano gli chiede di rimanere sempre cosi’.
Ciao e grazie mille a entrambi
Sergio

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Di: Rossella http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34130 Rossella Thu, 10 Jul 2008 16:07:29 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34130 “La corte e l’accademia agiscono però non solo col determinare il raggruppamento di una particolare materia, e quindi il successivo configurarsi di essa nella celebrazione di un ideale, quello della regola e della tecnica, ma ancora sviluppano uno spiccato senso coreografico dello spettacolo e del decoro. E’ questo piacere estetico di scene festose e di magnifiche prospettive che, applicandosi al tema delle armi e della religione, dell’amore e della magia, suscita……” Getto – Storia della letteratura italiana. E’ successo che qualche settimana fa invitando a disegnare il piccolo Giorgio di sette anni, occhialuto bimbo furbacchione e simpatico (di padre napoletano), avendo vinto la sua ritrosia dopo svariati tentativi, mi sono accorta della bellezza del suo disegno, colorato a tempera e gessetti. La rappresentazione della sua storia scelta di spontanea volontà non era un tema facile: La guerra di Troia! Raffigurarla metterebbe paura a qualsiasi pittore professionista, amici cari, ma questo bambino osando nella sua impresa e con ammirevole ordine, ha distanziato gli elementi con spazio quasi matematico, pur rimanendo un disegno vivo con tanto di cavalli, cavalieri radunati in gruppi e alberi verdi distribuiti in simmetrici filari. A questo punto Vi chiederete: cosa c’entra Torquato Tasso con il mio piccolo amico? La rappresentazione del combattimento è il loro denominatore comune. Io li amo, grandi e piccini, scintillanti di ferrea armatura, in groppa al quadrupede al trotto, sguainata la spada difendono l’amore, la religione, il territorio, gli ideali, la natura, con tecnica narrativa immortale, scusa cosa vuoi di più? E’ come quando guardi e t’incanti in uno di quegli affreschi di dimensioni paretali e inizi a vedere la tua faccia al posto di quella del glorioso combattente, naturalmente il protagonista del quadro, ti immagini sul suo cavallo che nitrisce, dentro cieli tumultuosi e splendenti, ti sei percorso tutto il dipinto dall’inizio alla fine, oppure preferisci immedesimarti nel personaggio che s’intravede sullo sfondo e che avanza sulla prua di un veliero solcando i mari e le “fortune” ? “La corte e l’accademia agiscono però non solo col determinare il raggruppamento di una particolare materia, e quindi il successivo configurarsi di essa nella celebrazione di un ideale, quello della regola e della tecnica, ma ancora sviluppano uno spiccato senso coreografico dello spettacolo e del decoro. E’ questo piacere estetico di scene festose e di magnifiche prospettive che, applicandosi al tema delle armi e della religione, dell’amore e della magia, suscita……” Getto – Storia della letteratura italiana.
E’ successo che qualche settimana fa invitando a disegnare il piccolo Giorgio di sette anni, occhialuto bimbo furbacchione e simpatico (di padre napoletano), avendo vinto la sua ritrosia dopo svariati tentativi, mi sono accorta della bellezza del suo disegno, colorato a tempera e gessetti. La rappresentazione della sua storia scelta di spontanea volontà non era un tema facile: La guerra di Troia! Raffigurarla metterebbe paura a qualsiasi pittore professionista, amici cari, ma questo bambino osando nella sua impresa e con ammirevole ordine, ha distanziato gli elementi con spazio quasi matematico, pur rimanendo un disegno vivo con tanto di cavalli, cavalieri radunati in gruppi e alberi verdi distribuiti in simmetrici filari.
A questo punto Vi chiederete: cosa c’entra Torquato Tasso con il mio piccolo amico?
La rappresentazione del combattimento è il loro denominatore comune. Io li amo, grandi e piccini, scintillanti di ferrea armatura, in groppa al quadrupede al trotto, sguainata la spada difendono l’amore, la religione, il territorio, gli ideali, la natura, con tecnica narrativa immortale, scusa cosa vuoi di più? E’ come quando guardi e t’incanti in uno di quegli affreschi di dimensioni paretali e inizi a vedere la tua faccia al posto di quella del glorioso combattente, naturalmente il protagonista del quadro, ti immagini sul suo cavallo che nitrisce, dentro cieli tumultuosi e splendenti, ti sei percorso tutto il dipinto dall’inizio alla fine, oppure preferisci immedesimarti nel personaggio che s’intravede sullo sfondo e che avanza sulla prua di un veliero solcando i mari e le “fortune” ?

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34121 lorenzerrimo Thu, 10 Jul 2008 11:49:43 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34121 Caro Sergio, Abbiamo scambiato molte opinioni su questo tema posto in discussione dal nostro benemerito capo Massimo, e introdotto con profondità di cognizioni e amore per il significato, che allora come ancor oggi rappresenta, da te. L’abbiamo fatto senza perdere l’interesse e la disponibilità a comprendere ogni articolazione, anche la più differente, quando ha rappresentato una convinzione personale ed è stata espressa con sincerità. Questo è l’unico modo utile di corrispondere con persone che hanno a cuore la propria identificazione, ma che sono disposte a metterla al confronto con ogni altra, nella convinzione che ogni livello raggiunto non possa essere e mai sarà quello definitivo. Lo facciamo, anche se a volte ci sembra di muoverci in un cerchio, così che ogni nuova cognizione comprende in fondo un’altra che l’ha preceduta. Negli effetti di questa illusione, di creare sempre qualcosa di nuovo, ci muoviamo nel cerchio, fino al momento della sua apertura non decisa da noi, dove poi lasciarla e avviarci verso una nuova realtà, certa ma non definibile nel cerchio. Credo, però, che il bagaglio accumulato in questa vita sarà esaminato e selezionato, e secondo dell’esito dell’esame, avviato verso la prossima avventura, per terminare un processo, il cui fine si manifesterà nella serenità ed armonia degli elementi che, dopo innumerevoli trasformazioni, saranno arrivati alla loro fine. Ti ringrazio vivamente per l’abilità e destrezza mostrate nella conduzione della discussione che ne è sorta, di certo interessante e viva e spero non ancora finita, e per le tue risposte, sempre chiare, pazienti e sensibili al tema trattato. Lorenzo Caro Sergio,
Abbiamo scambiato molte opinioni su questo tema posto in discussione dal nostro benemerito capo Massimo, e introdotto con profondità di cognizioni e amore per il significato, che allora come ancor oggi rappresenta, da te.
L’abbiamo fatto senza perdere l’interesse e la disponibilità a comprendere ogni articolazione, anche la più differente, quando ha rappresentato una convinzione personale ed è stata espressa con sincerità.
Questo è l’unico modo utile di corrispondere con persone che hanno a cuore la propria identificazione, ma che sono disposte a metterla al confronto con ogni altra, nella convinzione che ogni livello raggiunto non possa essere e mai sarà quello definitivo.
Lo facciamo, anche se a volte ci sembra di muoverci in un cerchio, così che ogni nuova cognizione comprende in fondo un’altra che l’ha preceduta.
Negli effetti di questa illusione, di creare sempre qualcosa di nuovo, ci muoviamo nel cerchio, fino al momento della sua apertura non decisa da noi, dove poi lasciarla e avviarci verso una nuova realtà, certa ma non definibile nel cerchio.
Credo, però, che il bagaglio accumulato in questa vita sarà esaminato e selezionato, e secondo dell’esito dell’esame, avviato verso la prossima avventura, per terminare un processo, il cui fine si manifesterà nella serenità ed armonia degli elementi che, dopo innumerevoli trasformazioni, saranno arrivati alla loro fine.
Ti ringrazio vivamente per l’abilità e destrezza mostrate nella conduzione della discussione che ne è sorta, di certo interessante e viva e spero non ancora finita, e per le tue risposte, sempre chiare, pazienti e sensibili al tema trattato.
Lorenzo

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34101 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 23:48:44 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34101 P.S. A esser sinceri, ti dico che le sviste NON dovrebbero MAI apparire, qui a Letteratitudine solo negli articoli dei ''post''. Li' no. Ma i commenti sono un altro paio di maniche, vero? Ciao. P.S.
A esser sinceri, ti dico che le sviste NON dovrebbero MAI apparire, qui a Letteratitudine solo negli articoli dei ”post”. Li’ no. Ma i commenti sono un altro paio di maniche, vero? Ciao.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34100 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 23:45:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34100 Cara Sabina, cose che capitano: questo non e' un giornale o un libro e i refusi li facciamo tutti e tutti li perdoniamo. Piuttosto pensa a rimandarci il tuo intervento, che' ne sono curiosissimo! Ciao, cara Sergio Cara Sabina,
cose che capitano: questo non e’ un giornale o un libro e i refusi li facciamo tutti e tutti li perdoniamo. Piuttosto pensa a rimandarci il tuo intervento, che’ ne sono curiosissimo!
Ciao, cara
Sergio

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Di: sabina corsaro http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34098 sabina corsaro Tue, 08 Jul 2008 20:01:36 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34098 Avevo inviato stamani un altro mio intervento ma ci sarà stato qualche problema tecnico col mio pc e la mia connessione... Lo rinvierò in questi giorni. P.S. intanto vi prego di scusare le mie orribili e imbarazzanti sviste di cui mi rendo conto solo dopo, quando rileggo con calma ciò che ho scritto. Avevo inviato stamani un altro mio intervento ma ci sarà stato qualche problema tecnico col mio pc e la mia connessione… Lo rinvierò in questi giorni.

P.S. intanto vi prego di scusare le mie orribili e imbarazzanti sviste di cui mi rendo conto solo dopo, quando rileggo con calma ciò che ho scritto.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34096 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 19:28:33 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34096 A TUTTI: CHI NON L'ABBIA ANCOR FATTO, PUO' ANDARE SOPRA A LEGGERE LA RISPOSTA AL PROPRIO COMMENTO, e magari continuare a discorrere con me e con gli altri. A TUTTI: CHI NON L’ABBIA ANCOR FATTO, PUO’ ANDARE SOPRA A LEGGERE LA RISPOSTA AL PROPRIO COMMENTO, e magari continuare a discorrere con me e con gli altri.

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34095 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 18:58:14 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34095 ...Intanto aspettiamo il contributo di Rossella, che presento esser ottimo... …Intanto aspettiamo il contributo di Rossella, che presento esser ottimo…

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34094 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 18:57:12 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34094 Sempre a Lorenzo, sulle tue opinioni ''donchisciottesche'': credo che esista anche una ''via di mezzo'', che per i nostri antenati latini era espressa e sintetizzata dalla sentenza ''In medio stat virtus''. Si puo' sognare anche restando tra Don Chisciotte e Sancio Panza. Solo che e' piu' difficile e spesso la gente ti vuol vedere solo come un cavaliere errante o uno scudiero prudente. Ma esistono tanti altri ''mestieri'', per fortuna... Ci sono piu' cose in cielo che nella nostra filosofia, no? Sempre a Lorenzo,
sulle tue opinioni ”donchisciottesche”: credo che esista anche una ”via di mezzo”, che per i nostri antenati latini era espressa e sintetizzata dalla sentenza ”In medio stat virtus”. Si puo’ sognare anche restando tra Don Chisciotte e Sancio Panza. Solo che e’ piu’ difficile e spesso la gente ti vuol vedere solo come un cavaliere errante o uno scudiero prudente. Ma esistono tanti altri ”mestieri”, per fortuna… Ci sono piu’ cose in cielo che nella nostra filosofia, no?

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34093 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 18:49:16 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34093 % Segue per Lorenzo. Percio' concordo quando dicei che ''oggi manca la forma poetica negli intenti umani''. Sottolineo ed amplio il medesimo tuo concetto: negli INTENTI e nelle FORME. Infatti in Italia oggi la poesia e' sovente brutta esteticamente, afona o cacofonica o prosastica e brutta nelle intenzioni e nei contenuti. Infatti mi sembra che la rivista dell'editore Crocetti ''Poesia'', che e' la massima autorita' nel campo essendo l'unico mensile serio, abbia delle grandi difficolta' a trovare dei bravi poeti nostri connazionali, mentre spesso presenta validi autori stranieri. E' un problema nazionale, secondo me, questo della cattiva Letteratura, fatta da dilettanti impropriamente portati sugli allori da autorevoli editori nazionali. Questo e' un segnale evidente dell'incompetenza di molti direttori editoriali e della mancanza di intelligente selezione delle opere da pubblicare. Tu che vivi all'estero come me, credo confermerai la ''prova del nove'' per valutare un'opera letteraria: tradurla in una lingua straniera. Soprattutto cosi', infatti, si vede la preparazione letteraria dell'autore e dunque le sue capacita' di esprimere i propri vari intenti e opinioni, sentimenti, racconti, significati. Ecco, per restare in questo argomento, io noto che molti ''romanzi'' italiani, quando vengono tradotti, rivelano essere quel che sono veramente e nudamente: opere ne' veramente poetiche ne' veramente narrative, insomma roba mal fatta ma pretenziosa. Ciao, caro Sergio % Segue per Lorenzo.
Percio’ concordo quando dicei che ”oggi manca la forma poetica negli intenti umani”. Sottolineo ed amplio il medesimo tuo concetto: negli INTENTI e nelle FORME. Infatti in Italia oggi la poesia e’ sovente brutta esteticamente, afona o cacofonica o prosastica e brutta nelle intenzioni e nei contenuti. Infatti mi sembra che la rivista dell’editore Crocetti ”Poesia”, che e’ la massima autorita’ nel campo essendo l’unico mensile serio, abbia delle grandi difficolta’ a trovare dei bravi poeti nostri connazionali, mentre spesso presenta validi autori stranieri. E’ un problema nazionale, secondo me, questo della cattiva Letteratura, fatta da dilettanti impropriamente portati sugli allori da autorevoli editori nazionali. Questo e’ un segnale evidente dell’incompetenza di molti direttori editoriali e della mancanza di intelligente selezione delle opere da pubblicare.
Tu che vivi all’estero come me, credo confermerai la ”prova del nove” per valutare un’opera letteraria: tradurla in una lingua straniera. Soprattutto cosi’, infatti, si vede la preparazione letteraria dell’autore e dunque le sue capacita’ di esprimere i propri vari intenti e opinioni, sentimenti, racconti, significati. Ecco, per restare in questo argomento, io noto che molti ”romanzi” italiani, quando vengono tradotti, rivelano essere quel che sono veramente e nudamente: opere ne’ veramente poetiche ne’ veramente narrative, insomma roba mal fatta ma pretenziosa.
Ciao, caro
Sergio

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Di: Sergio Sozi http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34092 Sergio Sozi Tue, 08 Jul 2008 18:21:39 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34092 Caro Lorenzo, be', che dirti... sono dell'idea che la Letteratura (soprattutto la poesia) sia qualcosa di estremamente diverso dalle scienze sociali e della mente (psicologia e affini, sociologia, antropologia, etnologia, politologia, ecc.), magari invece un po' piu' vicina alla filosofia. Dunque personalmente non sono attratto dalle opere letterarie psicologiche ed erotiche, soprattutto quando, come sintetizzi giustamente tu ''Dietro la raffinatezza della forma e del linguaggio stanno nascoste sottomissioni velate e compromettenti per un uso sano e liberatorio delle necessità umane''. Sono dell'avviso che oggi molta Letteratura sia priva di quella che definisci la ''forma poetica'', ed anche, povere Lettere, spesso ridotta ad un semplice gioco di disvelamento (ed accrescimento) delle labirintiche ossessioni e morbosita' umane e sociali. Ciao, caro Sergio Caro Lorenzo,
be’, che dirti… sono dell’idea che la Letteratura (soprattutto la poesia) sia qualcosa di estremamente diverso dalle scienze sociali e della mente (psicologia e affini, sociologia, antropologia, etnologia, politologia, ecc.), magari invece un po’ piu’ vicina alla filosofia. Dunque personalmente non sono attratto dalle opere letterarie psicologiche ed erotiche, soprattutto quando, come sintetizzi giustamente tu ”Dietro la raffinatezza della forma e del linguaggio stanno nascoste sottomissioni velate e compromettenti per un uso sano e liberatorio delle necessità umane”.
Sono dell’avviso che oggi molta Letteratura sia priva di quella che definisci la ”forma poetica”, ed anche, povere Lettere, spesso ridotta ad un semplice gioco di disvelamento (ed accrescimento) delle labirintiche ossessioni e morbosita’ umane e sociali.
Ciao, caro
Sergio

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34091 lorenzerrimo Tue, 08 Jul 2008 13:32:57 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34091 @Sergio Carissimo Lorenzo, probabilmente la tua ricerca sull’origine storico-sociale di certe attuali storture riguardanti il rapporto uomo-donna e l’identificazione verginita’-purezza (con i relativi contrari impudicizia-sporcizia), tutt’ora persistenti in Italia e nel nostro Continente, ha le sue buone ragioni d’essere - anche se personalmente considero molto piu’ carnale e perversa la nostra modernita’ sregolata e consumistica rispetto al brutale Cinquecento. Grazie mille di cuore, tuttavia, per avermi espresso una profonda, civile e convinta analisi di cio’ che ”amore” non va chiamato. Saluti Cari Sergio Postato Martedì, 8 Luglio 2008 alle 12:42 am da Sergio Sozi Caro Sergio, hai certamente ragione. Le perversità sessuali sono oggi consumate e godute senza rimorso di coscienza, mentre allora avevano almeno una parvenza di principio nobile e auspicato, sebbene spesso non corrisposto per i motivi che ho cercato di descrivere. Concordi con me, quando affermo che oggi manca la forma poetica negli intenti umani? La poesia aiuta a trasformare le stesse espressioni sregolate e perverse dell’uomo, donandole un senso dolce e soggiogante, da illudere chiunque ne sia sottomesso. È come un riconoscere di peccare, senza riuscire a comportarsi diversamente. Riconosco, che agisca un po’ d’ipocrisia in questo atteggiamento, ma cosa fare quando la carne è troppo richiedente e lo spirito debole o assente? La brutalità è chiara perché parla una sola lingua, mentre dietro la raffinatezza della forma e del linguaggio stanno nascoste sottomissioni velate e compromettenti per un uso sano e liberatorio delle necessità umane. Saluti. Lorenzo @Sergio
Carissimo Lorenzo,
probabilmente la tua ricerca sull’origine storico-sociale di certe attuali storture riguardanti il rapporto uomo-donna e l’identificazione verginita’-purezza (con i relativi contrari impudicizia-sporcizia), tutt’ora persistenti in Italia e nel nostro Continente, ha le sue buone ragioni d’essere – anche se personalmente considero molto piu’ carnale e perversa la nostra modernita’ sregolata e consumistica rispetto al brutale Cinquecento. Grazie mille di cuore, tuttavia, per avermi espresso una profonda, civile e convinta analisi di cio’ che ”amore” non va chiamato.
Saluti Cari
Sergio
Postato Martedì, 8 Luglio 2008 alle 12:42 am da Sergio Sozi
Caro Sergio,
hai certamente ragione. Le perversità sessuali sono oggi consumate e godute senza rimorso di coscienza, mentre allora avevano almeno una parvenza di principio nobile e auspicato, sebbene spesso non corrisposto per i motivi che ho cercato di descrivere.
Concordi con me, quando affermo che oggi manca la forma poetica negli intenti umani?
La poesia aiuta a trasformare le stesse espressioni sregolate e perverse dell’uomo, donandole un senso dolce e soggiogante, da illudere chiunque ne sia sottomesso.
È come un riconoscere di peccare, senza riuscire a comportarsi diversamente.
Riconosco, che agisca un po’ d’ipocrisia in questo atteggiamento, ma cosa fare quando la carne è troppo richiedente e lo spirito debole o assente?
La brutalità è chiara perché parla una sola lingua, mentre dietro la raffinatezza della forma e del linguaggio stanno nascoste sottomissioni velate e compromettenti per un uso sano e liberatorio delle necessità umane.
Saluti.
Lorenzo

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Di: lorenzerrimo http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/comment-page-3/#comment-34090 lorenzerrimo Tue, 08 Jul 2008 12:54:40 +0000 http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2008/07/03/gerusalemme-liberata/#comment-34090 @ Sergio e gli altri che mi leggono correggo l'errore grammaticale commesso sulla mia prima interpretazione, riferentesi alla leggenda di Don Chisciotte. Mutando il sostantivo originario "commento" in "interpretazione", ho sorvolato, perché preso dalla fretta, di concordare il participio passato del verbo scrivere. Mi scuso per la frettolosa noncuranza. Lorenzo @ Sergio e gli altri che mi leggono
correggo l’errore grammaticale commesso sulla mia prima interpretazione, riferentesi alla leggenda di Don Chisciotte. Mutando il sostantivo originario “commento” in “interpretazione”, ho sorvolato, perché preso dalla fretta, di concordare il participio passato del verbo scrivere.
Mi scuso per la frettolosa noncuranza.
Lorenzo

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